| Credo che questo sia il voto più basso che io abbia mai preso da quando ho iniziato Hogwarts. Nonostante il tono che somigliava quasi a un lamento, Wolfgang era abbastanza soddisfatto da come era andata con il pianoforte: non sapeva se fosse riuscito a sorprendere Megan con le sue - inesistenti - abilità da musicista, ma sembrava che non fosse stato così pessimo come aveva temuto. Non poteva rispondere alle rassicurazioni della ragazza, proprio non poteva, ma le rivolse un sorriso un sorriso grato: era sicuro che non appena avesse avuto le capacità di suonare il suo violoncello, tutti i suoi sarebbero stati ripagati, ma fino a quel momento sapeva anche avrebbe dovuto ingoiare qualche rospo e impegnarsi per raggiungere quel risultato - non era un problema, però, aveva imparato già da tempo che nulla in quel mondo veniva regalato: tutti avevano uno scopo, tutti avevano un prezzo. Dovrai aspettare il via libera di Violet prima di sentirmi suonare, temo: al momento mi sta insegnando a leggere le note, quindi non posso assicurarti nulla. Quando, però, Megan gli ricordò che fosse ora di andare a casa, Wolfgang sapeva di non poter comprare altro tempo così come aveva fatto con il pianoforte: era il momento di salutarla, anche se l'idea non lo allettava per nulla - dal tono di voce della ragazza sembrava che neppure a lei piacesse l'idea. Sapeva di aver passato una giornata più unica che rara, sapeva che la connessione con Megan era qualcosa di ancora più particolare, che quasi sicuramente non si sarebbe rotta solo perché da lì a poco avrebbero dovuto salutarsi: tuttavia, non poteva nascondere che il pensiero gli procurava non pochi fastidi. Hai ragione, è ora di andare. Si alzò con un sospiro dalla sua postazione al pianoforte, sebbene in quel momento proprio non aveva alcuna intenzione di andarsene da Whitehall o di salutare Megan: doveva trovare il modo per passare ancora un po' di tempo insieme a lei o, almeno, di strapparle la promessa di rivedersi ancora - le vacanze erano appena iniziate e lui non aveva intenzione di aspettare che ricominciasse Hogwarts e gli incontri al Wizard's Club per vederla ancora. Sono io a doverti ringraziare: non solo hai completamente sconfitto la mia noia, ma mi hai anche fatto scoprire posti bellissimi e buonissimi, ricordi?, gli rammentò il ragazzo, dopo aver ascoltato i suoi ringraziamenti, Sono in debito con te: chiedi e ti sarà dato - prometto che appena avrò imparato a suonare, sarai caldamente invitata ad ascoltarmi. Ascoltando la richiesta della ragazza, Wolf faticò a nascondere un sorriso soddisfatto: sebbene anche lei avesse ammesso che casa sua non distasse molto dai Giardini di Whitehall, in questo modo lui aveva la possibilità di rimandare, anche se di poco, i saluti - inoltre, avrebbe colto due piccioni con una fava: avrebbe passato altro tempo con Megan e avrebbe approfittato della metro per tornare a casa con il minimo sforzo possibile. Stavo appunto pensando di prendere la metropolitana: accompagnarti a casa non è affatto un problema per me!
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