Aiden Weiss
26 anni ☘ Auror ☘ scheda [
x]
I
l pub stabilito per la serata
soli uomini della famiglia Weiss era il
Capitan Morgan, poco lontano da una chiesa che quella sera avrebbe tenuto una funzione in onore di un ormai defunto frequentatore di quella parrocchia.
Ad Aiden non interessava granché, lui era fedele alla religione celtica come lo era stato per i suoi avi, perciò il paganesimo della famiglia Weiss poteva dirsi nota da ormai svariate generazioni.
Era arrivato per primo e aveva già preso posto al tavolo che avevano prontamente prenotato. Non era sicuro che Richard ci fosse stato, era certo che fosse ancora occupato in Cina per conto della Gringott, quindi in tal caso sarebbero stati ancora lui e Sam.
Aspettò mezz’ora quando finalmente vide entrambi i fratelli arrivare con dei cappelli da mandarino cinese in testa. Sam appena lo vide allargò le braccia e sorrise giovale. «
Fratellino! Ne abbiamo uno anche per te!» esclamò, strappando dalle mani di Richard il cappello che aveva per Aiden e andando a metterglielo in testa. «
Ringrazia Rich! Direttamente dalla Cina!»
Aiden fece per non farsi mettere quel ridicolo cappello in testa ma Sam fu più svelto e glielo incastrò per bene in testa, impedendogli di toglierselo e gettarlo nel fuoco del camino come avrebbe fatto se fosse riuscito ad evitare una simile vergogna.
«
Oh sì, grazie tante, Richard. Un cappello così bello potevi trovarlo solo tu...» borbottò in tono annoiato e scocciato al tempo stesso.
In tutta risposta, Richard rise da sotto i baffi e si sedette senza dire nulla in merito. Aveva sempre dei modi tutti suoi per dare fastidio ad Aiden, fin da quando erano piccoli, e colpiva sempre quando meno te lo aspettavi.
La causa di tale dissidio tra loro è principalmente l’attenzione che loro padre riservava per lo più ad Aiden che - da sempre - era stato il suo preferito. Richard era sempre stato geloso di lui per questo, non riuscendo mai ad ottenere la stessa dose di attenzioni dal genitore come invece accadeva al fratello minore.
Aiden non gli aveva mai dato alcuna colpa a riguardo, era suo fratello e gli aveva sempre voluto bene fino a quando non oltrepassò il limite. Richard fu la causa della sua unica fobia, un trauma infantile, che implicava nell’avere un’irrefrenabile paura verso i clown.
Di ritorno dal circo, dove Aiden aveva espresso quanto i clown fossero inquietanti con quel trucco e decisamente poco comici, Richard ne aveva approfittato per travestirsi da uno di loro ma con il trucco sbavato per dare un effetto ancora più spaventoso e durante la notte lo aveva aggredito, traumatizzandolo. Aveva otto anni quando accadde…
«
Ma non dovevi restare in Cina per altri due mesi?» domandò a Richard, che si era seduto esattamente di fronte ad Aiden con un sorriso beffardo.
Il fratello fece una scrollata di spalle. «
Sono indietro con gli scavi e poi non potevo perdermi una piccola festicciola per la tua assunzione come Auror. Straordinario come - tra tutti - tu sia l’unico che ha insistito con questa buffonata dell’Auror. Nonostante tutto, vuoi come tuo solito apparire identico a papà. Peccato che tu non sia affatto come lui.» Era stato detto duramente, con puro astio.
Aiden riconobbe che infine suo fratello aveva trovato il modo di entrare all’attacco, sfruttando il movente dell’assunzione del rosso.
Samuel si alzò di scatto, i palmi sul tavolo. «
Vado ad ordinare tre birre! Cercate di non azzuffarvi!» disse frettolosamente, per poi andare a gran velocità verso il bancone per ordinare. Era tipico di Samuel andarsene quando la situazione era sul punto di degenerare, per poi ricomparire alla fine per poterli dividere e curarli da escoriazioni e pesti.
Aiden guardò suo fratello con un sopracciglio inarcato. «
Papà è morto ormai, non hai più bisogno di fare il geloso.» mormorò in tutta calma. «
Dovremmo essere tutti uniti, avrebbe voluto questo.»
«
Parla quello che è scappato di casa ed è stato via per sette anni!» sputò con rabbia quella serpe di Richard. Ogni scusa per il fratello era buona per litigare ma Aiden ne aveva le tasche piene di quelle sceneggiate.
«
Stai dicendo che hai sentito la mia mancanza?» buttò lì, tanto per stuzzicarlo. E un sorriso furbo gli affiorò sulle labbra.
«
Vai a farti-----!!!» Ma la frase venne interrotta da Sam che tornò con le tre birre. Giusto in tempo per impedire che la situazione degenerasse.
Da quando iniziarono a bere come dei cammelli, i due fratelli non sembrarono più inclini ad attaccarsi verbalmente ma presero a ridere tutti quanti insieme in preda all'alcool.
Uscirono dal pub tre ore dopo, abbastanza ubriachi, reggendosi a vicenda e con Samuel nel mezzo. Anche se era un Medimago ci dava parecchio con il bere ed era sempre il primo a crollare con la faccia sul tavolo.
«
Pesi quanto un Erumpent, Sam!» borbottò Aiden, con il braccio del fratello maggiore attorno alle spalle.
«
Sono una piccola teiera, non sono una bomboniera che ti porta la cameriera!» fu la canzoncina ubriaca di Sam.
Richard optò per tagliare dalla zona della chiesa di San Pancrazio e arrivare prima all’appartamento di Sam. La Smaterializzazione era impraticabile da ubriachi, rischiavano di spaccarsi e Sam era impossibilitato a svolgere il suo lavoro a mente lucida. Quindi sarebbero andati a piedi.
Quella loro
processione verso casa si arrestò nel momento esatto in cui Sam notò uno strano uomo seduto sulla panchina ed esclamò: «
Von Kraus! Se sapevo che non eri di turno stasera ti avrei invitato volentieri a bere un goccio assieme ai miei fratelli!» Sam sorrise giovale, da ubriaco era normale, ma sulla sua faccia sembrava un vero idiota.
Perfino Richard diede segno di conoscerlo. «
Non lo avrei mai detto che un mio ex compagno di Casata lavorasse con mio fratello!»
Aiden fissò la scena confuso. Era l’unico lì a non conoscere quell'individuo dall'aspetto
stravagante e che sembrava appena uscito da…
Oh merda! Il circo no! pensò. Fu una fortuna che stesse ancora sorreggendo Sam o sarebbe scappato a gambe levate. Quel capelli verdi gli ricordavano i Clown e lui
odiava i Clown perché lo spaventavano, ma odiava ancora di più farlo notare. Perciò rimase impassibile e salutò con un cenno del capo.
PS: 174 ☘ PC: 121 ☘ PM: 120 ☘ EXP: 26.5