Alla ricerca del prezioso oggetto , Continua: Cosa bolle in pentola?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/7/2018, 10:30
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



La cameriera accolse senza troppa sorpresa l’ordine di Mike. Era stato rapido né più e né meno quanto decine di altri clienti. Lo Xin Xin Guo era un locale di passaggio, destinato a fungere da appoggio a chi desiderava consumare un pasto tipico e succulento ma senza tutti i vezzi della grande ristorazione. Non avevano tavoli, non avevano una sala destinata alle grandi occasioni, non avevano neppure una carta specifica delle bevande per offrire una chissà quanto ampia scelta. Il frigorifero rosso faceva discretamente il proprio lavoro già da sé: incantato per tener fede alle regole del Ministero, prospettava ai babbani un ventaglio di opzioni babbane e ai maghi un ventaglio di opzioni magiche. Ne avevano per tutti i gusti e per tutte le razze, letteralmente!

Segnò senza troppa enfasi la comanda, poi prese con sé un paio di piatti lasciati da un altro cliente. Quando Mike tornò a rivolgersi a lei, un’espressione concentrata fece capolino sul suo viso, mentre faceva lo sforzo di soffermarsi sul movimento delle labbra del giovane. Era evidente che la lingua fosse ancora un problema! In tutta risposta, la donna allungò il braccio che teneva il taccuino in direzione di una porta in fondo al locale e sparì per completare i suoi giri. Comunicò al cuoco oltre la piastra l’ordinazione del ragazzo. Infine, si dileguò oltre la soglia della cucina.

La fortuna avrebbe arriso a Mike nel suo brevissimo giro di perlustrazione. Il locale era piccolo, sicché era praticamente impossibile perdersi. Se si fosse limitato a seguire le indicazioni della cameriera, sarebbe giunto in una manciata di istanti alla porta indicata e l’avrebbe trovata schiusa. Se si fosse addentrato oltre la soglia, avrebbe scorto un ambiente particolarmente angusto ma in grado di contenere i sanitari del caso. In alto sulla parete di destra, stava un’apertura sufficiente a consentire il ricambio d’aria. Nonostante non fosse perfettamente a norma di legge e apparisse discretamente vissuto, in fatto di pulizia non era poi tanto dissimile da molti altri bagni che si vedevano in giro. Sul versante interno della porta, inoltre, il Prefetto avrebbe trovato quel che bastava a chiudersi dentro e a svolgere le azioni che avesse ritenuto più opportune. Era già pronto ad agire?



Allego una mappa descrittiva dei luoghi che ti interessano per facilitarti nella descrizione e immaginazione dei movimenti, evitando di lasciare tutto al caso e alla narrazione. Ho allegato una legenda per maggiore chiarezza.
xMNBp8e
Dimensioni reali: click
La stella rossa indica il punto in cui è seduto Mike.
Le “x” gialle gli sgabelli occupati dagli altri avventori.
Quanto al bagno, consideralo uno spazio di 3 metri per 3: a sinistra, appena apri la porta, trovi il lavandino; di fronte, appena spostato sulla destra per consentire l’apertura della porta, il water.

Scadenza prevista: 30 Luglio
 
Web  Top
view post Posted on 30/7/2018, 23:31
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:


Il viso del Serpeverde, per quanto cercasse di restare calmo e cordiale, faceva trapelare più d’una perplessità circa quel luogo; se non fosse stato per quel maledettissimo ciondolo, Mike si sarebbe voltato verso l’uscita, decisamente infastidito. Un respiro leggermente più profondo dei precedenti accompagnò quel pensiero, prima di tornare a quella facciata di assoluta normalità.
Nonostante la gestione del locale avesse instillato in lui più di qualche dubbio, era opportuno andare avanti verso il percorso inizialmente tracciato tentando di fingersi, almeno inizialmente, un turista qualsiasi.Ad una semplice ordinazione aveva fatto seguito una normale richiesta, come se ne potevano sentire molte in un periodo di forte crescita turistica.

Dopo aver seguito con lo sguardo il braccio della giovane cameriera, Mike l’avrebbe ringraziata con un rapido cenno della mano, alzandosi poco dopo dal suo sgabello.
Nonostante la mancanza di una vera e propria indicazione vocale, percorrere i pochi metri che lo dividevano dal luogo designato fu piuttosto semplice viste le dimensioni comunque contenute del locale. Dopo essere passato davanti ad un lungo tavolo ben ornato da diversi alimenti, la sinistra del giovane trovò ben presto il pomello della porta del bagno e, senza troppe cerimonie, vi sarebbe entrato per poi chiudersi il tutto alle spalle.
L’adrenalina del momento si sarebbe mischiata ad un certa insofferenza verso quel luogo stretto e angusto, decisamente distante agli standard qualitativi ai quali si era abituato da quando era diventato Prefetto ad Hogwarts. Come aveva fatto a finire in un ristorante simile? La consapevolezza di essere finito in un posto come tanti altri, senza nessuna pretesa in fatto di comodità e di ambiente, gli fece subito venire in mente la Testa di Porco, un locale certamente grezzo e di passaggio che si trovava alla fine del villaggio di Hogsmeade.
*Un bagno del genere e così piccolo potrei aspettarmelo solo lì* si ritrovò a pensare, mentre già ispezionava il ristretto locale alla ricerca di un particolare dettaglio.
Per quanto spartano potesse essere quella stanza, al Serpeverde sarebbe bastato un semplice e comunissimo oggetto dalla forma variabile, per dar il via a quanto stava balenando nella sua mente proprio in quel momento. Dato che il locale si era dimostrato mediamente affollato, Mike avrebbe avuto bisogno di un piccolo diversivo, oltre che a nervi ben saldi e ad un pizzico di pura follia, per uscire vittorioso da quelle quattro mura. Per quanto scomodo, il piano si sarebbe formalizzato lì, in quel luogo adibito a latrina, ben distante dal rumore e dal sapore pungente di mille e più spezie combinate tra loro.
Potendo contare su una certa riservatezza, dopo aver eventualmente individuato un oggetto opportunamente sacrificabile tra quelli presenti nella stanza o tra quel poco che aveva indosso, il giovane avrebbe iniziato ad estrarre, seppur rimanendo vigile e guardingo, la fedele bacchetta di Prugnolo.
Attraverso un gesto rapido e deciso, con la dovuta concentrazione e con tutta la precisione necessaria, Mike avrebbe indirizzato la propria arma verso l’oggetto, per provare ad eseguire una corretta trasfigurazione animale. Lo scopo, chiaro quanto semplice e ben focalizzato nella sua mente, sarebbe stato quello di tramutarlo in un piccolo ma dispettoso topino.

Murifors, avrebbe scandito con estrema attenzione e con un tono opportunamente lieve.
Qualora incantesimo avesse sortito l’effetto sperato, il Prefetto si sarebbe ben presto preparato per compiere la propria sortita, cercando di trasmettere al roditore la necessità di dirigersi ben presto verso la sala.
Prima però, tenendo fede ad una apparente normalità nei confronti dell’esterno, Mike avrebbe tentato di riporre la bacchetta tra le pieghe interne della sua maglia babbana; da quel punto in avanti avrebbe potuto contare solamente sulla propria astuzia e su un’arma decisamente più subdola. Abbandona la magia, la mano destra del Prefetto sarebbe corsa lungo la tasca, fino a sfiorare la pasticca e il suo prezioso contenuto. Non poteva permettersi di rompere la pellicola ma, allo stesso tempo, non poteva tenerla troppo distante da sé.
Se tutto fosse andato come previsto, la sinistra sarebbe tornata sulla maniglia della porta d’ingresso, pronta a far conoscere al nuovo ospite l’interno della sala. Il tempo a disposizione sarebbe stato limitato ma, sfruttando la natura del roditore, il Serpeverde avrebbe potuto guadagnare qualche istante e far in modo che l’attenzione della maggior parte dei presenti fosse rivolta da tutt’altra parte e non verso la sua figura.
Dopo aver compiuto l’eventuale primo passo al di fuori del bagno, rimasto ormai vuoto, un rapido sguardo sarebbe corso verso l’addetto alla piastra. Sì, forse era giunta l’ora di agire.


