Alla ricerca del prezioso oggetto , Continua: Cosa bolle in pentola?

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view post Posted on 8/11/2018, 01:01
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Con fare sicuro ma allo stesso tempo discreto, il giovane Serpeverde avrebbe continuato la propria passeggiata incamminandosi lungo l’ormai nota Queen’s Walk, fino a giungere all’ombra del London Eye. Nel compiere quegli ultimi passi, l’equilibrio mostrato fino a quel momento avrebbe pian piano lasciato il campo ad un’eccitazione crescente.
La mano destra, quasi inconsciamente, sarebbe andata a verificare la presenza del prezioso bottino, gelosamente conservato all’interno della tasca delle felpa. In quel momento, niente e nessuno avrebbe potuto mettere in discussione la gioia provata dal Serpeverde che, sempre di più, si vedeva proiettato verso nuovi ambiti e livelli in campo pozionistico. Quali sarebbero state le ripercussioni del biofim nei corso dei suoi esperimenti? Sarebbe giunto ad utilizzarne l’elevato potenziale per scopi pratici di attacco o di difesa? Nuove situazioni e opportunità stavano iniziando a stuzzicare la fantasia del Prefetto che sembrava non avvertire alcun rimorso per quanto intrapreso quella sera; etica e moralità non avrebbero potuto competere con la sete di conoscenza e l’indomita ambizione del Serpeverde, non quella sera.


«Sei tornato!» Un’espressione forte e decisa avrebbe riempito l’aria a pochi passi da Mike che, aguzzando la vista, avrebbe potuto scorgere la sagoma di un uomo distinto ed elegante farsi largo nel buio della sera. Calma e sicura, la voce del Prefetto avrebbe accolto la figura del rigattiere con un pizzico di distacco: buonasera, credo sia più opportuno un incontro lontano da occhi indiscreti; se vuole accompagnarmi… Scrutando qua e là il lungo via vai di passanti, mai e poi mai avrebbe profferito altre parole in quel contesto.

Dopo aver oltrepassato la biglietteria in completo silenzio, lo sguardo di Mike sarebbe stato subito catturato dalla sgangherata cabina, sede dei traffici del losco individuo alla sua destra. La resa dei conti, l’ennesima in quella lunga serata, era vicina.
In quel momento, il giovane Serpeverde avrebbe potuto già crogiolarsi nel dolce abbraccio della vittoria ma, memore del precedente incontro, avrebbe preferito tenere un atteggiamento più bilanciato e prudente, volto ad evitare eventuali inganni. Per quel che lo riguardava, la trattativa vera e propria si sarebbe potuta svolgere con una certa celerità ma, prima di scoprire tutte le carte, il Prefetto avrebbe cercato di far valere le proprie ragioni per trarre tutto il vantaggio possibile da quella situazione.

Sì, vi sono novità… la missione, tuttavia, si è mostrata più azzardata e pericolosa del previsto; lei era a conoscenza di tutti i rischi insiti in questo scambio? Nonostante la pratica fosse stata archiviata ben prima dei venti minuti messi a disposizione dal Distillato, Mike avrebbe cercato di enfatizzare il concetto legato al potenziale pericolo appena corso.
Fosse per lei, a quest’ora sarei ad Azkaban. Le ultime parole sarebbero state pronunciate facendo traspirare una punta di insofferenza e di irritazione nei confronti del precedente accordo.
Fortunatamente sono qui, e non a mani vuote. Terminato quel concetto, con tutta la calma necessaria, l’adepto avrebbe portato la mano destra verso la tasca, pronta a cogliere quanto era stato faticosamente condotto sin lì. Come avrebbe reagito il più esperto commerciante a quelle prime battute?

Mike T. Minotaus
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Un sorriso vagamente allusivo si dipinse sulle labbra del rigattiere, non appena le porte della cabina si furono chiuse alle loro spalle e la risposta di Mike poté esprimersi in tutto il suo tenore strategico. Era una mossa vista e rivista per chi, come lui, poteva contare su anni di esperienza con i più svariati esemplari della razza umana. Doveva comunque dare atto al giovane di aver mostrato una certa qual indipendenza per la sua età.

