Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita., Draghychan

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Vath
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Subito dopo che le due cugine furono andate via dal suo ufficio Vath tirò fuori il proprio smartphone e si mise a cercare un negozio di musica e strumenti musicali: aveva sempre accarezzato l'idea di suonare uno strumento e, il pianoforte, tra tutti gli strumenti era quello che più si delineava con il proprio animo. Dopo poche ricerche ne trovò uno in una via secondaria della zona di Tottenham Court Road, ci sarebbe passato alla fine del proprio orario lavorativo.

Quello stesso pomeriggio il giovane ministeriale si trovava nei pressi della via, l'orario e il gelo della giornata faceva si che poche persone fossero in giro quel giorno, una ragazza stava risalendo lungo la stradina secondaria in cui Vath si sarebbe dovuto avventurare. Proprio mentre la stava sorpassando, riservandole un cortese cenno del capo in saluto, Vath con la coda dell'occhio percepì un movimento anomalo, uno dei fogli tenuti dalla ragazza era scivolato alla sua presa e stava svolazzando libero trascinato dal vento. Il ventisettenne si pose il bastone da passeggio sotto il braccio sinistro e provò a prendere il foglio fuggitivo al volo, se c'è l'avesse fatta avrebbe cercato di attirare la signorina per restituirle l'oggetto perduto. Lo degnò di un unico sguardo, uno spartito musicale di una composizione a lui nota di Bach, magari la ragazza avrebbe potuto consigliarlo se non fosse stata di fretta.


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Ayumo Vanille
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Quel pomeriggio aveva deciso di andare a comprare qualcosa dall’Evviva lo Zufolo, certamente era interessata ad acquistare qualche nuovo spartito, ma aveva colto anche la palla al balzo per incontrare Oliver.
Una delle ultime volte in cui si erano scambiati quattro chiacchiere, lei e il Caposcuola Grifondoro, era stata all’interno delle quattro mura del negozio dove il ragazzo lavorava.
Però erano successe talmente tante cose, che lei non aveva più avuto l’occasione per parlare con lui, nemmeno per chiarire quello che il ragazzo aveva potuto osservare o meno l’ultima volta che lei aveva suonato con il flauto.
Quando un paio di giorni prima aveva notato di aver completato, decentemente, lo studio della partitura che aveva acquistato, allora aveva colto la palla al balzo per dirigersi nel cuore di Londra e raggiungere quel luogo accogliente e che profumava di legno appena lucidato o di metallo - dipendeva dallo strumento che si suonava.
Aveva preferito indossare abiti babbani, per raggiungere senza troppe difficoltà il luogo di suo interesse.
Certamente il negozio era dotato dei giusti incantesimi che lo nascondevano agli occhi curiosi, ma sin troppo indiscreti, dei babbani che abitavano le vie di Londra.
La scelta dell’abbigliamento era ricaduta su qualcosa di caldo, difatti il gelo non si era ancora deciso ad andarsene e stringeva tutta l’isola in una morsa gelida.
Quindi il cappotto e la sciarpa erano state scelte obbligate, dato che non voleva rientrare ad Hogwarts con gran mal di testa e un principio di raffreddore.
La giovane Tassorosso poté notare un uomo avvicinarsi ala sua persona ora che era ormai arrivata a destinazione e lo vide inoltre rivolgerle un cenno con il capo, la giovane lo guardò leggermente stupita, non le sembrava di conoscerlo.
Suo malgrado però nel momento in cui si stava interrogando sull’uomo le era sfuggito un foglio, facente parte della precedente partitura acquistata, dalla borsa che portava affianco.
Era stato il vento a giocarle quel brutto scherzo, ma la fortuna sembrò sorriderle quando vide quel giovane recuperare al volo e con una mano quello che a lei era sfuggito, certamente il foglio ne sarebbe uscito un po’ stropicciato, ma era sempre meglio che averlo perso definitivamente.
Ayumo si sarebbe immediatamente fermata al richiamo dell’uomo, gli occhi glaciali avrebbero indagato la figura e poi notando il pezzo di carta tenuto nella sua mano sarebbe tornata indietro.

