Lettura interessante (X Juliet )

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Jack Chase
view post Posted on 3/10/2016, 06:03




Jack era seduto tranquillo in quel tavolo con un libro aperto davanti, la sua intenzione in quella stanza era di leggere, ma i pensieri erano altri.....
Finalmente era lì, nelle stanze di quel bellissimo castello, aveva la divisa scolastica come tutti gli alunni di quella scuola....

La prima sera era stata traumatica per lui, tutti quei ragazzi, vecchi e nuovi, la sudata che si era fatto con il cappello sopra la testa che decideva la sua sorte.....Jack li aveva contanti, aveva contato i minuti e bhe il cappello ci mise ben 2 minuti per decire, chissà perché; decisione difficile?....Il suo destino era di andare nella Casata dei corvonero, i ragazzi di quella Casata gli diedero un gran benvenuto, Jack sperava di passare in osservato per tutta la serata e cosi fu, la serata passo tranquilla ...

I giorni successivi passarono tranquillamente per il novellino della situazione, riuscì a visitare un po il castello e stete molto tempo in quella stanza, si Jack amava la biblioteca e ci stava pastando molte ore, era un posto sicuro Dove potersi rifuggiare.....
Jack guardo il libro, dopo aver girato tutti i scaffali possibili e immaginabili finalmente aveva deciso quale libro prendere, era un libro di storia che parlava della scuola, Jack lo aveva trovato molto interessante; ma la sua mente vagava lontano....doveva ancora vedere le lezioni, fare amicizia con altri corvonero, bhe aveva tante cose da fare....
Ora che ci pensava nemmeno i ragazzi delle altre casate aveva avuto modo di conoscere, va bhe tempo al tempo.Sì guardo intorno c'era poca gente, alcuni ragazzi parlavano, altri leggevano e altri stavano ancora scogliendo il libro..ma erano pochi, si vede che non tutti amano leggere....

Jack decise di concentrarsi su quel libro, quindi abbasso lo sguardo e continuo a leggere...
 
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view post Posted on 3/10/2016, 07:15
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Mi ero svegliata presto. Come sempre ogni mattina, prima di iniziare la giornata vera e propria, ero andata a fare una corsetta fuori dal Castello. Non che io sia una sportiva al cento per cento. Anzi sono una pigra. Ma mi piace correre la mattina. Mi piace sentire l'aria fresca pregna della nebbiolina che caratterizza le giornate di ottobre. Mi piace vedere il sorgere il sole, mi piaceva veder cambiare, gradualmente, i colori. Dava un tocco in più al paesaggio. Sopra di me volteggiava un gufo nero. Lo guardai e pensai di voler essere come lui. Libera. Volevo volare per sentire la libertà e per poter vedere il mondo dall'alto. Per vederlo nei minimi dettagli.

Mentre ammiravo questo ben di Dio, in lontananza sentii un orologio battere le ore. Mi fermai come colpita dal Pietrificus Totalus. Ero maledettamente in ritardo. Corsi fino al portone della scuola. Quasi sbattei contro una persona che stava andando a mangiare in Sala Grande. Non gli chiesi nemmeno scusa. Salii i gradini tre a tre e mi fiondai in camera, dove le mie coinquiline si stavano vestendo. Aspettai con pazienza il mio turno per usare il bagno. Ma c'era un qualcosa che denotava il mio spirito irrequieto: il mio piedino destro non la smetteva di battere, accompagnato da una musica, che sono lui poteva sentire. Appena libero, mi ci fiondai e mi feci la doccia, per togliermi il sudore. Dopo neanche dieci minuti avevo finito. Mi misi la divisa nuova. Però la cravatta non la riuscii a sistemare. Allora per rispettare al meno il galateo, feci un nodo semplice semplice. Per non perdere ulteriore tempo, non mi truccai e non mi feci bella, i capelli però erano indomabili. Cercai di sistemarli senza successo.
*Ma tanto, tutti avranno lo stesso mio problema di prima mattina. Non mi noteranno*. Scesi giù velocemente e andai in Sala Grande, dove vidi molti studenti con delle occhiaie. Bene non ero l'unica in quello stato. Presi al volo un succo di mela e un fairy cake. Con il mio bottino in una mano e la mappa nell'altra, andai in cerca della biblioteca. Quella mattina volevo imparare per non presentarmi imbranata e impreparata, come al mio solito. Volevo più informazioni sulla magia. Volevo saperne di più su quel mondo che ora mi ha inghiottita.
Finalmente trovai la biblioteca. Era al quarto piano. Mi ero persa un po', come si dice
"Ricordate? Alle scale piace cambiare". Sì, in un momento ho pensato anche di finire di sotto, quando avevo mancato un gradino, di una scala che stava cambiando il suo assetto proprio in quel momento.

