A tutta musica, Gita per i "The Wizard Voice"

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view post Posted on 12/10/2017, 14:50
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Secondo Anno

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Di sicuro il "Gran Maestro" non aveva problemi di ego: Wolfgang non riusciva a ricordarsi se avesse letto qualcosa di simile nei pomeriggi che aveva trascorso a spulciare libri in biblioteca sull'argomento. Lui e Brior si erano suddivisi il lavoro di ricerca, almeno per quanto riguardava la vita del Compositore, ma più che della - a suo parere - evidente vanità, i testi si erano concentrati sul suo impegno e duro lavoro: probabilmente avrebbero avuto bisogno di essere revisionati.
Io mi sono occupato principalmente della sua vita privata, Maestro, insieme al Caposcuola Brior: in particolare, della sua persona e dell'idea che l'opinione pubblica aveva nei suoi confronti.
Come ogni volta, il tono di voce di Wolfgang - così come l'espressione del viso - non lasciava trasparire altro che cortese indifferenza nei confronti del loro "ospite d'onore": eppure, aveva l'impressione che anche un tale sentimento avrebbe potuto irritare Handel. Pazienza, Violet aveva fatto un ottimo lavoro nel spiegare le sue opere e nell'utilizzare un tono di deferente rispetto: tono che avrebbe potuto soddisfare le esigenze del Maestro.
Non si hanno molte notizie sulla sua privata, dal momento che è risaputa la sua riservatezza: si sa che lei conosceva almeno quattro lingue - inglese, francese, italiano e ovviamente il tedesco. È conosciuto per la sua personalità forte, anticonformista, sincera, schietta e indipendente anche se spesso viene ritratto come un uomo collerico: mi stavo chiedendo, è vero che ha rimproverato Giorgio II per essere arrivato in ritardo a un suo concerto?
Sinceramente, se lui fosse stato nei panni del Re... beh, in quel momento il fantasma di Handel si sarebbe ritrovato con una testa in meno. E lui non avrebbe dovuto subire quel terribile accento con cui cercava di torturarli.
Tuttavia tutte le persone che ebbero la fortuna di conoscerlo non poterono evitare di apprezzare il suo buon carattere e la sua disponibilità: soprattutto nei confronti delle persone più sfortunate di lui, orfani e carcerati che spesso ottennero, grazie a lei, la libertà.
Avevano conosciuto la stessa persona con cui stava conversando lui?
Il mio collega potrà continuare ad illustrare il resto.

Come da accordi, io e Oliver ci siamo divisi la vita privata del Compositore.


Edited by Wolfgang Bogdanow - 12/10/2017, 16:32
 
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Leah‚
view post Posted on 12/10/2017, 17:00




Quando il fantasma decise che doveva lanciarsi in una interrogazione, Leah non riuscì a trattenere un moto di disappunto. Incrociando le braccia sul petto gli dedicò un'occhiataccia: doveva essere una gita a base di musica o l'ennesima barbosissima lezione di Storia della Magia?
Violet, da brava leader qual era, era preparatissima e aveva sciorinato informazioni su metà delle opere di Handel con una precisione e una grazia invidiabili. Leah si ricordava metà delle cose che aveva letto... e di quella metà non ne aveva più un'idea troppo chiara, con tutte le cose che erano successe tra i pomeriggi di studio in biblioteca e quel momento.
Ciononostante, non voleva far fare brutta figura a Violet, quindi attese che Wolf terminasse e poi prese la parola.

«Anche io mi sono documentata un po' sulle opere, come ha detto Violet,» disse.
La sua voce tradiva sicuramente la sua noia al pensiero di dover elencare titoli e nomi. Sperava non trapelasse troppo il fatto che quando aveva iniziato le ricerche, in biblioteca, si era ritrovata davanti a rotoli di pergamena lunghi come la Grande Muraglia Cinese e a tomi di dimensioni tali che avrebbe potuto costruirci una Hogwarts in miniatura.
Ma poi aveva avuto la rivelazione. Aveva tampinato la bibliotecaria fino al punto da farsi mandare al diavolo, ma aveva ottenuto ciò di cui aveva bisogno: una serie di libri incantati che "suonavano" le opere se accarezzavi le loro pagine nel modo giusto. A volte bisognava toccacciarle come tastiere, altre accarezzarle come le corde di un'arpa...
Leggere informazioni noiose con di sottofondo un po' di musica era tutta un'altra cosa. Senza contare che così si ricordava molto meglio anche le opere.

«Dunque, se riprendo il discorso abbandonato da Violet, direi che restano ancora da nominare alcune opere importanti. Ariodante, per esempio, o Alcina. O anche Serse. Le ha chiamate tutte solo con il nome dei protagonisti, vero? Lo trovo geniale, breve e facile da ricordare. Dunque, Alcina e Ariodante sono altre due opere ispirate dall'Orlando Furioso... doveva piacerle molto, non è vero? La parte dei violini mi era piaciuta molto, in queste due opere, sopratutto dell'Alcina, lo ammetto. In tutti e tre i casi però ho preferito la musica alla parte cantata, tutti quei gorgheggi non mi convincono molto! Con rispetto parlando, si intende, Maestro!» Si affrettò ad aggiungere quando si rese conto che stava pensando a voce alta, e per di più davanti all'autore di quello che stava snocciolando con tanta disinvoltura.
«Poi mi ricordo di aver letto di un sacco di oratori, composizioni di argomento religioso con coro, solisti e orchestra. Quelli mi sono piaciuti davvero molto, sa? Molto! Forse perchè c'erano tutti quei brani corali così forti e potenti, ed essendo fatti solo per essere cantati e raccontati, e non recitati, la musica trasmetteva ancora di più! Mi è piaciuto davvero tanto, anche se non conoscevo quasi nessuna delle storie dell'antico testamento da cui erano tratte. Mi è piaciuta soprattutto l'Esther
Leah riprese fiato, pensando a come si era sentita portare indietro nel tempo dalle opere di quella parte del libro.
«Un'altra parte che mi è piaciuta molto è stata quella... aspetti che mi torna in mente. - Aveva riascoltato quell'opera due volte, con gli occhi chiusi, allungata sulla sedia della Sala Comune mentre tutti erano fuori a godersi il sole di giugno. - Santa Cecilia. No, l'Ode a Santa Cecilia! O qualcosa del genere, sì insomma. Ma lo sa meglio di me a cosa mi riferisco!»
Quell'Ode era quanto di più simile a un musical, e l'aveva ascoltata davvero volentieri.

