nontiscordardimé, Quest C.r.e.p.a.

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view post Posted on 26/4/2018, 15:26
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Il Fato

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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
«Mi chiamo Nathaniel, io vi conosco già.»
Rapido, diretto, senza perdita di tempo; non c'era spazio per convenevoli, l'orologio bronzeo al polso del giovane ragazzo ticchettava di continuo, senza mai fermarsi. Avrebbe potuto far saltare i nervi di ogni presente, se non fosse stato così silenzioso. Lo sguardo dello studente si fermò per un attimo sull'unica fanciulla presente in quel momento; si spostò pochi secondi dopo sull'altro alunno di Hogwarts, aggiungendo un sorriso all'espressione forse troppo seria del momento. «Liz, Francis, ad Hogsmeade c'è un Elfo in pericolo. Non sappiamo molto, la chiamata è giunta esattamente venti minuti fa, forse siamo già in ritardo. Sembra che il piccoletto sia precipitato in un pozzo, ma non ha possibilità di uscirne fuori, non riesce neanche a Materializzarsi, il che porterebbe a tutta una serie di domande e poi dubbi...» - sospirò, interrompendosi di scatto; portò le mani al petto, stringendole l'una contro l'altra quasi in modo convulso. Non c'era tempo, continuava a ripeterselo. Eppure il trio non si era ancora avviato in alcuna direzione. Come se sospinto da quell'immediata rivelazione, il Tassorosso più grande - terzo anno, capelli scuri, sul castano, con un lungo ciuffo vertiginoso che di tanto in tanto cascava sulla fronte a coprire poi lo sguardo; occhi chiari, sul verde; gote paffute e fisico piuttosto slanciato - sciolse l'abbraccio delle dita e si affrettò ad indicare il portone d'ingresso di Hogwarts. Tacitamente suggerì di essere seguito, sfidando il Guardiano con il solo viso rubicondo: aveva il permesso firmato del Caposcuola Grifondoro, attivista del Comitato, per portare con sé quei due studenti del primo anno; e da parte sua, era più che libero di abbandonare il castello per tutto il tempo desiderato... più o meno. «Nessuno sembra preoccuparsene, c'è solo ed esclusivamente indifferenza, è assurdo.» Sbuffò, i piedi che si affrettavano a macinare quanta più distanza possibile, verso i cancelli della Scuola. «Il C.r.e.p.a. è stato contattato per Posta da un gruppetto di bambini o di ragazzini, non ho ben capito. Siamo stati chiamati... noi fra tutti, perché nessun altro sembra poter intervenire. Assurdo.» Ripeté di nuovo quell'aggettivo, a mo' di sputo, la rabbia che palesava il suo punto di vista dell'intera - e ancora enigmatica - situazione. Nathaniel era uno dei migliori membri del Comitato che si occupava degli Elfi Domestici e dei loro diritti; uno dei primi iscritti alla causa, senza dubbio uno dei più presenti alle riunioni nell'Aula Abbandonata. Non poteva che essere l'accompagnatore perfetto, istruzione e abilità magiche incluse, per quell'avventura dai tratti ancora così poco nitidi. Usciti dai confini di Hogwarts, già Nathaniel imboccava il vicolo sulla destra, girando rapidamente, per dirigersi al centro del villaggio. La meta segnata sulla pergamena che gli era stata comunicata, prima che le Spille di tutti e tre i partecipanti presenti si attivassero di scatto, era ormai memorizzata anche dalla sua stessa ragione. «Potete farmi tutte le domande che volete, ma questo è tutto quello che fino ad ora so. Vi ringrazio per aver risposto alla chiamata e... be', non ci resta che raggiungere il luogo e scoprire di persona cosa stia succedendo.»

Inizia così la vostra Quest. Direttamente al luogo dell'incontro dopo che le Spille, come vi è stato comunicato per mp da Oliver, si sono attivate: Pianoterra di Hogwarts, subito all'appello. Nella fretta di scendere, fate attenzione a ciò che effettivamente sia con voi (inventario attivo) per una certa logica anche ongdr. Postate di seguito con il vostro primo intervento l'inventario attivo e i punti statistica. Nathaniel, che già potete dire di conoscere per le riunioni del C.r.e.p.a., vi ha appena incontrati (potete tuttavia descrivere l'arrivo pure al pianoterra) e con lui siete diretti al villaggio. Per dubbi/domande scrivetemi sempre per mp; procederemo inizialmente senza scadenze, ma in seguito ci saranno per favorire tempistiche non troppo esagerate. Non resta che iniziare e augurarvi buona avventura!
 
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view post Posted on 26/4/2018, 23:23
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Francis BassfrancisUn semplice sabato mattina.
Come ogni sabato volevo fare una sola cosa, oziare. restare a letto per ore e ore finchè a qualcuno non venisse l'idea di svegliarmi e tirarmi giù dal letto.
"Che belle le giornate lib..."
Non finii nemmeno di esprimere il mio parere che il mio sguardo fu catturato dal comodino. La spilla mordicchiante, oggetto simbolo del C.R.E.P.A., che era poggiata lì si illuminò.
Mostrava una scritta:
Piano Terra, Appello Immediato.
Sbuffai, l'unica cosa che io non avrei mai desiderato era alzarmi per andare in qualche missione nell'unico mio giorno dedicato all'ozio più totale.
"Ma proprio oggi?
Non potevano chiamarmi alle 3 del pomeriggio?"

Mi stiracchiai. Scesi dal letto. Il primo piede nudo poggiato sul pavimento mi risvegliò leggermente. Il freddo mi pervase l'intero corpo e mi diede la scarica di adrenalina di cui avevo bisogno.
Indossai la divisa dei Grifondoro e iniziai ad avviarmi verso il punto d'incontro.
Più scendevo le scale e più la mia voglia calava, avrei voluto tornare su più volte ad oziare nel letto ma qualcosa mi spingeva a farlo, forse la spilla al mio petto mi tirava giù con lei.
"Ok ho capito, ho capito."
Giunto finalmente al punto di incontro trovai ad aspettarmi un giova, Tassorosso, occhi verdi e capelli che quel ciuffo mi faceva più ridere che altro.
Lo avevo incontrato già alle riunione del comitato C.R.E.P.A., il suo nome era Nathaniel, ma il mio cervello non riusciva certamente a ricordare e allora per quella mattina lui si chiamava:
"El
Buongiorno El!"

Mossi la mano in segno di saluto e iniziai ad ascoltare l'obiettivo della missione.
Bisognava andare a recuperare un piccolo elfo domestico caduto in una fossa che non sembrava riuscire a risalire e/o a materializzarsi fuori dalla buca.
"Questi piccoli elfi si ficcano sempre nei guai."
Nathaniel era presente sempre alle riunioni del comitato e per come avevo iniziato a conoscerlo era uno dei membri più validi dell'organizzazione, in sua compagnia certamente non ci saremmo mai annoiati.
Seguivo lui già fuori dai cancelli di Hogwarts. Velocissimo come pochi, sembrava voler terminare la missione quanto più in fretta possibile. Io col fiatone dietro di lui continuavo a camminare.
"Io avrei delle domande..."
Tirai un sospiro cercando di riprendere aria per poi continuare.
"Numero uno... Ok che c'è un elfo domestico in pericolo ma possiamo andare leggermente più lenti? Mi sono alzato dal letto una cosa come cinque minuti fa..."
Ed era la verità, da appena svegli non si riesce a prendere subito un buon ritmo con il corpo e con le gambe anche di meno.
Numero due..... non potevate chiamarmi in occasioni diverse tipo che ne so... alle 3 del pomeriggio oppure durante qualche ora di Incantesimi, così "saltavo la lezione per una buona causa?
No eh?"

Non decidevamo noi quando gli elfi fossero in pericolo, fare domande del genere era più per rompere un po' il ghiaccio e cercare di avere una qualche sorta di conversazione e non annoiarci nel mentre del tragitto.








