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| L' aria in quel locale era molto densa, regnava per lo più la penombra, poche fiaccole e candele fluttuanti illuminavano i punti di maggior interesse. La tranquillità era solita al paiolo, un locale sottovalutato ma indubbiamente ricercato da quelle persone che volevano staccare un pò i neuroni. Si accinse a raggiungere il passamano in legno del soppalco, vi appoggiò entrambe le mani, tenendole in direzioni opposte, braccia tese. Lo sguardo passò velocemente da una parte al altra del locale, sorvolando le pochissime persone presenti, James non poteva saperlo, ma proprio sotto le sue scarpe, un metro più giù si trovava seduta, Trhesy. Il fato aveva il suo senso del' umorismo, gli piaceva metterlo in situazioni molto difficili, per ora James era ignaro, ma presto... Decise di scendere al piano inferiore, imboccò le scale scendendole molto lentamente, trascinando la mano destra sul passamano. In pochi secondi era giù, un bel respiro, prima di mettersi a cercare Tom. Aveva fame e magari, dopo aver riempito la pancia, avrebbe ragionato sul da farsi, non poteva rimanere li per sempre, doveva ritornare alla realtà, voltare pagina a quel diario così pieno di amarezza, ricominciare a vivere e cercare di ripartire da dove aveva lasciato. Per nulla facile...
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