Which game do you wanna play?, Privata. Per Rowena.

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view post Posted on 16/5/2018, 22:33
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LA MANGIAMORTE

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Il battito di Aiden era irregolare, vibrava più rapido nel petto dell’uomo e probabilmente era dovuto a lei, a quel sorriso beffardo che aveva stampato tra le labbra vermiglie. Lui sorrise nervosamente, prima di fermare la mano di Rowena e portarsela alle labbra, andando a baciarla lentamente. La donna, andò a godersi quel momento, avvertendo il formicolio della barba sulla propria pelle, lasciandolo fare, lasciando che lui parlasse, agisse come meglio credeva. Il contatto delle mani venne interrotto e mentre lui, una volta scostati i capelli scuri, soffiava parole roventi al proprio orecchio, la negromante tentò di toccare il suo ginocchio, risalendo pericolosamente la gamba fino a raggiungere l’interno coscia senza più muoverla, lasciandola li solo a fargli sentire il suo peso. A quanto pare il bel rosso aveva finto, aveva mostrato la maschera dell’ingenuo prima di tentare le sue mosse, strappandole un mormorio quando andò a mordicchiarle l’orecchio, obbligandola quasi, a cercare appiglio con quella mano ferma sulla gamba, stringendo tra le dita la coscia.

-E così, sotto la veste dell’agnello si cela un lupo famelico-

soffiò verso di lui, prima di proseguire

-Sicuro di sapere in che gioco ti stai infilando rosso?-

il sorriso sprezzante che andò a mostrare, era il preludio di quanto Rowena avesse in mente.
Ascoltò il suo piano, che nuovamente mostrava una certa infantilità, andando a scuotere il capo in un cenno di diniego prima di portarsi davanti a lui. Avevano almeno venti centimetri buoni d’altezza che li dividevano e Rowena dovette reclinare leggermente la schiena all’indietro per fissarlo in volto, cercando nel contempo, d’infilare le proprie braccia oltre la mani che lui teneva sui fianchi, andando a stringere le dita tra loro, cingendola in una morsa morbida e improvvisata.

-Aiden, hai detto bene, a me piace avere tutto e subito, quindi non mi vedrai correre per le strade di Hogsmede per raggiungere un boschetto dove poi potremo giocare e strapparci le vesti di dosso, andiamo in un luogo più consono, dove non saremo disturbati.-

Non ammise replica, nella mente non tardò a visualizzare la destinazione, ovvero un boschetto sulla strada che portava verso il sentiero di Hogsmede, con alberi dalle dimensioni mastodontiche, le radici sopraelevate dal terreno, l’erba umida e le fronde fitte e brillanti, la decisione di portarlo in quel luogo era quanto mai ferrea, lo desiderava, voleva vedere quanto Aiden fosse lupo invece che agnello, e per questo non ebbe problemi a voler saltare nel nulla con lui, portarlo con se dentro lo spazio vuoto per poi riemergere nel luogo prefissato, determinata a occupare una piccola porzione di quella foresta in sua compagnia. Così, tentò di rotare su se stessa, di portarlo con se e l’ex grifondoro al momento, era l’unico che poteva evitare che questo accadesse.
 
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view post Posted on 21/5/2018, 14:21
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