PS: 107 PC: 66 PM: 64 PE: 3
Inventario
Legno di Ciliegio, Dente di Doxy, 10 Pollici e mezzo, Rigida.
Spilla del Comitato C.R.E.P.A.
Stivali Drow | Migliora gli incantesimi oscuri | +7 Mana
Mantello della resistenza | Protegge dalle fiamme | + 8 Corpo
Anello del troll | Aumenta la potenza del mago | +5 Mana
Anello mistico delle sirene | Direttamente dal lago di Hogwarts, rende più resistente alle fatture chi lo indossa. | + 7 Corpo

 
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Elizabeth Silverman
Gryfondor | Student | 12 yrs | Nervous | ♪XwFHG5M "No more tears left to cry..."
Elizabeth era una studentessa piuttosto diligente. Certo, preferiva bighellonare stritolando il suo povero Pollux oppure infastidendo qualche compagno di classe ma ogni tanto non le dispiaceva compiere il suo dovere di studentessa e fare i compiti. Dunque eccola lì, bella fresca a terminare i suoi compiti di erbologia che non erano per nulla semplici come si poteva pensare. Scrivere qualcosa sugli arbusti autofertilizzanti era uno strazio, cosa si poteva dire di una pianta il cui nome esplica perfettamente la sua funzione?
"Non finirò mai!" Pensò la ragazzina, mentre sospirava amaramente e si buttava sul suo tavolo della biblioteca triste come non mai.
Sarebbe rimasta nello stesso punto per ore, se la sua attenzione non fosse stata catturata dalla spilla del CREPA che portava sempre con orgoglio.
Una riunione straordinaria?
E di sabato poi?
Elizabeth era curiosa di sapere di che cosa si trattava, una volta messo in ordine le sue cose corse veloce verso il piano terra.
Ad aspettarla vi era Nathaniel, un tassorosso membro del CREPA che stava attendendo lei ed un suo compagno di casa: Francis Bass.
Il Tasso non aveva ancora iniziato a parlare, ma si sentiva una certa tensione nell'aria.
Liza cerca di rimanere calma, di sorridere data l'atmosfera pesante che si era creata. Dopo la rapida presentazione del ragazzo, Elizabeth lo saluta a sua volta.
«Sì, esattamente! Ciao ~ »
Tuttavia, l'allegria che si era auto-creata si spense quando la giovane venne a sapere del motivo per cui era stata chiamata: un elfo domestico era finito in un pozzo, le autorità non stanno facendo nulla per aiutarlo e in più non riesce a smaterializzarsi fuori.
Come si poteva essere così insensibili!
Per un attimo, la serafica e pacata Elizabeth Silverman provò così tanta rabbia che avrebbe voluto spaccare tavoli e sedie. Tuttavia si limitò ad esprimere il suo disappunto, con tono adirato ed infastidito.
«Ma è scandaloso! Come possono restare indifferenti davanti a una creatura in difficoltà?»
Forse era inutile dirlo, ma la ragazzina era più che decisa a salvare l'elfo anche perché era suo sacrosanto dovere aiutare I poveri elfi in difficoltà.
E via!
Si parte verso la meta predestinata, ovvero Hogsmade la cittadina situata vicino ad Hogwarts.
Nel frattempo, Francis iniziò a tempestare Nathaniel di domande forse anche un po' poco necessario. Dunque fu Liza che, forse un pochino esasperata, si prodigò per spiegare la situazione al compagno Grifondoro cercando di essere il più calma possibile.
«Francis, Francis, Francis...» iniziò lei mettendo le mani delicatamente sulle spalle del ragazzo «Capisco che dormire sia più piacevole di studiare, così come saltare le lezioni... MA C'È UN ELFO DOMESTICO INTRAPPOLATO IN UN POZZO E NON TI PUOI PERMETTERE DI PENSARE A TE STESSO!!!»
No, non era intenzionata ad avere dietro un Thomas 2.0 o un Elijah 2.0, anche se dava l'impressione di avere qualche rotella fuori posto bisognava comunque ricordare i doveri di un membro del CREPA. In tutto ciò il povero Bass sarebbe stato scosso abbastanza violentemente, nei limiti della forza fisica di Elizabeth ovviamente, per poi lasciare la sua presa e fare un bel sospiro di sollievo.
«Sono calma. Scusate.» dice lei tornando serafica come al solito per poi rivolgersi a Nathaniel.
«I ragazzi che ti hanno contattato per caso ti hanno spiegato le dinamiche dell'incidente?»




PS: 100 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1
Giuls || © harrypotter.it




★ Bacchetta (Legno di Frassino, crine di unicorno, 13 ½ pollici poco flessibile)

★ Topo finto: Topo di piccole dimensioni che, una volta caricato con un colpo di bacchetta, corre per tutta la stanza seminando il panico in chi teme i roditori dalla lunga coda rosa. Possono mordere l'avversario causando la perdita di punti salute.

★ Bacchette magiche alla liquirizia, Ciocconocciola, Fildimenta Interdentali, Pallini di sorbetto levitante

★ Spilla del comitato C.R.E.P.A.

★ Altro: Pergamena, Libro di Erbologia, penna, inchiostro.
 
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view post Posted on 27/4/2018, 18:47
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Il Fato

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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
Passo dopo passo, il gruppetto macinava distanza fino al luogo che avrebbero dovuto raggiungere; una curva dopo l'altra, mentre i confini di Hogwarts sfumavano in lontananza e il castello, figura imponente da così tanti secoli, porgeva il suo stravagante saluto. Un trio variegato, un trio interessante; poteva o non poteva farcela in quella missione appena sbocciata, ma in un caso o nell'altro tutti i presenti avrebbero tentato di dare il massimo: già il solo constatare di aver risposto all'appello del Comitato non era cosa di poco conto. Nathaniel sbuffò per la seconda volta, accompagnando quel gesto quasi bizzarro con un'espressione esagerata: il tono di voce che usò subito dopo mostrava una nota tra il divertito e l'infastidito. E come dargli torto, a differenza degli altri due ragazzi lui era nel bel pieno di un incontro interessante. «Non me ne parlare, Francis.» Eppure l'avrebbe fatto, poco ma sicuro; il Tassorosso non si sarebbe sottratto alle spiegazioni, per quel poco che avrebbe potuto vantare di conoscere. L'avviso era caduto letteralmente dal cielo, una lettera con poche informazioni trascritte in calligrafia frettolosa era tutto ciò che ancora custodiva nella tasca destra del giaccone indossato in quel momento.
«Ero con Pamela, sai... la mia fidanzata.» Non avrebbe voluto, e di sicuro non l'aveva preso in considerazione, ma al solo nominare la sua ragazza le gote dello studente si tinsero di un'accesa sfumatura di rosso. Fortuna volle che l'intervento tempestivo - forse anche troppo - di Elizabeth giungesse in sua salvezza. La osservò quasi con titubanza, senza smettere per questo di camminare. «Calmina, Liz, siamo tutti qui e faremo del nostro meglio. So solo che il pozzo sia verso la periferia, dobbiamo raggiungere la Stamberga Strillante e da lì dirigerci sulla destra, o almeno così c'era scritto sulla lettera. I ragazzini si sono firmati come, be', come ragazzini. Giuro, c'era proprio scritto così. Spero solamente che non sia uno scherzo o veramente li Trasfiguro in coriandoli.» L'ennesimo sbuffo, fin quando un'altra strada fu imboccata al volo. Pochi attimi dopo, fra qualche altra rapida informazione e qualche ringraziamento aggiuntivo per la risposta alla Spilla dell'associazione, Nathaniel e i due Grifondoro giunsero in prossimità di una lunga staccionata. Al di là della stessa, non troppo vicina ma già non così lontana, si stagliava un imponente edificio in legno, quasi nascosto da cespugli in crescita: la Stamberga era tragicamente silenziosa. «Sbrighiamoci, sbrighiamoci.» L'invito del Tassorosso spronò gli altri a fare in fretta, ad aumentare l'andatura del passo, fino a quando il trio non sentì uno schiamazzo di voci giovanili. A dieci metri dal punto in cui si trovavano, tre ragazzini sembravano osservare qualcosa di fronte con estremo interesse. Che fossero i diretti interessati, coloro che avevano spedito la lettera? Nathaniel tacque, sovrappensiero.
 
