| Fu lampante la consapevolezza di non poter spingersi oltre, non più di quanto non avesse già fatto, non dopo l'ultima risposta da parte dell'uomo incontrato. Per entrare, aveva precisato, occorreva pagare: Oliver si chiese quanti Galeoni avesse tra le tasche, quanti ne potesse Trasfigurare e in che modo e fu limpido, anche se con un certo disagio, il pensiero di non esserne capace né nelle condizioni di farlo. A quel punto si riduceva tutto in un'azione fortunata e tempestiva, con un pizzico di speranza in perfetta unione. Si esibì in un sorriso risoluto, la mente già alle prese con la macina di riflessioni, supposizioni, alternative vere e proprie per ottenere quell'ingresso tanto prezioso. Perché era semplice, senza dubbio alcuno, comprendere quanto accedere al teatro stesse diventando impellente più di ogni altra cosa. Non c'erano varianti di sorta, non c'erano ipotesi di contrasto: quel luogo, già di per sé imponente e spettacolare al suo esterno, avrebbe potuto o meno rivelare nuovi indizi, qualsiasi cosa di puramente concreto, sull'ardua ricerca che il gruppo di musicisti stava svolgendo dal mattino. E il Fantasma di un antico artista non avrebbe dovuto attendere ancora a lungo, nei suoi confronti la pazienza era stata parca di risultati e l'intera situazione, già lo ammetteva lo stesso Caposcuola, dispiaceva più di quanto potesse anche solo lontanamente immaginare. Aveva lo sguardo fisso sul volto dell'uomo sconosciuto, l'attenzione rapita da uno e più intrecci, fin quando la voce di Leah lo riscosse da ogni distrazione come un canto già avviato. La seguì lentamente, avanzando di un passo come sospinto da curiosità innata e da un istinto più forte di qualsiasi altro sentimento; per un attimo si chiese se quella decisione, il suo avvicinarsi, fosse mero pretesto di osservazione diretta oppure qualcosa di più, qualcosa di intenso. L'affetto che nutriva verso la Tassorosso non vantava molti eguali. La fronte si corrucciò al pari dell'espressione sorpresa cui gli occhi attinsero con rapidità. Sterline, quel nome sfizioso a fior di labbra, a tratti del tutto misterioso per un Purosangue come lui, a tratti interessante per conoscenza più o meno comune, si avvinghiò alla convinzione di non avere altra scelta. Se non fossero riusciti a temprare la guida, non avrebbero avuto speranza di rendere giustizia al musicista di cui si erano resi ormai portavoce. Così annuì, più a se stesso come a dare una certa conferma al suo ultimo slancio creativo, mentre di nascosto - il più furtivamente possibile, guardandosi di sottecchi ad ambo i lati - estraeva la bacchetta magica dal taschino della camicia color indaco che indossava in quel momento. Le permise di scivolare sul polso destro fino al palmo aperto, le dita che già vi si stringevano attorno come àncora di salvataggio ultimo, avanzando di un passo, ancora un altro, verso le figure di Wolfgang e Leah, come ad incastro perfetto tra due corpi che avrebbero potuto schermarlo a sufficienza. Rischiava, ne era sicuro, ma l'adrenalina in circolo era il compromesso che ricercava per bene nonché una delle soluzioni più dirette per poter procedere senza ulteriori ed iniziali impedimenti; così sfruttò la situazione a suo vantaggio più chiarificatore, attese che la mano di Leah si stagliasse all'attenzione dello sconosciuto con le poche sterline che aveva raccolto, mentre la bacchetta magica - la punta d'Abete appena visibile, il resto della struttura lignea celata dalla manica lunga della camicia - si rivolgeva in linea d'aria alla tempia destra dell'uomo poco distante. *Confundo* pensò mentalmente, senza accenti ben precisi, in modo fluido, nell'accezione non verbale dell'Incanto. Non vi anticipò né fece seguire movimenti altrettanto complessi, ad eccezione di una presa più vigorosa che si realizzò prettamente nel polso dominante rigido. Nelle intenzioni, chiare e necessarie, si evidenziava il desiderio di stordire, confondere, distrarre anche solo per un attimo quel primo ostacolo nel ruolo di venditore: si augurava di compromettere la lucidità dell'uomo alla vista delle poche sterline offerte da Leah, in modi diversi e possibili: forse l'idea di essere stato pagato totalmente, di aver già conosciuto quel gruppo per una prenotazione, qualsiasi cosa potesse favorire gli studenti in attesa; dopodiché, biglietti alla mano, ingresso possibile, tutto sarebbe stato più semplice. Il tentativo, si disse, avrebbe avuto il giusto valore se riuscito.
Vi sarei grato per l’Eternità se voleste aiutarmi a trovare la Pace. Trovate la Partitura e portatela nel luogo ove riposo, prima che il Tempo e la Solitudine tornino a divorarmi.
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