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani
Distillato della Morte Vivente

Mi sono permesso di prendere una minima libertà sul Murifors e di descrivere, almeno in parte, l'eventuale azione successiva all'incantesimo.

 
Contacts  Top
view post Posted on 7/8/2018, 09:10
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



Le linee aeree descritte dalla punta della bacchetta lambirono dalla distanza la sagoma squadrata del dispenser del sapone, insistendo per mutarne i connotati. Un flebile lampo di magia sprigionò dal catalizzatore e, in un baleno, diede a Mike ciò che aveva sperato. Un roditore di notevoli dimensioni ricadde nello spazio concavo del lavandino, producendo un sordo tonfo: il musino rimase fermo in un primo istante, poi fece presto ad annusare l'aria e a concentrare la propria attenzione nella direzione dalla quale proveniva quel tripudio di odori stuzzicanti. Si spinse oltre il bordo del lavabo e, con l'attitudine pragmatica della sua specie, trovò la via per lasciarsi alle spalle l'altezza del sanitario. La lama di luce che filtrava da sotto la porta lo illuminò un poco, facendo intravedere la rotondità del naso piccolo, le estremità acuminate delle zampe che raschiavano contro il legno della porta e il grigio fumo della pelliccia corta. Se anche Mike non avesse posto tanta attenzione nel trasmettere al ratto l'intenzione di fare una capatina in sala, il locale e i suoi profumi si sarebbero prestati bene agli appetiti di una trasfigurazione così ben riuscita. Per questo, quando schiuse l'uscio del bagno, il topo non perse tempo a raggiungere la sala.

Il percorso del fu-dispenser si prestò a facilitare Mike. Nell'andirivieni tra cucina e sala, mezzo raviolo era caduto sul pavimento, attirando l'animale. In men che non si dica, il roditore si era fatto avanti, aveva afferrato il rimasuglio e vi aveva affondato i dentini aguzzi col benestare degli inconsapevoli presenti. Il cuoco oltre la piastra era tutto preso dallo sfrigolio dei cibi, i clienti avevano o il capo chino su una scodella o gli occhi alla ricerca del proprio piatto in arrivo e la cameriera... Ecco, la cameriera fu l'unica che, ad un certo punto, prese consapevolezza dell'anomalia. Appena uscita dalla cucina, precedette Mike lungo il percorso che conduceva agli sgabelli, quando incontrò il piccolo, affamato e peloso cliente. Sconvolta dalla visione, rimase ferma coi piatti stretti in mano e gli occhi spalancati. Poi, proruppe in un urlo che richiedeva una capacità polmonare non di poco conto. Sciolse la presa sulle scodelle e le pietanze si riversarono sul pavimento. Così, mentre l'urlo scuoteva i presenti e la ragazza fuggiva in cucina in preda a una crisi isterica, tutti tentavano di individuare l'origine dello sconvolgimento senza riuscirci. Il frastuono prodotto dalla caduta dei piatti aveva terrorizzato il ratto - che era stato raggiunto da un paio di schizzi di brodo bollente, tra l'altro - al punto da spingerlo a uno scatto. in avanti. Aveva raggiunto la sala, rintanandosi tra gli sgabelli più alti e trovando riparo. Poi, un cliente appena entrato nello Xin Xin Guo lo scorse, lo indicò e, parlando una lingua che non avrebbe potuto essere che cinese, seminò il panico. Chi era rimasto seduto si alzò, chi aveva fatto un passo in direzione della cameriera indietreggiò e chi aveva udito le spiegazioni circa la presenza di "un enorme e sporco topo" dalla cucina se n'era tornato dentro, cercando la protezione di un ripiano per impedire di essere morso. Solo un paio di avventori inglesi, troppo presi dall'atto del mangiare e ignoranti in fatto di lingue orientali, mantennero la posizione, ma cominciarono a guardarsi intorno con circospezione.

Il cuoco oltre la piastra, dopo un primo momento di smarrimento, aveva abbandonato la spatola. La mano destra, adesso, rovistava nella manica interna del braccio destro alla ricerca dell'elsa della bacchetta, ma l'espressione sul suo viso la diceva lunga sui suoi dubbi: quanti dei clienti erano babbani e quanti e quali rischi avrebbe corso nell'estrarre il catalizzatore ed eseguire una magia senza curarsi delle differenze di razza? Voleva davvero attirare le attenzioni del Ministero sul suo locale? Tentennava...



Ti sei mosso bene! :)
Ti suggerisco di controllare la mappa per verificare le nuove posizioni in sala.
oHLL35B
Dimensioni reali: click
Come noterai, oltre a te e al ratto, anche altre posizioni sono mutate e alcuni clienti hanno abbandonato la comodità degli sgabelli. La situazione è abbastanza caotica in sala e il cuoco rimane nella stessa posizione iniziale.

Scadenza prevista: 13 Agosto
 
Web  Top
view post Posted on 12/8/2018, 12:37
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:


E così, un primo passo era stato fatto. Se il momento non fosse stato così importante e decisivo, Mike avrebbe potuto azzardare un sorriso di vero compiacimento nel tornare all’interno della sala con al seguito un valido e fedele alleato. Ma poteva ritenersi davvero soddisfatto della propria trasfigurazione? E quanto avrebbe impiegato il roditore prima di mettersi in azione? Gli stimoli, in fondo, non sarebbero mancati…
Sebbene il tutto fosse stato pensato, valutato e messo in pratica nel giro di qualche istante, il Serpeverde confidava fortemente su quel diversivo per crearsi un certo margine di libertà. Con lo sguardo ancora rivolto verso l’angolo cottura e con l’udito ben attento a cogliere qualsiasi tipo di allarme, Mike non avrebbe fatto nemmeno in tempo a tornare verso la sua postazione che subito la confusione e il trambusto sembrarono prendere il sopravvento all’interno del locale. Il segnale sembrava inequivocabile.
L’ombra di un ghigno si sarebbe fatta strada sul suo volto nel momento in cui una giovane cameriera, che poco prima l’aveva anticipato lungo la strada che portava agli sgabelli, emise un forte strillo in grado di allertare e mobilitare tutti i presenti. Nel giro di qualche istante il caos avrebbe iniziato a prendere il sopravvento tra gli avventori, come un fuoco alimentato da una forte folata di vento improvvisa. Ma quanto sarebbe durata?
Pronto e desideroso di coglierne gli effetti, Mike non si sarebbe distratto più del necessario ad osservare la scena e le urla che ne seguirono; un topo all’interno di un locale avrebbe certamente richiamato l’attenzione di molti, oltre che a generare una certa dose di stupore e di domande su quanto fosse effettivamente curato l’igiene in quel posto.
Decisione, determinazione e scaltrezza sarebbero state le armi a cui il Serpeverde avrebbe dovuto fare ricorso in quel frangente; se voleva davvero impossessarsi del medaglione e tornare a compiere nuovi e più interessanti esperimenti pozionistici, avrebbe dovuto assolutamente sfruttare quel momento per avvicinarsi al suo obiettivo. Cercando di destreggiarsi in quella zona, resa ormai scivolosa da qualche piatto finito rovinosamente a terra, l’adepto di Salazar avrebbe fatto di tutto per mostrarsi il più naturale possibile, mischiando la ferma decisione del suo animo con il dovuto sospetto che una scena del genere avrebbe dovuto provocare a chiunque. Con cautela e attenzione, mentre ancora stava cercando di muovere qualche semplice passo verso l’addetto alla piastra, Mike avrebbe cercato di cogliere e di estrarre dalla tasca destra la delicata e preziosa caramella, chiudendola successivamente in una delicata morsa. Conosceva il contenuto del biofilm e la pericolosità insita nel liquido presente al suo interno; un movimento sbaglio e lui stesso sarebbe rimasto vittima di quel trucco così ben congegnato.
Qualora la distanza con il cuoco fosse stata tale da permettergli una rapida azione, Mike avrebbe iniziato l’ultima e decisiva parte del suo piano. Uno sguardo allarmato verso il roditore, l’espressione del viso che pian piano avrebbe cercato di trasmettere un certo terrore e, per finire, la mano sinistra sarebbe andata ad indicare la preda, come a voler fomentare ulteriormente quel senso di confusione generale.