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Lia Soxilia
view post Posted on 29/4/2018, 19:56





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Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [x]


E
ra sera, una sera insignificante in cui Lia stava seduta nella biblioteca del suo appartamento a leggere il nuovo libro magico appena comprato Creature Magiche, le era costato sei galeoni ma ne valeva la pena, di lì a breve sarebbe arrivata Mireen con cui avrebbe volentieri scambiato qualche confidenza tra amiche; il suo thè alla pesca aromatizzato alla cannella stava tranquillamente fumando sul bracciolo del divano su cui era stesa mentre un incenso fumava in un piattino sul tavolino dell'ingresso, capitò per caso che qualcosa nella tasca dei suoi jeans scuri cominciò a vibrare ma il suo cellulare era posato sul bracciolo vicino alla tazza. Un po' sorpresa la veela, chiuse il libro perplessa posandolo sul divano e portando una mano dentro la tasca incriminata per afferrare l'oggetto che le aveva creato quell'attimo di incomprensione; pochi istanti e fra la mano candida stringeva la spilla del CREPA che tremava e portava l'orario e il luogo dell'incontro: Stamberga Strillante, Incontro Immediato. Doveva essere successo qualcosa, probabilmente un piccolo elfo aveva bisogno d'aiuto, Lia cominciò a sentire quella sensazione di disagio che l'idea di una povera creatura magica fosse maltrattata: lei non era una creatura, era vero, ma era un essere senziente e riusciva quasi a capire cosa dovessero provare quelle creature quando venivano maltrattate. Non ci pensò un secondo: infilò un paio di sneakers scure e sulla maglietta dalla scollatura a u mise un un bomberino in fresco lana nero, i capelli volavano da una parte all'altra mentre finiva di raccogliere le cose che potevano tornarle utile in quel momento bacchetta e carta d'identità per poi infilarle nelle tasche dei pantaloni da cui non aveva nemmeno tolto il pacchetto di sigarette. Corse ad afferrare il cellulare, aveva imparato che poteva tornare estremamente utile quell'aggeggio babbano inoltre avrebbe avvertito Mireen che avrebbero dovuto rimandare, e lo infilò nella tasca più libera poi chiuse la porta dell'appartamento e si smaterializzò nel luogo dell'incontro nei pressi della diroccata Stamberga Strillante.
L'aria fresca di quella sera le punse il viso mentre stringeva gli occhi nel buio per vedere se qualche figura si palesasse nei paraggi, le mani strette nelle tasche pronte ad estrarre la bacchetta in caso di necessità e il messaggio inviato a Mireen che partiva dal cellulare tornato al suo posto; aspettava in silenzio quando cominciò a distinguere le figure di tre ragazzini stretti nei mantelli che camminavano nella sua direzione: cosa facevano tre ragazzini fuori da Hogwarts a quell'ora di sabato sera? Non avevano qualche incontro segreto nei corridoi o nelle sale comuni? Guardandoli meglio Lia notò che uno in modo particolare continuava a sbuffare e sembrava estremamente infuriato da quella situazione, Lia poté solo razionalizzare che dovevano essere del CREPA anche loro, altrimenti non avevano motivo di essere lì in quello stato. Gli altri due, un maschio ed una femmina, parevano più giovani probabilmente del primo anno ed erano altrettanto scossi; in parte Lia poté capire cosa stavano provando in parte si stupì che così giovani già avessero preso una decisione simile. Fece un cenno con la mano avvicinandosi al gruppo e con sospettosa tranquillità domandò ai tre cosa ci facessero lì. "Buonasera ragazzi, come mai fuori a quest'ora?" Nel frattempo la mano mostrava la spilla del CREPA sperando che non si fosse sbagliata sui tre giovani.

PS: 172 ☘ PC: 113 ☘ PM: 114 ☘ EXP: 27,5




Inventario
Legno di Ebano, Corda di cuore di drago, 10 pollici e molto flessibile.
Spilla del Comitato CREPA
Carta d'identità
Cellulare
Pacchetto di sigarette



Edited by Lia Soxilia - 4/5/2018, 17:29
 
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view post Posted on 3/5/2018, 16:19
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imma_role
...Non è il Sangue che ti scorre nelle Vene a decidere ciò che Sei,
ma quello che scegli TE di essere...



Mìreen Kathleen Niamh Fiachran

§ 25 Anni § P. ANTIMAGO § Ex Grifondoro
Scheda PG
ColorHair ஜ Outfit 1 - 2


Mìreen stava andando a comprare qualche dolcetto al WizCafè da portare al suo incontro con Lia, le avrebbe fatto una bella sorpresa, ma doveva sbrigarsi se non voleva che il negozio chiudesse; era quasi arrivata quando qualcosa nella sua tasca vibrò.
Il suo primo pensiero andò al cellulare che aveva iniziato a portarsi dietro vista l'effettiva comodità che si era rivelato, ma poi si ricordò di averlo nella borsetta, non in tasca, così curiosa infilò la mano ed estrasse la sua spilla del C.R.E.P.A., le era stata data quando un mese fa', in occasione dell'evento di San Patrizio organizzato proprio dal Comitato per la difesa degli Elfi Domestici, si era finalmente decisa ad iscriversi a quella nobile e importante causa.
La spilla stava vibrando e una scritta era comparsa sopra:
"♦ Stamberga Strillante ♦ Appello Immediato"

Subito la rimise al suo posto e cercò il cellulare per avvertire l'amica che avrebbero dovuto posticipare l'incontro, non fece in tempo a finire l'sms che le arrivò lo stesso messaggio da parte di lei, a cui rispose mentre si affrettava nella direzione della Stamberga:
"Ok, ci vediamo un altro giorno, purtroppo anche a me è sorto un impegno improvviso e ti stavo per scrivere. Ci sentiamo dopo.
Baci
:) "

Per sua fortuna era vestita comoda così non doveva passare da casa per cambiarsi ed era a Diagon Alley, quindi potè smaterializzarsi senza doversi cercare un vicolo sicuro da occhi babbani.
Comparve vicino alla casa in rovina, era un posto che non aveva molto frequentato quando era studentessa perchè giravano voci inquietanti, soprattutto si diceva fosse il luogo di ritrovo di maghi oscuri e addirittura Mangiamorte così, a parte per qualche sfida di coraggio o scommessa andata male del tipo "tocca le mura della Stamberga Strillante" oppure "entra dentro chiudendo la porta e restaci 5 minuti" non si era avventurata troppo in là e non lo facevano di certo la sera, quella era riservata a qualche scappatella nella Foresta Proibita.
Ora che era adulta, era più la curiosità e l'adrenalina di trovarsi in quel posto misterioso e cupo, che la paura di chi o cosa potrebbe incontrare, ma non volle perdersi nei ricordi, doveva restare concentrata e cercare gli altri membri del comitato che probabilmente erano stati chiamati insieme a lei... o c'era la possibilità che avessero chiamato solo lei?

Illuminò la sua bacchetta con << Lumus >> e si avvicinò un altro po' tenendo gli occhi attenti per cogliere qualsiasi movimento, le orecchie ben in allerta… un vociferare indistinto e un leggero bagliore le arrivò poco distante, si mosse in quella direzione e vi trovò 3 ragazzi e 1 donna, avvicinandosi con la spilla ben in mostra così da non farli preoccupare su chi fosse, potè notare che i 3 ragazzi erano probabilmente studenti di Hogwarts a giudicare dalla giovane età che mostravano, mentre la donna.... era la sua amica Lia!
Sembrava appena arrivata anche lei, l'aveva sentita rivolgersi a loro chiedendo cosa ci facessero lì...


<< Ciao Lia! Non sapevo facessi parte anche te del C.R.E.P.A.! Alla fine siamo riuscite lo stesso a vederci sta sera, anche se in circostanze diverse a quelle che avevano programmato.>>

Si girò verso i 3 studenti e disse cercando di mostrarsi amichevole:

<< Buongiorno ragazzi, quale modo migliore di passare il sabato sera di una bella chiamata del Comitato? Suppongo possiate dirmi voi il motivo dell'incontro, ma temo non sia molto "felice e positivo" se ci siamo incontrati proprio in questo posto ben poco rassicurante... >>

Tornò seria, poichè la "missione" non si preannunciava delle più felici...
Attese che le dicessero il motivo per cui si trovavano proprio lì alla Stamberga Strillante, uno dei luoghi meno sicuri e più pericolosi di tutta Hogsmeade soprattutto a quell’ora.



INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 165 § PC: 115 § PM: 120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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view post Posted on 5/5/2018, 23:33
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Francis BassfrancisUna piacevole camminata per Hogsmeade era proprio ciò che desideravo da tanto.
Un bel paesino piccoletto. Casette accoglienti quasi sembravano voler dirmi "Entra dentro e dormi qui".
Ma non potevo seguire la voce nella mia testa, si doveva salvare un' anima pia intrappolata in un fosso.
"Francis.... Francis... Francis..."
Furono le tre parole che la giovane Grifondoro disse poggiando le mani sulle mie spalle.
Ascoltai la sua frase. Sembrava non proprio calmissima la giovane, forse anche lei come me era alla sua prima missione e farsi prendere così un pò dal momento non era la cosa migliore da fare.
"Stai calmina giovane padawan!"
Mi girai un attimo ad osservarla.
"Brava, inspira e espira... inspira ed espira
Ascolta il capo e stai calma, lui ne sa a pacchi qui!"