Auror ☘ Ex Grifondoro ☘ 26 anni ☘ Irlandese
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La mano di Rowena era caduta sul ginocchio dell’aitante rosso di Galway, come una banale scusa per poter infine giungere alla tanto ambita meta. Percepire le dita di Rowena provocarono l’effetto che lei probabilmente aveva sperato di ottenere, poteva quindi ritenersi più che compiaciuta di ciò. Ma dal canto suo persino l’Auror poteva dirsi soddisfatto nell’essere riuscito a strappare un mormorio a Rowena nel momento in cui le aveva mordicchiato maliziosamente l’orecchio.
«E la cosa ti ha intrigata?» la incalzò con un sorriso divertito, riferendosi alla battuta del lupo famelico celato dalla pelle da innocente e puro agnellino. «Rowena cara, sarò anche stato un noioso quanto banale Grifondoro ai tempi della scuola, ma posso assicurarti che sono sempre stato pieno di sorprese. Quanto alla consapevolezza del tipo di gioco a cui sto andando incontro… Beh, direi proprio di saperlo, in fondo lo vogliamo entrambi! Oltretutto siamo adulti e la posta in gioco con questo genere di giochini è decisamente allettante. Non trovi anche tu?»
In tutta la sua altezza osservò Rowena con un ghigno divertito, mentre ella fece passare le sue braccia attorno alla sua vita in una morbida morsa. L’Auror era tra le grinfie della donna, ma anche lei era tra le sue, in un certo senso, ed era un peccato che non ne fosse a conoscenza; si sentiva la Padrona, Comandante indiscussa di quel gioco, ma solo perché Aiden glielo stava permettendo. Una tattica rischiosa ma senza dubbio efficace, almeno finché la Verità non veniva a galla.
Era - senza dubbio - una partita ardua e il cui esito era incerto. Aiden avrebbe pazientato e proceduto con cautela, correndo i dovuti rischi.
Le mani forti e sicure dell’Auror andarono a stringersi dietro la schiena di Rowena, ricambiando la morsa ed impedendole l’atto della Smaterializzazione. Voleva farle una proposta, sotto forma di scommessa, nella Speranza che la Strega ed ex discepola di Salazar Serpeverde accettasse e facesse guadagnare tempo all’ex Grifondoro.
Reclinò la testa di lato e le sorrise, come per scusarsi con lei nell’averle impedito di avere tutto e subito come desiderava. «Voglio farti un’altra proposta prima. Forse questa potrebbe piacerti di più.» iniziò in tono calmo e misurato. «La tua compagnia non mi dispiace affatto, sei sempre stata singolare, Rowena. Ma suppongo di dovermi accontentare di questo genere di gioco con te, solo… Beh, mi chiedevo in realtà: e se riuscissi a soddisfarti? Pensi di potermi considerare come un frequente compagno di giochi di tanto in tanto?»
It’s a Trap!
Una trappola a doppio taglio: da una parte poteva davvero tenersi stretta Rowena quel tanto da avere tempo di scavare più a fondo e scoprire di più, ammesso che vi fosse realmente qualcosa; dall’altra invece c’era l’Oblio. Aiden rischiava di rimanerne assuefatto, sebbene avesse già commesso l’errore inconsapevolmente non molto tempo addietro, con la rottura di Daphne. Ubriaco e sofferente aveva trovato conforto tra le braccia di Charity e la propria promessa personale era andata in frantumi. Era caduto in basso senza nemmeno volerlo e il proprio onore ne aveva risentito parecchio, tanto dal volersi riscattare a tutti i costi. Ma ora non poteva permettersi di riprendersi il proprio onore, poteva solo sacrificarsi quel tanto da non cadere troppo più in basso, ma quanto bastava da poter trovare facilmente una via d’uscita.
Non poteva agire direttamente come Auror, ma poteva temporeggiare. Sì, doveva prendere tempo e legare Rowena a sé quel tanto da permettere a Rhaegar e a Camille di decidere il da farsi. Doveva almeno provarci, al massimo avrebbe sofferto solo lui e nessun altro.
Doveva prendere tempo.
Doveva resistere.
Doveva.

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It’s a Trap! - citazione che meritava di essere usata! :ihih: Scusa il ritardo baby!

 
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view post Posted on 23/5/2018, 18:34
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LA MANGIAMORTE

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Si, Aiden Weiss l’integrava. Bramava il suo corpo, sentire il suo profumo, il solletico della barba su di lei e scoprire se, le mani forti di lui, potessero anche essere dolci e gentili.
Sorrise, socchiudendo appena gli occhi in un che di lascivo borbottando un

-Ti piace sentirti dire che ti desidero? Mhm, se é questo il prezzo da pagare per raggiungere la posta in gioco non é un problema.-

avrebbe poi tentato di ultimare la smaterializzazione, provando a roteare su se stessa e trascinando con se il rosso nel vuoto, lontano dagli occhi dei presenti e dal brusio che affollava la piazza ma non vi riuscì. Aiden, cingendole la vita come Rowena aveva fatto poc’anzi, teneva entrambi ancorati al suolo e alla piazzetta che li circondava, obbligando la donna ad assumere un espressione perplessa ed accigliata, ascoltando poi le parole del giovane uomo.