«E poi ovviamente c'è la sua opera più famosa, quella che ha anche lì nel bassorilievo della tomba - disse Leah, indicando il monumento alle sue spalle - il Messia. Anche questo è un'oratorio, ed è stato scritto per beneficienza! Mi ricordo anche che è stato eseguito in Irlanda, a Dublino! Anche questa è un'opera biblica, ma sul Nuovo Testamento... è l'unica, mi pare! So che è divisa in tre parti: Natale, Passione e Resurrezione e infine glorificazione di Dio e destino dell'umanità. È da quest'opera che viene il suo famosissimo Halleluja
Leah sorrise tra sè, perchè quando aveva sentito quel pezzo si era alzata in piedi e si era messa a cantare insieme al libro, scoppiando a ridere da sola alla fine dell'esibizione.
«Poi dopo il Messia ha scritto ancora, tipo la Musica per i reali fuochi d'artificio! Anche quella davvero geniale! Perfetta per uno spettacolo pirotecnico, mi piacerebbe ascoltarla vedendone uno che va a ritmo! Ha scritto moltissimo, Maestro Handel, dico davvero! I libri con le sue opere sono enormi, sa? E ci sono sicuramente tantissime opere che non ho sentito e anche di quelle che ho ascoltato ne ho nominate solo una piccolissima parte, ma penso che sia contento che le sue opere sono ancora note adesso, e che sono piaciute anche ad una dodicenne del ventunesimo secolo!»
Leah cercò di conquistarsi le simpatie del fantasma con un sorriso, addolcendo così la sua "captatio benevolentiae" finale. Non si ricordava forse nomi date e trame con lo stesso entusiasmo di Violet, ma lei non era fatta per lo studio... e non poteva cambiare quello che era. E poi il barocco e la musica sacra e la musica classica in generale non la facevano impazzire. Le era piaciuto ascoltare e studiare qualcosa di nuovo e diverso, e sperava davvero che Handel avrebbe apprezzato il suo sforzo, per piccolo che fosse.

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Laowyn Hawk
view post Posted on 12/10/2017, 20:20




I sospetti di Laowyn risultarono essere fondati. Mister Händel non gradiva visitatori durante il suo riposino secolare. Lo spettro manifestò la sua irritazione rispondendo sarcasticamente alla domanda di Oliver, per poi affrontare la nostra capogruppo. “T…tu saresti…una violinista? Ma non mi dire” sentenziò lo spettro, lasciandosi andare in una tetra risata. A quelle parole scattò nell’animo di Laowyn un desiderio di andare in soccorso a Violet che, nonostante la Tassa non avesse ancora avuto l’occasione di ascoltarla suonare, di sicuro non si meritava di venire derisa senza neanche la possibilità di mettere in mostra le sue abilità. Da una personalità come quella di Friedrich, però, c’era anche da aspettarsi che reputasse inferiori altri suoi colleghi, specialmente dei musicisti in erba come loro. Dopotutto la sua istruzione musicale era stata impeccabile, come la rossa aveva avuto modo di scoprire attraverso le ore passate nella biblioteca della scuola a studiare vita, morte e miracoli di colui che ora li trattava come insetti. Sarebbe intervenuta in difesa della violinista, se non fosse stato per il fatto che la ragazza parve non farci troppo caso. E anche perché temeva di subire l’ira del fantasma. Violet comunque non si fece intimidire e rispose in modo minuzioso alla domanda di Händel, elencando le opere che egli aveva composto.
Dopo che ebbe finito, altri membri del gruppo la seguirono a ruota, aggiungendo man mano sempre più informazioni, come richiesto dal defunto. Anche Laowyn decise di fare la sua parte, nella speranza che questo potesse accrescere la considerazione che il musicista aveva di loro e, come pattuito, iniziò un po’ intimorita a parlare:

“Ehm… se posso vorrei parlare dell’istruzione che avete ricevuto fin da giovane. Sebbene vostro padre non approvasse la vostra passione per la musica e tentasse di indirizzarvi verso gli studi di legge, il vostro talento non passò inosservato quando il duca Giovanni Adolfo I di Schwarzenberg” pronunciò quest’ultimo nome con facilità, sorridendo al ricordo di tutti i tentativi volti a memorizzarlo correttamente “ebbe modo di ascoltarvi suonare l’organo. Egli convinse quindi vostro padre a farvi intraprendere la carriera musicale, affidandovi agli insegnamenti di Friedrich Wilhelm Zachow, che vi introdusse allo studio dell'oboe e del violino, anche se i progressi più degni di nota li faceste sui tasti dell’organo e del clavicembalo. Da lui apprendeste anche concetti come l’armonia e il contrappunto, insegnandovi ad analizzare gli spartiti e a riconoscere le differenze tra gli stili musicali tedeschi e quelli italiani. Una formazione illuminata, che condizionò il vostro temperamento musicale per tutta la vita” *e anche oltre* aggiunse in modo quasi involontario la mente di Laowyn.
“Il vostro omonimo non fu però l’unica figura importante della vostra gioventù. L’insegnamento più significativo lo riceveste infatti da Georg Philipp Telemann, che vi parlò per la prima volta del genere operistico, al quale vi dedicaste poi per tutta la vostra carriera. Con questo prezioso amico continuaste a tenervi in contatto per un lunghissimo periodo di tempo, scambiandovi vicendevolmente consigli e riflessioni.”
La ragazzina concluse la sua esposizione, sperando di non aver saltato qualche passaggio e che la sua rielaborazione incontrasse le aspettative di Händel. Lasciò quindi l’opportunità agli altri di intervenire, ascoltando attentamente per non perdersi i dettagli più curiosi.
 
