RACCOLTA FIRME CONTRO MINISTERO

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view post Posted on 7/2/2018, 12:53
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

Auror ☘ Ex Grifondoro ☘ 26 anni ☘ Irlandese
PS: 184 ☘ PC: 134 ☘ PM: 136 ☘ EXP: 27.5


Il tempo di raccogliere tra le proprie mani quanto aveva richiesto alla signora uscita dalla casa accanto alla sua postazione, seguito da un cordiale ringraziamento, che la priorità della lettera venne letteralmente accantonata da un fatto strano, bizzarro, ma anche alquanto divertente.
Cinque topi fecero il loro teatrale ingresso nella piazza centrale, lì dove si stava svolgendo il banchetto per raccogliere le firme, seminando il panico e il disagio tra i presenti. Tra saltelli, urla e fogli che volevano via, Aiden dovette premersi una mano sulla bocca per evitare che il riso lasciasse la sua bocca, scoppiando in un boato che avrebbe potuto richiamare l’attenzione su di sé. Eppure, il boato che ne seguì non fu di certo colpa sua, del suo scarso autocontrollo, ma di cinque bombe che piombarono dall’alto, per poi planare con estrema precisione e maestria sui presenti. Una nube grigiastra avvolse i malcapitati e una volta dissipata, rivelò ben quattro corpi coperti di solo l’intimo. Bastò fissare Vath per scoppiare letteralmente a ridere, ormai impossibilitato a controllare, piegandosi in due e reggendosi l’addome mentre scivolava contro la parete dell’abitazione [Vedi nota a fine post.]. Rise così forte che sentì la milza sul punto di un collasso per eccessivo sforzo.
Soltanto quando vide la teatrale entrata di scena di Rhaegar Wilde, il proprio Capo Auror, con tanto di coperte al seguito, come solo un buon sammaritano sapeva fare, si diede un contegno e smise di ridere. Per lo meno, pensò Aiden, non avrebbe dovuto attivare il Distintivo per avvisarlo nel caso la situazione fosse degenerata tanto da richiedere un tempestivo intervento di una squadra più numerosa di Auror.
Non avendo la minima idea se Rhaegar l’avesse notato o meno, nonostante il suo travestimento un tantino ispirato dallo stesso Capo Auror per via della finta benda che portava, Aiden si spostò quel tanto da permettergli di intervenire nel caso in cui fosse scoppiata una baraonda e le bacchette avrebbero preso a danzare. Il Capo Auror si trovava da solo al centro di un nido di vespe, solo lui poteva assicurarsi di guardargli le spalle.
Proprio mentre si spostava nella sua nuova postazione, l’occhio non celato del fulvo si posò istintivamente sulla donna che stava presidiando la protesta, notando solo allora, quanto fosse bella e dalle curve perfette, sebbene vi fosse la presenza dell’intimo nero. Qualcosa si animò in lui, ricordandogli la sua natura di uomo, con un’inevitabile reazione.
Fortemente in imbarazzo, Aiden dovette stringersi maggiormente nel suo mantello di un color mattone e celare il modo con cui stava camminando, ovvero a gambe strette, mentre il rossore invase la sua faccia pulita e glabra. Un tutt’uno con i capelli che si era premurato di nascondere sotto al berretto e al cappuccio del mantello.
Il profilo di una panchina - quella in cui Oliver si era nascosto - sembrò aiutarlo a distogliere lo sguardo da tale visione, anche perché aveva quasi rischiato di urtarla mentre continuava a fissare la donna dai capelli corvini. Lasciandosi cadere sopra di essa, Aiden si mise comodo e, sebbene non si fosse ancora accorto della presenza celata alle sue spalle, si strinse nel mantello, la mano serrata nell’impugnatura della bacchetta.
Sperò soltanto che muovendosi avrebbe garantito a Rhaegar di individuarlo con lo sguardo. Ricordandosi però che, conciato com’era, poteva risultare irriconoscibile perfino al Capo Auror stesso, decise pertanto di attivare il Distintivo da sotto al mantello, così da rendere più facile a Rhaegar la sua individuazione ed identità.
Aiden rimase in allerta, pronto ad intervenire, al minimo accenno di scontro o altri tipi di minacce.





