come se fosse casa, Per max

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view post Posted on 24/11/2016, 15:31
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LA MANGIAMORTE

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Anche se meno di un mese fa la festa di Halloween aveva reso il testa di porco un luogo accogliente come un'altro, passata la notte di genti in maschera il luogo era piombato nuovamente nel suo solito aspetto: polvere giaceva sulle cornici dei quadri e sul muso di maiale imbalsamato sopra la porta, le finestre apparivano opache come se non fossero state pulite da lungo tempo e la penombra era tornata a farla da padrona, infatti l'unica fonte di luce proveniva dai candelabri sparsi tra bancone e tavoli e ovviamente, anche dal camino che era la sola fonte di calore in quel locale in quel tardo pomeriggio di novembre.
Eppure Rowena conosceva ben altri modi per scaldarsi e il bicchiere di incendiario che teneva nella sinistra ne era la prova lampante. La cappa invernale, che prima del suo ingresso era indossata, ora giaceva sul bancone accanto a lei dando così possibilità di mostrare l'abito verde che indossava, un po' scollato sul davanti e ben attillato ad altezza delle maniche, in modo da celare in maniera magistrale il marchio. Se ne stava seduta in un angolo in fondo a destra, vicino ad un ammasso di candele divorate dal fuoco che le rischiaravano il viso, si poteva vedere bene il volto ovale, le labbra semi dischiuse che ora si aprivano per accogliere un nuovo sorso di incendiario, gli occhi scuri, che seguivano una penna che scribacchiava su quelli che sembrava un quaderno. Sembrava che stesse dettando appunti, ma forse era solo un impressione. Il bicchiere tornò di nuovo ad appoggiarsi sul bancone, in un rumore sordo e le mani si trovano a congiungersi attorno ad esso.
 
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view post Posted on 27/11/2016, 23:58
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Talvolta si sentiva il bisogno di prendersi una pausa. Talvolta era necessario prendersi un po' di tempo per sè stessi, e riposare i propri sensi e le proprie membra, specie dopo una giornata di quel tipo. Eh sì, dopo aver portato gli studenti del primo anno a Hogsmeade, dopo averli sorvegliati come un cane da guardia, richiamando i soliti teppistelli ed evitando che i più inesperti si perdessero tra le viuzze del paese, ci si stancava. Grazie al cielo, ad assisterlo vi era qualche Prefetto, che riusciva ad alleggerirgli l'incarico gravoso. E alla fine della giornata, quando ormai era ora di tornare al Castello, il professor Barrow delegò i prefetti che erano di servizio nel riaccompagnare i piccoli a Hogwarts, nel mentre lui avrebbe concluso qualche affare al villaggio. Dopo essere passato alla Bibliomagic per acquistare l'ultimo numero di Trasfigurazione Oggi e aver comprato qualche nuovo testo scolastico, finalmente potè avviarsi verso un pub, dove si sarebbe "svagato" un po'. La sua scelta ricadde sulla Testa di Porco. Generalmente preferiva i Tre Manici di Scopa, ma quel giorno desiderava un posto più tranquillo.
Aprì la porta della locanda, entrando all'interno della sala, caratterizzata da una fioca illuminazione e uno scarso numero di astanti. Un posto perfetto. Disse tra se e se, mentre le iridi azzurre ciondolarono attorno, alla ricerca di qualche tavolo libero, un impresa non troppo difficile. L'aria al di fuori della locanda era umida, e il tempo non dei migliori. Iniziava a fare buio, e una foschia grigiastra cominciava ad avvolgere il paese, e il freddo iniziava a giungere. L'inverno stava arrivando. Perciò la sua scelta ricadde su un tavolo da due posti, vicino al camino. Indossava una lunga giacca scura di lana che arrivava fino alle cosce, e aveva la borsa a tracolla in pelle marrone, caratteristica di un docente di Hogwarts. Si sedette su uno degli scranni liberi, poggiando comodamente la schiena sul cuscino, mentre il legno fece un lieve scricchiolio. Messo a posto, poggiò la borsa a terra, appoggiandola a una delle gambe del tavolo, non prima però di aver tirato fuori il suo giornale. Forse avrebbe ordinato qualcosa da bere, anzi, avrebbe dovuto, altrimenti l'oste l'avrebbe sbattuto fuori a calci. Non gradiva gli scrocconi. Le iridi si guardarono attorno curiose, e per un istante notarono la figura di una donna, seduta da sola ad un tavolo vicino al suo. Aveva tra le mani un bicchierino di whisky.
Mmh, allettante...
Pensò tra se e se. Un bel bicchierino di whisky lo avrebbe scaldato, e lo avrebbe rilassato. Sì, avrebbe preso anche lui quello non appena l'oste sarebbe giunto. Le braci scoppiettanti dietro di lui iniziavano a diffondere il calore alla sua schiena, e, passandosi velocemente la mano tra i capelli bruni, sistemandosi un fastidioso ciuffo ribelle, iniziò a posare gli occhi sul giornale, immergendosi nel dolce e rilassante piacere della lettura.
 
