In una assolata spiaggia del Kent, Sirius vs Rowena

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view post Posted on 25/3/2017, 21:24
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Sulla soleggiata spiaggia del Kent tutto il fragore dell’affollata Diagon Alley era sparito. Ad abbracciare i due maghi c’erano il ritmico infrangersi delle onde del mare alla riva e il calpestio dei ciottoli su cui si era poggiata la loro figura. Era forse un peccato che un tale scenario dovessi rendersi testimone di uno scontro tra maghi. Come sarebbe andata a finire tutta quella storia infatti non era per niente facile a dirsi. Sirius aveva ignorato ogni scortesia della donna, fuggito letteralmente da una situazione che dirsi imbarazzante sarebbe stato un eufemismo. E ora? Si sarebbe impegnato in un scontro magico che prometteva chissà quali altri imprevisti. Dalle parole della strega realizzare che una sconfitta gli sarebbe costata più cara di quanto aveva previsto. Erano in gioco, una scommessa appena lanciata e pronta ad essere raccolta. Non poteva permettersi di perdere. La prospettiva non sarebbe stata delle più rosee.
<< In verità non particolarmente…ma ho ritenuto potesse essere il posto migliore per il nostro esercizio. Non le pare? >>
Le volgeva lo sguardo e la parola con sicurezza rinnovata. L’imbarazzo che aveva sperimentato poc’anzi era sparito sostituito dal brio dell’agonismo. Sirius White era un amante dei duelli e qualcosa gli suggeriva che lo scontro con Rowena sarebbe stato entusiasmante.
<< Immagino lei abbia ragione >>
Riguardo alla necessità di definire i patti di una scommessa poteva anche evitare di mostrarsi tanto pesante da insistere. Dopotutto spendere del tempo a definire la posta in gioco, forse lo stesso averlo proposto, aveva già minato la sua presentazione. Neanche temesse di perdere. Non avrebbe dunque aggiunto altro sull’argomento. Questione di orgoglio. Accettava la sfida e basta e nell’attimo in cui il ciottolo lo raggiungeva accoglieva con esso il volere di Rowena.
<< Va bene. Sarà quel che sarà. Accetto la limitazione alla quinta classe degli incantesimi, aggiungerei tuttavia il divieto di ricorrere a magia oscura, sicuramente inopportuna per uno scontro magico regolamentare. Non mi fraintenda. Lei non mi conosce, io non conosco lei e come ha già precisato, nessuno può far niente dell’altro se lo uccide o lo ferisce mortalmente. Affare fatto? >>
Se Rowena avesse accettato la sua proposta le avrebbe dunque fatto un inchino così come il protocollo imponeva, sfoderando la bacchetta e prendendo le giuste distanze. Non c’era altro da fare se non dare inizio ai giochi.
<< Inizia lei? >>
Solo una domanda retorica. Agli ospiti e alle donne il privilegio di iniziare era obbligatorio.


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view post Posted on 26/3/2017, 21:10
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LA MANGIAMORTE

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Si tolse il mantello e lo appoggio a terra, lontano da lei, per poi fronteggiare nuovamente l’avversario. Al di lui chiedere di non utilizzare incantesimi oscuri, un fulmine attraverso il cervello della mangiamorte: penso che se lui aveva avanzato tale richiesta poteva o conoscere incantesimi di alto livello oscuro, cosa che non poteva essere poi cosi rara data l’approssimativa età dell’uomo che aveva davanti, o che conoscesse chi fosse lei in realtà, questo voleva dire che si trovava in una situazione di pericolo e che forse avrebbe dovuto giocare le sue carte diversamente, ma come detto poc’anzi, questo pensiero fu veloce e cosí com’era venuto se n’era anche andato.

-ma certo…-

sibilò in sua direzione. Era una promessa labile, da come si sarebbero messe le cose lei avrebbe potuto utilizzato la magia oscura in qualche modo, oppure smaterializzarsi laddove si sarebbe sentita minacciata, insomma le vie di fuga erano molte e lei, da brava delinquente che era, aveva già pensato a come poter agire in caso di estrema difficoltà.

-spero che non si rimangi questa offerta più tardi…-

Prese quindi mano alla bacchetta tirandola fuori dalla fondina in pelle che teneva alla vita e sollevata la mano davanti al volto, diede il classico saluto di circostanza in prossimità di un duello. Abbasso poi la mano, divaricò leggermente le gambe, lasciando le ginocchia morbide in modo da spostarsi facilmente in caso l’incanto venisse ribattuto con prontezza. L’espressione sul volto divenne seria e concentrata, la mente libera da ogni singolo pensiero se non quello dell’incantesimo che già aveva visualizzato nel cervello, vedeva la veste dell’avversario che gli copriva il torso, che fosse stata camicia, maglione o maglietta che indossasse, tramutare, con l’incantesimo che si prendeva pezzo dopo pezzo la trama dell’indumento da lui indossato, facendolo diventare di un pesantissimo piombo. Con in mente il volere dell’incanto, agí in fretta, puntando rapidamente la bacchetta con un colpo secco in direzione del busto di lui, proprio in mezzo al torace in modo da avere più possibilità di colpire dichiarando cosí tutte le sue intenzioni

-Verto Plumbeum!-

data al stazza non proprio colossale dell’uomo, aveva optato per un incantesimo che agisse sulla sua fisicità, voleva stabilizzarlo, voleva vederlo piegato sulle ginocchia o almeno con la schiena piegata in avanti, l’idea di base dopotutto era quella di appesantirlo nei movimenti e rendergli impossibili spostare le braccia per castare determinati incantesimi, visto che aveva puntato l’indumento che copre il torace che solitamente, a meno che non si indossi un gilet, copre anche le spalle e le braccia.


