Study Time

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/2/2017, 12:56
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Una parola: POZIONI! Una materia tanto affascinante quanto complicata. Quando si dice il buongiorno si vede dal mattino; ero andato alla prima lezione di pozioni, io che non sapevo nulla di magia prima di entrare a Hogwarts e figuriamoci di pozioni, e la professoressa aveva assegnato tra i vari compiti quello di elencare un nome di pozione per ogni tipo (facile, difficile, breve, lunga, antidoto, veleno, ecc…). A lezione non erano stati per nulla menzionati i nomi di queste pozioni, le varie classificazioni si, ma i nomi no! Questo voleva dire soltanto una cosa: bisognava fare una ricerca. Quale posto migliore per fare una ricerca della nostra grande biblioteca? Di certo avrei trovato tutto ciò che mi serviva. Così, appena uscito dall’aula di pozioni nei sotterranei mi diressi verso la biblioteca al quarto piano, passando prima dal salone centrale e poi dalle scale “ballerine”.
La biblioteca era come al solito stracolma di studenti dediti allo studio. Non conoscevo nessuno e, anche se amavo fare nuove conoscenze, non avevo il coraggio di sedermi ad un tavolo già occupato. Così scrutai agli estremi della stanza fino a trovare un tavolo libero a destra, proprio vicino la sezione di pozioni. Prima di sedermi, cercai l’almanacco delle pozioni così da poter svolgere la mia ricerca accuratamente. Ce n’era uno molto impolverato e dalla copertina sembrava anche abbastanza datato. “Almanacco delle pozioni” riportava scritto in copertina. Presi finalmente posto in quel tavolo e cominciai a cercare quello che mi serviva per completare i compiti.


 
Top
Laowyn Hawk
view post Posted on 22/2/2017, 16:38




Quella mattina Laowyn partecipò con attenzione alla prima lezione di Pozioni della sua vita, prendendo attentamente appunti. La materia non le risultò particolarmente difficile, ma nemmeno così semplice da prenderla alla leggera. Voleva dunque impegnarsi nello svolgere i compiti con più accuratezza possibile, evitando di commettere errori. Si rifugiò in biblioteca tutto il pomeriggio, alla ricerca delle informazioni che le servivano per completare tutte le consegne assegnate dalla Professoressa. Era già arrivata a buon punto quando, ricontrollando la lista dei quesiti, si imbatté in un compito che non sapeva come svolgere. Era richiesto, infatti, di citare una pozione per ogni categoria spiegata a lezione. La ragazza ricontrollò più volte gli appunti presi, ma non vi era nulla che potesse aiutarla. In vita sua la giovane non aveva mai utilizzato, nè tanto meno sentito nominare alcun tipo di preparato magico. Decise dunque di chiedere alla bibliotecaria dove avrebbe potuto trovare una lista completa di pozioni. "Puoi consultare l'Almanacco delle Pozioni" le rispose l'anziana signora con tono cordiale "In questo momento, però, lo sta utilizzando quel ragazzo laggiù" disse, indicando uno dei tanti tavoli nella biblioteca. Laowyn si voltò in quella direzione e notò un giovane Tassorosso dai capelli castani concentrato su un enorme tomo dall'aspetto molto antico. Dopo aver ringraziato gentilmente la bibliotecaria, la giallo-nera si avviò con passo incerto verso il fatidico tavolo ed il suo unico occupante. In circostanze diverse avrebbe certamente atteso che l'altro finisse di utilizzare il libro piuttosto che rischiare di morire dalla vergogna nel tentativo di chiederlo in prestito. In quel momento però, forse incoraggiata dal fatto che si trattasse di un suo concasato, decise di domandare di persona. Compiendo quindi piccoli passi silenziosi, raggiunse il lungo mobile di legno scuro, attirò l'attenzione del castano parlandogli a bassa voce, per non disturbare gli altri studenti. "Ehm... scusami, ho visto che stai utilizzando l'Almanacco, non è che potrei dargli un'occhiata anch'io? Mi servirebbe per svolgere i compiti di Pozioni. Sai, è la prima volta che ne sento parlare e non ne so molto" concluse leggermente imbarazzata.
 
Top
view post Posted on 24/2/2017, 18:49
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






*Mmm…questo dovrebbe essere un veleno…e questo il suo antidoto, perfetto! Ora mi serve una pozione difficile…* I compiti procedevano davvero alla grande e l’almanacco si stava rivelando davvero un ottimo strumento per i compiti di pozioni. Al suo interno c’era scritto di tutto, ingredienti, fasi di preparazione. Insomma una vera e propria enciclopedia pozionistica. In realtà c’era qualcosa che mancava; alcune pozioni erano soltanto riportate nel sommario, ma mancava la loro preparazione e gli ingredienti. Che si trattasse di pozioni proibite? Non mi era dato saperlo al momento, ma ero sicuro che un giorno sarei stato in grado di preparare anche quelle pozioni. Mentre la mia mente divagava con questi pensieri una ragazza si avvicinò al mio tavolo, anche se non me ne accorsi inizialmente, anzi quando lei provo a sussurrarmi qualcosa mi spaventai e sobbalzai leggermente dalla sedia. Dall’uniforme era certamente anche lei una tassorosso. Aveva dei lunghi capelli rossi e occhi verdi. Una ragazza molto carina. Mi chiese di prestarle l’almanacco delle pozioni, ma non potevo ancora farlo perché non avevo terminato i miei compiti.