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view post Posted on 13/10/2017, 21:42
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Mary Owen - 14 anni - I anno Il fantasma non sembrava aver gradito particolarmente quella visita, o almeno questa fu l'impressione che ebbe Mary, nemmeno due minuti dopo aver fatto la conoscenza dell'ormai defunto artista. Sembrava abbastanza arrogante e altezzoso e non lo nascondeva affatto. Con tono canzonatorio si era rivolto a Violet, capobranco di quel piccolo gruppetto di ragazzini accomunati da una passione, quella della musica, mettendo in dubbio le sue abilità da violinista.
Mary fu stupita dalla naturalezza e dalla calma che la Corvonero riuscì a mantenere anche davanti alle parole del fantasma. Fosse stata al suo posto si sarebbe irritata abbastanza e sicuramente non avrebbe assecondato così facilmente le richieste del Maestro. Ammirò comunque la minuziosa e sicuramente solida preparazione della ragazzina, ottimo esempio dell'ideale studente di Corvonero.
Ascoltò la lunga spiegazione della ragazza e le parole dei compagni che la seguirono, cercando di non perdere troppo il filo in modo da potersi riallacciare ai loro discorsi. Come lei stessa aveva fatto, ognuno dei ragazzi del The Wizard Voice, aveva, nei giorni precedenti, svolto una ricerca sul Maestro, in modo da ampliare la loro conoscenza e approfondire l'argomento trattato durante l'ultimo incontro del gruppo. Mary aveva deciso di fare la ricerca per conto suo in modo da non rallentare nessuno dei compagni. Non amava particolarmente fare ricerche, soprattutto se non erano inerenti a incantesimi, pozioni o qualcosa che fosse strettamente legato alla magia. Aveva sempre detestato la storia, tant'è che storia della magia era forse una delle materie che detestava di più, ma aveva comunque deciso di impegnarsi per trovare qualcosa di interessante su Handel. Aveva passato un'intera serata sui libri per reperire qualche informazione e sperava davvero di aver impresso qualcuna di esse nella sua memoria. Come la sua concasata terminò di spiegare quale fosse stato il percorso di formazione del fantasma, Mary fece un piccolo gesto con la mano, in modo da attirare l'attenzione su di sé e disse, più a se stessa per introdurre il suo flusso di pensieri...o meglio di ricordi, che altro
-Se posso vorrei aggiungere una cosa- poi, puntando lo sguardo verso il fantasma, continuò dicendo -Lo stile e il linguaggio utilizzati da voi, Maestro, vennero ampiamente influenzati, oltre che dalla musica sacra tedesca con cui entraste in contatto durante la vostra iniziale formazione, anche dalla musica strumentale francese e dagli inni inglesi. L'influenza più grande però la ebbe la musica ascoltata in italia durante il suo soggiorno giovanile- Lo stile di Handel era forse uno degli aspetti più importanti che avevano portato lo stesso ad essere considerato uno dei maggiori esponenti della musica barocca. Sperava davvero che la sua ricerca avesse dato i suoi frutti e che il musicista non smentisse in meno di mezzo secondo ciò che lei stessa aveva impiegato ore a ricercare nei pesanti tomi della biblioteca. -Uno degli aspetti più importanti del suo stile, è la rielaborazione di vecchi generi e la fusione e armonizzazione di questi, in un unico e complesso stile, attribuibile solamente a lei, Maestro. Non si è mai limitato infatti a prendere spunto da un autore o da un genere già esistente e a riprodurlo così come era, ma ha sempre rielaborato secondo una sua interpretazione arricchendo e coniugando più stili, più influenze, per crearne una propria e personale. Ha preso spunto dalle melodie che era possibile sentire per le strade di Londra, nelle affollate città italiane e ha creato un linguaggio perfetto per quello che era il gusto del tempo. Per questo motivo è considerato ancora oggi uno dei più grandi esponenti della musica Barocca- Era sicura che quelle ultime parole potessero rendere orgoglioso di se stesso l'altezzoso fantasma, nutrendo almeno in parte il grande ego che aveva dimostrato di possedere.
Terminò di parlare abbassando lo sguardo per un istante e aspettando che qualcun'altro rendesse la parola, oppure che il fantasma del defunto Handel, esprimesse un parere su ciò che i ragazzi avevano appena raccontato.