Punti Salute:
280

Punti Corpo:
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view post Posted on 27/3/2017, 18:05
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Si pentì quasi immediatamente di aver sottostato a un divieto di siffatta misura. Non ne aveva avuto il sentore, non poteva immaginarsi un motivo diverso da quello proferito ma non appena le labbra di Rowena si mossero, scandendo le prime sillabe di una fattura verbale, non ci fu più dubbio circa la natura di quel non plus ultra. La limitazione non lo avrebbe preservato, probabilmente non ne era mai stato questo lo scopo principale. Tutt'altro. Essa aveva solo il compito di favorire il suo avversario gettando ogni buona premessa per ostacolare tutto il suo potenziale. Nè più, nè meno. Il piatto di quella bilancia aveva tutte le intenzioni di pareggiare lo scontro magico ma chi ne aveva perso di più era Sirius.
Non c'era dubbio alcuno.
Avrebbe potuto intrattenersi su quelle elucubrazioni per tanto tempo ancora probabilmente traendone ulteriori criticità. Era stato stupido? Aveva sbagliato a fidarsi? Come avrebbe potuto rimediare? Ma era inutile. Il duello era iniziato e quel che sarebbe accaduto lo avrebbe affrontato poi.
A sentire allora pronunciare la formula dell’incantesimo la sua reazione fu rapida e decisa. Se avesse potuto scegliere potendo attingere al suo intero bagagli la sua reazione sarebbe stata molto più brillante ma si sarebbe accontentato. Si giocava a carte scoperte per il momento, quasi alla stregua di un duello fra principianti ma Sirius non vi sarebbe opposto ribaltando immediatamente le sorti dello scontro, impedendole di castare l’incantesimo verbale con un silencio o mandandola a gambe all’aria con uno schiantesimo. Le aveva offerto la possibilità di iniziare e non avrebbe avuto alcun senso annullare la sua azione ancora prima che potesse giungere a concretezza.
La bacchetta descrisse un semplicissimo cerchio in senso orario disegnato dinanzi alla sua figura. La mente libera da ogni pensiero che non fosse quello della necessità di difesa si figurava l’immagine di uno scudo pronto ad arrestare ed annullare gli effetti della magia che gli veniva incontro. Solo quando lo vide rifulgere, solido, in tutta la sua interezza e resistenza la voce mentale avrebbe dato corpo alla sue intenzioni evocando l’immagine interiore frutto della sola concentrazione.
* Protego *
Era solo un preludio, una scelta forse stupida di non voler tangere dal principio. Di incantesimi ne conosceva, avrebbe potuto far molto di meglio, rispondere a dovere e ritorcere l’effetto sul nemico ma non lo voleva, non subito. All’inizio dei giochi, la prima mossa serviva da presentazione come un biglietto da visita. Non c’era fretta. E lui non avrebbe strafatto. Voleva solo rendersi conto del piano sul quale stava giocando. Con la mossa successiva tutto sarebbe stato più chiaro.


Sirius White
PS 301
PC 377
PM 375
EXP 87
 
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view post Posted on 28/3/2017, 11:23
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Il Fato

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La brezza marina danzava nell'aria come una ballerina d'altri tempi, solleticando gli scogli nei dintorni e i piccoli granchi che già si avviavano verso lidi migliori, più tranquilli, di sicuro più protetti. Mai, infatti, quella spiaggia avrebbe pensato di avere ospiti di sì grande eccezione, mai avrebbe creduto di poter divenire teatro di un incontro speciale, senza dubbio non parte integrante di una routine che da tempo la contraddistingueva. Quando il mare si ritirò ancora una volta, in un movimento di onde e di abbracci senza fine, il profumo salmastro di quell'angolo quasi paradisiaco delle coste del Kent aleggiò con una tale forza da poter far arricciare il naso dei presenti oppure da spingere i pescatori ad affrettarsi verso le acque salate alla ricerca frenetica e speranzosa di un bottino di pesci e calamari. Non sarebbe stato male, niente affatto; ma quel giorno nessuno passeggiava sulla spiaggia già calda, non c'era una sola anima viva ad eccezione di un gruppetto di solitari gabbiani che beccavano le ultime conchiglie conquistate dal mare, come se certi di trovarvi all'interno un tesoro di molluschi e di involtini gustosi. Tempo al tempo, non appena la marea fosse stata meno alta e forte, avrebbero spiccato nuovamente il volo come di consueto. Furono sorpresi, loro così come invisibili spiriti del mare, dalla presenza di due figure sconosciute apparse all'improvviso. Era il sole a giocare brutti scherzi oppure in atto c'era qualcosa di più interessante di una caccia ai pesci più saporiti? Per un attimo soltanto i gabbiani non furono ricercatori fuori dall'ordinario, ma osservatori. Sguardi indiscreti si volsero verso la Strega e il Mago, ma quando il primo lampo di luce spuntò dalla bacchetta della donna, la spiaggia fu invasa da un crescendo di versi striduli, fin quando i pennuti spiccarono una fuga volante senza più guardarsi indietro. Non si sarebbero allontanati di molto, erano pur sempre curiosi. Non capitava tutti i giorni, non di certo per loro, di scorgere un duello magico. Né di vedere Incantesimi all'opera, a pensarci bene. Quale miglior paesaggio per dare inizio ad uno scontro? Quale incredibile sfondo se non il vorticare del mare, dai colori accesi, e quel sole che brillava alto nel cielo con sporadiche nuvole fatte di panna? C'era del Meraviglioso in quel momento, le sorprese non erano ancora state svelate e i duellanti già iniziavano i propri assalti. Se da un lato la Strega, che di maestria non era affatto priva, sceglieva la Trasfigurazione a suo primario vantaggio, ecco che l'eterno adepto di Godric puntava alla difesa, convinto di poter sfruttare un placido assesto per riscaldarsi nel migliore dei modi. Forse nessuno aveva deciso di riscattarsi per davvero, non era ancora tempo per fare sul serio? La domanda sospese una tacita risposta per un solo frangente, mentre scudo e offesa si spezzavano l'uno verso l'altra, senza un nulla di fatto. A che pro utilizzare un Incanto Trasfigurativo volto semplicemente ad appesantire? Non poteva facilmente bloccare, frenare, piegare l'avversario, che di Protego faceva colazione. Forse sarebbe stato utile rivolgere l'azione verso punti migliori? Le gambe? I piedi? Un blocco con magie avanzate o anche di facile risoluzione, eppure di furbizia migliore? Forse. O forse no. In ogni caso, la protezione funzionò e la Trasfigurazione lasciò soltanto un ricordo leggero al Mago (-4 PS), niente di eccezionale, altro non era che la trasformazione in piombo di un lembo della manica sinistra dell'abito indossato, che aveva omaggiato - come eroe d'altri mondi - Sirius White di un graffio accennato. Senza Protego, la Strega avrebbe avuto sorte favorevole, d'altra parte anche lei fu accontentata in minima parte, poiché il lampo magico evocato, rimbalzato sullo Scudo, giunse al suo mantello e lo pietrificò. Tutto sommato, aveva fatto bene a scegliere di svestirlo: tempismo perfetto.

Rowena
Punti Salute: 280
Punti Corpo: 258
Punti Mana: 250
Exp: 44.5
Sirius
Punti Salute: 297/301
Punti Corpo: 377
Punti Mana: 375
Exp: 87
L'Incanto Trasfigurativo ha reso la manica sinistra di Sirius di piombo, graffiandolo leggermente. Il tuo mantello è pietrificato, tu sei illesa.Il Protego reagisce prontamente, hai solo un graffio con la manica sinistra pietrificata, ma non ti compromette poiché lo Scudo ha fatto rimbalzare l'azione avversaria, lanciando l'Incanto verso il mantello di Rowena.


Turno a Sirius


DESCRIZIONE AMBIENTE
Al di là delle comuni caratteristiche di una spiaggia, potrete trovare:
Pietre di varie dimensioni ovunque
Dieci scogli a cento metri di distanza (posizione laterale/centrale per entrambi)
Tre tronchi spezzati alla destra di Rowena
Un tronco spezzato alla sinistra di Sirius
Cinque gabbiani solitari nei dintorni
Sabbia - mare come sfondo - casolare lontano
• Un pezzo di plastica a cinquanta metri da entrambi (lato destro)
Due panchine di ferro a venti metri di distanza (posizione laterale/centrale)
Mantello pietrificato (a terra, di lato) di Rowena

Con "posizione laterale/centrale" si intende la zona di lato ad entrambi, ma esattamente al centro fra i vostri punti d'azione, dunque senza avvantaggiare per vicinanza né l'uno né l'altra. Per qualsiasi spiegazione e/o domanda, contattatemi. Buon duello.
 
