| Alice Lastrange «Tutte le cose hanno origine nella mente, la mente le produce, di mente sono fatte» Era avvilente tutto quel silenzio. Alice pensava veramente che sarebbe riuscita a risolvere quella situazione, ma quello che riuscì a percepire rimase del tutto invariato, eppure, prima, quando era ancora in superficie, ci era riuscita perché adesso non sentiva più nulla? Quella domanda si sarebbe aggiunta alle mille altre ancora in sospeso, ma prima ancora di pensare a cos'altro potesse fare, una voce giunse alle sue spalle, cogliendola totalmente di sorpresa. Scattò in piedi spaventata, l'incantesimo che era stato lanciato non era offensivo verso gli esseri umani, serviva per neutralizzare... *Un momento* Tornò velocemente ad osservare lì dove poco prima c'era l'esatta copia di se stessa, ma che adesso era sparita, al suo posto c'era... un uomo? *Ma quello... quello è il papà della mamma!* Non aveva mai conosciuto quell'uomo, e sua mamma ne parlava di rado, da quello che sapeva era sparito quando lei frequentava l'ultimo anno ad Hogwarts, insieme a tutto il resto della sua famiglia. Alexandra custodiva con affetto una loro vecchia foto, una di quelle babbane che nemmeno si muovevano, ma a cui sua mamma teneva davvero tanto. E adesso era li, per terra in quello stato a dir poco imbarazzante, ma lui non era veramente li, no quello era solo l'effetto dell'incantesimo scagliato contro quello che in realtà era un molliccio. Che stupida! Si era lasciata manipolare da un molliccio, si era fatta impressionare dal suo aspetto identico al suo. *Odio quelle schifose creature* Si nutrono delle paure altrui senza rispetto per nessuno... lo sapeva bene, quando li aveva studiati a lezione durante la sua prova pratica ne era rimasta quasi paralizzata. Ricordava fin troppo bene quell'esperienza, e sapeva che quella non era la rappresentazione della sua paura ma dell'uomo che aveva scagliato l'incantesimo. Ormai il suo cervello era tornato nel caos, le domande si affollavano, e quasi perse un respiro quando la figura di suo padre si presentò dinanzi a lei. Il suo sguardo così dolce rasserenò immediatamente la corvonero, le sue parole era calme, quasi emozionate, ma le domande nella sua testa continuavano ad aumentare vertiginosamente. Lui lo sapeva, sapeva che Alice era in grado di utilizzare quel potere, e anche la mamma ne era in grado. Quello spiegava alcune cose, ma molte altre erano totalmente irrisolte: il molliccio, le sembianze che aveva assunto. «Si, quindi eri tu? Ma papà perché quel molliccio, era, insomma, era così...?» Gli occhi di Alice cercarono quelli di suo padre, quegli occhi così azzurri che aveva tanto bramato, in quel momento erano tanto belli quanto tristi e vederlo in quelle condizioni le spezzava il cuore. Sentendolo fare quella richiesta così strana non replicò, silenziosamente si avvicinò a lui, poggiò la sua mano sul suo viso in una delicata carezza e con tutta la forza che aveva Alice svuotò ancora una volta la sua mente. Ciò che stava per fare sembrava davvero importante e doveva riuscirci a tutti i costi per questo quando i suoi occhi si aggrapparono a quelli di suo padre, Alice si lasciò avvolgere dal silenzio, focalizzando tutta la sua concentrazione in un unico e solo obbiettivo, entrare nella sua mente, leggere ciò che lui voleva farle scoprire e dare finalmente un senso a tutta quella storia. ● Scheda ● Corvonero ● 17 Anni ● Mezzosangue ● » Punti Salute: 191 » Punti Corpo: 100 » Punti Mana: 127 » Punti Esperienza: 16 » Oggettistica: | Bacchetta | | Corpetto di Morgana | | Amuleto Dorato |
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