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| L'uomo sorrise, la ragazza aveva ancora un espressione perplessa ma alzò il braccio indicando la strada da seguire. Cassia si mosse avanzando qualche passo per far intendere che avrebbe potuto camminare da sola, Vath accettò la sua decisione e la seguì verso la strada a cui la giovane lo condusse. «Non è un problema, dovrò abituarmici per la mia futura casa.» Le disse ridacchiando. «Anzi, magari la prossima volta ti inviterò io, magari a prendere un buon calice di vino nel salotto, vorrei ricambiare la cortesia.» L'uomo percorse le scale, seguendo un passo indietro, la giovane erede dei Cavendish. Superò delle stanze di squisita eleganza arrivando fino ad una stanza da letto regale grande, con molta probabilità, quanto il suo intero appartamento. «Molto bella la tua stanza da letto.» Ammise con evidente ammirazione, ambiva ad ambienti simili, miti e leggende, erano stati parte del proprio sviluppo adorava la mitologia Greca e l'Architettura Ellenica. Quella stanza, con le colonne a sostenere la volta avevano un che di cultura greca che, con le sue colonne, gliela fece apprezzare. Si prese la libertà di avvicinarsi al letto e prepararglielo, chiudendo al contempo le finestre per oscurare la stanza. Estrasse la bacchetta dal bastone da passeggio e tese il braccio in avanti, sarebbe dovuto spuntare un piccolo globo luminoso. «Vieni Cassia.» Le disse gentilmente. Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”
“ La conoscenza è potere. ” | |
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