Nota: Per rendere l'idea di come ride Aiden, andate al minuto 1:00 di questo video. Enjoy it!
Preciso quindi che Oliver non viene notato in quanto Aiden a momenti si ammazzava finendo contro la panchina per quella distrazione causata da una certa visione. Attiva il Distintivo Auror, quindi decida Rhaegar il da farsi. In ogni caso Aidenuccio rimarrà a fissare la situazione. Per ora.
 
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view post Posted on 8/2/2018, 12:17
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•Sefior
Goodwin
《Lux●○Tenebris》

► Mood: ► Età:27 ► Ruolo:Mago Adulto ► Outfit:

D
a giorni attendeva una risposta dal Ministero alla sua richiesta di un colloquio per un impiego nella struttura,ma nessun gufo o civetta che sia planò nel suo appartamento.Probabilmente era normale attendere,soprattutto dopo i recenti avvenimento nella capitale magica.
Eppure in Sette livelli ci sarà un ufficio dedicato alle lettere e alle relative assunzioni
Era il pensiero del giovane Goodwin mentre storceva l'importante naso e scuoteva la testa.
Quella mattina nulla in particolare lo portava ad Hogsmade se non la curiosità di sapere cosa sarebbe accaduto sulla High Street;da giorni vedeva volantini ovunque con un immagine piuttosto forte e parole poste a screditare alcuni organi del Ministero e forse,il Ministro in persona.Certo chiunque fosse dietro quel teatrino aveva fegato,oltre una certa dose di pazzia.Sefior si chiedeva quanti in quella comunità magica erano disposti ad apporre nome e cognome sopra ad un foglio con pareri discordanti quelli del Ministro e che ne incolpava della scarsa sicurezza verso i cittadini,mettendo a repentaglio addirittura la segretezza dell'intero mondo magico.
Goodwin camminava senza alcuna fretta in una via parallela ad High Street,ove probabilmente già era in atto la "manifestazione politica" per l'inefficacia del Ministero a garantire sicurezza,quando uno scoppio udibile solo se si era nei paraggi fece alzare istintivamente il capo del ventisettenne,il quale non vide in aria ne fumo ne fiamme;probabilmente l'animosità della protesta era bella alta.
Sefior,affrettato il passo,fece il suo arrivo nello spiazzo centrale di Hogsmade dove,leggermente più spostato rispetto alla posta,vi era allestito il banchetto di protesta con tanto di striscioni di un colore che al mago non dispiacque per nulla.
La scena che si presentava lui fu alquanto ridicola e inusuale in un contesto del genere:una piccola folla urlante si apprestava a lasciare l'area a causa di piccoli topi dalla lunga coda,che a primo impatto sembravano veri,intenti a mordicchiare e ad arrampicarsi ovunque.
I primi avventori del banchetto erano stranamente senza abiti addosso eccetto la biancheria intima;tra questi Sefior riconobbe Vath un suo ex-compagno di casata,accompagnato da una donna a lui sconosciuta,probabilmente sua moglie.Oltre loro due vi era un uomo di probabili origini orientali anch'esso nudo.Non aveva mai voluto approfondire sulla distinzione tra cinese e giapponese,non che fosse mai importato lui.
Alcuni dei protestanti nudi ricevettero in dono delle coperte generosamente consegnate da una imponente figura che con poca difficoltà stava facendosi largo verso il banchetto..Chi era quel buon samaritano?poteva essere soltanto un buon samaritano?Con non poche perplessità notò infine una giovane donna seduta sul banchetto,le gambe finemente accavallate davano lei un aria di superiorità e il corpo spoglio di vesti le conferivano un fascino ben particolare.Il suo grigio sguardo si perse qualche secondo tra le curve di quella misteriosa donna,per poi riprendere contatto con il cervello.
La causa di quelle stranezze era sicuramente qualche rivoltoso in appoggio del Ministero..
Forse è proprio vero che il Ministero ha bisogno di far rinfrescare un po gli uffici..
Pensò Sefior ritenendo quella mossa anti-protesta infantile e vogliacca..Quella situazione fece ricredere un po il mago sulle capacità di determinati organi del Ministero e decise cosi di apporre anch'esso la sua firma sulla pergamena ma prima,si sarebbe fermato da Vath.Riprese il contatto visivo con la donna sul banchetto,impegnata a parlare con il donatore di coperte,e si avvicinò al suo vecchio amico.

