| Quando la Morte ti Sussurra… ti Chiama… Cosa ti dà la forza di Reagire... di Non Rispondere? Mìreen Kathleen Niamh FiachranQuel ragazzo le piaceva, c'era poco da fare, nella sua testa, sempre più annebbiata dall'alcool se lo ripeteva come una scema. Si era addirittura preoccupato quando aveva bevuto quel sorso che l'aveva spiazzata per bene, a quanto pare aveva capito che non era stato solo il caldo del locale ad averle fatto venire il rossore alle guance, ma non le interessava, al momento riusciva solo a pensare a lui e a quanto stupida fosse a sentirsi tanto interessata e attratta da un ragazzo appena conosciuto, sicuramente babbano che probabilmente non avrebbe più rivisto. Però lui forse non provava la stessa cosa nei suoi confronti, il suo modo di parlare, il suo comportamento e atteggiamento glielo avevano fatto pensare... oppure non era uno espansivo da mostrare subito il suo interesse, magari a fine serata le avrebbe chiesto il numero di cellulare...
Quando inconsciamente gli disegnò sul braccio la triquetra col dito le stava dicendo che anche sua madre soffriva la perdita del marito, nonchè suo padre e da come aveva anche lui abbassato lo sguardo, come lei non era una ferita rimarginata, quanto profonda fosse rispetto la sua non poteva saperlo, ma era ancora aperta, questo era sicuro.[Un'altra cosa che abbiamo in comune e per quanto non sia il massimo, condividere una perdita tanto importante è qualcosa di... speciale...] Si era piacevolmente stupita che conoscesse il significato della triquetra, non era da tutti i babbani conoscere certe simbologie celtiche, ma provenendo dall'Irlanda come lei, poteva starci che avesse delle conoscenze in materia, in fondo gli irlandesi erano conosciuti per esser di natura molto legati alle tradizioni e se viveva in Scozia aveva un doppio pacchetto di cultura druidica. Quasi gli rise in faccia quando la mise in guardia, nella sua famiglia era uno dei simboli più usati e riportati in libri, oggetti, perfino sui vestiti, era cresciuta con le tradizioni, la cultura e pure la lingua celtica, non aveva paura ad un usarlo, anzi si sentiva protetta e rilassata ogni volta che se lo tracciava, di solito sul palmo della mano o sul cuore.<< Non immaginavo che conoscessi un simbolo celtico importante come quello... E se ti dicessi che nella mia famiglia quel simbolo è estremamente importante? Quindi anche a te hanno raccontato le storie sul popolo druidico della nostra terra d'origine. Chissà cos'altro mi nascondi, chissà chi sei veramente. >>Questo alone di mistero le piaceva, le faceva venir voglia di conoscerlo ancora di più, di conoscere la sua storia, il periodo in cui abitava in Irlanda, i miti e leggende che più lo affascinavano o le creature del folklore che secondo lui potevano esistere veramente o da quale credenza traevano le loro radici, naturalmente lei essendo maga già sapeva la risposta, ma sarebbe stato bello parlarne con lui e sentire la sua opinione. Mentre allungava alla donna dietro il balcone l'ammontare in sterline (se le era fatte cambiare alla Gringotts) così da liberarsene subito, prese un altro sorso e un pensiero stupido le venne in mente...[Forse potrei dirgli la verità su di me e sull'esistenza della magia... Forse non rimarrebbe sconvolto dalla scoperta, infondo è cresciuto come me a pane e leggende, potrebbe rimanere stupito in senso buono!] «Charles… Charles O’Brien.»Le piaceva il suo nome, anche se si aspettava qualcosa di più... "irlandese"? Qualcosa tipo Anouk o Cillian... Lei aveva 2 nomi e addirittura i cognomi carichi di significato per la lingua irlandese, forse dava per scontato che anche i suoi genitori avessero pensato a fare la stessa cosa con lui, almeno sapeva come si chiamava il ragazzo che in una sola serata aveva risvegliato il suo interesse.<< Piacere di conoscerti Sir Charles O’Brien. Ti confesso che mi aspettavo un nome più particolare, mi spiego: io mi chiamo Mìreen, ma a casa, mia madre, mia nonna e chiunque mi conosca nel nostro villaggio mi chiamano "Muìrin" che sarebbe la versione gaelica del mio nome, nasce da una leggende su 2 gemelle streghe la cui storia è molto affascinante, ma col tempo i nomi si sono "fusi" diventando uno la pronuncia gaelica dell'altro nome, magari te la racconterò se non la conosci già la storia. >>Scese dallo sgabello per stringergli meglio la mano... quando sentì la presa di lui delicata, sentì una forte scossa percorrerle dalla mano lungo il braccio per poi scorrere lungo tutta la schiena, dove aveva il tatuaggio della fenice che si era fatta tempo addietro. Non sapeva se lui l'aveva sentita com'era successo a lei, ma rimase ferma immobile, chiedendosi se se lo era solo immaginato o se era successo veramente.
