A tutta musica, Pt. 2

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view post Posted on 25/4/2018, 20:57
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♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

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A tutta musica - Royal Opera House -
Alla fine concordarono tutti di andare alla Royal Opera House per cercare informazioni. Avevano salutato il maestro promettendo che avrebbero fatto di tutto per poterlo aiutare sebbene una parte del gruppo dovette tornare alla scuola per alcuni problemi insieme al professore. Erano rimasti in pochi ma ormai avevano deciso di andare fino in fondo.
Quando finalmente si trovarono davanti all’enorme edificio Violet non riuscì a non sorridere saltellando sul posto con il violino che le sballonzolava dietro la schiena. Era meraviglioso e di un bianco che avrebbe fatto impallidire qualsiasi cosa particolarmente candida.

«Non ci posso credere….ci siamo! Ci siamo!»


Urlò eccitata continuando a saltellare da un piede all’altro.

«Dovete pensare che l’edificio originario, risalente al 1732, nacque come Her Majesty’s Opera House. Fu adibito come teatro di prosa e all’inizio prese semplicemente il nome del luogo in cui sorgeva ovvero Covent Garden e ancora oggi è possibile sentirlo chiamare in questo modo. In seguito al Licensing Act del 1737 conquistò il monopolio dello spoken drama ossia il dramma parlato, definito in questa maniera per poterlo distinguere dall’Opera vera e propria.
L’edificio fu ricostruito una prima volta nel 1809 e vi furono messe in scena di opere di tradizione italiana, prevalentemente.
Dopo dei lavori di ristrutturazione viene riaperta il 6 aprile del 1847 come Royal Italian Opera con la Semiramide di Rossini.
Questo edificio venne poi distrutto da un incendio nel 1856 e rimpiazzato dalla struttura attuale nel giro di due anni. Il nome Royal Opera House gli fu dato nel 1892.»


Violet si fermò per un secondo grattandosi la nuca e facendo svanire completamente tutta l’eccitazione che aveva provato fino a poco prima. Effettivamente non aveva pensato all’incendio, chissà quante cose saranno andate perse.

«Solo ora mi rendo conto che forse non è stato il massimo venire qui…volete comunque dare un’occhiata? Ormai siamo qui…»


Chiese al gruppo, in fondo le cose andavano decisamente insieme, non poteva farlo lei da sola.


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Laowyn Hawk
view post Posted on 26/4/2018, 16:13




A causa di un evento imprevisto, parte del gruppo dovette tornare al castello assieme al professor Barrow. Per questo motivo, gli studenti rimasti decisero di unire le forze e, abbandonata l’idea di visitare anche l’Ambasciata olandese, si diressero tutti verso la Royal Opera House. Separarsi dal fantasma di Händel non fu semplice, ed il gruppo riuscì a tranquillizzare quegli occhi pieni di angoscia solo con la promessa di fare ritorno al più presto con il prezioso componimento. Dal primo momento in cui l’aveva incontrato, l’opinione di Laowyn del musicista era decisamente cambiata e quell’anima in pena aveva perso gran parte dell’alone burbero per mostrare il suo lato sentimentale. Fu ciò a motivare la giovane a fare del suo meglio per portare a termine la missione che le era stata affidata, per cui si unì senza esitare al gruppo diretto alla Royal Opera House.
Arrivarci non fu difficile e l’irlandese ne approfittò per godersi nuovamente il profilo cittadino londinese. Fortunatamente, nessuno dei passanti sembrò fare troppo caso al gruppo di adolescenti che si muoveva di buon passo per le vie, trascinandosi appresso ogni sorta di strumento musicale; i turisti si spostavano in comitive, scattando foto a destra e a manca, mentre i londinesi tiravano dritto per la loro strada, immersi in una frenetica routine mattutina.
Il gruppo era guidato da una sempre più energetica Violet, che faceva evidente fatica a contenere l’emozione che riservava alla loro prossima tappa. Mentre Laowyn si stava interrogando su come facessero le gambe della corvina a sostenere quell’andatura, il gruppo svoltò per l’ultima volta, ritrovandosi di fronte al maestoso edificio della Royal Opera House.
La giallo-nera restò a dir poco meravigliata alla vista del teatro; lo stile era certamente molto diverso da quello della Cattedrale, ma rimaneva comunque molto impressionante. Man mano che si avvicinavano, Laowyn si sentì sempre più piccina al cospetto delle enormi colonne marmoree che si ergevano di fronte all’entrata del teatro.
Ancora una volta Violet diede prova della sua incredibile conoscenza, narrando con precisione la storia dell’edificio. La voce della giovane era così carica di passione che risultava difficile non rimanere affascinati dagli aneddoti che venivano raccontati. Mentre ascoltava la lezione, gli occhi della rossa ispezionarono con interesse le semplici decorazioni, di un bianco quasi accecante sotto la luce del sole, alcune parole la colpirono particolarmente:
“…questo edificio venne poi distrutto da un incendio nel 1856 e rimpiazzato dalla struttura attuale nel giro di due anni…” Le rimaneva infatti alquanto difficile immaginare la maestosa opera che aveva dinnanzi a se’ completamente avvolta dalle fiamme ed il solo pensiero le incuteva un certo senso di insicurezza. Mentre rimaneva come abbagliata dalla visione dell’incendio, una scomoda ipotesi si fece largo nella mente della giovane, lasciando sul suo volto un’espressione alquanto preoccupata. Una calamità così distruttiva aveva certamente apportato numerosi danni alla struttura e a tutto ciò che essa conteneva, incluso l’ipotetico spartito di Händel.
Forse anche Violet era stata colta dallo stesso dubbio poiché, una volta terminato di parlare, assunse un’aria pensierosa e tutta l’eccitazione emanata fino a quel momento svanì d’un tratto. La corvonero diede voce ai suoi pensieri, confermando l’ipotesi di Laowyn, quando disse:
“Solo ora mi rendo conto che forse non è stato il massimo venire qui…volete comunque dare un’occhiata? Ormai siamo qui…”
A quelle parole l’irlandese non seppe resistere ed esordì dicendo: “Non perdiamoci d’animo, se lo spartito si trovava qui al momento dell’incendio è stato sicuramente tratto in salvo per primo assieme alle altre opere, dato il loro altissimo valore culturale. Per questo direi che vale la pena tentare” affermò, decisa a rimanere positiva. Aveva promesso al Maestro che avrebbero fatto il possibile per donargli il meritato riposo e rovistare negli archivi della Royal Opera House era il minimo che potesse fare. Attese dunque di conoscere le opinioni degli altri membri, in modo da prendere una decisione comune.
 