È là, è là… un roditore! Avrebbe pronunciato con una punta di timore.
Terminata la farsa, Mike sarebbe tornato ad occuparsi del signor Xin Xin Guo.
Con il chiaro intendo di farsi largo e di trovare rifugio oltre la postazione presidiata dall’uomo, il Serpeverde avrebbe finto di scappare proprio in quella direzione, in modo da avvicinarsi il più possibile alla sua figura. Ce l’avrebbe fatta? L’intento, subdolo e fraudolento, lo avrebbe potuto portare a contatto con l’esperto e forte cuoco; da lì sarebbe stato piuttosto semplice rilasciare, applicando una modesta forza, quanto celato dalla sua mano destra.
Se il contatto vi fosse realmente stato, Mike avrebbe cercato di trovare il modo per lasciar cadere la pozione tra le pieghe dell’uniforme bianca. Un gesto apparentemente involontario dettato dalla confusione del momento, ma in grado allo stesso tempo di minare all’integrità della pellicola.
Ci sarebbe riuscito? E quanto liquido sarebbe eventualmente fuoriuscito? Con un po’ di fortuna, presto avrebbe potuto vedere da vicino i tempi di reazione del biofilm.


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani
Distillato della Morte Vivente (?)

 
Contacts  Top
view post Posted on 18/8/2018, 21:22
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



L’urlo di Mike servì a illuminare i due clienti inglesi, che nel parapiglia generale non erano riusciti a cogliere la ragione del disturbo. Lesti, scattarono in piedi. Uno dei due finì per rovesciare lo sgabello sul quale era rimasto seduto; l’altro prese rapidamente la via della porta d’ingresso, abbandonando il locale prima che fosse possibile fargli pagare il conto.
Le reazioni umane sanno essere così spropositatamente incoerenti. Nell’opera distruzione ricondotta alla mano dell’uomo, si annoverano le catastrofi più brutali e la sconfitta dei nemici più temuti. Era a dir poco ridicolo che si stesse generando un tale panico presso lo Xin Xin Guo per la presenza di un povero – non certo grazioso, ma ugualmente innocuo – roditore innocente. Se possibile, l’animale versava in una condizione di terrore perfino superiore a quella dei presenti. Elementi di mobilio enormi, esseri dalle movenze sgraziate e urla lo circondavano, rendendolo improvvisamente consapevole della propria vulnerabilità. Per questa ragione, mentre Mike già scattava nel punto oltre la piastra, il topo approfittava dell’apertura delle porte automatiche per cercare nella quiete notturna di Londra la protezione di cui aveva bisogno.

Il cuoco lanciò una breve occhiata a Mike, contrariato. Aveva ricevuto un’educazione rigida, che lo aveva reso marziale. Pertanto, trovava sciocco e disdicevole che un ragazzone della sua età si scomponesse a quel modo per un roditore. Poteva capire le sue ragioni in quanto cliente e condividerle – in fondo, non deponeva a favore di un’apparenza di pulizia vedere un ratto bighellonare per il locale – ma non gli eccessi della sua reazione. Ciononostante, si limitò a uno sguardo in tralice, prima di passare oltre. Aveva abbandonato il proposito di ricorrere alla magia per i rischi insiti in una mossa simile e si era persuaso a cacciare l’intruso con metodi più tradizionali. Un ordine, lanciato nella lingua d’origine, lo vide interpellare chi stava in cucina. Cercava una scopa e sperava di agire allo stesso modo in cui avrebbe fatto sua nonna.

Non ne ebbe il tempo. Aveva appena compiuto un passo oltre la figura di Mike, quando ne colse il movimento con la coda dell’occhio. Realizzò che qualcosa non stesse andando per il verso giusto con un secondo di ritardo e tanto bastò per assicurare la vittoria al Serpeverde. I loro sguardi si incrociarono rapidamente, mentre le dita di Mike facevano penetrare la pasticca di Distillato della Morte Vivente oltre l’orlo della manica. Una leggera pressione attraverso il tessuto bastò ad attivarne gli effetti: il cuoco stramazzò a terra a faccia in avanti, inerme.

Come si sarebbe comportato a quel punto Mike? E che ne sarebbe stato del ciondolo che il cuoco portava al collo? Sarebbe sopravvissuto all’impatto? Se sì, quale tecnica avrebbe utilizzato per sfilarglielo senza destare sospetti? La cameriera, incaricata di fornire la scopa per la caccia al topo, era appena sbucata fuori dalla cucina. Gli occhi si posarono sul proprietario del locale, riverso sul pavimento, senza capire.



Come sempre, ti invito a prendere visione della mappa per verificare le posizioni all'interno della sala.
lkYAi28
Dimensioni reali: click
Noterai che non c'è più traccia del ratto, che è riuscito a darsela a gambe. E che una "x" gialla è sparita, in conseguenza alla fuga di un cliente.
La "R" indica lo sgabello rovesciato.
Il triangolo rosa indica la cameriera munita di scopa che presiede la scena dietro la piastra. Non ha colto nulla di quanto accaduto tra te e il cuoco.

Scadenza prevista: 24 Agosto
 
Web  Top
view post Posted on 24/8/2018, 21:27
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:


Apprensione e appagamento. Due sentimenti contrastanti in grado di animare e di influenzare tutti i comportamenti del Serpeverde nel corso di quel lungo momento. Se nell’avvicinarsi con discrezione al proprio obiettivo era prevalso il primo, ora che il subdolo inganno aveva colto nel segno, Mike si sarebbe crogiolato ben più volentieri in quella seconda sensazione.
Nel notare l’immediato effetto del biofilm, il giovane Serpeverde avrebbe dovuto appellarsi ad un certo autocontrollo per non far saltare la propria copertura e per non perdersi in mille e più interessanti implicazioni sull’eventuale uso di quel rivoluzionario metodo di somministrazione. Ormai ne era più che convinto; doveva mettere le mani su quella pentola, ed al più presto.
Lo sguardo attento e riflessivo ancora mascherava una certa soddisfazione per essere riuscito a mettere nel sacco il cuoco ma, via via che trascorrevano i secondi, Mike avrebbe cercato di far spazio ad una espressione più seria e preoccupata, come se l’uomo si stesse davvero trovando in una situazione di pericolo.
Dopo averlo visto crollare improvvisamente lungo il pavimento, il giovane avrebbe così cercato di abbassarsi sin da subito, come a voler prestare i primi soccorsi. Conosceva lo stato nel quale era appena caduto l’uomo, una condizione sinistra e debilitante che, tuttavia, non avrebbe in alcun caso portato alla morte. Tutto sarebbe tornato alla normalità, o quasi, in una ventina di minuti.
La perdita dell’equilibrio e i battiti cardiaci fortemente rallentati avrebbero potuto far presagire al peggio, eppure Mike, dall’alto delle sue nozioni pozionistiche, sapeva ricondurre quegli effetti alla corretta somministrazione del distillato, chiamato per l’appunto “Della Morte Vivente”. Quante persone all’interno di quel locale sarebbero potute arrivare alla medesima conclusione?
Dopo aver finto di controllare le funzioni vitali vicino al collo del malcapitato, il Serpeverde avrebbe dovuto far nuovamente ricorso a tutta la propria arte per rimanere credibile in quel contesto così ricco di colpi di scena. A cosa poteva essere dovuto quel malore? Mentre l’intuizione già iniziava a farsi strada, il giovane ne avrebbe approfittato per guardarsi brevemente attorno, pronto a cogliere l’eventuale opportunità appena uscita dalla cucina.

