Una margherita semplice, dai petali di un bianco così candido da risaltare agli occhi con intensità, danzava tra le dita della mano destra di Oliver Brior, passando dall'indice al pollice e viceversa, come in una gara dall'aspetto piuttosto ripetitivo, scandito, forse poco piacevole addirittura da osservare da lontano. La corolla era bella come poche altre cose al mondo e il suo centro, simile ad una corona di una regina vera e propria, splendeva con un colore giallo talmente acceso da aver attirato l'attenzione e la benevolenza del ragazzo in questione. Non aveva staccato gli occhi da quel fiore neanche un secondo, portandolo di tanto in tanto ad altezza naso per assorbirne un profumo che ancora non era stato in grado di definire per davvero: era sì forte, ma al contempo dolce, di un dolce quasi aspro, amaro, che ricordava un pizzico quello delle Giunchiglie Strombazzanti che crescevano, rigogliose, sulle rive del fiume Lee, nella sua natia terra irlandese. Sorrise quando un altro passante si avvicinò al banchetto del Comitato, l'associazione a favore degli Elfi Domestici di cui Oliver stesso era portavoce in prima linea, segno di quanto quell'iniziativa stesse andando bene. Pasqua non rientrava tra le festività più gettonate del Regno Unito, anche lo studente non ne apprezzava il senso più del dovuto, forse perché avrebbe preferito di gran lunga il periodo natalizio che quello in corso. Eppure, se la tradizione fosse stata utile per il C.R.E.P.A. e la sua raccolta fondi, perché mai rinnegarla in toto? Si affrettò a poggiare la margherita sul bancone, ma il tutto durò un attimo, perché un istinto - quasi un capriccio, a dirla tutta - lo spinse a riprenderla un attimo dopo, deciso a non separarsi dal fiore per nessun motivo al mondo. La infilò nella piccola tasca davanti della camicia, sul lato destro, come un gioiello d'altri tempi in un contesto di gala del tutto eccezionale. Subito dopo, porse la scarcella ad un Mago allampanato, interessante sotto diversi punti di vista, dall'outfit stravagante ma simpatico; lo ringraziò per la sua offerta e giunse alla conclusione che fosse il momento adatto per concretizzare la sua azione di beneficenza, sull'esempio di quanti altri prima di lui. Estrasse diversi Galeoni dal Mokessino, il sacchetto magico nella tasca dei pantaloni chiari che indossava, lo stesso che fungeva da autentico portafogli. Subito dopo, invitò lo Snaso di terracotta, il salvadanaio del Comitato, a farsi avanti per un'altra offerta. Quei soldi tintinnarono nella pancia del piccoletto nero e dagli occhi guizzanti per l'Incantesimo che lo aveva animato, concretizzando la sua vera felicità. Poco dopo, l'espressione davvero allegra e soddisfatta, Oliver prese un dolce a sua volta e lo poggiò sul bancone. Presto avrebbe scoperto la sorpresa che aveva progettato con l'associazione in generale, presto tutti l'avrebbero scoperta in prima persona. Nel frattempo, tornò a giocare con la margherita dai petali bianchi e in parte screziati di viola.
♦ Nome PG: Oliver Brior
♦ Numero Conto Bancario: C1885
♦ Offerta: 15 Galeoni
♦ Pulcino scelto: N11 - Pulcino Brigitte