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view post Posted on 28/11/2016, 15:12
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LA MANGIAMORTE

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Quando l’uscio venne aperto e le candele vicino a lei tremolarono flebilmente, d’istinto sollevo lo sguardo verso l’ingresso, trovandosi a stringere la propria figura nelle spalle per colpa della folata d’inverno che lo straniero aveva fatto entrare con lui. Era un vento freddo, uno di quelli umidi e glaciali, che entrano nelle ossa e che solo con pochi rimedi si può mandare via, uno di questi era l’incendiario, perciò si affrettò a terminare il suo bicchiere con la penna che smise il suo scrivere e cadde, come abbattuta da uno schiantesimo, sui fogli di pergamena legati assieme. Forse aveva finito di dettare appunti o forse, le sue attenzioni ora erano per altro: la figura che aveva fatto il suo ingresso al testa di porco era nuova ai suoi occhi, ora non che Rowena conoscesse ogni singolo mago del circondario, però Hogsmede era stata casa per moltissimo tempo e quel volto nuovo l’aveva incuriosita. Incurante del fatto di apparire inopportuna, roteò leggermente il busto, facendo scivolare il fondoschiena sulla superficie lignea dello sgabello per poter osservare il nuovo arrivato più a lungo. Vide la tracolla marrone, simile a quella che molti insegnanti avevano anche ai tempi di quando lei insegnava ad Hogwarts, venire appoggiata per terra e la gazzetta del profeta, fare capolino tra le di lui mani. Era lungo tempo che non leggeva la gazzetta, aveva smesso di comprarla per sabotare quello spocchioso di Ignotus e ancora prima per privare di qualche soldo l’inutile Dalton, così, invece di spendere qualche falce aveva optato per leggere a gratis, chiedendo a qualche mago se potesse prenderla in prestito o nei peggiori dei casi, leggere la gazzetta di ieri. Distolse lo sguardo da lui per poter parlare con il garzone e allungatosi un poco sul bancone, ordinare due bicchieri d’incendiario da recapitare al tavolo solo ad un suo cenno.
Poi raccolse le sue cose, la pergamena venne arrotolata attorno alla penna e infilata in una tasca del mantello, che sistemato sull’avambraccio sinistro, venne trascinato goffamente verso il tavolo dove ora sedeva l’uomo, erano pochi i passi che li separavano e se il docente non fosse stato troppo assorto nella lettura, si sarebbe sicuramente accorto della figura in avvicinamento, che ora gli stava dedicando un sorriso cortese, in caso invece non l’avesse notata, la voce che spezzò il silenzio, con un tono marcato ma gentile, avrebbe forse attratto la di lui attenzione.
-posso?-
Chiese posando la destra sulla sedia libera, gli occhi nocciola in cerca dello sguardo dell'uomo
-se la disturbo o aspetta qualcuno posso anche tornare da dove sono venuta, però in qual caso, le posso gentilmente chiedere di prestarmi la gazzetta per un paio di minuti?-
il tono era gentile, gli occhi che si spostavano dal volto dell’uomo al giornale, per poi farfugliare qualcosa che sembrava una scusa
-sa, ho dimenticato di rinnovare l’abbonamento…-
scosse il capo e sollevo’ lo sguardo verso il soffitto, come per marcare quanto fosse stata sciocca in quella dimenticanza, prima di riportarlo su di lui
-sono cosi’ sbadata ultimamente…-
un increspatura alle labbra, un sorriso appenna accennato in attesa di una sua risposta.


Edited by Rowena Abyss - 1/12/2016, 12:06
 
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view post Posted on 29/11/2016, 22:44
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Appoggiato comodamente allo schienale, scosse con entrambe le mani i fogli di carta del giornale, e iniziò a sfogliarlo, osservando la copertina per qualche istante, dando una veloce occhiata ai titoli e alle principali notizie, e poi le altre pagine, via via piano a piano, leggiucchiando i vari articoli che colpivano la sua attenzione. Attenzione che in poco tempo fu catturata da qualcos'altro, ovvero dalla donna seduta lì al tavolo affianco a lui, che volse lo sguardo verso di lui. Nel sentire le sue parole e la sua richiesta, egli spostò la testa dai capelli bruni con qualche punta di grigio su di lei, osservandola per qualche istante.
Una donna come tante altre, una fisionomia che non aveva nulla di particolare, almeno di primo acchito. Un volto ignoto, che mai prima di allora aveva visto ad Hogsmeade. Probabilmente la sua scarsa conoscenza della gente del villaggio era dovuta al fatto che da parecchio tempo egli non ripercorreva le strade del villaggio, e il nuovo lavoro di insegnante era per lui un ottima occasione per conoscere nuove persone e intercorrere nuovi rapporti interpersonali, e anche un semplice scambio di parole era un buon modo per iniziare una piacevole conversazione.
Dopotutto, lei aveva osservato in modo curioso la sua borsa, segno che forse ella aveva intuito la sua professione, e ora era interessata alla gazzetta. Beh, nulla di strano, se non per il fatto che quella non fosse la Gazzetta del Profeta, ma l'ultimo numero di Trasfigurazione Oggi! In effetti, i due giornali erano parecchio simili, soprattutto perchè la copertina potevano trarre in inganno. A volte alcuni numeri della rivista erano allegati assieme alla Gazzetta del Profeta, e quindi il formato di stampa era lo stesso. Comunque alla richiesta della donna sorrise, mostrando un piccolo sorriso smagliante, e annuì facendo anch'egli cenno alla sedia libera di fronte a lui.
Prego. Sono contento nel constatare di non essere l'unico interessato all'incanto Nebula e allo studio dei fenomeni della nebbia Inglese! Se le interessa, ci sono anche altri articoli interessanti sugli animagus e sui possibili utilizzi del Semen per la coltivazione...
L'ironia era una delle sue caratteristiche peculiari. Il sorriso si fece un pò più largo, mentre poco dopo, con un tono un pò più serio disse:
Mi spiace deluderla, ma purtroppo se cerca notizie di cronaca, mi sa proprio che dovrà cercarle da un altra fonte, ma se desidera approfondire la sua cultura sulla Trasfigurazione, questo è quello che fa per lei!
Rimase gentile e garbato nei toni, la sua proposta, nonostante contenga malcelata ironia, era comunque valida. Nel caso la donna avesse desiderato leggere il giornale, lui non avrebbe esitato a porgerglielo.
Poi, dopo quel piccolo momento scherzoso, decise che era tempo di soddisfare una sua piccola curiosità:
Mi perdoni se le paio indiscreto... Lei è nuova di queste parti? Sarà che è da parecchi anni che non frequento più il villaggio, ma il suo volto mi è nuovo..
 