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view post Posted on 4/5/2018, 10:05
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Secondo Anno

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Nonostante si fosse inizialmente pensato di dividersi in due gruppi per semplificarsi i compiti - e possibilmente velocizzare la ricerca, non sia mai che il fantasma di Händel decidesse di provare l'ebbrezza di una nuova morte a causa della depressione incombente - alla fine, a causa di un non meglio a lui specificato evento, parte del gruppo dovette tornarsene a Hogwarts, accompagnati dal professore Barrow, lasciando lui e pochi altri di fronte all'ingresso della Royal Opera House. Wolf aveva notato che la sensazione di fastidio che il Maestro gli aveva suscitato, a causa del suo continuo lamentarsi e commiserarsi, non era condivisa dagli altri partecipanti, quindi aveva deciso di tenere per sé certe opinioni, concentrandosi nella ricerca del manoscritto perduto: a prescindere da ciò che pensava del fantasma, l'idea che esistesse una composizione non ancora scoperta di Händel era emozionante - se l'avessero scoperta il loro nome sarebbe stato scolpito nella storia e loro sarebbero stati i primi a poterlo leggere. No, doveva assolutamente recuperarlo, era un'occasione più unica che rara: certo, se avesse potuto lasciare ad Hogwarts il proprio violoncello e non trascinarselo dietro per tutta Londra sarebbe stato più contento - non solo pesava quasi il doppio di sé e la sua schiena stava implorando pietà da almeno due ore, ma aveva anche il panico che qualche Babbano incapace potesse rovinarglielo.
Violet, al contrario suo, sembrava non aver problemi a saltellare tutta contenta ed emozionata con il proprio violino sulle spalle: come facesse quella ragazza ad avere tanta energia era un mistero, lui si accontentava di ascoltarla snocciolare informazioni su informazioni con riguardo proprio alla Royal Opera House - informazioni che, purtroppo, parevano riguardare anche un incendio che nel 1856 distrusse l'edificio originale. E probabilmente anche parte del contenuto: c'era il concreto rischio che l'opera perduta di Händel fosse andata distrutta in quell'incendio - e, se così fosse stato, chi avrebbe potuto far ragionare il Maestro? Sarebbero stati tormentati in eterno dal fantasma e dalle sue continue lamentele.