Intanto ero arrivata davanti alla biblioteca, feci un bel respiro e con calma aprii il portone che mi si presentava davanti. Pensavo di essere l'unica, ma c'erano già altri studenti, pochi ma buoni, in quel mondo di libri. I libri erano dappertutto. Gli scaffali partivano dal basso, fino al soffitto. Ed erano stipati di ogni genere di libri. Grandi, piccoli, alcuni avevano anche le ali e volavano per la stanza. Mi diressi con calma verso l'aria riservata agli incantesimi. Volevo saperne di più, sugli incantesimi che già avevo imparato e quelli che non conoscevo ancora. Presi un libro dal tomo quasi consunto e mi fiondai sul banco dove c'era un altro ragazzo, del Corvonero, a giudicare dalla cravatta blu. Odioooo era quel ragazzo con cui mi ero scontrata poco fa nell hall del Castello.
*Spero che non mi riconosca* e, per farmi notare poco, mi nascosi dietro il ciuffo che mi ricadeva sula faccia. Mi misi a leggere.
 
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Jack Chase
view post Posted on 3/10/2016, 14:30




Jack aveva finito di leggere il libro, un libro molto interessante anche se un po difficile di linguaggio. Aveva voglia di leggere un un altro librowser, visto che non aveva molte cose da fare.....o forse si.....va bhe, quella mattinata voleva rimanere il quella stanza.
Si alzò e andò a prendere un altro libro, non sapeva cosa cosa prendere, guardo la copertina dei libri di uno scaffale e noto che un libro aveva una bella copertina e lo prese; poi ne prese altri due così almeno non si sarebbe alzato un'altra volta.

Tornò a sedersi e comincio a sfogliare le pagine del primo libro che aveva scelto, c'era un detto che Jack aveva imparato ovvero *non giudicare un libro dalla copertina*, ed era proprio quello che aveva fatto; la copertina era bellissima, ma il contenuto era brutto....
Dopo aver letto un paio di capitoli decise di chiudere quel libro, mentre faceva questo gesto alzò gli occhi e noto che si era seduta una ragazza, non sapeva perché ma le era un po familiare; va bhe decise di non farci caso.
Prese il secondo libro che aveva preso, lesse l'introduzione e spero che fosse bello....ma i suoi occhi si alzarono e cominciarono a fissare la ragazza, sicuramente era una gridondoro, lo aveva notato dalla cravatta e notò che l'aveva messa anche in un modo strano....sorrise a quel pensiero...
sembrava una ragazza timida e riservata, non aveva nemmeno salutato quando si era seduta...
Jack decise di rompere il ghiaccio cosi, dopo aver provato tutte le frasi da dirle in mente gli usci:
"Posso aggiustarti la cravatta?"

Sì penti subito di quella frase; ma il danno era fatto....
 
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view post Posted on 3/10/2016, 19:04
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Wow. Il libro degli incantesimi che ho appena preso dallo scaffale è interessante. Mi aveva colpito maggiormente il capitolo sull'Incanto Fidelius.