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view post Posted on 28/3/2017, 20:32
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Quel che accadde lo sorprese. Lo scudo di Sirius non aveva retto, un comportamento anomalo per l’esperienza di un mago che ne aveva visto decisamente tante ma non esisteva modo di capire né di accettarne la causa. Una breccia? Una falla nella sua immagine mentale forse? Il verto plumbeum aveva penetrato e con l’abrasione che gli aveva procurato la trasfigurazione Sirius seppe di aver sbagliato qualcosa. Probabilmente Rowena era più potente di quanto volesse lasciare intendere. Che stolto eppure quanto gioia quel fallimento gli procurava! Il brio gli era mancato, l’agonismo gli era mancato, le lotte senza certezze gli erano mancate. Per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva davvero vivo.
Attese solo che la difesa svanisse, non un momento in più né meno di quello previsto. Se la prima mossa lo aveva visto mostrarsi in difensiva dal turno a venire il messaggio che Sirius voleva lanciare era decisamente il contrario. Potenza e forza di fuoco. Un incantesimo potente che lasciasse intendere chi era a comandare.
* E ora difenditi da questo *
Il braccio armato si mosse e con esso il polso dominante che rapido descrisse una rotazione di 360 gradi in senso antiorario. Gli piaceva quell’incantesimo, lo aveva utilizzato così tante volte da apprezzarne ogni aspetto. E aveva al caso suo.
La bacchetta puntata alla figura di Rowena nel momento in cui il movimento era terminato sancì la fine di una esecuzione che si sperava portasse all’esito sperato.
* Orbus *
Aveva nella mente una potenza di fuoco tale che se solo avesse voluto avrebbe sollevato una montagna. La forza magica che sarebbe fluita attraverso il suo braccio avrebbe raggiunto la strega in tutta la forza. Potenza e decisione era evidenti anche se la formula mancava di enunciazione verbale. Le intenzioni così come la pronuncia erano così chiare nella sua testa da non lasciare adito a dubbi. Non avrebbe sbagliato. Questa volta nessuna falla ma solo precisione, rapidità e forza bruta. Se poi nella sua azione si fosse esposto un po’ troppo avrebbe trovato ugualmente il modo di venirne a capo. Niente poteva essere programmato. Doveva solo agire. Mossa e contromossa. Nient’altro.
 
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view post Posted on 29/3/2017, 00:01
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LA MANGIAMORTE

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Gli occhi nocciola lo fissarono con astio e fece schioccare la lingua tra le labbra in un moto di derisione per quel mago che l’aveva sfidata e che ora si stava difendendo come fosse un poppante del quarto anno, come poteva richiamare a se quello scudo davanti alla sua fantasia, dopotutto bisognava ammettere che era stata fantasiosa e che se l’incantesimo fosse andato a buon fine i movimenti del mago sarebbero stati parecchio rallentati. Poco male, avrebbe continuato con una linea offensiva che lui forse non aveva mai visto prima di quel giorno: cosi non osservò nemmeno il raggio rimbalzare, le bastò vedere che non era diretto verso di se per tirare quel sospiro di sollievo interiore, infischiandosene persino del proprio mantello di morbida lana che ora era freddo e rigido come un lingotto d’oro, praticamente non attese nemmeno che lo scudo si ritirasse del tutto, agendo all’ultimo bagliore azzurro del protego che spuntava dalla bacchetta dell'avversario, sicura, forse troppo, del fatto che non sarebbe stato in grado di castare lo stesso incantesimo per due volte di fila, non almeno in cosi tanta rapidità.
Cosi penso ed agî velocemente, non doveva ponderare, perdersi in incantesimi di difficile elaborazione, doveva semplicemente agire, fare quello che le era sempre venuto meglio e ovviamente attaccare. Il braccio, che era leggermente flesso dopo l’incantesimo precedente lo distese nuovamente contro di lui, in un movimento veloce quanto il battere d’ali di un boccino, in un qualcosa che poteva forse prendere alla sprovvista anche il più abile dei maghi, cosí con il braccio ben dritto e perpendicolare alla propria spalla, la bacchetta tenuta con una presa salda e ferrea, puntava la figura di Sirius di nuovo ad altezza del busto, la maggior superficie che aveva disponibile da colpire e per essere sicura di non sbagliare nemmeno di una virgola nell'incanto, dichiarò le sue intenzioni, memore del fatto che la parola ogni tanto può essere più veloce del pensiero, sopratutto se si ha padronanza di quello che si vuole fare

-Immòbilus!-

la voce era chiara e decisa, eppure poteva essere nascosta dal garrito stridulo dei gabbiani o dal fragore delle onde sulla spiaggia. In tutto questo, nella sua mente vedeva gli arti di lui fermarsi, lo sguardo farsi vitreo, il respiro rallentare, il sangue scorrere nelle vene farsi più denso e le cellule, le sinapsi, ogni neurone del suo corpo rallentare e i suoi movimenti arrestarsi d’un tratto: Sirius doveva diventare una statua, una bellissima statua che stava compiendo un movimento che probabilmente per lei era temibile quanto una condanna a morte, doveva fermarlo prima ancora di poter agire, di poter attaccare. Lo sapeva che probabilmente, qualora fosse riuscita negli intenti la durata del sortilegio non sarebbe mai stata lunga quanto desiderato, eppure doveva prendersi quel vantaggio per poi divertirsi con lui come avrebbe voluto, prendersi quel leggero, piccolo vantaggio per dimostrargli chi era che comandava su quell’assolata spiaggia del Kent.
 
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view post Posted on 1/4/2017, 10:37
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Il Fato