Inoltre, se ci arrendiamo ancor prima di entrare, rischiamo di perdere l'occasione, della vita! di poter recuperare veramente lo spartito e di portare pace al Maestro.
Non sia mai che Händel colga l'occasione per trapassare definitivamente e liberarli della sua piagnucolosa presenza.
 
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Leah‚
view post Posted on 7/5/2018, 15:00




La Royal Opera House era assolutamente spettacolare. Mentre si fermava davanti al maestoso ingresso insieme ai compagni, ascoltando le informazioni che Violet riportava con tanta precisione, Leah aveva gli occhi sgranati e la bocca aperta per lo stupore.
Quando la capogruppo espresse le sue perplessità su qualcosa che riguardava gli spartiti e un incendio (Leah non la stava ascoltando con troppa attenzione, effettivamente), Leah intervenne:

«Laowyn e Wolf hanno ragione, - disse. - È inutile lasciar perdere ancora prima di iniziare! Senza contare che non sappiamo da dove sia divampato l'incendio... se è partito dalla sala di sicuro le opere si sono conservate!»
In quel momento realizzò che stavano per entrare in un vero teatro Babbano, di quelli con le corde e i fondali di legni e i giochi di luce elettrica per imitare le magie di cui i Babbani non erano capaci. Una parte di lei era follemente attratta da quel mondo e sperò che un giro sul palcoscenico fosse parte della visita esplorativa.
«Magari c'è un custode o un portinaio o qualcuno a cui chiedere! Possiamo dire di essere studenti di musica che devono fare una ricerca... con tutti questi strumenti musicali non è difficile da credere!» Aggiunse, accennando con una mano alle custodie che gli altri si portavano sulle spalle. Non era preoccupata, se anche non avessero trovato niente lì probabilmente avrebbero cercato altrove... qualcunque cosa la tenesse in giro con gli amici invece che ad Hogwarts era la benvenuta.

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view post Posted on 7/5/2018, 22:19
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Trasportato da un'emozione più forte di qualsiasi altra cosa, Oliver non poté che seguire il gruppetto del Club di Musica di Hogwarts verso la nuova meta che avevano deciso in compagnia, poco prima. Non aveva idea di come muoversi tra le strade di Londra, non era un abitante né un turista usuale della capitale inglese, e di certo non era capace di passare inosservato come uno dei tanti Babbani che sostavano nei dintorni. La sua discendenza, la sua origine, il fatto che avesse sempre e comunque frequentato prevalentemente Maghi e Streghe, essendo di famiglia prettamente Purosangue, rendevano Oliver un bersaglio comune di sorpresa, indifferenza e soprattutto malcelata curiosità nei confronti di tutto ciò che vedeva e ancor più di tutti coloro che gli passavano accanto. Parlò poco durante l'intero tragitto, perso com'era nel desiderio di osservare quei dettagli che non avrebbe potuto in nessun modo definire familiari. Automobili, autobus, smog, perfino alcuni apparecchi stravaganti - luminosi, pieni di tasti, in grado di riprodurre suoni e voci vere e proprie - lo affascinarono come mai prima di allora: per un attimo si chiese se i telefoni - come ebbe modo di scoprire in seguito - potessero essere paragonati ad autentiche bacchette magiche: avevano più o meno la stessa capacità di portare vantaggi, così come di realizzare disordini ed incomprensioni senza molti dubbi. Sorrise, quando la visione smagliante, nitida ed immensa della Royal Opera House si stagliò di fronte il suo sguardo. L'edificio era così alto e tanto ampio da far perdere ogni misura e per Oliver, che di teatri era ghiotto e ricercatore come non ma, quel luogo si presentò come un sogno ad occhi aperti. Ascoltò di buon grado le informazioni di Violet, il racconto in parte triste e macabro delle varie revisioni architettoniche e dell'incendio che ne aveva stravolto ogni cosa, fin quando una buona dose di sfiducia non colse involontariamente anche lui. Come avrebbero fatto a recuperare un manoscritto, un'opera musicale, uno spartito vero e proprio, se il tempo aveva già agito prima di tutti loro, distruggendo un luogo che avrebbe potuto forse fare la differenza? Ma un'idea balenò tra i suoi pensieri sulla scia delle considerazioni positive degli altri ragazzi lì presenti. «Avete ragione, non deve per forza essere tutto perduto. E poi potremmo essere fortunati, potrebbero esserci stati o esserci ancora dei Maghi o delle Streghe che hanno ritrovato e protetto le testimonianze del passato con la magia. Un po' come è accaduto nella Biblioteca centrale di Londra, mio zio dice sempre che una parte al suo interno sia tuttora gestita da Maghi. Tentar non nuoce, possiamo entrare ed usare la scusa che ha proposto Leah, credo sia un'ottima idea. Vì, cosa ne pensi?»
Vi sarei grato per l’Eternità se voleste aiutarmi a trovare la Pace.
Trovate la Partitura e portatela nel luogo ove riposo,
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view post Posted on 13/5/2018, 18:47
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Il Fato