"Si tratta di un raro e complicato Incantesimo di Occultamento, il più potente secondo alcuni studiosi. Si possono individuare, all'interno della tematica, due principali categorie riguardo gli obbiettivi che possano interessare chi ne ricorre all'applicazione: l'occultamento di luoghi e l'occultamento di persone. In realtà l'Incanto Fidelius utilizzato per l'occultamento di luoghi risulta molto più instabile e rischioso, dal momento le persone coinvolte nel segreto possono essere comprese in un folto gruppo e il ricorso a tale Incanto viene eseguito generalmente in tempi di pericolo e incertezze, in cui non si può essere certi di chi potersi fidare, ed è più probabile che il segreto possa passare di persona in persona. L'Incanto Fidelius consiste nel nascondere il segreto della posizione di un luogo all'interno di una persona vivente. Tale individuo è detto Custode Segreto ed è possibile, nel caso di occultamento di un luogo, che più di una persona possa diventare Custode. Dopo la morte del Custode primario, tutti coloro che egli o ella avevano messo a conoscenza della posizione del luogo occultato diventeranno automaticamente Custodi Segreti. Per poter trasmettere il Segreto a qualcuno, il Custode deve volontariamente parlarne o scriverne le informazioni senza alcuna costrizione. Parimenti, la minima informazione sul luogo in questione rischia di rendere partecipe del segreto qualsiasi estraneo, quindi il Custode è obbligato a prestare la massima attenzione a ciò che dice o scrive. Metodi come la Maledizione Imperius o il Veritaserum risulteranno del tutto inefficaci contro il Custode allo scopo di ottenere la posizione del luogo nascosto. Uno dei modi comprovati che violino le protezioni dell'Incanto Fidelius contro la volontà del Custode è la Materializzazione Congiunta: comparire all'interno dell'area protetta renderà parte del segreto anche l'esterno che è stato Materializzato sul luogo. Tuttavia, questo frangente è molto improbabile in termini di costrizione: il Custode dovrebbe Materializzare con sé l'esterno per puro caso, ad esempio essere afferrato mentre avviene la Materializzazione. Altrimenti, il luogo risulterà del tutto invisibile ed irraggiungibile a chi non è parte del segreto."



Questo incantesimo fa proprio al mio caso. Ho di quelli segreti, che potrei scoppiare da un momento all'altro. Volsi lo sguardo attorno a me. C'erano ancora pochi ragazzi. Il ragazzo davanti a me, quello con cui mi sono scontrata nella hall del castello, stava leggendo tre libri. Guardai verso le finestre e pensai al mio segreto: nessuno doveva sapere che io sono stata adottata. Chissà perché i miei genitpri veri mi avevano abbandonata alla tenera età. Mi chiedo il perché.

Ero così persa tra i miei pensieri, che non mi accorsi che il ragazzo, seduto davanti a me, mi aveva rivolto la parola. Mi aveva chiesto se poteva sistemare la mia cravatta. Lo guardai stranita. Di solito i ragazzi rompevano il ghiaccio chiedendo
*Come ti chiami?* oppure un *Ciao, come stai*, non *posso sistemarti la cravatta?*

All'inizio lo avevo guardato stranito, ma qualcosa in lui, mi aveva fatto scattare qualcosa. Il modo con cui ruppe il ghiaccio era stato originale. Non il banale *Ciao, come stai?* E io sono stufa di cose banali, evviva le stranezze.

Guardai la mia cravatta e in effetti, era uno spettacolo orribile, anzi io ero orribile quella mattina, con quei capelli arruffati, come la Medusa del Caravaggio.

Dopo un po' sorrisi e gli dissi
: "Certo, se sei pratico di queste cose, io sono imbranata anche nel mettermi le semplice calze". Avvicinai il collo al ragazzo, e sentii un buon profumo di cioccolato. Sentire il profumo di un ragazzo, per me, era come sentire la sua anima. Capivo come era un ragazzo solo annusandolo. *Sì lo so che è strano, ma che ci volete fare, è il mio sesto senso*

Lo guardai. Non era male come ragazzo. Forse un po' bassino, ma aveva i lineamenti delicati, e assomigliava tantissimo a Jacob, alias Taylor Lautner, protagonista di un film babbano sui vampiri che avevo visto una volta al cinema. E Jacob era il mio personaggio preferito. A quel pensiero arrosii, e abbassai lo sguardo. "Comunque, grazie per la cravatta. Io mi chiamo Juliet Little Rock, piacere"

Edited by Juliet Little - 4/10/2016, 13:05
 
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Jack Chase
view post Posted on 4/10/2016, 05:50




Jack rimase ad aspettare la risposta, nel frattempo si prese dei minuti per osservarla meglio aveva dei capelli castano scuro; erano arruffatti, forse aveva fatto la maratona per arrivare qui.... guardo anche gli occhi e aveva degli occhi profondi, dei bei occhi profondi .....Anche se sembravano occhi di una che nascondeva un pezzo della sua vita, un segreto o qualcosa del genere.....

