| “Calava la Notte, quando tutto ebbe inizio.” Il buio si ispessiva sempre più, stravolgendo quelle ultime dolcezze date dal tramonto, dal restante chiarore del cielo, dal desiderio di ciascun raggio di luce di non andar via, non ancora, non del tutto. Ma l'arco del tempo giungeva anche quel giorno al suo termine, come da prassi sì antica, primordiale e d'origine, di un mondo e suo universo che mai avrebbe infranto le sue regole più preziose. In lontananza qualcuno gridò, eppure parve che il suono provenisse da vicino, dall'interno: la bocca spalancata, le labbra che già si screpolavano, come l'Inverno che giungeva prima del previsto a bussare alle porte di una città dimenticata dagli dei. Non freddo, non gelo, nonostante il corpo del giovane Mago risultasse scosso da una violenza inaudita, brividi su brividi, fin quando il calore esplose con una tale intensità da far scivolare Alexander momentaneamente nell'oblio più incredibile. Perse il contatto con la realtà, i piedi ancorati come fertili radici al suolo, la testa che pulsava, minacciosa, desiderosa di non reggere quella sofferenza che tanto rinnegava, che mai avrebbe potuto totalmente comprendere. Ma il cuore sapeva ciò che la ragione nascondeva, il corpo - ancor più di quanto si potesse credere - aveva assorbito quella ferita così drastica, quel morso dolente, che aveva fatto e faceva tuttora la differenza più autentica. Aprì bocca come per attingere ad aria pulita, fresca, ebbra di salvezza, senza tuttavia trovarne neanche un soffio. Il respiro si strinse in una gabbia, il torace fu avvolto da cinghie tanto resistenti quanto intangibili, mentre il Serpeverde cadeva riverso sulla terra che ancora lo accoglieva, che mai lo avrebbe disprezzato, Uomo o Lupo, senza distinzione alcuna. Il grembo materno, che tutto poteva, che sempre avrebbe voluto fin nel profondo, accolse il suo Figlio maledetto e si fece portavoce di quell'affetto che ancora custodiva energicamente, con pazienza, con intensità singolare. Strappo dopo strappo, il tessuto svestiva quella figura ben delineata, atletica, giovanile, ma le vene si tendevano al pari di spasmi senza confini, ragnatele di rosso, scarlatto, purpureo, colori che sfumavano e cozzavano gli uni contro gli altri. I muscoli guizzarono sotto gli ultimi barlumi di lucidità, la tela fu così infranta sempre di più, istante dopo istante, lasciando che il petto si gonfiasse, gli arti pure, ancor più il busto: differentemente, si restringevano il collo, il capo, il volto generale, allungandosi e districandosi nella peluria che rapida, come vinta da un sortilegio d'eccezione, cresceva avida su ogni lembo di pelle. Scura come la pece più triste, ardente come tizzoni divorati dalla distruzione, la vita si dissipava con quell'incessante impazienza e sua corsa che non avrebbe più saputo trattenere; la prigionia cui l'Uomo era stato costretto fu spezzata sullo scintillio anemico dell'alta luna, che ancora osservava, che sempre vedeva. Le ossa scricchiolarono, si strinsero, si fortificarono, in un'espansione subito dopo diretta, reggendo il gioco ad una natura diversa ed unica, che non aveva mai avuto albergo in quella stessa dimora di carne e poi sangue, di spirito già in sangue. Il Lupo fu nelle fattezze evidente e superbo, racchiuso ancora come scricciolo umano su quella terra che avvolgeva accanto la casa dalle finestre illuminate: non c'era nessuno o forse qualcuno sarebbe apparso di lì a breve? Prima che la domanda potesse ottenere risposta, il profumo familiare di una presenza sperata e ormai certa riscosse l'attenzione della Fiera. Sollevò il capo, violato nel profondo, ma quando il divario fra Uomo e Lupo, ciò che era e ciò che sarebbe stato per sempre, iniziò a farsi breccia nell'ancora intrepida ed ultima razionalità, tutti i sensi si attivarono insieme, a dare prova che il dado era tratto. Calata era la notte, quando là dove un tempo la bocca parlava, ora inesorabilmente ululava.Ci siamo, Alexander. Insisti sulla descrizione anche sensoriale: i sensi sono ora alterati, scendi nei dettagli più intimi con piena libertà. Come dicevo prima, inoltre, posta le tue statistiche attuali, raddoppiando i Punti Corpo e dimezzando i Punti Mana. Ci siamo quasi.
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