Somewhere Only We Know ~, Contest a tema - Settembre 2017

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/9/2017, 16:03

☾ She's always smiling ☽ ~

Group:
Corvonero
Posts:
2,409

Status:



Somewhere Only We Know ~


Immagini di passaggio; ricordi tormentati, confusi. Il vento soffiava furiosamente, facendo tentennare i vetri della stanza da letto della piccola Gilbert. I piedini si muovevano incerti, come se stesse calpestando un terreno dissestato, coperto da piccole pietre appuntite, volte a bucarle i piedi; la bocca era socchiusa, le sopracciglia contratte in una smorfia di dolore. Che cosa stesse sognando la piccola, nessuno avrebbe potuto saperlo. Le manine veneree, si strinsero attorno alla coperta, che scivolava lentamente verso il lato destro del letto. Un lampo attraversò il cielo, seguito dal tuono, che fece vibrare con forza le lastre che componevano la finestra.
La bambina aprì gli occhi in preda allo spavento. Si sedette nel letto, guardandosi attorno, mentre un brivido le attraversava la schiena. Aveva sudato parecchio e non si era accorta di aver spostato tutto il lenzuolo da un lato, lasciando scoperta una parte di sé.
- Mami...-
La voce flebile e assonnata venne fuori, ma nessuno rispose al suo richiamo. I piedi toccarono il freddo parquet, l'impatto non fu dei migliori, ma doveva correre il più velocemente possibile, aveva bisogno raggiungere il lettone dei suoi genitori per ritrovare la tranquillità da quell'incubo. Quando aprì la porta però, trovò il letto vuoto.
Uno, due, tre passi. Sentì qualcuno salire le scale, il cuore le martellava nel petto, avrebbe dovuto nascondersi? Avrebbe dovuto urlare? Dove erano la mamma e il papà? Si nascose dietro la porta trattenendo il respiro, in attesa.
- Danielle? -
Un tono caldo ed avvolgente di una persona adulta, riempì il corridoio. Danielle uscì allo scoperto ed andò ad abbracciare la nonna, perdendosi nel suo profumo e beandosi di quella sensazione di calma e tranquillità.
- Dove sono la mamma e il papà? Mi hanno abbandonata...?-
Il volto della nonna si addolcì, mentre accarezzava la testa della nipote. Era una fredda sera di Novembre, il tempo non era stato clemente con Danielle né tanto meno lo era stato l'incubo che l'aveva portata a scoprire l'assenza dei suoi genitori in casa; ma allora si chiese come mai non fossero lì, che cosa sarebbe dovuto succedere ancora?

- No, tesoro, vieni con me, vedrai che ti piacerà.-
Che la mamma avesse deciso di farle una festa di compleanno anticipata? Che avessero una sorpresa per lei? Sorrise alla nonna, afferrandole la mano, mentre con pazienza scendeva le scale in legno. Erano le 23:00, non era mai stata sveglia fino a quell'ora, che Babbo Natale avesse deciso di arrivare prima? I Gilbert avevano voluto adottare la storia babbana di Babbo Natale anche per Danielle, nonostante appartenesse al mondo magico, credevano che per un bambino fosse una bella cosa, crescere con una figura che distribuiva giocattoli a quelli che avevano fatto i bravi per tutto l'anno. Quando il piedino della bambina di cinque anni toccò il tappeto del salone, fu lì che li vide, i suoi genitori, con qualcosa tra le mani. Corse verso di loro mentre il fagotto iniziava a tirare fuori piccoli strilli.