Ripresi a camminare seguendo Nathaniel e per continuare con qualche frase rivolta al giovane tassorosso.
"Ah sai, vi vidi l'altro giorno insieme. Molto carina lei, stai attento eh."
Risi di gusto, mi stava divertendo quella discussione con il giovane nel tragitto per giungere al punto di soccorso.
Superammo in quel momento la Stamberga Strillante. Quell'edificio da sempre mi terrorizzava, si narrava del fatto che fosse infestata dai fantasmi, era ciò che mi impauriva di più dopo mio padre.
"Bella sempre la Stamberga"
Esclamai ironico superandola
Preso dall'idea dei fantasmi, la stamberga, il folletto in pericolo, la missione, il brusco risveglio, il sabato libero.
Tutto ciò passava nella mia testa e nel silenzio del momento una voce.
"Buonasera ragazzi, come mai fuori a quest'ora?"
Saltai dalla paura, una goccia di sudore freddo sembrò colare lungo il mio viso. Una figura femminile si avvicinò a noi, la spilla del C.R.E.P.A. mostrata in bella vista. Mi ripresi velocemente dal leggero spavento. Le diedi un'occhiata veloce. Bionda, oggi grandi tendenti al ghiaccio, abbastanza più alta di me, sicuramente sulla 20ina di età.
"Comunque con più calma... qui siamo presi da grandi progetti e gli spaventi non fanno parte di questi, grazie!"
Un sorriso stupido rivolto alla bionda notando un'altra figura avvicinarsi al gruppo ora di quattro persone.
Sembrava avere la bacchetta tra le mani, accesa con un Lumos, un incantesimo che permettesse di accendere la bacchetta come fosse una torcia.
Si avvicinò a noi, salutò l'altra ragazza e poi si rivolse a noi.
<< Buongiorno ragazzi, quale modo migliore di passare il sabato sera di una bella chiamata del Comitato? Suppongo possiate dirmi voi il motivo dell'incontro, ma temo non sia molto "felice e positivo" se ci siamo incontrati proprio in questo posto ben poco rassicurante... >>
La guardai, la domanda mi sembrò quasi inopportuna in quel momento. "Una bella chiamata del Comitato?",non avrei descritto bella una chiamata per una missione del genere.
"C'è un folletto in pericolo a chi può sembrare una bella chiamata?"
Le avrei voluto urlare questa frase ma per la prima volta il mio cervello rimase calmo. Presi un minuto, mi fermai. Ragionai un attimo e risposi con calma.
"Mi scusi signorina bei capelli ma mi sta accecando con questa bacchetta.."Dissi riferendomi al Lumos della ragazza, chiamandola ironicamente "bei capelli" per il colore della sua chioma.
"Però cavoli è una bellissima chiamata.
C'è un folletto in pericolo una cosa più bella di questa?
Quando potrà ricapitarci mai?"

Ok, il cervello era rimasto fermo per pochi minuti poi aveva ricominciato a voler fare di testa sua ma almeno era rimasto sull'ironico senza strafare.





PS: 107 PC: 66 PM: 64 PE: 3
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Elizabeth Silverman
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Era vero che la piccola Liza non aveva una bella cera, il nervoso faceva padrone nel suo animo delicato questo perché la situazione era davvero grave.
E Francis NON sembrava comprendere affatto la situazione.
«Non mi chiamo Padawan!»
Elizabeth non aveva mai visto Star Wars e dunque non poteva cogliere una citazione così sofisticata, ma la infastidiva che il compagno di casa si comportasse in questo modo in questo modo: insomma, per quale ragione ti sei iscritto al CREPA se non vuoi prenderti qualche rischio?
Questa era la domanda che aleggiava nella mente di Elizabeth Silverman.
Anche Nathaniel non sembrava affatto contento della situazione, avrebbe preferito restare con Pamela e la giovane Liza iniziava a chiedersi se i suoi compagni stessero prendendo seriamente l'incarico.
Ad ogni modo il Tasso rivelò che l'unica cosa certa era che il pozzo si trovava nei pressi della Stamberga Strillante, sperava solo che la versione dei bambini fosse giusta altrimenti li avrebbe trasfigurati in coriandoli.
«Sono d'accordo, se ci hanno chiamato per farci uno scherzo nemmeno io avrò pietà di loro!» Dice decisa la piccola Elizabeth, che mai avrebbe perdonato una cosa del genere.
Tuttavia, una volta arrivati, la giovane padawan strega posò il suo sguardo su una delle donne più belle che aveva mai visto: era slanciata, dagli occhi chiari, le labbra carnose piene e i capelli dorati.
«UNA PRINCIPESSA!» esclamò Liza rompendo sicuramente i timpani a qualcuno «Sei così super bella! Tipregotipregotiprego, sii mia amica!»
Si era avvicinata alla bella Ecate Soxilia, le avrebbe preso le mani guardandola con occhi pieni di ammirazione ed eccitazione. Non aveva mai visto una ragazza con questo livello di bellezza, dunque Elizabeth esigeva di inserire questa giovane nella sua lunga lista di amicizie.
Un trattamento molto simile venne riservato anche per la seconda signorina che si presentò a loro: quei capelli così colorati non poterono non attirare l'attenzione di Elizabeth, che nonostante il Lumos osservò con occhi meravigliati la fluente chioma di Mireen.
«Adoro i tuoi capelli ~ Come sei riuscita a farli di due colori?»
Perché l'ultima volta che ci aveva provato, Liza aveva combinato un pasticcio visto che non leggeva quasi mai le istruzioni.
Ora che il team è al completo, è tempo di iniziare l'avventura e finalmente si può andare a salvare l'elfo domestico.
«Però cavoli è una bellissima chiamata.
C'è un folletto in pericolo una cosa più bella di questa?
Quando potrà ricapitarci mai?»

«Fai ancora in tempo a tornare indietro...» a questo punto il tono di Elizabeth si fece più solenne, forse perché non riusciva proprio a comprendere l'ironia del buon Bass «Ma se lo fai, farò in modo che tutti sappiano quanto tu sia fifone e codardo ~»



PS: 100 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1
Giuls || © harrypotter.it




★ Bacchetta (Legno di Frassino, crine di unicorno, 13 ½ pollici poco flessibile)

★ Topo finto: Topo di piccole dimensioni che, una volta caricato con un colpo di bacchetta, corre per tutta la stanza seminando il panico in chi teme i roditori dalla lunga coda rosa. Possono mordere l'avversario causando la perdita di punti salute.

★ Bacchette magiche alla liquirizia, Ciocconocciola, Fildimenta Interdentali, Pallini di sorbetto levitante

★ Spilla del comitato C.R.E.P.A.

★ Altro: Pergamena, Libro di Erbologia, penna, inchiostro.
 
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view post Posted on 11/5/2018, 21:22
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Il Fato