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view post Posted on 1/12/2016, 19:11
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LA MANGIAMORTE

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Quando lui le diede il permesso di accomodarsi, Rowena appoggio il mantello alla sedia e una volta scostata quest’ultima prese posto, riassestando la gonna con un colpo di mano una volta accomodata. Lascio’ che l’uomo parlasse, distogliendo momentaneamente lo sguardo da lui, sollevando un braccio verso l’alto e facendo dapprima il segno del due con medio e indice e indicando poi con quest'ultimo il tavolo, ordinando così i due incendiari che aveva prima concordato con il garzone dietro al bar.
Ascoltò quello che disse senza la dovuta attenzione e gli occhi nocciola si riposarono nuovamente sul viso dell’uomo solo alla parola animangus, che le face sgranare un attimo gli occhi e proferire un
-prego?-
con tono tra l’incuriosito e il preoccupato. Come poteva sapere che lei era animangus? Forse la conosceva oppure aveva capito male e per fortuna, fu proprio l’uomo a spiegarsi, facendo rilassare Rowena che tirò un respiro più marcato, quasi di sollievo, con i gomiti che ora si posavano sulla superficie del tavolo e la mano destra che stringeva il polso sinistro.
-Accidenti…giuro, pensavo si trattasse della gazzetta!-
scosse il capo in un cenno di diniego verso se stessa, spostando il baricentro del corpo in avanti
-le devo sembrare una che ha qualche gobbiglia fuori posto…mi perdoni...-
un sorriso ad accompagnare la sua affermazione, per poi proseguire con il proprio dire.
-bhe si, cercavo qualche notizia di cronaca, ma trovarmi davanti ad un lettore di Trasfigurazione oggi non è cosa da tutti i giorni. Devo ammettere che la trasfigurazione, era una delle materie di Hogwarts nelle quali andavo meglio…-
borbotto, raccontando un poco di se.
-ma non sono un’amante tale da comprarne il giornale!-
Esclamo infine.
In quel momento i due incendiari vennero serviti al tavolo e Rowena distolse lo sguardo dall’uomo solo per ringraziare il garzone con un cenno del capo. Alla domanda di lui tornò leggerete sulla difensiva, poggiando la schiena alla sedia e accavallando le gambe, lasciando ora solo il braccio destro sul tavolo con le dita che scorrevano lungo le venature del legno, mentre il sinistro, fini molle lungo la propria figura.
-no, non sono nuova, sono se così possiamo dire, stata assente per un po’ ma Hogsemde è da sempre la mia prima casa, mentre Hogwarts…-
un sospiro, osservando il liquido ambrato che oscillava nel bicchiere ancora intatto
-possiamo dire che è la seconda.-
Non era vero, Hogwarts non l’ha mai accolta come avrebbe dovuto, l’essere serpreverde era solo una scorciatoia alla sua posizione e tornare al castello in passato, come insegnante, era un obbligo che aveva verso il signore oscuro.
-comunque potrei dire lo stesso di voi…-
borbottò in sua direzione, tornando ad incrociare il suo sguardo e afferrando il bicchiere
-anche voi avete un volto sconosciuto mr…-
allungò in sua direzione la mano sinistra, in attesa che gliela stringesse nel caso l'uomo avesse voluto presentarsi.
 
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view post Posted on 1/12/2016, 20:33
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Come se fosse casa - Una svista -
Cameriera_Testa_di_Porco
Il lavoro in quel posto sembrava non finire mai, forse perché lei era sempre puntigliosa e precisa e non le piaceva fare le cose a caso, forse perché Henry continuava a distrarla saltando da un punto all’altro del bancone e lavorando davvero di rado lasciandosi andare solo a cattive battute sui clienti che si presentavano spettegolando sui loro punti deboli o sull’oscuro passato che poteva nascondere, lei invece correva in giro servendo ai tavoli, al bancone e pulendo anche i posti che venivano poi lasciati continuando a chiedersi da dove quelle persone venissero davvero. Magari in mezzo a loro c’era qualcuno come lei, come poteva saperlo?
Alla fine, però, fra la gente che entrava, usciva, si sedeva e se ne andava senza nemmeno salutare, vide un paio di persone che si erano sedute insieme e che lei aveva decisamente perso d’occhio. In quel marasma di cose da fare si era accorta di loro forse troppo tardi ma, comunque, si avvicinò a loro con un grosso sorriso e il blocchetto in mano.

«Buona sera, cosa vi posso portare signori? Avete già deciso?»


Chiese indicando i menù che erano sempre stati appoggiati sul tavolo e che avrebbero potuto consultare senza alcun problema. Con il calore sul volto rimase in attesa di una risposta.


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view post Posted on 3/12/2016, 15:21
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La donna aveva preso posto al tavolo vicino a lui, e i loro due volti erano ora a poca distanza. Egli chiuse il giornale, ripiegandolo, e poggiandolo sul tavolo, e si concentrò ora sulla figura della donna, che come si immaginava, è rimasta incuriosita e un poco stupita dalle sue parole. Dopotutto quello era un po' nel suo stile, ironico e arguto, o almeno, ci provava. A volte funzionava, a volte no. Forse in quel momento sì.
Sorrise nel sentire le parole della donna, mentre incrociò un momento le braccia, tirando indietro la schiena e le spalle, poggiandole al cuscino. La testa e le iridi azzurre erano sempre indirizzate verso gli occhi color nocciola della donna, e sulla sua bocca si designò nuovamente un sorriso.