La risposta arrivò dopo un po e fortunatamente per lui fu positiva, anche se all'inizio la faccia diceva tutt'altro; la ragazza avvicinò il collo e Jack con gentilezza prima le slaccio il nodo vecchio e poi gli fece uno molto meglio del primo.

Fatto questo, Jack alzò lo sguardo verso di lei e rimase a guardarla per due o tre secondi, fino a quando la ragazza non si era girata dall'altra parte e aveva pronunciato il suo nome....Juliet Little Rock.....Juliet bel nome; la continuo ad osservare, fino a quando non si accorse che lui non si era presentato:Ehm......Si. ..ecco......piacere Jack Chase"
Queste parole gli uscirono un po spontaneamente, un po non sapeva cosa dire, sembrava un ebete.....
Abbasso lo sguardo e vide che stava leggendo un libro sugli Incantesimi. ...Così per rompere un po quel imbarazzante silenzio, Jack disse:"Ti piace leggere?" E indico il libro; ecco un'altra domanda stupida certo che le piaceva leggere sennò perché si era presa un libro da leggere?
Per Jack quella era la mattinata delle domande stupide e peggioravano anche visto che aveva davanti a sé una ragazza che non conosceva.
Cerco di elaborare una domanda non stupida, ma niente, finché provo col dire:"Anche tu del primo anno?"
Questa non sembrava una domanda molto stupida, ma era banale; ma a Jack non importava ormai più di tanto; aveva posato di nuovo il suo sguardo su di lei e cerco di essere la persona più naturale del mondo......

 
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view post Posted on 4/10/2016, 08:07
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Mentre mi sistemava la cravatta, sentivo il suo sguardo su di me. *Forse ora riderà di me, per la mia faccia orribile.... Dopo farò finta di andare in bagno e mi sistemerò un pochettino*. Diventai subito rossa, il suo sguardo mi stava bruciando. Forse voleva saperne di più su di me, carpirne i segreti, che volevo celare anche a me stessa.

Mentre mi sistema la cravatta, nascosi il medaglione che mi aveva dato mia madre il giorno della partenza, e mentre la nascondevo al suo sguardo, toccai anche l'altra collanina che avevo. La tirai fuori. Forse era un simbolo o qualcosa del genere. Rappresentava un triangolo al cui centro vi era un cerchio e l'apice del triangolo la base erano uniti da una linea.

La guardavo e intanto il ragazzo mi disse che si chiamava Jack Chase. Jack...Jack...Jack..... Un diminutivo di Jacob
*Mi piace*.... *Ops... Non posso pensare queste cose*...

Dopo un po' mi chiese se mi piacesse leggere. Lo guardai. Era strano trovare una persona, per di più un ragazzo, a cui piacesse la lettura. Di solito parlano di calcio, o in questo caso di Quidditch.

Ai miei occhi diventava sempre più simpatico questo ragazzo
.

"Sì stavo leggendo e mi piace leggere, perché la lettura in generale amplia gli orizzonti. Mi piace leggere e mi piace immedesimarmi nei vari personaggi, per provare le loro emozioni. Sono una tipa della vecchia stampa".

Gli raccontai dell'Incanto Fidelius. Dai suoi occhi capivo che gli interessava quello che gli dicevo. Era uno sguardo profondo e mi ci perdevo dentro. Per non farmi male, abbassai lo sguardo su qualcosa che non doveva essere lì.

Darky mi aveva raggiunto in biblioteca e si era appisolato sulle mie gambe. Lo presi in braccio e lui mi leccò la faccia. Feci accarezzare il gattino a Jack. Darky emise un suono gutturale come per dire
*Mi piace*...