Ciao, scusami se mi sono spaventato, ma mi hai colto alla sprovvista mentre ero assorto in mille pensieri. Le sorrisi e poi ripresi: In realtà devo ancora finire di studiare pozioni e ho bisogno di consultare l’almanacco purtroppo altrimenti non saprei proprio come fare.

Che scortese che ero stato, possibile che non ci fosse una soluzione migliore? Altre copie di quel libro non mi sembrava di averne viste in precedenza e non conoscevo nessun incantesimo sdoppiante per replicarlo artigianalmente. Poi l’illuminazione! La ragazza era come me una tassorosso del primo anno e quindi con ogni probabilità doveva svolgere gli stessi miei compiti, quindi perché non farlo insieme?

Tu sei del primo anno giusto? S’è così perché non ti siedi qui e studi insieme a me pozioni?


Probabilmente avevo posto riparo alla mia azione scortese precedente! La cosa mi rendeva felice, odiavo dare delusioni alle persone. Prima che la ragazza potesse accettare il mio invito tirai fuori il lato umoristico della mia personalità.

Ah! Non prima di esserci presentati però! Dissi con tono grave, ma ironico. Io sono Lucas, piacere di conoscerti. Ripresi con tono giocoso. Adoravo fare nuove conoscenze, ancor più se queste erano prodotte dal caso. Quello che sembrava essere un noioso pomeriggio d’inverno era diventato potenzialmente un giorno interessante, come interessanti sono le novità che Hogwarts ti riserva ogni giorno, come in questo caso.


 
Top
Laowyn Hawk
view post Posted on 25/2/2017, 16:43




Dopo aver cordialmente risposto al saluto, il giovane Tassorosso declinò la richiesta dell'irlandese di cederle il prezioso tomo. Certo la ragazza rimase lievemente delusa, ma era consapevole che non avrebbe potuto pretendere nulla visto che effettivamente non aveva il diritto di sottrarre del materiale di studio ad un altro studente. Era pronta a congedarsi e fare dietro front, quando l'altro richiamò nuovamente la sua attenzione: "Tu sei del primo anno giusto? S’è così perché non ti siedi qui e studi insieme a me pozioni?"

A quelle parole il volto della Tassa tornò ad illuminarsi di un radioso sorriso e, con un deciso cenno affermativo del capo, accettò volentieri la proposta. Prima ancora che la rossa potesse mettersi a sedere, il giallo-nero riprese a parlare, questa volta in modo più gioioso, presentandosi con il nome di Lucas. A questo punto era doveroso, oltre che piacevole, ricambiare il gesto. "Mi chiamo Laowyn, il piacere è mio!" esclamò, gioiosa di fare una nuova conoscenza. Dopo il breve scambio di informazioni, la novellina prese posto sulla lunga panca di legno, di fronte all'altro, e iniziò a consultare silenziosamente l'Almanacco.

Fu sorpresa dalla mole di informazioni contenute in quel manuale, ma non si lasciò scoraggiare e intraprese un'accurata ricerca. Sfogliando le grandi pagine ingiallite dal tempo, la giovane passava al setaccio tutte le pozioni descritte, selezionando quelle che più rispondevano alle sue esigenze. Ogni tanto gettava uno sguardo al suo concasato e lo trovava indaffarato ad appuntare più nozioni possibili sulla sua pergamena. Cercò dunque di concentrarsi nuovamente sul suo lavoro, data la sua scarsa predisposizione per la materia. Nonostante avesse ormai consolidato l'idea che delle basi magiche complete non erano indispensabili per una carriera scolastica lineare, l'irlandese riscontrava comunque più difficoltà di quelle che avrebbe immaginato nello studio delle nuove discipline. Come c'era da aspettarsi, però, questi ostacoli non la rallentavano affatto, bensì le fornivano la giusta spinta per impegnarsi al massimo.


*Chissà se Lucas si trova in una situazione simile alla mia* pensò Laowyn, ormai del tutto catturata da tutto ciò non riguardasse le pozioni in quel momento. Stava per domandarlo di persona al diretto interessato quando, alzando lo sguardo, vide alle spalle del castano uno spettro dall'aria sospetta fluttuare a fianco dell'alta libreria che costituiva una delle tre "pareti" di libri che circondavano il tavolo occupato dai due Tassi. La ragazza richiamò l'attenzione del compagno di studi, punzecchiandolo con la punta della piuma e, in silenzio, indicò il nuovo arrivato. Il fantasma, a questo punto, rivolse ad entrambi un ghigno grottesco e, senza emettere alcun suono, estrasse lentamente uno dei tanti libri allineati sulla mensola di mezzo della libreria. Laowyn seguiva ammutolita i movimenti dello spirito, cercando di capire le sue intenzioni. I suoi dubbi vennero chiariti quando, dopo aver sfilato uno spesso tomo dalla copertina rosso cremisi, lo spettro lo scagliò con un gesto secco in direzione della giovane. Questa schivò dunque il missile e si gettò sotto al tavolo in cerca di riparo. Dal suo rifugio riusciva ad assistere alla sadica scena: lo spettro estraeva ad uno ad uno tutti i volumi conservati sui ripiani e li gettava distrattamente alle sue spalle. Una pioggia di libri iniziò a precipitare intorno a quello che fino a poco prima era stato il tranquillo angolo di studio dei due studenti.

