I segreti.
I segreti prima o poi ti uccidono. Era questo quello che avrei voluto dire a Thalia, ma che ho tenuto per me, pur di evitare di apparire uno sciocco arrogante, un estraneo con strane pretese verso
chi o
cosa?
Chi è questa Thalia Moran per me? Una calamita? Una semplice valvola di sfogo? Perché mi sono lasciato andare con lei? Perché le parole mi sono uscite di bocca come un fiume in piena?
Perché?
Perché?
Perché?Perché Lei?Thalia Moran è un'enigma per me e mi brucia non essere riuscito a capirla, vedere la mia consueta empatia cileccare per la prima volta in tutti i miei fottutissimi ventisette anni. Ma com'è possibile? E' inconcepibile, così come il mio continuo sbattere contro una cazzo di barriera che lei si è eretta attorno come un bozzolo.
Non mi sono mai sentito così impotente, inutile, così
inerme in tutta la mia vita e mi spaventa. Non voglio sentirmi così, non con una
eachtrach[1].
Riamh arís[2]!
E mi ha aiutato...
Diavolo se lo ha fatto!
Ha contribuito a farmi passare il mal di testa con dei semplici gesti, con delle carezze gentili; ha fatto quello che avrei fatto io, si è comportata nello stesso
identico modo che sono solito rivolgere a tutti, conoscenti ed estranei. Thalia mi ha fatto provare quello che di solito sono io a dare agli altri senza chiedere nulla in cambio ed è strato
stranissimo. La cosa mi ha - e lo ammetto solo su queste pagine! - letteralmente spiazzato e spaventato allo stesso tempo, ora che ci ripenso bene. A mente fredda posso affermare di essere rimasto un tantino spaventato nel sperimentare una cosa del genere, anche se ovviamente le sono grato per una tale cortesia!
Poi mi ha regalato il silenzio.
Mi ha ascoltato in un rispettabile quanto ostinato silenzio, mentre la rendevo partecipe di una piccola parte del mio probabile ed infausto Destino.
Le ho dato uno dei miei tanti segreti e lei non ha più osato guardarmi in faccia. Cosa avrà mai pensato di me? Che sono pazzo? Che sono un mostro?
A volte mi pento di averglielo detto, altre volte invece cerco di convincermi che ho fatto bene a liberarmi in parte di un pesante fardello. Ma qual'è la Verità?
Anche lei ha dei segreti, ecco la Verità, ma che non si è sentita di condividerli. Come darle torto? Come biasimarla? Eppure a volte mi ha dato l'impressione che volesse cercare di dirmi qualcosa: ma cosa?
Thalia Moran è come l'
Acqua.
Ha cercato in tutti i modi di fluire attraverso ogni fessura tra noi (cosa del tutto normale dato che non ci conosciamo), così da evitare domande scomode e di rivelare troppo di sé; lo ha fatto per avere un vantaggio e una difesa al tempo stesso. Forse lo ha fatto perché potrebbe essere la sua vera natura, ma io questo non posso saperlo per certo, so solo che è una ragazza unica e con una voce così... fresca, calma, gentile, cristallina. Non so nemmeno io come descriverla, ma è senza dubbio rilassante.
Lei è l'Acqua.Di questo ne sono sicuro.
Non sono sicuro che la rivedrò ancora ma,
forse, se il Fato lo vuole, allora le nostre strade si incroceranno di nuovo. Ma per ora io continuo a camminare da solo. In questo mondo fatto di Tenebra e Luce, io continuo a vivere in solitudine, in attesa che il mio Destino si compiano, in attesa che il bianco e il rosso si riveli.
Chi è Thalia?
Chi sono io?
― Meanings
[1]: Gael. Irlandese. Estraneo, straniero.
[2]: Gael. Irlandese. Mai più.
― Notes
I pensieri riguardo a Thalia si formano nella mente di Aiden circa un mese dopo il loro incontro a Limerick nel periodo estivo, quindi verso Settembre.
Vengono trascritti nel proprio diario personale dopo diversi tentativi, andati a vuoto, nel trattenersi di imprimerli nero su bianco a causa del suo immenso orgoglio.