« La ringrazio per averlo recuperato.
Il vento purtroppo gioca brutti scherzi, non crede? »
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Vath
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L'uomo sorrise al ringraziamento della ragazza e, una volta che lo spartito fu tra le sue mani Vath si piegò in un inchino col busto. Se lei gli avrebbe porto la mano destra, non guantata, lui l'avrebbe afferrata delicatamente portandola alle proprie labbra per un galante baciavano e, come voleva il galateo, non avrebbe toccato letteralmente con le labbra la pelle della giovane. «À votre service, Mademoiselle, sono Vath Remar. Enchanté, in effetti Miss, si prepara un periodo non propriamente bello per Londra e l'Inghilterra.» Detto quello si sarebbe rialzato, ritornando alla sua postura perfettamente eretta. Durante tutto quel lasso di tempo aveva notato il buon gusto della ragazza nel vestirsi. «Se non è di troppo disturbo, ho notato che siete una musicista, potrei chiedervi alcuni consigli?» Solo se la sua risposta fosse stata affermativa il giovane Ministeriale avrebbe posto la domanda sul negozio di musica.

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Ayumo Vanille
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La Tassorosso osservò attentamente l’uomo che le si stagliava di fronte, spostò gli occhi giusto il tempo per ritirare lo spartito nuovamente nella tracolla, questa volta si assicurò che non potesse sfuggire dalla pelle di quella borsa.
Un secondo dopo che i suoi specchi di ghiaccio tornarono sull’uomo lo vide inchinarsi di fronte a lei, una tale galanteria sembrava quasi fuori luogo, lei era una ragazza, ma era evidente che aveva un’età inferiore a quella del giovane che era di fronte a lei.
Tacque lo stesso, in fondo un eccesso di gentilezza non era un male.
Ayumo sembrò non cogliere l’invito dell’uomo per il baciamano, troppo presa ad osservarlo.
Ascoltò attentamente quello che aveva da dirle, si ritrovò a concordare con lui, la primavera in Inghilterra era un periodo abbastanza terribile, questo perché il tempo appariva più che altro un bambino capriccioso, sempre pronto a piagnucolare per un nonnulla e a ridere il secondo dopo.

« Non posso che con concordare con lei.
Anche in Irlanda solitamente questo periodo è alquanto bizzarro, ma devo dire che se non fosse per gli scrosci di pioggia improvvisa lo apprezzerei molto volentieri. »


La Tassorosso fece un piccolo gesto all’uomo di seguirla in direzione del negozio di musica, le aveva chiesto un piccolo consiglio, tanto lei si era diretta lì solamente per comprare un paio di spartiti nuovi da studiare, nulla che le avrebbe impiegato troppo tempo.
Era abbastanza sicura che Oliver sarebbe stato perfetto per spiegare qualsiasi strumento, ma non in fondo un consiglio ulteriore era sempre ben accetto e quindi alla proposta del giovane risposte affermativamente con il capo.
Lei non si era mai considerata una musicista, era semplicemente una appassionata di musica classica che si dilettava a suonare uno strumento a fiato.
Aveva seguito per vari anni le lezioni di un insegnante privato, che aveva insegnato sia a lei che al fratello maggiore e non a caso lo strumento che custodiva era proprio appartenuto a Richard.

« Un mio piccolo appunto, non mi consideri una musicista perché non lo sono.
E’ vero che suono uno strumento, ma non mi sono mai considerata una musicista, al massimo un’appassionata di musica. »
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view post Posted on 9/5/2018, 11:24
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La giovane, contro la propria previsione, non gli consentì il baciamano né si presentò al ventisettenne. La sua misteriosa interlocutrice forse era troppo impegnata con lo sguardo sulla sua intera figura per notare il gesto di Vath di voler esser galante così, senza colpo ferire, si sollevò eretto ed ascoltò le parole della giovane sul tempo atmosferico. Il ministeriale del C.M.I. con la sua precedente affermazione non si stava riferendo al tempo atmosferico ma al fatto che Raven Shinretzu fosse ancora a piede libero tuttavia lasciò cadere l'argomento. Non ebbe l'opportunità di cogliere il nome della giovane e così, con cortesia, si rivolse a lei in maniera vaga. «Miss, innanzitutto la voglio ringraziare per la gentilezza. Ero orientato sul pianoforte, mi hanno sempre detto che possiedo delle mani adatte per suonare il piano. "Dita lunge e sottili" poi, adorando la musica classica, quello strumento si presta bene alla maggior parte delle composizioni.» Vath spostò il bastone da passeggio dalla mano destra alla sinistra avviandosi insieme a lei verso il negozio. «Ho dei bimbi piccoli, non vorrei disturbarli durante il loro riposino con le mie lezioni, c'è modo di poterle fare senza l'utilizzo di un Silencio?»

