Sophie Armstrong
Serpeverde | Prefetto | 17 Anni | ♪ Ambition is the immoderate desire for power.
Più passava il tempo, più Sophie si rendeva conto di quanto Elijah fosse prezioso, non solo per lei, ma per il mondo. Quel mondo aveva bisogno di una persona come lui, e di certo non sarebbe stato lo stesso, se non ci fosse stato. Nel suo piccolo, Elijah Sullivan stava rendendo la vita di Sophie perfetta, in tutto e per tutto. Era da quando aveva lui accanto che tutto aveva cominciato ad avere un senso. Non riusciva più nemmeno a ricordare il modo in cui viveva le sue giornate prima di incontrarlo, eppure aveva trascorso diciassette anni in quella condizione. Probabilmente, se non ci fosse stata la carica di Prefetto a tenerla impegnata e a motivarla, sarebbe stata soltanto un vegetale ristagnato sul divano in pelle in Sala Comune per tutta la vita. Se fino a qualche mese addietro tutto sembrava volesse andarle contro, da quando lo aveva incontrato, al contrario, ogni singola cosa andava per il verso giusto. Aveva trovato una motivazione in più per studiare, per andare avanti, per impegnarsi, e cominciavano a vedersi i primi risultati dati dai voti perfetti che aveva da due mesi a quella parte. Elijah aveva risvegliato in lei quella voglia di amare e di sentirsi amata, e lui lo stava facendo nel modo più bello che potesse esistere. Osservò per pochi secondi il braccialetto che egli le aveva appena donato, con un sorriso sincero stampato in faccia. Rialzò poi il capo e la mano destra si allungò verso il flûte di champagne, avvicinandolo a quello di lui. Fece un sorso profondo, nonostante non fosse abituata a quel tipo di alcol, e le sue papille gustative percepirono immediatamente l’eleganza e la finezza di quelle bolliccine che le accarezzarono la lingua prima di essere deglutite. E, doveva ammetterlo, i Francesi ci sapevano proprio fare. L’espressione del suo viso divenne improvvisamente seria, quando Elijah si alzò dalla sua postazione per avvicinarsi a lei. Sophie, istintivamente, posò piano il bicchiere sul tavolo e girò il busto in direzione del ragazzo. Abbassò lo sguardo per poterlo guardare dritto negli occhi, mentre era lì, piegato davanti alle sue gambe, pronto a dirle chissà cosa. Il cuore della Serpina cominciò a battere all’impazzata, talmente forte che sembrava voler uscire dal petto e buttarsi dalla finestra per la disperazione. Strinse la sua mano e cominciò ad ascoltare ogni sua singola parola, continuando a guardarlo con un’espressione seria ma nello stesso tempo sognante. Più parlava più i suoi occhi divenivano lucidi, mentre i battiti del cuore non accennavano a rallentare, anzi. Sentì di nuovo quella piacevole quanto contorta sensazione all’altezza dello stomaco, e non aveva idea di come avrebbe potuto arrestare tutte quelle emozioni che stava provando in quel momento. Ma, d’altronde, perché doveva fermarle? Erano belle, così belle che in realtà non avrebbe voluto che avessero mai fine. Seguiva i movimenti delle sue meravigliose labbra con un’estrema concentrazione, e la sua mano si strinse ancora di più attorno a quella di lui. Non riusciva a crederci, non riusciva a credere che Elijah le stesse dicendo tutte quelle cose, mentre i suoi occhi facevano vedere tutta la sua sincerità.
– Ti amo Sophie, e ti amerò fino al mio ultimo respiro. – Fu nell’istante in cui quelle parole giunsero alle loro orecchie, che Sophie fu costretta ad alzare gli occhi al cielo, come per evitare che quelle lacrime riaffiorassero un’altra volta, ma stavolta erano piene di gioia. Sorrise nuovamente, mentre il viso si rassenerava più di prima, ma dovette tirar su col naso per bloccare quell’improvvisa voglia di piangere per la felicità. Non avrebbe mai creduto che tutto quello che stava succedendo nella sua vita fosse stato mai possibile, ma lo era. Era tutto reale, lo era eccome. L’attimo dopo in cui egli baciò elegantemente il dorso della sua mano, Sophie si liberò dalla sua presa e, abbassando di poco il busto verso di lui, fece scivolare entrambe le braccia sulle sue spalle. Lo strinse forte a sé, con gli occhi chiusi, e dopo pochi secondi si sciolse, per poterlo guardare nuovamente negli occhi.
– Elijah, io… Tu… Tu hai il potere di lasciarmi completamente senza parole… Tu sei arrivato nella mia vita improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno e, credimi… Non avrei mai immaginato che sarebbe potuto succedere tutto questo. Tu mi resa diversa, mi hai resa migliore, e dovrò sempre esserti grata per questo. Non ho mai creduto nell’amore e ho sempre provato un odio profondo nei confronti di chiunque, nessuno escluso. Sei arrivato tu, e tutto ha cominciato ad avere un senso. Io non credevo di avere un cuore, eppure da quando ci sei tu lo sento costantemente qui, al centro del petto. Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, mi dispiace di averti fatto del male, e, lo ammetto: quel giorno al Lago Nero, io ti amavo già. Lasciarti andare è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto nella mia vita, ma avevo paura. Sono stata una stupida, lo ammetto, ma ora io sono qui con te e tu sei qui con me. Sono io che devo ringraziarti per tutto quello che mi dai, per come mi fai sentire… Scusami, io non sono mai stata brava con le parole, e sai che ho sempre parlato poco, ma… Elijah, io non posso più fare a meno di te. – Pronunciò l’ultima frase dopo una piccola pausa, ed era uscita fuori così, improvvisamente, senza averci pensato neppure mezza volta.
– Ti amo anch’io… –
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