| Attimo dopo attimo, si entrava nel vivo dello scontro. Qualcuno ne sarebbe stato contento, qualcun altro affascinato, di sicuro i punti di vista sarebbero stati vari e diversi. Per i gabbiani che ancora bazzicavano nei paraggi, però, il discorso non si sarebbe detto per nessun motivo simile. Da parte loro, la ricerca si limitava a qualche mollusco, qualche briciola di pane da parte di bagnanti generosi o distratti che avevano calpestato quella sabbia nei giorni precedenti oppure, se fossero stati estremante fortunati, a qualche pesce solitario giunto alle rive del mare. Nulla di tutto questo fu concesso, al contrario le esplosioni e i vortici d'aria, spostamenti fuori dall'ordinario, riscossero i timori più reconditi dei pennuti e in un unico verso stridulo, in perfetta simbiosi, scelsero di annunciare il loro saluto dai duellanti, spiccando un rapido volo verso il cielo azzurro e luminoso. Sarebbero tornati più tardi, forse, nella speranza di veder ripristinata la realtà che tanto speravano e conoscevano per bene. La brezza marina si dissolse leggermente, nel frattempo, non appena una magia creativa, molto più intensa rispetto a qualsiasi altro Incantesimo utilizzato fino a quel momento, poneva fertili radici nel combattimento presente. Prima che la tempesta evocasse la sua energia indiscussa, però, furono la rapidità e la furbizia di Rowena ad avere la meglio. L'Offensiva, tra le più semplici e le più vantaggiose, spinse il mantello tramutato in piombo dalla stessa Strega, in precedenza, esattamente verso il suo avversario, centrando lo stomaco in pieno - come desiderato fin dal principio di quel duello singolare per davvero - e mozzando il respiro del Mago per via dell'impatto con quel materiale ormai divenuto della stessa consistenza della pietra (-25 PS -7 PC). Nike, dea della vittoria, già sembrava riscuotersi dal torpore degli ultimi tempi, dissipando la sua confusione e distrazione per solcare i mari infiniti e volare fino all'assolata spiaggia del Kent, designando premi ed onori alla Strega; ma si fermò improvvisamente, conscia di aver commesso un errore di giudizio per il suo spirito avventato. Poco prima che il mantello colpisse il Mago e lo facesse capitombolare all'indietro, Sirius White rispondeva alle armi sulla scia di abilità e fantasia, caratteristiche che, nei casi migliori, favorivano l'ascesa all'Olimpo dei Maghi. La tormenta si originò dal suolo come braccia invisibili pronte a stringere una preda in una morsa senza eguali, sollevando sabbia e pietre della spiaggia in un vortice senza confini, lo stesso che andò ad avvolgere la Strega supina. Né rotolarsi né fermarsi avrebbero potuto sfuggire ad un Incanto di sì ampia estensione, si trattava di una zona vera e propria presa in considerazione, la riflessione di Sirius non era stata affatto inutile. Sebbene il Candens non fu realizzato nel migliore dei modi, mancando un'ultima semplice rotazione del polso dominante, era pur vero che l'originalità magica esaminata favoriva l'unione di due Incanti, due magie, due punti diversi eppure analoghi per alcune caratteristiche; parte dei ciottoli della spiaggia, dalle dimensioni piccole o grandi e dalle forme più svariate, bruciarono al contatto con la pelle di braccia e gambe di Rowena, ma furono perlopiù tenere scottature se paragonate all'intensità della tempesta di sabbia, a causa della quale altre pietre colpirono il corpo e la vista fu compromessa, qualsiasi posizione avesse scelto la donna. Fu un duro impatto (-30 PS), ma per quanto le ferite fossero fastidiose, la combattente avrebbe potuto guadagnare l'equilibrio, non bloccata da alcun Incantesimo se non dal vortice circostante. Un problema alla volta per entrambi, per lei ancora alle prese con la trappola di sabbia e per Sirius, poco distante, il mantello funesto ai suoi piedi, lui riverso all'indietro per l'impatto precedente. Ancora una volta, tutto era sospeso. In lontananza, troppo per essere anche solo vista con poca attenzione, ad un tratto, una porta fu chiusa di scatto.Rowena Punti Salute: 220/280 Punti Corpo: 250/258 Punti Mana: 250 Exp: 44.5 | | Sirius Punti Salute: 252/301 Punti Corpo: 370/377 Punti Mana: 370/375 Exp: 87 | Circondata da una tempesta di sabbia, ferita su gambe e braccia, scottata per i ciottoli infuocati che ti hanno sfiorato. Sanguini, la vista è compromessa dalla tormenta, le pietre colpiscono ancora. Tuttavia, non sei compromessa per i movimenti, il vortice di sabbia è per il momento il tuo unico ostacolo. Vedi Sirius, a metri davanti a te, come una macchia indistinta, i contorni resi sfumati dalla tempesta. Il fuoco non brucia più, ci sono solo sabbia e pietre nel turbine che durerà un turno se non poni rimedio. | | Il Candens non ha potenza massima, poiché hai dimenticato la rotazione del polso; tuttavia, essendo magia creativa, in base alla postilla del Regolamento l'unione è valida, la realizzazione dipendeva da due Incantesimi, di cui il primo - Tormentam - era il dominante perché iniziale; l'originalità è premiata anche se con effetti in minima parte. Il mantello di piombo di Rowena ti colpisce al busto, il respiro è mozzato e cadi all'indietro, per una questione di secondi e di velocità riesci a portare a termine la tua azione. Parte del lato sinistro del corpo è ancora paralizzata, l'effetto dura un ultimo turno. |
Turno a Sirius DESCRIZIONE AMBIENTE Al di là delle comuni caratteristiche di una spiaggia, potrete trovare: • Pietre di varie dimensioni ovunque • Dieci scogli a cento metri di distanza (posizione laterale/centrale per entrambi) • Tre tronchi spezzati alla destra di Rowena • Un tronco spezzato alla sinistra di Sirius • Sabbia - mare come sfondo - casolare lontano • Un pezzo di plastica a cinquanta metri da entrambi (lato destro) • Due panchine di ferro a venti metri di distanza (posizione laterale/centrale) • Mantello pietrificato a terra ai piedi di Sirius
Con "posizione laterale/centrale" si intende la zona di lato ad entrambi, ma esattamente al centro fra i vostri punti d'azione, dunque senza avvantaggiare per vicinanza né l'uno né l'altra. Per qualsiasi spiegazione e/o domanda, contattatemi. Buon duello. .
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