nontiscordardimé, Quest C.r.e.p.a.

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view post Posted on 27/5/2018, 10:22
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Le bugie vanno più veloci della verità
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Francis BassfrancisLe ragazze sembravano non darmi ascolto ed era normale, gli adulti non avrebbero mai ascoltato un ragazzino, credere che io potessi far cambiare idea a due giovani come loro era troppo per chiunque.
"Ok allora facciamo come dice lei Boss"
Esclamai riferendomi alle parole della bionda ragazza; nel frattempo l'altro bambino si era avvicinato, era diverso dagli altri tre e ci chiese di aiutarlo con l'elfo che era rimasto intrappolato nel pozzo e lui essendo troppo giovane non riusciva ad usare la magia in modo adeguato.
Ok arriviamo noi a darti una m......"
Non terminai la frase che come una scossa di terremoto si udì sotto i miei piedi, una voragine si aprì e indietreggiai di qualche passo.
"Ma che st..."
Le mie frasi in quella giornata sembravano essere sempre senza una fine; non riuscivano a farmi finire una frase che inevitabilmente succedeva altro come in quel momento.
Dalla voragine sbucò fuori un enorme bocciolo verde che iniziò a crescere inesorabile. Nella crescita tre rami acciuffarono il mio piede sinistro e mi portarono su, su, su.

"Che bello mi sento come una principessa maschio in una favola..... o forse era un principe?"
Ero euforico, stavo salendo in cielo su un fagiolo magico ma non avevo ancora capito il pericolo, sarei potuto cadere facilmente se uno di quei rami si fosse spezzato e poi.
Ma sono a testa in giù.
Iniziai a notare il pericolo della cosa, il suolo sembrava allontanarsi sempre più e l'altezza iniziava a sentirsi quasi stavamo per raggiungere le nuvole.
Ora però bisognava trovare un rimedio, un modo per scendere da lì ma non era semplice. Rimanere aggrappati lì non era possibile, l'oscillazione dei nostri copri dovuta anche dal vento avrebbe potuto far rompere uno di quei rami e farci cadere rovinosamente al suolo.

"Signorine non agitatevi, se vi muovete troppo uno di questi rami attaccati alle caviglie potrebbe cedere e questo significherebbe molto probabilmente addio alla nostra vita." Ed era vero tutto ciò, non avremmo potuto mai sopravvivere a uno schianto col suolo da quell'altezza. "Manteniamo la calma e pensiamo bene a come procedere, o ci salviamo noi oppure ci salvano coloro rimasti giù, ma non possiamo tagliare alcun rametto qui."
La nostra unica fonte di salvezza erano molto probabilmente la bionda ragazza e Nathaniel, noi non saremmo riusciti a fare molto essendo a testa in giù e con il pericolo di finire direttamente al suolo distruggendo qualsiasi cosa nel nostro corpo.
"Ma ehi!" Eccolo lì un altro pericolo di trovarsi in cima a una pianta magica che saliva tra le nuvole del cielo, gli uccelli. Non ti permettere di avvicinarti a me, ti arrostisco come una salsiccia. Fai il bravo!"
Con la mano destra impugnavo la bacchetta, era stato così per tutto il tempo, avevo paura potesse cadermi dalla tasca e finire chissà dove, lanciai un'occhiataccia al piccolo uccellino che si stava avvicinando. Tirai fuori la bacchetta, la mostrai al pennuto quasi come a minacciarlo e lui per fortuna capì cosa fare allontanandosi.
"E dillo anche ai tuoi amichetti di non avvicinarsi qui, per ora, poi dopo quando siamo scesi possono fare quello che vogliono ma non ora."
Lanciai l'avvertimento cercando di mantenere la calma ma ora bisognava pensare a un piano; Mireen sembrava aver lanciato un incantesimo per fermare la crescita della pianta e se avesse funzionato forse un piccolo problema sarebbe stato risolto ma chissà se davvero sarebbe stato così.



PS: 107 PC: 66 PM: 64 PE: 3
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Spilla del Comitato C.R.E.P.A.
Stivali Drow | Migliora gli incantesimi oscuri | +7 Mana
Mantello della resistenza | Protegge dalle fiamme | + 8 Corpo
Anello del troll | Aumenta la potenza del mago | +5 Mana
Anello mistico delle sirene | Direttamente dal lago di Hogwarts, rende più resistente alle fatture chi lo indossa. | + 7 Corpo

 
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view post Posted on 28/5/2018, 22:38
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Elizabeth Silverman
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Si,Elizabeth Silverman era alquanto silenziosa ma di certo non stava facendo nulla.
Stava pensando, pensava che c'era qualcosa che proprio non quadrava in questa storia e voleva vederci chiaro.
Come poteva l'elfo non riuscire a smaterializzarsi, e poi perché nessuno era venuto in suo soccorso?
E poi questi bambini... Erano affidabili?
Ci stava ripensando e ripensando da troppo tempo, nonostante la gente in generale non apprezzasse tanto gli elfi domestici per una cosa del genere un minimo di mobilitazione ci sarebbe dovuta essere.
E invece no.
Elizabeth iniziò a pensare a i peggio scenari, magari una trappola da parte di qualcuno che lavorava per il signore oscuro... Voleva non pensarci, eppure la sua scia di immagini mentali finì proprio lì, su quell'idea.
E chissà magari quella era la soluzione più plausibile, dato quello che successe.
Si sentì una specie di scossa, come se ci fosse stato un terremoto e da sottoterra spuntò un grosso rampicante, simile a quello che compariva nella favola di Jack e il fagiolo magico. E come la grossa pianta di fagiolo, il rampicante andò su, su, su e su... Fino al cielo. Fino alle nuvole.
La ragazza non ne uscì indenne da questa spiacevole situazione, lo stesso anche Mireen e Francis dove quest'ultimo non la smetteva di fare battute.
«Magari se non fai battute fuori posto, mi sentirei più tranquilla.» affermò la giovane guardando il suo collega Grifondoro. La ragazza cercò di osservare il tronco della pianta, necessitava di scorgere un qualche ramo più solido dove potersi sistemare.
Anche perché non aveva intenzione di diventare una frittata di Elizabeth.
Ed ironia della sorte, questa era la seconda volta che rischiava di schiantarsi al suolo.
Cercando di mantenere la calma, la ragazzina si rivolge a Mireen, che nel frattempo sembrava aver utilizzato Levicorpus.
«Mireen, puoi usare Levicorpus anche su di noi?» chiede la ragazzina sperando di ricevere una risposta positiva «Altrimenti, potresti controllare se c'è qualche ramo più stabile dove ci possiamo appoggiare? Ma soprattutto per scendere.»
TornRe con i piedi per terra era la sua unica preoccupazione, soprattutto perché non aveva idea di come stessero Nathaniel ed Ecate.




PS: 95 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1
Giuls || © harrypotter.it




★ Bacchetta (Legno di Frassino, crine di unicorno, 13 ½ pollici poco flessibile)

★ Topo finto: Topo di piccole dimensioni che, una volta caricato con un colpo di bacchetta, corre per tutta la stanza seminando il panico in chi teme i roditori dalla lunga coda rosa. Possono mordere l'avversario causando la perdita di punti salute.

★ Bacchette magiche alla liquirizia, Ciocconocciola, Fildimenta Interdentali, Pallini di sorbetto levitante

★ Spilla del comitato C.R.E.P.A.

★ Altro: Pergamena, Libro di Erbologia, penna, inchiostro.
 