Il consistente trambusto causato dal vandalo ectoplasmatico richiamò evidentemente l'attenzione della bibliotecaria, poichè questa, alzato lo sguardo dalla sua postazione, domandò con voce tonante:
"Per tutti i registri di Hogwarts, cosa sta succedendo laggiù?" A quelle parole il fantasma placò il suo istinto distruttivo e battè in ritirata, svanendo attraverso i grandi scaffali della biblioteca. Quando il bombardamento finì, la testa della piccola Tassa spuntò da sotto il tavolo per controllare la situazione. Decine e decine di volumi si trovavano ora sparpagliati in un tremendo disordine sul pavimento. Cercò con lo sguardo il suo concasato, ma incrociò prima quello dell'anziana signora che l'aveva cordialmente aiutata giusto una mezz'oretta fa. Adesso, invece, la sua espressione era tutt'altro che disponibile. Quegli occhi infuocati esigevano una spiegazione per il tremendo caos verificatosi, ma la pallida novellina, sconvolta, non riusciva a formulare una frase di senso compiuto.

© Only for Hufflepuff - sfondo di Jane Evans
 
Top
view post Posted on 27/2/2017, 01:13
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Inizialmente la giovane tassorosso si dispiacque un tantino per il mio rifiuto. Come non darle torto d’altronde, chiunque avrebbe un attimo di esitazione davanti ad un rifiuto. Evidentemente però, ero stato bravo a porne rimedio perché la ragazza si risollevò del tutto al mio successivo invito a sedersi al mio stesso tavolo. Sul suo volto si dipinse nuovamente il sorriso e prima che si potesse sedere si presentò. E così la ragazza dai capelli rossi aveva ora un nome, si chiamava Laowyn. Un nome grazioso che sembrava di origini orientali, ma potevo anche sbagliarmi. Al termine delle presentazioni ripresi ad appuntare sul mio rotolo di pergamena le pozioni per il compito e anche lei iniziò a consultare quel polveroso almanacco. Al mio ritorno in sala comune avrei certamente segnalato al prefetto lo stato così pessimo di quel libro che dovrebbe essere consultato dalla maggior parte degli studenti e che quindi meriterebbe un restauro, detto in parole povere occorreva comprare nuove copie. C’era quel negozio a Londra, il Ghirigoro, da cui avrebbero certamente potuto acquistarne di nuovi. In questo modo si sarebbe anche preservata da sgretolamento la copia più antica dell’almanacco che sarebbe certamente passata alla storia di lì a qualche anno.

Dopo questi vaneggiamenti tornai a studiare e mi imbattei nell’ultima domanda della prima lezione di pozioni: inventare una storia sulla nascita dei calderoni in oro e argento ( non banale)! Era certamente la parte più interessante dei compiti. Non trovavo nessuna difficoltà nel riportare nozioni scritte sui libri o negli appunti. Al contrario, inventare richiedeva ingegno e creatività, il che non era semplice e per questo era bello. Certo è importante apprendere incantesimi, pozioni o quant’altro, ma la sola idea di inventare una storia nel contesto magico mi faceva sprizzare gioia da tutti i pori perché ero abituato alla vita babbana e da quando entrai in Hogwarts amavo ogni giorno di più la magia e tutte le sue sfumature.

*Vediamo un po’… come posso iniziare questa storia?* Pensai, ma prima che la scintilla potesse sfiorare i miei pensieri, fu il mio braccio ad essere sfiorato dalla piuma di Laowyn che mi indicò la presenza di un fantasma alle mie spalle con in volto un ghigno minaccioso, di quelli che hanno intenzione di disturbarti senza scrupoli. Iniziò a scaraventare contro di noi decine di libri. Laowyn si rifugiò sotto al tavolo, io invece mi alzai dalla sedia e la usai come scudo accovacciandomi dietro la stessa.

Che rogna questi fantasmi, non si può neanche studiare in pace.

Nel frattempo altri in sala si gustavano la scena restando in disparte senza preoccuparsi di alzare la bacchetta in nostro aiuto. Che fosse vietato usare la magia contro i fantasmi? Questo non lo sapevo, ma non sarebbe passato ancora molto tempo prima di una mia reazione. Fortunatamente la bibliotecaria, udito il trambusto, fece udire la sua voce e spaventò il fantasma che scappò via prima che lei potesse arrivare sul luogo del delitto. Il suo volto era come un fuoco alimentato da dozzine di tronchi di salice. Esigeva giustamente una spiegazione per l’accaduto poiché davanti ai suoi occhi c’eravamo soltanto noi e tanti libri sparsi a terra.