Non si preoccupi. E in fatto di gobbiglie fuori posto, le posso dire che le mie ormai da tempo sono partite per la tangente. Lavorando coi ragazzi mi capita spesso.
Il suo era un lavoro gratificante, ma anche parecchio impegnativo.Ora capì perchè suo padre provò ad indirizzarlo verso l'insegnamento universitario, lasciando perdere le scolaresche. Si sarebbe risparmiato parecchi esaurimenti e una prossima sindrome del burnout. Tuttavia egli aveva deciso di pagare volentieri il prezzo.
Beh, su quello le do ragione. E' difficile trovare qualcuno che legga ancora questi giornali. Ed è un peccato, perchè sono davvero interessanti... Sa, al giorno d'oggi vi è molta disinformazione su certi argomenti, e si trovano molti giornalisti a cui piace scrivere di affermarsi esperti di un argomento di cui non conoscono nulla. Ma questo, ahimè, è il mondo della stampa! In ogni caso, io mi chiamo Maximilian Barrow, e insegno Trasfigurazione ad Hogwarts.
E così si presentò a lui in quel modo.
Dopo poco lo sguardo cambiò direzione, spostandosi verso la giovane cameriera che stava giungendo in loro direzione. Era effettivamente davvero molto giovane, troppo giovane per essere pagata con uno stipendio d'adulta. Infatti non appena ella si avvicinò tanto da poterla identificare meglio egli capì che si trattava di una studentessa di Hogwarts, forse già vista a lezione. Non si ricordava il suo nome, tra i suoi tanti studenti per lui è difficile, tuttavia la sua memoria fotografica la riuscì ad identificare come un volto noto, forse intravista tra i corridoi, o nella Sala Grande. In ogni caso, avrebbe fatto finta di nulla, comportandosi come un comunissimo cliente, senza "scoprire" con lei la sua vera identità, a meno che lei non l'avesse già riconosciuto.

Buona sera. La ringrazio, abbiamo già ordinato due whisky incendiari.
Accennò un breve sorriso, per poi tornare sull'altra donna. Ascoltò curioso il suo breve discorso sulla sua vita, apprendendo che ella non era nuova di queste parti, ma che anzi conosceva già. In particolare lo incuriosirono le sue parole riguardo ad Hogwarts.
Immagino che anche voi siate rimasta catturata come me dal fascino di Hogwarts... Io ne rimasi colpito così tanto che sentii il bisogno di ritornarci dopo la mia carriera scolastica, in un altro ruolo. Per caso fu così anche per voi miss...?
Domandò incuriosito.

Edited by Maximilian Barrow - 17/12/2016, 15:07
 
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view post Posted on 15/12/2016, 22:03
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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Come se fosse casa - Whisky incendiario -
Cameriera_Testa_di_Porco
Avevano già ordinato? Possibile che l’avessero fatto con Henry e che questo se ne fosse dimenticato? Poco male: l’avrebbe ucciso.

«Sono desolata, allora torno subito con la vostra ordinazione.»


Disse cercando di fare un leggero inchino e fuggendo via, dietro il bancone, giusto il tempo di versare il liquido in due bicchieri dall’aria non molto pulita e riportarli al tavolo prima di tirare fuori il blocchetto dalla tasca del grembiule.

«Ecco a voi, se avete bisogno di altro non esitate a chiamarmi!»


Con un ultimo sorriso si allontanò dal tavolo tornando alle sue mansioni ma cercando di avere un occhio di riguardo in più verso i clienti, in fondo non doveva farsi capitare quel genere di sviste. Non riconobbe però l’insegnante, forse troppo preoccupata di non fare abbastanza bene il proprio lavoro.


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-GdrOff-

CITAZIONE
Su quale conto accredito la spesa? =)

-GdrOn-
 
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view post Posted on 16/12/2016, 19:52
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LA MANGIAMORTE

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La mano di lui strinse la sua e Rowena gli donò una presa salda, per poi scioglierla dopo breve tempo.
L’informazione venne registrata nel giro di un battito di boccino.
-insegnante di trasfigurazione!-
scosse il capo e accenno ad un sorriso quasi ammonitore, come se si trovasse davanti ad una vecchia volpe che le aveva tirato uno scherzo mancino.
-avrei dovuto pensarsi subito…la borsa, il giornale e il fatto che siamo ad Hogsmede!-
In effetti aveva qualche dubbio sulla di lui professione e sul perchè fosse li, ma a quanto pare bastava chiedere. Era lei il vero problema, quella che non aveva un vero lavoro, quella che a parte sfarfallare in giro in cerca di lavoretti salutari, stava facendo il possibile per infiltrarsi al ministero sotto mentite spoglie e far marcire il sistema dall'interno.
Il turbinio dei suoi pensieri venne interrotto da una giovane ragazza, probabilmente una dei tanti garzoni che cercano di racimolare qualche galeone in più, si limito a squadrarla, osservando Maximilan liquidarla in maniera cortese, con lei che poi tornava con i bicchieri colmi. Fece spallucce, un po’ d’incendiario in più non guastava certamente.
Torno a concentrarsi su di lui, annuendo con un cenno di capo e stringendo le mani attorno al bicchiere che finalmente, portò alle labbra e sorseggiò, come se dovesse sciacquarsi la gola in qualche modo prima di parlare. Posato il bicchiere nuovamente sulla tavola si pronunciò
-Rowena Abyss-
il tono di voce era pulito, non vi era ombra di esitazione nel pronunciare il proprio nome, ma anzi, lo diceva con una punta d'orgoglio, dopotutto non aveva nulla da temere e anche se Maximilian fosse un membro dell’ordine, nessuno aveva mai scoperto la reale natura di Rowena, anche se dubbi a Pompadour e company erano certamente venuti durante gli anni di convivenza forzata.
-diciamo che per me è stato diverso, Hogwarts era una casa in cui stavo comoda anche se il fatto di tornare li come insegnante non era la mia massima aspirazione,Insomma a parte la biblioteca, le serre e poche altre cose non avevo molta voglia di stare assieme ad un branco di ragazzini spaventati…-
spaventati da lei e dal quel suo squadrarli con aria tetra probabilmente, ma almeno ebbe la premura di non aggiungerlo al proprio dire.
-forse è per questo che sono tornata come insegnante di astronomia, affrontavo ragazzini che erano già abbastanza in la nel loro percorso accademico e non frignavano davanti ad un desolante, anche se ancora non mi capacito della mia carriera come capocasata serpreverde…-
ridacchio, andando per un attimo a vagare con la mente in ricordi lontani.
-e mi dica come stanno le cose ad Hogwarts? Poco tempo fa avevo letto di un morto e insomma dopo quello che è successo un paio di anni fa sicuramente non sarà un ambiente troppo amabile...-
che Hogwarts non fosse sicura lo sapeva, lo aveva sempre saputo, sennò non si spiega come abbiano fatto le forse del male ad insinuarsi nelle sue mura fino ad ora?
 