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E fu così che i nostri Eroi, almeno quelli sopravvissuti, si ritrovarono al cospetto della Royal Opera House. Una scelta sì coraggiosa, ma in fondo ben ponderata: dove trovare un manoscritto perduto se non in un luogo dove sono custodite centinaia di migliaia di antiche partiture, autografe e non? Se avevano risposto al dove, ora restava una sola domanda: come? Il Fato non restava a guardare e anzi, amava premiare gli audaci.

Come ogni giorno, di fronte all’immenso teatro, un gruppetto di lavoratori babbani in costume attiravano come esche i loro pesci, vari turisti di diverse nazionalità per far loro le più disparate offerte: concerti di pessima qualità a prezzi esorbitanti, vendere dischi di dubbio gusto a costo maggiorato, di tutto e di più insomma. Alla vista dei giovani uno di questi si leccò le labbra, e come un’ape attirata dal miele si avvicinò agli studenti.
* Turisti…prede facili facili. *

<< Scusate, parlate la mia lingua? >> avrebbe atteso un cenno di conferma, per poi continuare << È un po’ tardi, ma questa é la vostra giornata fortunata! Fate ancora in tempo a partecipare all’ultimo tour guidato della giornata. Questa sera c’è un concerto e siamo costretti a dover chiudere prima. Se siete interessati posso farvi un prezzo comitiva. >>

Mentiva. Ci sarebbe stato ancora un'altra visita prima della chiusura, ma lui guadagnava una percentuale su quanto incassava, e doveva in qualche modo rendere la sua offerta irrinunciabile. Non a caso avevano un protocollo da rispettare, appositamente studiato per non farsi dire di no. Restò quindi in attesa di una risposta con un fatuo sorriso stampato sul volto, confidando di essere stato abbastanza persuasivo.


 
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view post Posted on 14/5/2018, 09:46
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Non sapeva se le loro parole fossero riuscite a tranquillizzare o meno Violet, certo era che - avendo fatto tanta strada - era inutile rinunciare prima ancora di aver stabilito se l'incendio avesse distrutto o meno la partitura di Händel. Tuttavia, Wolf non ebbe molto tempo per capire se la loro capogruppo avesse riconquistato il proprio buonumore o meno - o per ammirare l'architettura della Royal Accademy, decisamente molto più interessante - a causa dell'avvicinamento di una maschera: uno dei soliti lavoratori Babbani, pronto a spillare loro qualche soldo. Non sapeva se questa fosse un'usanza comune anche per i Maghi, ma lui - probabilmente al contrario dei suoi compagni di avventura - aveva vissuto nella Londra Babbana per gran parte della sua vita e, come dire, "conosceva i suoi polli".
Amico, parlo la tua lingua anche meglio di te, esordì, tirando fuori il suo migliore accento cockney, quello che di solito evitava di sfoggiare ad Hogwarts.
<i>Wolf attese che l'altro offrisse i suoi servigi - come volevasi dimostrare, prima di rivolgergli un sorriso larghissimo, ed estremamente falso, con la sola intenzione di metterlo a disagio: se il suo scopo era quello di spillare un po' di soldi a un qualche turista, almeno aveva messo in chiaro che aveva scelto le prede sbagliate.

