Cheers with the Green Man, Privata.

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view post Posted on 13/11/2018, 22:53
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Ayumo Vanille

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I suoi occhi osservarono Oliver, quante cose non dette c’erano tra di loro e se da una parte il suo animo la spingeva per invitarlo a chiacchierare qualche altra volta e poter parlare di loro e di tutte quelle informazioni che avevano scoperto l’una sull’altro, dall’altra voleva rifuggire da quel contatto così umano.
La sua mente vagò sino alle terre lontane dell’Irlanda, al bosco che circondava la casa di famiglia e che fino al 1° settembre di qualche anno prima era diventato la sua seconda casa, ora invece quel posto era stato occupato da Hogwarts, ma non si sarebbe mai dimenticata degli alberi su cui si era arrampicata da più piccola o dentro ai quali si era rifugiata quando pioveva.

« Lo è, il contatto costante con la natura è fantastico ed è una delle motivazioni per cui sono abbastanza sicura che in futuro, se mai mi trasferirò, non potrò allontanarmi troppo da quelle terre.
Beh, grazie dell’invito e penso ci farò un salto più che volentieri, ti avviso che nel caso ti manderò Namesia con una lettera per avvisarti del mio arrivo, così potrai farmi fare un giro di Cork. »


La ragazza si lisciò il vestito per poi riprendere il discorso, a pensarci attentamente non le era mai venuto in mente di invitare qualcuno a visitare la dimora di famiglia, perché si trascorreva così tanto tempo tra le mura di Hogwarts da dimenticarsi di avere un altro posto speciale al di fuori della scuola.
Il rientro a casa era diventato, con il passare del tempo, sempre più traumatico e forse adesso ne comprendeva meglio il motivo.

« Dublino è caotica, eppure in quel caos rivedo tutte le caratteristiche della nostra terra.
Inoltre ci sono alcuni posti nascosti che secondo me ti piacerebbero e mi piacerebbe farteli visitare, sarebbe inoltre carino farti visitare la casa e il bosco che la circonda, ci vuole un po’ di tempo ad arrivarci dal centro città, però ne vale la pena. »


Il tono probabilmente appariva agli altri estremamente entusiasta, ma le piaceva parlare del bosco che rappresentava una parte di lei e non aveva mai avuto grosse occasioni per parlare di sé stessa in quel modo, far visitare quei luoghi significava per lei aprirsi un poco verso gli altri e la ragazza non sapeva se tale azione le avrebbe, in futuro, riservato piacevoli soprese o meno.
Creare delle relazioni significava esporsi ad un rischio, lei aveva legato con moltissime persone che l’avevano dimenticata con la velocità con cui si getta un pezzo di carta scarabocchiato e per questo motivo nel corso degli anni si era aperta il minimo possibile con le persone, cercando di evitare quella possibilità di ferirsi nuovamente eppure, nonostante tutti i suoi sforzi, le erano state portate via le cose più care.

Concluso il discorso con Oliver, lo guardò presentarsi e ascoltò quello che aveva da dirle il fratello maggiore di Aiden.
Il ragazzo aveva intrapreso una delle carriere che lei aveva analizzato quando si era confrontata con la scelta delle materie opzionali che avrebbe dovuto studiare a partire da quel Terzo Anno.
Molto del suo tempo, alla fine, lo trascorreva proprio all’interno dell’Infermeria dove aveva potuto approfondire le sue conoscenze in merito alla Medi-Magia e proprio per quel motivo si era chiesta se infine quella strada non fosse stata quella più adeguata da seguire, una volta uscita da Hogwarts.
Era un percorso altrettanto che semplice, richiedeva uno spirito di sacrificio non indifferente e per questo motivo la ragazza ammirava sia gli Infermieri che i Medimaghi che avevano deciso quella professione, perché non significava semplicemente dedicarsi ai malati, ma anche mettersi faccia a faccia con la morte tutti i giorni.