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In lontananza, un'onda particolarmente violenta si infranse contro la scogliera più vicina, come a voler anticipare l'imminente esito di uno scontro ancor più brusco ed intenso. In quel contesto così eccezionale, così esclusivo come mai prima di allora, due poteri entravano in uno stesso raggio d'azione, due spiriti affini per alcuni versi sceglievano - avevano scelto, ormai - di cozzare l'uno verso l'altra in un dedalo di possibilità, riuscite e conseguenze senza eguali. Quale sarebbe stato l'esito finale? Ma, ancor più, quale sarebbe stato il vantaggio al seguito del duello? Forse un'eterna amicizia, un'unione appena accennata oppure qualcosa di molto meno simbolico? Con ogni probabilità sia Sirius sia Rowena erano a conoscenza, l'uno dell'altra, dell'esperienza e della maestria magica che governavano le loro figure. Ed era quello a stuzzicare il Forte, era quello ad escludere il Debole. Lo sarebbe sempre stato, a conti fatti. Le prime bazzecole già si perdevano nell'aria salmastra, sulla scia di un profumo d'altri mondi, per far spazio a nuove pièce teatrali come in un palcoscenico improvvisato, un teatro di sabbia, gabbiani impauriti e conchiglie bruciate dal sole. La luce non mancava, la visione d'insieme era piuttosto chiara e nitida. Non un attimo fu sprecato, non sarebbe stato vantaggioso in alcun modo, e così Sirius scatenava un'offensiva degna di nota, lasciando che un lampo ancor più vivido del figlio di Elio, alto nel cielo, colpisse la sfortunata avversaria per scaraventarla bruscamente qualche metro di distanza di lato (-30 PS -8 PC). La testa vorticò pesantemente, il cuore avrebbe di sicuro potuto perdere qualche battito per l'intensità della reazione, ma Rowena non era Strega comune, il tempo era un punto d'onore che aveva compreso fin dal principio della sua carriera di studentessa, rifinendolo come un'opera d'arte alla sua massima espressione. Poco prima di ritrovarsi come una bambola di porcellana distesa per un attimo inerme sulla sabbia, la bacchetta magica sferzava l'aria e nella furia dell'Orbus che l'aveva scaraventata, il suo raggio d'offesa non centrò l'obiettivo prefissato - il busto dell'altro duellante - quanto la parte leggermente più a sinistra, stringendo rapidamente in una morsa simile al cemento sia il braccio sinistro sia parte del collo del Mago, come ad imprigionare un solo suo lato - non ampio, ma neanche così stretto - in modo netto (-20 PS - 5 PM); se da un lato, dunque, l'Incantatrice avrebbe fatto fatica a ritrovare equilibrio vero e proprio per rimettersi in piedi, dall'altro l'aitante Guerriero non avrebbe potuto controllare il braccio sinistro né girare il volto verso la stessa direzione. Ma per entrambi, le carte erano ancora da giocare, l'ago della bilancia non pendeva ancora verso nessuno dei due. Per entrambi, era sicuramente soltanto l'inizio.

Rowena
Punti Salute: 250/280
Punti Corpo: 250/258
Punti Mana: 250
Exp: 44.5
Sirius
Punti Salute: 277/301
Punti Corpo: 377
Punti Mana: 370/375
Exp: 87
Colpita dall'Incanto Orbus, ti ritrovi scaraventata di lato, subendo una brusca caduta e un forte giramento di testa, nulla che possa tuttavia compromettere più di tanto la realizzazione di nuovi Incanti.L'Incanto dell'avversaria non colpisce al busto come sperato, poiché grazie alla tua precedente offensiva - si tratta di secondi, temporalmente - la capovolgi. Eppure, sei colpito alla spalla sinistra, compromessa e bloccata fino al collo, che non riesci a voltare verso alcuna direzione laterale. Durata dell'effetto: due turni.


Turno a Rowena


DESCRIZIONE AMBIENTE
Al di là delle comuni caratteristiche di una spiaggia, potrete trovare:
Pietre di varie dimensioni ovunque
Dieci scogli a cento metri di distanza (posizione laterale/centrale per entrambi)
Tre tronchi spezzati alla destra di Rowena
Un tronco spezzato alla sinistra di Sirius
Cinque gabbiani solitari nei dintorni
Sabbia - mare come sfondo - casolare lontano
• Un pezzo di plastica a cinquanta metri da entrambi (lato destro)
Due panchine di ferro a venti metri di distanza (posizione laterale/centrale)
Mantello pietrificato (a terra, di lato) di Rowena

Con "posizione laterale/centrale" si intende la zona di lato ad entrambi, ma esattamente al centro fra i vostri punti d'azione, dunque senza avvantaggiare per vicinanza né l'uno né l'altra. Per qualsiasi spiegazione e/o domanda, contattatemi. Buon duello.

EDIT: Causa piccola svista, ho modificato parte del post.


Edited by Master Adepto - 1/4/2017, 22:39
 
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view post Posted on 2/4/2017, 09:14
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LA MANGIAMORTE

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L’orbus faceva male, aveva sempre fatto male e farà sempre male, perciò trattenne il fiato quando venne sollevata, girata a testa in giu e scaraventata per terra come se fosse una bambola priva di vita, tentando in tutti i modi di rannicchiarsi, provando a portare le braccia attorno alla testa per proteggersi, andando inevitabilmente a mangiare dei granelli di sabbia quando arrivo l’impatto violento.
Ora era sulla sabbia ma non rimase inerme, respirava in modo rumoroso, era come se regolare il respiro e il battito del cuore che effettivamente aveva per un secondo saltato un giro, servisse a far passare il mal di testa per la bastonata appena ricevuta, anche perchè doveva agire in fretta, se fosse rimasta troppo a lungo ferma Sirius in qualche modo, nonostante la sua impossibilità di muoversi lateralmente, avrebbe fatto in modo di attaccarla e sapeva che ne era capace. Le doti del mago che aveva davanti erano sorprendenti, era a lungo che non combatteva con un avversario tanto valido e la cosa la infastidiva parecchio, vi era infatti un bagliore d’ira negli occhi nocciola, una fiammella accesso e a troppo lungo assopita, era l’ardore di una battaglia, era quello che la faceva sentire viva e che forse fin troppo a lungo non aveva vissuto.
In quel frangente, mentre un turbinio di pensieri attraversarono la testa frastornata, puntellò la mano sinistra sulla sabbia, stringendo tra le dita i granelli fini, facendo leva su quello stesso braccio per sollevare il busto quanto bastava per vedere l’avversario e il proprio mantello di piombo. Non aveva abbastanza concentrazione per fare gli incantesimi complessi che voleva, si doveva attaccare ad un banale ma sempre efficace incanto del primo anno, inoltre il suo mantello tramutato in pesante piombo, le avrebbe sia permesso di attaccare l’avversario e nella speranza fargli decisamente male, che farle in qualche modo da scudo, intercettando un probabile incanto da parte dell’avversario. Il braccio destro quindi venne disteso in direzione del proprio mantello, sia che questo si trovasse a destra o a sinistra di lei, per poi con un movimento di polso e una lieve rotazione del braccio, che poteva essere come un rovescio o un dritto del tennis, il tutto dipendeva dalla posizione del mantello tramutato, indicare con la bacchetta l’avversario che aveva davanti e nel mentre pensare intensamente alla formula

“Oppugno!!!”

l’incanto era di per se facile, eppure Rowena visualizzò nella testa il mantello sollevarsi e con violenza, raggiungere l’avversario, sicura che focalizzare nella mente le sue intenzioni potesse agevolarla nella riuscita. Doveva per forza riuscire, doveva farcela nonostante il capogiro e solo se il mantello avesse iniziate a viaggiare a forte velocità verso Sirius, se non vi fosse stato più bisogno della sue intenzioni e della bacchetta che faceva da supporto al mantello, lei si sarebbe lasciata cadere di nuovo a terra per poi, con le braccia strette vicino al petto, dare un colpo di reni e rotolare in direzione di quello che era al momento l’angolo cieco di Sirius.