«Credo che entrambi faremmo un torto a supporre che tu non avessi ben presenti i rischi della missione, quando hai accettato di procedere al recupero del ciondolo. Mi sembri un ragazzo sveglio e, se è vero che non sei tornato a mani vuote, direi anche piuttosto intraprendente. Molti, prima di te, hanno fallito nell’impresa e questo la dice lunga sul tuo giudizio e sulle tue capacità di calcolo.» Parlò a Mike con l’usuale distacco, composto. «Vedi, scoprirai presto che il mondo degli affari funziona in maniera piuttosto basilare: ogni contrattazione prevede uno scambio. Più spesso, come abbiamo già avuto modo di vedere, la moneta è quella consueta.» Mosse le mani, fregando tra loro i polpastrelli di pollice, indice e medio in un gesto esplicativo. «Altre volte, può accadere che si creino i presupposti per un pagamento diverso. Quale che sia la valùta, rimane il fatto che nessuno ti obbliga a versare il corrispettivo richiesto dal venditore. O, almeno, non è questo il nostro caso, se la memoria non m’inganna.»

Il rigattiere estrasse la bacchetta. Com’era accaduto durante la prima visita di Mike, la pentola di Perkin svolazzò dal soffitto per librarsi a mezz’aria. Levitava dietro le spalle dell’uomo, quasi che fosse un promemoria di ciò che c’era in ballo. Nella penombra della cabina, i giochi di fioca luce conferivano al rigattiere un aspetto losco, come di un felino pronto ad avventarsi sulla preda.

«Ora, direi che sia giunto il tempo di lasciarci le chiacchiere alle spalle. Se hai quello che ti ho chiesto ed è ancora tua intenzione impossessarti della pentola di Perkin, mostrami il ciondolo.» Distese le dita della mano libera per porre il palmo di fronte a Mike in un invito a rendergli l'oggetto. «Metti pure a tacere le tue perplessità: non ho intenzione di approfittarmi di te e venire meno alla parola data. Ho soltanto bisogno di accertarmi che tu abbia recuperato ciò di cui effettivamente ho bisogno.» D’un tratto, lo sguardo del mago abbandonò il volto del Serpeverde per posarsi sulle porte che immettevano alla cabina. Il London Eye aveva ripreso il suo giro panoramico. «Ti suggerirei di evitare ogni indugio. La persona cui hai sottratto quel ninnolo sa perfettamente chi sono e che desideravo impossessarmene da tempo. Il mio suggerimento è di concludere la transazione in fretta e di svignartela prima che gli ospiti possano arrivare, non appena la cabina tornerà al punto di partenza. Non è in mio potere assicurarti che la situazione si mantenga civile, né che sarò in grado di salvaguardare la tua incolumità.»

Lo squadrò un’ultima volta, in attesa. La pentola di Perkin faceva capolino oltre la spalla del rigattiere, preziosa.

«Ebbene?»



Scadenza prevista: 14 Novembre
 
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view post Posted on 14/11/2018, 23:50
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Ci aveva provato.
Per quanto quel punto non rispettasse appieno la volontà del Serpeverde, Mike avrebbe dovuto arrendersi alla comprovata esperienza dell’uomo. Affrontarlo ulteriormente in quel contesto, tra difficili negoziazioni e trattative dall’esito incerto, avrebbe potuto portare come unico risultato un allungamento nei tempi della compravendita ma nessun ulteriore vantaggio immediato o futuro, tanto sembrava ferrea la volontà del rigattiere.
Stringendo le labbra e portandole verso l’interno della bocca, il giovane avrebbe cercato di far nuovamente buon viso a cattivo gioco, cercando di trarre qualche buon insegnamento strategico anche da quell’ulteriore incontro.
Il breve chiarimento che ne era seguito, con un cenno falsamente adulatorio all’impresa appena compiuta, aveva tuttavia lasciato un ragionevole strascico nei sentimenti del Serpeverde che, sempre di più, avrebbe cercato di nascondere un velo di irritazione.
Così come ogni singola parola non sarebbe stata dimenticata tanto facilmente, allo stesso modo Mike avrebbe provato a cogliere ogni gesto di quell’approccio agli affari tanto diretto, quasi seccante, quanto efficace.

