| Ero paralizzata, non riuscivo a muovermi e forse... forse non volevo. Quel contatto mi faceva sentire un calore forte, mi faceva sentire come se una calamita mi respingesse e mi attraesse allo stesso tempo. Quando il Signor Remar parlò di nuovo mi riscossi appena. Contegno, Alice.
"Oh, sì, mi scusi, pensavo di leggerla tutta. Seguirò il suo consiglio, penso, anche se avevo idea di comprare anche altri libri... ma tutto sommato i soldi spesi in libri sono sempre spesi bene"
La risposta data all'uomo mi aveva riportata alla lucidità, anche se il minimo per mettere insieme tre parole consecutive. Il mio cervello era fermo, attività minima, quanto bastava per le funzioni vitali. E queste comprendevano anche non perdere la dignità e il controllo di sé. Ma quella mano, quella mano sulla spalla... Vath si alzò per andare verso gli scaffali e scegliere qualche libro da consigliare ad Elijah, come da lui richiesto. Appena ci voltò le spalle io mi voltai verso Elijah, lo guardai negli occhi per un istante... Poi abbassai lo sguardo a terra, un sorriso timido appena accennato mentre sistemavo i capelli dietro l'orecchio. Rialzai gli occhi su di lui per un frazione di secondo e mi sedetti meglio avvicinandomi a lui quasi impercettibilmente, ma in modo che il suo... abbraccio? Si poteva chiamare così? Beh, in modo che fosse più facile per lui.. beh, mi avvicinai a lui a basta, non sapevo nemmeno io cosa stavo facendo, l'avevo fatto istintivamente, quasi senza avere il controllo del mio corpo... Volevo solo essergli più vicina.
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