 
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view post Posted on 19/10/2017, 17:01
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Il Fato

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Il Maestro sotterrò l’ascia da guerra limitandosi ad ascoltare silente, e con grande interesse, le parole dei ragazzi colmo di aspettative, curioso di capire cosa fosse rimasto di lui nel corso dei secoli. Nonostante qualche imprecisione e la narrazione fin troppo nozionistica per i suoi gusti, figlia della giovane età degli scolari, si lasciò trascinare dai racconti degli studenti e la vita mortale, ormai lontana, gli passò in un attimo davanti agli occhi come fosse un film babbano. Per un dolce e fugace momento, Egli rivisse i successi ottenuti, le delusioni, gli amori, ma anche sensazioni più semplici ma non per questo meno intense, come l’odore del legno dei teatri, dell’inchiostro grazie al quale scriveva. Doveva ammettere che quel gruppo di marmocchietti sembravano conoscerlo meglio di quanto potesse pensare, nelle opere e nell’animo. Che li avesse sottovalutati? Questo solo il tempo avrebbe potuto dirlo.
Quello che più gli fece piacere udire, e se vogliamo, che ingigantì ulteriormente il suo già smisurato ego, fu il fatto di essere così ben conosciuto anche secoli dopo la sua dipartita, e non solo per il valore delle sue Opere musicali, già universalmente riconosciuto quando era in vita, quanto per il contributo sociale che era riuscito a dare, quanto la sua Musica avesse permesso alla società in cui si trovava di evolversi, grazie al Sapere che aveva donato agli Uomini dalle Sue mani.



Improvvisamente si rabbuiò.


<< Guardate dove sono finito…io…IO, GEORG FRIEDERICH HÄNDEL, il Compositore della Famiglia Reale, che solo il mio nome li faceva tremare di paura, io, che quando mi spostavo dalla Germania all’Inghilterra i miei colleghi scappavano tutti come topi. E ora il topo…sono io. Chiuso in quest’Abbazia da tre secoli, ridotto a poter aspirare al massimo a terrorizzare qualche turista. >>


Circondato da quel turbinio di parole e di immagini, realizzò in quel momento la situazione amara in cui si trovava. Rinchiuso per l’eternità ad infestare un’Abbazia, essere un’entità priva di emozioni umane, non potersi più beare delle frivolezze della vita. Quella di Händel era stata un’esistenza intensa, vissuta al massimo. Eppure, contemporaneamente, era stata forse strappata troppo presto.


<< Almeno non vi siete dimenticati di me… >>


Concluse amaramente.







//Fate le considerazioni del caso, e non abbiate timore a chiedere delucidazioni di sorta al Maestro. Abbaia, ma non morde :fru:

Scadenza: 05/11 ore 23:59


 
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view post Posted on 29/10/2017, 21:17
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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A tutta musica - Tirare su il morale ad un fantasma -
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Violet ascoltò con grande interesse tutto quello che i suoi compagni avevano da dire e si ritrovò ad annuire soddisfatta. Ognuno ci aveva messo del suo e quella era decisamente la collaborazione giusta, quella che cercava per poter continuare quel viaggio, quell’avventura. Sembrava andare tutto bene quando, ad un certo punto, lo stesso Handel si mise a piagnucolare per la fine grama che aveva fatto e per non poter più essere quello di una volta. Lo sguardo di Violet si addolcì molto davanti al suo dispiacere e, se solo fosse stato fatto di carne, si sarebbe avvicinata a lui per toccargli la spalla, per fargli sentire il proprio calore e la propria vicinanza ma non poteva perché quello che aveva davanti era effettivamente solo un fantasma.

«Lei è ancora molto importante, è uno delle muse ispiratrici di molti musicisti. Lei e le sue opere avete fatto innamorare intere generazioni della musica, probabilmente se lei non fosse mai esistito non ci sarebbero tutti i musicisti che esistono ora…da questo punto di vista io vorrei ringraziarla personalmente. Lei è una di quelle persone speciali che ha dato tanto e che secondo me ha ancora tanto da dare…»


Annuì con profonda sincerità. Poteva anche avere un carattere orribile ma era davvero convinta che fosse una persona speciale…anche da morto.

«Invece di pensare a spaventare i turisti forse potrebbe ancora aiutare i musicisti all’interno di questa abbazia…sono sicura che alcuni sono molto mediocri…potrebbe per esempio aiutare in qualche modo la scuola di cantori che c’è qui all’interno!»


Annuì senza pensare troppo al fatto che la maggior parte di quelli che stavano lì dentro erano babbani e che forse poteva venire loro un infarto davanti ad un fantasma.

«Lei non è una persona che si può dimenticare facilmente…io almeno non potrei mai dimenticarla!»


Annuì guardando poi i suoi compagni in cerca di un sostegno per far sentire meglio quel povero fantasma un tempo stato un grandissimo artista.


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view post Posted on 5/11/2017, 12:38
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Wolfgang dovette trattenersi dall'esprimere in qualsiasi modo le emozioni che stava provando in quel momento: se fosse stato libero - lontano dagli sguardi di Violet e degli altri membri del Voice - come minimo avrebbe alzato gli occhi al cielo e iniziato a lamentarsi del vittimismo di Handel. Il fantasma veniva studiato, ricordato e lodato anche dopo la sua morte, ma trovava comunque il coraggio di piangere il suo destino: come se vivere in uno dei più grandi monumenti inglesi fosse una così grande seccatura.
Violet stava facendo un ottimo lavoro nell'adulare e al tempo stesso consigliare il grande Maestro: quando, però, cercò del sostegno nei suoi compagni, era quasi del tutto sicuro che non avrebbe visto altro che il nulla nel suo sguardo.

Posso chiederLe come ha fatto a diventare un fantasma?
Non tutti i morti tornavano dall'Oltretomba come fantasmi, ma Handel - nonostante passasse il tempo a lamentarsi - era riuscito a farlo: forse solo i Maghi ne erano in grado, forse era un altro il fattore scatenante. Non lo sapeva, ma doveva ammettere che in quel momento - piuttosto che ascoltare quelle lagne - preferiva risolvere un dubbio che lo incuriosiva da quando era arrivato a Hogwarts.
Sempre che non sia troppo difficile per Lei da ricordare.
Sperava di essere riuscito a nascondere il sarcasmo nella sua voce, ma doveva ammettere che in quel momento non era così preoccupato di non ferire i suoi sentimenti. Dopotutto era già morto.
 