Aveva così ceduto alla volontà del commerciante, sebbene limitatamente a quell’aspetto; la mano destra si stava già muovendo verso la tasca interna della felpa e da lì avrebbe estratto l’oggetto del potenziale contenzioso. Avvolto in una catenina d’argento irrimediabilmente spezzata, faceva bella mostra di sé il ciondolo appartenuto a Xin Xin Guo.

Come può vedere le mie mani non sono vuote.
Nel momento stesso, Mike avrebbe lasciato sul bancone ciò che stava custodendo gelosamente in mano, pur tenendosi pronto a qualsiasi evenienza. Ogni parola e gesto del rigattiere sarebbe stato analizzato e, qualora vi fosse stato anche solo il sospetto di una potenziale minaccia, il giovane avrebbe cercato di estrarre immediatamente la bacchetta magica, tenendosi pronto a dar battaglia.
Qualora ciò non fosse avvenuto, il Serpeverde avrebbe accolto implicitamente i termini dell’accordo precedentemente stipulato, pur continuando a tenere una certa attenzione verso la pentola di Perkin.
In fondo, quale valore avrebbe potuto avere per lui un vecchio ricordo se non quello di contropartita per un bene più prezioso e utile al suo percorso accademico? Là dove l’ambizione si mischiava interamente con la passione, ecco che anche un’azione dalla dubbia morale poteva essere tollerata.

Sono propenso a credere che il nostro amico cinese avrà altri pensieri per la prossima mezz’ora… avrebbe provato a fingere mantenendo una calma apparente, pur consapevole che l’effetto della Mors Aparentis doveva essersi già essersi esaurito da qualche istante, tuttavia… non abbiamo perso tutto questo tempo per restare entrambi a mani vuote. Il tempo rappresenta un’opportunità e le opportunità sono preziose in questo mondo. Avrebbe concluso quella premessa abbozzando un semplice quanto eloquente sorrisetto, prima di addentrarsi nel vivo della chiacchierata.
Ora, che ne dice di rinfrescarmi la memoria sull’uso della pentola? Di questo oggetto si dicono molte cose, ma credo che nessuno la possa conoscere meglio di lei, visto che ne stato il possessore per un cospicuo periodo di tempo. Me ne spieghi l’uso e mi dia un modo per trasportarla senza un eccessivo ingombro, e io me ne andrò da qui lasciandole il ciondolo e facendo finta di non averla mai incontrata.
Caduto l’ultimo indugio, non ci sarebbe stato spazio per ulteriori ripensamenti; era giunta l’ora delle decisioni e Mike sembrava aver già preso la propria. L’affare poteva considerarsi concluso ma l’occasione per conoscere ulteriori dettagli su quell’oggetto era troppo ghiotta per essere lasciata andare. In fondo, non è così che si fa in questo tipo di affari?
Lo sguardo si sarebbe fermato per un secondo sull’uomo, mentre la mano sinistra avrebbe iniziato a tamburellare impaziente sul bancone.

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view post Posted on 16/11/2018, 12:46
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Un movimento accennato della bacchetta bastò a che la pentola di Perkin levitasse fino a depositarsi sul palmo aperto dell'uomo. Con la compostezza che gli era propria, così, il rigattiere sorvolò la questione della mancata consegna e convertì la dinamica in modo da dissimulare il proprio disappunto. Inquadrare Mike era stato un gioco da ragazzi fin dalle prime battute: non era che un giovane troppo pieno di sé, che mascherava la propria superbia latente dietro un atteggiamento misurato. Non lo biasimava per la sua accortezza, chiaramente. C’era del potenziale nella sfiducia verso l’altro. Eppure giudicò severamente la rigidità con la quale pensava, si muoveva, agiva.