-Oh per Morgana…-

il tono di voce suadente di poco prima era scomparso, lasciando spazio a qualcosa di più freddo e quasi astioso, con le mani che dapprima congiunte dietro la sua schiena, si staccarono, cadendo ciondolanti ai fianchi. Un sospiro, osservando a lungo Aiden negli occhi, scuotendo il capo in un cenno di diniego e lasciando che il cervello vagasse a lungo, chiedendosi del perché di quella astrusa richiesta. Durante il periodo scolastico non si erano mai frequentati nonostante avessero legami comuni e il loro primo incontro si poteva dire che avvenisse lì, in quella piazza e in quel momento, eppure lui già avanzava delle richieste, di rivedersi nuovamente sempre se l’avesse mai sodisfatta. Inutile dire che non ci sarebbe riuscito, nessuno sarebbe mai stato in grado di riempire quell’enorme vuoto che aveva fatto collassare il proprio cuore, distruggendolo in un milione di piccole pezzi. inoltre, come poteva lui avanzare una richiesta tanto bislacca? Non sapeva nulla della donna eppure la reclamava nuovamente nonostante non avesse nemmeno sfiorato le sue labbra.

-Ma che razza di problemi avete voi uomini?-

disse graffiante, posando le mani sul petto di lui e con una leggera spinta, cercare di liberarsi dalla sua presa, allontanandolo da se. Se fosse riuscita a liberarsi, senza dare nessuna spiegazione arretrò di qualche passo.
 
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view post Posted on 23/5/2018, 19:09
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Aiden Weiss

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Fu sul punto di baciarla. All’improvviso, come un vile tradimento, con tutto l’impeto e desiderio che poteva darle, solo per continuare quel suo gioco per avvicinarla maggiormente a sé, ma accadde l’imprevisto. Come se qualcuno si fosse divertito a spalmargli del burro sulle mani, Rowena sembrò scivolare via dalle sue dita.
Era sempre stato consapevole che sarebbe stato difficile, lei era imprevedibile e per di più non poteva contare sulle esperienze passate dato che non si erano mai realmente parlati fino a quel momento, solo fugaci momenti, i consueti incontri tra Grifondoro e Serpeverde. Doveva quindi tornare sul sentiero giusto, muovere i passi nei punti più sicuro e sperare di non incappare ancora in passi falsi, in delle falle grosse quanto dei crateri o avrebbe potuto perderla per sempre.
Inclinò la testa di lato, ma non si spostò quando lei cercò di allontanarsi da lui, divincolandosi dalla sua presa e che lasciò andare in tutta tranquillità, non volendo sembrare violento e nemmeno darle un motivo in più per andarsene. La guardò con sguardo imperturbabile, neutrale, concedendosi qualche breve attimo per pensare, per strutturare una frase convincente e credibile.
«Rowena...» mormorò, mettendosi nuovamente le mani sui fianchi. «La mia era una proposta dettata da un mio semplice desiderio personale, tuttavia non ti avrei mai privata della facoltà di rifiutare. Non potrei mai. Non era di certo una pretesa e se per te lo era allora ti chiedo umilmente scusa.» Le allungò lentamente una mano, il palmo rivolto verso l’alto come per invitarla a seguirlo, come se oltre al perdono per quella sua sfacciataggine le stesse inoltre proponendo di ricominciare da capo e riparare al proprio errore raggiungendo un luogo appartato come lei aveva tentato di raggiungere. «Mi farò perdonare… con gli interessi, diciamo?»
Continuò a fissarla, in attesa, sprofondando in un cupo silenzio.