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view post Posted on 8/6/2018, 21:21
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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
uqIZdxU
Non si trattava di una situazione facile: non per studenti alle prime armi, non per altri con più esperienza, non per Streghe adulte lì presenti. Dal primo all'ultimo tra gli avventurieri in corso d'opera nessuno avrebbe potuto vantare, non banalmente, di aver mai avuto già occasione di imbattersi rispettivamente in una pianta di un fagiolo o chicchessia gigante oppure in una serie di pozzi identici tra di loro, prigionie con tutta probabilità di Elfi Domestici. Più di una riflessione poteva essere portata a compimento, ma se il tempo non giocava a loro favore, di gran lunga non ci sarebbe stato alcun vantaggio nell'attesa. La prima delle tre vittime sfortunate, avviluppate come insetti in una ragnatela piuttosto resistente, si lasciava così andare all'utilizzo della magia per propria e generale difesa, quasi controffensiva autentica. L'Incantesimo della Pastoia rilasciò, nell'ottima realizzazione di Mìreen, un fascio di un azzurro luminoso, a tratti perlaceo, che si disperse lungo l'intero fusto cresciuto a dismisura. Il movimento parve bloccarsi di scatto, mentre la pianta cessava di aumentare in altezza e allo stesso modo le sue foglie si stabilizzavano, come se non più sospinte dal vento. La prima soluzione era stata attuata, ma scendere sarebbe stato a quel punto così facile? Se avessero - l'uno o l'altra - rivolto lo sguardo verso il basso, ancora una volta avrebbero trovato soltanto il vuoto ad attenderli, nella forma di una distesa trapunta di uno stelo gigante, che occupava l'intera visuale insieme ad un cielo azzurro e una terra troppo lontana per essere messa a fuoco. Quanti metri erano saliti per davvero? Se avessero perso qualsiasi appiglio - mani, caviglie, gambe e via dicendo - sarebbero dunque precipitati verso distruzione e morte certe? Come se solleticata dal discorso interessante del Grifondoro, la pianta - in risposta all'offesa dell'immobilità ricevuta - evocava altri sistemi di attacco, gli uni più insidiosi degli altri. Nel punto che attirava l'attenzione di Francis giunsero in picchiata cinque rondini, ognuna delle quali vestita di un manto sfumato tra il nero e il bianco, che sinistramente volteggiavano nei dintorni. Le aveva già notate poco prima oppure erano finalmente più distinte perché vicine? La prima si sospese a pochi centimetri dal braccio sinistro del ragazzo e prima che questi potesse agire in qualche modo, la rondine beccò con forza; diversa da un'aquila, un barbagianni e qualsiasi altro volatile dal becco più appuntino, il colpo non mancò di ledere tuttavia la parte considerata (-5 PS), mentre le altre rondini si concentravano in gruppo, pronte ad un ulteriore assalto in comunione. Simile sorte per la seconda Grifondoro, che tra una domanda confusa e una situazione di stallo, distesa come un bozzolo appena rapito dalla pianta accanto, si ritrovò a combattere contro una stretta maggiore al polpaccio sinistro. Le liane non avevano subito, non tutte perlomeno, l'effetto immobilizzante dell'incanto utilizzato da un'altra innocente nei dintorni, e così si avviluppavano rapidamente ad entrambe le gambe, stringendole ancora, ancora e ancora fino a dolere come non mai (- 10 PS). Ed infine, per Mìreen un pericolo perfino più fastidioso, poiché lei era l'autrice dello scacco matto al fusto naturale in crescita; come se punita per quell'assalto inaspettato, la pianta le mandò contro spine sempre più vicine, rapidamente dirette alla schiena e al torace, mentre già la prima pungeva la spalla destra (-7 PS). Per tutti e tre - rondini, liane e spine - la situazione si complicava vertiginosamente. La magia, per ciascuno di loro lì presente, avrebbe potuto fare la differenza fra sconfitta e vittoria?

xWedGes
Un cenno del capo in risposta affermativa, la bacchetta già rivolta verso il centro del pozzo, sporgendosi appena in avanti per avere una direzione più dettagliata, Nathaniel acconsentì al suggerimento di Ecate al suo fianco, mentre il fascio di luce si univa a quello evocato dalla Strega. Il bambino, a poca distanza dall'uno e dall'altro, attendeva a sua volta con espressione palesemente curiosa; era stato contattato dagli altri amici per un pomeriggio di gioco, ma da quando avevano sentito insieme il grido disperato di una presenza racchiusa nel pozzo, come prigioniero vero e proprio, nessuno tra tutti loro aveva più potuto divertirsi per davvero. Quando poi avevano scoperto ed identificato che la vittima sfortunata di quella caduta altri non era che un Elfo Domestico, il senso di leggerezza tipico di quegli appuntamenti comuni si era istantaneamente mutato in dispiacere evidente. Avevano inviato un messaggio il prima possibile ad un locale nelle vicinanze, chiedendo di avvisare il Ministero, il C.r.e.p.a. di cui avevano già sentito parlare, in generale di avvisare gli adulti. Mentre Nathaniel e Ecate indagavano circa la struttura del pozzo misterioso, il piccoletto non poté fare a meno di considerare tutti loro già veri salvatori pronti a rispondere ad un appello senza molti dettagli. La luce così permise al Mago e alla Strega di individuare un fondo piuttosto distante, circondato da mattoni lucidi per l'umidità di quel cunicolo sempre più stretto, mentre in basso si intravedeva una figura esile, dalle orecchie appuntite, non troppo buia per dare suggerimento di essere effettivamente un Elfo Domestico. C'era da chiedersi come mai una creatura dal grande potere magico, forte della Materializzazione in ogni luogo, non riuscisse a salvarsi da sola, ad uscire indenne da quel posto, ma prima che riflessioni o azioni varie si delineassero all'orizzonte, dalla cinta più alta del pozzo - anche più sopra dell'Elfo Domestico precipitato sul fondo - dei mattoni caddero lontani e dai fori aperti, rapidamente, sbucarono dei ragni di grandi dimensioni. Più salivano, arrampicandosi con tutte e otto le zampe di cui erano dotati, più sembravano crescere in misura, fin quando si articolarono fuori dal pozzo, abbattendosi con peso sul petto sia dell'una che dell'altro che avevano osato disturbare il loro riposo silenzioso (- 10 PS). Una coppia di ragni più grandi di un albero, in altezza, e più larghi di mezzo metro, dagli occhi lattiginosi e un'aria minacciosa, si preparava ad un ulteriore attacco.
Elizabeth, attenzione, la conoscenza del Levicorpus, di IV Classe, non è scontata, a meno che non giustificata ongdr (ad esempio per sentito dire, per averlo visto ecc.), in questo caso si lascia passare per via della tua origine Purosangue (magari l'hai sentito in famiglia), tuttavia Lady non ha usato questo incanto, quindi attenta anche al discorso in base ai post precedenti.

Prossima scadenza: 13 Giugno, 23.59

TKeA68K
Gruppo A
Francis (F)
Punti Salute 92/107
Punti Corpo 66
Punti Mana 64

Elizabeth (E)
Punti Salute 85/100
Punti Corpo 50
Punti Mana 50

Mìreen (M)
Punti Salute 152/165
Punti Corpo 110/115
Punti Mana 120


Gruppo B
Nathaniel (N)
Punti Salute 150/170
Punti Corpo 160
Punti Mana 150

Ecate (L)
Punti Salute 152/172
Punti Corpo 113
Punti Mana 114
 
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view post Posted on 12/6/2018, 16:51
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imma_role
...Non è il Sangue che ti scorre nelle Vene a decidere ciò che Sei,
ma quello che scegli TE di essere...



Mìreen Kathleen Niamh Fiachran

§ 25 Anni § P. ANTIMAGO § Ex Grifondoro
Scheda PG
ColorHair ஜ Outfit 1 - 2


Non aveva avuto neanche il tempo di gioire dalla buona riuscita del proprio incantesimo, ottenendo di immobilizzare la pianta, fermando la sua crescita, che questa aveva reagito alla sua offensiva facendo crescere delle spine dal fusto appena immobilizzato, tanto grandi da arrivarle quasi alla schiena e una addirittura le si conficcò nella spalla.