«Ti suggerisco di non azzardare mai supposizioni su un avversario di cui sai poco o nulla: il rischio di rimanere gabbato dalle tue stesse congetture è troppo alto per permettertelo.» La lezione fu impartita col tono cortese di sempre, mentre il coperchio veniva rimosso magicamente dalla pentola; poco dopo aver mostrato la pancia di vetro trasparente, fu rimesso al suo posto. Le labbra del rigattiere non trattennero un ghigno. «È interessante, se mi permetti, che tu abbia rischiato tanto per un oggetto sul quale la tua memoria ha tanti dubbi,» commentò, incrociandone lo sguardo. Agli occhi di Mike, la pentola di Perkin sarebbe apparsa nella sua semplicità. «Come puoi vedere, l’articolo è perfettamente integro, ma sospetto che tu mi stia chiedendo altro.» Gli occhi del rigattiere rimasero fissi in quelli di Mike. «Sei venuto qui per la pentola, non perché io ti illustrassi il procedimento per la riuscita del biofilm. Se è quello che desideri, ti sarà chiesto un sovrapprezzo, ma ribadisco che non è questo il momento.»

Fletté il polso con innata grazia. Meno di due secondi dopo, la pentola di Perkin giaceva sul bancone dove prima stava la collana e il ciondolo era stretto nelle sue mani. L’affare, per quanto lo riguardava, poteva dirsi concluso. Si concesse una blanda imprecazione quando la catenella, a contatto coi suoi polpastrelli, gli trasmise una sensazione di bruciore intollerabile. Comprese che fosse stata incantata per rispondere in quel modo al suo tocco, dunque si limitò a spedirla verso il soffitto e oltre la barriera magica. Se ne sarebbe occupato a tempo debito.

«Vorrai scusarmi per i miei modi un po’ frettolosi, ma siamo ben oltre l’orario di chiusura. Inoltre, se è vero che il tempo è un’opportunità e le opportunità sono preziose in questo mondo la citazione di Mike si librò nell’aria della cabina in penombra, «è mio dovere sfruttare quello che mi rimane prima dell’incontro per sistemare ogni cosa. Ti invito a raggiungere le porte e, quando la ruota panoramica si sarà fermata, a lasciare il mio antro il prima possibile. Quanto al trasporto…» Lo sguardo oscillò dal Prefetto alla pentola sotto la curva delle sopracciglia inarcate. «Se sei riuscito a cavartela allo Xin Xin Guo, mi lascia inebetito che tu non abbia pensato a un Reducio. Ad ogni modo,» fece, rimpicciolendo l’articolo in modo tale che rientrasse ad occhio e croce nella tasca della felpa di Mike, «eccoti servito!»

L’attenzione del rigattiere aveva abbandonato Mike già da tempo, suggerendo la fine del colloquio. Benché gli avesse parlato e avesse assecondato l’ultima delle richieste del Serpeverde, era evidente che una parte della sua mente vagasse alla ricerca di soluzioni la cui natura era preclusa alla conoscenza di Mike. Ne intercettò lo sguardo, infine.

«È stato un piacere fare affari con te. Ti auguro una buona serata e, se dovessi aver bisogno di altro, sai dove trovarmi!»

Era un congedo.



Bene, Mike. Direi che ci siamo anche con questa parte. Il rigattiere non è propenso a prolungare il vostro colloquio. Come avrai intuito, non ha altro da aggiungere e quel poco che ti ha concesso è stato detto con l’intenzione di chiudere ogni spunto di conversazione. La transazione è avvenuta ed entrambi avete ottenuto ciò che vi eravate promessi, nulla di più e nulla di meno.
Come nella precedente fase, decidi pure come muoverti: puoi postare qui un’ultima volta e poi tornare nel topic in Aula Pozioni; oppure puoi direttamente postare in Aula Pozioni e trattare via flashback o nel narrato la reazione di Mike alle ultime battute col rigattiere. In ogni caso, ti avviso che puoi descrivere una situazione analoga a quello del primo incontro con Sensk Ama, quindi un colloquio serale in solitaria col bidello che traffica in aula.
Se dovessi avere dei dubbi, sentiti libero di contattarmi via MP.