Pensato-Parlato-Narrato





Edited by Sef~ - 8/2/2018, 17:42
 
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view post Posted on 11/2/2018, 15:00
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LA MANGIAMORTE

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Rowena
Abyss
«All women are born evil. Some just realize their potential later in life than others.»

► Origine: Mezzo-Sangue ► Età: 28 ► Ruolo: Mangiamorte/Giornalista ► Scheda: Qui

L
Aveva avuto modo di conoscere RHAEGAR Wilde in due occasioni, la prima era stato quando era docente ad Hogwarts, in una delle tante feste danzanti organizzate, l’altra fu in missione e li potè assistere a quanto il monocolo fosse un mago potente e capace, nonostante fu lei ad avere la vittoria in quell’occasione per questo, quando lo vide avanzare tra la folla come un leone tra le sterpaglie della savana, due furono i sentimenti che si fecero largo nella propria anima, il primo prevedeva di saltargli alla faccia, strappargli l’occhio buono con le mani e vedere se dietro quella benda vi fosse una voragine cupa e nera o qualcosa che possedeva anche il buon Boniak, il secondo invece prevedeva sempre di saltargli addosso ma in modo nettamente diverso, affondando i polpastrelli nelle braccia possenti e prenderlo li, su quel tavolo, come se non vi fosse nessuno attorno. Ambo queste emozioni la fecero sospirare, sicura com’era che in quel luogo e in quel momento, non avrebbe potuto dare sfogo a nessuna delle due, scuotendo leggermente il capo, lasciando che il crine scuro le cadesse oltre le spalle, elargendo un sorriso beffardo quando lui, mostrandosi come un salvatore della patria evocò coperte all’odore di marsiglia e iniziò a distribuirle ai presenti per poi infine fermare il proprio incedere proprio davanti a lei. Reclinò il viso di lato, il piede destro, nudo, che andò a spostarsi leggermente in avanti, cercando un contatto con il ginocchio di lui verso il quale andò a sussurrare brevi parole, il tono malizioso e impudente

-Pensavo che mi avessi sempre desiderata così…-

Scosse il capo, ritirando il piede e alzando il tono di voce in modo che tutti potessero sentirla

-Vergogna dice? Non possiamo avere vergogna noi professori della verità.-

fu per questo che spostò il peso in avanti, la mano sinistra aperta a palmo in sua direzione cercando il contatto con la sua mano, allontanando da se la coperta. In quel frangente che l’effetto delle bombe denudanti iniziò lentamente a svanire e gli abiti, che erano prima scomparsi improvvisamente tornavano lentamente a riformarsi addosso. Così Rowena si trovò ad avere nuovamente addosso un abito verde scuro, leggermente scalato e la propria mantella, che tornò a coprirla interamente.

-Un piccolo incidente di percorso signor Wilde-

si spinse giù dal banchetto con ambo le mani, reggendo comunque nella destra ancora la propria bacchetta, portando poi lo sguardo sull’orientale, scuotendo leggermente il capo

-Anche il ministero non si fida di noi della gazzetta, sennò non avrebbe mandato un suo esponente di picco…-

Avanzò di qualche passo, spostando la propria figura accanto a ISSHO e aggiungere a quanto detto, quando ebbe raggiunto il giapponese al fianco

-…vero Rhaegar?-

regalando verso il capo auror il più machiavellico dei sorrisi, un sorriso che scemò alla risata di SYBELLA verso la quale volse uno sguardo truce, per poi spostare lo stesso su VATH, come se ammonisse entrambi per il comportamento della donna, per poi infine tornare con gli occhi nocciola sul salvatore delle folle nude. Della reazione di Aiden e della presenza di Sefior ancora non se n’era accorta.




