Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ ex-Corvonero ☘ scheda [
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E
rano passati diversi giorni da quando Lia era stata al cimitero sulla sua bara, erano passati giorni da quando i suoi occhi avevano rivisto l'uomo che mal ricordava;eppure Lia non aveva mai smesso di pensare a quelle parole che si erano scambiati con troppe emozioni dentro. Fu forse per questo che vedendo il suo vecchio gufo di famiglia fermarsi sul tavolo, dove stava osservando alcune carte, non rimase sorpresa nel notare una busta sigillata;coccolò il vecchio Anacleto e prese la busta rompendo il sigillo di ceralacca rosso, la lettera comprendeva due pagine di una calligrafia insicura che le raccontava di come Vath fosse tornato nella vita dei coniugi O'Connor e di come ciò unito al loro incontro lo avesse fatto riflettere, concludeva chiedendole di incontrarsi per le undici di quel giorno nel loro posto:il British Magic Museum.
Lia aveva avvertito una stretta al cuore e si era rapidamente vestita:un tubino stretto color ametista con solo uno spacco laterale le arrivava poco sopra le ginocchia, un paio di stivali alti dal tacco a spillo e fascianti color grafite sbucavano da sotto il vestito mentre il mantello intonato le copriva le spalle sfiorandole le caviglie;lasciò i capelli sciolti e leggermente mossi velandosi le palpebre con una tinta lillà e finendo con del mascara, al collo il cimelio di famiglia brillava rimbalzando sul seno ai passi della donna. Fu facile arrivare all'appuntamento, fu facile percorrere le strade fino a vedere l'ingresso del museo, fu facile fino a che non vide il padre vestito con il suo completo più pregiato camminare nervosamente per il corridoio. Fu lo sguardo a bloccarla ancora di più:non era gelido e crudele, ma triste e malinconico.
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Dicevi sempre che quel completo era solo per le grandi occasioni..." era un commento uscito senza inibizioni ma capace di delineare i troppi cambiamenti. Colin era ad un passo da lei, tanto che Lia poteva notare una lacrima rigargli il volto e il suo profumo di sequoia e cuoio inebriarle la mente."
Oggi è un'occasione unica. Ogni mattone ed ogni pietra del mondo che abbiamo costruito , verrà disfatta se io non ti sento qui con me. Ora lo so."Colin aveva parlato con fermezza e sentimento fissando i suoi occhi ghiaccio in quelli della figlia che sembrava non essere capace di reggersi in piedi."
Da quando sei venuta sulla tua tomba e mi hai chiesto... Ogni notte mentre dormo chiamo il tuo nome ma quando mi sveglio ho bisogno di toccare il tuo volto, perché io ho bisogno di sentirti qui con me, solo tu puoi fermare il dolore perché sei ciò di cui ho bisogno e di cui avrò sempre bisogno."
Erano parole potenti, parole che né Lia né Colin pensavano di sentire mai nelle loro vite, eppure Colin non si era pentito di averle pronunciate a voce sicura e Lia non si era infuriata nel sentirle:voleva dire tanto, troppo, voleva dire che erano finalmente sulla stessa lunghezza. Gli occhi di Lia si riempiono di lacrime rigandole le gote rosa e lasciandola sgomenta di quanto avesse agognato di sentirle, di quanto ne avesse bisogno.
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Il destino mi ha preso e mi ha cambiato, immagino di non aver mai conosciuto l'amore, non così, ma l'amore conosce me, perché io so che ho bisogno di sentirti qui con me. Scusami papà, scusa se sono morta, scusa se non ero... Non andavo bene..." Lia sembrò così fragile in quel momento da non ricordare minimamente quella bambina che Colin pensava di trovarsi davanti, fu ciò a spingerlo ad un'azione che mai aveva provato con lei: le cinse le spalle con le braccia e la strinse al petto carezzandole i capelli e lasciando che quel momento si imprimesse a fuoco nella sua memoria.
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Scusami tu se non ho saputo capire cosa ti servisse, se ti ho portata a morire. Ma ora non importa. Tu sei qui. Viva. Non voglio mai più perderti."Tante erano le cose da spiegare, ma non era importante in quel momento perché si erano trovati e ritrovati, perché per la prima volta si amavano allo stesso modo.
PS: 166 ☘ PC: 111 ☘ PM: 111 ☘ EXP: 25