Scadenza prevista: 22 Novembre
 
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view post Posted on 25/11/2018, 23:33
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Separati da una buona dose di diffidenza e da una più che probabile incompatibilità caratteriale, i rapporti tra Mike e il rigattiere non si sarebbero mai spinti oltre quel profittevole scambio che stavano per perfezionare. Entrambi ne avrebbero tratto il giusto vantaggio e tutto si sarebbe potuto concludere in fretta con reciproca soddisfazione, se le parole del mago non avessero iniziato a tagliare l’aria come lunghi ed affilati coltelli.
Le provocazioni, falsamente celate da un tono garbato e da un modo gentile, si insinuarono nell’animo del Serpeverde sino a raggiungere il tasto scoperto dell’orgoglio. Tra supposizioni e pressanti punzecchiature, il Prefetto stava cercando di focalizzare tutta la propria attenzione sulla pentola prima di porre fine a quel complicato rapporto commerciale. Non lo avrebbe mai più cercato, questo era fuori da ogni discussione.
Mentre il Serpeverde era ancora intento ad analizzare ogni singola sfumatura prodotta dalla preziosa pancia in vetro dell’oggetto, ecco giungere l’ultimo e decisivo affondo.

*Un reducio…* L’ennesima goccia, caduta in un vaso ormai ricolmo, ebbe la conseguenza accendere l’animo di Mike con inequivocabili ripercussioni sull’apparente calma mostrata fino a quel momento.
Per quanto celata, la più distruttiva delle emozioni fondamentali era pronta ad esplodere con la forza di un vulcano. Atti e gesti di nervosismo iniziarono ad accompagnare la sua azione, mentre la tensione corporea iniziava ad aumentare così come la frequenza respiratoria. Difficile ignorare tutti quei segnali; la battaglia tra la rabbia e l’autocontrollo era appena iniziata.
Una lunga scia infuocata e tutto avrebbe potuto ardere al suo passaggio, con il rigattiere al centro della scena. Quanta soddisfazione avrebbe potuto trarre da quell’ipotetica scena?
L’idea di estrarre la bacchetta si sarebbe tuttavia scontrata con il contesto, non tra i più favorevoli al Prefetto; per quanto l’effetto sorpresa avrebbe potuto giocare a suo vantaggio, il London Eye si trovava pur sempre in una posizione centrale, ben raggiungibile e presidiato sia dalle guardie babbane che da eventuali maghi in incognito.
Anche l’opportunità di dar fuoco all’intera cabina, per quanto appagante, avrebbe potuto portare ripercussioni all’intera struttura e compromettere la fuga stessa del Serpeverde, oltre a provocare un danno agli ignari passanti che nulla avevano a che fare con le losche attività del rigattiere.
Seppur ferito nell’orgoglio, il Prefetto avrebbe così cercato di pensare all’altro lato della medaglia, al successo appena ottenuto e al suo pronto rientro ad Hogwarts. Riflettere e scegliere in quel contesto non sarebbe stato facile, ma una reazione impulsiva avrebbe potuto arrecare un notevole danno allo stesso Serpeverde e così, nonostante il palese fastidio, Mike avrebbe provato a far defluire la negatività del momento pensando a ciò che aveva in mente per sé e per il proprio futuro; di sicuro qualcosa di ben più importante che una secca diatriba.

Credo sia tutto… arrivederci.
Le parole sarebbero fuoriuscite lente, mentre la mano destra avrebbe definitivamente afferrato la pentola di Perkin. Non vi sarebbero stati ulteriori sguardi in direzione del bancone o verso gli ulteriori oggetti esposti nella stanza; Mike si sarebbe subito diretto verso l’uscita della cabina, pronto a riabbracciare la fresca realtà londinese al termine del tour panoramico.

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