...LA Lettera che aspettano Tutti...

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view post Posted on 21/11/2017, 20:50
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Mìreen Kathleen

Fiachran Niahm
«Non è il sangue che ti scorre nelle vene
a decidere ciò che sei,
ma quello che scegli TE di essere.»

► Ex-Grifondoro ► 25 anni (11 anni in role)
► Aspirante Auror ► Scheda PG


Una Mìreen di 11 anni dormiva profondamente nel suo letto, non ricorda cosa stesse sognando, solo di essersi svegliata col sorriso, quindi doveva essere per forza bello il sogno; di colpo una voce lontana maschile ruppe il silenzio della stanza...

<< Mìreeeeeeen!!! Svegliati! E' pronta la colazione, scendi... >>

La bambina aprì lentamente gli occhi ancora assonnata, dalle fessure degli scuroni della finestra passava una luce tenue, forse era ancora mattina presto, sbuffò per esser stata svegliata dal suo bel sogno e si rigirò nel tentativo di riprendere sonno...
Passò qualche minuto poi la voce si fece risentire:

<< Mìreen! La mamma ha preparato i pancake e sai quanto si arrabbia se li fai raffreddare! Vuoi che viene lei a svegliarti? >>

A quelle parole la ragazzina saltò subito giù dal letto, sua madre era buona e amorevole, ma quando si arrabbiava un mangiamorte in confronto faceva meno paura! Messe le ciabatte morbidose, scese in pigiama a fare colazione ancora mezza addormentata coi capelli lunghi e neri come la notte tutti arruffati...

<< Buon giorno Muìrin, sbrigati a mangiare che le ho fatte già da qualche minuto e si stanno raffreddando... >>

<< Hai rischiato parecchio piccola dormigliona... tua madre stava decidendo se svegliarti prima spalancando la finestra o se toglierti di colpo le lenzuola, tutto accompagnato dalla sua "soave" voce incazzata che riserva solo a noi per svegliarci la mattina. >>

A quel commento chiaramente ironico sulla sua voce, Mìreen vide la madre voltarsi verso di lui per guardarlo in cagnesco, ma il padre era assolto nella lettura del giornale così non aveva minimamente colto il segnale di pericolo, prese la tazza di caffè BOLLENTE e fingendo una vocetta dolce come il miele, lo porse al marito ignaro... la bambina era tentata di avvisarlo, ma prima che potesse ingoiare il suo boccone di pancake, era troppo tardi, il padre fece per bere un sorso di caffè e la temperatura infernale della bevanda lo fece sobbalzare e appoggiare subito la tazza per versarsi in fretta un bicchiere di latte freddo nella vaga speranza di alleviare il bruciore.

<< Papà te la sei cercata... lo sai come mamma è permalosa e suscettibile quando si tratta della sua voce... >>

Lo aveva detto ridendo, era abitua a quegli scherzetti e scambi di battutine tra i genitori, babbo la prendeva in giro e mamma si vendicava, normale prassi, ma era uno dei loro modi per mostrare l'affetto reciproco che c'era tra di loro e Mìreen non poteva che desiderare anche lei, in futuro, di trovare un compagno con cui creare una famiglia bella e imperfetta come la loro.

<< Su Ryan, bevi il tuo caffè, non vorrai che anche quello si raffreddi come la colazione di Muìrin >>

La madre, di origini Irlandese, si era trasferita a Londra col marito e da chè aveva memoria l'aveva sempre chiamata così, era il suo nome Mìreen ma in gaelico, forse per ricordarle che in lei scorreva sangue anche irlandese oltre a quello inglese e capitava spesso che dicesse parole nella sua lingua...
Di colpo un rumore di ali e un leggero tonfo interruppe quello scambio di battute, la madre fece un salto dallo spavento sconvolta, mentre il padre, con la lingua ancora dolorante, estrasse veloce come una scheggia la bacchetta dalla tasca, pronto al pericolo e soprattutto stupito che la moglie non lo avesse predetto.
Falso allarme, era il loro gufo che portava la posta e si erano dimenticati di lasciargli la finestrella socchiusa così si era schiantato contro il vetro...


<< Oddio Ugo! Mi hai fatto venire un colpo! >>

<< Non si chiama "UGO"! Si chiama "Chomhachag" (= gufo in gaelico). Non lo chiamare diversamente se no il poverino si confonde e non sa più a quale nome rispondere. >>

La madre si diresse veloce a soccorrere il povero volatile che si stava rialzando con delle lettere strette nel becco, le prese e appoggiò sul suo trespolo "Chomugo", così aveva deciso di chiamarlo Mìreen, una fusione dei due nomi da lei inventata, e iniziò a guardare i mittenti delle lettere senza prestare attenzione alle proteste del marito...

