The Truth will set you Free, Quest di Background

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view post Posted on 10/7/2017, 19:09
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Il Fato

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Quest_Dragon

Sulla morte di Charles e Dougal erano molte le storie circolate, alcune più vicine alla verità di quanto in realtà si potesse immaginare ed altre, al contrario, inverosimili sino all'eccesso.
Nemmeno Murtagh Rose avrebbe potuto conoscere i dettagli più infimi dell'intera vicenda ed egli stesso dubitava dell'eventualità che Annabelle Weiss fosse qualche passo avanti a loro in quella spasmodica ricerca della verità.

«Annabelle non sa nulla.» - disse, il tono piatto e lo sguardo vuoto fisso di fronte a sé.
«Tuo padre non è morto a Manchester. Non lo so per certo, ma ne sono convinto. Diciamo che... è una sensazione.» - ammise, sollevando le iridi cerulee sul ragazzo.
Si scostò appena quando il giovane Auror volle dimostrare la propria vicinanza emotiva, evidentemente disturbato dall'idea di essersi dimostrato tanto debole di fronte ad un uomo con la metà dei suoi anni.

«La verità richiede pazienza.» - concordò, annuendo lentamente ed avviandosi all'uscio ancora spalancato - «Ti farò avere quella lista, ma non nel tuo ufficio.»
Una breve pausa sancì la riflessione dell'anziano scozzese che, con una mano sulla nuca, cercava chiaramente una soluzione a quella necessità impellente di segretezza.
«Un mese. Ho bisogno di un mese per capire chi potrebbe essere coinvolto. Torna qui, tra un mese.»
Non comprese, almeno inizialmente, le parole del ragazzo. Gli rivolgeva delle scuse, giustificando delle azioni che - chiaramente - l'Auror aveva previsto.
Aiden non sarebbe stato il vero figlio di Charles, specie dopo quanto accaduto, se non avesse cercato di saperne di più sul suo conto. Sarebbe stato sciocco, da parte sua, affidarsi ad uno sconosciuto e farsi condurre proprio nella tana del lupo senza alcuna cognizione di causa.
Si finse sorpreso, dunque, inarcando visibilmente le folte sopracciglie grigie e socchiudendo appena le labbra.

«Lo capisco. Mi sembra... naturale.» - replicò, dando l'impressione di riflettere maggiormente sulle parole del ragazzo.
Aiden Weiss aveva messo piede al Quartier Generale così come Charles aveva previsto dieci anni prima, eppure - diversamente da lui - il ragazzo dai capelli fulvi e lo sguardo furbo aveva agito con circospezione, come se nulla dovesse essere davvero scontato. Aveva agito con coscienza, consapevole dei rischi che avrebbe potuto incontrare sul proprio cammino. Non aveva molto da insegnargli, ma annuì a quella richiesta, celando al giovane la commozione che giunse inevitabilmente.

«D'accordo. Accetto le tue scuse...e cercherò di fare del mio meglio.»
Sorrise imbarazzato e gli fece cenno di seguirlo nel corridoio.
«Dovresti andare, adesso. Devo tornare al Ministero e il povero Archie starà impazzendo con quel resoconto per Wilde.» - emise una risata, simile ad un latrato, e si avviò nel salotto. Agguantò un vasetto di terracotta, prendendo una manciata di Polvere Volante e spargendone una minima quantità sul pavimento e sul tappeto. Fece cenno ad Aiden di fare lo stesso, lasciandogli l'onore di dirigersi altrove, ovunque egli desiderasse.
«Non una parola su questa conversazione, chiaro?»
Quelle sarebbero state le ultime parole di Murtagh, mentre Aiden spariva in un brillio verdastro.



E siamo giunti alla fine!
Mi complimento per la costanza nelle risposte (che velocità!) e per il modo in cui hai saputo gestire la situazione, tanto che desidero premiarti con 2 Punti Mana.
Questa è soltanto la "prima base", i prossimi step saranno decisamente più intensi.
Effettua il post di chiusura e... alla prossima!
 