Un concerto? Interessante, capisco che dobbiate chiudere prima allora: posso sapere di che concerto si tratta, però?
La decisione finale avrebbe dovuta prenderla Violet, ma, per qual che lo riguardava, regalare soldi a quel ladro da strapazzo era completamente inutile: fosse per lui, avrebbero dovuto coinvolgere un professore dell'Accademia o, addirittura, il Rettore - qualcuno, insomma, che avrebbe voluto trovare la partitura perduta almeno quanto loro.
Certo, convincerlo dell'esistenza del lavoro perduto di Händel sarebbe stato difficile. Difficile, ma non impossibile.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 19:03
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Le colonne greche, antiche, imponenti, di un bianco che il tempo non aveva saputo macchiare, ancora del tutto immacolato, attiravano l'attenzione dello studente come un faro in pieno oceano. Ed era lieto di perdersi in quel dolce e così classico naufragio, sentendo il cuore gonfiarsi all'aspettativa di poter accedere alla Opera, le mani tremare dall'impazienza di mettere piede in quella fortezza antica, eppure così importante nell'epoca moderna. Fu con leggerezza, quasi ancora sovrappensiero, che si rivolse all'uomo che aveva appena parlato. A primo impatto non fu chiara la sua identità e d'altronde sarebbe stata impossibile, ma Oliver avrebbe tanto desiderato - come prima domanda, rapida, in crescita nella sua mente - scoprire se avesse veramente attirato con fortuna dalle sue precedenti rassicurazioni un Mago in carne ed ossa oppure un semplice Babbano nei dintorni. Non avrebbe fatto nulla di esageratamente fuori dagli schemi, eppure la consapevolezza di essere di origini magiche, di non conoscere molto - affatto, anzi - l'Altro Mondo, limitrofo e privo di credo e potenziale, lo trattenne lì su due piedi. Trasse un breve sospiro, sentendo Wolfgang prendere parola. Lo sguardo del Caposcuola si spostò in quella direzione, l'espressione sorpresa - soprattutto divertita - impossibile da contenere: da dove attingeva quel suono così ironico, così maccheronico, che tanto era capace di sollevare entrambi gli angoli della bocca del Grifondoro in un sorriso luminoso? Non aveva riconosciuto né l'accento né l'intenzione del compagno d'avventura, ma fu completamente felice del fatto che l'altro avesse preso iniziativa, ponendosi in fretta in prima linea. Da parte sua, era strano ammetterlo, Oliver non avrebbe saputo cosa dire, non in quel momento e soprattutto non con un perfetto sconosciuto. Si infilò velocemente in quel discorso appena sbocciato soltanto con un'ulteriore domanda, sulla scia di una curiosa aspettativa che non era più abile a mascherare per davvero. «E soprattutto non esiste uno sconto comitiva-studenti? O anche un ingresso gratuito?» Sfrontato, senza dubbio. Ma già immaginava la realizzazione di qualche Incantesimo per uscirne indenne: non aveva idea per gli altri, ma personalmente, non aveva un solo euro nelle tasche. E di certo i suoi Galeoni non avrebbero avuto senso, alla presenza di un Babbano. Oliver non poté tuttavia fare a meno di osservare il nuovo interlocutore con un interesse particolare, perfino incessante.
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Leah‚
view post Posted on 3/6/2018, 16:32




Non erano ancora del tutto fermi davanti all'edificio che un ragazzo si avvicinò loro per invitarli a entrare. Leah guardò gli altri con gli occhi spalancati: era l'ultimo ingresso, non potevano perderselo! Wolfgang però sembrava piuttosto sospettoso.
"Ma cosa fa? Pensa di saperne più dei dipendenti?!" Pensò sconvolta, guardandolo sorpresa.
Aveva appena aperto la bocca per dire a Violet di lasciare perdere i sospetti del Serpeverde per riuscire ad entrare senza aspettare ancora, quando fu Oliver ad intervenire.
Il suo suggerimento di un ingresso gratuito o per lo meno scontato la bloccò: nella sua piccola tracolla, tra una caramella, una cioccomenta e una manciata di altre cose completamente inutili, giacevano sicuramente un po' di monete Babbane. Ma anche se non sapeva quante era piuttosto sicura che non sarebbero bastate per entrare in un luogo che sembrava così lussuoso. Chiuse le labbra e rimase immobile, mezzo passo indietro rispetto agli altri, per vedere come si fossero messe le cose. Restare fuori le sarebbe dispiaciuto moltissimo, ma se avessero dovuto pagarei lei probabilmente non sarebbe mai riuscita a mettere insieme i soldi necessari a farlo.


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Laowyn Hawk
view post Posted on 3/7/2018, 18:20