//ho rievocato i vestiti dato che la durata delle bombe denudanti è 1 turno//

Edited by Rowena Abyss - 11/2/2018, 18:54
 
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view post Posted on 22/2/2018, 11:16
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« The peaceful times have made us blind

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mhPeTCy
Persino per un abile osservatore come lui, Rowena Abyss era difficile da inquadrare. Sfuggevole e scaltra, la donna aveva per anni presieduto la cattedra ad Hogwarts e nonostante su di lei girassero strane voci, Rhaegar non aveva mai avuto le prove per incastrarla. Sia lui che Camille del resto, erano fortemente convinti che la Abyss fosse invischiata in qualche... incidente avvenuto in passato, ma quella vipera era troppo furba per farsi cogliere in fallo. Ora, però, c'era la testimonianza di Cedric Black e per quanto il Capo Auror non si fidasse più del ragazzo, non poteva ignorare quanto lui stesso aveva confessato qualche mese addietro. Oh, pensò Rhaegar mentre lei, maliziosa, sfiorava il suo ginocchio col piede nudo: se solo avesse potuto acciuffarla, aprirle la mente e sondare cosa si nascondesse in quell'affascinante testa scura. La mano destra che ancora teneva la coperta ebbe un leggero spasmo; avrebbe volentieri lasciato cadere l'oggetto per cingerle la caviglia, intrappolandola nella sua morsa come una gazza caduta in una trappola. Invece l'uomo rimase impassibile, lasciando che il sorriso sornione che gli aleggiava sul volto fosse l'unica cosa che gli altri potevano intravedere di lui.
*Sei fortunata, Rowena.* E lo era davvero. Benché l'occhio magico continuasse a tenere tutto sotto controllo, i pesci piccoli che bazzicavano in quel misero laghetto non gli interessavano.
Voleva lei, ma non come lei auspicava. Forse.
Non rispose alla sua provocazione, limitandosi piuttosto a ridacchiare quando lei allontanò la sua mano. Fortuna (o sfortuna?) volle che qualunque cosa avesse privato loro dei vestiti ebbe a terminare il suo effetto così, sollevato, l'Auror lasciò l'intonsa coperta sul banchetto, gettandola con distrazione sopra i fogli delle firme in mancanza d'altro luogo. Si voltò quindi a seguire Rowena, incrociando le braccia al petto; il meccanismo che teneva la bacchetta, assicurato da un cinturino all'avambraccio, era pronto a scattare al minimo movimento del polso, qualora la donna avesse agitato la propria arma. Si trattenne dal ridere di gusto quando lei si proclamò "professore della Verità" e, piuttosto, finse un'espressione compita ed accorata. L'occhio magico in quel momento si soffermò sui presenti: riconobbe un uomo che aveva visto di sfuggita nei corridoi del Ministero (Vath) con una donna (Sybella), forse la moglie o la compagna, uno straniero dai tratti orientali (Issho) e, più in là, un altro uomo (Sef). Beh, pensò, se erano queste tutte le firme che Rowena era riuscita ad assicurarsi, c'era proprio da che temere, convenne ironico. Piuttosto, quel Ministeriale non gli piaceva: qualcuno che andava contro il Ministero per cui lavorava era qualcuno da tenere sotto osservazione. Tuttavia, non ci si soffermò (poteva esser lì giusto per caso) e quando sentì il distintivo argentato ardere, nella tasca posteriore dei pantaloni, l'occhio magico roteò impazzito alla ricerca del segnale. Trovò Aiden, accuratamente travestito non troppo lontano dalla loro posizione, ma la sua presenza non lo rassicurò. Al momento, non aveva possibilità di dargli retta, perciò, piegando il capo di lato, Rhaegar scrutò la donna che l'occhio sano non aveva mai abbandonato. Si aspettava che la sua identità non sarebbe stata celata a lungo, perciò non se ne sentì innervosito quando lei pronunciò il suo nome con una nota di sfida a permearle la voce.
« Oh no, si sbaglia, signorina Abyss. » Replicò pacato, grattandosi con fare scanzonato la guancia irsuta. « Ero di passaggio e ho pensato che sarebbe stato carino venire a vedere come ve la passavate. Il Ministero ci tiene ai suoi cittadini, checché lei ne dica... » Ammiccò in direzione della donna.« Perciò volevo assicurarmi che tutto fosse tranquillo e che le vostre penne fossero abbastanza appuntite. A tal proposito, credo che quanto accaduto sia dovuto ad una bambinata. La persone sono così suscettibili la mattina! » Allargò le braccia, quasi a voler includere tutta la piazza. Avrebbe volentieri aggiunto: "E sono venuto a prendere personalmente le vostre firme così da frullarle direttamente nella pattumiera, tanto per darvi un'idea di quanto ci frega delle vostre stronzate", ma si guardò bene dall'aggiungere alcunché oltre ad uno smagliante, accorato sorriso. Non era uno sciocco e sapeva che le tensioni erano palpabili: un solo errore, come quello avvenuto poco prima per mano del misterioso attentatore, avrebbe potuto compromettere il già fragile equilibrio.