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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
*Stai attento* aveva detto Francis. Un ordine, un consiglio o qualcosa che lasciava sottintendere altro? Pamela era forse in pericolo, lo sarebbe stata, avrebbe trovato qualche ostacolo di sorta? E lui, Nathaniel, cosa avrebbe dovuto fare a quel punto? Collegò la battuta all'ordine dei suoi stessi pensieri con un istante di ritardo che gli costò un'espressione bizzarra, entrambe le sopracciglia sollevate e il naso arricciato come se solleticato da uno sgradevole odore. Scosse il capo subito dopo, nella speranza di poter rendere inosservata la sua reazione poco a tempo, cercando di capire cosa fosse tutto quel baccano in lontananza e per quale diavolo di motivo qualcuno gli stesse puntando contro un faro vero e proprio. Quando le due Streghe giunsero a destinazione, chiamate a loro volte dall'immediato appello della Spilla del Comitato, la sera già era pronta a calare: sprazzi di arancio, sfumature in eccesso, striavano ancora una volta il cielo quasi interamente, eppure a fatica lasciavano spazio a quel buio così comune, atteso con una quanto mai impeccabile routine. Non era tuttavia ancora così buio da giustificare un fascio luminoso di quell'entità e anche se in un frangente - un pop a fare da contorno, uno svolazzo della bacchetta magica - la scintilla si estinse senza troppi preamboli, vinta dall'intenzione ma non dalla corretta realizzazione della formula annessa, in un caso o nell'altro la visibilità fu tangibile nel calare del tramonto. Le presentazioni non furono immediate, ma riconoscere l'appartenenza degli altri - rispettivamente gli uni degli altri - fu determinante: e d'altronde, come poteva essere diversamente, se al petto di Nathaniel era stata appuntata in bella mostra la Spilla del C.r.e.p.a.? Fu il ragazzo stesso ad avanzare di un passo, prendendo parola con maggiore autocontrollo. «Voi dovete essere Miss Fiachran e Miss O'Connor, giusto? Vi aspettavo, sapevo del vostro arrivo. Io sono Nathaniel, lui Francis e lei Elizabeth.» Accennò ad un sorriso di circostanza, indicando subito dopo con la mano destra verso i dintorni della Stamberga Strillante. E prima ancora che potesse spiegare cosa fossero venuti a fare in quella zona o che qualcuno, viceversa, potesse ampliare la storia con più dettagli necessari all'occorrenza, le grida forti e squillanti delle tre figure solitarie ormai vicine si fecero più rumorose del previsto. Uno dei ragazzini si volse di scatto, accorgendosi della presenza dei rinforzi; senza essere troppo sicuro circa chi fosse nei paraggi - e augurandosi che si trattasse del gruppetto del Comitato di Hogwarts che loro stessi avevano contattato tramite Posta Via Gufo - alzò entrambe le braccia per attirare maggiore attenzione, gridando poi a gran voce. «Aiutateci, c'è un Elfo in pericolo, aiutateci!» Tutto prendeva forma, tutto già aveva una parvenza di razionalità: se si fossero avvicinati, come già Nathaniel suggeriva con il suo esempio - spiccando un balzo in avanti -, allora avrebbero visto tutti quanti insieme tre ragazzini piuttosto giovani, bambini di non più dieci anni all'apparenza; tutti e tre avevano occhi scuri, capelli scuri, carnagione scura. E tutti e tre - senza distinzione alcuna, se non quella dei vestiti indossati - erano perfettamente identici. Si presentarono al volo come Bernard, Joseph e Kali, rispettivamente in maglietta rossa, marrone e bianca, ognuno di loro con jeans e a piedi scalzi, a solleticare con la pianta quell'erba morbida ed elastica che rivestiva l'ambiente circostante. Dietro di loro c'era un pozzo, al quale i bambini facevano continuo riferimento. «Dovete aiutarlo, dovete aiutarlo! È caduto nel pozzo e non sa più uscire. Dovete aiutarlo!» Ma se si fossero affacciati, all'interno del pozzo in pietra scura altro non c'era che buio, forse era giunto il momento di far fronte al problema - ora autentico - della luce; poco distante, come se apparso d'improvviso, un altro bambino gridò con quanto fiato aveva in gola. Capelli scuri, occhi scuri, carnagione scura: poteva essere identico agli altri? Quale diavoleria era in corso? Ma era distante, correva da metri e metri, difficile vederlo fin nei dettagli, anche se a primo impatto... sembrava proprio uguale. Anche lui si sbracciò con energia, urlando qualcosa che non avrebbe avuto tanto senso in quel momento. «Aiutatemi, c'è un Elfo caduto in un pozzo!» La pièce si ripeteva, distante un altro pozzo, alle spalle del piccoletto che correva rapidamente verso il gruppo. Ma già tre bambini con il loro pozzo vicino avevano sollevato quel problema; come era possibile averne un altro a così breve distacco? Coincidenza? Era il caso di indagare in qualche modo?
Colpa mia non aver precisato l'ambientazione temporale: siamo in un pomeriggio inoltrato - circa sette di sera - al tramonto/quasi sera, la visibilità è ancora buona; i pozzi, come potete immaginare, sono due, i bambini sono tre accanto a voi, un altro in lontananza che corre verso di voi. Per il resto: non c'è ancora un ordine per postare, potete andare quando volete, poiché siamo in tanti inserisco una scadenza, ma se non riuscite scrivetemi pure per una proroga: prossima scadenza 20 Maggio, 23.59; Lady, attenzione: è Lumos, non Lumus, che però trovo delizioso.
 
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...Non è il Sangue che ti scorre nelle Vene a decidere ciò che Sei,
ma quello che scegli TE di essere...



Mìreen Kathleen Niamh Fiachran

§ 25 Anni § P. ANTIMAGO § Ex Grifondoro
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Era così agitata/eccitata per la sua prima chiamata che aveva addirittura sbagliato a pronunciare "Lumos", che sbaglio stupido, se c'era lì suo fratello l'avrebbe presa in giro per una settimana...
La sua bacchetta aveva lanciato uno sfarfallio di luce nel tentativo di accendersi poichè il braccio era teso verso il gruppetto e l'inizio dell'incantesimo erano giusti, ma quella "U" al posto della "O" aveva fatto fallire miseramente l'accensione.


[Ok, Mìreen, stai concentrata e non farti prendere dall'emozione, è una chiamata del Comitato C.R.E.P.A. non un altro colloquio con Rheagar, non hai motivo di agitarti!]

Ritrovata la calma, si diresse verso il giovane gruppetto... tanto c'era ancora abbastanza luce per vederci, sicuramente poteva evitare la "battuta sulla bella serata", le probabilità che la chiamata fosse per un fatto spiacevole erano altissime poichè la chiamata richiedeva un loro intervento immediato e per di più in un posto del genere.
E come le venne detto in seguito, in un modo alquanto "simpatico" dal ragazzo di nome Francis, non si era sbagliata purtroppo, c'era un elfo in pericolo.
Subito l'attenzione e preoccupazione di Mìreen fu completamente rivolta al gruppo, ma non ebbe il tempo di chiedere maggiori dettagli, e ringraziare Elizabeth per il complimento sui suoi capelli, che in lontananza si sentirono delle forti grida: tre bambini, sui 10 anni, li raggiunsero decisamente agitati e forse spaventati, tutti di aspetto simile: capelli, occhi e carnagione scura, scalzi e vestiti abbastanza simili in jeans tranne per il colore delle magliette.
Ora la ragazza aveva un quadro più chiaro dell'accaduto: un elfo era finito giù nel pozzo e non sapevano come aiutarlo, ma sporgendosi dall'apertura l'unica cosa che vide fu un buio pesto.


<< Oook, direi che tra poco il problema di far luce diventerà concreto... potete descriverci l'elf... >>

Non aveva finito la frase rivolta ai bambini che un 4° comparve poco distante da loro, anch'esso urlava di un elfo caduto nel pozzo però sta volta ad esser indicato non era lo stesso di cui parlavano i primi, ma un altro poco distante.

<< Ma com'è possibile?? In entrambi i pozzi avete visto un elfo caduto dentro??
O non vi ricordate più in quale lo avete visto? Infondo è il tramonto e i pozzi sono simili...
O i pozzi sono collegati sottoterra e l'elfo si sposta di qua e di là nella speranza di attirare di più l'attenzione e magari trovare una via di fusa in uno dei due...?
A meno ché non siano 2 gli elfi caduti nei pozzi... >>


Aveva fatto il ragionamento ad alta voce, in modo da poterne discutere coi presenti, ma avevano bisogno di più informazioni, sapevano il problema da risolvere e nient'altro, solo domande da porre...
Così richiamò tutti e 4 i bambini affinché si radunassero lì, urlare come pazzi non serviva a niente, solo a far baccano e agitare loro e spaventare il povero elfo o elfi intrappolati.
Quando si sarebbero avvicinati, si sarebbe rivolta a loro con voce controllata e rassicurante, mettendosi inginocchio sull'erba così da non spaventarli davanti ad una sconosciuta adulta:


<< Siamo qui per aiutarvi, ci avete avvisati proprio voi.
Ora ci calmiamo che agitarsi non porta a niente e ci raccontate bene cos'è successo, uno alla volta, non tutti insieme o non si capisce niente.
Cosa ci facevate qui? Quando e come avete scoperto dell'elfo caduto nel o nei pozzi?
Sapete descrivere l'elfo che avete visto? Così da capire se è lo stesso o se ce ne sono due da soccorrere...>>


Si guardò intorno, la luce stava sempre di più calando, l'arancione del tramonto lasciava il posto alle ombre della notte e se già nel pozzo c'era oscurità, presto ci sarebbe stata anche intorno a loro... e ritrovarsi al buio, nella Stamberga Strillante, con uno o più elfi da salvare, non era decisamente il massimo della situazione.
Appena i bambini avessero detto loro ogni informazione e dettaglio che potesse aiutarli a soccorrere l'elfo o gli elfi e a capire come tirarlo/i fuori da lì, li avrebbe rimandati a mettersi le scarpe e a casa, prima che l'ultimo raggio di sole scomparisse, non aveva intenzione di mettere in pericolo anche uno di quei bambini mentre erano alle prese con l'elfo, e poi chissà quanto si stavano preoccupando i genitori.


