Aiden Weiss
26 anni ☘ Auror ☘ scheda [
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S
t. James Park. Non aveva idea del perché avesse scelto proprio quel parco, eppure si era messo su una panchina all’ombra, con un faggio a fargli da ombrellone naturale, mentre leggeva un romanzo di Stephen King,
La Torre Nera.
Amava leggere anche i libri di autori Babbani, gli trovava fantasiosi e a volte nemmeno troppo scontati. Era piacevole scoprire che perfino i Babbani possedevano dei talenti che potevano essere forti quanto la magia di cui non erano in possesso.
Voltò pagina e sorrise nel bearsi l’inizio dell’ennesimo capitolo, senza contare che aveva avuto mezza giornata libera. L’avrebbe impiegata tutta nel totale relax, non voleva pensare ai documenti che lo attendevano in ufficio. Ma la quiete durò ben poco…
Udì un cane abbaiare, dai toni capì che doveva trattarsi di un cucciolo alquanto esuberante, anche perché ben presto se lo ritrovò urtargli le gambe con una certa prepotenza, troppo occupato ad inseguire uno scoiattolo. Aiden per poco perse la presa sul libro dal modo in cui venne colto alla sprovvista. «
Ma che diav---!!!» Infilò il pollice tra le due pagine per mantenere il segno del punto fin dove era arrivato, per poi cercare con lo sguardo il cane che lo aveva urtato.
Trovò un cucciolo di Pastore Tedesco, molto carino ma alquanto esuberante, troppo preso da quella caccia sfrenata da prestare attenzione a ciò che lo circondava, dei pericoli che poteva correre e che poteva causare. Una voce femminile arrivò alle sue orecchie da oltre le sue spalle e dalla frase che stava urlando con disperazione, dedusse che fosse la proprietaria.
Una richiesta d’aiuto, quindi, che non poteva di certo ignorare. Quel cucciolo doveva essere fermato e così Aiden dovette lasciar perdere il libro - sperò con tutto il cuore che nessuno glielo rubasse nel vederlo incustodito - per poi partire di corsa per raggiungere il cane, che si stava dirigendo verso una zona alberata e piena di cespugli. Se si fosse imboscato in quella zona, sarebbe stato difficile scovarlo e tirarlo fuori.
Aumentò il ritmo della corsa, sentendo i muscoli delle gambe gonfiarsi dallo sforzo. Correva in quel modo solo per motivi lavorativi, quando non era possibile usare la Smaterializzazione, e tutte le volte sembrava dovesse correre per miglia e miglia nel minor tempo possibile. Non poteva nemmeno usare la magia per fermare il cane, c’erano dei Babbani nei paraggi, perciò doveva contare solo sulla sua velocità e forza di gambe.
Il rosso vide il cane infilarsi tra i cespugli e lui non riuscì a fermarsi in tempo che ci cascò dentro in pieno, sentendo i rami graffiargli la faccia.
«
Dannato cane! Proprio qui ti dovevi infilare?» sbottò adirato. Annaspò con le braccia nel tentativo di liberarsi da quei rami secchi, duri e anche molti appuntiti, soprattutto dalla parte della punta o nei punti in cui si erano spezzati per il suo peso. Si sentiva in trappola…
«
Tanto quello scoiattolo è più veloce di te, piccoletto. Quindi vieni qui perché sono entrato a sufficienza dentro questo intrico di rami e foglie! Dannazione!» ringhiò tra i denti, mentre cercava di puntare i piedi e usare le mani per aprire il cespuglio, sentendo dolore ai polpastrelli che incontravano parti acuminate. Con forza dovette rompere diversi punti per sfilare via la testa e si lasciò cadere sull’erba, stordito.
PS: 175 ☘ PC: 129 ☘ PM: 124 ☘ EXP: 26.5