| Le parole di Rowena lo fecero riflettere sul suo metodo e sul suo modo di approcciarsi alle cose. Assunse per qualche istanti un'atteggiamento riflessivo, portandosi la mano destra al mento, e pensa. Davvero pare in quel modo agli occhi di un'ex docente totalmente a lui estranea? Un "mammo" iperprotettivo nei confronti dei suoi studenti, che si preoccupava troppo per loro e che non dava spazio alle loro libertà? Lo era per davvero? Questa era la domanda che si stava ponendo in quel momento. Tuttavia, quella piccola riflessione gli permise di carpire qualcos'altro del carattere di Rowena, una donna con un forte carattere, più autoritario del suo? Forse sì. Dopotutto l'autorevolezza e il carisma sono due abilità che si affinano col tempo nel loro mestiere, e pur avendo più anni sulle spalle, non ha l'esperienza di Rowena.
Sorride brevemente nel sentire le sue parole, in un misto di divertimento e di autoironia.
Sono troppo apprensivo dunque? Uhm, forse sì, oppure, visto in un'altro modo, mi preoccupo per il futuro dei miei studenti. Forse sono troppo idealista, questa è una delle mie grandi debolezze. Però sia ben chiaro, voglio spiegare questa cosa: Non mi piace essere quel tipo di persona che per convincere qualcuno a seguire un'ideologia o un etica impone la propria volontà sugli altri, ponendo dei limiti e delle costrizioni. Le forzature non le ho mai amate. Io fornisco una possibilità, mostro una delle tanti possibili strade che uno studente può prendere. Non è obbligata a seguirla, anche perchè non è detta che sia corretta. Il ventaglio delle scelte è molto vasto, e Hogwarts ne offre parecchie. A ogni insegnante farebbe piacere che ogni studente facesse e si comportasse sempre come il suo maestro gli ha insegnato, ma ciò non è possibile, perciò, perchè ostinarsi tanto? Non dico di mostrare disinteresse, ma trovare una via di mezzo. Dopotutto, in medio stat virtus. In ogni caso, mi ha fatto piacere parlarne con lei, pur avendo posizioni diverse sulla questione.
Concluse così quel piccolo discorso, in cui non mancava il rispetto e la correttezza verso la sua interlocutrice, conditi da qualche punta di autoironia e di riflessione. Allungò ancora una volta le dita verso il whisky, premendo i polpastrelli al vetro, e portandolo in pochi secondi alla sua bocca. L'alcool percorse veloce il suo esofago, e l'effetto ardente della bevanda non mancò di farsi sentire nella sua gola. I muscoli della schiena e del viso si distesero istintivamente nel percepire quel momentaneo torpore rilassante, e subito dopo, poggiato il bicchiere sul tavolo, con ancora un poco di liquido che si sarebbe conservato per dopo, tornò a fissare Rowena negli occhi. Ascoltò il suo sussurro avvicinando la testa e voltando l'orecchio sinistro verso la sua fronte, e sollevò sorpreso le sopracciglia. In quei pochi attimi successivi terminò il bicchiere di whisky.
Purtroppo avevo iniziato a sospettarlo...
Lo sguardo ora cadde sul bicchiere vuoto, e mentre cercava le parole adatte per proseguire la conservazione, giochicchiava con l'indice destro, facendolo roteare attorno alla circonferenza del bicchierino. Poi le iridi azzurre tornarono infine su Rowena. Il tono si fece più basso, ormai divenne un sussurro, e la loro conversazione si faceva sempre più oscura e ricca di particolari interessanti. Chissà per quale strana ragione l'essere umano è così affascinato dal macabro e dalla follia altrui.
Sa, tempo fa uno studente mi parlò di un'omicidio avvenuto nelle mura del Castello, e mi disse che il corpo fu ritrovato con sopra tracce di magia oscura. La cosa sul momento mi lasciò allibito, ero appena giunto a Hogwarts, ai miei primi mesi di insegnamento, e sentirmi dire queste cose da un ragazzino di dodici anni mi fece riflettere. Sa, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ho iniziato a insegnare da poco tempo... Le apparenze ingannano.
Un piccolo sorriso si dipinse sul volto del professore.
Quindi, come dicevo, la cosa mi lascio sul momento senza parole. Ma, riflettendoci, non è un male che i ragazzi siano consapevoli di queste cose. Devono imparare che l'essere umano, come è in grado di compiere grandi gesta con una bacchetta, è anche in grado di compiere grandi atrocità. E' un insegnamento duro, non facile, ma necessario. Ed è questa una delle ragioni per cui io ritengo utile che vi sia una sezione di libri proibiti ad Hogwarts. Per difendersi dal nemico, è necessario conoscerlo. Conoscerlo non significa imitarlo, significa essere consci della sua scelta. Lei cosa avrebbe fatto nel caso si fosse trovata nella mia situazione? Cosa avrebbe risposto a un ragazzino che domandava riguardo a un omicidio?
Ot: Buon anno anche a te! (anche se un po in ritardo XD)
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