<< Propongo che qualcuno interroghi i bambini, intanto gli altri facciano luce con le bacchette. Potremmo dividerci così da controllare entrambi i pozzi, dentro e fuori, e qui nei d'intorni, così da provare a cercare sia indizi sull'accaduto, sia qualcosa di utilizzabile per il salvataggio.
Sembrano abbastanza vicini senza bisogno di urlare troppo tra di noi.>>



INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 165 § PC: 115 § PM: 120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


Chiedo scusa per l'errore nel pronunciare e descrivere l'incantesimo, prometto che starò più attenta... E' la mia prima Quest e spero/cercherò di non fare troppe gaff come questa!
 
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Lia Soxilia
view post Posted on 15/5/2018, 16:30





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Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [x]


I
tre ragazzi avevano fatto un infarto con quel suo improvviso interpellarli eppure non le era parso di essere così brusca, sorrise cercando di rimanere calma e sbirciando il messaggio di Mireen che come lei aveva scoperto di avere un impegno; non fece in tempo a fare domande che l'amica le apparve accanto abbagliandola con un lumos sbagliato e con la sua domanda allegra che cercava di sdrammatizzare la situazione. Uno dei ragazzi, quello che era saltato più degli altri, le aveva sorriso da babbeo e aveva replicato a Mireen in tono ironico ma con u fare che Lia aveva reputato più simile allo stizzito: evidentemente aveva programmi ben più divertenti che erano saltati per colpa di una minaccia per il C.R.E.P.A. La ragazzina invece l'aveva chiamata principessa e l'aveva supplicata di esserle amica, purtroppo aveva usato una frequenza così alta da spaccarle i timpani; Lia le sorrise con dolcezza e cercando di spostarla indietro con gentilezza, nonostante la inquietasse molto, le rispose solenne. "Allora io, Lia O'Connor medimaga al San Mungo, sarò tua amica." Le scaramucce fra la piccola e il ragazzino tornarono presto a farsi largo, subito dopo che la giovane avesse preso di mira anche Mireen per quei suoi capelli pazzerelli facendo scattare fra la Veela e l'amica un'occhiata d'intesa.Il terzo ragazzo, Nathaniel, era il più serio e sembrava quasi il capo del gruppetto tanto che sapeva dell'arrivo delle due maghe e presentò i due giovani che lo accompagnavano: Francis l'ironico e Elizabeth l'urlatrice.
Stava per rispondergli quando un urlo distante che però sembrava avvicinarsi li fermò, pochi secondi e una delle tre figure che si stavano avvicinando li interpellò con una richiesta di aiuto per un povero elfo; Nathaniel come Lia erano balzati in avanti verso le figure che li reclamavano in aiuto, scoprendo che erano tre bambini identici davanti ad un pozzo supplicanti che il gruppetto del C.R.E.P.A. aiutasse l'elfo caduto nel pozzo. Lia si stava avvicinando per controllare quando nuovamente un bambino che pareva simile agli altri tre si sbracciò metri e metri più distante parlando di un elfo caduto in un pozzo. Mireen dal canto suo ragionava ad alta voce e cercava di radunare i bambini e di escogitare un piano per controllare entrambi i pozzi Lia invece era silenziosa, immersa nei suoi pensieri e ragionamenti mentre fissava il pozzo: quattro bambini identici chiedevano aiuto con la stessa frase per un povero elfo caduto nei due pozzi, qualcosa le diceva che non era una faccenda chiara e forse nascondeva qualcosa di losco, forse un tranello.
Spararsi era una cosa utile per controllare i due pozzi ma rischiosa in caso di attacco, specie perché i tre che le accompagnavano erano dei ragazzini di Hogwarts probabilmente dei primi anni quindi non proprio il massimo insomma, avrebbero potuto sbagliare o farsi prendere dall'ansia, in ogni caso avrebbero dovuto controllare per sicurezza che in nessuno dei due pozzi ci fosse qualche elfo in pericolo. Mise una mano sulla spalla dell'amica prendendo finalmente la parola con la sua voce da medico così seria e posata che sembrava espandersi da lei e riempire il vuoto intorno: "Mireen, ascoltami, anche voi ragazzi... Qui le cose sono troppo strane per non farmi dubitare che ci sia un inganno, ma è nostro dovere controllare che non ci siano elfi in pericolo. Perciò credo anche io che sia giusto controllare entrambi i pozzi dividendosi, ma usando una strategia affinché, in caso di pericolo, nessuno si faccia male. Io e Mireen ci divideremo così almeno una di noi adulte starà con voi, è una questione di sicurezza noi abbiamo un po' più di esperienza con gli incantesimi ed essendo Medimaga e Poliziotta possiamo intervenire con più naturalezza di voi studenti. Da quello che mi è parso di capire Nathaniel sei il più grande quindi credo sia giusto tu rimanga con chi si occupa dei bambini insieme ad un'altro dei tuoi compagni, mentre uno verrà con me all'altro pozzo. Fate tutti attenzione, non siamo a scuola se qui si sbaglia non potete riprovare."
PS: 172 ☘ PC: 113 ☘ PM: 114 ☘ EXP: 27,5




Inventario
Legno di Ebano, Corda di cuore di drago, 10 pollici e molto flessibile.
Spilla del Comitato CREPA
Carta d'identità
Cellulare
Pacchetto di sigarette

 
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view post Posted on 16/5/2018, 10:42
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Le bugie vanno più veloci della verità
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Francis BassfrancisIl pozzo era lì davanti al nostro gruppo; tre ragazzini, uno di loro si sbracciava richiamando la nostra attenzione, forse coloro che avevano inviato la posta via gufo erano stati loro.
"Forse sono loro i ragazzi che ci hanno chiamato qui per la missione, andiamo a vedere!"
Raggiunto il gruppetto dei tre, ai nostri occhi sembrò tutto già abbastanza strano; tre ragazzini completamente identici, apparentemente sui dieci anni, l'unica cosa che che li contraddistingueva erano gli abiti indossati. La cosa iniziò a puzzarmi un pò, le somiglianze tra loro erano molteplici ma non diedi tanto peso a ciò, loro dicevano che bisognava aiutare l'elfo intrappolato nel pozzo e perchè non farlo?
Avanzai i primi passi verso il pozzo alle loro spalle quando sentii una voce, una richiesta d'aiuto; un altro bambino, all'apparenza simile agli altri, ci correva incontro, gridando a più non posso di un elfo intrappolato in un pozzo, il pozzo dietro di lui.

"Cosa sta succedendo qui?"
Chiesi mentre lentamente tornai vicino Nathaniel e guardavo il quarto bambino avvicinarsi.
"La chiamata non era unica? come è possibile che i pozzi siano due e i bambini quattro?
Qui qualcosa non quadra"

Ascoltai le parole delle due adulte signorine, l'idea di dividerci non mi piaceva per niente, eravamo cinque e loro tre e uno si stava avvicinando, ciò significava che noi eravamo pur sempre in maggioranza numerica.
E poi, di film horror ne avevo visti abbastanza; le mie giornate all'insegna della babbanologia - se vogliamo chiamarla così - mi avevano dato l'opportunità di avvicinarmi al mondo cinematografico e l'horror era ciò che più prediligevo.

"Non dovremmo dividerci. Non so se voi abbiate mai visto film horror, ma io si.
Ogni volta che la gente si divide muore, fossi i voi ragazze ci penserei, sapete chi muore sempre per prime in un film horror?"

Cercai di sdrammatizzare il momento con una battuta sui film horror, ma l'idea rimaneva quella, dividerci nn mi piaceva, ma non avrei potuto decidere io.
"E' vero, sono dei bambini, ma nulla è chiaro qui e se restiamo uniti siamo pur sempre in maggioranza numerica.
Dovremmo solo cercare di parlare un pò con questi piccoli ragazzini, uno si sta anche avvicinando; vediamo cosa hanno da dire loro."