Il resto del gruppo appoggiò con entusiasmo la proposta di tentare comunque la ricerca dello spartito nell’Opera House, con la speranza che l’incendio l’avesse risparmiato, semmai fosse stato veramente conservato lì.
Avevano appena preso la decisione, quando un ometto in uniforme si avvicinò loro. Con un tono esuberante e sbrigativo, il babbano informò il gruppo di uno spiacevole inconveniente. A causa di un concerto che si sarebbe tenuto nel teatro la sera stessa, le visite guidate si sarebbero concluse prima, per cui la comitiva avrebbe dovuto approfittare dell’offerta da lui proposta finché era in tempo.
Diversi interrogativi si accalcarono nella mente di Laowyn, lasciando la giovane in uno stato di ansia e confusione. Primo fra tutti, quando si era discusso sull’effettuare le ricerche alla Royal Opera House, non si era parlato di una visita guidata. L’irlandese aveva indubbiamente molte curiosità sulle numerose altre meraviglie nascoste in quel luogo, ma riteneva difficile riuscire ad indagare negli archivi sotto gli occhi di una guida turistica. In secondo luogo, si chiedeva come avrebbero pagato il servizio, dato che la maggior parte dei presenti, se stessa inclusa, non aveva sterline a portata di mano.
Secondo il suo parere, sarebbe stato preferibile chiedere di poter visitare liberamente il teatro, magari rivolgendosi ad un ufficio informazioni per sapere se lo spartito era presente al suo interno. Forse consultando una cartina turistica avrebbe potuto sapere se l’ingresso fosse stato libero o meno. Sfortunatamente, non ne aveva una con se’.
Mentre la Tassa restava immersa nei suoi pensieri, un suo compagno chiese al nuovo individuo maggiori informazioni sul concerto in questione. A quella domanda, Laowyn lo guardò accigliata, non campendone il senso. Avevano a disposizione poco tempo per portare al termine la missione; non le sembrava il caso di restare anche ad assistere ad un concerto, specialmente con la questione del pagamento ancora irrisolta.
Oliver invece sembrò aver condiviso almeno in parte le sue preoccupazioni, poiché pose alcune domande riguardanti sconti o ingressi gratuiti.
Anche Laowyn optò per un disperato tentativo di dispensare il gruppo da quell’onere, per cui si fece avanti e si introdusse nella discussione:
“Non sarebbe possibile visitare l’Opera House liberamente, senza la guida?”
Sperava in questo modo sia di poter girare liberamente per gli archivi, sia di non dover pagare alcunché per farlo. Nell’attesa di una risposta, Laowyn stava già prendendo in considerazione l’idea di intrufolarsi di nascosto, ma la rifiutò infine, ritenendola alquanto immorale.


Scusate l'attesa. Ho appena concluso gli esami, quindi sono pronta per riprendere l'avventura ^_^
 
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view post Posted on 19/7/2018, 14:28
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A tutta musica - L’arte di mentire -
Mentre Violet fissava con aria trasognante l’enorme teatro, qualcuno si avvicinò al gruppo cercando di vendere un’entrata per un concerto che si sarebbe tenuto di lì a poco e per una visita guidata. Allungò un orecchio per cercare di capire meglio cosa stesse succedendo e si avvicinò mentre i suoi amici rispondevano al nuovo arrivato. Lei era una giovane del tutto sprovveduta rispetto ai furbacchioni che cercavano di guadagnare qualche soldo in più a dispetto dei turisti quindi forse era davvero una fortuna che ci fossero i compagni insieme a lei. Da sola si sarebbe fatta fregare e basta.

"Ma mandalo ad Azakaban e mollatelo qui. Hai studiato talmente tanto che nessuna guida potrebbe conoscere questo posto meglio di te e di questi ragazzini saccenti. Non fatevi fregare da chi sembra saperne meno di voi."


Eppure Violet avrebbe desiderato di sapere che tipo di concerto si sarebbe tenuto e, soprattutto, a quale dei grandi maestri era dedicato però non poteva dimenticare la loro missione e anche che sarebbe stato meglio non avere ficcanaso in giro.

«Da quanto ne so non è obbligatorio servirsi di una guida per la visita…gradiremmo poterci arrangiare da soli. Ovviamente se siete tutti d’accordo e se la cosa è possibile!»


In realtà non lo sapeva con certezza matematica ma disse il tutto con una tale sicurezza che era difficile poter distinguere la bugia dalla verità. Lucy le aveva insegnante bene: anche mentire diventava un’arte quando si riteneva necessario.


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view post Posted on 7/8/2018, 20:47
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Quel gruppetto di ragazzi era veramente strano, ebbe a notare l’uomo in costume. Fu quasi tentato di chiamare la sicurezza, quando decise di tornare sui suoi passi e rispondere ai ragazzi, soddisfando le loro curiosità. Non sapeva da dove venissero, ma sembrano veramente fuori dal mondo.

<< Per entrare e partecipare al tour bisogna pagare e servirsi della guida. Vi posso offrire per 30 sterline in totale il tour museo più archivio. E’ uno sconto speciale per gli studenti, vi conviene approfittarne… >>
suggerì, poi rivolgendosi al ragazzo che aveva chiesto informazioni sul concerto, rispose << ...oggi verranno eseguiti i Fuochi d’Artificio e la Musica sull’Acqua di Händel, ragazzo. Se siete interessati potete richiedere i posti in piedi alla cassa serale, fate ancora in tempo. >>

Guardò l’orologio. Avrebbe atteso una risposta da parte dei giovani, dopo di che sarebbe entrato. Gli spettava il turno come sorvegliante durante il concerto. Cosa non si faceva per qualche spicciolo in più?