- Che cos'è? Un cane? Un gufetto? -
Lasciò la mano della nonna, osservando anche il nonno sorridere in maniera tenera e si chiese cosa le stessero nascondendo.
Si avvicinò a piccoli passi, era curiosa e allo stesso tempo temeva ciò che avrebbe visto, sentiva il cuoricino martellarle nel petto e non capiva se quella sensazione le piacesse o meno. Quando arrivò dai genitori, essi si chinarono per mostrarle il nuovo arrivato, con un sorriso che la piccola di cinque anni non aveva mai visto loro in viso.
- Lui è Jackson, tuo fratello minore.-
Qualcosa dentro Danielle si fermò. Osservò con disgusto quel neonato a cui avevano cercato di abituarla da tempo, gliene avevano parlato sempre con affetto, ma fino ad allora, lei non aveva realmente capito cosa significasse. Era fermamente convinta che suo fratello avrebbe avuto la sua età una volta nato, che avrebbe potuto giocarci insieme e che lei non sarebbe passata in secondo piano. Si guardò attorno, con aria stranita, mentre i nonni chiedevano a Katherine se potessero tenere in braccio il bambino. Osservò i loro sguardi inteneriti, i loro sorrisi, assumendo man mano la consapevolezza che non sarebbe stata più lei l'unica alla quale avrebbero dato attenzioni. Lei, la primogenita in toto, sia per i nonni sia per i genitori, dopo ben cinque, lunghi, anni, avrebbe dovuto condividere il loro affetto con quel Jackson.
- E io?!-
Urlò in preda al panico. Batté i piedi per terra, iniziando a piangere. Non avrebbe mai accettato quella condizione, sentiva il suo mondo cadere a pezzi; ricordava con gioia i momenti in cui i suoi genitori non lavoravano e correvano a giocare con lei nella neve; le sere passate davanti al camino durante il Natale, mentre il fuoco scoppiettava; la domenica mattina, quando la mamma la vestiva e il papà provvedeva a portarla sulle spalle. Che fine avrebbero fatto tutte quelle giornate? Sentì la gelosia pervaderle il corpicino e la delusione prendere possesso di sé.
- Io non lo voglio questo fratello.-
Tirò un calcio alla poltrona, avvertendo una leggera pressione sulle sue braccia.
Suo padre l'aveva presa di peso, l'aveva portata in cucina e si era inginocchiato per parlarle, il tutto era stato condito dalle urla della bambina e del neonato, che in poco tempo si zittì, poiché cullato dalle braccia della nonna.
- Dani, tu resti sempre la nostra bambina, ma devi capire che Jackson è molto piccolo e non sa parlare, ha bisogno di noi e ha bisogno di te.-
Si sentì accarezzare la testa, mentre le lacrime ed i singhiozzi non accennavano ad arrestarsi.

- I-io non lo voglio. I-i-i-o n-oon vogliio ch-e c-ambia tut-to. -
Per una bambina abituata ad avere attenzioni da anni non sarebbe stato facile un cambiamento di tale portata; non tutti i bambini riuscivano a prendere bene la nascita dei secondogeniti, specialmente, non una bambina circondata da affetto nei primi anni di vita. Il padre poteva leggere negli occhi di Danielle la delusione, sapeva di non poter farle cambiare idea nella frazione di poco tempo, ma sperava che nelle settimane a venire, sua figlia sarebbe riuscita ad accettare quel cambiamento, soprattutto perché sarebbe stato il primo di una lunga serie.
- Ascolta Danielle, noi saremo qui sempre, per qualsiasi cosa. Tu dovrai insegnare tante cose al tuo fratellino, dovrai prenderti anche tu cura di lui. Lo so che sembra difficile al momento, è tutto nuovo per te, ma vedrai che con il tempo, tuo fratello ti piacerà sempre di più.-
Si sentì abbracciare e si aggrappò al padre con tutte le sue forze, buttandogli le braccine al collo, mentre continuava a piangere in silenzio. Fu cinta sotto il sedere dalle braccia dell'uomo, che provvide ad alzarsi in piedi e portarla in salone dal resto della famiglia. La mamma aveva ripreso il fratello tra le braccia, la sentì cantare per lui e il cuore si strinse in una morsa di dolore. Katherine guardò la sua bambina e si avvicinò a lei, stretta ancora tra le braccia del padre. Le diede un bacio sulla fronte, per farle capire che nessuno avrebbe sostituito il suo affetto per lei.
- Sarai una sorella meravigliosa.-
La piccola Gilbert storse il naso e salutò con fare riluttante il fratello; qualcosa stava già iniziando a muoversi. Quel gesto decretò il primo passo verso il cambiamento. I Gilbert, inclusa la piccola della famiglia, sapevano che non sarebbe stato semplice, che avrebbero dovuto cambiare anche loro per far sì che la primogenita accettasse ed amasse suo fratello, ma, a differenza della loro figlia, questo non li spaventava. Un solo pensiero, invece, attraversò la testa della bambina, ancora stretta al petto del padre.
"Quindi, adesso, io sono grande?"
Il vento del cambiamento soffiò ancora una volta e proprio come la stagione di Novembre lasciava spazio a quella di Dicembre, Danielle avrebbe dovuto affrontare il suo inverno.

© Lyndsy Fonseca


Ovviamente, ho sbagliato volontariamente i tempi verbali di Danielle, visto che ha solo cinque anni.
 
Top
0 replies since 28/9/2017, 16:03   36 views
  Share