Li fornì, più o meno convinto, le sue generalità complete. Il sorriso del cinese apparentemente cordiale, strideva palesemente con i suoi gesti che lasciavano passare l’ennesima provocazione.
Calma Tessa. Hai chiesto e ti ha risposto. Non far caso ai suoi modi o cadiamo nella sua trappola, respira, nemmeno troppo vistosamente, e incassa con dignità.La mente dell’Avvomago lavorava sul comportamento e sulle parole di Li mentre cercava di controllare anche le proprie parole e i propri gesti. Il terreno che calpestava era un terreno minato e occorreva procedere con cautela.
La ringrazio Lao Li e le faccio i miei più vivi complimenti. Porta benissimo la sua età.Il complimento di Tessa era davvero sincero. Li dimostrava molto meno dei suoi 53 anni a suo parere e fu con una non celata sorpresa che la donna, dopo aver rivolto un accenno di sorriso, piegò il capo riprendendo a scrivere. Per la sua esperienza e per le informazioni che aveva preso i cinesi erano sensibili ai complimenti e forse questo era l’unico sincero che Tessa potesse rivolgergli.
Nel prosieguo del colloquio Tessa, seppur fisicamente lontana da Vath, avvertì un silenzioso scambio fra lei e il Collega. Che si trattasse di intesa, di sintonia o semplicemente di trarre le medesime conclusioni allo stesso momento non faceva una gran differenza ma la ragazza percepì quello che poteva essere il gancio a cui potersi attaccare per andare avanti nella trattativa.
Le parole di Vath che, opportunamente, precedettero le sue, furono la sonora conferma delle sue stesse intuizioni e Tessa, impassibile, ascoltò il collega facendo si che la sua espressione rimanesse seria ma serena.
Lao Li, con tutto il rispetto, mi permetto di puntualizzare: vero è che per ogni Paese il concetto di ‘legalità’ varia in base ad usi, costumi, cultura e quant’altro. La Cina, e l’Inghilterra, sono grandi Paesi con tradizioni e legislazioni diverse ed è per questo che siamo qui. Per convenire ad un accordo che soddisfi entrambe le parti. Se troveremo questo accordo sia la Cina che l’Inghilterra ne potranno trarre profitto.Era superfluo, a parere di Tessa, sottolineare il piccolo particolare che per Cina non si intendeva affatto ‘tutta la Cina’ ma, in quello specifico caso, per Cina si intendeva Li e la sua cerchia di sinistri collaboratori.
Vath aveva espressamente richiesto la visura del documento in possesso di Li. Tessa ringraziò mentalmente il Collega rivolgendogli un piccolo cenno col capo in segno di assenso ma prima di poter, eventualmente, protendere la mano per prendere visione del contenuto del documento ritenne educato e cortese rispondere al cinese in merito alla sua domanda.
Visto che me lo chiede, Lao Li, mi permetto di esprimere il mio modesto parere in merito. Scendere a compromessi è un’arte e lei lo sa meglio di me. Il nostro Paese accoglie ed ospita la vostra comunità facilitando l’integrazione fra i popoli ma…Tessa fece una pausa mettendo una leggera enfasi sull’ultima parola pronunciata. Una piccola pausa che forse generò una specie di aspettativa e che a lei servì per dar maggior incisione al prosieguo. Quando riprese il suo sguardo era focalizzato sul cinese. Uno sguardo fermo senza essere freddo era quello che Tessa voleva che Li osservasse.
Ma siamo in Inghilterra. Le nostre leggi sono quelle che fanno testo. Discutere i termini di questo accordo è cosa possibile e buona se questo avviene entro i termini della normativa inglese vigente. La prego di non dubitare delle nostre buone intenzioni, siamo fra persone civili e ragionevoli per cui non dubito della buona volontà di ognuno di noi affinchè si possa addivenire ad un reciproco scambio all’interno della legalità. Di concreto Tessa non aveva sputato sentenze, aveva puntualizzato e posto limiti alla trattativa. In fondo, piacesse o meno a Li, quello era il suo compito. L’Avvomago aveva cercato, a suo parere, di aprire un varco attraverso il quale ampliare il margine della trattiva ma non poteva e non voleva permettere a Li di ipotizzare di poter fare quello che voleva. Non aveva il potere di concedere o rifiutare ma riteneva che il suo compito fosse quello di ‘accompagnare’ le parti su un terreno comune su cui discutere.
La donna, per il momento, ritenne di dover sospendere la trascrizione in attesa che i punti venissero chiariti, ben definiti e per farlo aveva bisogno di controllare che il documento in possesso di Li corrispondesse a quello approvato dalla legislazione Inglese. Se, come credeva, fossero state omesse delle voci circa le materie ritenute illegali era suo preciso dovere rilevarle e farle presenti a tutti i componenti del gruppo.