Lia Soxilia |
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| Ella fu siccome immobile dato il mortal sospiro... Concorso a Tema: Trentanovesima edizione Ecate Soxilia O'Connor 26 ☘ Veela ☘ Medimaga ☘ scheda [ x] U n mare d’acqua la sovrasta, tumultuosa e violenta si staglia scura con il cielo in cui nubi altrettanto tumultuose fanno posto ad un tramonto colorato di sangue, delle vibrazioni sembrano espandersi intorno a lei allontanando anche i più piccoli residui di vita che la circondano, riconosce le sue mani alzate verso il cielo che non possiedono più forza e lentamente cadono appesantite; non ci sono suoni introno a lei, un silenzio spettrale e livido l’accompagnano in questa discesa, le sue labbra sono spalancate in un urlo che le ha riempito i polmoni di acqua salmastra, è lenta quella caduta quasi fosse un fiocco di neve, nulla la ferma. Poi la schiena si appoggia contro il fondo di quel luogo che la sta accogliendo a braccia aperte, non può parlare e nemmeno muoversi ma non teme ciò che le succede attorno, il suo cuore non batte più da molto ma ciò non la preoccupa; sa che presto tutto sarà finito, che tutte quelle pietre che le hanno lanciato contro non avranno più significato, che la sua condanna è finita e finalmente è libera di volare oltre il suo passato e raggiungere quel posto in cui Colin immagina si trovi la nonna. Avverte il calore di qualcosa che le accarezza il viso, sente una voce dolce che la chiama, una sensazione di pace diffusa le riempie il corpo oramai privo di vita: finalmente sospira, la sua fine è arrivata, il suo biglietto di sola andata è stato timbrato, le sue catene spezzate, il dolore cancellato e lei sospira perché non esiste luogo più adatto per quel sospiro di sollievo che le esce incontrollato forse dovuto alla fine che ha messo spontaneamente alla sua vita. Ma il calore si allontana, la sensazione di pace si affievolisce e la voce smette di parlare; improvvisamente quel sospiro si trasforma in una ricerca bisognosa d’aria, il suo corpo appesantito dall'acqua fatica ad issarsi sulla riva mentre i polmoni chiedono disperatamente aria e lei sospira tristemente consapevole di essere ancora in trappola, consapevole che quella pace non la sentirà più e vorrebbe solo tornare indietro a quel momento dove tutta la sua vita contorta non aveva più valore e quel calore era l’unica cosa che le importasse; ma qualcuno ha deciso di porta lontano da tutto ciò.Lia si sveglia, ha le lacrime agli occhi e il cuscino macchiato da esse, nella sua stanza vige il buio della notte di Londra e la sua solitudine; non è sconvolta e non è nemmeno terrorizzata, le capita di svegliarsi così con le immagini della sua morte come ultimi ricordi del sogno. Non lo ha ancora detto a nessuno, non ha mai trovato il coraggio di dirlo nemmeno a sé stessa, così semplicemente sospira dopo ogni volta consapevole che quel sospiro potrebbe non essere capito. E’ una di quelle notti, quelle dove i sogni ti riportano a ciò che vorresti ma che non hai potuto realizzare, una di quelle dove sospiri e ti giri dall'altra parte perché quel sospiro ti pesa troppo addosso e allora cerchi di dimenticarlo consapevole che non te ne puoi liberare. PS: 172 ☘ PC: 113 ☘ PM: 114 ☘ EXP: 27,5
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