Dopo un po' seppi che Jack era uno del primo anno, ecco dove l'avevo già visto. Nella Sala Grande il giorno della cerimonia dello Smistamento.

Mi piaceva il suo modo di parlare, cercava di eseere la persona più naturale del mondo, ma sotto sotto, sapevo che non era così.


"Ehm... ti piace il cioccolato?"

Anch'io posso uscire con delle domande stupide e senza senso. Ma come si dice, il dado è tratto o la frittta è stata fatta...
 
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Jack Chase
view post Posted on 4/10/2016, 15:49




Jack rimase li ad aspettare la risposta, guardo che al collo aveva un simbolo molto familiare, era il simbolo dei doni della morte....
"Sì stavo leggendo e mi piace leggere, perché la lettura in generale amplia gli orizzonti. Mi piace leggere e mi piace immedesimarmi nei vari personaggi, per provare le loro emozioni. Sono una tipa della vecchia stampa".
Almeno una cosa in comune lui e quella fanciullala tenevano.....
Jack si chiese se sapeva la storia di quel ciondolo che lei teneva al collo o se almeno sapeva il nome; così si alzò, andò verso uno scaffale e prese il libro che gli interessava, comincio a sfogliarlo mentre si andava a sedersi, trovato la pagina mise il libro davanti a lei e disse:"lo sai che quel ciondolo è molto importante e ha una storia molto bella"
Sì avvicinò alla ragazza e disse"questo è il simbolo dei doni della morte e la loro storia è questa"
Guardo un'attimo negli occhi la ragazza e poi poso gli occhi sul libro e cominciò a leggere:
"La storia parla di tre fratelli che, per attraversare un fiume impetuoso in cui solitamente tutti annegavano, utilizzarono la loro ottima abilità magica e crearono dal niente un solido ponte. La Morte, che colpiva chiunque attraversava il fiume a nuoto, infuriata contro i tre maghi che le erano sfuggiti e desiderosa di vendicarsi, decise di apparire di fronte a loro sotto forma di una figura incappucciata. Giocando d'astuzia e conoscendo bene l'avidità della natura umana, finse di complimentarsi con i tre e decise di premiarli, consegnando a ciascuno un qualsiasi oggetto a loro scelta, per l'appunto i Doni.

Il primo fratello, un uomo molto ambizioso e bellicoso, chiede la più potente delle bacchette magiche, una bacchetta degna di un mago sfuggito alla Morte, e la Morte ne ricava una da una pianta di sambuco vicina al fiume, appunto la Bacchetta di Sambuco. Ottenutala, il mago si dirige verso una città dove vive un suo acerrimo nemico, lo sfida a duello e lo sconfigge facilmente grazie alla bacchetta magica, vantandosi con arroganza di essere invincibile, ma quella sera stessa un altro mago lo uccide sgozzandolo nel sonno e gli ruba la bacchetta.

Il secondo fratello, volendo umiliare ancora di più la morte, chiede un oggetto in grado di riportare in vita i morti. La Morte raccoglie un sasso dalla riva del fiume e glielo dona, dicendogli che basta far girare tre volte la pietra su se stessa e dire il nome di una persona morta per riportarla in vita. Questa pietra magica viene detta Pietra della Resurrezione. Una volta a casa il secondo fratello fa comparire la donna che amava e che morì il giorno prima delle loro nozze. La donna però, infelice perché il mondo dei vivi non è il posto in cui dovrebbe stare, è fredda e assente. Il mago, disperato, decide di raggiungerla e si toglie la vita impiccandosi.

Il terzo fratello, il più giovane e il più umile, chiede un mantello che lo renda invisibile agli occhi di tutti, compresa la Morte stessa, ed essa, a malincuore, lo accontenta donandogli il suo mantello dell'invisibilità. Passano poi decenni: la Morte cerca il terzo fratello senza mai riuscire a trovarlo, grazie al dono dell'invisibilità. Alla fine il mago, ormai divenuto anziano e sazio di giorni, consegna il mantello al suo figlio più piccolo e, sorridendo, va serenamente incontro alla Morte come se fosse una vecchia amica."