<< Ma Sheryda, perchè dovremmo chiamarlo così?? Sembra addirittura giapponese o cinese!
E poi è come chiamare un pesce rosso "Pesce rosso" invece di.... che ne so... Bollicino! Non c'è fantasia e neanche divertimento nel chiamare un animale col suo "nome comune" semplicemente cambiando la lingua invece di inventarselo! A sto punto prendiamo un... >>


<< Ahhh! >>

Un urletto fermò il blaterale dell'uomo, la moglie stava tenendo stretta una lettera all'apparenza pesante e un enorme sorriso era trattenuto a stento sulle labbra.

<< Muìrin... questa è una lettera per te... Mo bhan-dia! (= Oddio mio!) >>

Mìreen prese confusa e ansiosa la lettera, riconobbe subito il sigillo di Hogwarts e scritto in bella grafia c'era il suo nome e indirizzo... addirittura dove si trovava la sua stanza!
L'aprì con mani tremanti, i suoi genitori si erano allungati per vedere meglio il contenuto e lesse quello che c'era scritto a voce alta ed eccitata, il cuore che batteva a mille...


<< "Cara Signorina Niahm,
siamo lieti di informarla che lei è stata accettata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Si prega di trovare la lista inclusa di tutti libri e attrezzatura necessaria.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° Settembre. Restiamo in attesa del suo gufo entro e non oltre il 31 Luglio.
Distinti saluti,
XXXX " >>




Dovette rileggersela più volte perchè non ci credeva, era stata ammessa alla scuola di magia che aveva fatto suo padre e chissà in quale casata sarebbe entrata... sicuramente non i Grifondoro come lui, aveva un carattere troppo timidi e ligio al dovere e alle regole per quella casa di coraggiosi, onorevoli, ma anche scapestrati e poco inclini ad accettare le autorità.
Ma chissene frega! Ci avrebbe pensato la sera dello smistamento davanti al Cappello Parlante, ora voleva solo saltare dalla gioia e pensare a cosa comprare, cosa mettere in valigia e a quanti studenti come lei incontrerà, per non parlare di tutte le cose che imparerà!
Finì la colazione in fretta e furia, mentre leggeva con gli occhi la lista di libri e attrezzatura necessaria, intanto la madre agitata scattava da una parte all'altra della cucina pensando ad alta voce a quale fosse il giorno migliore per andare a Diagon Alley a fare le compere tutti insieme...

<< Ce l'hai fatta mia leanbh (= bambina) ! Dobbiamo subito dirlo alla nonna Kathleen! Sarà felicissima per te anche se non lo ammetterà mai, sai com'è tua nonna... >>

La bambina adorava andare in Irlanda a trovare la nonna e il suo villaggio durante le ferie del padre o le vacanze, nonna era un po' burbera e sembrava perennemente triste e preoccupata, ma quando stava con la nipotina le si illuminavano gli occhi e addirittura un timido sorriso le compariva nel vederla così assorta dai suoi racconti di miti e leggende celtiche e chiedere come una matta della natura e dei misteri che la circondavano in quel piccolo mondo.
Sua madre aveva avuto un'istruzione casalinga, la nonna non l'aveva mandata a scuola per un qualche motivo che non le era stato detto, pare fosse successo qualcosa quando la madre era ancora piccola da averne condizionato poi la vita e costretta a rinunciare a quella importante esperienza, ma come diceva sempre la nonna: "Sei cresciuta bella, intelligente e saggia anche senza professori e voti, non è stato un pezzo di carta a renderti la donna che sei diventata, ma la tua sete di sapere, ho fatto il possibile per istruirti al meglio anche senza attestati professionali o lauree."
Aveva ragione, la madre era cresciuta brava ed esperta nella magia, soprattutto quella legata alle tradizioni celtiche, ma il pensiero che la figlia frequentasse una scuola di magia e vivesse quella bellissima esperienza, la rendeva piena di gioia e orgoglio.