Lasci la scopa e mi dia una mano! Avrebbe scandito senza alcuna esitazione. La giovane cameriera avrebbe compreso l’accorato appello? Nel mentre, le mani sarebbero corse frenetiche lungo la candida veste del cuoco, pronte ad insinuarsi tra le eventuali fessure del tessuto.
Lo sguardo, al contrario, si sarebbe subito diretto verso la collana e il ciondolo, come se quell’oggetto potesse in qualche modo pregiudicare la respirazione del paziente. L’intento era chiaro, quanto il gesto che stava per compiere.

Mi dia una mano a slacciare la veste; ha difficoltà a respirare ma non è in pericolo di vita. È un piccolo malore ma si riprenderà sicuramente… Gesti frenetici avrebbero accompagnato la breve ma concitata spiegazione. Uno strattone di qua e uno strappo di là, Mike avrebbe cercato di liberare il più possibile il vigoroso torace dell’uomo, partendo dalla base collo. Preoccupandosi di favorirne l’eventuale respirazione del cuoco, il Serpeverde avrebbe successivamente cercato di alleggerire il paziente dal peso del medaglione, come se quell’oggetto potesse in qualche modo impedirne una completa ripresa. Il suo gesto sarebbe stato notato? Se tutto fosse andato come previsto, con un minimo di furtività Mike avrebbe cercato di afferrare e di slegare il medaglione, per poi andarne a piegare per bene la catenella. Fragile e unico nel suo genere, il monile avrebbe catturato da lì in avanti tutta la sua attenzione, come se il contenuto fosse in qualche modo avvolto da un’aura di cupo mistero. Cos’aveva di così prezioso quell’eventuale ricordo?
Nella delicata situazione nella quale si sarebbe ritrovato, al Prefetto non sarebbe rimasto che farsi forza. Se da una parte sarebbe stato opportuno iniziare a distogliere l’attenzione degli eventuali presenti dal prezioso oggetto, destinato in breve tempo a cambiare possessore, dall’altro lato sarebbe stato più conveniente continuare a fingere di avere la situazione sotto controllo, spacciandosi eventualmente anche per un soccorritore, onde evitare crisi di panico generali.
Quale delle due ipotesi avrebbe prevalso? In un gesto istintivo, forse dettato dall’aver toccato con mano tutte le potenzialità del biofilm, Mike si sarebbe concentrato maggiormente nell’intascarsi il ciondolo, la chiave di volta che presto lo avrebbe potuto catapultare in un mondo nuovo e ricco di affascinanti opportunità. La mano sinistra sarebbe così stata pronta a cogliere l’attimo per insinuarsi sotto la veste, con la sola destra rimasta a compiere tutti quei movimenti naturali richiesti per mantenere l'equilibrio e la credibilità in una posizione accosciata.


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani

 
Contacts  Top
view post Posted on 1/9/2018, 14:39
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



La cameriera trattenne il fiato, interdetta. Gli occhi a mandorla saettavano dal volto di Mike alla nuca del suo datore di lavoro; e le dita stringevano appena il manico della scopa. L’urlo del ragazzo, che la invitava a darsi una mossa, penetrò a rilento nella sua mente. Era letteralmente sotto shock. Alla fine, tuttavia, il pragmatismo prevalse e la giovane colmò la distanza che la separava dal punto in cui si trovavano i due. Lasciò cadere la scopa sul pavimento, oramai dimentica del roditore e dei clienti, e s’inginocchiò accanto alla sagoma del cuoco. I gesti di Mike la allarmarono.

«Morto?» chiese con aria spaurita, mentre il Serpeverde fingeva di accertarsi delle funzioni vitali dell’uomo. Non le passò per la mente l’idea di chiedere chi fosse quel tipo, né dubitò delle sue buone intenzioni; non le importava nemmeno che fosse un medico o meno. Ingenuamente frastornata, le premeva soltanto comprendere quale fosse lo stato di salute del datore di lavoro e capire come agire per evitare una tragedia. «Lui morto?»

Le rassicurazioni di Mike giunsero poco dopo, strappandole un sospiro di sollievo. Le mani della cameriera seguirono presto l’invito del ragazzo e, posandosi sulle spalle del cuoco, lo coadiuvarono nello sforzo di muoverne il corpo inerme. Fu uno sforzo non da poco perfino per due persone e, tuttavia, altrettanto necessario. Se volevano facilitarne la respirazione, era imperativo non soltanto slacciargli la veste, ma in primissima battuta passarlo da prono a supino. Il viso della cameriera era tinto di rosso quando, finalmente, riuscirono nell’impresa. La vista del proprietario dello Xin Xin Guo in quella condizione le strappò un singhiozzo di spavento e attenuò il rosato che era salito a colorarle le guance. Pochi secondi dopo, era di nuovo pallida e osservava Mike trafficare coi bottoni della giacca chiara.

«Io torna subito,» gli disse con espressione risoluta, prima di lanciare un ordine in lingua orientale e sparire in direzione della cucina con le gambe tremolanti. Era sicura di poter contare sull’aiuto di una delle collaboratrici, esperta pozionista, per porre eventualmente rimedio a quella situazione, se davvero si trattava di un semplice malore.

Nel frattempo, un paio di clienti si erano fatti vicini, osservando la scena con una certa curiosità. Un altro - e, a questo punto, non ci sarebbero stati più dubbi sul fatto che fosse un babbano - parlava concitatamente al telefono con un operatore del Pronto Soccorso. Senza ombra di dubbio, Mike era sotto i riflettori.




Finora ti sei mosso bene, Mike, ma ti suggerisco di prestare attenzione alla concatenazione delle azioni che svolgi e descrivi: ciascuna azione dipende necessariamente da quella che la precede e influisce su quella che segue. In questo caso, era fondamentale considerare il fatto che il cuoco fosse riverso a faccia a terra, quindi girarlo e, solo dopo, procedere eventualmente alle altre ipotetiche azioni. Ti suggerisco, inoltre, di tenere conti anche del numero delle azioni che tenti di compiere in un solo turno, affinché non siano troppe.
Ciò considerato, tu e la cameriera siete riusciti a metterlo supino e tu sei intento a slacciargli la giacca. Non hai ancora tentato né di raggiungere la collana che porta al collo, né di intascartela.
Come sempre fa fede la mappa.
4REUKAN
Dimensioni reali: click
La cameriera non è più in sala, essendo tornata in cucina alla ricerca di una collega.
Due clienti si sono fatti più vicini.
Quello affiancato dalla “B” è il cliente babbano alle prese col cellulare.


Scadenza prevista: 7 Settembre
 
Web  Top
view post Posted on 9/9/2018, 22:44
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:



Che la missione non si sarebbe ridotta ad una semplice passeggiata di piacere, il giovane Serpeverde l’aveva compreso sin da subito. Giunto in quel locale fingendosi un normale turista, Mike aveva immediatamente cercato di trovare un modo per avvicinarsi al proprietario del ristorante e, sfruttando un semplice strattagemma, era persino riuscito a metterlo temporaneamente fuori combattimento.
Con un po’ di ottimismo si sarebbe potuto affermare che la situazione si stava pian piano indirizzando nel migliore dei modi ma, l’imprevisto, così come le conseguenze dirette del suo gesto, rappresentavano delle variabili aleatorie in grado di far saltare l’intero banco.
Come avrebbero reagito i primi avventori di quel locale? E la cameriera? Si sarebbe mostrata collaborativa sin da subito? Il fatto che nessuno si fosse fatto prendere dal panico, almeno in apparenza, rappresentava un primo successo per il giovane che, senza nessun indugio, aveva quantomeno provato a rassicurare i presenti circa le condizioni del titolare.
Ancor più importante si sarebbe dimostrato l’aiuto fornito dalla collaboratrice cinese; certo, la lingua e la differente cultura tra i due potevano rappresentare un serio problema ma, almeno inizialmente, le loro mani si mossero in sintonia sul corpo del malcapitato, sino a distenderlo sul dorso.
Ce l’avevano forse fatta?