Ci scusi signora, è passato un fantasma e ha iniziato a scagliarci tutti quei libri a dosso! Ma non si preoccupi, mettiamo noi a posto. Dissi facendo l’occhiolino alla mia concasata.

La situazione, seppur paranormale, mi divertiva un mondo. Hogwarts era davvero un posto strano e quella di oggi ne era soltanto l’ennesima prova. Come dice un vecchio detto, non tutti i mali vengono per nuocere. Niente di più vero! In questo caso, infatti, non vedevo l’ora di fare pratica con l’incantesimo Wingardium Leviosa, imparato qualche giorno prima durante la lezione di incantesimi. Nel frattempo la bibliotecaria era andata via confidando nella mia parola che avremmo rimesso i libri a posto da soli. Mi rivolsi poi a Laowyn scusandomi per aver preso iniziativa senza chiederle nulla.

Ehi Laowyn, scusami se non ti ho chiesto niente prima di rispondere alla bibliotecaria. Però ho pensato che fosse l’occasione giusta per fare un po’ di pratica con il Wingardium Leviosa imparato nella prima lezione di incantesimi. Dovresti conoscerlo anche tu non è vero? Non ho resistito, perché sai prima di venire ad Hogwarts io non sapevo nulla della magia e ora che mi si è aperto questo nuovo mondo non posso fare a meno di volerla praticare!

Sperando nella comprensione della mia compagna inizia a formulare l’incantesimo per riposizionare i libri a posto. Ruotai il polso dal basso verso l’alto in senso orario pronunciando “Wingàrdium” e puntai il libro alla mia destra con un movimento deciso a termine della rotazione concludendo la formula “Leviòsa”.
Il primo libro si librò in aria e muovendo la bacchetta lo riposi nel suo scaffale di provenienza. Ne mancavano altri 39.


 
Top
Laowyn Hawk
view post Posted on 27/2/2017, 22:24




Fortunatamente Lucas aveva preso le difese per entrambi, cosa che diede tempo alla piccola Laowyn di riprendersi dallo shock e realizzare quello che era appena accaduto. Il suo concasato si era gentilmente offerto di risistemare il disordine, vedendola come un'occasione per esercitarsi con l'Incanto di levitazione. Alla ragazza sembrò un'ottima idea e, quando l'altro si scusò per non averla interpellata in quella decisione, lei replicò con un sorriso: "Non ti preoccupare, avrei fatto la stessa cosa!" Il ragazzo inaugurò la sistemazione eseguendo un preciso Wingardium Leviosa, che andò a disporre un tomo sugli scaffali prima completamente vuoti. La Tassa lo imitò e, piena di convinzione, estrasse la bacchetta, preparandosi all'esecuzione dell'incantesimo. Scelse, tra i vari libri disposti in modo caotico intorno a lei, uno non molto pesante gettato ai piedi del tavolo. Agitò dunque lo strumento verso l'alto, ruotando leggermente il polso a destra e, con un movimento secco, lo riabbassò puntando il volume precedentemente individuato. Durante la procedura pronunciò con voce ferma e decisa: "Wingàrdium Leviòsa!" Il tomo si sollevò da terra e, seguendo i movimenti della bacchetta di cedro, andò a posizionarsi sullo scaffale più basso della libreria.

Rimanendo concentrato sui libri da ridisporre, Lucas intavolò una conversazione:
"Sai, prima di venire ad Hogwarts io non sapevo nulla della magia e ora che mi si è aperto questo nuovo mondo non posso fare a meno di volerla praticare!" Laowyn non potè fare a meno di rispecchiarsi in quelle parole, ricordando le numerose preoccupazioni dovute alla sua scarsa esperienza. Rispose dunque al castano, dicendo: "Mia madre è una strega, ma nonostante ciò non ho ricevuto un'educazione prettamente magica. Ho sempre preferito le attività ehm... Babbane che facevo con mio padre" pronunciò le ultime parole con indecisione. Non si era ancora abituata all'utilizzo di quel termine per indicare ciò che non riguarda il mondo magico. Per lei una divisione del genere è stata sempre a malapena concepibile poichè nella sua vita non aveva mai avuto la necessità di distinguere ciò che è magico da ciò che non lo è. Per non lasciare il discorso a metà, riprese quasi immediatamente a parlare, continuando: "Però da quando sono ad Hogwarts tutto è così particolarmente interessante e sto scoprendo un aspetto di me che non avevo mai preso realmente in considerazione" concluse, con un leggero sorriso.

I due continuarono dunque l'opera di sistemazione, lanciando incantesimi a destra e a manca e beccandosi anche qualche occhiataccia dalla bibliotecaria a causa del volume di voce troppo elevata. Quell'atteggiamento fece innervosire un po' la giovane, che non trovava giusto essere punita per qualcosa che non avrebbe neanche potuto prevedere, figurarsi evitare! Decise comunque di ignorare questi pensieri per cercare di essere di migliore compagnia. Condivise quindi uno dei suoi dubbi con il castano Non mi aspettavo di certo che i fantasmi fossero capaci di tanto. Dici che cose del genere succedono spesso nella scuola? domandò preoccupata, mentre continuava pazientemente il suo lavoro di riordino. I libri ancora da posizionare stavano man mano diminuendo e, ne era certa, di lì a poco i due avrebbero concluso l'operazione.

