| Il battito di Aiden era irregolare, vibrava più rapido nel petto dell’uomo e probabilmente era dovuto a lei, a quel sorriso beffardo che aveva stampato tra le labbra vermiglie. Lui sorrise nervosamente, prima di fermare la mano di Rowena e portarsela alle labbra, andando a baciarla lentamente. La donna, andò a godersi quel momento, avvertendo il formicolio della barba sulla propria pelle, lasciandolo fare, lasciando che lui parlasse, agisse come meglio credeva. Il contatto delle mani venne interrotto e mentre lui, una volta scostati i capelli scuri, soffiava parole roventi al proprio orecchio, la negromante tentò di toccare il suo ginocchio, risalendo pericolosamente la gamba fino a raggiungere l’interno coscia senza più muoverla, lasciandola li solo a fargli sentire il suo peso. A quanto pare il bel rosso aveva finto, aveva mostrato la maschera dell’ingenuo prima di tentare le sue mosse, strappandole un mormorio quando andò a mordicchiarle l’orecchio, obbligandola quasi, a cercare appiglio con quella mano ferma sulla gamba, stringendo tra le dita la coscia.
-E così, sotto la veste dell’agnello si cela un lupo famelico-
soffiò verso di lui, prima di proseguire
-Sicuro di sapere in che gioco ti stai infilando rosso?-
il sorriso sprezzante che andò a mostrare, era il preludio di quanto Rowena avesse in mente. Ascoltò il suo piano, che nuovamente mostrava una certa infantilità, andando a scuotere il capo in un cenno di diniego prima di portarsi davanti a lui. Avevano almeno venti centimetri buoni d’altezza che li dividevano e Rowena dovette reclinare leggermente la schiena all’indietro per fissarlo in volto, cercando nel contempo, d’infilare le proprie braccia oltre la mani che lui teneva sui fianchi, andando a stringere le dita tra loro, cingendola in una morsa morbida e improvvisata.
-Aiden, hai detto bene, a me piace avere tutto e subito, quindi non mi vedrai correre per le strade di Hogsmede per raggiungere un boschetto dove poi potremo giocare e strapparci le vesti di dosso, andiamo in un luogo più consono, dove non saremo disturbati.-
Non ammise replica, nella mente non tardò a visualizzare la destinazione, ovvero un boschetto sulla strada che portava verso il sentiero di Hogsmede, con alberi dalle dimensioni mastodontiche, le radici sopraelevate dal terreno, l’erba umida e le fronde fitte e brillanti, la decisione di portarlo in quel luogo era quanto mai ferrea, lo desiderava, voleva vedere quanto Aiden fosse lupo invece che agnello, e per questo non ebbe problemi a voler saltare nel nulla con lui, portarlo con se dentro lo spazio vuoto per poi riemergere nel luogo prefissato, determinata a occupare una piccola porzione di quella foresta in sua compagnia. Così, tentò di rotare su se stessa, di portarlo con se e l’ex grifondoro al momento, era l’unico che poteva evitare che questo accadesse.
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