<< Ahiaaaa!!! CAZZO! >>

[ Stai calma, stai calma, stai calma... Cavolo fa male!
L'ho fatta proprio incazzare 'sta pianta! Come me ne libero ora?!
Speriamo che almeno i bambini a terra si siano messi al sicuro... e che Lia e Nathaniel stiano bene...
E gli altri appesi con me?? Che si sia vendicata anche con loro?!]


Non poteva controllare finchè aveva una spina che rischiava di conficcarsi sempre meglio nella sua spalla ad ogni movimento, per sua fortuna non aveva preso il lato col braccio con cui usava la bacchetta o sarebbe stato ancora più doloroso lanciare magie.
Nel tempo che le era servito per fermare la crescita della pianta, questa si era alzata in altezza di parecchio, doveva assolutamente abbassarla con un "Descendo", ma se lo lanciava adesso, con le spine tanto vicine al proprio corpo, una già penetrata, rischiava che lo spostamento verso il basso dell'incantesimo le provocasse ferite ben più profonde e diffuse di solo caviglia e spalla.
Doveva assolutamente liberarsi di quelle scocciature appuntite.
Renderle di gomma come inizialmente aveva pensato, alla fine era troppo rischioso: temeva di modificare la struttura non solo dei suoi obiettivi, ma della intera pianta da cui si originavano, facendoli "cadere" verso terra poichè veniva a mancare la rigidità data dal fusto in sè e dal precedente suo incantesimo... le toccava agire unicamente su quelle maledette spine.


[Come mi posso liberare da spine così grandi?? Non posso farle esplodere o rischio di farmi più danni e se mi arrivano frammenti negli occhi, visto come sono vicine, sono fregata, non ho manco il tempo per un "Protego", chissà cos'ha in serbo per noi questa maledetta pianta.]

Le venne un'idea, ma essendo un incantesimo del 2° o 3° anno ad Hogwarts, non sapeva se avrebbe funzionato con un oggetto tanto grande e se era ormai abbastanza abile da sperare nella versione "più potente", ma... "Tentar non costa nulla."
Girò la testa verso sinistra e puntò la bacchetta contro la spina che le stava infilzando la spalla, la tenne ben stretta cercando di mantenere la mira e disse:
<< Diffindo >>

Se ci fosse riuscita, lo avrebbe subito ripetuto con le altre spine che le minacciavano gli altri punti del corpo, non era sicura di riuscire a tagliarle di netto, ma nel caso più scarso le avrebbe almeno danneggiate abbastanza da liberarsene con un movimento deciso della mano libera.


INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 152/165 § PC: 110/115 § PM: 120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


Mettendo a posto la scheda PG, mi sono accorta che avevo calcolato male i Punti SALUTE dimenticandomi dei 7 delle votazioni.
Errore mio, me lo ricorderò per la prossima quest. -_-
Ho voluto comunicarlo nel caso qualcuno fosse andato a vedere la mia scheda trovando i PS abbastanza diversi da quelli scritti in queste statistiche. ^^'
 
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view post Posted on 13/6/2018, 09:47
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Francis BassfrancisTutti sapevano che se davvero ci fosse qualcuno che controlla il destino, con Francis si sarebbe sicuramente divertito. Si perchè quelle che prima sembravano degli innocui uccellini ora il pericolo sembrava più netto. Si avvicinò alla mia posizione un gruppetto dal manto bianco e nero, erano rondini.
L'aria delle cinque non sembrava simpatica, anzi erano più propense a recarmi fastidio.

"Io vi prendo e vi faccio male.... non avvicinatevi!"
La frase sembrò attirare maggiormente l'attenzione di una di loro. Una rondine prese l'iniziativa e si avvicinò al mio braccio sinistro, lo scrutò un attimo per poi iniziare a beccarlo.
"Ma guarda a questa... chi ti da tutta questa confidenza?
Scendi subito da qui se non vuoi finire arrosto."

Mi agitai un momento muovendo in contemporanea il braccio sinistro, le beccate della rondine sembravano iniziare a recare danno e io non sapevo più come fare o non fare.
"Devo pensare a un modo per liberarmi di queste stupide rondini."
Iniziai a pensare a un incantesimo che mi avrebbe potuto rendere la vita migliore, il modo più semplice in quel momento sembrava solo allontanarle dalla mia posizione, fatto ciò avrei iniziato a pensare a un modo per scendere da lì.
Intanto le altre due ragazze attaccate alla pianta magica non sembravano in situazioni migliori delle mie.
Elizabeth, la giovane Grifondoro, era sytata avvinghiata dalle liane della pianta mentre la strega adulta, conosciuta come Mireen, era in una situazione ancora peggio, delle spine sembravano uscire dalla pianta e conficcarsi nella pelle della giovane strega.

"Vedo che alla fine siamo tutti nella stessa barca. Questa cosa mi risolleva un pochino, almeno non sono l'unico che si trova in una brutta posizione."
Urlai alle due; forse quello nella situazione migliore ero proprio io mentre le altre povere ragazze sembravano essere più o meno in vera difficoltà.
"Ho un'idea per liberarmi di queste rondini, non fatevi accecare dalla luce però."
L'incantesimo l'avevo pensato, impugnai forte la bacchetta con la mano destra, tesi il braccio in direzione del piccolo stormo di rondini ed enunciai la formula.
"Lumos Maxima"
Quasi lo urlai, volevo ricreare una luce abbastanza potente da poter accecare le rondini e mandarle via, fatto quello avrei potuto tornare a dedicarmi alla pianta. Forse, in qualche modo, quell'incantesimo avrebbe arrecato danni anche al "fagiolo magico", se fosse stato così sarebbe stata davvero un'ottima idea se invece non fosse così avrei dovuto iniziare a preoccuparmi per le eventuali conseguenze.





PS: 92/107 PC: 66 PM: 64 PE: 3
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view post Posted on 13/6/2018, 22:41
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Elizabeth Silverman
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La situazione continuava ad andare sempre peggio: Mireen era stata ferita dalle spine della pianta, dei pennuti stavano infastidenti Francis e la situazione di chi stava a terra era del tutto sconosciuta.
Elizabeth avrebbe tanto voluto poter essere in dormitorio in quel momento, ma attualmente le cose erano diverse soprattutto perché sentì una forte stretta al polpaccio.
L'incanto di Mireen aveva funzionato su buona parte della pianta, arrestandone la crescita ma c'era ancora qualche ramo che stava ancora crescendo. Uno di questi si era attorcigliato alla cambia della ragazzina, che purtroppo si ritrovò dolorante.
Doveva liberarsi di quella cosa, al momento non aveva conoscenze approfondite sulla magia ma forse qualcosa poteva fare.
«Lapsus!» dopo aver estratto la bacchetta, o almeno dopo averci provato, la ragazza la puntò al suo polpaccio cercando di renderlo scivoloso in modo tale da potersi liberare. Scandì bene la parola, pronunciandola con decisione e vigore.
Il tutto venne compiuto prima dell'azione di Francis, infatti appena il ragazzo avvertì le compagne di chiudere gli occhi, lei li chiuse tenendosi aggrappata al ramo con tutta la forza che aveva. Una volta scomparso il Lumos, la ragazza si sarebbe rivolta a Mireen sperando che stesse bene e che aveva buone notizie.
«Mireen! Come va?» chiede lei alquanto preoccupata «C'è qualche ramo stabile su cui scendere?»