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view post Posted on 18/6/2018, 20:38
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Ayumo Vanille
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La Tassorosso proseguì per la propria strada sicura che l’uomo l’avrebbe seguita senza troppi problemi.
Quel giovane le era risultato alquanto particolare, sin troppo galante forse, ma in fondo la cordialità era qualcosa che con il tempo si stava perdendo, quindi pensò che alla fine era un bene che ci fossero uomini come quello sconosciuto.
In fondo, probabilmente, lo avrebbe aiutato durante quell’incontro e non l’avrebbe mai più rivisto.
Ascoltò il giovane esporle quale strumento aveva attirato la sua attenzione, il pianoforte.
Strumento eccezionale e dotato di formidabile versatilità, in fondo gli stili che poteva suonare erano infiniti e mentre ascoltava le motivazioni che avevano spinto lo sconosciuto a quella scelta, rimembrò una frase che le aveva detto una volta sua fratello.
Sorrise rimembrando quella parte della sua infanzia, e poi si voltò verso l’uomo per riferirgli quello che le era passato per la testa.

« Dita lunghe e sottili non fanno di tutte le persone dei pianisti, inoltre quasi la maggior parte degli strumenti classici richiedono questa qualità.
Nonostante questa diceria, io, sono convinta che una persona con dita un poco più tozze non dovrebbe gettare la spugna prima ancora di partire proprio perché non possiede tale caratteristica.
Per fare qualcuno di un musicista ci vuole principalmente una grande motivazione, un fuoco che ti arde dall’interno e ti porta a sopportare ore estenuanti di prove, molte insoddisfazioni, soprattutto nel primo periodo di studio.
Però, mi creda, ogni singolo miglioramento porta ad una gioia indescrivibile. »


Prese un leggero respiro, controllò con la mano che i fogli dello spartito fossero ancora custoditi all’interno della tracolla, non voleva nuovamente perderli.

« La versatilità del pianoforte è unica, peccato che non bastino neanche dieci vite per riuscire a suonare il suo intero repertorio.
Eppure sono sicura che riuscirà a trovare lo stile adatto a lei, chissà forse qualcosa di delicato come gli studi di Chopin oppure composizioni di più incisive.
Una cosa è certa, la musica che deciderà di suonare rifletterà la sua anima. »


La giovane studentessa rifletté per qualche secondo sull’ultima domanda che le era stata posta, qualcosa in grado di non disturbare dei bambini piccoli, certamente l’incantesimo Muffliato era il più adatto a compiere quel ruolo, piuttosto che un Silencio che avrebbe estirpato qualsiasi suono allo strumento.

« Sicuramente il Muffliato può esserle utile, non silenzia completamente la stanza, ma comunque attutisce molto il suono.
Così facendo dovrebbe riuscire a non svegliare i suoi bambini. »
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Le parole che la ragazza gli rivolse furono cortesi ed educate, la giovane si spostò e Vath la seguì con pochi passi. «Indubbiamente, Miss, non sono solo le dita a far di un uomo un pianista ma, se posso permettermi, un famoso pianista una volta disse: "Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita." di certo non ho intenzione di arrendermi alla prima difficoltà.» Gli stava diventando scomodo rivolgersi a lei senza usare il di lei nome. «Perdonatemi, temo di non aver colto il vostro nome.» La proposta di lei, di usare il Muffliato, poteva rivelarsi buona. Vath registrò l'informazione ed espresse un ulteriore dubbio, sorto dopo le parole di lei. «Dite che la musica che deciderò di suonare rifletterà la mia anima. Una visione interessante, che musica vedreste bene per la mia figura?»