Per i ragazzi la situazione non si faceva semplice: come trovare delle sterline babbane? E se no, avrebbero scovato terze vie per entrare nell'edificio e riabilitare il Fantasma del grande Compositore?



//La questione è semplice: vedere moneta, dare cammello. Fate la vostra scelta.

Non metterò scadenze, ma vorrei concludere la quest in tempi umani. Presto comincerà il divertimento ;)
 
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view post Posted on 11/8/2018, 13:25
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Secondo Anno

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Dei.
Fortuna che in giro non c'era nessuno che lo conosceva, perchè in quel momento Wolf stava morendo di imbarazzo - era evidente che quella finta guida li stesse considerando poco sani di mente. Certo, lui non era da meno, lo stava considerando come un truffatore da quattro soldi - o meglio, da 30 sterline: praticamente una miseria considerando il costo di un normale biglietto - ma non aveva intenzione di farsi fregare tanto impunemente. Eppure, non era lui a prendere le decisioni in quel gruppo e si sarebbe dovuto adeguare alle decisioni altrui.

Violet, quanto ti avevano dato alla Banca? - domandò alla ragazza, per poi rivolgersi nuovamente al truffatore - Sai, siamo appena tornati da una vacanza studio in Francia: abbiamo dovuto cambiare gli euro in sterline e lei è incaricata di tenere la cassa.
Non aveva intenzione di sprecare i soldi in quel modo, neppure 30 Sterline . ma avrebbe accettato le decisioni di Violet: eppure, era davvero convinto che... oh, finalmente qualcuno che ragionava come lui.
Io sono d'accordo con te, possiamo cavarcela anche da soli.
Perchè mai avrebbero dovuto sprecare dei soldi quando Violet era perfettamente in grado di far loro da guida? Sperava solo che anche gli altri suoi compagni di avventura non lo deludessero, che non volessero davvero farsi ingannare da uno stupido ladro da quattro soldi: certo, la possibilità di ascoltare un concerto di Händel era affascinante ma il loro obiettivo era di gran lunga più importante.
La partitura perduta di Händel valeva decisamente di più un concerto.

 
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Leah‚
view post Posted on 19/8/2018, 10:06




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Leah era davvero colpita dalla capacità del Serpeverde di mentire. Una vacanza studio in Francia? Tenere la cassa? Era a metà tra l'ammirato e lo sbalordito e si ripromise di valutare sempre con attenzione le sue affermazioni... era davvero bravo e convincente nei toni e nei modi!
Non conosceva abbastanza i suoi compagni di gruppo per sapere se qualcuno di loro era in possesso di moneta Babbana... ma sentiva di dover fare qualcosa anche lei. Aprì la borsa e frugò alla ricerca delle monete che vi si nascondevano dentro. Non aveva idea di quanto fosse rimasto abbandonato sul fondo, ma era abbastanza sicura che non sarebbero bastati... Tuttavia pensava che anche solo tre o quattro sterline sarebbero state meglio di niente, avrebbe comunque partecipato alla causa.
Fingendo di avere tra le mani una montagna di Galeoni, fece un passo avanti.

- Il concerto ci interesserebbe, ma vorremmo soprattutto visitare l'edificio. Ecco, io ho della moneta, - disse con aria sicura. - Non so se sono sufficienti, ci dica quanto manca. -
Fece un altro passo avanti verso il giovane con misurata lentezza, sperando che qualcun altro le venisse in aiuto con in mano magari non solo degli spiccioli. Poi tese la mano destra verso il ragazzo, pronta a lasciare cadere i soldi nella sua mano aperta. La sinistra, nascosta dietro la schiena, aveva le dita incrociata: poteva essere sufficiente perchè il ragazzo si accontentasse e li facesse entrare?