Aidenone, Rhaegar ha un occhio magico: se può vedere oltre i mantelli della Disillusione e oltre le porte, può benissimo riconoscerti. :fru:

Edited by Rhaegar - 22/2/2018, 12:01
 
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view post Posted on 22/2/2018, 11:54
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We can MASTER the future.

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Vath
Remar «

  » Ufficio C.M.I. ~ Scheda | Outfit

Alla fine, il ministeriale potè verificare con i propri occhi che si erano ritrovati in intimo solo tre delle persone radunate attorno al banchetto: Se stesso, l'orientale che si presentò come Issho Fuji e Rowena. Come Vath fu controllato nella propria reazione tanto Sybella non lo fu, ridendo giudicò il gesto come una bambinata, cercando di sdrammatizzare tutta la situazione. Sicuramente si era attirata su di sé lo sguardo di Rowena che la stava giudicando. Giudichi pure, fu il pensiero del ventisettenne, marito e moglie si erano sempre definiti ghiaccio e fuoco, Sybella era sempre stata quella sempre pronta a dire la sua. Quando una risata sguaiata arrivò alle sue orecchie Vath cercò di individuarne la fonte ma, tra il rumore della folla e il numero di persone li attorno non riuscì. Il giovane ministeriale strinse con forza il bastone da passeggio, fino a far sbiancare le nocche, passandosi la lingua sull'arcata superiore della propria dentatura in maniera irritata. Mentre l'effetto delle bombe denudanti iniziò lentamente a scemare l'uomo si ritrovò nuovamente nel suo completo elegante di color nero, il proprio orgoglio non gli aveva fatto accettare la coperta da parte del capo Auror e il piacevole tepore che ora gli forniva il tessuto dei propri abiti era ben accetto. Si sposto vicino alla moglie, sospirando ed avvicinandosi col capo verso il di lei orecchio e sussurrarle. «Tesoro, forse potresti sfruttare la situazione a tuo vantaggio, scrivendo un articolo per la Gazzetta, non trovi?» L'idea di Rowena di screditare le teste del Ministero poteva realizzarsi bene con un altro articolo dove si mostrava i sostenitori del ministro interrompere la legittima petizione con mezzucci infantili. Di certo le avrebbe dato una mano, influenzando l'articolo con le sue idee di Inghilterra sicura e inflessibile nella punizioni di criminali quali Shinretsu. In più, I proventi di quell'articolo avrebbero dato modo a Sybella di guadagnare i primi soldi da sola, non che fosse un peso per lui mantenerla ma, conoscendola, avrebbe voluto la sua indipendenza economica. Quando notò Sefior avvicinarsi sorrise, non lo vedeva da quella sera da Florian Fortebraccio e che si fosse presentato anche lui li fece ben sperare il ventisettenne. Andando gli incontro Vath sorrise e gli porse la mano, solo se l'avrebbe accettata, l'avrebbe scossa in maniera ferma e decisa, per poi lasciarla immediatamente dopo. «Sefior, è un piacere rivederti, posso presentarti Sybella Grant mia moglie?» Gli disse, cenando con il braccio sinistro verso di lei. Voleva parlare indisturbato con il proprio amico e allontanarsi dall'occhio del ciclone formatosi al banchetto delle firme.

Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ La conoscenza è potere. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
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view post Posted on 22/2/2018, 15:21
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Issho
Fuji-Tora
«I ciechi hanno la fortuna di non poter vedere le nefandezze di questo mondo»

► Origine: Mezzo-Sangue ► Età: 44 ► Ruolo: Mago Adulto ► Scheda: Qui

La situazione si faceva quasi complessa e stravagante. Dapprima subentro' un ulteriore individuo alla combriccola di nudi e ``salvatori``, un tipo dal pelo biondo cenere, con lineamenti del volto molto accentuati e prorompenti per una statura nella media di un solito britannico di zona. Il soggetto ebbe modo di assistere alla gia' avvenuta confusione in scena, mostrando da quei pochi tratti espressivi in volto un certo dissenso, motivato anche dall'avvicinamento in primo luogo a quello che doveva essere un suo amico, Vath, e in secondo luogo all'attenzione riposta sui fogli di raccolta firme della profetessa della ``verità'``, cosi' si autodefinì' la donna della gazzetta, che ora, fra un discorso e un altro, si avvicinava al giapponese che nel frattempo ricominciava ad acquisire il proprio vestiario, probabilmente l'effetto dei fumi dello scherzo ebbe fine. O, grazie ai Kami. Sospiro' piacevolmente a bassa voce, riponendo a terra il pesante copertone profumato non dopo averlo prima ripiegato rispettosamente. Non pote' non udire le taglienti parole di lei che lo accostava, dirette come appuntite frecciatine in un bersaglio molto lontano. Era interessante come sottolineasse la venuta di un ``esponente di spicco del ministero`` raggiunta subito da un nome, che nelle orecchie dell'orientale risuonava sconosciuto e nuovo, ``Rhegar``. Interessante, terrò' a mente. Pote' solamente pensare fra se' e se' l'omone, che adesso poneva ulteriore interesse nelle parole proferite da quello che era quasi la sua copia (per statura e occhio celato) forse britannica? Non era bravo a distinguere ancora gli europei, sta di fatto che quest'ultimo sembrava giocare con la donna, ironizzando sugli scherzi a inizio mattinata da parte di gente suscettibile e di come si trovasse da quelle parti giusto di passaggio. Che fastidio le coincidenze. Sarebbe solamente uscito fuori dalle labbra di Issho, con tono anch'esso ironico e rauco. Annuiva al fatto che se fosse stato vero che quello fosse un membro ministeriale di spicco, lo trovava quasi forzato ad agire in un posto del genere, durante una manifestazione tranquilla, sabotata a un certo punto, senza ragion dovuta, da qualche scherzo di qualche individuo ancora nell'ombra. Tuttavia accadono anch'esse. Piu' facile credere ad esse che a qualcos'altro. Aggiunse, facendo seguire una risatina lieve, ponendosi ora verso la profetessa e accentuando un inchino di saluto. Arrivederci Mrs. Sia meno ``letale`` con le parole. I confronti pacifici possono risolvere molte questioni. Poi si sarebbe rivolto al ``salvatore`` dall'occhio bendato, ponendo anche ad esso un leggero e rispettoso inchino: Mr. Rhegar, buona giornata. Spero di re-incontrarla presto. Infatti Issho sapeva che se fosse stato chiamato a visita al ministero, in seguito a sua domanda, per un'assunzione nei suoi uffici, sarebbe stato normale incontrarsi con quello che gli fu presentato dalla donna come esponente di spicco. Alzo' per ultimo la mano destra per salutare gli altri presenti, i due biondi e la compagna del signor Vath, per poi cercare di allontanarsi definitivamente dalla zona, come per tornare a casa dopo la visita a Hogsmeade. Un ``buon`` inizio per un orientale: Una signora che cerca firme, uno scherzo che mette in subbuglio la ``manifestazione`` e la presentazione di determinati individui che forse si sarebbero ripresentati nella sua avventura. Fu abbastanza convinto che rimanere neutrale in quell'atmosfera tesa fosse la mossa migliore.