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Ayumo Vanille
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La Tassorosso non si era accorta di non essersi presentata al giovane uomo, una piccola dimenticanza dovuta, probabilmente, dagli eventi che si erano susseguiti con una certa rapidità.
Ascoltò nuovamente quello che l’uomo aveva da dirle, riflettendo attentamente su chi tra i tanti autori poteva aver detto una frase del genere, ma la sua ricerca si interruppe molto presto perché seppur poteva conoscere abbastanza bene la tipologia di musica che i grandi compositori avevano creato, non aveva altrettanta conoscenza per la loro biografia.
Erano aspetti che non aveva mai preso in considerazione, non tanto perché non li trovasse interessanti, ma perché non aveva mai avuto un eccessivo tempo per dedicarvisi, in fondo anche lo studio del flauto traverso rimaneva, per lei, un semplice passatempo e qualcosa che aveva condiviso con Richard in passato.
Aveva trovato estenuante la musica, nella sua gioventù, quello che lei aveva odiato di più era stato imparare a leggere gli spartiti, a leggere le diverse chiavi e tuttora trovava odiose le chiavi di baritono e di basso, la prima la faceva completamente andare fuori di testa e non che fosse tanto diversa dalle altre, ma era sicuramente quella in cui compiva più errori durante la lettura del pentagramma.
Per sua fortuna non si era mai dedicata a strumenti che ne facessero uso, fino ad ora.

« Come ho precedentemente detto, sicuramente delle dita lunghe e sottili possono essere un valore aggiunto al pianista, prendiamo in esempio un maestro come Liszt le sue mani avevano dita lunghe, sottili e forti e possiamo notarlo anche nei passaggi delle sue composizioni.
Ma non per questo motivo, altri compositori sono meno innovativi se non hanno incluso nelle loro opere passaggi di particolare difficoltà, ricordiamoci che uno dei grandi passi nell’evoluzione del pianoforte fu la presa di coscienza di poter suonare delicatamente come mostrò Chopin nei suoi studi.
Non discuto che la predisposizione delle mani possa essere di grande aiuto, ma non fa di tutte le persone dei pianisti, anche perché quasi la totalità degli strumenti richiede delle dita affusolate. »


Prese un attimo di respiro e poi decise senza ulteriori indugi di presentarsi al signor Remar.

« Mi scusi per la mia dimenticanza, sono Ayumo Vanille. »

Ascoltò l’ultima domanda che il suo interlocutore aveva deciso di porle, la Tassorosso comprese sin da subito che non avrebbe risposto come il signore si sarebbe aspettato.
La musica rimaneva qualcosa di talmente privato e personale a tal punto che la visione di una persona esterna non avrebbe mai riflettuto la realtà, inoltre lei che lo aveva a malapena conosciuto non poteva scavare nella profondità della sua anima per comprendere quale variante si sarebbe adatta meglio a lui.
Era una risposta che non poteva fornirgli e di questo ne era certa, perché probabilmente nessuno poteva fare lo stesso con lei e lo sapeva bene, sapeva cosa si provava a suonare di fronte a qualcuno che poteva vedere che cosa si celava dentro di te, Oliver aveva avuto la possibilità di vedere che cosa la sua musica volesse trasmettere e lei dall’altro lato si era spaventata, aveva avuto paura di mostrarsi ed aveva preso alcuni spartiti fuggendo da quel negozio dove ora si stava nuovamente recando.

« Non posso risponderle e forse nessuno potrebbe, quello che vuole esprimere con la musica lo sa solo lei e solo lei può comprendere quale brano le sia più adatto.
Può crederci o meno, ma secondo me non esiste musicista che non metta un proprio pezzo di anima in quello che suona, difatti molti si dedicano solamente ad un periodo o autore in particolare, secondo me proprio per questo motivo. »
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Vath sorrise quando la ragazza citò Liszt. Il compositore ungherese lo aveva scoperto in Germania, a Berlino, durante un concerto dove proponevano tra i tanti brani anche quelli di Franz Liszt. «Ahhh Liszt, in effetti ho apprezzato moltissimo la sua tecnica, credo di aver amato Lieberstraum.» Vath si schiarì la voce con un colpetto di tosse, si era reso conto che la sua padronanza nelle lingue poteva renderlo meno comprensibile. «Perdonatemi, son solito riferirmi alle opere con il loro titolo originale. Mi riferivo a Sogno d'amore. Chopin ha un numero di composizioni che non è neanche possibile enumerarle tutte ma basti pensare a quanto ancora la sua musica influisce sulle opere di oggi; basti pensare ai babbani, nel film di fantascienza Prometheus in alcune sequenze della pellicola è possibile ascoltare il preludio opera ventotto numero quindici.» Quando Vath aveva rivolto con noncuranza la domanda su quale tipologia di musica la ragazza vedeva adatta alla sua figura voleva testare se la ragazza fosse sveglia e desse la risposta giusta. Prima, tuttavia, la ragazza si presentò come Ayumo Vanille, grazie ai suoi studi con Issho aveva chiaro che il nome di lei potesse significare più cose. «È un nome molto bello, comunque sia, sono certo che prima o poi riuscirò a trovare uno stile di composizione personale, basta solo non demordere.» Di certo qualche spartito e libro di musica non avrebbero guastato, Vath le sorrise, grato di quel prezioso aiuto rivolgendosi a lei un ultima volta. «La ringrazio per tutte queste informazioni, vi offrirei volentieri da bere ma non so se gradite l'offerta o se avete altri impegni Miss Vanille.»

