All'ennesimo tuono, Emma gonfiò le guance, impaurita. Fin da bambina non le erano mai piaciuti i temporali, specie se terrificanti come quello che imperversava su Hogwarts quel giorno. L'unico aspetto positivo era che, grazie ad esso, Oliver aveva dato tregua all'intera squadra di Quidditch, concedendo un giorno di relax, considerato che le condizioni meteorologiche non permettevano nessun allenamento all'aperto. Approfittando del pomeriggio libero, era corsa in dormitorio a raccattare libri e pergamene e aveva raggiunto la biblioteca, con la promessa di recuperare i compiti che, inevitabilmente, si era arretrata. Non era mai spiccata per senso dell'organizzazione: era disordinata, spesso in ritardo, dimenticava appuntamenti e oggetti. E non riusciva a reggere una grande mole di impegni. Motivo per cui, in quel periodo, vagava come un'anima in pena, con il viso segnato dalla stanchezza e l'espressione imbronciata, in contrapposizione alla Emma esplosiva e piena di energia che tutti conoscevano. Intenta a portare a termine il saggio di Erbologia, non aveva notato che, giusto un paio di passi lontana da lei, era seduta una delle sue compagne di stanza, nonché amica. Mary Granger, con i suoi anni in più, la fidata mazza da battitrice e gli occhioni grandi, si era conquistata ben presto il titolo di mamma chioccia. Dispensatrice di consigli e di segreti, Emma aveva imparato ad apprezzarla lentamente, abbandonando l'imbarazzo iniziale, fino al punto di adorarla. Si era trovata spesso a condividere la sua personale scorta di dolci insieme a lei, seduta ai piedi del letto, mentre Mary le raccontava le avventure che, negli anni precedenti, aveva vissuto all'interno del castello. Soltanto quando sollevò il viso, con le mani impiastricciate di inchiostro, notò la chioma bionda della ragazza e le si illuminarono gli occhi. Abbandonò le cose di poco valore sul tavolo, correndo in direzione dell'amica che, dalla posizione in cui era seduta, non poteva notarla. Con uno slancio le passò le braccia intorno alle spalle, improvvisando uno dei suoi teneri abbracci. Certo, il fatto che fosse decisamente più bassa di Mary la rendeva piuttosto goffa agli occhi altrui, ma poco importava. "Indovina chi ti salverà da questo noioso pomeriggio di studi..."Esclamò con voce allegra, mentre osservava i compiti di Mary sparsi in giro. E in quella perlustrazione, notò perfino un piattino con due muffin. Oh, lei adorava i muffin! Ne avrebbe mangiati a quintali, almeno fino a rotolare giù dalla Torre di Astronomia. Il suo braccio scattò avanti, pronto a rubare uno dei dolcetti della compagna. Afferrato questo, si staccò dall'abbraccio stile panda in cui aveva involontariamente incastrato l'amica, raggiungendo la sedia di fronte alla ragazza."Gnf... S-scusa, ma... gnf... Io adoro i muffin!"Lanciò un'occhiata angelica all'altra Grifondoro, scusandosi per averle rubato il delizioso dolcetto senza alcun permesso. Oh, ma beh, sapeva che Mary l'avrebbe perdonata. E mentre pensò quelle cose, diede un altro morso. Avrebbe perfino ucciso un elfo per ottenere dei dolci.
Giusto per rimanere in tema con la role, sai che i giorni precedenti sono stati un caos, ma.. da adesso in poi procedo velocemente, promesso. Ti ho già fatto aspettare abbastanza, mama Mary ❤ :fru