PS: 85 | PC: 50 | PM: 50| PE: 1
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Edited by Yuna ~ - 14/6/2018, 00:08
 
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Lia Soxilia
view post Posted on 14/6/2018, 10:56





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Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [x]


E
d eccolo, in fondo al lungo quasi eterno pozzo avvolto nel buio tanto da faticare ad identificarlo, quel piccolo essere che assomigliava ad un elfo domestico; guardandolo era evidente che non sapesse dove andare e che arrampicasi non sarebbe stato intelligente: i mattoni resi scivolosi dall'umidità ne avrebbero impedito la risalita. Nathaniel accanto a lei illuminava il pozzo e il bambino li fissava curioso, qualcosa nella mente di Lia continuava a fremere come se un istinto del pericolo la volesse avvertire che la situazione non era così limpida come sembrava esserlo; dopotutto un guardiano aveva catturato la sua migliore amica e gli altri due compagni di Nathaniel con una pianta a crescita rapida mentre aveva sbattuto loro due contro il pozzo. No, qualcosa non andava. Se solo Lia non fosse stata così presa dal richiamare l'essere sul fondo lo avrebbe capito... "Ehy... Ehy... Tu laggiù. Siamo qui per aiutarti... Stai bene?" La sua voce urlata nel pozzo per parlare con l'essere, poi dei mattoni che cadevano sul fondo senza una spiegazione... Ed ecco la fregatura, ecco che un nuovo pericolo si affacciava davanti al giovane e alla medimaga. Ragni, enormi ragni camminavano con le loro lunghe zampe sulle pareti del pozzo e prima che Lia potesse fare qualunque cosa, soprattutto urlare essendo aracnofobica, quei giganteschi animali che secondo i babbani portano fortuna erano su di loro schiacciandoli e fissandoli con quegli occhi lattiginosi pronti a sfamarsi delle loro membra. Il cuore di Lia batteva in accelerazione mentre i suoi occhi si allargavano di spavento, i muscoli tesi fremevano consapevoli del pericolo e della paura che la giovane provava fin da sempre. Acromantule, una coppia di acromantule giovani secondo quanto aveva imparato la giovane medimaga, c'era un modo per scacciarle era un semplice incantesimo che aveva imparato molto tempo prima; eppure Lia, con la bacchetta ben stretta, non riusciva ad aprir bocca e pronunciare l'incantesimo: avrebbe solo dovuto piegare il braccio a 90°, abbassarlo verso il ragno che la bloccava e ripetere la formula. Il gesto, seppur con difficoltà data dalla posizione di sconfitta e il tremore del braccio, le riusciva tranquillamente ma le parole non superavano le labbra chiuse. Non avrebbe potuto salvare il ragazzo e nemmeno sé stessa, quella dannata paura la stava bloccando. La sua testa le ricordava Mireen che tranquillamente le aveva parlato appesa in aria da quella pianta, ci aveva anche scherzato su; le ricordava la sicurezza che aveva mostrato all'inizio della serata, le ricordava che poteva essere forte e lo era stata. Quell'elfo, quel bambino e quel ragazzo contavano su di lei, non poteva permettersi di lasciarli in balia di acromantule, guardiani e pozzi da cui non riuscivano ad uscire. Un respiro, la paura palpabile ma le labbra si schiusero e con tutta la forza con cui voleva urlare urlò l'incantesimo. "Aranìa Exumai!"
PS: 172 (-20)= 152 ☘ PC: 113 ☘ PM: 114 ☘ EXP: 27,5




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Legno di Ebano, Corda di cuore di drago, 10 pollici e molto flessibile.
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Cellulare
Pacchetto di sigarette

 
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view post Posted on 14/6/2018, 19:05
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ma per quelli che osservano senza fare nulla.
uqIZdxU
Tre azioni, l'una concatenata all'altra, l'una come rafforzamento dell'altra, eppure non scardinate e non prettamente connesse, poiché diversi erano gli ostacoli degli attivisti sfortunati. Chi appeso per le gambe, chi per le caviglie, chi per i piedi, chi infine per le braccia, in un gioco di burattini senza fili e di messaggi appena comunicati, nella speranza di giungere al mittente nel migliore dei modi. La natura diventava tuttora avversaria, poiché rinnegata nel suo controllo principale, estasiata a quel punto di mostrare l'energia che da tempo, fin dagli albori, continuava a caratterizzarla. Già la prima azione si espandeva a suo svantaggio, mentre l'Incantesimo Tagliuzzante della Strega adulta andava ad estirpare, in malo modo, le spine sempre più in avvicinamento. Un ultimo singolare contatto pungente al polpaccio destro, una goccia di sangue discesa in un rivolo leggero (-10 PS), infine così come apparsa, quella sensazione fastidiosa - sulla scia del pericolo crescente che anticipava - si dissipò nel vuoto; la pianta rimase per una frazione di secondo totalmente impassibile, privata del suo unico potente attacco, immobilizzata in precedenza, senza più valore. Apparentemente andava bene così, scacco matto sembrava essere stato portato a termine. Quanto sarebbe durato era un altro quesito, di certo un discreto ed interessante paio di maniche, ma era la volta di un azzardo prezioso in quell'intreccio di scommesse e di previsioni curiose: la realizzazione del Lapsus a favore della propria pelle, scivolando via dalla prigionia delle liane, concesse ad Elizabeth non solo un riconoscimento per la sua tempra coraggiosa - e perché no, senza alcun dubbio un pizzico fantasiosa -, quanto un souvenir d'eccezione, una stretta ancor più profonda a solcare ora la caviglia destra, lasciando un'ematoma non indifferente (-4 PS -3 PC), eppure allo stesso modo la salvezza desiderata. Libera com'era, poté chiudere gli occhi, insieme a Mìreen poco più distante, al seguito del comando diretto e secco dell'altro Grifondoro. La luce si espanse in un fascio immenso, il becco che andò a ferire ulteriormente il braccio sinistro del ragazzo (-6 PC) fu ormai lamentela del passato, sempre più dimentica, fin quando anche le rondini presero il volo. Restava un piccolo problema, appena scomparsi quei pericoli d'eccezione: come scendere dalla pianta magica? Parve rispondere tacitamente alla domanda, perché in uno slancio determinato dalla furia di essere stato vinto, ancora una volta, il fusto riprese la sua ascesa. Spiccò in alto, istante dopo istante, non permettendo ad alcuno dei suoi prigionieri di sprigionare anche solo un soffio di magia a suo sfavore. Sballottati a destra e sinistra, scontrandosi più volte contro la parete naturale - e per fortuna priva di spine, per l'azione tempestiva della Poliziotta -, subirono più colpi del previsto (-5 PC -5 PS -5 PM), fin quando tra un respiro mozzato e la percezione di aria rarefatta, più fredda del solito, finalmente si fermarono di nuovo. Intorno a loro una distesa di nuvole, ma là dove le spine erano state tagliuzzate dall'incantesimo della Strega più grande, si scorgeva stranamente un bagliore: si espanse, residuo forse della luce evocata dall'adepto di Godric, fin quando mutò in una scala che cadde lontana, nel vuoto, sospesa al centro ed in volo, come se priva di appigli di sorta, e tuttavia resistente. Arrivarci costava un salto per ogni presente, ma ancor prima che potessero pensarci, le liane che avvinghiavano i loro arti si sciolsero in lacci veloci. Caddero insieme, l'uno dopo l'altra, chi già in basso e chi più in alto, tutti da primo ad ultimo. La scala parve allungarsi a dismisura e non appena ogni piede, per fortuito caso, sfiorò la struttura in legno, il bagliore precedente si intravide nuovamente e fu subito malcelata vista. Quando riaprirono gli occhi, abbagliati per poco, i tre avventurieri si ritrovarono l'uno accanto all'altro, in piedi, su quella che dava l'impressione di essere una distesa completamente di nuvole. In lontananza, un castello. Alle loro spalle, immersa nella nebbia, la pianta rampicante ancora in crescita. Cosa stava succedendo? Poteva essere ormai una favola vera e propria? Dove dirigersi? Più di una scelta era in attesa di essere considerata.

