| Una folata di vento catturò i fili d’erba che Rowan stava facendo volare un po’ troppo vicino ad Atena, trasportandoli in alto, dove volteggiarono leggeri per alcuni istanti, prima di ricadere piano a terra, lontano da loro. Atena li osservò nella loro corsa, sistemandosi una ciocca di capelli che il vento le aveva scompigliato. Rowan aveva iniziato a rivelare i primi brevi sprazzi della sua vita. La ragazza ascoltò con interesse, mantenendo un’espressione rilassata, mentre il suo sguardo attento non si lasciava sfuggire i gesti con cui accompagnava il racconto e il modo in cui parlava. Non erano solo le parole a rivelarle dettagli su di lui. Le parve di capire che Hogwarts non doveva essere stata una bella esperienza, e poteva facilmente immaginare il motivo. Il tono laconico e i movimenti della bacchetta - come a voler distogliere la sua stessa attenzione da ciò che stava dicendo - le suggerivano che probabilmente non amava parlare di sé, forse si sentiva in imbarazzo a farlo, non poteva saperlo. Non le era sfuggito che la mano con cui reggeva la bacchetta presentava dei punti più ruvidi, segno che doveva dedicarsi spesso a qualche attività artigianale, chissà, forse qualcosa che aveva a che fare con le scope. Del resto erano la sua passione, le aveva detto.«E dove potrei buttarti? Giù da una scopa? Con ogni probabilità ti metteresti a volare su un’anatra di passaggio» disse con l'accenno di un sorriso, rispondendo alla sua implicita domanda. Riportò lo sguardo davanti a sé. Poco prima aveva volutamente eluso il riferimento del ragazzo al suo impiego, limitandosi a distogliere lo sguardo e a fare un cenno con la mano. Rifletté alcuni istanti, indecisa se rivelargli quel particolare o tenerlo per sé. Per qualche strano motivo, sentiva che quella rivelazione avrebbe reso quell’incontro più reale. Con un gesto fluido e naturale sfilò il distintivo dalla tasca, tenendolo per alcuni momenti tra le mani. Era molto affezionata a quel pezzo di metallo, per lei aveva un significato particolare. Non rappresentava soltanto un lavoro, rappresentava una scelta, una missione, una promessa. Un mezzo per lottare per i suoi ideali. «Ad ogni modo, non ci sei andato molto lontano» disse con un sospiro, come riprendendo un discorso che era stato lasciato in sospeso. Gli lanciò il distintivo, con la speranza che avesse la prontezza di afferrarlo al volo e di non lasciarselo cadere sulla testa. «Atena McLinder. Dipartimento Auror» il tono asciutto, come le dettava l’abitudine. Si voltò verso di lui, fissandolo negli occhi. L’espressione si era fatta seria. «Mi aspetto che tu non faccia sciocchezze, Rowan, almeno finché sei con me» il tono ora non ammetteva scherzi. Gli sfuggi il suo nome completo, ma non lo fece per canzonarlo, quanto per sottolineare la serietà di quello che stava dicendo, come se in quel modo le parole potessero raggiungere una parte più profonda di lui. «Non posso permettermi di fare sconti, per nessuno». Non era sua intenzione essere dura con quel ragazzo, sapeva che non era una cattiva persona, ma aveva altrettanto compreso quanto la sua natura potesse essere sfacciata e impulsiva. Voleva mettere sin da subito le cose in chiaro. Autocontrollo, disciplina, razionalità. Questo era il suo lavoro. Non avrebbe permesso che lei, o quel ragazzo, venissero trascinati nei guai. «Chiaro?» concluse, dandogli un paio di colpetti sulla spalla, come a chiudere lì quella parentesi. Si alzò, per andare verso l’albero su cui aveva lasciato appoggiata la scopa. «Hai detto che te ne intendi di scope» disse, prendendo il manico e tornando verso di lui «Che ne pensi di questa scopa? Ha bisogno di qualche manutenzione?» il tono si era ammorbidito, nel tentativo di intavolare una conversazione che poteva rivelarsi proficua per entrambi. Tornata al suo posto, tese la mano per farsi ridare il distintivo. Aveva concesso al ragazzo abbastanza tempo per ispezionarlo e, dentro di lei, iniziava a sentire la mancanza di quel peso addosso, a ricordarle in ogni istante le scelte che aveva compiuto e le promesse che aveva fatto. ● Atena McLinder ● Auror ● Scheda ●
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