© Only for Hufflepuff - sfondo di Jane Evans
 
Top
view post Posted on 2/3/2017, 17:55
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Laowyn non sembrò affatto stufata dalla mia decisione di riordinare il disastro che quel fantasma bisbetico aveva provocato. A detta sua, infatti, avrebbe fatto lo stesso. Ben presto, dopo esseri ripresa dallo shock iniziale, cominciò anche lei a riordinare i libri con l’incantesimo di levitazione. Andavamo avanti spediti e l’ordine si stava pian piano ripristinando. Ad un certo punto lei mi raccontò un aneddoto del suo passato prima che entrasse ad Hogwarts, una storia che aveva alcuni punti in comune con la mia. Lei era una mezzosangue di madre strega e padre babbano, esattamente come me. La differenza sostanziale sta nel fatto che lei era stata a conoscenza fin da subito di essere una strega, ma nonostante questo trascorse la maggior parte del suo tempo in babbanerie sulle orme del padre. Io al contrario ho vissuto una vita da giovane babbano non per mia volontà, ma perché mi era stata tenuta nascosta la mia origine magica e addirittura l’esistenza stessa della magia. A questa sostanziale differenza dei nostri passati si contrappone la somiglianza del presente, di quel presente lì ad Hogwarts che aveva scombussolato la mia vita, come la sua, in positivo naturalmente. Dal giorno in cui misi piede ad Hogwarts si aprì questo nuovo capitolo della mia vita contornato da tutto ciò che di magico esiste, pozioni, incantesimi, animali magici, erbe magiche e chi più ne ha più ne metta. E ora ero lì a fare pratica con un incantesimo, in una biblioteca contenente soltanto libri di magia o che parlano di cose magiche. Non potevo chiedere di meglio e dovevo ammettere che quella vita mi piaceva, oh si che mi piaceva.

Quella storia aveva innescato in me un meccanismo di curiosità, tant’è che non riuscì a trattenermi e chiesi alla mia compagna di raccontarmi qualcosa in più sul suo passato.

Ehi…quindi hai detto che tua madre era una strega no? Svolgeva qualche compito particolare, ad esempio al ministero oppure ha deciso, come mia madre, di allontanarsi dal mondo magico e trascorrere una vita babbana?

Nel frattempo il lavoro di riordino andava avanti a passo spedito e ben presto i libri avrebbero tutti ritrovato il loro posto d’origine. Laowyn poi esternò una sua perplessità sui fantasmi; si domandava se fosse normale una cosa del genere. In realtà quella doveva essere proprio la normalità delle cose. Ricordavo l’esperienza passata qualche giorno prima alla caccia di un Jarvey che rubò la colazione a me e ad altri 4 studenti. Fu una mattinata davvero indimenticabile e alla fine il Jarvey era di proprietà niente di meno che di un prefetto proprio di Tassorosso.

Sai Laowyn penso che questa sia proprio la normalità qui ad Hogwarts. Tra fantasmi e animaletti ce ne saranno delle belle per i prossimi 7 anni. Pensa che un giorno ero a colazione con altri 4 Tassorosso e un Jarvey inizio a tirarci addosso delle molliche di brioche. Poi ci rubò tutta la nostra colazione e fummo costretti ad inseguirlo in tutto il castello. Alla fine, proprio quando l’avevamo messo con le spalle al muro, spuntò fuori la sua padrona che per di più era un prefetto Tassorosso! Roba da pazzi!

Scoppiai a ridere. Quella storia era davvero buffa.


 
Top
Laowyn Hawk
view post Posted on 3/3/2017, 22:36




I due Tassi stavano procedendo rapidamente alla sistemazione del disordine causato da un misterioso spettro maligno. Per la gioia della rossa, ormai mancavano solo pochi volumi al termine dell’operazione. A causa dei numerosi incanti di levitazione lanciati, il suo braccio stava iniziando a stancarsi e tutto d’un tratto i compiti di pozioni non sembravano poi una così pessima alternativa. La compagnia di Lucas, però, rendeva il lavoro molto più piacevole. I giallo-neri si stavano raccontando a vicenda delle loro prime esperienze alla Scuola. Il castano narrò di un’avventura che aveva avuto con altri ragazzi della Casata e, dalla sua espressione divertita, si poteva facilmente intuire che fosse stata un’esperienza piacevole. Ascoltando le sue parole, la ragazza rise a sua volta e si tranquillizzò; i suoi dubbi sulla sicurezza della vita nel castello iniziarono a svanire. Era ormai sempre più convinta che, grazie al sostegno dei suoi concasati, sarebbe riuscita ad affrontare qualsiasi difficoltà ella avrebbe incontrato. Lucas riprese poi a parlare, questa volta dirottando l’argomento sulla famiglia dell’irlandese, riprendendo il discorso iniziato da quest’ultima poco tempo prima. “Ehi…quindi hai detto che tua madre era una strega no? Svolgeva qualche compito particolare, ad esempio al ministero oppure ha deciso, come mia madre, di allontanarsi dal mondo magico e trascorrere una vita babbana?”