//ot: se ci sono domande a riguardo dell'azione e in particolare del rotolamento fatemi sapere via mp//
 
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view post Posted on 2/4/2017, 22:43
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Nella rapidità con la quale mossa e contromossa si alternarono il docente ebbe modo di realizzare chiaramente la buona riuscita dell’incanto avversario. Che fosse stata una casualità o semplice fortuna l’immobilus di Rowena era riuscito a congelare parte del suo corpo senza tuttavia compromettere la buona riuscita dell’orbus. E di questo Sirius aveva di che ringraziare. Se mai l’azione di Rowena fosse infatti andata completamente a buon fine le probabilità di attaccare con successo nel turno a venire sarebbero state nulle. Si sarebbe ritrovato congelato nella posizione iniziale incapace di agire contro l’azione nemica e così esposto all'offensiva. La sua buona stella probabilmente non gli aveva ancora voltato le spalle. Vide Rowena capovolgersi e venire schiantata a diversi metri di distanza di lato ma seguendo la scia dei propri pensieri si decise ad agire nel modo più rapido possibile. Sirius sapeva di essere in qualche modo ostacolato nell’agire ma il lato destro, quello buono ed armato non gli avrebbe negato la soddisfazione e la possibilità di infierire nuovamente sul bersaglio e così avvantaggiarsi nel turno successivo. Il vantaggio così ottenuto andava fortificato. Un duello era fatto di strategia e di azioni rapide la cui efficacia avrebbero gettato le basi della vittoria o della dipartita. Tutto si giocava alla prime mani e non doveva concedersi il lusso di indugiare. Non appena l’orbus avrebbe esaurito la sua potenza magica la bacchetta di Sirius si sarebbe agitata in una sferzata da destra verso sinistra individuando la zona in cui Rowena era caduta. Se anche il collo gli impediva di voltare il capo i suoi occhi erano liberi di muoversi e questo bastava a individuare l’area da incantare. Anche per questo motivo la sua scelta era caduta su un incantesimo ad ampio raggio in modo da ridurre al minimo le possibilità di fallimento. Aveva una finestra abbastanza ridotta per agire ma con una buona dose di fortuna, se l’incanto fosse andato a buon fine avrebbe impedito a Rowerna di genere una efficace controffensiva ai suoi danni.
* Tormentaaaam *
La formula non verbale conservava quella particolare insistenza sulla a che i manuali di incantesimi pretendevano. Nelle intenzioni di Sirius c’erano quelle di sfruttare le caratteristiche della spiaggia a proprio vantaggio inglobando il corpo della strega in una tempesta di sabbia ma non solo questo. Come spesso aveva già fatto nella sua carriera avrebbe aggiunto alla formula il suo elemento di originalità unendo alla forma base dell’incantesimo il suo tocco personale e così realizzando magia di fusione dall’effetto singolare. Voleva infatti trasfigurare i granelli di sabbia e gli eventuali ciottoli che aveva sollevato con la tempesta rendendoli di fuoco.
* Candens*
Se avesse avuto successo nella sua azione Rowena si sarebbe ritrovata intrappolata in una tempesta incandescente che di certo non le avrebbe giovato concedendo anche a lui modo di porre eventualmente fine allo svantaggio venuto dall’immobilus avversario. Per questo motivo nella mente c’era chiaro il proprio obbiettivo così come la tempesta che intendeva evocare. L’energia magica si sarebbe trasferita ai granelli di sabbia e ai ciottoli modificando la propria natura. Sapeva di potercela fare. Doveva rimanere concentrato. Tutto dipendeva solo da lui.

 
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view post Posted on 5/4/2017, 15:38
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Il Fato

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Attimo dopo attimo, si entrava nel vivo dello scontro. Qualcuno ne sarebbe stato contento, qualcun altro affascinato, di sicuro i punti di vista sarebbero stati vari e diversi. Per i gabbiani che ancora bazzicavano nei paraggi, però, il discorso non si sarebbe detto per nessun motivo simile. Da parte loro, la ricerca si limitava a qualche mollusco, qualche briciola di pane da parte di bagnanti generosi o distratti che avevano calpestato quella sabbia nei giorni precedenti oppure, se fossero stati estremante fortunati, a qualche pesce solitario giunto alle rive del mare. Nulla di tutto questo fu concesso, al contrario le esplosioni e i vortici d'aria, spostamenti fuori dall'ordinario, riscossero i timori più reconditi dei pennuti e in un unico verso stridulo, in perfetta simbiosi, scelsero di annunciare il loro saluto dai duellanti, spiccando un rapido volo verso il cielo azzurro e luminoso. Sarebbero tornati più tardi, forse, nella speranza di veder ripristinata la realtà che tanto speravano e conoscevano per bene. La brezza marina si dissolse leggermente, nel frattempo, non appena una magia creativa, molto più intensa rispetto a qualsiasi altro Incantesimo utilizzato fino a quel momento, poneva fertili radici nel combattimento presente. Prima che la tempesta evocasse la sua energia indiscussa, però, furono la rapidità e la furbizia di Rowena ad avere la meglio. L'Offensiva, tra le più semplici e le più vantaggiose, spinse il mantello tramutato in piombo dalla stessa Strega, in precedenza, esattamente verso il suo avversario, centrando lo stomaco in pieno - come desiderato fin dal principio di quel duello singolare per davvero - e mozzando il respiro del Mago per via dell'impatto con quel materiale ormai divenuto della stessa consistenza della pietra (-25 PS -7 PC). Nike, dea della vittoria, già sembrava riscuotersi dal torpore degli ultimi tempi, dissipando la sua confusione e distrazione per solcare i mari infiniti e volare fino all'assolata spiaggia del Kent, designando premi ed onori alla Strega; ma si fermò improvvisamente, conscia di aver commesso un errore di giudizio per il suo spirito avventato. Poco prima che il mantello colpisse il Mago e lo facesse capitombolare all'indietro, Sirius White rispondeva alle armi sulla scia di abilità e fantasia, caratteristiche che, nei casi migliori, favorivano l'ascesa all'Olimpo dei Maghi. La tormenta si originò dal suolo come braccia invisibili pronte a stringere una preda in una morsa senza eguali, sollevando sabbia e pietre della spiaggia in un vortice senza confini, lo stesso che andò ad avvolgere la Strega supina. Né rotolarsi né fermarsi avrebbero potuto sfuggire ad un Incanto di sì ampia estensione, si trattava di una zona vera e propria presa in considerazione, la riflessione di Sirius non era stata affatto inutile. Sebbene il Candens non fu realizzato nel migliore dei modi, mancando un'ultima semplice rotazione del polso dominante, era pur vero che l'originalità magica esaminata favoriva l'unione di due Incanti, due magie, due punti diversi eppure analoghi per alcune caratteristiche; parte dei ciottoli della spiaggia, dalle dimensioni piccole o grandi e dalle forme più svariate, bruciarono al contatto con la pelle di braccia e gambe di Rowena, ma furono perlopiù tenere scottature se paragonate all'intensità della tempesta di sabbia, a causa della quale altre pietre colpirono il corpo e la vista fu compromessa, qualsiasi posizione avesse scelto la donna. Fu un duro impatto (-30 PS), ma per quanto le ferite fossero fastidiose, la combattente avrebbe potuto guadagnare l'equilibrio, non bloccata da alcun Incantesimo se non dal vortice circostante. Un problema alla volta per entrambi, per lei ancora alle prese con la trappola di sabbia e per Sirius, poco distante, il mantello funesto ai suoi piedi, lui riverso all'indietro per l'impatto precedente. Ancora una volta, tutto era sospeso. In lontananza, troppo per essere anche solo vista con poca attenzione, ad un tratto, una porta fu chiusa di scatto.