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La Tassorosso rimase ad ascoltare l’uomo, era interessante poter parlare con qualcuno che si intendesse di musica classica, era un argomento strano tra i maghi.
Non perché la musica fosse un argomento estraneo, ma piuttosto perché la branchia classica era principalmente riservata a compositori babbani e quindi solitamente non era molto in auge tra i ragazzi della sua età.
Era preferibile parlare di band più recenti ed innovative, non che le disdegnasse, eppure lei preferiva perdersi in discorsi che riguardavano le composizioni di secoli passati e quella passione era inoltre un tratto che l’accomunava con il suo fratello defunto, quindi per lei era un piacere parlarne perché la faceva sentire più vicina a Richard.
Ascoltò l’intervento riguardante Chopin, era uno dei compositori per Pianoforte che preferiva maggiormente, la delicatezza che riservava nelle sue opere era fantastica, era poi opera del pianista trasmettere realmente qualcosa allo spettatore.
Rimase affascinata nello scoprire che i Babbani inserivano in opere odierne pezzi così importanti.

« Interessante, non studio Babbanologia e quindi mi risulta complesso comprendere tutti gli usi e costumi, però è sempre molto affascinante scoprire questi dettagli.
La musica classica è un aspetto di cui i Babbani devono andare molto fieri, i compositori sono stati sublimi per non dire altro. »


Ayumo continuò a camminare, ormai erano d fronte all’entrata del negozio e per quella volta avrebbe preferito allontanarsi lasciando perdere le sue precedenti intenzioni, l’uomo con cui aveva parlato le aveva chiesto qualche consiglio, ma era sicura che Oliver o il proprietario dell’Evviva lo Zufolo sarebbero stati perfetti per fornirgli tutte le indicazioni di cui Vath aveva bisogno.
Lei sarebbe tornata da dove era venuta, preferendo ritornare in una giornata più tranquilla, chissà forse in quell’occasione avrebbe potuto chiarire tutte le situazioni che – per lei – erano rimaste irrisolte.
Forse il Grifondoro non sapeva nemmeno che tempo addietro si era dovuta allontanare dal castello, forse non si era fatto domande sulla sua improvvisa freddezza e certamente non avrebbe rivelato la verità, mai, ma poteva metterlo al corrente almeno sulla dipartita del fratello e che quel cadavere, che aveva fatto tanto scalpore, apparteneva a Richard.

« Mi fa piacere che le piaccia, una scelta audace da parte dei miei genitori.
Sono sicura che riuscirà a trovare ciò che la rappresenta al meglio e come ha detto lei, basta non demordere.
Non dovete ringraziarmi per l’aiuto che le ho offerto, ma infine penso che proseguirò con la mia passeggiata e ritornerò a visitare il negozio in un’altra occasione.
Sono sicura che il commesso sarà più che perfetto, lo conosco e posso giocarmi tutti i miei Galeoni che sarà in grado di fornirle informazioni più dettagliate rispetto alle mie.
Soprattutto perché, seppur io sia una grande appassionata, posso principalmente consigliarle quali flauti migliori acquistare o quali duetti potrebbero essere più adatti a lei, nell’ambito del pianoforte mi considero alquanto impreparata. »


Salutato l’uomo, la Tassorosso si sarebbe allontanata lasciandosi il negozio alle spalle.
Studentessa Tassorroso - 17 Anni

Off-Topic: Può considerarsi conclusa :3
 
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