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view post Posted on 11/7/2017, 08:44
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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#Scheda #Auror #26 anni
Il sopracciglio si alzò appena, insicuro ed incapace di credere che sua madre non sapesse qualcosa. Quella donna era caparbia e se si metteva in testa una cosa presto o tardi l’avrebbe ottenuta e avrebbe scommesso tutto l’oro del mondo che non era rimasta con le mani in mano, stava sicuramente indagando su quanto accaduto al proprio marito.
Fissò Murtagh negli occhi, incredulo, nell'udire questa sua supposizione in cui era convinto che non fosse morto a Manchester. Allora che ragione c’era nel dire il falso? Perché insabbiare una cosa del genere?
Il Ministero e probabilmente Rhaegar stesso sapevano più di quanto sostenessero. Che volessero proteggere o meno Aiden era irrilevante, lui doveva sapere.
Si passò una mano sulla bocca, pensoso, riflettendo sul da farsi. Murtagh necessitava di un mese e si sarebbero incontrati in quella stessa casa, perché a quanto pare il Ministero non era poi così sicuro come si pensasse ma dovevano esserci tanti piccoli serpenti pronti ad attaccare quando non si prestava attenzione. E avere una serpe in seno era sempre stato uno dei principali sospetti di Aiden e di cui si sarebbe occupato, presto o tardi.
«Quindi non sono l’unico a sospettare che ci siano dei traditori tra gli Auror.» mormorò, fissando Murtagh con i suoi profondi occhi blu. Poi fece un cenno di assenso alle parole del vecchio Auror. «Anche due se servono! Io cercherò attraverso altre vie, non starò con le mani in mano.»
Le scuse poi ebbero un riscontro positivo, ma inaspettato. Non aveva certamente pensato che potesse reagire in quel modo così tranquillo, si era aspettato una sfuriata con tanto di calcio nelle natiche, ma invece il gesto venne riconosciuto naturale quanto legittimo. Ma venne sorpreso ancora di più quando Murtagh accettò di fargli da mentore. Probabilmente non voleva lasciarsi sfuggire l’occasione di tenere d’occhio più da vicino il figlio del suo vecchio amico e ormai ex collega. Tuttavia, qualcuno fosse la vera ragione per cui spinse Murtagh ad accettare quella sua richiesta, Aiden la apprezzò comunque.
Seguì quindi il suo novello mentore lungo il corridoio fino a ritornare nel salotto con il camino, dove lo sguardo tornò sullo stemma della famiglia di Murtagh. Quel motto gli sarebbe rimasto scolpito nella mente a vita, perché - lo sapeva - il loro rapporto si sarebbe basato su ciò, proprio come era stato con suo padre.
«Grazie Murtagh. Davvero.» Gli strinse la mano per ringraziarlo di quanto aveva fatto fino ad ora per lui. «E non preoccuparti, non uscirà nulla da qua dentro.» lo rassicurò.
«Credo che tornerò pure io al Ministero. Ho la McFloo da rincorrere visto che voglio a tutti i costi la scrivania che fu di mio padre. Spero per lei che non sia andata a qualcun altro o che l’abbia distrutta per via delle mille figurine che vi ho attaccato da piccolo.» ridacchiò.
Salutò Murtagh con una pacca sulla spalla e poi entrò nel camino, afferrando una manciata di polvere e pronunciando: «Quartier Generale Auror!».
Odio la Metropolvere! pensò mentre scompariva in lampi verdastri.
Aiden Weiss
“And I started to hear it again, but this time it wasn't the end.”
CODE MADE BY SAMMAEL





Grazie mille Master *^*
La Quest è stata entusiasmantisissima, mi ha veramente preso tanto e spero che il continuo avvenga presto. Magari scriverò tra qualche settimana per l'organizzazione, se è meglio farla riguardo a certe cose.

 
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31 replies since 18/5/2017, 20:26   408 views
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