Rowena
Punti Salute: 220/280
Punti Corpo: 250/258
Punti Mana: 250
Exp: 44.5
Sirius
Punti Salute: 252/301
Punti Corpo: 370/377
Punti Mana: 370/375
Exp: 87
Circondata da una tempesta di sabbia, ferita su gambe e braccia, scottata per i ciottoli infuocati che ti hanno sfiorato. Sanguini, la vista è compromessa dalla tormenta, le pietre colpiscono ancora. Tuttavia, non sei compromessa per i movimenti, il vortice di sabbia è per il momento il tuo unico ostacolo. Vedi Sirius, a metri davanti a te, come una macchia indistinta, i contorni resi sfumati dalla tempesta. Il fuoco non brucia più, ci sono solo sabbia e pietre nel turbine che durerà un turno se non poni rimedio.Il Candens non ha potenza massima, poiché hai dimenticato la rotazione del polso; tuttavia, essendo magia creativa, in base alla postilla del Regolamento l'unione è valida, la realizzazione dipendeva da due Incantesimi, di cui il primo - Tormentam - era il dominante perché iniziale; l'originalità è premiata anche se con effetti in minima parte. Il mantello di piombo di Rowena ti colpisce al busto, il respiro è mozzato e cadi all'indietro, per una questione di secondi e di velocità riesci a portare a termine la tua azione. Parte del lato sinistro del corpo è ancora paralizzata, l'effetto dura un ultimo turno.


Turno a Sirius


DESCRIZIONE AMBIENTE
Al di là delle comuni caratteristiche di una spiaggia, potrete trovare:
Pietre di varie dimensioni ovunque
Dieci scogli a cento metri di distanza (posizione laterale/centrale per entrambi)
Tre tronchi spezzati alla destra di Rowena
Un tronco spezzato alla sinistra di Sirius
Sabbia - mare come sfondo - casolare lontano
• Un pezzo di plastica a cinquanta metri da entrambi (lato destro)
Due panchine di ferro a venti metri di distanza (posizione laterale/centrale)
Mantello pietrificato a terra ai piedi di Sirius

Con "posizione laterale/centrale" si intende la zona di lato ad entrambi, ma esattamente al centro fra i vostri punti d'azione, dunque senza avvantaggiare per vicinanza né l'uno né l'altra. Per qualsiasi spiegazione e/o domanda, contattatemi. Buon duello.
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view post Posted on 5/4/2017, 21:28
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La tempesta che avvolse Rowena fu solo preludio a un successo che se non fosse stato per l’oppugno avrebbe potuto dirsi completo. La sua azione rapida e ponderata era riuscita a scongiurare una offensiva che avrebbe potuto essere più pericolosa di quanto Sirius potesse immaginarsi ma non sufficiente ad annullare l'azione avversaria. Così qualche attimo prima che il tormentam sortisse effetto desiderato un oppugno, mossa banale ma geniale nella sua semplicità, giungeva a spezzare la continuità della strategia di gioco. Il mantello che già il verto plumbeum aveva trasfigurato in duro piombo lo colpiva infatti in pieno ventre impedendogli per qualche attimo di respirare e facendolo cadere all'indietro a causa del colpo subito. Duro colpo ma di cui non aveva ragione di lamentarsi considerando la situazione in cui aveva invece messo la sua avversaria. Il Tormenam costituiva ostacolo complesso da aggirare, un imprevisto che in un modo o nell’altro avrebbe occupato parte dell’azione di Rowena il che forniva a lui tempo a sufficienza per elaborare una nuova strategia e mettersi al riparo di fronte ad ogni evenienza. In un duello ogni azione nel semplice schema di causa ed effetto, mossa e contromossa, andava anticipata per avere ragione delle mosse avversarie. Solo questo poteva infatti fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta sopratutto quando a fronteggiarsi erano maghi capaci quanto Sirius e la sua sfidante. Per questo motivo si concesse il giusto lasso di tempo per riprendersi dal colpo subito ma nella mente già prossima si realizzava l’azione a venire. Il mantello che l’aveva colpito non poteva essere poi così lontano da rendergli ardua la possibilità di trasfigurarlo. Se Rowena fosse venuta fuori dalla tormenta avrebbe avuto la sfortuna di avere a che fare con un imprevisto che le avrebbe occupato altre tempo. Sirius non avrebbe mai permesso alla strega di approfittare di un momento di debolezza o di un punto scoperto. La parziale immobilizzazione del lato sinistro costituiva di per sé già elemento di debolezza che non poteva perdonarsi. Doveva avvantaggiarsi in modo da poter recuperare nei turni a venire la piena mobilità.
Un dolce movimento di bacchetta dall’alto verso il basso giunse allora a ultimare attimi di concentrazione durante i quali la mente di Sirius si era focalizzata su un animale, in particolare su uno temuto ma al tempo stesso misterioso ed affascinante: una pantera. Il manto melanico, gli occhi chiari, le zampe possenti dotate di artigli, le zanne affilate. Questi e altri dettagli si sarebbero uniti a costituire una figura integra e reale tanto quanto quella che viva si costruiva nel suo immaginario. La forza e la potenza magica non gli mancava e non sarebbe stato un azzardo. Il mantello avrebbe dovuto obbedire alla sua volontà e trasfigurarsi dando concretezza alla sua volontà. Sirius White non era più solo uno studente ma un mago adulto sufficientemente abile da riuscire in quel genere di incantesimi. Non si sarebbe sottovalutato, non lo avrebbe fatto mai più nella sua vita. Do era stato fin troppo chiaro a riguardo e Re lo aveva capito, finalmente. Egli valeva, doveva solo dimostrarlo a se stesso.
* Fèles *
L’accento sulla prima e era chiaro nella mente come se a pronunciarlo lo avesse fatto per davvero. Aveva puntato al mantello ma la sua azione non si sarebbe limitata solo alla trasfigurazione. Non sapeva infatti come Rowena avrebbe reagito al suo tormentam ma nell’eventualità in cui fosse riuscita a venire fuori dalla tempesta di sabbia le avrebbe rivolto la bacchetta contro ordinando alla sua cara bestiola di attaccarla.
* Oppugno *
Un altro esercizio di magia di fusione, nessuna azione scontata e banale ma interessante e fantasiosa. Sempre. Sarebbe rimasto dunque in attesa pronto a valutare gli sviluppi. Se la tempesta avesse continuato a fare il suo dovere si sarebbe limitato alla trasfigurazione senza necessità di aggiungere l'oppugno. La sua pantera sarebbe pur sempre stata pronta a ordini successivi. Tutto era ancora oggetto di studio, ogni evenienza possibile. Niente sarebbe sfuggito al suo controllo. Non lo avrebbe permesso.