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view post Posted on 5/11/2017, 13:27
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Germania, Inghilterra, Italia. I nomi dei principali paesi visitati dal noto compositore apparso da poco di fronte i presenti furono scanditi perfettamente, al pari di una nuova cantilena, tra i pensieri del giovane chitarrista; quello era il momento adatto per esprimere quanto appreso sul Fantasma fino a quel giorno, poiché non sarebbe stato giusto tenere soltanto per sé il frutto delle sue ricerche. Non che vi avesse impiegato più di tanto, doveva ammetterlo, ma si era impegnato a sufficienza da poter elencare qualcosa anche di carattere prettamente curioso. La voce gli venne meno alla vista, tuttavia, dell'esasperata pièce teatrale messa in scena dall'interlocutore. Scoccò un'occhiata dispiaciuta nei confronti di Wolfgang, a lui più di tutti avrebbe dovuto delle scuse, d'altronde avevano collaborato insieme come un piccolo gruppo per poter scovare nel passato del Musicista incontrato; Oliver si premurò di considerare un certo riscatto non appena possibile, tempo al tempo. Ascoltò le nuove lamentele e la confusione divenne sempre più forte, fin quando non poté che trattenere un sorriso spontaneo alla domanda del Serpeverde lì vicino. Avrebbe atteso il momento giusto per inserirsi nel discorso creatosi, attento a non risultare invadente né troppo offensivo, non dopo l'infelice battuta sulle calze di Händel in perfetto stile Signora Grassa. «Sire, perché dice di essere rinchiuso in questa abbazia?» chiese, la curiosità pronta a stillare nuova linfa in tutto il suo cuore. Ricordava Nick-Quasi-Senza-Testa, Fantasma ormai di Casata Grifondoro da più anni di quanti gli stessi quadri abitanti del castello potessero avere memoria; Ser Nicholas non si preoccupava di svolazzare da un punto all'altro della Scuola, ne aveva possibilità e la sfruttava al meglio delle sue intenzioni. Inoltre, aveva anche precisato di poter spostarsi al di fuori dei confini di Hogwarts secondo sua volontà, non era forse lo stesso anche per il famoso Händel? La sua vita colma di viaggi e di esperienze, la stessa che Oliver aveva studiato di persona, non rappresentava dunque un grande esempio per il presente dello spettro? «Non vorrei sbagliare, ma lei è stato maestro del Principe Ernst di Hannover, futuro Re Inglese.» Ammiccò, un segno che il Fantasma avrebbe potuto cogliere per davvero: la vicenda che legava quell'incoronazione aveva un certo fascino, oltre che strano divertimento nella sua evoluzione. Händel aveva abbandonato, come istruttore, l'educazione del giovane principe tedesco, diretto in Gran Bretagna per altri fini; quando tuttavia Ernst di Hannover era divenuto Regnante Inglese con il nome di Giorgio I, il povero musicista si era ritrovato nel sacco, letteralmente, alla vista dello stesso ex allievo ormai nel paese in cui si era trasferito, dopo aver preso le distanze dall'altro. Ironia della sorte, si erano ritrovati, ma per fortuna per la dedizione artistica e l'incanto culturale e musicale di cui era indiscutibilmente dotato, Händel era stato perdonato completamente. «Maestro d'Orchestra del King's Theatre, cittadinanza inglese acquisita per meriti, perfino una biografia da parte di John Mainwaring con tre compagnie d'opera commerciale qui in Inghilterra, eppure...» - si fermò soltanto un attimo, tempo necessario per mostrarsi confuso - «...eppure sembra sentirsi in prigione in questa stessa città che tanto le ha offerto. Perché è chiuso da tre secoli qui?»


Fiiuh, recuperato!
 
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Leah‚
view post Posted on 20/11/2017, 16:31




Davanti a quella montagna di informazioni e di dati, Handel non sembrava affatto colpito. Eppure avevano dato prova di costanza e metodo di studio! Leah fissò il fantasma del compositore con le sopracciglia aggrottate: poteva davvero essere una persona così poco comprensiva e affabile?
Quando però Handel diede voce alla sua sofferenza, Leah cambiò atteggiamento. Poteva essere una persona irascibile e anche poco gentile... ma chi poteva essere allegro e gioviale dopo aver trascorso trecento anni chiuso tra quattro mura di pietra, che per quanto belle erano alte e imponenti e ti facevano sentire piccolo e insignificante? Un ego come quello Handel, poi, ne avrebbe certamente sofferto più di qualunque altro!
Anche i suoi compagni sembravano essere stati toccanti dalle sue parole di frustrazione e Leah ascoltò le loro domande e i loro interventi con attenzione. Ognuno di loro sembrava avere qualcosa di diverso da dire. Lei attese che scendesse il silenzio e poi intervenne.

«Dev'essere terribile, ha proprio ragione, - disse. - Io non riesco a stare al chiuso per tre giorni di fila... trecento anni è davvero un tempo infinito. E poi a non fare niente, ad annoiarsi... Dev'essere veramente un tormento! Ma Violet ha ragione, non ha almeno goduto di un po' di buona musica? Dovranno aver intonato il suo Halleluja almeno qualche volta, in questi anni, e sono sicura che ci siano delle messe, dei canti, delle esibizioni... la musica non ha lo stesso valore di due chiacchiere con un amico o di una passeggiata all'aria aperta, certo...»
Suo malgrado, Leah era intenerita da quel fantasma rinchiuso e ombroso, così decise di dare un taglio alla sua ritrosia e a dire quello che sapeva sarebbe stato giusto dire in quella circostanza. Con tutte le conseguenze che poteva avere.
«Possiamo fare qualcosa per lei? Per farla sentire meglio?»
Offrirsi di fare un favore - specialmente a una persona piena di sè come doveva essere Handel - era spesso controproducente... ma il suo senso di giustizia non sarebbe stato appagato se non si fosse offerta: non sarebbe riuscita a dormire e avrebbe vissuto male il resto della gita. Lei aveva fatto la sua parte... ora stava ad Handel essere comprensivo e non fare una richiesta assurda.
Leah si gettò un'occhiata furtiva attorno, sperando di non essersi inimicata il resto del gruppo per quell'offerta di aiuto così poco condivisa.