Sì, porti un bicchiere d’acqua; probabilmente il caldo della piastra non l’ha aiutato... Provò ad azzardare, pur non vantando in concreto conoscenze da dottore o da medimago. La foga del momento l’avrebbe portato ad agire direttamente sulla veste del cuoco, senza seguire con lo sguardo la direzione presa dalla giovane donna che si stava via via allontanando da lui. Quanto ci avrebbe messo a ritornare? Il tempo, anche in quel caso, sarebbe stato il più grande nemico.
In quegli attimi di frenesia, Mike avrebbe dovuto trovare dentro di sé il coraggio di affrontare quella sorta di insicurezza che ancora percepiva nel suo inconscio; ma come? Se nell’immediato la strada da intraprendere sembrava ben delineata, con il medaglione che faceva bella mostra di sé attorno al collo del signor Guo, trovare un modo per allontanarsi indisturbato da quella sala dopo tutto il trambusto causato sarebbe stato certamente più arduo.
Nel prendere atto di quell’eventuale difficoltà, la frenesia del momento si sarebbe gradualmente trasformata in impazienza, pronta a sfociare in improvvisi gesti volti ad accelerare gli eventi e ad aprire ulteriormente la veste dell’uomo. Se da un lato avrebbe dovuto continuare a favorirne la respirazione, dall’altro, il Serpeverde avrebbe dovuto iniziare a pensare a come alleggerirlo di un pesante fardello qual era quello della collana.
Appena l’apertura prodotta nella veste l’avesse consentito, Mike avrebbe cessato immediatamente di utilizzare la forza per farsi ulteriormente largo tra tessuti e cotone e si sarebbe concentrato unicamente sulla catenella. Unica e delicata, il giovane avrebbe cercato di osservarne le caratteristiche prima di pensare a come agire.
Avrebbe dovuto sfilarla in toto o sarebbe bastato applicare una modesta pressione su un ipotetico gancetto di chiusura?
Qualora si fosse trovato dinanzi a quest’ultimo caso, il Prefetto avrebbe prontamente iniziato, con estrema precisone, a compiere la giusta pressione sul perno sfruttando le sottili dita della mano destra; al contrario, qualora non fosse stato possibile sfruttare l’eventuale presenza di un fermaglio, a Mike non sarebbe rimasto che tentare una manovra più complessa e forse più dispendiosa in termini di energie e di tempo, che l’avrebbe portato a cercare di sollevare appena la pesante testa, di fatto inerte, dell’uomo.
Tempi, gesti e reazioni; il tutto si sarebbe dovuto svolgere nel più breve tempo possibile ma, nel frattempo, come si sarebbero mossi tutti i testimoni di quell’improvviso malore?


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani

 
Contacts  Top
view post Posted on 15/9/2018, 14:37
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



«Buona idea, ragazzo! Ma stai perdendo troppo tempo. Lascia fare a me!»

Una terza voce si aggiunse al coro, mentre un cliente tra i più vicini alla scena decideva infine di farsi avanti e prendere parte ai soccorsi. Rapido, s’inginocchiò accanto al corpo del cuoco nel punto in cui poco prima sostava la cameriera e, senza troppi indugi, scostò le mani di Mike per cingere la catenella che componeva la collana. Diede uno strattone deciso, spezzandola. Pochi secondi dopo, l’aveva abbandonata sul pavimento alla sua destra.

«Aiutami ad alzargli le spalle,» tuonò, determinato, prima di lanciare un rapido sguardo dietro la spalla ed estrarre cautamente la bacchetta. Con un braccio, assistette Mike nell’ingrato compito di sostenere il peso del torace del proprietario del locale in modo da facilitarsi nell’intervento. «Reggigli la testa!» Un paio di rapide mosse bastarono ad ottenere il risultato di spalancare la bocca del cuoco. Il polso descrisse una flessione decisa ma accennata verso il basso, prima che il catalizzatore venisse indirizzato verso l’ugola dell’uomo privo di sensi. Si sarebbe occupato del ragazzo non appena avesse constatato la riuscita o meno del suo tentativo. «Expellìo!» La bacchetta disegnò un arco all’indietro, come se l’esecutore dell’incanto desiderasse estrarre qualcosa dalla gola del malcapitato. Non ottenne alcun risultato. «Per tutti i Mangiamorte! Speravo fosse un problema di soffocamento.» La sua espressione si perse nei meandri delle valutazioni: considerò la possibilità di procedere con un Innerva, ma dovette desistere ben presto. Non era sicuro che il suo tentativo fosse passato inosservato agli occhi degli eventuali clienti babbani e c'era già il ragazzo di cui occuparsi. Non poteva rischiare ancora. «Maledizione!»

Fu in quel momento che la cameriera fece ritorno in compagnia di una donna corpulenta e di bassa statura: aveva un grembiule legato in vita e un mestolo di legno che faceva capolino dalla tasca. Ella mantenne inizialmente una certa distanza, dunque passò in rassegna Mike e lo sconosciuto che si era aggiunto al quadretto. Quando si decise a prendere parte all'azione, si limitò ad avvicinare il volto a quello del cuoco e ad annusare. Scoccò un'occhiata sospettosa ai due, poi lanciò un ordine alla cameriera che stava ancora alle sue spalle, invitandola a farsi avanti e a presiedere la scena. Prima di sparire oltre la soglia della cucina, si prese il tempo per cercare lo sguardo dei due zelanti soccorritori: avrebbe affilato la lama del sospetto nel tempo necessario a recuperare ciò di cui aveva bisogno.
Sarebbe stato impossibile determinare cosa l’avesse spinta a dubitare delle loro buone intenzioni — perché era evidente che non si fidasse di loro — e a intuire che non si trattasse di un malessere passeggero. Una cosa era certa: quando fosse tornata, le occasioni di fare il proprio gioco si sarebbero ridotte per Mike.
Di positivo c’era che, al momento attuale, condivideva equamente il peso del sospetto con l’uomo che aveva di fronte. In un certo senso, era perfino avvantaggiato dalla decisione dello sconosciuto di non rinfoderare la bacchetta. Stando così le cose, crescevano le probabilità che i sospetti si concentrassero su chi brandiva un'arma in grado di nuocere silenziosamente, piuttosto che non sul ragazzino che si era limitato a intervenire a mani nude. In ogni caso, ora più che mai, era importante agire.



Come avrai notato, più passa il tempo più le dinamiche attorno a te si fanno concitate. La donna che ha fatto la sua apparizione in quest’ultimo post ha i suoi buoni motivi per sospettare di voi due. Ti ricordo, inoltre, che la durata dell'effetto del Distillato della Morte Vivente non supera i 21 minuti. Tu hai ancora un discreto margine di tempo in questo senso — consideriamo 14 minuti —, ma le circostanze ti impongono una certa urgenza sotto altri punti di vista: fra i tanti, il fatto che lo sconosciuto di fronte a te, onde infrangere lo statuto di segretezza e non sapendo che tu sia un mago, vuole porre rimedio alla cosa. A te decidere come muoverti.
Come sempre, ti consiglio di non tralasciare la consultazione della mappa per sincerarti delle posizioni in sala.

yE1fSRF
Dimensioni reali: click
La cameriera (triangolo rosa) torna in sala. È rimasta a sorvegliarvi come le è stato imposto.
Uno dei clienti si è aggiunto ai soccorsi. Le posizioni degli altri rimangono sostanzialmente invariate.
La stella blu accanto al soccorritore intervenuto simboleggia il ciondolo, che giace sul pavimento, dimenticato.


