| C'era stato un gran fermento in quei giorni al Ministero. L'arrivo della lettera, consegnata per mano di non si sa bene chi, aveva scombussolato un periodo già di per sé difficile. Quel che era certo, nonostante i dubbi che aveva sollevato la dichiarazione, era che Rhaegar ed il Ministro si fidavano della fonte che aveva consegnato la lettera e ciò bastava a tutti loro del Quartier Generale e del Ministero. Dandelion Hogbart era un Auror esperto, che i numerosi anni in servizio avevano reso, se possibile, ancora più duro e marziale. Era solito rimproverare il suo superiore per la troppa informalità con cui trattava i "suoi sottoposti", ma spesso veniva bonariamente rimproverato da Wilde proprio per la sua eccessiva rigidità. Forse era per questo che l'aveva accoppiato a Stella Rubens, una giovane donna con la metà dei suoi anni ma incredibilmente capace e divertente. Inizialmente non erano andati d'accordo, ma dopo un paio d'anni insieme sul campo, Dandelion aveva capito che lei era proprio quello che faceva al caso suo. Se non altro, la cicatrice che aveva al posto delle labbra ogni tanto si incurvava in un sorriso solo grazie a lei. « Svelta Stella, non voglio che ci scappi. Sono sicuro che è lui. » Aveva esortato la collega che gli era di fianco, intenta a trafficare con il proprio distintivo. « Vai tranquillo Dandy » Lei lo chiamava così, "Dandy, e anche se a lui dava fastidio, ormai s'era arreso al fatto che Stella avrebbe comunque fatto come le pareva. « Qui Stella Rubens, zona X di Londra. Comunico un sospetto Airone. Chiedo rinforzi immediati. » La sua voce, pacata, squillante, scandì la richiesta avvicinando lo splendente distintivo alle belle labbra piene; i capelli neri, legati in un’alta coda, le ricadevano sulle spalle. Dandelion l’aveva trovata da subito molto bella e la mancanza di due dita nella sua mano destra non la rendevano di certo più sgraziata. L’indice e il medio erano state sostituite da protesi di titanio magicamente incantato per muoversi alla perfezione, il connubio perfetto fra Magia e Medicina Babbana, di cui il fratello gemello Magonò di Stella si occupava. Le dita scintillanti alla luce del lampione mandarono bagliori preziosi, quasi ammiccando mentre Hogbart le osservava. « Fatto, procedi. » Al via, Dandelion indossò il Mantello della Disillusione che teneva ripiegato in tasca e cominciò a castare diversi incanti sul tetto del locale Babbano. Nel vicolo in cui si erano infilati non c’era nessuno se non un cassonetto strapieno e diverse bottiglie vuote di tequila. La musica che usciva dal locale era fastidiosamente rumorosa e il chiacchiericcio di varie persone si sovrapponeva al rumore. Stella, alzando il capo verso le case vicine, si chiese come diamine facevano a dormire le persone che vivevano lì. Nonostante i ventisette anni, lei era una ragazza atipica che metteva davanti alla propria gioventù solo una cosa: il lavoro. Viveva per fare l’Auror e quando era stata assunta (giovanissima), quasi dieci anni prima quand’era fresca di studi, la sua vocazione era diventata una missione ogni giorno della sua vita. Aveva visto orrori, tragedie, aveva persino perso due dita, ma questo non aveva fermato il suo buon umore e il suo ottimismo. Neanche quel brontolone di Hogbart. Mentre lui agiva, lei strinse il distintivo con la propria posizione, sicura che Rhaegar avrebbe presto inviato degli aiuti. L’idea di avere di fronte Raven Shinretsu la eccitò e la inquietò al tempo stesso: aveva letto la sua dichiarazione, il Capo aveva deciso di farla leggere ai membri più fidati del suo Quartier Generale e lei aveva riso di gusto, sentendo le viscere accartocciarsi nel frattempo per la follia di quelle parole. Shinretsu era un pazzo, un fottuto pazzo, ma questo non significava che era uno sprovveduto. Se l’era data a gambe così tante volte che ora, nelle strade di Londra, lei e Dandelion avevano strabuzzato gli occhi quando si erano visti parare quasi di fronte un uomo che corrispondeva, almeno idealmente, alla sua descrizione. Di stanza per un pattugliamento —Londra, dopo la dichiarazione, pullulava di Auror in borghese—, nascosti ed efficacemente occultati dietro dei muri, la loro attenzione era stata catturata da quell’individuo alto che indossava una maschera ed una katana sulle spalle. I Babbani che avevano incrociato la sua strada l’avevano guardato spaventati, altri divertiti e dei poliziotti, efficacemente Obliviati da Stella prima che si avvicinassero a lui, si erano allarmati ed erano stati pronti a inseguirlo per chiedergli spiegazioni sull’arma che lui portava tanto apertamente in pubblico. Ma ciò che aveva allarmato i due esperti Auror non era tanto la katana, ma la bacchetta che l’uomo teneva impudentemente tra le dita, ed un curioso dettaglio che Dandelion aveva notato, sulla maschera di lui: una nota. La nota “Do”, la firma che curiosamente avevano trovato in fondo alla lettera e che aveva lasciato perplessi gran parte dei presenti. Non era una prova certa, ma chi altri poteva essere? Girarsene mascherati in piena estate, con quella fin troppo palese coincidenza della nota in fronte ed una bacchetta fra le dita: poteva solo essere lui.