Cercai di dare un'idea alternativa a quella delle due signorie. Il pozzo in quel momento era una priorità secondaria; le cose iniziavano a non piacermi. I quattro ragazzini erano quelli che meno mi convincevano, il pozzo, forse, era solo uno specchietto per le allodole; ci avevano trascinato lì con una scusa per tenderci sicuramente una rappola, o ero solo io che ero stato fuorviato dai millemila film che avevo visto nella mia vita?





PS: 107 PC: 66 PM: 64 PE: 3
Inventario
Legno di Ciliegio, Dente di Doxy, 10 Pollici e mezzo, Rigida.
Spilla del Comitato C.R.E.P.A.
Stivali Drow | Migliora gli incantesimi oscuri | +7 Mana
Mantello della resistenza | Protegge dalle fiamme | + 8 Corpo
Anello del troll | Aumenta la potenza del mago | +5 Mana
Anello mistico delle sirene | Direttamente dal lago di Hogwarts, rende più resistente alle fatture chi lo indossa. | + 7 Corpo

 
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view post Posted on 21/5/2018, 12:38
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Il Fato

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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
Il tempo scorreva in modo inesorabile e non avrebbe atteso né l'uno né l'altra per prendere provvedimenti che non fossero del tutto immediati; in gioco e in palio, in rischio e in pericolo più di una vita, forse una sola, di sicuro il problema non era astratto. E se anche l'inganno o l'illusione, qualsiasi cosa, fossero stati svelati o meno, in un caso o nell'altro la fretta premeva sulle decisioni dei presenti con una certa impazienza. Più di una considerazione giusta era stata portata all'attenzione del gruppo, più di una soluzione corretta era stata proposta, ma quando il restante bambino - ancora privo di autentica identità - raggiunse il gruppo, si piegò in due per cercare di recuperare quanto più fiato possibile. Da lontano era apparso quasi simile, come un'ennesima copia d'eccezione, ai tre altri ragazzini già conosciuti, eppure dai ricci biondi, il viso paffuto, il naso a patata e la bocca sottile, con una maglietta azzurro acceso e un paio di bermuda neri, il piccoletto non si dimostrava poi così uguale. Abbozzò un'espressione bizzarra, correre era nella sua natura come pregio di quella tenera età, ma neanche il più impavido dei bambini avrebbe potuto farcela con estrema leggerezza. Quando riuscì ad aprire bocca, parlò rapidamente, ogni sillaba che si univa all'altra con tenacia. «C'è un Elfo in pericolo, un Elfo in pericolo! Io-io non so usare ancora la magia, dovete-dovete aiutarlo voi!» disse al volo, insistendo leggermente su quell'avverbio temporale, quell'ancora che faceva purtroppo la differenza fra la riuscita da sé e la dipendenza dagli altri. Ma tempo al tempo anche per lui, era troppo piccolo. Si volse di scatto per tornare dalla direzione in cui era appena giunto, sperando tacitamente di portare con sé qualcuno dei presenti; in lontananza, il pozzo - il secondo pozzo - che il bimbo aveva indicato precedentemente.
uqIZdxU
Ma la divisione era ormai in atto: prendere o lasciare? Da un lato la giusta considerazione di chi era più grande, dall'altro la consapevolezza di trame ben distinte, non troppo fantasiose, di uno studente che ne aveva viste di cotte e di crude. Prima ancora che si trovasse un punto d'accordo, la terra fu scossa da un brivido incessante, lungo, profondo, che diede l'idea di essere in tutto e per tutto una scossa sismica. Ma quando già Nathaniel si impegnava a stringere la bacchetta magica per porre fine a quel problema di carattere prettamente naturale, un'enorme voragine si aprì esattamente ai piedi di Francis e di Mireen, facendo perdere loro l'equilibrio, in tempo per non rovinare al suolo ma soltanto di indietreggiare di pochi passi. Eppure, nulla era finito, nulla era iniziato: come una crescita improvvisa ed istintiva, protezione primordiale di quella stessa terra, dal basso spuntò un bocciolo verde, color smeraldo, che crebbe a dismisura in larghezza e in lunghezza, spiccando il volo e trascinando con sé - come un fagiolo magico di una nota favola babbana - i due malcapitati e la povera stranamente silenziosa Elizabeth. Tre ramificazioni si legarono rispettivamente al piede sinistro di Francis, graffiandolo profondamente (-10 PS), alla caviglia destra di Mireen con una stretta tanto forte da lasciare il segno sulla pelle (-5 PC -6 PS) ed infine al polpaccio sinistro della restante studentessa, fino a ferirle quello stesso punto anche se lievemente (-5 PS). Tre prede, tre Grifondoro, di un tempo passato o presente, di un'eredità che non aveva distinzioni: salirono in alto, ancora di più, sballottati dal vento e dall'enorme fascio di rami che si stava sviluppando ad una velocità... magica. Francis era situato in posizione sopraelevata, pendeva a testa in giù, in basso vedeva le due compagne; stesso discorso per Mireen e per Elizabeth, ma tutti erano ancorati ad un appiglio leggero, naturale, un ramo tra molti: avrebbe retto? Quale il prezzo da pagare per la discesa? Cosa stava succedendo? In lontananza, se avessero spinto lo sguardo in profondità, sia in alto sia in basso avrebbero scorto, ciascuno di loro, soltanto il prosieguo di quell'immenso collegamento tra cielo e terra. Del pozzo non c'era più traccia, erano sospesi in aria con tutto il pericolo che ne conseguiva.

Nel momento in cui la natura si espanse con tutta l'energia di cui era dotata, qualcosa di unico e di altrettanto interessante accadde nei riguardi degli sfortunati restanti. Il rigoglioso fascio di natura, pianta senza confine, si era allargato a tal punto da nascondere il pozzo alle sue spalle e i tre bambini che avevano tutti già conosciuto; superare quella parte era possibile, bastava aggirare l'ostacolo e recuperare i piccoletti, ma salire per aiutare il trio disperso sarebbe stato altrettanto difficile. Prima ancora che Ecate e Nathaniel, forse sorpresi, di certo allibiti, potessero fare qualcosa, una spinta d'urto, energia allo stato puro, li riversò all'indietro come burattini, andando ad impattare con la schiena verso il secondo pozzo poco distante (-10 PS). Il bambino sconosciuto li attendeva e parlò di nuovo con fretta nella voce, preoccupato com'era per la sorte ormai non solo dell'Elfo, ma di tutti. «Il giardino è protetto dal Guardiano, se non fate in fretta ci caccerà via con le botte! L'Elfo è qui dentro, nel pozzo. Se dobbiamo salvare tutti, anche i vostri amici, prima dobbiamo salvare l'Elfo.» Non aveva poi chissà quale senso, ma in effetti qualcuno all'interno del pozzo parve gridare qualcosa di indistinto. Che ci fosse una presenza era forse un dato di fatto, ma se anche Ecate e Nathaniel avessero deciso di dirigersi verso il fascio naturale alla ricerca sia dei bambini dispersi sia dei loro amici, la spinta all'indietro sarebbe stata pronta ad accoglierli ancora una volta. A quanto pareva, una divisione in effetti c'era stata quasi per davvero.
Complicato, direi. Possiamo così dare inizio a qualcosa di più energico: dovrebbe essere tutto chiaro dal testo, se ci sono dubbi o domande, scrivetemi sempre per messaggio privato. In generale: siete stati involontariamente divisi, la situazione più critica è quella del primo gruppo (A), che si ritrova un po' come Jack sul fagiolo magico, con la differenza di non trovare castelli incantati né giganti cattivi all'orizzonte... forse. Fate attenzione, siete legati da rami al fascio che vi ha spinti in alto, ma se vi staccate il rischio di cadere è palese. La seguente mappa - frutto delle mie immense abilità con Paint (niente Awards ai Master, poi si lamentano della nostra perfidia!) - indica con una semplice legenda le vostre posizioni: le lettere con i colori associati sono per ciascuno di voi.