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view post Posted on 17/12/2016, 15:06
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Maximilian lasciò sul tavolo i galeoni necessari a pagare i due incendiari, e la garzona, non appena sarebbe tornata con le loro ordinazioni, avrebbe potuto prenderli tranquillamente.
Sorrise ridacchiando appena appena nel sentire le parole di Rowena. Alla fine si era rivelato, e dopotutto gli indizi che aveva lasciato trapelare parlavano abbastanza chiaro. Ma la cosa che lo sorprese di quel particolare incontro, e che gli fece sollevale le palpebre con un espressione sorpresa, è che anche lei fu un insegnante di Hogwarts. Ecco forse perché guardava così incuriosita la sua borsa.

Mi fa piacere conoscere un altra (ex) collega.
Astronomia... Vi rifletté qualche attimo. Ricordò di non aver mai conosciuto l'attuale docente di Astronomia. Forse perchè il posto è ancora vacante. Sì, ricordò di aver letto l'annuncio, ed era vuoto già da quando lui fece richiesta per la sua cattedra.
Non so se la cosa possa interessarla o meno... Ma so che la cattedra di Astronomia al momento è ancora vacante.
Una semplice notizia di carattere informativo. Magari la donna poteva essere interessata oppure no, anche se in realtà ancora ella non ha parlato del motivo per cui se ne era andata.
Forse le sembrerò troppo indiscreto, e se lo sarò, la chiedo di perdonarmi ma... Come mai ha lasciato Hogwarts?
Non intendeva obbligare la persona a parlare di quel fatto, se non lo desiderava e la riteneva una questione troppo personale e che non lo riguardasse, ma, avendo iniziato a parlarne per prima lei, forse sarà un poco più accondiscendente...
Fu però ciò che disse più in la che catturò la sua intenzione. Ella lasciò trapelare alcuni scorci dei suoi atteggiamenti quando era docente, e con essa alcune parti del suo carattere, perchè dopotutto, il modo in cui si insegna lascia sfuggire anche alcune parti della propria anima e della propria personalità. E per quanto ella aveva detto cercava di immaginarsi la sua figura come insegnante: una donna dal carattere scrupoloso, forte, determinata e anche non molto permissiva e intransigente nella sfera professionale. E' un altro metodo d'insegnamento, un modo di fare che forse non condivideva del tutto, ma dopotutto, il metodo dipendeva anche dal carattere, e avendo due caratteri diversi, non può che essere diverso anche quello.

Beh, ha avuto una carriera scolastica decisamente di successo, nonostante non fosse la sua strada. Io e lei abbiamo forse due visioni un po diverse, io di solito sono un pò più permissivo e tollerante, perchè ritengo che la figura del docente debba essere educativa non solo dal punto di vista scolastico, ma anche da quello umano. Tuttavia, capisco che questa mia strada mi rende più molle e "debole" nella sfera professionale, però... Penso che siano due facce della stessa medaglia, e che ognuno le scelga in base ai criteri che ritiene più appropriati.
L'ultima parte del discorso di Rowena gli fece cambiare espressione, e l'atmosfera attorno a lui diventò per un attimo più nera. Scomparì l'aura di tranquillità e di divertimento, e il suo volto divenne cupo, i lineamenti del viso, le rughe, si irrigidirono, e gli occhi guardarono con un misto di curiosità e di freddezza la donna. Come faceva a saperlo? La voce a quanto pare non era diffusa solo tra gli studenti, ma anche fuori. Che reputazione aveva la scuola al di fuori delle sue mura? Era scomparso il sentimento di amore e di sicurezza che Hogwarts trasmetteva all'intera comunità magica? Quante cose non gli erano state dette e gli sono state nascoste al suo arrivo? Non sarebbe stato meglio che qualcuno lo avvisasse?
Queste le domande che si poneva nella sua mente, e dopo qualche attimo riacquistò sul suo volto un piccolo sorriso, con il quale cercò di dissipare quei cupi pensieri, e si concentrò su ciò che aveva davanti. Aveva l'occasione di conoscere qualcosa di più su quella tragica e oscura storia.

