Quando la Morte ti Sussurra… ti Chiama…
Cosa ti dà la forza di Reagire... di Non Rispondere?
Mìreen Kathleen Niamh Fiachran
Mìreen rimase stupita dalla vera età del bastone, immaginava che fosse "vecchio", ma non così tanto, infondo sembrava quasi nuovo.
[Cavolo si è fatto entrambe le Guerre Mondiali! Però è anche ben conservato, ci deve tenere veramente tanto a quell'oggetto e anche a suo nonno, da come ne parla.]
Anche lei era attaccata a sua nonna, aveva rimasto solo la materna, ma ci era affezionata un sacco, anche da piccola adorava andarla a trovare sia perchè abitava nell'Irlanda del Nord, dove adesso abitavano anche loro e di cui si era innamorata appena visto, sia perchè sua nonna era un pozzo di conoscenza folkloristica, tradizioni, miti e leggende, il mondo celtico e druidico non avevano segreti per lei, ripeteva continuamente che loro discendevano da un'antica e importante "famiglia" druidica che abitava in quella zona o poco distante e che i miei antenati nascondevano un segreto. Sua nonna stessa nascondeva qualcosa, a volte aveva atteggiamenti strani, era distratta, osservava oggetti, posti anche mai visti con una concentrazione innaturale, a volte sembrava "cadere in trace" o spariva per dei giorni per poi ricomparire dal nulla.
La sua o meglio, loro casa, era una grande e antica casa padronale, la più grande del villaggio, tutte portano rispetto a sua nonna, la guardano chi con riverenza, chi con cordialità, chi addirittura quasi paura o sospetto, una donna tutta d'un pezzo, autorevole e intelligente benchè non sia mai andata a scuola, era stata lei ad istruire sua madre ed era cresciuta bene e brava negli incantesimi anche senza un'istruzione scolastica. L'amuleto che porta sempre con sè era di sua madre, che l'aveva ricevuto dalla nonna e sua nonna lo aveva ricevuto dalla bisnonna e così via per lunghe generazioni di Fiachran... a volte Mìreen si chiedeva quanto fosse vecchio, ma per un qualche motivo il materiale non era stato intaccato, ancora quasi perfetto in tutti quei secoli, era di un materiale che ora non ricordava il nome, ma aveva delle pietre bellissime come decorazione che a contatto con le mani sembravano scaldarsi da sole e le rifiniture, gli intrecci erano una cosa che Mìreen adorava seguire col dito per concentrarsi o rilassarsi quando era da sola.
Non pensava i fossero problemi a tirarlo fuori, infondo era un oggetto importante per la sua famiglia, agli ochi degli altri poteva benissimo esser scambiata per bigiotteria da fiera popolare, a differenza del bastone di Vath che anche a km di distanza si vedeva essere importante a livello monetario. Così tirò fuori da sotto la tutta e dai numerosi strati per non morire di freddo, il suo amato amuleto o ciondolo o medaglione, non sapeva nello specifico come si definiva, ma ormai era diventato il suo portafortuna quindi la parola più adatta era amuleto, rappresentava un triquetra forse in argento con pietre incastonate, si apriva per ospitarne una più grande e rifiniture in, supponeva, oro e rame lungo tutta la superficie del cerchio a formare intrecci complicati e fini.
<< So cosa significa avere un oggetto importante appartenuto ad un parente importante, questo oggetto è tramandato di generazione in generazione dalla mia famiglia da secoli, non so proprio dire l'età effettiva, so solo che è parecchio antico benchè si sia conservato splendidamente... ne sono tanto affezionata, non me ne separo mai, neanche sotto la doccia! >>
Rise e ascolto i discorso che faceva il nonno di Vath per abbattere i pregiudizi contro i Serpeverde, lei era un po' "razzista" da quel punto di vista, ma perchè ad Hogwarts era stata un sfortunata con quella casata, o era il suo l'anno sfigato o le vere e proprie serpi si erano organizzate per essere al suo stesso corso e all'epoca non aveva il carattere di zittirle o mandarle a quel paese, era più da zitta e allontanati, finchè offendono o rompono te amen, ingoia il rospo e vai avanti, si arrabbiava solo se prendevano di mira qualcuno a lei importante o un povero studente che non aveva fatto niente di male tranne di passare per quel corridoio in quel preciso momento. Però era vero, non doveva fare di tutta l'erba un fascio, anche tra di loro ci sono brave persone, magari sbagliano metodo "per far del bene" ma non sono tutti mangiamorte brutti e cattivi, o maghi oscuri, non tutti usano fatture e incantesimi per ottenere qualcosa, ci sono anche quelli che col duro lavoro di guadagnano rispetto e la pagnotta.
[Vath potrebbe essere uno di quelli, ho sbagliato a giudicarlo solo perchè è un Ex-serpeverde, sono stata stupida e ingiusta...]
<< Hai ragione, tra i Serpeverde ci sono anche persone brave che hanno saputo sfruttare la propria astuzia e ambizione per arrivare in alto e generalizzare additando tutti i (Ex-)Serpeverde come possibili Mangiamorte è assolutamente sbagliato.
Naturalmente penso sia scontato che preferisca la mia casa la reputi logicamente la migliore, non sai quanto sono stata stupita e felice di andare nella stessa casa, i Grifondoro, di mio padre!>>
Parlando di vestiti formali, le venne in mente che non si era portata niente dietro per un possibile colloquio, sempre se aveva passato il test teorico...
<< Ah! Adesso che mi ci hai fatto pensare, devo andare a fare shopping babbano per comprarmi 2 vestitini formali, possono sempre servire e io anche se mi fossi ricordata di portarmeli dietro è da un po' che non ne indosso e temo ormai mi stiano un po' piccoli quelli che ho casa mia proprio mia. Direi che accetto già da subito il caffè italiano, ma per il thè speravo in qualcosa di straniero, magari qualcosa di orientale oppure un infuso speciale o particolare da sentire assolutamente... pazienza, mi accontenterò del caffè.>>
Finse un'espressione sconsolata ma durò poco perchè il sorriso torno sulle sue labbra quando nominò le bottiglie di alcool riservate ad ospiti importanti che riceveva nel suo ufficio amministeriale, ma naturalmente il Signor "una regola per ogni cosa" non si sarebbe mai sognato di berli durante il lavoro, lei era dello stesso parere, ma avrebbe messo la mano sul fuoco che lui neanche lontanamente avrebbe anche solo considerato la possibilità.
<< Ma almeno per le feste, tipo a Natale o a Capodanno, quando tutti aprono panettone e spumante per brindare, te lo concedi un assaggio di alcool o rigorosamente con un analcolico perchè "sei sul posto di lavoro" e non c'è nessun rappresentante straniero da intortare con l'aiuto dell'alcool?>>
[Fino a che punto arriva il suo senso del dovere e il suo seguire le regole alla lettera? A mai fatto qualcosa contro le regole "per un bene superiore"? Non mi stupisco che sia diventato Prefetto poi Caposcuola, chissà come li teneva in riga quei poveri studenti... Che abbia sentito parlare di lui l'ultimo anno? Può essere, ma non mi viene in mente niente per adesso...]