« Sono sicura che vostro fratello sarà un ottimo Medimago, è un campo della Magia che mi interessa molto da vicino e chissà, forse anche io in futuro potrei scegliere questa carriera.
Attualmente non sono certa di essere completamente portata, vedere le altre persone soffrire non è per nulla semplice e per quanto noi possiamo cercare di aiutarle attraverso la magia, quest’ultima, non è sempre efficace e ci sono situazioni in cui i nostri sforzi non sono utili. »


Quando finì di parlare con Samuel notò che Oliver si era allontanato per andare a salutare la figura sconosciuta che aveva adocchiato poco prima, non fece in tempo a chiedersi chi era quell’uomo che il padrone di casa richiamò la loro attenzione.
Le fu naturale accogliere senza esitazione la richiesta del fulvo, curiosa di scoprire di quale sorpresa si trattava.

» Caprese al Limone
» Torta Panna e Fragole
» Torta di Mousse ai Lamponi e Cioccolato Bianco
» Confezione di Tè da 6 Gusti
Studentessa Tassorroso - 17 Anni
 
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view post Posted on 17/12/2018, 11:39
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Cheers with the Green Man
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Aiden Weiss

Auror ☘ Ex Grifondoro ☘ 26 anni ☘ Irlandese
PS: 196 ☘ PC: 142 ☘ PM: 145 ☘ EXP: 29.5


"Quando la Ruota incomincia a girare
comincino i fuochi di Beltane a bruciare.”





«Ti posso assicurare che sto radicalmente passando dalla campagna alla montagna...» Le parole dell’Auror però non suonarono come una giustificazione, semmai come una rassicurazione nel caso l’amica dai capelli argentati fosse più avvezza a determinate tonalità rispetto ad altre. Nella sua mente, infatti, si formò la prospettiva di rifilare alla ragazza il tipico pane montanaro italiano - ricetta che avrebbe scroccato a Maurizio prima o poi! -, a tradimento, così che potesse sgranocchiare qualcosa di talmente duro da spaccare l’intera arcata dentale. Le sarebbe piaciuto? Come aveva detto lei? De gustibus... Ridacchiò.
Decise, come per tacito accordo, di non assillare oltre Nieve con quanto era avvenuto al Ballo sulle Alpi o dal cucuzzolo della montagna ci sarebbe volato lui, grazie al gentile supporto della stessa Grifondoro e sulle note di One day I’ll fly away, con la strabiliante voce di Nicole Kidman. Non era stato bugiardo con lei, l’aveva davvero trovata una graziosa Reginetta dei Ghiacci e… de gustibus!
Aiden si tenne ogni qualsiasi altro tipo di commento per sé. Almeno per ora.

Samuel rimase interdetto dall’improvviso gesto di Oliver: non si era aspettato che la mano venisse ritirata in quel modo, dopo la poderosa stretta che si era educatamente scambiati. Qualcosa aveva turbato il giovane, ma il Medimago sembrò limitarsi a sbattere le palpebre con aria confusa. «Non fa nulla, davvero. E’ tutto apposto.» disse in tono cordiale e calmo.
L’uomo non fece né domande né pensieri a riguardo, ma lasciò correre per potersi dedicare alle parole di Ayumo. Concentrato e serio, l’altro fulvo della famiglia Weiss annuì appena. «Capisco cosa intendi. Io ci ho messo degli anni per capire se era la carriera più adatta a me. Vedi, con la morte di nostro padre...» Ed indicò con il capo anche verso Aiden. «Ognuno di noi ha intrapreso strade ben diverse dalla consueta aspettativa. Io ho capito che non potevo essere un Auror però volevo comunque fare del bene per le persone e ho scoperto che essere un Medimago è onorevole quanto essere un Auror. Salvo le persone, mi prendo cura di loro e ciò mi basta per essere felice.» Fece una breve pausa. «Anche tu troverai la tua strada, vedrai. Prenditi il tuo tempo e sperimenta.» Le concesse un sorriso, poi anche Sam sembrò voltarsi nella direzione di suo fratello e seguirlo.