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view post Posted on 24/8/2018, 19:18
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Fu lampante la consapevolezza di non poter spingersi oltre, non più di quanto non avesse già fatto, non dopo l'ultima risposta da parte dell'uomo incontrato. Per entrare, aveva precisato, occorreva pagare: Oliver si chiese quanti Galeoni avesse tra le tasche, quanti ne potesse Trasfigurare e in che modo e fu limpido, anche se con un certo disagio, il pensiero di non esserne capace né nelle condizioni di farlo. A quel punto si riduceva tutto in un'azione fortunata e tempestiva, con un pizzico di speranza in perfetta unione. Si esibì in un sorriso risoluto, la mente già alle prese con la macina di riflessioni, supposizioni, alternative vere e proprie per ottenere quell'ingresso tanto prezioso. Perché era semplice, senza dubbio alcuno, comprendere quanto accedere al teatro stesse diventando impellente più di ogni altra cosa. Non c'erano varianti di sorta, non c'erano ipotesi di contrasto: quel luogo, già di per sé imponente e spettacolare al suo esterno, avrebbe potuto o meno rivelare nuovi indizi, qualsiasi cosa di puramente concreto, sull'ardua ricerca che il gruppo di musicisti stava svolgendo dal mattino. E il Fantasma di un antico artista non avrebbe dovuto attendere ancora a lungo, nei suoi confronti la pazienza era stata parca di risultati e l'intera situazione, già lo ammetteva lo stesso Caposcuola, dispiaceva più di quanto potesse anche solo lontanamente immaginare. Aveva lo sguardo fisso sul volto dell'uomo sconosciuto, l'attenzione rapita da uno e più intrecci, fin quando la voce di Leah lo riscosse da ogni distrazione come un canto già avviato. La seguì lentamente, avanzando di un passo come sospinto da curiosità innata e da un istinto più forte di qualsiasi altro sentimento; per un attimo si chiese se quella decisione, il suo avvicinarsi, fosse mero pretesto di osservazione diretta oppure qualcosa di più, qualcosa di intenso. L'affetto che nutriva verso la Tassorosso non vantava molti eguali. La fronte si corrucciò al pari dell'espressione sorpresa cui gli occhi attinsero con rapidità. Sterline, quel nome sfizioso a fior di labbra, a tratti del tutto misterioso per un Purosangue come lui, a tratti interessante per conoscenza più o meno comune, si avvinghiò alla convinzione di non avere altra scelta. Se non fossero riusciti a temprare la guida, non avrebbero avuto speranza di rendere giustizia al musicista di cui si erano resi ormai portavoce. Così annuì, più a se stesso come a dare una certa conferma al suo ultimo slancio creativo, mentre di nascosto - il più furtivamente possibile, guardandosi di sottecchi ad ambo i lati - estraeva la bacchetta magica dal taschino della camicia color indaco che indossava in quel momento. Le permise di scivolare sul polso destro fino al palmo aperto, le dita che già vi si stringevano attorno come àncora di salvataggio ultimo, avanzando di un passo, ancora un altro, verso le figure di Wolfgang e Leah, come ad incastro perfetto tra due corpi che avrebbero potuto schermarlo a sufficienza. Rischiava, ne era sicuro, ma l'adrenalina in circolo era il compromesso che ricercava per bene nonché una delle soluzioni più dirette per poter procedere senza ulteriori ed iniziali impedimenti; così sfruttò la situazione a suo vantaggio più chiarificatore, attese che la mano di Leah si stagliasse all'attenzione dello sconosciuto con le poche sterline che aveva raccolto, mentre la bacchetta magica - la punta d'Abete appena visibile, il resto della struttura lignea celata dalla manica lunga della camicia - si rivolgeva in linea d'aria alla tempia destra dell'uomo poco distante. *Confundo* pensò mentalmente, senza accenti ben precisi, in modo fluido, nell'accezione non verbale dell'Incanto. Non vi anticipò né fece seguire movimenti altrettanto complessi, ad eccezione di una presa più vigorosa che si realizzò prettamente nel polso dominante rigido. Nelle intenzioni, chiare e necessarie, si evidenziava il desiderio di stordire, confondere, distrarre anche solo per un attimo quel primo ostacolo nel ruolo di venditore: si augurava di compromettere la lucidità dell'uomo alla vista delle poche sterline offerte da Leah, in modi diversi e possibili: forse l'idea di essere stato pagato totalmente, di aver già conosciuto quel gruppo per una prenotazione, qualsiasi cosa potesse favorire gli studenti in attesa; dopodiché, biglietti alla mano, ingresso possibile, tutto sarebbe stato più semplice. Il tentativo, si disse, avrebbe avuto il giusto valore se riuscito.
Vi sarei grato per l’Eternità se voleste aiutarmi a trovare la Pace.
Trovate la Partitura e portatela nel luogo ove riposo,
prima che il Tempo e la Solitudine tornino a divorarmi.
 
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18 replies since 25/4/2018, 20:57   310 views
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