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view post Posted on 29/5/2018, 17:30
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LA MANGIAMORTE

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Nelle parole di Aiden vedeva la possessività dalla quale Rowena non faceva altro che scappare. Il suo desiderio, di rivedersi ancora nonostante non avesse nemmeno assaggiato le sue labbra delineava, almeno nella mente della donna, un profilo preciso su chi fosse il rosso avanti a lei. Un bisognoso d’amore patologico e niente di meno che, un perfetto grifolagna. L’idea iniziale che si era fatta di lui, che aveva per un attimo accantonata quando era il basso ventre a parlare, ora tornava prepotente, identica e più forte di prima. Scuse, ora lui cercava di recuperare la sintonia appena spezzata con delle scuse, ma lei non era più interessata a giocare con lui, non si voleva trovare nel letto un bambino che non sapeva gestire le proprie emozioni, che l’avrebbe cercata ancora e ancora nonostante i suoi no, che le avrebbe probabilmente mandato dei fiori e rivolto a lei alcune correttezze e gesti che Rowena non voleva vedere, né vivere. Lo avrebbe evitato come, da lungo tempo, evitava anche l’amore. Nessuno si sarebbe mai più fatto beffa del suo cuore, non avrebbe mai più dato la possibilità a qualcuno di riattaccare i cocci del proprio cuore solo per sentirlo in frantumi nuovamente. Nessuno si sarebbe mai avvicinato più a lei così tanto e anche se Aiden probabilmente non avrebbe mai scosso in lei quel desiderio d’amare, non avrebbe rischiato.

-Bla, bla, bla.-

le parole le uscirono cadenziate, agitando la testa prima a destra e poi sinistra, facendogli verso e prendendolo barbaramente in giro, dando al contempo, sempre se non lui non avesse scostato la mano, un colpetto alle sue dita, scacciando l’arto come si faceva con una mosca fastidiosa.

-Non sei in grado di reggere questo gioco Aiden. Tornatene da dove sei venuto. Mi annoi.-

il tono di voce era gelido, lo sguardo truce e nessun sorriso sul volto. Voleva allontanarlo, fargli male con le parole in modo che lui non insistesse ancora. Sarebbe rimasta li, per una frazione di secondo, in attesa di sentire quella che poteva essere una balbettante replica prima di compiere una rotazione su se stessa e così com’era arrivata, infilarsi nel nulla diretta a casa.
 
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view post Posted on 6/6/2018, 10:09
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Aiden Weiss

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La mano dell’uomo si abbassò lentamente mentre ascoltava in remoto silenzio le parole della donna. Rowena non voleva sentir scuse, non aveva creduto minimamente alle sue parole per lo più chiarificatrici dato che si era venuto a creare uno stato di assoluto fraintendimento.
Consapevole di aver fallito nel proprio intento, l’Auror capì e dovette concordare che non poteva più proseguire con il proprio piano, non senza incappare in conseguenze che preferiva di gran lunga evitare. Se avesse insistito Rowena si sarebbe infastidita di più, avrebbe potuto sospettare e capire tutto, se non addirittura sfoderare la bacchetta. Non poteva permettersi né l’una né l’altra cosa, non se erano circondati da civili innocenti di cui lui era responsabile.
Fece qualche passo indietro, senza distogliere lo sguardo neutro e impassibile da Rowena. La guardò negli occhi, senza timore, senza trasparire alcuna emozione. Infine, però, una smorfia solcò le sue labbra, in maniera enigmatica. «Probabilmente giochiamo in maniere del tutto differenti.» mormorò. «Ma non fa nulla...» aggiunse con una scrollata di spalle. «Se cambi idea fammi sapere… Ovviamente se alzare la posta in gioco non ti annoia più.»
Estrasse dalla tasca dei pantaloni la propria scatolina di latta, per poi aprirla e prendere una delle sigarette che si era meticolosamente preparato, per poi portarla alle labbra. Il clipper con i panda che gli aveva regalato Maurizio toccò la punta della sigaretta con la sua sacra fiammella, per poi tirare affinché attecchisse al tabacco. Dalle narici dell’Auror fuoriuscì una piccola nube di fumo, per poi sistemarsi gli occhiali da sole addosso dopo averli recuperati dalla taschina della camicia a quadri.
«Ti auguro una buona giornata, miss Abyss.» Salutò Rowena in modo cordiale, per poi girare i tacchi e tornare verso la strada principale di Hogsmeade, intenzionato a volersi rilassare mentre fissava i bambini del posto giocare.
Anche se non era riuscito nel proprio intento, almeno ora sapeva che con Rowena bisogna andarci cauti, senza correre e soprattutto senza proposte. La donna amava avere il comando e semmai si fossero incontrati di nuovo, Weiss se ne sarebbe ricordato.

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