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| Si era alzato presto quella mattina, era tornato alla routine che stava distruggendo la sua vita, la gita ad Hogsmeade era stata splendida, aveva conosciuto una giovane Grifondoro che aveva subito attirato la sua attenzione, ma dopo di ciò era tornato a stare ogni giorno chiuso in casa, in attesa della famosa lettera Auror, per evitare di spegnersi allora quel giorno aveva deciso di fare un giro per Londra, l'aveva vista una miriade di volte eppure ogni giorno gli capitava qualcosa di nuovo, di diverso, sentiva ancora il richiamo dell'azione, erano mesi che non tirava fuori la bacchetta e probabilmente avrebbe aspettato ancora molto. Stava attraversando London Bridge quando il suo orecchio sentì in lontananza il suono di un flauto, probabilmente era dall'altro lato del ponte, così decise di attraversare il ponte e più si avvicinava alla fonte del suono più riconosceva le note del suo cantante preferito. A cantare era un barbone che, tentava di guadagnare qualche soldo e allora l'Italiano agì d'impulso, al ragazzo mancava la voce, e lui conosceva bene la canzone, quindi perché non fare una delle sue stupidate, così, senza dire nulla iniziò a cantare forse una delle ballate più belle che qualcuno abbia mai scritto.
-Mentre attraversavo London Bridge un giorno senza sole vidi una donna pianger d'amore, piangeva per il suo Geordie.
Impiccheranno Geordie con una corda d'oro, è un privilegio raro. Rubò sei cervi nel parco del re vendendoli per denaro.
Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera sellatele il suo pony cavalcherà fino a Londra stasera ad implorare per Geordie
Geordie non rubò mai neppure per me un frutto o un fiore raro. Rubò sei cervi nel parco del re vendendoli per denaro.
Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso, non ha vent'anni ancora cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,
potrete impiccarlo allora
Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re Geordie potran salvare, anche se piangeran con te la legge non può cambiare.
Così lo impiccheranno con una corda d'oro, è un privilegio raro. Rubò sei cervi nel parco del re vendendoli per denaro. Rubò sei cervi nel parco del re vendendoli per denaro.-
Se il ragazzo in un primo momento pareva stupito, alla fine decise di assecondare la follia dell'uomo e riscuoterono un notevole successo, una volta finito gli propose anche di spartire i soldi, ma rifiutò cortesemente, e così si allontanò, del resto non sapeva che farsene dei soldi babbani, anche se qualche Galeone gli avrebbe fatto comodo, era praticamente senza una falce.
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