Vede Rowena... Purtroppo questi sono tempi oscuri. Diventa sempre più difficile riconoscere chi è un amico e chi è un nemico, e spesso, a causa di questa incapacità di discernere, accadono queste cose. Credo che quello che è accaduto sia successo perchè per natura l'uomo non vede il suo simile come un nemico, ma come un amico. L'oscurità che vive dentro ognuno di noi sa bene come nascondersi, e a volte i nostri occhi non sono abbastanza attenti. Credo sia anche difficile per un insegnante spiegare questo concetto a dei ragazzini, anche perchè se ci pensa è un qualcosa di abbastanza destabilizzante. Di fronte a questo genere di cose non si è mai pronti.
In ogni caso, io sono giunto da poco al castello, e purtroppo non sono ben informato riguardo agli avvenimenti di qualche anno fa...

Nascondeva in quelle parole un velato invito a raccontare, poichè ora desiderava sapere. Il suo animo curioso ormai aveva quasi preso il sopravvento, e ardeva nel soddisfare la sua sete di conoscenza, anche se l'argomento era assai triste.

OT: Pago io ^^
 
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view post Posted on 25/12/2016, 17:46
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LA MANGIAMORTE

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Il fatto che lui pagò i due incendiari le strappo un sorriso mellifluo, si trovava davanti ad un gentiluomo e la cosa la garbava molto, forse per questo si porse leggermente verso di lui, mostrandosi sempre più interessata, poggiando il gomito al tavolo e lasciando che ladestra, accogliesse il volto, ascoltando le di lui parole. Parole che la raggelarono, non tanto nel sapere che la cattedra di astronomia era ancora vacante, trovare una sua sostituita non era sicuramente cosa da tutti i giorni, quanto alla domanda che le fece.

-Tante cose accaddero anni or sono-

un respiro profondo, un sorso d’incendiario ed ecco la scenetta che tanto amava recitare prendere vita davanti agli occhi di Maximilian.

-come le stavo dicendo, sono stata capocasata sempreverde e devo dire che durante il mio insegnamento, avevo visto brillare particolarmente uno studente, il suo nome era Nicholas Black. Ottimi voti, una capacità sorprendente con la bacchetta ma, sono stata cieca, mi ero fatta abbagliare da quelle capacità senza capire chi realmente avevo davanti. Se indagherà un po’ nel passato saprà che era un vampiro e venne da me dopo quel morso che lo rese tale, venne da me per chiedere aiuto. Mi capirà forse, non me la sentivo di darlo nelle mani di un ministero che all’epoca, un po’ come oggi se devo essere sincera..-

una stoccata di classe verso il potere che odiava e che bramava nello stesso tempo.

-...vacillava. Lo aiutai quanto mi fu possibile, ma quello che accade dopo fu tremendo. Divenne un mangiamorte e quando lo scoprí, mi schiantò e scappò via. Su di me pendeva una spada di Godric, i miei colleghi mi guardavano con sospetto, il ministero mi guardava con sospetto e davanti agli studenti, avevo perso la mia credibilità.-

bevve ancora, un sorso ampio che le colorò le goto, con la sedia che scricchiolo sotto il movimento del suo peso. Aveva mentito e detto il vero nello stesso momento, lo schiantassimo ricevuto, lo scoprire la natura di Nicholas e il fatto che ministero e corpo docenti non si fidassero di lei, erano tutte verità anche se la causa, era probabilmente diversa da quella che aveva appena raccontato.

Annui alle di lui parole, trovandosi pienamente d’accordo

-non mi sono mai permessa e mai mi permetterei di discutere i metodi d’insegnamento di altri, di certo non sono stata una docente transigente…-

noto poi il di lui volto oscurarsi, come se un ombra fosse scivolata in mezzo a loro, come se la candela che rischiarava i loro volti, si fosse improvvisamente spenta.

-Hogwarts è sempre stato scenario di oscurità, il solo fatto di avere una biblioteca proibita al suo interno, con incantesimi di ogni sorta è un invito a compiere le peggiori malefatte. Credo che la scuola di per se sia intrisa di qualcosa di malevolo sennò non si spiegherebbero tutte le vicissitudini che negli anni, hanno reso le mura del castello di un rosso scarlatto…-

non aggiunse altro, se lui voleva sapere, doveva chiedere.


//ot: grazie mille che sono a corto XD//
 
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view post Posted on 26/12/2016, 11:38
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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-GdrOff-

CITAZIONE
Non so se il mio messaggio è poco chiaro ^^ però volevo avvisarvi che vi avevo serviti ^^ scusate ancora il ritardo ^^

-GdrOn-
 
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view post Posted on 3/1/2017, 20:42
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Mano a mano che andava avanti nell'approfondire il passato di Rowena, le cose parevano farsi sempre più oscure. Ascoltò con molta attenzione il suo racconto, avvicinandosi con la schiena in avanti, di modo che le sue parole venissero ben comprese e per fare in modo che non arrivassero a orecchie indiscrete. Cercò di contenere le emozioni, mantenendo sul volto quel velo di serietà e compostezza tipico della sua figura autoritaria e autorevole di docente. Tuttavia le parole talvolta hanno un potere enorme, capace di smuovere le menti e gli animi delle persone. Era ciò che stava avvenendo proprio in quel momento per lui. Per un momento non disse nulla, passò qualche attimo in cui calò un silenzio, e il suo sguardo calò su un punto casuale del tavolo, e la sua bocca era muta, alla ricerca di parole che tuttavia non arrivavano. Afferrò il suo bicchiere, e diede qualche sorso per sciogliere con calore dell'alcool il nodo che gli si era formato in gola.

Non ha avuto un passato facile, Rowena. Purtroppo, eventi simili accadono ancora oggi, e non solo a Hogwarts, ma in tutto il mondo Magico. Il mondo sta cambiando, e non sta prendendo una buona piega, anzi.