Ci volle un po’ prima che la giovane raccogliesse mentalmente abbastanza informazioni per formulare una risposta esauriente, ma alla fine ci riuscì
“Da quello che mi ricordo lei lavorava in qualche settore del Ministero”iniziò “credo fosse all’Ufficio regolazione e controllo delle creature magiche, ma non ne sono molto sicura. Da quando è nato mio fratello, infatti, circa 6 anni fa, ha lasciato l’impiego per dedicarsi alla famiglia. Mio padre invece è un ricercatore per una scuola di scienze babbana. Probabilmente tu la conosci, si chiama Università. Per questo motivo doveva raccogliere un sacco di piante in giro per l’Irlanda e spesso mi portava con lui” Laowyn sorrise al ricordo delle avventure vissute con la sua famiglia, di cui sentiva ancora un po’ di mancanza. Aveva già inviato un paio di Gufi dal giorno del suo Smistamento, ricevendo apprezzatissime risposte, ma a volte la notte trovava difficile prendere sonno senza prima aver dato la buonanotte al suo fratellino. Man mano che i giorni passavano però, si rendeva sempre più conto di una cosa molto particolare: ad Hogwarts aveva trovato una calorosa famiglia che avrebbe fatto di tutto per farla sentire a casa. Decise quindi di riprendere il discorso, arricchendolo delle considerazioni effettuate negli attimi precedenti. “All’inizio avevo timore di non riuscire ad abituarmi alla lontananza dalla mia famiglia, ma grazie alla calorosa accoglienza dei Tassorosso mi sono dovuta ricredere!” A quelle parole le tornarono in mente i ricordi gioiosi della festa di accoglienza tenuta in onore dei nuovi arrivati durante la loro prima sera ad Hogwarts. Il profumo dei dolci e le meravigliose risate di quel magico evento aleggiavano ancora vividi nella mente della ragazza.

Mentre con una repentinità quasi preoccupante, la rossa riposizionava correttamente l’ultimo libro rimasto sul pavimento, ella si accorse di non aver ancora chiesto nulla al suo nuovo amico, che invece si era presto incuriosito della vita della giovane. Prima di riprendere lo studio, decise quindi di ricambiare qualche domanda al suo interlocutore, cercando di approfondire le questioni da lui citate precedentemente.
“Hai detto che tua madre si è allontanata definitivamente dal mondo magico per crescerti, quindi tu non eri a conoscenza della tua vera natura prima di ricevere la lettera? Come è stato scoprirlo?” chiese dunque curiosa, poi, dopo una brevissima pausa di riflessione, aggiunse "E poi, da dove vieni?"

© Only for Hufflepuff - sfondo di Jane Evans
 
Top
view post Posted on 6/3/2017, 19:32
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Tutto procedeva a gonfie vele, infatti, come dice un vecchio detto “l’unione fa la forza”. Lavorare o studiare in compagnia è decisamente più piacevole di farlo in solitaria. Le amicizie addolciscono la vita e la rendono più snella. Hogwarts mi aveva insegnato questo; io che da piccolo ero così poco socievole ero diventato un ragazzo eloquente, vivace e che amava fare nuove conoscenze. Laowyn sembrava una ragazza davvero buona e intelligente e quella mattina sembrava costruita proprio per far nascere questa nuova amicizia. Anche l’inconveniente del fantasma era diventato un buon motivo per socializzare e approfondire la conoscenza dell’altro. Le chiesi di parlarmi della sua famiglia per semplice curiosità e non come fanno alcuni maghi per evitare di far amicizia con mezzosangue ad esempio. D’altronde ero io stesso un mezzosangue anche se non penso avrei mai fatto discriminazione di alcun tipo se fossi stato purosangue. Certo far amicizia con figli di mangiamorte non era il mio principale obiettivo, ma anche in quel caso penso sia sbagliato giudicare una persona dalla famiglia perché ognuno è padrone della propria vita.

Laowyn mi raccontò prima di sua madre, una strega, che lavorava al ministero della magia all’ufficio regolazione e controllo delle creature magiche (anche se su questo era un po’ incerta). Poi, quando nacque il fratellino di Laowyn, decise di interrompere la carriera lavorativa. Il padre era invece un ricercatore universitario nell’ambito delle scienze e portava spesso la figlia in giro per l’Irlanda alla ricerca di piante.