Scadenza prevista: 21 Settembre
 
Web  Top
view post Posted on 21/9/2018, 22:57
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:


Ed infine, ecco giungere un nuovo imprevisto. Come aveva fatto a non accorgersi di quel cliente? Lo sguardo di Mike, concentrato sul prezioso ciondolo fino a qualche istante prima, tradì lo stupore del momento.
Ai dubbi portati da quella grande novità si sarebbe sommata ben presto una condizione di incertezza che, di fatto, avrebbe potuto complicare ancor di più il momento. Quasi spaventato da quella nuova presenza, Mike avrebbe inizialmente provato a seguirne i movimenti per tentare di comprenderne le intenzioni. Cosa stava per fare? Uno strattone deciso, un gesto che l’adepto mai avrebbe compiuto, ed ecco che la collana si spezzò, di netto.
Rabbia e stupore presero il sopravvento lasciando nell’aria una scia di ostilità, prima che la ragione impedisse al Serpeverde di proseguire oltre; per uscire velocemente da quell’inghippo avrebbe dovuto placare il suo spirito ed evitare di voltarsi in maniera sospetta verso la propria sinistra, a controllare l’integrità della catenella dall’inestimabile valore.
Com’era stato possibile? La questione sarebbe rimasta irrisolta ma, nel frattempo, la mente sarebbe corsa veloce altrove, alla ricerca di una soluzione alternativa.

Sì! La testa… Provò a sostenere incerto ad una richiesta di collaborazione, prima che una nuova consapevolezza prendesse il sopravvento. Il gesto a cui stava assistendo era oltremodo eloquente e non avrebbe potuto dar adito a fraintendimenti: la figura che si stava avvicinando, nel bel mezzo della scena, era un mago. Un semplice cliente? Un curioso passante? Un antimago? Possibile che qualcuno avesse già chiesto il loro intervento nonostante le sue numerose rassicurazioni su una situazione di per sé controllabile? In fondo, cosa sarebbero stati una ventina di minuti...

Spaventato e preso in contropiede da quell’intrusione, Mike avrebbe cercato di far buon viso a cattivo gioco e, partendo dalla sua posizione inginocchiata e china sul cuoco, d’istinto avrebbe cercato di arretrare il più possibile verso sinistra, come a voler fingere una più che valida preoccupazione. Le mani si sarebbero subito scostate dalla testa del cuoco andando a fornire un solido appoggio dietro la schiena, mentre strisciando i piedi già cercava di allontanarsi quel tanto che sarebbe bastato per raggiungere il ciondolo e per nasconderlo così al resto dei presenti. Come sarebbe andata a finire se, almeno in apparenza, avesse continuato a fingersi un babbano? In quel contesto, un eventuale intervento magico avrebbe potuto complicare ancor di più la situazione, tra sospetti via via pressanti e una folla sempre più incuriosita da quanto stava accadendo in quella zona.
Ora più che mai, nulla sarebbe stato più importante del ritrovare il prezioso pendaglio e, in un modo o nell’altro, Mike avrebbe tentato di agire in tal senso.
Il ritorno della cameriera, accompagnata dai relativi rinforzi, non avrebbe mutato quello che era l’intento del giovane ma, al contrario, approfittando del momento il giovane avrebbe cercato di imprimere un’accelerata alla sua azione, andando ad allungare la mano destra verso la catenella, per poi subito cercare di nasconderla all’interno della propria tasca, qualora fosse riuscito ad afferrarla.
Ce l’avrebbe fatta? Qualcuno si sarebbe eventualmente accorto di quel gesto? Il grande bluff era ormai iniziato, tanto valeva continuare a sviare l’attenzione della cameriera o, per lo meno, non far notare ai presenti il suo spostamento da terra.

Temo… temo che serviranno due bicchieri d’acqua; uno anche per me. Avrebbe espresso con tono esitante, indugiando ora sul volto dell’uomo che aveva appena estratto la bacchetta, ora su quello della cameriera di guardia. Ha visto? La collega è andata a prenderli? Il riferimento alla robusta addetta alla cucina sarebbe stato più che evidente.
Alla luce del buffo tentativo del nuovo venuto, per Mike sarebbe stato piuttosto difficile fingere la giusta dose di ingenuità ma, se voleva anche avere una minima possibilità di andarsene dal quel posto, doveva lasciare il giusto spazio alla finzione lasciando fuori di sé la maggior parte delle emozioni. L’effetto sorpresa, avrebbe potuto aiutarlo ancora una volta; ma come avrebbe agito il mago? Una variabile impazzita, con cui ben presto avrebbe dovuto fare i conti…


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani

 
Contacts  Top
view post Posted on 3/10/2018, 17:29
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



La punta del piede di Mike calò sulla catenella, agganciandola quanto bastava per poterla trascinare. La giovane e spaurita cameriera, che torreggiava sulla scena con un grado di autorità decisamente inferiore a quello della collega, rimaneva con lo sguardo fisso nella loro direzione. Questo significava che, nonostante la posizione di prossimità con l’altro interventore, cresceva il rischio di essere colto in flagrante nell’atto di appropriarsi della collana. Così non fu. Il cliente babbano - che, a suo tempo, aveva fatto presto a munirsi di cellulare non appena intuito lo stato del cuoco - interruppe la chiamata e si fece vicino alla giovane per rassicurarla: l’ambulanza stava per arrivare. Quando i suoi occhi si posarono sulla bacchetta, la sua espressione si fece perplessa abbastanza da suscitare un certo allarme.

«Grazie,» gli disse prontamente la ragazza, afferrandolo per il braccio e sorridendogli. Al meglio delle sue possibilità intendeva distrarne l’attenzione dal duo. La speranza era che il mago in ginocchio accanto a Mike capisse l’antifona e le desse una mano. Fu accontentata: meno di un paio di secondi dopo, il catalizzatore era sparito dalla scena. «Noi offre per tua gentilezza.»

Quel breve inghippo favorì Mike nelle prime fasi del recupero. Distratti dalla dinamica in atto, nessuno si curò del Serpeverde, che poté portare in salvo la collana nello spazio tra le caviglie. Non riuscì a mantenere bassa l’attenzione su di sé nell’attuazione della seconda fase del piano. Essendo pressoché l’unico a reggere il peso del cuoco svenuto, nel momento stesso in cui tentò l’impresa di recuperare la catenella per metterla al sicuro nella tasca della felpa, perse ogni sorta di presa sull’uomo inerme. Questi ricadde con un tonfo sul pavimento.

«Che diavolo fai, ragazzo?» La voce del mago al suo fianco lo apostrofò malamente. Quando si fosse voltato a incrociarne lo sguardo, Mike avrebbe scorto rimprovero e tensione sul viso di chi lo affiancava. Con un po’ di impegno, avrebbe perfino potuto decifrarne gli umori e capire che desiderasse obliviarlo con ogni fibra del proprio corpo. In compenso, il ciondolo era al sicuro nella sua tasca. «Levati di qui, prima di fare altri danni,» gli disse, stringendogli l’avambraccio e intimandogli di scavalcare il corpo del cuoco. «Tienilo d’occhio, intesi?»

Lo sguardo che rivolse alla cameriera non avrebbe potuto essere più eloquente. La ragazza annuì.



La tua posizione in sala è cambiata. Sei in possesso del ciondolo e nessuno si è ancora accorto della sua sparizione. Chiaramente, il mago ha interesse a tenerti d’occhio perché crede che tu sia un babbano e vuole obliviarti per non passare un brutto guaio. La donna che ha fatto una breve apparizione la scorsa volta non è ancora riemersa dai meandri della cucina.
GQyWt1h
Dimensioni reali: click
Nonostante le posizioni apparentemente distanti che emergono dalla mappa, considerati molto vicino alla cameriera e al cliente babbano; quindi, sei ancora a poca distanza dalla scena che coinvolge il cuoco.


Scadenza prevista: 9 Ottobre
 
Web  Top
view post Posted on 9/10/2018, 22:49
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:


Nel veder scorrere il prezioso metallo all’interno della propria tasca, l’animo del Serpeverde fu attraversato da un rapido quanto intenso moto di gioia. Ce l’aveva fatta?
Nulla era ancora deciso in quel contesto sempre più in rapida evoluzione ma, in un certo senso, un passo in avanti verso il successo era appena stato compiuto. Cercando di reprimere ancora una volta l’emozione del momento, Mike avrebbe provato a lasciare da parte le fantasie che già correvano verso una ben nota aula di pozioni per concentrarsi ancor di più sul presente.
Impossessarsi del ciondolo non era stato facile e, per fare ciò, il giovane aveva dovuto abbandonare quel primo espediente che l’aveva portato ad improvvisarsi soccorritore. Vantaggi e svantaggi di quella scelta stavano già presentando il conto e così, se da una parte la missione di recupero poteva ritenersi conclusa, dall’altra Mike avrebbe dovuto prontamente giustificare quel repentino gesto che l’aveva indotto a lasciare la presa sulla sua momentanea vittima.