Finita la lettura, Jack si scosto perché senti una cosa morbida infilarsi tra loro.....Era un bellissimo gatto, bello come la padrona, forse di più. Jack lo accarezzo e sembrava che al gatto piacesse; dopo un po senti che Juliet gli aveva fatto una domanda la guardò e con un sorriso rispose:"Certo che mi piace, mi piace però di piu il cioccolato bianco."
Dopo un po ci penso e si alzò andò a prendere una cosa che aveva messo in una specie di zaino e che stava di fronte a loro. Tiro fuori dallo zaino tre barrette e si andò a sedere vicino Juliet. "Ma per sicurezza porto anche la cioccolata fondente e cioccolata alla nocciola, ne vuoi un poco?" disse, mostrando le barrette.....


 
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view post Posted on 4/10/2016, 17:17
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Jack continuava a fissare il ciondolo. Sembrava che lo conoscesse, non aveva la faccia di uno che non sapesse cosa fosse quel ciondolo.

Lo guardai con sguardo interrogativo.
"Ehm... Ti piace?".

Invece che rispondere si alzò e andò in un altro reparto della biblioteca. Rimasi ammutolita da questo suo comportamento.

Dopo un po' ritornò e aveva con sé un libro. Si sedette accanto a me, e
*Mmmmhhh .... Buono il suo profumo* pensai. *Ok, Juliet, stai calma... Non diventare rossa come il tuo solito e non cominciare a balbettare*. Respirai con calma.

Guardai il libro che aveva aperto sul tavolo "Le fiabe di Neda il Bardo". Si sistemò accanto a me e disse: "Lo sai che quel ciondolo ha una storia interessante? È il simbolo dei Doni della Morte". Lo guardai con sguardo accogliato, e mi lesse la storia, ovvero la leggenda dei tre fratelli.

"I tre fratelli, giocando d'astuzia, avevano costruito, con la magia, un ponte su un fiume, dove era in agguato la morte. La Morte era apparsa davanti e loro e oltreggiata, perché nessuno, mai aveva osato sfidare il destino e la Morte stessa, fece finta di complimentarsi per la loro bravura. Fece loro dei doni, ovvero i Doni della Morte. Al primo aveva donato la bacchetta di sambuco, al secondo la pietra della ressurezione e al terzo fratello, donò il suo mantello dell'invisibilità. I primi due morirono perché erano avidi e avevano sfidato, troppo, la Morte. Il terzo invece, il più umile, invece aveva ritardato la sua morte, e quando capì che era giunto il suo momento, accolse la Morte come una sua vecchia amica"

.

Mentre Jack leggeva questa storia, avevo fissato lo sguardo sul ciondolo. Allora secondo la storia e il disegno che vinera disegnato sopra, il triangolo rappresentava il mantello, la linea invece simboleggiava la bacchetta e il cerchio rappresentava invece la pietra della ressurezione.

Com'è possibile?

Finita la lettura, Darky si sporse verso di lui e gli fece le fusa. E gli piaceva, eccome se gli piaceva. Darky non dà molta confidenza, come la sua padroncina.


"Dici che questo rappresenta i Doni della Morte? Ma com'è possibile? Alla partenza per Hogwarts mia madre mi aveva regalato questo e un altro. Com'è possibile che sapesse la storia della collanina? Mia madre e mio padre sono babbani, non magici, e sinceramente della famiglia nessuno, tranne me, è un mago o una strega. Non ho mai chiesto chi fossero gli avi" . Non volevo dirgli che io sono stata adottata, e che questo l'ho saputo solo attraverso delle carte che avevo trovato in soffitta. Non mi avevano mai detto nulla, e io per non perdere la mia voglia di vivere, non avevo mai chiesto quale fosse la verità.

"Ehmm... Ti piace il cioccolato?", lo guardai abbozzando un sorriso. "Certo che mi piace, mi piace però di più il cioccolato bianco", e mentre lo diceva si alzò e andò a prendere qualcosa dalla sua borsa poggiata sul banco. Tirò fuori delle barrette di cioccolato: bianco, fondente e il nocciolato.