Poco dopo la giovane mi chiese, probabilmente spinta dalla mia stessa curiosità, di parlarle un po’ di come fosse stato ricevere la lettera di ammissione ad Hogwarts e da dove provenissi. Chiusi gli occhi un momento per rivivere quell’esplosione di emozioni che provai quando quel gufetto bussò alla finestra di casa nostra con la lettera in bocca. Dopo aver rivissuto per qualche istante quella scena ero pronto a comunicare le mie emozioni:

“ In realtà all’inizio non capivo cosa potesse volere un gufo dalla finestra di casa mia. Poi dopo che mia madre lo fece entrare, prese la lettera che aveva nel becco, il che per me era già una cosa stranissima perché di solito la posta era portata dai postini, e dopo aver visto che il destinatario ero io me la consegnò con un sorriso. C’era scritto il mio nome sulla lettera! Non ne avevo mai ricevuta una, figuriamoci poi da un gufo! Non capii nulla finché non aprii quella lettera e lessi ciò che c’era scritto, insomma il mio invito ad Hogwarts, scuola di magia e stregoneria! È stata una cosa formidabile al punto che stentavo a crederci. Nei giorni seguenti mia madre mi raccontò il suo vero passato, che era una strega molto brava negli incantesimi curativi e per questo lavorava in un ospedale di cui però non ricordo il nome in questo momento. E adesso eccomi qui! Ah dimenticavo, la mia città natale è Brighton, vicino Londra.”

Forse avevo parlato un tantino ma Laowyn era lì che prestava attenzione alle mie parole. Poi mi disse che all’inizio era timorosa di questa nuova avventura lontana dalla sua famiglia, ma che in seguito, grazie anche all’aiuto degli altri tassorosso, era riuscita ad ambientarsi benissimo. Per quanto mi riguarda, la lontananza dalla famiglia non era una cosa che mi spaventava inizialmente, anzi durante i primi giorni di scuola quasi non ci facevo caso per quanto ero preso dalla novità che Hogwarts aveva portato nella mia vita. Poi dopo qualche settimana dall’inizio delle lezioni iniziai a sentire la necessità di scrivere delle lettere per chiedere come andasse la vita senza di me che ero il loro unico figlio e appresi che mia madre era in attesa di una bambina. Una notizia bellissima perché avevo sempre desiderato un fratello o una sorella. Adesso desideravo qualcosa in più, che fosse anche lei una strega!

“Anch’io avevo un po’ di paura inizialmente perché pensavo di non sapere nulla e che avrei trovato maghi espertissimi già dal primo anno. Fortunatamente mi sono presto reso conto che anche i figli di maghi che avevano praticato la magia prima di Hogwarts non erano poi così avvantaggiati rispetto a me, anche perché non si studiano solo gli incantesimi. In più ho trovato un’accoglienza favolosa da parte di Oliver, caposcuola grifondoro, che mi ha proposto anche di iscrivermi al C.R.E.P.A. di cui ora faccio parte.”

Tra una chiacchiera e l’altra avevamo finito di sistemare i libri sugli scaffali e ne risultai abbastanza stanco seppur soddisfatto per essere riuscito a padroneggiare al meglio l’incantesimo levitante. Dopo un sospiro di sollievo il mio animo curioso tornò alla ribalta. Guardai di nuovo la mia compagna per riempirle nuovamente la testa di domande.

“Avevi qualche hobby prima di entrare ad Hogwarts? Io suonavo pianoforte e sono un grande ti foso del Liverpool, una squadra di calcio. Sai cos’è vero? Anche se da quando sono qui ad Hogwarts sto adorando sempre di più il quidditch tant’è che penso di fare i provini per entrare nella squadra dei tassorosso.”


 
Top
Laowyn Hawk
view post Posted on 10/3/2017, 22:04




Un fiume di parole provenienti dalla bocca di Lucas investì la piccola Laowyn, che si ritrovò un attimo disorientata da quella mole di informazioni. Era però contenta del fatto che il concasato si stesse aprendo con lei; quel confronto di esperienze la aiutava a sentirsi meno sola in quel nuovo mondo. Il ragazzo le raccontò, sotto sua richiesta, del momento in cui, ricevendo la lettera per Hogwarts, ha scoperto anche la sua vera natura da mago. La madre, che aveva un passato da medico, aveva tenuto nascosto questo particolare a causa del suo allontanamento dal mondo magico, di cui però non erano ancora chiare le motivazioni. Quello scambio di informazioni sull’impiego delle rispettive madri streghe aveva suscitato in Laowyn un interesse particolarmente nuovo per il lavoro nel mondo della magia che svolgeva in passato sua madre. Decise dunque che avrebbe indagato sulla questione, programmando di scrivere una lettera alla diretta interessata sulla questione.

Poi, sentendo il londinese descrivere i suoi primi momenti di vita ad Hogwarts e l’accoglienza ricevuta, l’irlandese si immedesimò immediatamente nelle sue parole, poiché esprimevano esattamente le stesse considerazioni che aveva fatto anche lei a sua volta. Non appena nominò il C.R.E.P.A., inoltre, gli occhi della ragazza si illuminarono e, presa da un lampo di euforia esclamò sonoramente, indicando la spilla appuntata sulla cravatta:
“Anch’io mi sono iscritta al C.R.E.P.A!” Il tono di voce era evidentemente poco consono all’ambiente in cui si trovavano i due giallo-neri, poiché la rossa percepì immediatamente il peso dello sguardo accusatore della bibliotecaria, ormai trasformatasi da una cordiale aiutante ad una severa inquisitrice. L’atmosfera si stava facendo poco tollerabile e Laowyn la riteneva sempre meno adatta ad intrattenere una conversazione come quella in cui era coinvolta in quel momento.