"Alla peggio lo aiuterò da sola." Pensò alla fine.


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O.T.: spero non sia un problema aver postato. Nel caso, master, ignorami pure. :]
 
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view post Posted on 3/12/2017, 12:45
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Il Fato

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Le considerazioni dei ragazzi e il breve excursus sulla sua vita, rievocarono nel Fantasma eventi passati, eventi che con il passare dei secoli aveva quasi finito per dimenticare, ma che erano il motivo della sua attuale condizione, del suo mancato trapasso. Quello che nascondevano i libri di storia era un qualcosa di terribile e oscuro, che gli studenti mai avrebbero potuto immaginare. Una gita cominciata con i migliori auspici, con la speranza di poter condividere con i compagni di scuola un’allegra scampagnata all’insegna della musica, avrebbe presto assunto contorni drammatici.
Solo qualche secondo di silenzio, il tempo necessario al fantasma per ripercorrere l’accaduto e raccogliere i pensieri, poi soddisfò la curiosità dei giovani.

<< Durante il mio ultimo anno di vita, ormai stanco e prossimo alla pensione, mi accingevo a comporre il mio grande ultimo capolavoro, che avrebbe reso fama e onore alla mia persona, grandezza e orgoglio alla Famiglia Reale. Si trattava di un ultimo grande Oratorio, di una bellezza tale da far impallidire “Il Messiah”. La mia condanna fu l’estrema generosità. Ero solito ricevere giovani compositori, raccomandandoli presso Istituti prestigiosi o fornendo loro lezioni private. La Musica doveva andare avanti d’altronde, c’era bisogno di nuove leve, e io ero ormai troppo vecchio per poter contribuire ancora a lungo. Una mattina si presentò da me un giovane ragazzo, Herbert van Lier, figlio di famiglia aristocratica olandese, che sfacciatamente mi chiese di comporre un brano a suo nome affinché potesse essere ammesso in una prestigiosa accademia. A George Friederich Händel, primo Compositore libero della storia, vi rendete conto? Inaccettabile. >>


Scosse la testa sconsolato. Se c’era una cosa di cui andava davvero fiero era proprio il suo status di Compositore autonomo, la cui produzione veniva garantita da dei Mecenati. Aveva aperto la nuova via dell’Arte, dove le opere non erano più vincolate al vile denaro, ma solo al Pensiero.

<< Dopo avergli intimato di andarsene e voltatogli le spalle per tornare al mio lavoro, notando la nuova partitura in corso sul tavolo da lavoro ha pensato bene di pugnalarmi a tradimento. Vigliacco! Nei miei ultimi istanti ho potuto osservare come recuperava le pergamene e fuggiva con nonchalance per non destare sospetto. Solo ore dopo scoprirono il mio corpo, inventandosi la storia della setticemia per non alimentare voci di rivolta. Figuratevi, un Palazzo Reale dove chiunque può entrare e uccidere un membro dello stesso. Se si fosse venuto a sapere sarebbe accaduto un pandemonio. Ad ogni modo eccomi qui, vincolato nel luogo che tante soddisfazioni mi diede da vivo, e tanta sofferenza da morto. Vorrei solo poter riposare in pace. Sono tanto stanco. >>

Il silenzio piombò nell’Abbazia, con solo il vociare dei turisti a fare da contorno, ignari di quanto stesse accadendo a due passi dalla Tomba di Händel e del dramma che veniva portato alla luce dopo secoli. Poteva esserci una soluzione a tutto ciò? Il Maestro avrebbe mai potuto trovare finalmente riposo?








//Siamo ad un punto di svolta ragazzi miei. Riflettete sul racconto di Händel, organizzatevi singolarmente e/o in gruppi e trovate una soluzione all'enigma per aiutare il povero Maestro a trovare finalmente pace.

Scadenza: 16/12 ore 23:59


 
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view post Posted on 15/12/2017, 15:32
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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A tutta musica - Una possibile soluzione -
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Violet ascoltò con molta attenzione il racconto del vecchio fantasma e sentiva il suo cuore stringersi davanti a tanta sofferenza. Non era certo conosciuto come un uomo generoso ma nessuno meritava di morire in quel modo e, soprattutto, solo. Non lo avrebbe augurato nemmeno al suo peggior nemico, nemmeno a sua nonna. Gli occhi della ragazzina si fecero lucidi ma lei cercò di non piangere perché non voleva mancare di rispetto ad una sofferenza che non poteva capire.
La situazione era terribilmente complicata, più di quanto non potesse sembrare.

”Forse dobbiamo recuperare quello spartito, che dici?”


Chiese al suo alter ego, riflettendo bene su ciò che doveva essere fatto.

"Lo penso anche io ma è una storia vecchia di lustri…come facciamo a trovarlo?"


Già, come si poteva tornare tanto indietro in una storia che ai tempi era stata insabbiata per non dare scandalo? Spesso gli studenti si trovano davanti a questo genere di cose e per Violet c’era sempre un’unica grande soluzione.

”Biblioteca.”