Il suo cuore ora batteva all'impazzata, come che quella scarica di pura elettricità le avesse caricato ben oltre il limite consentito quello stupido organo che ora non voleva fermarsi, vampate di caldo le rendevano quei vestiti fastidiosi e più pesanti di quanto già non lo fossero. Provò ad abbassarli ulteriormente, ma senza riuscita con suo enorme fastidio. Una voglia irrefrenabile le balenò in testa mentre lo guardava, cercando quegli occhi blu come il mare in cui ora avrebbe voluto sprofondare solo per rinfrescarsi le idee e rinsanire... cercò di cacciarla indietro ma non ce la faceva. Non voleva farlo... o forse Sì? Sì che voleva farlo se no non le sarebbe comparso quel... bisogno, era quasi doloroso, un formicolio che pur di farlo smettere faresti qualsiasi cosa, il cuore non smetteva di pompare, era rossa, lo sapeva bene... non ce la faceva, non ne aveva il coraggio di farlo... Ma allora a cosa era servito tutto quel "voler cambiare", "esser una ragazza diversa", più istinto e meno testa..ecc?[Basta. Lo faccio.]E prima che le nebbie dell'alcool si diradassero per far trovare la ragione al suo cervello e ristabilire gli inibitori, prima di possibili ripensamenti, con un gemito che poteva essere sia un lamento sia un verso eccitato, si gettò tra le sue braccia... e LO BACIO' . Premette le sue labbra su quelle di lui, approfittando di quello che ipotizzò fosse uno stato confusionale in cui probabilmente era finito, per quel suo gesto completamente insensato e sconsiderato. Le sembrò che il tempo si fosse fermato a quel momento esatto, ogni suo senso amplificato all'ennesima potenza: il suo corpo aderente a quello di lui, così caldo e tonico... da quanto non si sentiva così protetta da un semplice abbraccio? Colei che vuole fare l'Auror per difendere il bene e proteggere, agoniava più di ogni altra cosa l'esser a sua volta protetta e sentirsi al sicuro come non le succedeva da tempo... il respiro di lui mentre si avvicinava le provocò un brivido nel petto... e le sue labbra, così morbide e invitanti... Siano maledetti i 1000 pensieri e immagini "poco innocenti" che le vennero in mente nel preciso attimo in cui sentì il sapore di lui sulle proprie labbra. Avrebbe voluto rimanere lì, in quella frattura temporale dove il tempo si era fermato e per la prima volta dopo tanto tanto tempo, era tornata a sentirsi viva. Durò poco... un sospiro? Il battito delle ali di una farfalla? O un battito di ciglia? No, non lo sapeva, si staccò da lui a malincuore e indietreggiando gli disse in gaelico-irlandese, in modo che solo lui capisse, con voce roca e ansimante per l'emozione di quello che aveva fatto e una punta di tristezza per il dispiacere del doversene andare via prima che lui chiedesse spiegazioni che lei non sapeva dargli:<< Tá brón orm le haghaidh mo gesture, ach raibh mé in ann seasamh in aghaidh an draíocht a sreabhadh idir linn. Slán mo ghrian dearg... >>
Significato: "Scusa per il mio gesto, ma non ho resistito alla magia che scorreva tra di noi. Addio mio sole rosso." Corse al tavolo a prendere le sue cose, senza neanche voltarsi e fermarsi per indossarle, uscì fuori dal locale, accaldata com'era, neanche sentiva il freddo e la neve che scendeva lenta al contatto con la sua pelle si scioglieva all'istante da quanto era calda. Si infilò nel primo vicolo per smaterializzarsi, per quella serata ne aveva fatte abbastanza di cavolate, non aveva voglia di rischiare un assideramento e con l'alcool che aveva bevuto pure il perdersi per strada.[Non ho bisogno di "far 2 passi e rinfrescarmi le idee", non ho niente di cui pensare: l'ho fatto, ho baciato uno appena conosciuto, prendendo IO l'iniziativa... e che non rivedrò mai più. Bella cavolata Mìreen, complimenti...] Aiden, leggi cosa ti ho scritto su whatsapp prima di protestare e/o rispondere al post. Edited by LadyShamy90 - 14/12/2017, 20:04
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