xWedGes
«Dannazione! Arania
Una scintilla appena tangibile zampillò dalla punta della bacchetta di Nathaniel, sopraffatto dall'impatto del ragno gigante e dalla preoccupazione del momento; essere stato preso di soprassalto non rientrava tra le cose che il giovane studente preferiva, eppure non avrebbe avuto alcun problema a ripescare l'Incanto adeguato dal fitto bagaglio culturale, coltivato da anni di studio prezioso ed attento ad Hogwarts. Ecate aveva avuto la sua stessa idea, dando prova non solo di un'intelligenza furba ed attiva, quanto di una tempestività non indifferente. La differenza sostanziale stava nel fatto che il primo dei due raggi luminosi partì da una singola bacchetta, cozzando contro il busto di una coppia di ragni, rimbalzando dall'uno all'altro e spingendoli via, in fuga. Il secondo, al contrario, non sortì effetto sperato, poiché l'offensiva del Tassorosso fu bloccata sul nascere. Subì una stretta vigorosa da parte delle zampe della restante imponente creatura, sentendo il bacino scoppiare a più non posso (-20 PS), fin quando si lasciò andare ad un sospiro misto ad un mugugno di sofferenza. La magia si espanse all'improvviso dalla parte più intima del suo spirito e la Terra, suo Elemento, tremò in ogni punto, facendo perdere addirittura equilibrio alla Strega poco distante e riversando l'ordine di qualsiasi cosa in un caos senza eguali, entrambe le azioni costarono infatti più di una ferita e più di una vertigine alla sfortunata Medimaga (-7 PS -15 PM). Nathaniel si era tuttavia rivelato come Elementalista, ma già l'erede della stirpe di Aracne - ferito brutalmente - in un ultimo slancio sprofondava a sua volta in una voragine apertasi ad un metro di distanza dal pozzo. Inghiottiti in un boato immane, Mago e Creatura sparirono nel vuoto, immersi nella terra. Per Ecate più di una rivelazione poteva essere fatta: quanto appena visto drasticamente, ma anche la consapevolezza di essere rimasta del tutto sola; del bambino, ultimo restante spettatore, non c'era infatti curiosamente più traccia.

TLyXG90
Accadde rapidamente, in un istante frenetico ma con insistente distinzione; il suono di un gorgoglio di flutti in contrasto perenne, in un moto che spingeva goccia contro goccia, senza pause, con fretta eccelsa. L'acqua scorreva vicina, sempre più vicina, ed era tanto visibile per la natura di Ecate da sembrare ad un passo, soltanto un passo. Se fosse avanzata, anche di poco, la Veela avrebbe percepito maggiormente quello che a tutti gli effetti dava l'impressione di essere un intenso richiamo. Era il posto giusto, il punto esatto, così doveva essere. Tutto in lei suggeriva di non seguire Nathaniel, né il ragno, direttamente nella gola della terra, ma di voltarsi a breve distanza, facendosi strada sulla scia di un suono cristallino, dell'elemento che più di ogni altra cosa le apparteneva. Proveniva dal pozzo, quella la sua unica e più preziosa direzione. Senza più ostacoli, fiduciosa di una sensazione, era forse il caso di calarsi a sua volta, di scendere ancora? Come avrebbe potuto? Eppure, era così vicina.

Prossima scadenza: 21 Giugno, 23.59
Lady, non preoccuparti, sei in perfetta regola: quando si partecipa ad una quest, il primo post mostra i punti statistica attuali ongdr, ma è chiaro che il tuo personaggio continui a svilupparsi nel corso di gioco con altri punti eventuali, quindi anche se la scheda è aggiornata con altri punti, non è affatto un problema.

TKeA68K
Gruppo A
Francis (F)
Punti Salute 87/107
Punti Corpo 55/66
Punti Mana 59/64

Elizabeth (E)
Punti Salute 76/100
Punti Corpo 42/50
Punti Mana 45/50

Mìreen (M)
Punti Salute 137/165
Punti Corpo 105/115
Punti Mana 115/120


Gruppo B
Nathaniel (N)
Punti Salute 130/170
Punti Corpo 160
Punti Mana 150

Ecate (L)
Punti Salute 145/172
Punti Corpo 113
Punti Mana 99/114
 
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view post Posted on 20/6/2018, 17:40
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...Non è il Sangue che ti scorre nelle Vene a decidere ciò che Sei,
ma quello che scegli TE di essere...



Mìreen Kathleen Niamh Fiachran

§ 25 Anni § P. ANTIMAGO § Ex Grifondoro
Scheda PG
ColorHair ஜ Outfit 1 - 2


Troppe cose successero tutte insieme.
Aveva appena distrutto l'ultima spina conficcata nel fianco, che Francis aveva urlato loro di chiudere gli occhi, di riflesso aveva ubbidito, nella situazione in cui si trovavano doveva essere per forza un'azione necessaria così non aveva avuto dubbi.
Di colpo, come fosse una conseguenza ai loro incantesimi, la pianta si era ribellata strapazzandoli qua e là e alzandosi ulteriormente, quando si era finalmente fermata, si sentiva come i panni nelle lavatrici babbane...


[Oddio, fortuna che mi sono liberata di quelle spine o a quest'ora ero ridotta ad uno spiedino infilzato!]

Seguì un improvviso bagliore e una scala comparve poco distante.
Si stava già chiedendo come avrebbe potuto raggiungerla quando, quasi nello stesso momento, la liana che la teneva appesa a testa in giù per la caviglia, si sciolse, facendo precipitare lei e da quello che potè vedere e sentire anche i suoi compagni...
.

<< Ahhhhhhhh!!!! >>

Prima che potesse pensare ad una qualche idea o illuminazione per salvarli, un incantesimo che fermasse la caduta o impedisse ai 3 di schiantarsi al suolo, la scala appena comparsa si allungò a dismisura nella loro direzione recuperandoli tutti.
Cosa avvenne dopo non lo capì assolutamente, ricordava di aver toccato col piede la scala, un bagliore l'aveva costretta a chiudere gli occhi, e quando li riaprì lentamente, si ritrovò in piedi, accanto ai due studenti, sopra le nuvole, immersi nella nebbia, con alle spalle la pianta che ancora cresceva.

[ O alla fine mi è andato troppo sangue al cervello e sono svenuta, quindi questo è un sogno... O siamo letteralmente tra le nuvole!]

Si diede un leggero pizzicotto... << Ahia! >> Costatando così che era tutto vero.

<< Ehm... E ora che facciamo ragazzi?
Tentiamo di rifermare la pianta e scendiamo da lì?
Ma soprattutto... Come cavolo è possibile che stiamo camminando sulle nuvole?! >>


Guardò i suoi compagni d'avventura in attesa di sentire la loro opinione, perchè non aveva ne un incantesimo in mente che li potesse aiutare, a parte quello per individuale il Nord, ne la minima idea di come fossero finiti in quella situazione e come ne potessero uscire, a parte riprovare con la pianta, loro unico punto di riferimento in mezzo a quella nebbia e distesa di nuvole.


INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 137/165 § PC: 105/115 § PM: 115/120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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Lia Soxilia
view post Posted on 21/6/2018, 09:23





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Ecate Soxilia O'Connor
26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [x]


P
er un lungo momento Lia avvertì solo la sua voce nelle orecchie, la formula urlata le riempiva la testa mentre cercava di ricordare con quanta strafottenza prendeva in giro il cuginetto quando ancora era incapace di sentire emozioni; per assurdo la vita, una volta donatale la seconda possibilità, le aveva creato una profonda aracnofobia che la bloccava peggio del cugino, probabilmente un assaggio del karma per il suo passato divertimento a torturare il cugino impaurito. Quando le sue orecchie cominciarono a risentire il resto del mondo Lia si accorse di come il suo incantesimo fosse andato a buon fine allontanando due delle creature e liberandola, finalmente in piedi, dopo essersi spolverata il corpo in un modo ossessivo quasi a cercare di togliersi milioni di ragni, cercò di farsi un'idea di cosa stesse accadendole intorno: il giovane ragazzino che l'accompagnava era ancora bloccato sotto il peso dell'acromantula, la bacchetta alzata e come lei aveva provato un'incantesimo che purtroppo non era finito, la pianta ancora li divideva dal resto del gruppo. Lia stava per combattere nuovamente la sua fobia quando la terra tremò con un boato, tutto tremava con essa e Lia si ritrovò per terra con la nausea che le attanagliava lo stomaco e la testa un po' scombussolata; quando la terra si fermò Lia si accorse della voragine poco distante dal pozzo, il giovane era sparito in quel cratere con l'ultima terrificante creatura, tutto era immobile dotato di un silenzio carico di aspettative e tensioni che prima non avrebbe compreso, poi i suoi cerulei occhi in cerca del piccolo bisognoso di cure scoprirono la sua assenza: che involontariamente il giovane mago, scopertosi elementalista della terra, lo avesse portato con sé? E l'elfo come stava in quel pozzo? Era stato aggredito anche lui dalle acromantule? Perché tutto ciò stava accadendo?
Si rialzò barcollante, ancora scossa dal terremoto, voltò più volte la testa cercando il piccolo che magari era caduto all'indietro o si era nascosto dietro al pozzo, ma nulla diede segno della presenza del bambino lasciando la preoccupazione nell'animo della giovane veela; stava per avvicinarsi alla voragine quando qualcosa la bloccò ferma ad ascoltare un suono: un gorgoglio insistente, un rimescolarsi d'acqua poco distante, la Veela poteva vedere il ruscello d'acqua che aveva invaso sonoramente la sua mente come ad imporle di andargli incontro, come a richiamarla e farla sua. Sapeva che l'acqua era qualcosa di benefico e pacifico per lei, quasi una casa, sapeva che immergendosi nell'acqua riusciva in qualche modo a guarirsi da alcune ferite banali e che poteva essere un buon luogo dove riposare il suo animo furente di Arpia; ma perché mai l'acqua ora la stava richiamando? Che le volesse indicare dove il bambino fosse finito? O dove l'elfo si trovasse? Cosa cercava di dirle l'acqua sua amata consigliera e patria del riposo beato?
Ciò che Lia sapeva era che la sentiva nella sua testa, nel suo corpo, nel suo animo, avvertiva l'acqua chiamarla e imporle di scendere nel pozzo per seguirla e guidarla, le diceva di ignorare la voragine ed il giovane mago chiedendosi di calarsi giù nel pozzo buio. E così la veela si ritrovò a seguire quel richiamo quasi incapace di liberarsene, si sporse dal bordo del pozzo chiedendosi come avrebbe fatto a scendere: un levicorpus non sarebbe stato molto utile, ma forse se avesse usato un Carpe Retractum avrebbe potuto usare la corda per scendere anziché salire; era rischioso, soprattutto perché non aveva idea di dove sarebbe finita, ma qualcosa le diceva che era il posto giusto per seguire l'acqua. Puntò la bacchetta contro il pozzo e mentre eseguiva tre cerchi l'uno sull'altro pronunciò l'incanto sperando che la sua idea funzionasse: "Carpe Retràctum"

E che Morgana ce la mandi buona!
PS: 156 (-27)= 145 ☘ PC: 123 ☘ PM: 124 (-15)= 109 ☘ EXP: 27,5




Inventario
Legno di Ebano, Corda di cuore di drago, 10 pollici e molto flessibile.
Spilla del Comitato CREPA
Carta d'identità
Cellulare
Pacchetto di sigarette

 
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view post Posted on 21/6/2018, 21:02
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Le bugie vanno più veloci della verità
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Francis BassfrancisIl Lumos sembrava aver avuto l'effetto da me desiderato, le rondini erano andate vie e io, forse, mi ero salvato almeno il braccio.
"Grazie! Il mio cervello ogni tanto sembra riuscire a collaborare."
Nemmeno il tempo di festeggiare che tutto quello sperato non sembrava essere esaudibile, la pianta aveva ricominciato a salire verso il cielo. Ad ogni metro che saliva venivo sballottato in fronte alla parete di tale pianta, sentivo il mio corpo urlare dal dolore, le ossa sembravano chiedere pietà.
"Mi....fanno.....male...tutte....le.....ossa....!
Urlai ad ogni colpo in cui sbattevo contro la parete della pianta, non riuscivo davvero a fare nulla, la mia schiena sbattendo lì vicino non riusciva quasi più a muoversi, sembravo un vecchio di 120 anni ormai prossimo all'infermità.
"Questa me la segno, chiederò il risarcimento danni al C.R.E.P.A..
Cosa bisogna fare per salvare un elfo..."

In quel momento la pianta sembrò fermarsi, non saliva pi, vidi solo una luce abbagliante. La luce fu l'ultima cosa che vidi, tutto ciò che successe non lo riuscivo a capire, come se io fossi mosso da una strana forza tipo le marionette mosse dai burattinai.
Riaprii gli occhi e mi ritrovai su una nuvola, soffice e bianca. Iniziai a saltare preso dalla foga del momento, avevo sempre sognato camminare sulle nuvole e ora ci stavo riuscendo.

"Ma che cosa bella, voglio restare a vivere qui!"
Mi fermai e guardai avanti a me, un castello in lontananza attirò il mio sguardo. Lo ammiravo udendo la frase della giovane che chiedeva cosa avremmo dovuto fare e se riscendere da dove eravamo venuti. Ma come aggrappandoci?
Però il mio pensiero ora era un altro, il castello, volevo scoprire cosa celasse e cosa avrei potuto ricavarne visitando l'interno.

"Voi fate quello che volete, io procedo verso il castello, voglio scoprire chi vive su queste nuvole"
Detto ciò iniziai ad avventurarmi verso ciò che sarebbe stata quella mia nuova meta, quel magnifico castello che sembrava essere appena uscito da una qualche favola Disney.




PS: 87/107 PC: 55/66 PM: 59/64 PE: 3
Inventario
Legno di Ciliegio, Dente di Doxy, 10 Pollici e mezzo, Rigida.
Spilla del Comitato C.R.E.P.A.
Stivali Drow | Migliora gli incantesimi oscuri | +7 Mana
Mantello della resistenza | Protegge dalle fiamme | + 8 Corpo
Anello del troll | Aumenta la potenza del mago | +5 Mana
Anello mistico delle sirene | Direttamente dal lago di Hogwarts, rende più resistente alle fatture chi lo indossa. | + 7 Corpo

 
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view post Posted on 22/6/2018, 21:09
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Elizabeth Silverman
Gryfondor | Student | 12 yrs | Nervous | ♪XwFHG5M "No more tears left to cry..."
La situazione stava precipitando di minuto in minuto.

Certo, Elizabeth era riuscita a sbrogliarsi da quella terribile situazione ma a caro prezzo: sulla sua gamba destra la pianta aveva deciso di lasciare un ematoma non indifferente, il che avrebbe potuto creare qualche difficoltà una volta a terra. L'importante era essere riusciti a liberarsi, anzi ognuno dei ragazzi era riuscito a fare qualcosa, soprattutto Francis che non era più in balia dei pennuti.

Tuttavia non era ancora finita.

Nonostante avessero fermato i loro rispettivi pericoli, i ragazzi vennero portato su, si è sempre più su. Come su di una pericolosissima giostra, il trio griffato Godric Grifondoro venne portato sempre più in alto, oltre le nuvole.

Ad un certo punto, tutto si fermò ed i tre ebbero la possibilità di ammirare una lunga distesa di nuvole dove era presente una scala. La pianta decise di lasciarli lì, in maniera poco carina mentre il trio era sempre più confuso.