La voce dell’uomo parve riecheggiare all’interno del locale con una nota accusatoria che fece subito insospettire l’adepto di Salazar; possibile che si fosse accorto del suo gesto o della sua intenzione?

Purtroppo mi è sfuggita la presa; ora mi sposto subito. Mike avrebbe cercato di rispondere velocemente, provando a divincolarsi da quella prima stretta e mettendosi in una posizione tale da favorire il ritorno ad una pozione eretta; con l’evolversi della situazione non c’era più nessun motivo logico per rimanere rannicchiati vicino al cuoco. Mi spiace. Avrebbe aggiunto falsamente, provando a darsi un tono e tenendo a bada qualsiasi lampo di frenesia o di impazienza.
L’altruismo interessato avrebbe ben presto lasciato strada ad un rinnovato individualismo che avrebbe visto il Serpeverde tentare di allontanarsi da tutto quel contesto sempre più intricato.
In quei pochi metri, al centro della sala, una nuova figura aveva infatti deciso di farsi avanti e, salvo sorprese, a stretto giro vi sarebbe stato un ulteriore imprevisto fatto di emergenze e di sirene babbane, se prima la situazione non fosse tornata alla normalità.
Cosa fare? In fondo, il tempo a disposizione si stava pian piano esaurendo… Pensieri e riflessioni avrebbero iniziato a formarsi in una spirale senza fine; rivelare la propria natura andando incontro a possibili noie e sospetti, o mantenere l’anonimato? Nemmeno il tempo di riprendere fiato, ed ecco che la mano sinistra di Mike avrebbe cercato di fare d’appoggio per il resto del corpo in uno slancio che l’avrebbe dovuto riportare in piedi nel più breve tempo possibile.
Coerentemente con quanto pronunciato poco prima, il Prefetto avrebbe così cercato di allontanarsi dalla scena, mantenendo l’anonimato e cercando di sfuggire alle eventuali ritorsioni dell’incauto mago; dinanzi a lui, un cliente sembrava sostare nei pressi di uno sgabello e, se solo fosse riuscito a raggiungerlo con qualche rapido passo, Mike avrebbe verosimilmente ritrovato un porto sicuro in quel mare tempestoso e denso di sospetti, trovando nello stesso Statuto Internazionale di Segretezza un improvviso alleato nell'eventuale e successiva fuga verso l’esterno.


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani

 
Contacts  Top
view post Posted on 17/10/2018, 21:48
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


lamp



Mike fece appena in tempo a svicolare dal luogo dell’intervento, che la donnona riapparve dalla cucina con una piccola fiala tra le dita tozze. Cercò immediatamente il cuoco con lo sguardo, dopodiché tentò di raccapezzarsi tra i cambiamenti intervenuti in sua assenza. Dall’occhiata pietosa che le rivolse la cameriera, comprese la difficoltà delle dinamiche che si erano venute a creare. Quali che fossero i suoi sospetti (e c’erano eccome!), doveva rimandarli ad un secondo momento. La primissima cosa da fare era salvare il cuoco dagli effetti della pozione che gli era stata somministrata.
Quando, poco prima, gli si era avvicinata e si era presa il tempo di un’annusatina, l’olfatto le aveva restituito poco o nulla come risultato del controllo. Questo aveva se non altro confermato i suoi dubbi. Da abile conoscitrice del mondo delle pozioni, non aveva colto gli odori tipici dei veleni più a buon mercato. Dunque, considerato il fatto che il cuoco fosse ancora vivo, la soluzione era una e una soltanto: qualcuno doveva avergli somministrato la Mors Aparentis, che oltre ad essere incolore era anche inodore. Il perché lo avrebbero scoperto di lì a breve.
L’urgenza alla quale procedette la signora fu motivo di fortuna per Mike. Complice la mole, non soltanto attirò l’attenzione delle persone a lui più prossime (il babbano che aveva chiamato l’ambulanza e la cameriera mingherlina), ma coprì la visuale del solo soccorritore rimasto. Un paio di passi all’indietro, una giravolta e una piccola accelerata in avanti bastarono a condurre Mike oltre le porte scorrevoli. Solo a quel punto, mentre la sua sagoma era ancora visibile attraverso le aperture schiuse, l’attenzione tornò a focalizzarsi su di lui.


«Ehi tu! Fermo! Fermate quel ragazzo!» La voce dell’uomo si levò oltre il corpo del cuoco svenuto, mentre già si muoveva ad ampie falcate in direzione di Mike. La mano stava cercando la bacchetta entro la manica della giacca. «Non ti muovere!»

La calca cittadina di uno dei quartieri più caotici e vitali di Londra si fece spazio davanti a Mike con la promessa di salvezza. Il flusso di vite umane distava di poco da lui, ma non sarebbe bastato a garantirgli la fuga, a meno che non avesse trovato il modo di seminare il suo potenziale inseguitore. Doveva far perdere le sue tracce, subito. Oppure sperare che la diplomazia facesse il suo corso. Nell’uno come nell’altro caso, i sospetti non erano dalla sua parte e neppure le intenzioni dell'uomo alle sue spalle. E l'effetto della Mors Aparentis era ad un passo dall'estinguersi. Chi l'avrebbe scagionato dalla testimonianza della vittima di quello scherzo al sapor di biofilm, se anche avesse convinto il mago che non fosse necessario obliviarlo?



Ti trovi appena oltre le porte del locale. Aiutato dall’intervento della cuoca, sei riuscito a sgattaiolare via senza che nessuno ti fermasse. Tuttavia, il soccorritore che ti crede babbano non è intenzionato a lasciarti andare, consapevole dei rischi che corre. Hai ancora un buon margine di distanza da lui e sei facilitato dalla fiumana di persone che si muovono per il quartiere. Lascio alla tua abilità la descrizione del modo in cui speri di affrontare la fase successiva: nulla vieta che tu decida di fermarti a parlare col mago e nulla vieta che tu decida invece di darti alla fuga. Come ho scritto nel post, i sospetti (di varia natura a seconda che si pensi che tu sia un babbano oppure un mago, responsabile dell’accaduto) rimangono qualunque cosa tu faccia. A te la scelta!
Per il resto, considera che siamo a 8 minuti dall'estinzione dell'efficacia del Distillato della Morte Vivente. La cuoca sta somministrando un rimedio che potrebbe accelerare la ripresa e questo potrebbe complicare un po' le cose.
IZh5AUs
Dimensioni reali: click
L’esagono verde che scorgi sulla mappa è la cuoca, che si sta occupando del collega svenuto.


Scadenza prevista: 23 Ottobre
 
Web  Top
view post Posted on 23/10/2018, 22:33
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
1,675
Location:
Verona

Status:



Nel percorre di soppiatto gli ultimi metri che l’avrebbero condotto fuori dal locale, un miscuglio di sentimenti che andavano dalla gioia all’euforia stavano iniziando a diffondersi tra i suoi pensieri. Sarebbe stato davvero così semplice uscire di lì e mischiarsi tra la calca? L’idea di voltarsi indietro a controllare la situazione, anche solo per capire che fine avesse fatto la giovane cameriera piuttosto che l’incauto mago, non lo sfiorò neppure lontanamente.
Ora che dinanzi a lui si era aperta una nuova via d’uscita, Mike avrebbe cercato di sfruttarla sino in fondo, pronto a catapultarsi nell’affollata realtà di Gerrard Street senza perdere nemmeno un istante del vantaggio che gli era stato concesso dal susseguirsi degli eventi.
Non appena le porte scorrevoli dell’ingresso si chiusero alle sue spalle, il giovane fuggiasco accolse con libertà e piacere l’aria fresca e pungente della sera, lasciandosi finalmente alle spalle la tensione e i forti odori trovati all’interno del ristorante.
Solo una voce, forte e facilmente riconoscibile, riuscì in qualche modo a rovinare quel piacevole momento. Possibile che l’imprudente mago stesse tornando alla carica? E cos’avrebbe potuto fare, giunto a quel punto?
Un ghigno sarebbe comparso a quel punto sul volto del Prefetto, consapevole della propria posizione.

