| Oh, di questo non preoccuparti, ribattè Wolf ironicamente. Probabilmente le sue parole l'avevano nuovamente imbarazzata - il rossore delle guance spiccava rispetto al candore della pelle - eppure sembrava che Megan gli stesse ricambiando il favore, considerando la sua risposta: stava esagerando? Era davvero così evidente il suo comportamento? Megan, però, non aveva mai avuto modo di conoscere una qualsiasi sua altra versione: come poteva sapere che quello non era un comportamento usuale per lui? Giravano voci a Hogwarts o Danielle le aveva raccontato del loro primo incontro? Oh, non sarebbe stato affatto giusto: lei si era facilmente adeguata alla sua stregua, senza giustificazione alcuna. No, doveva rilassarsi: probabilmente stava leggendo troppi inesistenti sottintesi in una innocentissima frase - non sapeva come risponderle, però. E se non le avesse risposto, come avrebbe potuto prenderla lei? Sorrise, a sua volta imbarazzato dal suo commento, nascondendosi dal suo sguardo, fin troppo espressivo. Il Wizard è un club di musica, dove gli studenti che lo desiderano possono ritrovarsi per suonare o cantare, od imparare a farlo, le spiegò, con un sorrisetto imbarazzato nei suoi stessi confronti, Sembro un manifesto, ma è sostanzialmente quello che ho detto: io ci sono finito praticamente per sbaglio e, non so nemmeno come, ma mi sono ritrovato in mezzo alla preparazione dello spettacolo di Halloween. Ricordava ancora l'imbarazzo dei primi incontri, la fatica per memorizzare le parti e la paura sorda prima di entrare in scena: lo spettacolo era stato un successo, ma prepararlo non era stata una passeggiata. Comunque, se ti interessa, dovresti provare a scrivere a Violet: alla fine, partecipare non richiede tantissimo impegno e mi farebbe piacere vederti più spesso anche ad Hogwarts. Ecco, si era aperto nuovamente troppo: eppure era stato sincero, sarebbe stato bello poter frequentare Megan anche ad Hogwarts. Nonostante fosse passato già un anno ed avesse incontrato diverse persone, non si era mai legato veramente a nessuno - Megan era un'eccezione, una bella eccezione. Lei gli prese la mano per leggere l'ora, ma a Wolfgang non poteva interessare meno: tutta la sua attenzione era concentrata sul punto in cui le loro mani si toccavano - sperava, sì sperava non la lasciasse troppo presto: era stato piacevole stare vicino a lei mentre camminavano insieme, voleva rivivere per qualche momento ancora quella sensazione. Lo sono anche io. Era sincero sì, ma di cosa stava realmente parlando?
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