Aiden attese che tutti si furono radunati attorno a lui, fatta eccezione per le sue sorelle che erano ancora dentro casa. Posò la mano libera sul cestino e sorrise ai suoi ospiti, pronto a rivelare la sorpresa che aveva preparato con tanta dedizione. «Secondo la tradizione, il rito del fuochi di Beltane serve a purificare e a rendere fertile il creato: uomini, bestie e l’ambiente stesso. In questo modo si annuncia l’arrivo della Primavera.» prese a spiegare, specialmente per coloro che erano estranei a quella tradizione celtica. «Per ricevere tale purificazione, il rito prevede che ogni essere vivente vi passi attraverso con un salto. Tuttavia, dopo un’attenta riflessione, ho deciso di creare una variante e risparmiare a tutti delle natiche bruciacchiate!» ridacchiò.
Non aveva scordato la lettera di Oliver in cui lo aveva reso partecipe dell'aneddoto sulla disavventura di suo zio. La decisione di cambiare modalità, quindi, era stata presa anche per tale motivo. Non avrebbe rispedito ad Hogwarts degli studenti dalle natiche fiammeggianti, né avrebbe spiegato a Rhaegar del perché un suo Ispettore non riuscisse a stare seduto tranquillamente dietro la scrivania a compilare documenti.
«Verrete purificati, potete starne certi!» L’ombra di un sorriso malizioso si espanse lungo le labbra sottili del rosso. «Perciò ognuno di voi potrà indossare la maschera che più preferisce...» E ne alzò una a caso, nonché quella di un orso, per mostrarla a tutti. «Danzeremo vicino al palo di Maggio e poi getteremo attraverso le fiamme le nostre maschere. E così il rito sarà onorato! Ovviamente se ballate da ubriachi è più divertente!» E ghignò divertito.






Scusatemi, sono una bruttissima persona :cry2:

Descrizione del luogo della festa:

- Casa di Aiden e relativi interni: Vi rimando direttamente al topic dell’abitazione click. Potete accedere ad una qualsiasi parte della casa, tranne la camera da letto di Aiden per ovvi motivi (chiusa a chiave).
- Il sentiero che conduce alla Tana della Volpe: Immerso completamente nella natura, è sia un sentiero battuto dall’uomo che dagli animali, segnato - comunemente - da alcune teste di volpe che Aiden ha scavato nel legno di alcuni alberi. Per la festa sono state aggiunte delle lanterne magiche per rendere il passaggio sicuro e ben illuminato, tenendo lontani anche gli animali. Queste lanterne sono fatte con uno speciale materiale ignifugo e impermeabile. Ricordano molto le lanterne orientali.
- Luci calanti dagli alberi: Sembrano delle liane luminose, pendenti dai rami degli alberi attorno alla casa di Aiden e che circondano l’intera area della radura, conferendone un’atmosfera magica e mistica. Sono di una tonalità dorata.
- Falò: E’ al centro della radura e non è grandissimo. E’ comunque circondato da un piccolo muretto di pietre. Poco distante dal falò vi è una cassetta con altra legna per alimentare il fuoco.
- Buffet e tavoli: A destra dell’abitazione vi sarà un lungo tavolo stracolmo di cibi e bevande (alcolici compresi) di ogni sorta. Séan O’Kelly, il Maggiordomo dei Weiss, si occuperà di farvi avere qualsiasi cosa desideriate. Sono presenti anche due Magonò come cameriere. Tavoli e sedie si presentano completamente in legno, alla moda boscaiola, con dei fiori come centrotavola.
- Cestino contenente delle maschere: Ancora non vi sarà reso noto il loro scopo, ma lo troverete su un tavolino non molto distante dal Falò. Le maschere sono in legno e raffigurano svariati animali.
- Musicisti: A sinistra, dalla parte opposta all’area ristoro, troverete un palco basso ma spazioso dove suoneranno una band irlandese, con musiche tipiche dell’Éire.
- Palo di Maggio: Tra la casa e il palco dei musicisti è possibile notare un lungo palo conficcato nel terreno ed ergersi verso le fronde degli alberi. Sulla cima vi è una ghirlanda fatta da svariati fiori, mentre una moltitudine di nastri colorati ne toccano il terreno.
 
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view post Posted on 13/1/2019, 16:22
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entropia.