Decise dunque di proporre al concasato un cambio di location per un proseguimento più tranquillo del discorso. Aspettò però che l’altro finisse di parlare dei suoi hobby pre-scolastici, integrando l’argomento con le sue considerazioni.
“Conosco il calcio, in Irlanda è abbastanza famoso, ma nessuno nella mia famiglia ne è molto appassionato. A dire la verità non sono una persona molto sportiva, infatti neanche il Quidditch mi attira molto.” Fece una pausa, riflettendo sulle sue limitate passioni sportive. “Mi piace un sacco pattinare sul ghiaccio, ma non l’ho mai considerato un vero e proprio sport, in quanto non sono mai andata oltre il pattinare di tanto in tanto con la mia famiglia. Oh, però mi piacciono molto gli scacchi! Beh, neanche quelli sono uno sport” affermò imbarazzata “però potrei definirlo uno dei miei hobby preferiti del mondo babbano. So che esistono anche degli scacchi magici, ma non ho ancora mai avuto l’occasione di provarli.”

Dopo che il castano ebbe informato la Tassa della sua intenzione di entrare nella squadra di Quidditch della Casata, questa si congratulò con lui ed approfittò del breve momento di silenzio formatosi in seguito per introdurre la proposta meditata in precedenza. Abbassò quindi leggermente la voce, per evitare che miss orecchie-di-cristallo dispensasse altre granate visive gratuite. "Che ne dici se ce ne andiamo da qui? Dopo tutto abbiamo concluso la ricerca su pozioni, quindi potremmo trovare un altro posto per continuare la conversazione, dove non rischiamo di disturbare lo studio degli studenti” marcò le ultime parole, volgendo però lo sguardo alla bibliotecaria, per far intendere all’amico il vero motivo della sua decisione. “Potremmo andare… uhm, in Sala Grande. Dopotutto è quasi ora di cena” dichiarò, accorgendosi proprio in quel momento di avere un certo languorino. “Però io sono una frana nell’orientarmi e ho paura di perdermi” ammise, piena di imbarazzo “Puoi andare avanti tu?” chiese dunque gentilmente, raccogliendo il materiale scolastico ancora sparso sul tavolo e sistemandolo accuratamente nella sua borsa a tracolla.

© Only for Hufflepuff - sfondo di Jane Evans
 
Top
view post Posted on 16/3/2017, 19:38
Avatar

Group:
Tassorosso
Posts:
633
Location:
Bari

Status:




a0ie0PM

Lucas A. Moray






Il tempo vola quando ci si diverte in compagnia e anche svolgere i compiti diventa qualcosa di sopportabile, quasi piacevole. Avevo terminato la ricerca di pozioni e con essa tutti i compiti di quel giorno. Era quasi ora di cena d'altronde e la fame iniziava a bussare allo stomaco. Anche Laowyn sembrava a buon punto con i suoi compiti e quando le parlai del C.R.E.P.A. i suoi occhi si spalancarono in segno di gioia. Anche lei, infatti, ne faceva parte e mi mostro la sua spilla tremordicchiante. Fu così euforica nel dirlo che attirò l’attenzione dei presenti in biblioteca che per qualche istante la guardarono con occhi interdetti tra cui quelli della bibliotecaria.

Sentire poi che anche lei quantomeno conosceva il calcio mi fece tirare un respiro di sollievo perché, da quando ero ad Hogwarts, nessuno con cui avevo provato a parlare di calcio diceva di conoscerlo. Anche se non adorava il calcio, e nemmeno il quidditch a dire il vero, mi faceva piacere poter parlare con qualcuno che parlasse “la mia stessa lingua”, tra l’altro era comprensibile che una ragazza non fosse una fanatica sportiva. Mi disse poi che gli piaceva pattinare sul giacchio e giocare a scacchi.

Anche io so giocare a scacchi! Non avevo però mai sentito parlare di questi scacchi magici, mi informerò a riguardo.
Nonostante la tranquilla conversazione, Laowyn sembrava a disagio e solo dopo mi spiegò perché. Non voleva disturbare lo studio degli altri in biblioteca e mi chiese di lasciare quella sala, anche perché avevamo ormai terminato di studiare. Propose di andare in sala grande per cena. In effetti era tardi e la cena sarebbe stata pronta a momenti. Magari avremmo potuto sederci accanto.

Va bene, dai. Andiamo via di qui tanto ho anche un certo languorino. Dunque siamo al quarto piano quindi dovremmo scendere un bel po’ di scale per andare in sala grande, purtroppo non conosco ancora nessuna scorciatoia. Che ne dici se ci sediamo insieme a tavola?

Ci allontanammo insieme dalla biblioteca e nel tragitto iniziai a pensare a cosa avrei mangiato quella sera. Avevo moolta fame quindi un bel pezzo di pollo con patate sarebbe stato l’ideale. Al sol pensiero la mia mente fu invasa dall’odore del pollo che arrivava a volte fino al dormitorio dei Tassorosso poiché le cucine erano situate lì vicino, sempre nei sotterranei.



 
Top
10 replies since 22/2/2017, 12:56   135 views
  Share