Rispose alla sua controparte anche se era sicura che andare semplicemente alla biblioteca di Londra sarebbe stato inutile ma forse c’era da qualche parte un archivio dove poter guardare per cercare i posteri di questo ragazzino omicida.
Alzò quindi lo sguardò su Handel cercando di fargli capire che era vicina alla sua sofferenza per quanto non la potesse capire.

«Forse ritrovare la sua partitura potrebbe darle la pace che merita. Io vorrei aiutarla. Forse possiamo trovare qualche indizio…esiste un archivio dove ci sono i vari alberi genealogici dove poter trovare questo Herbert van Lier o magari mi sa dire se ci sono posteri ancora vivi….»


Provò a chiedere come se fosse la cosa più semplice del mondo. Era perfettamente consapevole che sarebbe stato un lavoro lungo ma questo non la spaventava, soprattutto se questo implicava restare in mezzo a libri particolarmente antichi.


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Leah‚
view post Posted on 3/1/2018, 15:14




A sentire quella storia di ingiustizia e delitto, Leah riprese immediatamente animo.
«È una cosa terribile! - esclamò. - Ci credo che non riesce a trovare pace, Maestro! Tutti questi anni e nessuno che abbia mai nemmeno conosciuto la verità! Sarà per questo che è così inquieto!»
Tutto il suo spirito di giustizia e il coraggio che le veniva fuori solo quando si trattava di proteggere un indifeso le animavano la voce e le facevano luccicare gli occhi. Non era il tipo che si arrendeva se bisognava aiutare una persona - o un fantasma - che soffriva ingiustamente.
«Violet ha ragione! Dovremmo cercare il suo spartito, capire dov'è finito... e dovremmo raccontare a tutti che il Messiah non era la cosa migliore che poteva produrre, che è stato interrotto nella sua creazione, che è stato ucciso! La gente deve sapere la verità! Non ha mai raccontato a nessuno questa storia?»
Scoccò uno sguardo a Violet, per dirle che, qualunque cosa sarebbe stata necessaria per aiutare lo spirito di Handel, Leah l'avrebbe fatta. Avrebbero dato pace a quello spirito, anche se avesse dovuto passare altri pomeriggi di sole tra polvere e libri. Ciononostante, sperava di potersi lanciare in una caccia al tesoro tra le vie di Londra, più che rifugiarsi in biblioteca. Poi le venne in mente una cosa:
«Qual era la prestigiosa accademia in cui quel ragazzo voleva essere ammesso? Magari l'accademia c'è ancora e quel brano, se era così bello come doveva essere, è rimasto nella storia della scuola! Potremmo partire anche da lì per recuperarlo... e magari qualcuno di noi potrebbe eseguirlo, in modo da aiutarla a riappropriarsene! D'altronde siamo un club di musica, no?»
Guardò gli altri, consapevole che non poteva di certo essere lei ad eseguirlo... c'erano però archi, chitarre e tastiere e avrebbero potuto certamente trovare un modo per fare sentire ad Handel quelle note che gli erano state portate via...

It's an education vacation
And the party never has to stop

« Leah Rose Elliott; Tassorosso; Scheda »
 
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Laowyn Hawk
view post Posted on 7/1/2018, 15:11




Dopo aver ascoltato le esposizioni degli studenti, il fantasma esplose in un attimo di autocommiserazione. Non era affatto contento della situazione in cui si era ritrovato dopo la sua morte. Una vita celebre come la sua meritava di certo un’esperienza postuma altrettanto gloriosa, e Laowyn conveniva con questo. L’attuale residenza dello spirito di Händel nella cattedrale di Westmister era vista dal musicista più come una prigionia che un onore. Nell’ascoltare quelle parole, l’irlandese decise senza alcun dubbio che avrebbe fatto il possibile per aiutare Friederich a ritrovare la serenità.
A quanto pare non fu l’unica ad elaborare tale pensiero poiché immediatamente alcuni membri del club di musica si fecero avanti consolando il maestro ed offrendo il loro aiuto alla causa. Fu una magnifica dimostrazione di bontà d’animo, che fece spuntare un sorriso orgoglioso sul viso della ragazza.
Quelle parole ebbero un effetto positivo sul compositore, che, dopo un momento di riflessione, decise di aprirsi con i giovani musicisti, raccontando il particolare episodio all’origine dei suoi tomenti, avvenuto proprio in corrispondenza della sua morte. In età avanzata, infatti, Händel decise di aprire le porte all’insegnamento, mentre aveva intrapreso la composizione di quella che sarebbe dovuta essere la sua opera migliore. Un giorno un ricco ragazzo olandese si presentò con la richiesta di comporre un’opera a suo nome in modo da poter entrare in una prestigiosa accademia. Il vecchio compositore, che aveva avuto il buon senso di rifiutare un simile affronto al proprio onore, si ritrovò a dover subire la vendetta dell’aristocratico, che lo pugnalò alle spalle, rubandogli l’opera ancora inedita.
La storia fu a dir poco scioccante per la giovane Laowyn, con si era di certo immaginata che si potesse nascondere un evento così tragico dietro alla morte del musicista, che nei libri viene fatta passare per una banale setticemia. Ciò che più rattristò la giallo-nero fu l’amarezza con cui Händel descriveva la decisione di dare prova della sua generosità e dedicare il suo talento all’istruzione di aspiranti musicisti. Secondo la morale di Laowyn, la generosità non poteva in alcun modo risultare una scelta sbagliata, per cui decise che avrebbe fatto cambiare idea al compositore con un suo atto di generosità nell’aiutarlo a ritrovare la tanto ambita serenità. Ora non restava che ideare un modo per compiere quel nobile proposito, e fortunatamente i compagni della ragazza si stavano impegnando quanto lei nel trovare una soluzione.
La capogruppo Violet suggerì che di mettersi alla ricerca dello spartito dell’opera, in modo tale da far venire a galla la verità, attribuendo il componimento al suo vero autore. A Laowyn sembrò un modo fantastico per restaurare la fama sottratta ingiustamente al grande musicista. Subito l’idea fomentò gli animi degli altri ragazzi, ed una Tassorosso propose di cercare negli archivi dell’accademia a cui si era iscritto il ragazzo per trovare il brano e suggerì inoltre di eseguirlo per rendere omaggio al suo vero ideatore. Laowyn non esitò e si mostrò subito favorevole all’idea.