*È stato un vero piacere…* avrebbe pensato, prima di provare a mescolarsi tra la folla londinese. Rapido e svelto, Mike avrebbe così cercato di sgusciare tra la moltitudine di coppie e famiglie che giorno e notte affollavano quel quartiere per godersi il piacere dei piccoli negozietti etnici.
Tra turisti e londinesi, il giovane non avrebbe di certo sfigurato con il suo abbigliamento babbano e, con qualche rapida falcata verso destra, avrebbe cercato di mettere ancora qualche metro tra sé e la vistosa e rilucente insegna del ristorante cinese.
Sarebbero bastati quei pochi passi per far comprendere al Serpeverde che quel primo tentativo di fuga si sarebbe dovuto svolgere in maniera ben diversa rispetto a quanto inizialmente preventivato; per quanto il suo desiderio fosse quello di incrementare ulteriormente la distanza tra sé e l’eventuale inseguitore anche attraverso un agile scatto o l’utilizzo della magia, la ragione e l’astuzia suggerivano un percorso ben diverso e prudente, fatto da una lenta e progressiva marcia per adeguarsi il più possibile al ritmo e alla direzione di quell’enorme fiumana umana. Uno zig zag di qua, uno di là, qualora vi fosse stato un briciolo di spazio Mike avrebbe cercato di dileguarsi da quella zona senza tuttavia rinunciare all’implicita e fondamentale protezione fornita dalla folla.
Si sarebbe trattato di un buon compromesso, nonostante il desiderio e la mente corressero già alla panoramica del London Eye e al meritato premio.
Chi avrebbe potuto identificarlo lì in mezzo? E qualora fosse stato individuato, come avrebbero potuto fermarlo? Forte di quel pensiero, il giovane avrebbe trovato un ulteriore stimolo per seguire quella semplice ma efficace strategia.
Se fosse riuscito in quell’intento, la via per giungere alle sponde del Tamigi si sarebbe potuta ridurre ad una semplice formalità, senza dover necessariamente pensare ad un eventuale occultamento.


Mike T. Minotaus
PS: 170 PM: 102 PC: 103 EXP: 19
Inventario:
Bacchetta: legno di Prugnolo, scheggia di Erumpent, 10 pollici e 1/4, leggermente flessibile
Anello Gemello: permette la comunicazione con Thalia Moran
Valuta babbana e magica
Normali abiti babbani

 
Contacts  Top
view post Posted on 1/11/2018, 16:18
Avatar

Il Fato

Group:
Discepolo del Fato
Posts:
10,919

Status:


9a2dec821c6bdf85d2a78d90c0fccc72



Semplice e preciso, il piano di Mike prese forma per le vie del quartiere orientale, disattendendo ogni pronostico. Chiunque si sarebbe aspettato di incorrere in un fuggiasco e di ingaggiare un inseguimento da far invidia alle pellicole cinematografiche più avvincenti. Invece, forte della razionalità che gli apparteneva, il Serpeverde si concesse il lusso della calma e svicolò con fare indisturbato tra la folla.
Il cliente-soccorritore non mancò di scorgerne la sagoma in un primo momento; costretto a rinfoderare la bacchetta per evidenti questioni pratiche e scoraggiato dalla capacità mimetica del ragazzo, però, non ebbe la fortuna di godere di un prolungamento del contatto visivo. Un’imprecazione a denti stretti lasciò le labbra del mago all’affannosa ricerca di Mike: come avrebbe rimediato a quel danno senza incorrere nella persecuzione della legge? Sarebbe dovuto fuggire a sua volta e sperare che l’infrazione non venisse portata all’attenzione del Ministero dagli altri, oppure avrebbe dovuto trovare il coraggio di denunciarsi alle autorità competenti? Fermo in mezzo allo sciame umano, gettò l’ennesima rapida occhiata in ogni direzione nella speranza di individuare la fonte di tutti i suoi problemi. L’insegna dello Xin Xin Guo brillava lontana alle sue spalle. Stringendo i pugni, prese una decisione: si avvolse nel cappotto e si confuse a sua volta tra la folla.

L’aria frizzante della sera accompagnò il successo del Prefetto Serpeverde, mentre abbandonava le zone che avevano fatto da sfondo alla missione e procedeva indisturbato. Qualsiasi cosa fosse accaduta dopo il suo abbandono al locale, gli rimanevano due inoppugnabili certezze: aveva recuperato il ciondolo necessario al pagamento e l’aveva fatta franca su ogni fronte. Inoltre, aveva avuto modo di constatare quali e quanti vantaggi fossero realmente connessi al possesso del biofilm. Né Sensk Ama né il rigattiere avevano mentito sulle proprietà della pentola e sulle infinite possibilità connesse a quel nuovo livello dell’arte pozionistica. Mancavano da completare le ultime fasi del recupero della pentola di Perkin e della ricetta del biofilm, ma si poteva senz’altro dire che Mike fosse vicino a compiere un passo avanti nel percorso che lo avvicinava alla sottile scienza delle pozioni. E non era un privilegio concesso a molti!
La mole del London Eye l’accolse vestita della grazia della sera. Sullo sfondo notturno, le luci brillavano forte, conferendo alla struttura un aspetto meno volgarmente urbano. Poco prima che potesse accostare la biglietteria, i passi di Mike incrociarono quelli del rigattiere che prendeva le distanze dal luogo ove si svolgevano i suoi affari. Un’espressione sorpresa si aprì sul viso dell’uomo quando scorse il Serpeverde.


«Sei tornato!» Lo stupore assunse presto le sembianze di una smania controllata, che trovava negli occhi la sua massima espressione. Cercava il ciondolo e, sebbene si fosse avvicinato a Mike con la solita aria misurata, lo animava un desiderio che superava di gran lunga le dimensioni della ruota panoramica alla cui ombra stavano interloquendo. «Sono lieto di rivederti,» fece nel tentativo di correggere il tiro. Aveva abbandonato il tono formale della terza persona dalle ultime battute del loro precedente incontro e non mancò di ricordarsene, mantenendo inalterata la linea dell’interazione. Era un uomo preciso e della sua precisione — come di molte altre cose — aveva avuto modo di farsi un vanto! «Dunque, che notizie porti? In linea di massima, avrei chiuso per oggi. Tuttavia…» gli occhi percorsero la sagoma di Mike alla ricerca di un indizio, prima di posarsi nuovamente sul volto del Prefetto «credo di non sbagliare se dico di aver dimenticato un importante appunto in cabina. Sei ancora interessato all’articolo di cui parlavamo? Se così fosse, potresti accompagnarmi e beneficiare di questo inusuale contrattempo.»

Fece strada, liquidando la questione dell’ingresso con un sorriso e qualche convenevole ben assestato. Dalle poche parole che Mike avrebbe potuto udire seguendolo, avrebbe compreso che il rigattiere solesse spacciarsi per un tecnico adibito al controllo della situazione. Che utilizzasse di solito modi più pratici e meno sociali di raggiungere la cabina era evidente! Eppure, nel presente, trovò il modo di consentire a entrambi di passare inosservati. Mike, stando alle parole dell’uomo, era un giovane aiutante o, come l’aveva debitamente definito, “la crème de la crème della manovalanza”. Qualche minuto e cigolio dopo, erano nuovamente nel regno del rigattiere.



Scadenza prevista: 7 Novembre
 
Web  Top
34 replies since 20/4/2018, 17:16   622 views
  Share