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Mantenere alto il livello di attenzione per seguire la spiegazione di Aiden si dimostrò più complesso del previsto. Il vino elfico, sommato all'alcol già in circolo nel sistema della Grifondoro, trasformò la sua esuberanza in sfrontatezza. Per tutto il tempo del discorso dell'Auror, dunque, Nieve focalizzò lo sguardo sul ragazzo dai capelli rossi che aveva attirato la sua attenzione e che aveva scorto intrattenersi in compagnia di Oliver (Sam). Oltre il guizzo delle fiamme del falò, ne scorse il rosso dei capelli e immaginò di avvicinarsi per sfiorarne un paio di ciocche con le dita. Strano, pensò a mente semi-lucida, che non avesse mai provato lo stesso bisogno in compagnia di Aiden, nonostante la somiglianza cromatica tra la capigliatura dei due.

«Purificazione, mh?» sussurrò, ridacchiando sotto i baffi.
Non fosse stata certa di non aver proferito una sola parola a riguardo, avrebbe giustamente sospettato che il riferimento al rito avesse in parte a che vedere con le tinte non proprio celesti dei suoi pensieri. Si schiarì la voce e abbassò lo sguardo; e maledisse di aver optato per una treccia, invece di lasciare i capelli liberi da ogni costrizione. In quel momento, la valanga d'argento le avrebbe fatto comodo per nascondere il rossore che le dominava gli zigomi e lo scintillio malizioso degli occhi grandi.
Perché il cuore aveva cominciato a batterle in modo così furioso?
«Ora, vado a parlarci,» sbottò a mezza voce, meno risoluta di quanto pensasse, con le mani incredibilmente fredde. Nei momenti di agitazione, gli stessi che l'avevano presa in contropiede ad ogni incontro inatteso col professor Channing per i corridoi della scuola, i polpastrelli avevano assunto l'abitudine di mostrare un'innata tendenza al congelamento, mentre ogni cosa nel suo volto subiva l'assalto di incontrollate ondate di calore. «E già so che, domani, me ne pentirò. Ma è ancora oggi, quiiiindi...»

* * *


Infine, aveva trovato il coraggio di approcciare Sam. Con gli occhi resi languidi dal desiderio e il cuore che batteva all'impazzata nel petto, gli aveva chiesto la cortesia di illustrarle la procedura di purificazione. La giocosa inopportunità delle sue azioni e intenzioni - aveva o non aveva domandato aiuto alla persona che aveva veicolato i suoi pensieri più che lontani dal candore? - era riuscita nell'impresa di rendere ridenti i suoi modi e radiosi i suoi sorrisi. C'era qualcosa, nel custodire un tale segreto proprio mentre s'intratteneva con Samuel, capace di infiammarla di un'emozione a tratti brutale nella sua essenza. Si era riscoperta tremare appena, Nieve, sotto la protezione della propria pelle e la spigliatezza ostentata agli occhi degli altri.
Stesa sul suo letto, col vestito di fiori ancora indosso e Ania rannicchiata contro la schiena nuda, la Grifondoro richiamò alla mente un'ultima serie di dettagli: il ballo attorno al palo, la maschera di un lupo gettata nel fuoco, la rivelazione di Aiden circa le proprie scelte sentimentali e, ancora, il sorriso affascinante del fratello Weiss. Il sonno giunse solo sul finire, scaldandole le dita intirizzite dalle emozioni e favorendo la profondità del suo riposo.
A lungo, Nieve avrebbe pensato a quella serata come a una delle più belle del suo terzo anno a Hogwarts.


È stato un piacere! :flower:
 
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view post Posted on 11/2/2019, 15:50
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Interazione con: Aiden, Oliver e ancora Aiden (se mi dici che la maschera pescata da Killian è quella di un fenicottero fucsia, crepo)