Lo guardai con un sorriso negli occhi, e questa la diceva lunga sulla mia voglia di cioccolato. Presi anch'io la mia borsa e tirai fuori, guarda a caso, il Lindt bianco.


"Se vuoi possiamo fare scambio" gli sorrisi apertamente.

Dopo un poco che gustavamo queste prelibatezze, io gli dissi che sarei andata un po' in giardino ad esercitarmi in incantesimi...


Edited by Juliet Little - 4/10/2016, 21:54
 
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Jack Chase
view post Posted on 4/10/2016, 21:43




Jack stava pensando a quanto stava bene con quella ragazza gentile, semplice e carina molto carina ....
A un certo punto sentii Juliet fargli un milione di domande, Jack la lascio finire e poi con calma rielaboro la domanda che Juliet gli aveva fatto.....ovvero come mai dei semplici Babbani avevano quel tipo di ciondolo....
Jack ci penso un paio di minuti e cerco di trovare una risposta abbastanza soddisfacente per quella ragazza tanto curiosa, alla fine disse:"Sinceramente.....molto sinceramente non lo so....Può darsi che in famiglia avevi altri maghi? "
Questa è l'unica cosa che gli venne in mente; onestamente voleva darle una risposta un po più precisa ma sentiva che forse la risposta la sapeva più lei che lui.
A Juliet si illuminarono gli occhi nel vedermi con le barrette di cioccolato in mano, tiro anche lei una baretta di cioccolata bianca e chiese se volevamo fare cambio, risposi con un sorriso e cominciarono a mangiare.....
Jack si sentì che aveva finalmente trovato un amica e molto speciale....."Qual'è la tua materia preferita?" chiese Jack tanto per parlare di qualcosa....
Dopo un po Juliet disse che voleva andare fuori per provare degli Incantesimi. ....Jack all'inizio ci rimase un po male, la conversazione stava andando così bene; Jack rimase li a guardarla per un po, poi gli viene in mente una cosa, che lui poteva uscire e quindi perché non farsi una bella passeggiata fuori con una nuova amica apposto di ammufire in quella stanza? La giornata era pure molto bella...
Così si alzò prese il suo zaino e si giro verso Juliet e disse:""Allora andiamo....."
Gli regalo il più bel sorriso che poteva e spero che la sua compagnia fosse gradita.....
 
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view post Posted on 4/10/2016, 22:53
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Riguardo al simbolo mi disse che forse potevo aver avuto qualche avo che forse pratica magia.... Lo guardai e un dubbio mi sorse, sulla cosa che sapevo solo io.

Mi ricordai di un fatto che mi capitò quando ero piccola. Io in quel periodo avevo scoppi di pianto continui. Mia madre per consolarmi mi faceva giocare con quel ciondolo e appena lo toccavo, tutto il malessere spariva e ritornavo serena e tranquilla. Ero stata adottata (spulciando tra le varie carte che avevo trovato in soffitta), ma forse questo non c'entra niente con tutto ciò. Forse non c'è nessun legame. Spero che non ci sia nessun legame. Spero solo che questo simbolo, rimanga ciò che è, cioè solo un ciondolo e niente più.


*Bene, per togliermi ogni dubbio, domani mando un gufo a mia madre o a mio padre*

Vidi che Jack che ci rimase un po' male per la mia proposta di andare in giardino a prendere un po' d'aria, stavo per dirgli che potevamo rimane lì in biblioteca, quando vidi il suo sguardo cambiare e il suo viso aprirsi in un sorriso radioso. Prese il suo zaino e disse: "Allora andiamo..."
Io guardandomi di sfuggita nel vetro delle finestra, feci:
"Ehm... aspetta solo un minuto... Mi devo sistemare i capelli... Sai non voglio spaventare gli altri"

Presi in mano lo specchietto e con un colpo di bacchetta sistemai i miei capelli arruffati. Ora erano belli lisci e lunghi, quasi fino a metà schiena. *Spero che vada bene*.