Elizabeth perde il primo turno, si ricorda ai partecipanti che per continuare con la Quest non siano permesse più di tre mancate partecipazioni. Al terzo turno senza postare si esce, insomma. Per proroghe contattatemi pure senza problemi. Prossima scadenza: 28 Maggio, 23.59

TKeA68K
Gruppo A
Francis (F)
Punti Salute 97/107
Punti Corpo 66
Punti Mana 64

Elizabeth (E)
Punti Salute 95/100
Punti Corpo 50
Punti Mana 50

Mìreen (M)
Punti Salute 159/165
Punti Corpo 110/115
Punti Mana 120


Gruppo B
Nathaniel (N)
Punti Salute 160/170
Punti Corpo 160
Punti Mana 150

Ecate (L)
Punti Salute 162/172
Punti Corpo 113
Punti Mana 114
 
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view post Posted on 23/5/2018, 19:56
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Mìreen non poteva immaginare cosa sarebbe spuntato da sotto i loro piedi, stava aspettando che i bambini li raggiungessero quando un'enorme pianta verde smeraldo aveva fatto tremare la terra ed era cresciuta fino a diventare grande come quella in una fiaba babbana..."tizio e il fagiolo magico" non ricordava il nome... Non solo, aveva afferrato alla caviglia lei e i due studenti più vicini con dei viticci tanto stretti da lasciarle un segno doloroso e se li era trascinati dietro fino a chissà quale altezza.
Si sentiva un salame appeso a stagionare.


[Porca vacca! Sta pianta troppo cresciuta da dove spunta fuori?! Cosa ci faceva nel terreno della Stamberga Strillante?
E chi sarebbe il "Guardiano del giardino"?!]


Quando finalmente smise di dondolare e la pianta sembrò "fermare la propria crescita", ringraziò di aver messo i pantaloni quella sera per andare dall'amica, poi cercò di piegare la testa per capire in che casino erano finiti, prima verso i ragazzi trascinati lì insieme a lei, poi azzardò verso il terreno (anche se verificare quanto fossero in alto non aiutò all'autocontrollo), non era facile sollevarsi e muoversi senza un sostegno e la forza delle braccia, ma almeno riuscì quel tanto per rassicurarsi nel vederli ancora tutti vivi.

<< EHI RAGAZZIII !!! TUTTO OK???
Gli appesi nel vuoto insieme a me, hanno idee per scendere prima che ci vada il sangue al cervello e perdiamo conoscenza...?>>


Cercò di sembrare calma e controllata, come che fosse abituata a trovarsi appesa a testa in giù, a metri e metri di altezza, con un viticcio stretto al piede a fermare una possibile caduta certamente fatale... ma dentro urlava e la sua mente correva all'impazzata alla ricerca di un'idea, l'illuminazione, qualcosa che li aiutasse a scendere.

[Oh cavolo... oh cavolo... oh cavolo! Se sapevo che avrei fatto giardinaggio ESTREMO per salvare l'elfo, mi sarei portata il tosaerba o le cesoie di mamma! E ora come faccio a salvare quei ragazzi e magari, se trovo il tempo, salvare anche la mia pellaccia?!]

Urlò più forte possibile, nella speranza che da terra la sentissero, aveva sempre avuto una bella voce potente, per una volta le sarebbe servita:

<< LIAAAAAA! E' UN PROBLEMA SE VI OCCUPATE TE E NATHANIEL DEL SALVATAGGIO DELL'ELFO INTANTO CHE IO, FRANCIS ED ELIZABETH CERCHIAMO DI SCENDERE??
APPENA POTATA LA PIANTINA TI RAGGIUNGIAMO, CI SERVE SOLO QUALCHE.... MINUTINO...
- dubitava sulla tempistica, ma se non reagiva con un po' di umorismo, sdrammatizzando sulla situazione, rischiava di andare nel panico ed era la cosa peggiore che potesse succedere in quel momento - BAMBINIIIIII STATE LONTANI DALLA PIANTA E CORRETE AL SICURO!
Che bastiamo noi e l'elfo da salvare, senza bisogno che rischiano la vita anche loro...>>


L'ultima parte l'aveva detta a sè stessa, l'importante era che si mettessero al sicuro così da ridurre le vite in pericolo, se questo Guardiano voleva cacciarli in malo modo dal suo giardino, rischiavano se la prendessero anche con loro...

[Come mai i bambini non sono stati subito attaccati dalla pianta se erano qua dal pomeriggio? Che centri qualcosa il fatto che erano scalzi?
No dai, che vai a pensare Mìreen, adesso ti metti a fare pure ragionamenti senza senso?? Che mi stia già andando il sangue al cervello prima di quanto pensassi?]


Non sapendo se la pianta potesse crescere ulteriormente, afferrò la bacchetta che per fortuna, dalla morte del padre, teneva sempre a portata di mano o facilmente raggiungibile in caso di bisogno, e provò a lanciare un incantesimo alla pianta... non era il massimo usarla così appesa a testa in giù, ma doveva farlo, così si concentrò e con sicurezza provò a lanciare << Petrificus - fece un rapido gesto di frustata verso la pianta - totàhlus>> puntando dritta al fusto che aveva poco distante.

Se avesse funzionato, avrebbero così evitato che la pianta crescesse ulteriormente facendoli allontanare ancora di più dal suolo, o che si muovesse dando problemi al lancio di incantesimi e mettendo a rischio anche la loro sicurezza già precaria, o peggio ancora: che di colpo li lasciasse andare facendoli precipitare.
Fosse riuscita a raggiungere il terreno, avrebbe potuto usare "Levicorpus" per farli scendere... ma prima doveva arrivarci viva e vegeta coi propri piedi, senza finirci di faccia.



INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 159/165 § PC: 110/115 § PM: 120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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Lia Soxilia
view post Posted on 25/5/2018, 09:16





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Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [x]


F
rancis portò all'attenzione che dividersi, nei film horror, significava morire certamente e per un momento Lia pensò a quanta ingenuità vi fosse ancora in quei giovani che trovavano risposte nei film. "Francis lo so che è pericoloso dividersi, ma vuoi lasciare che questa tua paura possa portare un piccolo elfo a morire?" Era una domanda detta con calma, senza nessun tipo di cattiveria ma che metteva in luce come il giovane dovesse decidere se far parte del gruppo o darsela a gambe. Con l'arrivo del bambino finalmente le cose parvero assumere più senso, anche perché non assomigliava agli altri tre, inoltre espose il suo problema principale, l'incapacità di usare la magia data la giovane età, e ciò era sicuramente qualcosa di evidente; diede le spalle a tutti e si apprestò a tornare verso il pozzo di cui parlava: non poteva andare da solo. Lia stava per seguirlo quando la terra sembrò volersi spaccare con un sordo boato, qualcosa stava per metterli parecchio nei guai e per un attimo Lia dovette evitare di farsi sconvolgere dalle sue emozioni molto pericolose, la mano era corsa alla sua bacchetta nella tasca pur di rimanere ben focalizzata su cose che non avrebbero alterato il suo stato. Poi la terra si spaccò facendo indietreggiare la sua stramba amica e il piccolo horror-fan che, come fossero all'interno di una fiaba, furono improvvisamente avvinghiati e sollevati svariati metri da terra da una pianta... di fagioli? Non ebbe il tempo di pensarci che l'onda d'urto di quel momento la scaraventò contro il pozzo dolorosamente togliendole il respiro per qualche attimo mentre il bambino che li attendeva ricominciò a parlare spiegando che si trovavano in un giardino protetto da un guardiano; Lia a quel punto non trattenne un sorriso, era davvero finita in una favola solo che non ci sarebbero stati principi azzurri su cavalli bianchi a salvarli. Dal pozzo qualche suono indistinto parve confermare l'ipotesi della presenza dell'elfo e il bambino avrebbe sicuramente fatto carte false per salvarlo per primo, era dunque il caso di intervenire poi sarebbe corsa dagli altri due giovani e da Mireen che sicuramente avrebbe trovato una soluzione come le aveva urlato in modo comico quasi a voler tranquillizzare tutti.
Lia si rialzò e aiutò Nathaniel che era divenuto ufficialmente il suo compagno d'avventura quindi si voltò verso l'apertura del pozzo con sicurezza, il braccio teso sopra l'apertura e il volto corrucciato mentre gli occhi scrutavano l'apertura che aveva dinnanzi. "Nathaniel, prova a fare luce con me, appena riusciamo a vedere chi è incastrato qua dentro provvederò a tirarlo fuori. Lumos."
PS: 172 (-10)= 162 ☘ PC: 113 ☘ PM: 114 ☘ EXP: 27,5




Inventario
Legno di Ebano, Corda di cuore di drago, 10 pollici e molto flessibile.
Spilla del Comitato CREPA
Carta d'identità
Cellulare
Pacchetto di sigarette

 
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