Killian Resween ♢ 25 anni ♢ Ispettore Auror


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Killian si era speso in una battuta - che in realtà era più una pura constatazione, ma trattandosi della sorella del padrone di casa meglio indossare le spoglie di una giocosa presa in giro - sull'alcol, centrando pienamente il punto. Aiden rispose e non fece mistero di come l'intento ultimo fosse privare tutti del loro autocontrollo grazie alle promettenti e numerose bevande che si era premurato di offrire ai propri ospiti. Dubitava di poter dare al fulvo lo spettacolo pietoso che aveva appena accennato (era proprio un tipo noioso, lui) e così glissò sul dettaglio delle "mammine" per cogliere invece un'informazione nuova. Dunque l'irlandese conosceva il giovane Grifondoro per via di quell'associazione di cui ora proprio gli sfuggiva il nome. Era forse C.R.E.P.E.S. ? No, si stava facendo traviare dal fatto che aveva sempre comprato dei deliziosi manicaretti, ma era quasi certo che il cibo non centrasse. Pazienza, avrebbe potuto chiedere delucidazioni al collega visto che aveva scoperto or ora la sua adesione alla causa. “Nessuno se lo merita”, replicò giusto per l'onere di dare alla provocazione una degna risposta divertita. A dire il vero non si era mai interessato delle condizioni degli Elfi Domestici, ma non per indifferenza: era una realtà che semplicemente non lo aveva toccato dato che alla Tenuta non se ne erano mai serviti. Ricordava a malapena di averne visto qualcuno quando ancora bazzicava gli ambienti altolocati che gravitavano intorno alla propria famiglia. Ma era stato una vita fa, letteralmente.

Anche Oliver si accorse infine della presenza dell'Auror che lo aveva adocchiato e aveva mosso qualche passo nella sua direzione per salutarlo. Lo studente si stava allontanando dal fratello maggiore di Aiden e solo quando Killian fu abbastanza vicino ebbe l'impressione, fugace ma presente, che qualcosa non andasse nel giovanotto.

"In carne ed ossa. E' un piacere rivederti, Oliver"

Un sorriso quasi nostalgico si dipinse tra le labbra scure dell'uomo nell'udire il modo con cui il rosso-oro si era riferito a lui. A differenza di altre situazioni, la sua estrema cordialità non lo infastidiva affatto, anzi. Costituiva un po' un tratto distintivo irrinunciabile per descrivere la personalità dell'inviato della Gazzetta che un tempo l'aveva intervistato per il giornale e Killian lo riteneva familiare. Avrebbe potuto farci una battuta per rievocare il loro primo incontro, ma appunto la sensazione di aver colto Oliver nel momento sbagliato fece sfiorire appena il sorriso che gli aveva rivolto, rendendolo incerto a occhio attento. Non insistette oltre, approfittando del reclamare di Aiden l'attenzione di tutti. Prima di seguire le sue istruzioni lanciò uno sguardo complice al Grifondoro, chiedendosi che cosa avesse in serbo per loro il fantasioso fulvo. Niente di buono, probabilmente, si rispose sghignazzando interiormente.

Ed infatti, le spiegazioni successive sul da farsi gli fecero sollevare le sopracciglia in una chiara espressione di divertimento e scetticismo. Era interessato alle tradizioni connesse alle origini del verde mago, ma un conto era scoprirle e un altro era prenderne parte. Si era aspettato qualcosa del genere, doveva ammetterlo. E per questo gli risultava ancora più oscuro il motivo per cui era finito per accettare l'invito. Però poteva ancora bearsi del lato positivo della cosa: se lo scenario che Aiden auspicava si sarebbe realizzato sul serio, avrebbero avuto di che ridere nelle future pause al Quartier Generale. Senza tergiversare, si fece strada fino alla cesta che conteneva le maschere e allungò la mano tatuata senza sceglierne nessuna in particolare. Sorrise con furbizia e sorpresa quando realizzò che le sembianze dell'oggetto che ora teneva in mano all'altezza del volto rimandavano al profilo a punta di un volatile. Quale? Difficile dirlo. Ancora ben lontano dall'intenzione di indossarla, Killian tornò a rivolgersi al Weiss.

"Quanto risulterei sacrilego se decidessi di seguire solo la parte del bere?"

Probabilmente sarebbe servita ben più di una semplice sbronza per farlo danzare attorno ad un palo.
Un Imperio, ad esempio.

SchedaOutfit
 
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18 replies since 1/5/2018, 00:58   534 views
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