 
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view post Posted on 5/3/2018, 14:45
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

Auror ☘ Ex Grifondoro ☘ 26 anni ☘ Irlandese
PS: 184 ☘ PC: 134 ☘ PM: 136 ☘ EXP: 27.5


Discreto. Silenzioso. Attivo. Attento.
Aiden non scostò nemmeno di un millimetro la mano destra dalla stecca di Biancospino, piuttosto prese a tamburellarla con l’indice in maniera del tutto delicata, come a voler dettare il ritmo dei propri pensieri e ragionamenti, oltre che stare al passo con gli eventi in corso. L’unica cosa che si concesse, fu quella di far scivolare appena fuori la mano sinistra in modo da potersi portare alla bocca una sigaretta precedentemente rollata con cura e che teneva, con estrema accuratezza, dentro una scatolina di latta. Evitò di aprire troppo il mantello, piuttosto preferì far uscire la mano nella zona più vicina al colletto e quindi che gli permettesse di raggiungere la bocca senza troppi problemi. Dopo aver accolto tra le proprie labbra la propria razione di tabacco in formato cilindrico, estrasse lo zippo e con uno scatto la fiammella andò ad accendere la sigaretta.
Una piccola nuvola di fumo si levò dalla sua posizione, mostrando un uomo accomodato su una panchina a rilassarsi con una sigaretta, rimanendo ben coperto dal freddo. Una cosa che non avrebbe destato il minimo allarmismo, forse nemmeno sospetto. Dopotutto, poteva un uomo che se ne stava placidamente seduto a fumare costituire un pericolo?
Sì e no.
La risposta dipendeva sempre da ciò che sarebbe potuto o meno accadere con il corso degli eventi. Aiden sarebbe potuto restare lì fino alla fine di quello spettacolino oppure sarebbe potuto intervenire in base a cosa avrebbe messo in campo il Fato.
L’occhio blu che non era celato dalla benda di pelle andò in ogni direzione, senza escludere nessuno. Prima Rhaegar, attualmente padrone dell’intera situazione, mentre gestiva la donna dai capelli corvini [Rowena] con maestria. Non si stupì nemmeno nel non aver ricevuto un segno dal proprio superiore dopo aver attivato il Distintivo, ma era senza dubbio certo che aveva individuato la sua presenza sul posto; il suo gesto, a conti fatti, poteva solo aver dato conferma a Rhaegar della sua presenza sul posto ad insaputa degli altri presenti.
Staccò la sigaretta dalla bocca ed esalò un getto di fumo, mentre rimase impassibile per quello scambio di battute tra Rhaegar e la donna. Quando la riprese tra le proprie labbra, l’occhio di Aiden passò quindi sul resto dei presenti, ovvero Vath con consorte [Sybella], il giapponese [Issho] e l’uomo dai capelli di un biondo cenere [Sefior].
A quanto pare c’era ancora chi riteneva quello scherzo come una scusa di sabotaggio per impedire quella protesta contro il Ministero e questo bastò a far ribollire l’animo di Aiden. Avrebbe davvero tanto voluto scattare in piedi e dirigersi a passo di marcia verso Remar, prendergli quello stupido bastone e tirarglielo nella schiena, mentre gli urlava addosso che il villaggio era pieno di famiglie di Maghi con dei figli pestiferi che si divertivano a fare scherzi.
Si era forse dimenticato di come tutte le persone adulte lì presenti erano state a loro volta dei bambini anni e anni a dietro? Si era dimenticato che non tutti erano stati degli stupidi mocciosi composti e con la puzza sotto al naso per fare contenti mammina e papino?
Ogni scusa doveva essere buona per mettere in cattiva luce il Ministero!
Provò una certa compassione per l’uomo giapponese. Il poveretto era uno straniero che si era ritrovato in un terreno fangoso e difficile da percorrere, sporco fino alla cintola per quella moltitudine di eventi e che non biasimava affatto se ora voleva dileguarsi. Aiden dovette ammettere che lo straniero aveva parlato anche in maniera piuttosto giusta e obiettiva, senza cedere a questo o quello schieramento; aveva parlato in maniera del tutto neutrale, riconoscendo perfino l’esatta natura dello scherzo in cui si era addirittura ritrovato vittima. Si promise di rintracciarlo in seguito, una volta che quella estenuante giornata fosse giunta al termine e magari gli avrebbe fatto qualche domanda.
La sigaretta non durò molto e quando la finì, la gettò tra i propri piedi e la pestò per spegnerla.
Cosa sarebbe accaduto ora?