Mireen giustamente non sapeva cosa fare, mentre Francis aveva le idee chiare: più in là c'era un castello, forse abitato da qualcuno ed il ragazzo voleva controllarlo.

«ASSOLUTAMENTE NO!» dice la ragazza lapidaria mentre afferra Francis per un braccio «Siamo venuti qui per l'elfo, non per perdere tempo.»

Anche se effettivamente anche lei era un po' curiosa, anche perché era impossibile per una costruzione del genere restare sulle nuvole. Certo, ci troviamo nel mondo magico e tutto poteva succedere ma una cosa del genere era alquanto improbabile.

«Dobbiamo scendere, Nathaniel ed Ecate hanno bisogno di noi.» dice lei con decisione «Anche perché tutto ciò mi ricorda una storia babbana che lessi tempo fa, non vorrei trovare qualcuno di pericoloso all'interno del castello.



PS: 76 | PC: 42 | PM: 45 | PE: 1
Giuls || © harrypotter.it




★ Bacchetta (Legno di Frassino, crine di unicorno, 13 ½ pollici poco flessibile)

★ Topo finto: Topo di piccole dimensioni che, una volta caricato con un colpo di bacchetta, corre per tutta la stanza seminando il panico in chi teme i roditori dalla lunga coda rosa. Possono mordere l'avversario causando la perdita di punti salute.

★ Bacchette magiche alla liquirizia, Ciocconocciola, Fildimenta Interdentali, Pallini di sorbetto levitante

★ Spilla del comitato C.R.E.P.A.

★ Altro: Pergamena, Libro di Erbologia, penna, inchiostro.
 
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view post Posted on 23/6/2018, 21:08
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Il Fato

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Il mondo è un posto pericoloso,
non a causa di quelli che compiono azioni malvagie
ma per quelli che osservano senza fare nulla.
uqIZdxU
Più di una domanda sorgeva all'orizzonte, non una risposta sembrava essere al passo. Il nuovo punto che il trio aveva raggiunto era di gran lunga più simile all'ambientazione di una fiaba che ad altro di piuttosto realistico; qualcuno dei presenti si era per caso posto il dubbio di essere vittime di un'illusione di grande potenza? Era o non era una possibilità da tener conto? E già tuttavia si poneva l'anti-conferma: le ferite che si erano aperte come piaghe sulla pelle, le strette delle liane della pianta alle loro spalle, perfino la percezione di una temperatura sempre più bassa, fredda, a tal punto da far tremare e battere i denti gli uni contro gli altri, era tutto quello - poteva essere - soltanto frutto di un incantesimo? C'era qualcosa in ballo, era sufficientemente evidente. Ancora una volta un diverbio pronto sul nascere: tornare indietro oppure avanzare? L'idea c'era, la riflessione in parte pure, ma la messa in pratica dov'era finita? Potevano girare i tacchi per scendere alla rinfusa verso il pozzo da cui tutto era cominciato? Non c'erano più scale d'eccezione nei dintorni, non c'era alcun appiglio alla pianta vera e propria, inoltre il rischio di vedersi nuovamente sotto attacco naturale non era da escludersi. Come in risposta invece al palese desiderio dello studente Grifondoro, in lontananza più di una nube sparì dalla visuale di ciascuno di loro, così da mostrare più nitidamente un castello imponente, di ampie dimensioni, così alto da far sì che le sue torri - circa cinque, ad occhio e croce veloce - sparissero tra l'azzurro e il bianco di quel cielo luminoso. Faceva tuttavia sempre più freddo, a tal punto da mutare la sensazione in un fastidio perenne (-10 PM a testa), forse avrebbe compromesso la lucidità di tutti loro senza un rimedio di scatto? Le nuvole sotto i loro piedi risultavano sorprendentemente resistenti, non avrebbero mostrato problemi né pericoli di genere se il trio avesse deciso di camminarci sopra ancor più di quanto già non stessero facendo. Poco più avanti, a metri distanti, risuonò un cigolio simile ad un portone che si apriva. Una voce tuonò nei paraggi.
«Ucci ucci ucci, sento odore di bambinucci!»
Non impiegò più di un secondo per gridare, chiunque potesse essere, un altro commento che avrebbe tuttavia dovuto far riflettere ciascuno dei presenti. «Carolina, corri in cucina, stasera zuppa di Elfo e di fauna umana così carina!» Era pur vero che la strada verso il basso, la pianta gigante, fosse dietro di loro, ma la figura - ancora non visibile - che aveva parlato a gran voce, un attimo prima, aveva citato un Elfo come piatto prelibato per quella sera. Poteva essere una qualche forma di indizio? Come si sarebbero comportati i tre ragazzi?

TLyXG90
L'Elemento a lei più vicino era ormai pari ad un'esplosione sensoriale vera e propria. Ovunque si percepiva il suo incessante scorrere così cristallino e se solo avesse avuto un profumo di qualche genere, l'Acqua avrebbe indicato la sua presenza anche in quel dolce modo. Per Ecate, tuttavia, il richiamo attinse la parte più intima della sua natura e fu rapida, in azione vera e propria, a trovare una soluzione per avvicinarsi maggiormente a ciò che desiderava, verso quell'aspetto così prezioso che continuava a destare la sua figura. Quando la fune luminosa partì dalla punta della bacchetta magica fino ad altezza pozzo, trascinando con sé l'incantevole Strega come una scalatrice straordinaria, finalmente la discesa poté dirsi singolarmente iniziata. Più si inseriva nel pozzo, più si accorgeva di come l'acqua diventasse maggiormente percepibile, più vicina di quanto si potesse credere, e di come allo stesso modo l'umidità cresceva a dismisura, con un fastidio ancor più grande della mancata luminosità circostante. L'ingresso tuttavia non fu molto lungo, perché con gentilezza la donna toccò terra e si ritrovò immersa, finalmente, nell'acqua che aveva individuato. Poteva essere davvero così semplice, poteva trattarsi della percezione che aveva vissuto un attimo prima? Ma c'era qualcosa di diverso, come di sbagliato, che i sensi da Veela captarono in anticipo più di chiunque altri. Era immersa fino ad altezza ginocchia in quel liquido scuro, poco visibile per l'assenza di luce del pozzo, ma era come se fosse sporco, melma autentica, niente di puro. Sulla destra qualcosa brillò impercettibilmente, attirando l'attenzione della Strega e rivelandosi come un cubicolo aperto. Eppure, stranamente, l'acqua non entrava da quella bassa apertura che avrebbe permesso anche il passaggio di un corpo umano. Com'era possibile che il liquido intorno non si espandesse, come per natura, là dove aveva spazio di riversarsi per bene? Era il caso di rischiare e di avanzare verso il cubicolo, unica strada libera di quel pozzo, così alla ricerca di qualche dettaglio oppure di tornare in superficie? L'acqua non comunicava nulla di più, non in quel momento preciso, ma sembrava che stesse quasi per riscaldarsi. In effetti, a ben vedere, stava iniziando addirittura a bollire.
Prossima scadenza: 29 Giugno, 23.59
Mireen, Francis, Elizabeth: più di un problema è alla vostra attenzione, a partire dal freddo crescente (vi indebolirà, senza adeguata soluzione), la presenza di qualcuno vicino ed infine l'eventuale cattura di un Elfo, che dovreste liberare. Potete fare ipotesi e decidere tra voi, resta di fatto che bisogna prendere una decisione: avanzare o meno? La voce che avete sentito vi suggerisce qualcosa.

