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| | It's an education vacation And the party never has to stop « Leah Rose Elliott; Tassorosso; Scheda » | Quando il fantasma decise che doveva lanciarsi in una interrogazione, Leah non riuscì a trattenere un moto di disappunto. Incrociando le braccia sul petto gli dedicò un'occhiataccia: doveva essere una gita a base di musica o l'ennesima barbosissima lezione di Storia della Magia? Violet, da brava leader qual era, era preparatissima e aveva sciorinato informazioni su metà delle opere di Handel con una precisione e una grazia invidiabili. Leah si ricordava metà delle cose che aveva letto... e di quella metà non ne aveva più un'idea troppo chiara, con tutte le cose che erano successe tra i pomeriggi di studio in biblioteca e quel momento. Ciononostante, non voleva far fare brutta figura a Violet, quindi attese che Wolf terminasse e poi prese la parola. «Anche io mi sono documentata un po' sulle opere, come ha detto Violet,» disse. La sua voce tradiva sicuramente la sua noia al pensiero di dover elencare titoli e nomi. Sperava non trapelasse troppo il fatto che quando aveva iniziato le ricerche, in biblioteca, si era ritrovata davanti a rotoli di pergamena lunghi come la Grande Muraglia Cinese e a tomi di dimensioni tali che avrebbe potuto costruirci una Hogwarts in miniatura. Ma poi aveva avuto la rivelazione. Aveva tampinato la bibliotecaria fino al punto da farsi mandare al diavolo, ma aveva ottenuto ciò di cui aveva bisogno: una serie di libri incantati che "suonavano" le opere se accarezzavi le loro pagine nel modo giusto. A volte bisognava toccacciarle come tastiere, altre accarezzarle come le corde di un'arpa... Leggere informazioni noiose con di sottofondo un po' di musica era tutta un'altra cosa. Senza contare che così si ricordava molto meglio anche le opere. «Dunque, se riprendo il discorso abbandonato da Violet, direi che restano ancora da nominare alcune opere importanti. Ariodante, per esempio, o Alcina. O anche Serse. Le ha chiamate tutte solo con il nome dei protagonisti, vero? Lo trovo geniale, breve e facile da ricordare. Dunque, Alcina e Ariodante sono altre due opere ispirate dall'Orlando Furioso... doveva piacerle molto, non è vero? La parte dei violini mi era piaciuta molto, in queste due opere, sopratutto dell'Alcina, lo ammetto. In tutti e tre i casi però ho preferito la musica alla parte cantata, tutti quei gorgheggi non mi convincono molto! Con rispetto parlando, si intende, Maestro!» Si affrettò ad aggiungere quando si rese conto che stava pensando a voce alta, e per di più davanti all'autore di quello che stava snocciolando con tanta disinvoltura. «Poi mi ricordo di aver letto di un sacco di oratori, composizioni di argomento religioso con coro, solisti e orchestra. Quelli mi sono piaciuti davvero molto, sa? Molto! Forse perchè c'erano tutti quei brani corali così forti e potenti, ed essendo fatti solo per essere cantati e raccontati, e non recitati, la musica trasmetteva ancora di più! Mi è piaciuto davvero tanto, anche se non conoscevo quasi nessuna delle storie dell'antico testamento da cui erano tratte. Mi è piaciuta soprattutto l'Esther!» Leah riprese fiato, pensando a come si era sentita portare indietro nel tempo dalle opere di quella parte del libro. «Un'altra parte che mi è piaciuta molto è stata quella... aspetti che mi torna in mente. - Aveva riascoltato quell'opera due volte, con gli occhi chiusi, allungata sulla sedia della Sala Comune mentre tutti erano fuori a godersi il sole di giugno. - Santa Cecilia. No, l'Ode a Santa Cecilia! O qualcosa del genere, sì insomma. Ma lo sa meglio di me a cosa mi riferisco!» Quell'Ode era quanto di più simile a un musical, e l'aveva ascoltata davvero volentieri. «E poi ovviamente c'è la sua opera più famosa, quella che ha anche lì nel bassorilievo della tomba - disse Leah, indicando il monumento alle sue spalle - il Messia. Anche questo è un'oratorio, ed è stato scritto per beneficienza! Mi ricordo anche che è stato eseguito in Irlanda, a Dublino! Anche questa è un'opera biblica, ma sul Nuovo Testamento... è l'unica, mi pare! So che è divisa in tre parti: Natale, Passione e Resurrezione e infine glorificazione di Dio e destino dell'umanità. È da quest'opera che viene il suo famosissimo Halleluja!» Leah sorrise tra sè, perchè quando aveva sentito quel pezzo si era alzata in piedi e si era messa a cantare insieme al libro, scoppiando a ridere da sola alla fine dell'esibizione. «Poi dopo il Messia ha scritto ancora, tipo la Musica per i reali fuochi d'artificio! Anche quella davvero geniale! Perfetta per uno spettacolo pirotecnico, mi piacerebbe ascoltarla vedendone uno che va a ritmo! Ha scritto moltissimo, Maestro Handel, dico davvero! I libri con le sue opere sono enormi, sa? E ci sono sicuramente tantissime opere che non ho sentito e anche di quelle che ho ascoltato ne ho nominate solo una piccolissima parte, ma penso che sia contento che le sue opere sono ancora note adesso, e che sono piaciute anche ad una dodicenne del ventunesimo secolo!» Leah cercò di conquistarsi le simpatie del fantasma con un sorriso, addolcendo così la sua "captatio benevolentiae" finale. Non si ricordava forse nomi date e trame con lo stesso entusiasmo di Violet, ma lei non era fatta per lo studio... e non poteva cambiare quello che era. E poi il barocco e la musica sacra e la musica classica in generale non la facevano impazzire. Le era piaciuto ascoltare e studiare qualcosa di nuovo e diverso, e sperava davvero che Handel avrebbe apprezzato il suo sforzo, per piccolo che fosse. |
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