“Certo, conoscendo anche il nome del ladro dovrebbe essere semplice ritrovare lo spartito se è ancora presente negli archivi della scuola” esordì fiduciosa. “Per eseguirlo potremmo chiedere una mano al Choir of Westminster Abbey visto che siamo qui. Sono sicura che se presentiamo loro la situazione saranno disposti ad aiutarci per una causa così nobile, che ne dite?” chiese dunque ai compagni, passando lo sguardo di viso in viso nel tentativo di comprendere se approvassero o meno la proposta.
 
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view post Posted on 7/1/2018, 15:48
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Secondo Anno

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Melodrammatico lo rimaneva, ma forse aveva i suoi buoni motivi per rimanere in quel posto a tormentare poveri passanti - ma, soprattutto, per tormentare loro con il suo terribile accento. Dopotutto, Wolf non era veramente interessante a quello che subivano o non subivano degli ignari sconosciuti. Tornando, però, alla storia raccontata da Handel - non aveva risposto alla sua domanda, chissà se qualcuno se ne fosse accorto - si poteva notare come gli animi di tutti i partecipanti alla gita si fossero infiammati dopo la scioccante rivelazione: all'improvviso, quella che sembrava essere una normale e tranquilla gita scolastica, si era trasformata in una caccia al tesoro - pardon, allo spartito rubato.
Mi scusi Maestro, Lei ha già provato a rivelare a qualcun altro quello che ci ha appena detto?
Wolfgang, probabilmente con uno spirito differente rispetto a quello dei suoi compagni, era comunque interessato a mettere le mani su quello che poteva considerarsi un'opera inedita di Handel: il problema era che immaginava anche di non essere l'unico a provare un tal desiderio e, per quanto le idee delle suw compagne fossero più che apprezzabili, sarebbe stato difficile recuperare un tale tesoro se in tutti quegli anni il Maestro non avesse tenuto la bocca ben cucita.
Se per caso qualcun'altro fosse a conoscenza dello spartito potrebbe essere difficile recuperarlo.
Lui non avrebbe coinvolto nessuno di esterno al loro gruppo, ma se Violet avesse accettato la proposta di Laowyn sarebbe stato costretto a mordersi la lingua pur di non esprimere pareri contrastanti.
 
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view post Posted on 9/3/2018, 22:33
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Il Fato

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Che la personalità di Händel fosse particolare era fatto ben noto, i libri erano pieni di eventi ed aneddoti riguardanti il famoso compositore, e i ragazzi ne ebbero nuova dimostrazione nei pochi secondi che seguirono il suo triste racconto. Anziché crogiolarsi nella disperazione, egli iniziò a volteggiare rapidamente in cerchio sopra le teste dei musicanti con fare irrequieto. Mai avrebbe immaginato di poter riesumare ricordi lontani ormai di secoli, né tantomeno di poter rivivere sensazioni quasi umane. La confusione si fece strada tra le sue trasparenti pareti, eppure…quelle emozioni, per quanto negative fossero, gli piacevano. Quei giovani che tanto aveva sottovalutato erano riusciti a dargli un qualcosa che sembrava essere stato perso per sempre: che potessero riuscire anche a dargli la pace eterna?

Non appena le due fanciulle terminarono le loro supposizioni, il fantasma scese di quota, infilandosi in mezzo al gruppo di studenti e tornando alla loro altezza, faccia a faccia.

<< Temo che quell’Accademia non esista più da molto tempo ormai, cara… >> disse, rivolgendosi alla tassina << …e in tutta sincerità non immagino dove possiate cominciare la ricerca. È da tanto tempo che non metto piede fuori da questo posto. Tanto dannatissimo tempo.>>



Quel tempo che per lui era stato così importante in vita, così prezioso, così ricompensato con moneta sonante per le sue prestazioni, era diventato la sua condanna. Legge del Contrappasso?

Si rivolse poi al serpino << Giovane musicista, guardati attorno. Orde di turisti interessati solo a immortalarsi con il morto o con le opere d’arte presenti in questo posto, urlando e schiamazzando, senza il minimo rispetto per chi ivi riposa. Chi di questi potrebbe mai ascoltare la novella di un Fantasma pazzo?>>

Lo Spirito si allontanò di qualche metro, fino ad avere l’intero gruppetto di giovani nel suo campo visivo.

<< Vi sarei grato per l’Eternità se voleste aiutarmi a trovare la Pace. Trovate la Partitura e portatela nel luogo ove riposo, prima che il Tempo e la Solitudine tornino a divorarmi. >>

Un nuovo urlo straziato e il Fantasma scomparve nel nulla. Cosa avrebbero fatto i giovani musicisti?






//Bene pargoli, qui finisce la prima parte. Vi chiedo solo un ultimo post di chiusura con le riflessioni del caso. Decidete quindi dove iniziare le vostre ricerche ed aprite un nuovo topic. Lí vi seguiró.
Ps. Portate i vostri strumenti. Invito inoltre il Capogruppo a fornirmi in privato una lista dei partecipanti con il relativo strumento.
 
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49 replies since 12/7/2017, 21:08   1067 views
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