Gruppo A
Francis (F)
Punti Salute 87/107
Punti Corpo 55/66
Punti Mana 49/64

Elizabeth (E)
Punti Salute 76/100
Punti Corpo 42/50
Punti Mana 35/50

Mìreen (M)
Punti Salute 137/165
Punti Corpo 105/115
Punti Mana 105/120


Gruppo B
Nathaniel (N)
Punti Salute 130/170
Punti Corpo 160
Punti Mana 150

Ecate (L)
Punti Salute 145/172
Punti Corpo 113
Punti Mana 99/114
 
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view post Posted on 28/6/2018, 02:58
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Mìreen Kathleen Niamh Fiachran

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Mìreen non aveva notato il castello nascosto dalle nebbie finchè non fu Francis a farglielo presente, aveva subito rivolto lo sguardo nella stessa direzione del ragazzo ed effettivamente, reso più nitido dal diradarsi delle nubi, un imponente castello tanto grande che le 5 torri sparivano tra le bianche nuvole dell'azzurro cielo.

<< Oh cavolo, quello mi era sfuggito poco fa'... Però che freddo!>>

Non poteva essere un sogno, faceva troppo freddo lassù dov'erano finiti, brividi e tremori dal gelo le percorsero il corpo, mentre si stringeva di più nella sua felpa, troppo leggera per quelle basse temperature.

[Se qui non vogliamo morire di freddo prima di arrivare al castello o scendere dalla pianta, dobbiamo trovare una soluzione prima di congelare quassù.]

Stava pensando ad un modo per riscaldarsi quando una voce tonante, proveniente dal enorme castello, risuonò in tutta l'area, lasciando la strega decisamente allibita.

[Ucci ucci? Odore di bambinucci?? Chi avrà parlato? E chi è Carolina?
Sbaglio o ha detto "zuppa di Elfo e fauna umana"?! Si riferiva a loro 3??]


Guardò gli altri ragazzi ancora incerta di aver sentito bene, ma a giudicare dalle loro facce non si era sbagliata, qualcuno dal castello aveva parlato ed era intenzionato a mangiare loro... e anche un elfo? Non poteva sbagliarsi, aveva detto proprio elfo.
Una folata di vento gelato la "risvegliò" dalla sensazione di trovarsi in una fiaba, ricordandole che sicuramente il freddo che provavano era più che concreto, a malapena riusciva a non battere di denti.


<< Ok, sta situazione ha dell'incredibile.
Una pianta che cresce a dismisura e cerca di ucciderci... una magica scala che ci salva da una caduta mortale, ma ci porta letteralmente sulle nuvole con un freddo bestia e dal tramonto siamo passati all'azzurro cielo... infine abbiamo un castello in lontananza da cui proviene una voce poco melodiosa e rassicurante che chiaramente vuole mangiarci.
Ah, e ha pure nominato un Elfo! Significa che un povero elfo è già stato catturato da "chiunque sia" e Carolina lo sta per far diventare una zuppa.
Ora si spiega il senso del secondo elfo da salvare di cui parlava l'ultimo bambino comparso....
Comunque dobbiamo assolutamente salvarlo!>>


Guardò il castello, per poi tornare ai due studenti, strinse la bacchetta nella mano e aggiunse:

<< Ma per prima cosa dobbiamo trovare un modo per scaldarci... o moriremo congelati prima ancora di salvarlo.... Ditemi se conoscete questo incantesimo.>>

Premette bene la punta della bacchetta sulla propria pelle e concentrandosi su "pensieri caldi" tipo una bella spiaggia d'estate, un bel caldo sole, così da calmare il battere dei denti, disse ponendo bene l'accento: << Fuocòndro >>

Quella magia era la soluzione migliore per contrastare il congelamento, ma non sapendo di che anno fossero gli studenti, non poteva dire se lo conoscessero già, in caso contrario, se avesse funzionato su di lei, lo avrebbe ripetuto con entrambi i ragazzi, così da proteggere anche loro da quel freddo debilitante.

<< Dobbiamo raggiungere il castello e nasconderci prima che il tizio che ha parlato esca per acchiapparci, e a giudicare dalle dimensioni, non penso si tratti di un nano o di un folletto...
L'elfo sarà già in cucina probabilmente...>>


Se ricordava bene l'incanto usato, durava anche un po' di tempo, sperò bastasse per far raggiungere loro il castello, magari con una corsetta così da non trovarsi in bella vista a chi li voleva per cena.


INVENTARIO:
- Bacchetta: Legno di noce nero, baffo di troll, polvere di papavero, 11 pollici e 3/4, semi-flessibile.
- Distintivo di riconoscimento della P. ANTIMAGO
- Spilla del C.R.E.P.A.
- Collana con ciondolo "Triquetra" incastonato di pietre preziose, regalato dalla madre e tramandato nella sua famiglia per generazioni.
Borsetta a tracolla in tessuto con dentro:
- Cellulare
- Portafoglio con Carta d'Identità e 2 Galeoni
- Piccolo Notebook con penna
- Mini beauty-case con trucchi ed elastico
- Fazzoletti

§ PS: 137/165 § PC: 105/115 § PM: 105/120 ஜ EXP: 25.5
SCHEME ROLE © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
 
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view post Posted on 29/6/2018, 09:50
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Elizabeth Silverman
Gryfondor | Student | 12 yrs | Nervous | ♪XwFHG5M "No more tears left to cry..."
Se Elizabeth fosse stata una persona scurrile, sicuramente avrebbe tirato un insulto talmente pesante che pure i santi in paradiso sarebbero caduti giù.
Tuttavia non lo fece.
Non era una persona scurrile.
Elizabeth era una nobile, abituata ad essere gentile e posata dunque non avrebbe detto mai una cosa del genere. Ad ogni modo espresse il suo nervosismo e frustrazione con la seguente frase.
«STANTISSIMO GODRIC, MA PERCHÈ?!»
Lo gridò, ma non abbastanza da farsi sentire dall'orco visto che tanto sapeva che erano qui. Inoltre faceva terribilmente freddo il che aggiungeva ulteriore nervoso alla povera ragazzina. Mireen fece il punto della situazione, giustamente, mostrando ai ragazzi un incanto per scaldarsi che purtroppo Elizabeth non conosceva.
«Non conosco questo incantesimo, ma uno simile sì!» esclama lei che riprende la sua bacchetta, messa via dopo averla utilizzata contro la pianta gigante.
«Tintinnabulum Flammo»
Dice lei, cercando di creare una fiamma blu sulla punta della bacchetta per riscaldarsi. Scandì bene le parole, proprio come sua sorella Margaret le aveva insegnato per riscaldarsi da quel letto di nuvole gelido.
«Dimenticate quello che ho detto prima, a questo punto dobbiamo procedere e salvare l'elfo.» Dice la ragazzina ad entrambi, sperando che comprendessero che la situazione era più grave del previsto. Se pensava che le autorità non avevano mosso un solo dito per quella piccola creatura, le veniva ancora più nervoso.
Avrebbe spedito una lettera di lamentela a sua sorella sperando che la facesse leggere a chi si occupava di questo casi, era a dir poco inammissibile una cosa del genere ma spettava a lei risolvere la situazione.
Dunque con decisione, iniziò a camminare verso il castello.

PS: 76 | PC: 42 | PM: 35 | PE: 1
Giuls || © harrypotter.it




★ Bacchetta (Legno di Frassino, crine di unicorno, 13 ½ pollici poco flessibile)

★ Topo finto: Topo di piccole dimensioni che, una volta caricato con un colpo di bacchetta, corre per tutta la stanza seminando il panico in chi teme i roditori dalla lunga coda rosa. Possono mordere l'avversario causando la perdita di punti salute.

★ Bacchette magiche alla liquirizia, Ciocconocciola, Fildimenta Interdentali, Pallini di sorbetto levitante

★ Spilla del comitato C.R.E.P.A.

★ Altro: Pergamena, Libro di Erbologia, penna, inchiostro.


Edited by Yuna ~ - 29/6/2018, 11:55
 
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