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view post Posted on 6/4/2017, 19:37
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LA MANGIAMORTE

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Il suo rotolare, non aveva comunque permesso alla tempesta di sabbia e ai ciottoli infuocati di avvolgerla, la pelle esposta all'intermperia bruciava e dalle escoriazioni, rivoli di sangue scendevano, sporcando la veste scura. Un ringhio malevolo mentre puntellate ambo le mani sul terreno si metteva in ginocchio, inquadrando la figura indistinta distesa di Sirius che apparentemente, ancora non si era messo in piedi, forse il suo immobilius era ancora attivo, ma non ne poteva essere sicura, tuttavia era pressoché certa, o almeno ci sperava, che il mago, da quella posizione supina avrebbe faticato nel castare un qualsiasi incanto, anche il più semplice. L’unica cosa da fare, dato la vista compromessa per colpa della tempesta di sabbia era agire sul territorio prima che la macchia scura e informe che una volta era il suo mantello, potesse diventare un arma contro di lei dato che ora era poteva essere un mezzo per l’avversario verso la vittoria del duello.
La mano sinistra era levata sul volto ad altezza della fronte, cercava in un qualche modo di riparare la vista dai granelli dai ciottoli, mentre la destra che reggeva ancora saldamente la bacchetta era puntata in direzione del terreno in primissima prossimità di Sirius, o di quello che pensava fossero lui e il mantello, visto che l’idea era quella di creare una voragine sotto entrambi che gli potesse inghiottire, che iniziasse dalle spalle del mago e che non potesse arrivare troppo vicino alla propria figura, dopotutto non era sua intenzione finire vittima del proprio incanto. Allontanò da lei ogni cosa, ogni pensiero che la potesse deviare dal suo intento, ogni traccia di dolore che potesse attraversare il suo corpo, ogni straccio di rabbia che potesse occultare le sue intenzioni, focalizzandosi intensamente su quella buca, visualizzando intensamente la sabbia e i ciottoli che scendeva rapidamente, i bordi di essa, sfasati e friabili, la profondità che doveva essere di almeno tre metri, e la sua grandezza, che fosse sufficiente per far cadere mago e mantello di sotto. Doveva essere più largo di un pozzo, ma oscuro e orribile come uno di essi e le sue pareti, fatte di instabile sabbia, dovevano essere trappola e tomba in caso lui, o qualsiasi altra cosa, avesse tentato una risalita. Prese quindi a roteare il polso in senso orario, una, due volte, movimenti rapidi e veloci erano i suoi per poi sollevare il braccio e farlo scendere persino oltre la sua figura, in un movimento ampio, come se al posto della bacchetta avesse una frusta enunciando con decisione

-Foramen!-

pronunciato prestando particolare attenzione alla lettera a, lasciandola aperta. Doveva in tutti i modi riuscire nei suoi intenti, doveva farlo sprofondare, farlo cadere, prendersi il vantaggio di potersi muovere liberamente e mettere lui e il mantello in trappola, facendo di quella buca un arma di attacco e uno scudo di difesa, dopotutto avrebbe dovuto avere ancora abbastanza energia (mana) per poter castare un incantesimo di tale intensità e riuscire nei suoi intenti e niente impossibilitava i suoi movimenti.
 
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view post Posted on 20/4/2017, 12:20
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Il Fato

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Sembrava procedere tutto nel migliore dei modi. O forse nel peggiore, considerando diversi punti di vista. Se da un lato Rowena ancora soffriva per la mancanza di una stabile visuale dinnanzi a sé, vinta dalla tempesta di sabbia già in procinto di scemare sempre più, dall'altro Sirius finalmente poteva dirsi del tutto libero dalla parziale prigionia dell'Immobilus che l'aveva colpito in precedenza. Ovunque, la natura come unica spettatrice; cosa avevano immaginato quei volatili intimoriti che un attimo prima calpestavano la sabbia di quell'apparente anonima spiaggia del Kent? Cosa avrebbero potuto pensare gli abitanti del mare, poco distante, se solo avessero scelto di porre attenzione alla scena di fronte, spuntati dai flutti di acqua salmastra come segreti osservatori? Niente minava l'equilibrio che i due duellanti stavano concretizzando e con ogni probabilità nessuno avrebbe potuto interromperli per davvero. Anche volendo, azioni e contromosse sarebbero state troppo veloci per giungere ad una conclusione nell'immediato. Nuove energie colmavano le brevissime pause fra una decisione e l'altra, permettendo a Rowena e Sirius di non sprecare un solo istante del loro tempo prezioso, quel tempo che avrebbe fatto la differenza fra la vittoria e la sconfitta. Un attimo prima che il mantello di piombo fosse abilmente Trasfigurato, un verso simile ad un ruggito, forse più dolce e più basso di quello di un leone, parve risuonare in quel luogo dimenticato dal mondo. Una manciata di secondi dopo, le pieghe di pietra divennero carne e un felino di medie dimensioni, dalla forma in tutto e per tutto di autentica pantera, nacque dalla magia sulla scia dell'Incantesimo adoperato da Sirius. Prima che potesse spiccare il balzo famelico, alla ricerca della sua preda dopo essere stata spinta dall'Oppugno all'azione, dalla tempesta ormai flebile fuoriuscì un raggio scuro che colpì il punto esattamente davanti i piedi di Sirius. La pantera era libera, la sua rapidità era indiscutibile, ma per il suo stesso Incantatore il discorso era diverso. La sabbia si sciolse come neve al sole, inghiottendo pietre e conchiglie fino a creare una buca di medie dimensioni, fagocitando Sirius fino a quando soltanto il volto fu risparmiato (-20 PS -5 PM). Aveva spazio per muovere le braccia e le gambe, ma arrampicarsi sarebbe stato difficile, era pur sempre sabbia e non era naturalmente consistente da poter favorire un sistema per uscire dalla prigione così morbida e calda. Gli occhi avrebbero potuto scrutare al di sopra della fossa, notando come la pantera si avvicinasse quasi furtivamente alla sua preda, graffiando la gamba destra di Rowena con una zampa (-20 PS -5 PC). La tempesta che bloccava la Strega già stava per sparire, ma la creatura si poneva come nuovo pericolo. Per Sirius, invece, era la sabbia il suo ostacolo principale. Si continuava attentamente.

Rowena
Punti Salute: 200/280
Punti Corpo: 250/258
Punti Mana: 245/250
Exp: 44.5
Sirius
Punti Salute: 232/301
Punti Corpo: 365/377
Punti Mana: 370/375
Exp: 87
A dispetto della tempesta di sabbia, sei riuscita a formare una fossa di medie dimensioni, imprigionando il tuo avversario; tuttavia sei stata ferita alla gamba destra dalla pantera, che è divenuta il tuo nemico più prossimo. La tempesta è sparita.Non più paralizzato, libero nei movimenti. La tua azione congiunta, prevista dal regolamento incanti, ha avuto effetto e la pantera ha attaccato l'avversaria. Tuttavia, sei precipitato in una fossa di medie dimensioni, solo il volto spunta al di fuori. La fossa è interamente di sabbia e pietre, essendo una spiaggia.