Bevve ancora un altro sorso prima di poggiare il bicchiere sul legno. Il tono di voce si era trasfigurato, era divenuto più cupo e serio, e parlando di quegli argomenti delicati, viene per un po abbandonata l'aura di tranquillità che si rifletteva nella taverna. No, quella era diventata una riflessione profonda, su cui non è bene scherzare, specialmente perchè riguardava Hogwarts, la sua scuola, la sua casa, la sua famiglia.

Dentro ogni uomo è stato piantato un seme di malvagità. In alcuni trova terreno fertile, in altri meno, ma se questo non viene controllato, continua a crescere, fino a divenire qualcosa di incontrollabile. Forse le ragioni di tutti questi eventi nefasti sono da ricercare all'interno di noi, tra studenti e docenti. Forse c'è stata una mancanza da una dalle due parti, uno non ha seguito le regole, e l'altro non ha vigilato abbastanza affinchè le rispettasse, forse la colpa è di entrambi.
Io non credo che sia il fatto degli incantesimi proibiti a rendere malvagi gli studenti. La magia di per sè non è nè buona nè cattiva, ma dipende da come la si usa. Si può usare per compiere delle grandi e nobili gesta, ma anche per orribili nefandezze. Se la cosa fosse così, allora anche materie pratiche, come la mia, Incantesimi o Pozioni andrebbero abolite. E' dovere di noi insegnanti fare in modo che gli alunni imparino ad adoperare la magia a fin di bene, ma non solo questo. Bisogna insegnare anche come comportarsi, fungendo da esempio. Il docente deve essere un punto di riferimento non solo da un punto di vista didattico, ma anche morale. Ma questa, dopotutto, è la mia visione dell'insegnamento. Lei forse mi potrà dire che sono troppo liberale, ed in effetti forse è vero.


C'era un qualcosa di strano nel parlare di tutto ciò. Qualcosa di fastidioso, una sensazione che mano a mano pareva farsi sempre più strada in lui, scavando e cercando di far breccia tra i muri che vi erano interposti. Sentì sempre di più crescere una curiosità morbosa e affamata per tutta quella serie di efferati delitti di cui è all'oscuro. Lei forse gliene avrebbe parlato se lui avesse chiesto, tuttavia una parte di sè sapeva che stava commettendo un errore, ma l'altra sembrò intenzionata ad andare avanti, e le parole che disse qualche istante più tardi erano guidate da quell'istinto primordiale, che fu impossibile da fermare.

Voi avete parlato di oscure vicissitudini nel corso di molti anni... Vi confesso che la cosa mi incuriosisce parecchio, e immagino sia un argomento delicato per voi, che vi avete vissuto per così tanto tempo. Avevano qualcosa in comune tutti questi avvenimenti? Un particolare ricorrente magari...

Sapeva di andarsi ad inoltrare verso un argomento tabù, in cui avrebbe dovuto essere molto cauto con le parole, ma ormai era tardi per tirarsi indietro.
I gomiti vennero poggiati sul tavolo, le iridi azzurre fisse sulla donna, che pareva conoscere molto bene gli oscuri segreti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
 
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view post Posted on 8/1/2017, 17:26
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LA MANGIAMORTE

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//ero in ferie, sono tornata da poco! Buon anno^^//

Ascoltava con attenzione il suo dire, nascondendo il volto dietro al bicchiere ogni volta che prendeva un sorso, fino a terminarlo e poggiarlo vuoto sul tavolo, continuando pero a stringerlo tra le mani e trovandolo un ottimo oggetto con cui giocherellare nel mentre. Effettivamente era vero, ognuno di loro dentro di se conservava un fiore del male e il suo, per cause di destino e poi per mera gioia, l’ha fatto crescere talmente florido e forte che era praticamente impossibile distruggerlo.

-concordo su quanto dice, eppure sono certa che basti un passo falso, uno scherzo del destino finito male per piegare il più glorioso di noi ad un futuro fatto di oscurità, per questo preferirei vedere alcuni tomi della biblioteca segregati in maniera più accurata-

ascoltò di nuovo il di lui dire e questa volta si trovò in pieno disaccordo, un disaccordo che non tardò a mostrare

-Non mi sono mai interessata alla vita dei miei studenti, nemmeno come capocasata, li volevo portare al successo, ad ambire giocando in modo corretto-

sottolineò la parola, solo per far capire che i serpeverde non sono proprio come li dipingono

-ma non ho mai voltato le spalle ad un loro cruccio e problema, ma affrontavo la faccenda come un insegnante. Non ero un loro amico, ne tantomeno un loro genitore, li potevo forgiare sulla strada della sapienza e dell’ingegno, ma ognuno di loro doveva compiere le proprie scelte e imparare dai loro errori. Lei mi suona molto da chioccia apprensiva…-

un sorriso appena accennato le increspò le labbra, portando il peso del corpo in avanti, un braccio sollevato ad accogliere il viso.

-non intendo offenderla, modi diversi di vedere la vita…-

borbottò, con un tono leggero in sua direzione.
Un tono che venne smorzato dalle parole di lui, l’avidità del sapere lo avevo colpito e Rowena sentiva che poteva giostrarselo a modo suo: con il tempo aveva affinato la tecnica, sapeva quanto poter osare, cosa e come dire e quanto di lei far scoprire agli altri e così, mise di nuovo in atto la classica scenetta, quella della persona spaventata. Si osservo quindi attorno e sollevato il fondoschiena dalla sedia, la trascino più vicina a lui. Erano vicini, tanto quanto bastava a lei per allungarsi verso il suo orecchio e sussurrare un solo nome

-colui che non deve essere nominato-

fece il possibile per moderare il tono, per renderlo timido, impacciato e mentre cercava di rendere questa pantomima quanto più credibile, il suo animo avrebbe voluto urlare tutte le sue malefatte e quanto l’oscuro signore aveva teso le sue mani sul castello

-ma non solo…-

si allontanò dal suo orecchio, rimanendo però vicina abbastanza da poterlo forse mettere in imbarazzo.