Dopo presi la mia roba e raggiunsi Jack che era già alla porta e la teneva aperta per me. *Che gentiluomo* pensai.

Tutto in lui mi faceva capire che era un tipo apposto, uno della vecchia stampa. Ma nel senso positivo. Dopo un poco di silenzio, ancora lui ruppe il ghiaccio, chiedendomi che materia preferivo.
[color=red>"Ecco la mia materia preferita è Trasfigurazione. Mi piace poter vedere che con un gesto semplice della bacchetta si può cambiare l'aspetto originario di un oggetto. Mi piace sapere che c'è un flusso di magia che parte e arriva alla materia dell'oggetto da trasfigurare, e che in qualche modo lo cambia non solo esteticamente, ma anche internamente lavorando sugli atomi dell'oggetto. Sarebbe figo vedere come si possono disgregare degli atomi. Invece te quale materia preferisci?"[/color] Eravamo arrivati in giardino e c'era un bel torpore proveniente dai raggi del sole, anche se eravamo già ad ottobre.

Ci sedendo vicini. E mangiamo il resto delle prelibatezze che avevamo con noi. Darky era in mezzo a noi.


"Sai mantenere un segreto?"
 
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view post Posted on 4/10/2016, 22:55
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Riguardo al simbolo mi disse che forse potevo aver avuto qualche avo che forse pratica magia.... Lo guardai e un dubbio mi sorse, sulla cosa che sapevo solo io.

Mi ricordai di un fatto che mi capitò quando ero piccola. Io in quel periodo avevo scoppi di pianto continui. Mia madre per consolarmi mi faceva giocare con quel ciondolo e appena lo toccavo, tutto il malessere spariva e ritornavo serena e tranquilla. Ero stata adottata (spulciando tra le varie carte che avevo trovato in soffitta), ma forse questo non c'entra niente con tutto ciò. Forse non c'è nessun legame. Spero che non ci sia nessun legame. Spero solo che questo simbolo, rimanga ciò che è, cioè solo un ciondolo e niente più.


*Bene, per togliermi ogni dubbio, domani mando un gufo a mia madre o a mio padre*

Vidi che Jack che ci rimase un po' male per la mia proposta di andare in giardino a prendere un po' d'aria, stavo per dirgli che potevamo rimane lì in biblioteca, quando vidi il suo sguardo cambiare e il suo viso aprirsi in un sorriso radioso. Prese il suo zaino e disse: "Allora andiamo..."
Io guardandomi di sfuggita nel vetro delle finestra, feci:
"Ehm... aspetta solo un minuto... Mi devo sistemare i capelli... Sai non voglio spaventare gli altri"

Presi in mano lo specchietto e con un colpo di bacchetta sistemai i miei capelli arruffati. Ora erano belli lisci e lunghi, quasi fino a metà schiena. *Spero che vada bene*.

Dopo presi la mia roba e raggiunsi Jack che era già alla porta e la teneva aperta per me. *Che gentiluomo* pensai.

Tutto in lui mi faceva capire che era un tipo apposto, uno della vecchia stampa. Ma nel senso positivo. Dopo un poco di silenzio, ancora lui ruppe il ghiaccio, chiedendomi che materia preferivo.
"Ecco la mia materia preferita è Trasfigurazione. Mi piace poter vedere che con un gesto semplice della bacchetta si può cambiare l'aspetto originario di un oggetto. Mi piace sapere che c'è un flusso di magia che parte e arriva alla materia dell'oggetto da trasfigurare, e che in qualche modo lo cambia non solo esteticamente, ma anche internamente lavorando sugli atomi dell'oggetto. Sarebbe figo vedere come si possono disgregare degli atomi. Invece te quale materia preferisci?" Eravamo arrivati in giardino e c'era un bel torpore proveniente dai raggi del sole, anche se eravamo già ad ottobre.

Ci sedemmo vicini. E mangiammo il resto delle prelibatezze che avevamo con noi. Darky era in mezzo a noi.


"Sai mantenere un segreto?"

Edited by Juliet Little - 5/10/2016, 10:14
 
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