Turno a Rowena


DESCRIZIONE AMBIENTE
Al di là delle comuni caratteristiche di una spiaggia, potrete trovare:
Pietre di varie dimensioni ovunque
Dieci scogli a cento metri di distanza (posizione laterale/centrale per entrambi)
Tre tronchi spezzati alla destra di Rowena
Un tronco spezzato alla sinistra di Sirius
Sabbia - mare come sfondo - casolare lontano
• Un pezzo di plastica a cinquanta metri da entrambi (lato destro)
Due panchine di ferro a venti metri di distanza (posizione laterale/centrale)

Con "posizione laterale/centrale" si intende la zona di lato ad entrambi, ma esattamente al centro fra i vostri punti d'azione, dunque senza avvantaggiare per vicinanza né l'uno né l'altra. Per qualsiasi spiegazione e/o domanda, contattatemi. Buon duello.
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view post Posted on 24/4/2017, 21:56
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LA MANGIAMORTE

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La tempesta di sabbia pian piano scemò e gli occhi nocciola poterono finalmente vedere il suo avversario che nel medesimo istante veniva inghiottito nella buca ma non la sorpresa che il mago aveva previsto per lei, quella ancora non l’aveva vista: ne avverti prima la presenza, con quella zampata che le lacerò le vesti e la carne, disegnando sulla pelle chiare delle perfette e dolorose linee parallele. La mano sinistra d’istinto si mosse verso la gonna, arretrando nel medesimo istante di un passo, il volto era infastidito, avrebbe dovuto agire in un modo diverso, lo sapeva ma si era ripromessa che avrebbe giocato in modo corretto, che si sarebbe presa quel grazioso pasticcino che era Sirius in maniera corretta, sicura che il mago avrebbe poi avuto di che ridire se Rowena avesse giocato qualche tiro mancino.
Digrignò i denti verso la pantera, un ringhio sommesso, come quello di una gatta infastidita da quella presenza, inarcando leggermente la schiena in sua direzione, assottigliando le palpebre e focalizzando l’animale. Non la temeva, dopotutto come poteva temere un gatto troppo cresciuto colei che aveva dato fuoco alla ruota panoramica di Londra? Per questo il movimento fu rapido, la mano destra che reggeva ancora saldamente la bacchetta veniva puntata contro la fiera. Nella mente vi era l’immagine di un anguria decisamente grande, un qualcosa che potesse pesare più di dieci chili e che potesse far male una volta scagliata, per un attimo, focalizzo nella mente la struttura interna della pantera e gli organi interni si ammassavano diventavano polpa grondante acqua, i peli scuri, si tramutavano in fastidiosi e amari semi e la sembianza cosi aggraziata, diventava un qualcosa di tozzo, cercando di farle assumere nella mente una forma simil ovaloide, mentre per ultimo, ne vedeva il colore verde striato della buccia sovrastare il nero del manto. Nella mente era vivido quello che voleva fare, era un pensiero più rapido di una parola, anche perchè una volta idealizzata l'intenzione la formula dell’incantesimo passò rapido nella mente

“Cucurbita"

e se fosse riuscita nel suo intento, avrebbe reso il favore all’avversario.
La bacchetta, levata contro quella che adesso doveva essere un anguria, venne mossa nella direzione in cui era Sirius, ma non in maniera diretta, lo fece disegnando con l’aiuto del polso e del braccio una leggera curva, verso sinistra, in modo da tentare di coglierlo alla sprovvista pensando nel medesimo alla formula dell’incanto.

“Oppugno”

Nel compiere quel gesto, Rowena si mosse di pochi passi, tenendo alta l'attenzione, in un tentativo di usare quell’anguria anche un po’ come scudo e di rimanere in movimento quell’ora il mago avesse avuto intenzione di smaterializzarsi dietro di lei.
 
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view post Posted on 26/4/2017, 17:56
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Caduto nella fossa di sabbia creata da Rowena, Sirius White realizzava finalmente di aver trovato una valida avversaria. Nessun incantesimo era andato esattamente come voleva, nessuna strategia sortito completamente l’effetto desiderato come da sua intenzione. E questo perché anche nella piena previsione di ogni possibile alternativa Rowena aveva sempre risposto a tono rendendo piuttosto palese che nulla avrebbe mai potuto annullare la sua inventiva. Libero arbitro e creatività perfettamente si bilanciavano in uno scontro che in accordo con tutte le premesse iniziali prometteva di essere epocale.
Un senso di sfida, una scintilla di eccitazione non poteva allora non impossessarsi completamente del grifondoro rammentandogli quanto quella sensazione, il senso di eccitazione di una sfida, gli fosse mancato. Si sentiva vivo, mai come prima e questo era un miracolo. Questi e altri pensieri non erano passati per la mente nel momento in cui realizzato l’effetto del foramen, la terra veniva a mancargli sotto i piedi. Solo la testa e con essa gli occhi restavano a scrutare quali testimoni l’abilità di una strega che ancora tanto aveva da dimostrare. Era brava sicuramente ma chi dei due lo fosse di più era ancora da dire. La fossa di media dimensioni e il volto che spuntava di fuori gli forniva ogni possibilità per mettere in piedi una contromossa che non apparisse per niente banale come invece la sua avversaria aveva potuto immaginare. Sirius voleva osare correndo anche il rischio di esporsi all’attacco avversario. Avrebbe potuto infatti sfruttare la presenza della pantera e la smaterializzazione per recuperare una posizione più stabile ma che divertimento ci sarebbe stato?I duelli banali e ancora più le mosse scontate lo annoiavano. In una rapida occhiata infatti era stato fin troppo chiaro che la prossima mossa di Rowena sarebbe stata quella di agire sulla pantera che lui stesso aveva evocato. Glielo avrebbe impedito rendendo più divertente quel loro gioco. Il braccio si mosse portando la bacchetta più o meno all’altezza della sua testa. Se questa soprastava la buca non c’era ragione di credere che semplicemente sollevando l’arto non fosse possibile puntare alla pantera e alla sua avversaria di cui aveva già una buona visuale. La geometria della fossa glielo consentiva. Il polso sufficientemente elastico in modo da non essere troppo rigido oscillò descrivendo con la stecca di legno un otto rovesciato. Voleva evocare una rete sufficientemente grande e forte da contenere la patera e la sua avversaria. Sirius infatti non sapeva se nelle intenzioni di Rowena ci fossero quelle di usare la pantera contro di lui ma agendo in quel modo c’erano buone possibilità di prevenire l’attacco contro la sua persona e se fosse stato fortunato di impedirle qualsiasi cosa avesse intenzione di fare. In quel modo si sarebbe dunque trovata rinchiusa in una rete a maglia strette e in compagnia della sua pantera. Doveva solo darsi da fare. Una volta che nella sua mente furono ben chiare le intenzioni così come l’immagine della rete che intendeva evocare il braccio si mosse ancora una volta eseguendo una rapida stoccata in direzione di Rowena.
* Clàudo *
Si trattava di una mossa singolare di cui probabilmente si sarebbe pentito ma che importava? Anche se la sua azione non fosse andata a buon fine avrebbe sempre potuto tentare con la smaterializzazione nel seguito e così riguadagnare posizione stabile. Nessuna violenta controffensiva dunque. Voleva solo prendere la strega alla sprovvista e impedirle di fare qualsiasi cosa volesse fare. Ci sarebbe riuscito?
 
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34 replies since 25/3/2017, 21:24   721 views
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