-non so come ma qualcuno aveva risvegliato l’ira di un dio anni fa, un dio che fece una strage come mai prima…Hogwarts, temo che abbia più di un nemico, e ho il terrore nel scoprire quanto potente potrebbe essere il prossimo…-
 
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view post Posted on 18/1/2017, 00:57
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Le parole di Rowena lo fecero riflettere sul suo metodo e sul suo modo di approcciarsi alle cose. Assunse per qualche istanti un'atteggiamento riflessivo, portandosi la mano destra al mento, e pensa. Davvero pare in quel modo agli occhi di un'ex docente totalmente a lui estranea? Un "mammo" iperprotettivo nei confronti dei suoi studenti, che si preoccupava troppo per loro e che non dava spazio alle loro libertà? Lo era per davvero? Questa era la domanda che si stava ponendo in quel momento. Tuttavia, quella piccola riflessione gli permise di carpire qualcos'altro del carattere di Rowena, una donna con un forte carattere, più autoritario del suo? Forse sì. Dopotutto l'autorevolezza e il carisma sono due abilità che si affinano col tempo nel loro mestiere, e pur avendo più anni sulle spalle, non ha l'esperienza di Rowena.

Sorride brevemente nel sentire le sue parole, in un misto di divertimento e di autoironia.


Sono troppo apprensivo dunque? Uhm, forse sì, oppure, visto in un'altro modo, mi preoccupo per il futuro dei miei studenti. Forse sono troppo idealista, questa è una delle mie grandi debolezze. Però sia ben chiaro, voglio spiegare questa cosa: Non mi piace essere quel tipo di persona che per convincere qualcuno a seguire un'ideologia o un etica impone la propria volontà sugli altri, ponendo dei limiti e delle costrizioni. Le forzature non le ho mai amate.
Io fornisco una possibilità, mostro una delle tanti possibili strade che uno studente può prendere. Non è obbligata a seguirla, anche perchè non è detta che sia corretta. Il ventaglio delle scelte è molto vasto, e Hogwarts ne offre parecchie. A ogni insegnante farebbe piacere che ogni studente facesse e si comportasse sempre come il suo maestro gli ha insegnato, ma ciò non è possibile, perciò, perchè ostinarsi tanto? Non dico di mostrare disinteresse, ma trovare una via di mezzo. Dopotutto, in medio stat virtus. In ogni caso, mi ha fatto piacere parlarne con lei, pur avendo posizioni diverse sulla questione.


Concluse così quel piccolo discorso, in cui non mancava il rispetto e la correttezza verso la sua interlocutrice, conditi da qualche punta di autoironia e di riflessione. Allungò ancora una volta le dita verso il whisky, premendo i polpastrelli al vetro, e portandolo in pochi secondi alla sua bocca. L'alcool percorse veloce il suo esofago, e l'effetto ardente della bevanda non mancò di farsi sentire nella sua gola. I muscoli della schiena e del viso si distesero istintivamente nel percepire quel momentaneo torpore rilassante, e subito dopo, poggiato il bicchiere sul tavolo, con ancora un poco di liquido che si sarebbe conservato per dopo, tornò a fissare Rowena negli occhi. Ascoltò il suo sussurro avvicinando la testa e voltando l'orecchio sinistro verso la sua fronte, e sollevò sorpreso le sopracciglia. In quei pochi attimi successivi terminò il bicchiere di whisky.

Purtroppo avevo iniziato a sospettarlo...

Lo sguardo ora cadde sul bicchiere vuoto, e mentre cercava le parole adatte per proseguire la conservazione, giochicchiava con l'indice destro, facendolo roteare attorno alla circonferenza del bicchierino. Poi le iridi azzurre tornarono infine su Rowena. Il tono si fece più basso, ormai divenne un sussurro, e la loro conversazione si faceva sempre più oscura e ricca di particolari interessanti. Chissà per quale strana ragione l'essere umano è così affascinato dal macabro e dalla follia altrui.

Sa, tempo fa uno studente mi parlò di un'omicidio avvenuto nelle mura del Castello, e mi disse che il corpo fu ritrovato con sopra tracce di magia oscura. La cosa sul momento mi lasciò allibito, ero appena giunto a Hogwarts, ai miei primi mesi di insegnamento, e sentirmi dire queste cose da un ragazzino di dodici anni mi fece riflettere.
Sa, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ho iniziato a insegnare da poco tempo... Le apparenze ingannano.


Un piccolo sorriso si dipinse sul volto del professore.

Quindi, come dicevo, la cosa mi lascio sul momento senza parole. Ma, riflettendoci, non è un male che i ragazzi siano consapevoli di queste cose. Devono imparare che l'essere umano, come è in grado di compiere grandi gesta con una bacchetta, è anche in grado di compiere grandi atrocità. E' un insegnamento duro, non facile, ma necessario.
Ed è questa una delle ragioni per cui io ritengo utile che vi sia una sezione di libri proibiti ad Hogwarts. Per difendersi dal nemico, è necessario conoscerlo. Conoscerlo non significa imitarlo, significa essere consci della sua scelta.
Lei cosa avrebbe fatto nel caso si fosse trovata nella mia situazione? Cosa avrebbe risposto a un ragazzino che domandava riguardo a un omicidio?




Ot: Buon anno anche a te! (anche se un po in ritardo XD)
 
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16 replies since 24/11/2016, 15:31   215 views
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