Capacità di analisi, di giudizio, di concentrazione. Caratteristiche, quelle, che avrebbero reso un Mago di gran lunga un ottimo Auror. Il signor Weiss aveva tutte le carte in regole per ottenere quel ruolo, tutte le carte in regola per fare del suo meglio nella lotta del Bene contro il Male. La sua comprensione del momento, del contesto, della situazione sempre più stravagante che lo circondava, a conti fatti, era un pregio che non lasciava indifferente alcuno dei presenti. Un punto a favore dell'uomo, un punto a favore della sua stessa carriera, anche se inconsapevolmente e con vantaggi che, in quella cornice, non sembravano tanto immediati quanto di vitale importanza. Non appena lo scambio di battute, pensieri e parole unite in un solo confine, prese forma tra Aiden e il bambino ancora aggrappato alla manica della taciturna Olivia, per un attimo calò un imbarazzo leggero, quasi frizzante, che si manifestò ancor più sulle gote del piccoletto, arrossendo all'improvviso. D'altro canto, se la mente di Aiden era stata parzialmente letta fino a quel momento, allo stesso modo il dono dell'ultimo dei tre furfanti era stato rivelato e Allison - quello il nome del monello - doveva ammettere di non aver preso in considerazione anche quell'eventualità. Abbozzò un sorriso e annuì, permettendo ad Aiden di afferrare al volo la sua conferma. In silenzio e carichi di un'emozione senza eguali, tutti e tre i piccoletti si avvicinarono al Mago, gli strinsero il braccio libero dalla bacchetta magica e la stessa Olivia seguì l'esempio, mormorando qualche battuta di rassicurazione per i vari presenti. Ma c'era adrenalina nell'aria e non occorreva alcun monito, alcun commento di circostanza per rilassare, temprare gli animi o calmare in qualche modo, perché i bambini apparivano più rilassati ed esaltati del solito. In un ultimo
pop e un soffio di vento, in segreto alle spalle del circo in preparazione, il gruppetto stravagante sparì nel nulla e apparve poco dopo, in un vortice di colori e bruschi movimenti, esattamente nel punto immaginato da Aiden. Il cancello della signora Cassle cigolò di scatto, come se avesse percepito la presenza di nuovi arrivati, di altri ospiti. Prima ancora che qualcuno potesse dire anche solo una parola, la porta dell'abitazione colorata si spalancò e l'allegro Crup e la preoccupata padrona uscirono rapidamente.
«Caleb, disgraziato che non sei altro, prova a sparire di nuovo senza dirmi nulla e ti trasfiguro in un criceto!» Corse verso il nipote e gli diede uno schiaffo leggero sulla testa, più una carezza agli occhi degli altri che qualcosa di serio, qualcosa di forte. La donna era più sollevata che arrabbiata, a ben vedere. Mentre i tre bambini, ridendo tra loro, correvano dentro, seguiti dal Crup, la Strega si rivolse finalmente ad Aiden ed Olivia.
«Vi ringrazio. Non credevo di rivedervi così presto, siete... siete puntuali. E vi ringrazio di cuore, non ho la minima idea di come siate riusciti a scovare quella peste di mio nipote.» Sospirò, l'espressione sul volto leggermente accigliata.
«E ad essere sincera non desidero saperlo, mi basta ringraziarvi. Posso... posso offrirvi qualcosa da bere? Posso invitarti-invitarla... invitarvi a pranzo?»Si corresse rapidamente in conclusione al suo invito: prima alla forma personale del tu, poi a quella più cortese del lei, entrambe rivolte in un modo o nell'altro - curiosamente - all'aitante Auror verso cui la signora Cassle non poteva nascondere un certo interesse; cambiò verbo al plurale più per gentilezza nei riguardi anche di Olivia che per altro, ma il tempo stringeva ed era ora di rientrare ad Hogsmeade e di lì ad Hogwarts per la piccola Tassorosso. L'Auror l'avrebbe capito oppure era disponibile per un tête-à-tête con l'incantevole donna? Forse imbarazzata a sua volta, rossa in viso, la Strega girò sui tacchi ed entrò in casa senza aggiungere una parola né aspettare una risposta. Così si concludeva tutto, quale il vantaggio per i rappresentanti del Comitato? E infine apparve all'esterno e offrì la ricompensa che aveva promesso ai presenti.
«Apprezzo il vostro lavoro, sul serio. E non parlo soltanto della cattura di mio nipote, anche se... Bene, dicevo, apprezzo il vostro lavoro per gli Elfi Domestici, sono creature così speciali, così poco considerate. Vi ho contattati perché sono interessata, per qualsiasi cosa, contate sul mio aiuto. Ho contatti con persone importanti, non così importanti ma utili, in qual1che modo. Vi informerò per bene, spedirò un Gufo al Comitato questa sera stessa. E ci terrei a regalarvi queste cose. Sono piccoli doni che Rabbi creò per me, era-era il mio Elfo Domestico, gli volevo bene, molto bene.» Lo sguardo fu oscurato per un attimo da un velo di tristezza, ma ancora una volta la signora Cassle diede prova del suo autocontrollo e riprese il discorso, consegnando ad Aiden tre scatole chiuse, l'una sull'altra, non troppo pesanti.
«Grazie ancora, allora.» Infine, le mani più tremanti del previsto, le gote arrossate, la donna mormorò un ultimo ringraziamento e senza più contenersi, si sporse leggermente in avanti e stampò un bacio sulla guancia destra di Aiden. Senza voltarsi più indietro, scappò via in casa mentre suo nipote gridava di aver conosciuto il più grande Mago di tutti i secoli, un certo
signor Dinì.
Ho dato per scontato che Aiden stia stringendo la bacchetta magica, altrimenti la Materializzazione non avrebbe possibilità di realizzazione; in futuro rendilo comunque specifico a sanso di equivoci. La missione è ufficialmente conclusa con i miei personali complimenti. Il C.R.E.P.A. guadagna tre unicum di cui la missione era portatrice, che vi saranno inviati per mp da uno degli amministratori per poi essere consegnati come da iniziativa del Comitato. Per il buon role e l'ottima strategia, Aiden guadagna +2 Punti Mana, Olivia + 1 Punto Mana. Un ultimo post in cui effettui un'altra Materializzazione ad Hogsmeade, accompagnando Olivia ai cancelli di Hogwarts ed è fatta. Complimenti!