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| Aiden Weiss ◆ Fox ◆ 26 anni ◆ Purosangue ◆ Eterosessuale ◆ Single PV: Wade Holter Mio padre era un uomo formidabile, il mio eroe, e ora è morto. Da piccolo pensavo che gli eroi non potessero morire, ora so che gli eroi non esistono, ma esiste il coraggio e l'onore. Continuerò la missione di mio padre con onore e coraggio. Era passato un mese da quando era tornato alla civiltà dopo aver passato diversi anni sull'Isola di Skellig in completa solitudine, nascondendosi di tanto in tanto alla vista dei Babbani turisti, per poter riflettere su ciò che voleva intraprendere nella vita. Per fortuna che aveva trovato subito Lena, sua sorella, la quarta dei cinque fratelli Weiss, la cui bontà si era estesa al volerlo con lei nel suo appartamento a Londra. D'altronde, Aiden non aveva una casa tutta sua, era sempre stato o con l'intera famiglia o con la zia, e di certo non voleva tornare a casa da sua madre. No, decisamente non era il caso. Sua madre era un Auror e così lo era stato anche suo padre, prima che venisse ucciso ben sette anni prima in una missione. La perdita del suo eroe lo aveva gettato nello sconforto più totale e tutte le certezze sul suo futuro erano evaporate; per questo si era ritirato in solitudine, per riflettere, perché sua madre aveva insistito e conosceva Aiden come le sue tasche: se fosse diventato Auror troppo presto, sarebbe andato a cercare i responsabili per fargliela pagare - usando il distintivo come pretesto - o facendosi uccidere. Ora però Aiden era pronto, aveva riordinato le idee e poteva coronare il suo sogno senza che le emozioni che lo legavano a suo padre prendessero il sopravvento, con uno scopo e una giusta morale. Avrebbe combattuto il Male per dovere, perché era giusto, non per il proprio tornaconto.
Arrivò al Paiolo Magico in tarda serata, Lena era uscita con alcune sue colleghe del Ministero e lui non aveva di certo voglia di starsene in casa ad annoiarsi. Piuttosto aveva davvero bisogno di tirare fuori l'animo del tipico irlandese, quello sempre ubriaco e allegro che contagia anche gli altri. Non appena varcò la soglia, sentì gli sguardi dei commensali addosso, ma lui si tolse la giacca di pelle, restando con la sua maglietta preferita, quella della Guinness, una marca di birra famosa irlandese. Si sedette nel primo tavolo libero che trovò e alzò il braccio per chiamare l'attenzione di Tom, il locandiere. «Una pinta di birra, grazie!» urlò. «La più forte che hai!» Era il momento che il vecchio Aiden ritornasse, doveva divertirsi, recuperare anni della propria vita in cui non aveva vissuto davvero. Afferrò la copia della Gazzetta del Profeta che trovò nel tavolo accanto e lanciò uno sguardo alla didascalia nell'angolo in basso a destra della prima pagina. Il viso si rabbuiò quando lesse: "La commemorazione degli caduti durante la missione a Mancherster si terrà tra una settimana.... Charles Weiss, Ducan O'Neill,...". E i nomi scorrevano senza fine, di Auror, di civili sia Maghi che Babbani. Fu una vera carneficina, ma era quel Charles Weiss ad averlo reso cupo. Oh papà, mi manchi di continuo... Che devo fare adesso? Si passò una mano sulla barba che aveva provveduto ad accorciare e sistemare, per poi indugiare sulla birra appena arrivata. Sorrise. «Grazie mille!» Poi prese la pinta e iniziò a bere a lunghe sorsate.
Edited by Sirius White - 30/3/2017, 21:21
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