|
|
|
Ascoltò il ragazzo con aria di superiorità. Stava scherzando? Prima faceva battute, poi si scusava... Oh era proprio un Corvonero. Dove aveva nascosto gli attributi. Lo guardò dalle parti basse al viso simulando perplessità. Non solo. Aveva improvvisamente deciso di fare la persona amichevole. *Cassia se non ci provi, non avrai mai un amico qui dentro*. Era un Corvonero dopotutto, non propriamente della peggiore specie. Era passabile. Non aveva modi granché eleganti, ma come si erano messe le cose da quella torre, ci si poteva anche buttare. Non l'avrebbe notata nessuno. E nessuno avrebbe notato nemmeno lei in quel momento che stava per abbassarsi ad un livello mai raggiunto prima. Stava per presentarsi con riluttanza porgendo la mano destra come la plebaglia babbana. Si guardò intorno. *Ma chi se ne frega, oggi è andata così*. In fondo si era stancata anche lei di inacidirsi in ogni momento. Quella giornata avrebbe deposto le armi anche lei, come forse aveva deciso di fare lui e si sarebbe comportata in maniera tranquilla. Emise un ghigno. Già che ci pensava se doveva proprio spogliarsi dei riti che facevano parte della sua vita, della sua educazione; se proprio doveva fingere di essere una ragazzina come tante, con i suoi quattordici anni e comportarsi in maniera vagamente volgare, perché non partire con un sonoro pugno in faccia? Forse sarebbe stata la cosa migliore da fare. Ma rompere un naso, ammesso che ci sia riuscita avrebbe portato tutta una serie di complicazioni. Avrebbe dovuto litigare, spiegare il perché di quel gesto, palesare il suo disgusto e magari soccorrerlo anche. Avrebbe speso più energie di quante ne aveva in quella calda serata. Strinse il pugno destro per poi rilassarlo subito. Sorrise. Un sorriso smagliante a trentadue denti bianchissimi.
- Cassia Cavendish.
Ritrasse quasi subito la mano. La stretta di mano durò il tempo che bastava per stringere energicamente la mano lui, lasciargli percepire l'energia di lei, la sua fierezza.
- Non vedi molti Serpeverde perché siamo abituati alle tenebre. Effettivamente mi trovo molto più a mio agio, nei sotterranei. Ma oggi avevo voglia di aria e di luce. Non ti scuso per il tuo atteggiamento, sappilo, ma non ho voglia di farmi nemici oggi. Ci passerò su, per ricordarmene al momento opportuno.
Sorrise di nuovo. Era tranquilla. Quella sera non sarebbe capitato nulla di spiacevole, non lì, non sulla torre, non fuori casa. Forse un giorno si sarebbero scontrati, ma in un posto neutro.
| Edited by Cassia Cavendish™ - 12/8/2017, 22:31
|
| |