<< Eddai Sheryda tranquillizzati, sembri più elettrizzata te di tua figlia! Neanche dovessi andarci te a Hogwarts... >>

Cercava di mantenere la facciata dell'uomo tranquillo, ma già aveva iniziato a muovere il piede sotto il tavolo come quando era nervoso o agitato per qualcosa, sicuro non vedeva l'ora di andare a lavoro quella mattina, sarebbe entrato al Ministero "volando" ad un metro da terra e mentalmente si stava facendo la scaletta delle persone a cui lo avrebbe detto, tenendo per primo il suo collega nelle missioni e amico Auror. Intanto Mìreen aveva finito di mangiare, salutò il padre con un bacio augurandogli buon lavoro e con la lettera stretta nelle mano come fosse un tesoro di inestimabile valore, corse sulle scale urlando alla madre di raggiungerla per fare la lista delle cose da acquistare.

<< Bè, ora che la nostra Mìreen ci lascerà per andare ad Hogwarts e la vedremo solo per le vacanze... sarà il caso di impegnarci per darle un fratellino o sorellina che ci aiuti a tenere la casa piena di amore, risate e soprattutto... che non mi lasci da solo in balia di te, delle tue strambe idee o dei tuoi sbalzi di umore...! >>

La moglie si fermò di colpo a quelle parole, un sorriso affettuoso e divertito comparve sul volto al pensiero di allargare la famiglia con un'altra piccola creatura che sgambettava per casa, per poi rabbuiarsi di nuovo e chiedere allarmata:

<< ...ma Ryan... e se poi nascesse una femmina? Abbiamo già Muìrin a rischio che diventi come me, lo sai che il nostro sangue viene ereditato a tutte le femmine della famiglia, com'è successo a me con mia madre, e a lei con mia nonna... Non voglio stare in ansia per un'altra bambina oltre a quella che già abbiamo...>>

L'uomo su alzò dal tavolo, si avvicinò alla moglie e prendendo le sue mani nelle proprie le disse guardandola negli occhi con voce carica di amore e sicurezza:

<< Non preoccuparti di questo, basta guardare te, Mìreen... tua madre un po' meno... per dire che siete cresciute bene benchè il sangue che vi scorre nelle vene e poi nostra figlia è ancora umana, per quello che ne sappiamo potrebbe restare così per sempre, non ci sono tante creature come te e le tue avi a Londra e lo sai quali sono le condizioni necessarie per la trasformazione.
Te sei stata sfortunata da piccola, come potevate te e tua madre sapere che nella foresta si nascondesse quella banshee senza legami con la tua famiglia, credevate che la vostra fosse l'unica presente al villaggio... e ciò che è successo a quell'uomo davanti ai tuoi occhi è stato terribile ma sei diventata ugualmente una bellissima e fantastica donna, affettuosa e solare, benchè ciò che raccontano le leggende... e tua figlia, anche se è più timida e riservata, ugualmente sta crescendo benissimo e così sarà anche in futuro che succeda o no il cambio di razza.
Non è il sangue che ti scorre nelle vene a decidere ciò che sei, ma quello che scegli TE di essere.
E ora raggiungi tua figlia prima che decida di portarsi dietro l'armadio intero e sta sera spediamo Mìreen da un'amica e noi due ci prepariamo una cenetta come non facciamo da tempo, mia oscura, misteriosa E sexy creatura delle favole. >>


Detto questo, le fece l'occhiolino, le diede un affettuoso bacio sulla bocca e dopo una palpata al sedere si piazzo davanti al camino in salotto per teletrasportarsi a lavoro al Ministero.
Sheryda, dopo le parole del suo amato, non potè che ringraziare gli Spiriti di averle dato un uomo così meraviglioso, l'altra parte della sua anima col quale aveva superato tanti ostacoli e sempre sarebbe stato la sua ancora di salvezza.
Rigirandosi la fede con delicatezza, come che la stesse accarezzando, sorrise pensando alla possibilità di portare in grembo una nuova vita e con la faccia trasognata da tutte quelle belle notizia in una sola mattinata, si diresse al piano di sopra dove la figli stava già aprendo cassetti e spostando oggetti per valutare cos'aveva e cosa le mancava, per quella che sarebbe stata una delle sue più belle e importanti esperienze nella vita.

Fu così che Mìreen Niahm, a 11 anni, ricevette la sua lettera di Hogwarts, quella stessa lettera che tanti bambini e bambine ricevettero insieme a lei, chi il suo stesso giorno, chi prima e chi dopo, ma quella mattina, come avvenne la scoperta, è e sempre sarà un ricordo suo e solo suo tra tutti.





Legenda:
<< xxx >> - parlato Mìreen
<< xxx >> - parlato Padre
<< xxx >> - parlato Madre


Edited by LadyShamy90 - 22/11/2017, 14:02
 
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