Capo, non ho Mantelli di Disillusione, ma semplici indumenti per passare per un qualsiasi cittadino del villaggio. :fru: Ho dovuto agire in tal senso perché giustamente non potevo sapere se nella posizione dov'ero prima (vicino ad una casa, un po' distante dalla zona del banchetto) potevi individuarmi. Ad ogni modo, no problem, sai che ci sono. :ihih:

 
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view post Posted on 24/3/2018, 23:09
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LA MANGIAMORTE

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Se Rhaegar avesse provato a sondare la mente di Rowena in quel momento probabilmente non sarebbe riuscito a trovare nulla di quello che cercava, prima di tutto perché il tempo l’aveva resa una buona occulmante, secondo, perché i pensieri che la donna stava avendo in quel momento non erano per nulla rivolti alla sua vita che prevedeva maschere d’argento e neri mantelli svolazzanti, quanto a cosa avrebbe potuto combinare con un pezzo di maschio come Rhaegar. Fu così che con fare lascivo socchiuse gli occhi e annusò l’aria, le braccia distese lungo il proprio corpo, inebriandosi al momento di quell’odore di marsiglia che il capo auror si lasciava dietro e che avrebbe poi probabilmente rimembrato nei più tristi momenti di solitudine.
Rimase quindi a fissare l’uomo che le dava appena le spalle e gli occhi si premunirono di sostare lungamente su alcune parti che considerava particolarmente interessanti, ascoltando il di lui dire per poi avanzare e nuovamente azzardare un contatto, la mano sinistra che veniva portata verso il suo braccio tentando di toccarlo e saggiarne la potenza nel tentativo di abbassarlo. Lo sapeva benissimo che ogni sua mossa li in quella piazza era un azzardo e che Rhaegar era una fiera pronta a sbranarla, un fuoco indomabile, ma se lei era riuscita a creare dalle proprie viscere l’ardemonio cos’altro aveva da temere?
Se fosse riuscita nel suo intento l’avrebbe quindi affiancato.

-Ma guarda te, proprio quando la gazzetta decide di venire a minare la poltrona della sua donna…-

si premunì nel marcare a fondo quel sua, di far sentire alla folla quell'ilazione che continuava a rincorrersi tra le pagine rosa di giornaletti come streghetta duemila.

-…lei, mr Wilde, si palesa. Che stranissima coincidenza non è vero? Eppure ha cercato bene di evitare di farsi vedere il giorno dell’attentato giusto? Anzi se non ricordo male avete mandato solo due giovani auror alla congrega, lasciando che a gestire la situazione fossero dei comuni cittadini. Inoltre-

sollevò una mano iniziando a mimare una conta, sollevando leggermente il capo verso l’alto come a trarre ispirazione da qualcosa

-Quanti giorni sono passati…uhm vediamo.-

andò a scuotere il capo, un espressione corrucciata sul viso mentre le mani andarono a posizionarsi sui fianchi

-Guardi sono così tanti che ho perso il conto, ma troppi per decidere di farsi vedere solo ora.-

si guardò rapidamente attorno come a cercare qualche forma di consenso tra la folla che sicuramente da li a poco avrebbe probabilmente trovato.

-Vi rendete conto che come istituzioni siete assenti? Avete evitato di fare annunci pubblici, avete perso il contatto con la gente e dichiarare che quanto appena avvenuto sia solo una ragazzata vuol dire sottovalutare il pericolo che ci circonda…Non solo abbiamo ancora probabilmente Voi - sapete - chi e i suoi scagnozzi in giro, ma ora abbiamo un nuovo pazzo omicida capace d'immaginabile arti oscure!-

scosse il capo in un cenno di diniego mentre sul volto, si disegnava una smorfia di puro disprezzo, accompagnando il tutto con un tono di voce sicuro e diretto, un qualcosa che nella sua testa avrebbe dovuto fare presa sulla folla. Rowena e le sue mezze maschere, parte prima.
Di quanto avveniva attorno a lei, di quei pochi ed estremamente vicini spettatori, non se ne curava particolarmente. Tutte le sue attenzioni erano per il capo auror che ora osservava dritto in volto.


//ragazzi scusate l'attesa ma ho aspettato per vedere se Syb o Sei tornavano//
 
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