All’interno del locale, intanto, ignari di ciò che stava accadendo fuori, i commensali si divertivano, bevevano, giocavano a freccette, inconsapevoli dell’assassino che si era camuffato fra di loro. Il volto di Raven era stato stampato ovunque ed i manifesti erano stati diramati anche alle autorità Babbane, sì che i poster con la sua faccia avevano ormai affollato non solo le strade Magiche. Se solo Raven si fosse tolto la maschera, molti non avrebbero faticato a riconoscere le fattezze dell’asiatico terrorista, persino l’uomo che gli si era avvicinato. Lui, del resto, faceva parte della Squadra Antimago, l’ennesimo reparto con l’ordine dell’arresto immediato una volta trovato l’attentatore. Ma i Babbani questo lo ignoravano e troppo presi dalla loro ebbrezza cantavano e ballavano, fin quando l’allarme antincendio non scattò spegendo non solo la musica, ma anche l’entusiasmo. Un suono acuto, fastidiosamente ripetitivo attivò i sensori che liberarono getti d’acqua fredda. Si udirono urla, schiamazzi, scalpicci e una voce maschile che urlava: “<b« Un incendio, tutti fuori! »”. La gente non si fece pregare e si gettò, letteralmente, fuori dai portoni anti-panico, spingendosi l’un l’altro e fu solo una fortuna, almeno per loro, che in fin dei conti non ci fossero così tante persone, visto l’orario. Ciò che gli avventori non potevano sapere, è che non c’era nessun focolaio e nella confusione che seguì Dandelion finì di sigillare magicamente le poche finestre e l’uscita principale e laterale sul retro, lasciando libera solo quella anti-incendio. Lì, Stella —anche lei nascosta— aveva castato una barriera anti-Smaterializzazione e un paio d’altri incanti per evitare che anche i Maghi passassero, preparando quella che sarebbe stato un campo di battaglia. I Babbani, fuggiti in massa, avevano lasciato dietro solo due uomini, quello mascherato e un altro sconosciuto la cui identità era ignorata dai due Auror. Ma se solo avessero provato a scappare, i due avrebbero notato che solo una via era aperta; per il resto, erano soli. Inizia la quest di cattura. Da questo momento in poi nessuno di voi può aprire nuove role, quest o apprendimenti. Quello che avete indicato in attivo, se plausibile, è ciò che avete con voi. Le vostre schede sono state screenate.
Ho da fare due premesse, rivolte a Leopolis: - Hai dato per scontate troppe cose nel tuo post. Hai deciso tu che l’articolo non era stato pubblicato dalla Gazzetta, facendo passare del tempo che tecnicamente non dipendeva più solo da te, ma anche dal gioco altrui poiché coinvolti nella faccenda altri giocatori. La storyline si è ampliata e pertanto segue delle tempistiche che non puoi decidere. Se decidi di coinvolgere altri, fai benissimo, ma devi permettere a tutti di giocare, devi dare a tutti il tempo di muoversi e nonostante Rowena, Voldemort e Patrick si siano mossi con velocità proprio per evitare che in ON passassero più giorni, tu hai già deciso che per te era passato già abbastanza tempo, che le cose erano belle che finite. Ebbene, visto che hai deciso così, abbiamo deciso di accontentarti. Il Ministero è allertato, la città pullula di Auror più di prima e questa è la conseguenza. Da ora in avanti, ti chiedo di muoverti consapevole che le tue azioni influiscono non più solo su te stesso.
- C’è un limite entro cui si può dire che è ragionevole vestirsi mascherati. Forse una volta ti può andare bene che ci si mascheri, ma non so tu dove vivi, ma non è così frequente che tutti si travestano e che diano da bere gratis a chi è mascherato (se conosci dei locali, fammi sapere che ci vado subito!). Calcolando che tu stesso hai dichiarato che è passato del tempo dalla prima volta, il tuo girartene con bacchetta, katana e maschera non sarà più tollerato e chiunque agisca ignorando la cosa, ignorando anche la tua faccia che, ricordo, è OVUNQUE (il parallelismo con Sirius Black non è un caso), saranno tacciati di Metagame. SE uscirai da questa quest, dovrai prendere atto che la maschera attirerà su di te delle attenzioni e delle ripercussioni e non potrai più dire che è sempre carnevale o si è sempre mascherati. Infine una katana è un’arma, anche se sprovvista di filo. Liquidare la faccenda con “i Babbani l’avrebbero scambiata per un souvenir” non sarà accettato perché non è vero e plausibile.
Detto questo, le statistiche dei due Auror arriveranno quando si paleseranno. Per ora siete in un locale, evacuato, apparentemente deserto. Le finestre e le porte sembrano intonse, ma se proverete a forzarle, a mano o con la Magia, non riuscirete ad aprirle. Solamente i maniglioni anti-panico, accostati, rappresentano l’unica uscita. L’anti-incendio sta ancora suonando e siete bagnati da capo a piedi. L’olfatto di Maurizio non percepisce puzza di fumo, tuttavia l’odore delle varie persone fino a quel momento nella sala, e l’acqua che continua a piovere dal soffitto, non gli permettono di distinguere gli odori di eventuali altri presenti. Una nota in particolare: Maurizio sa, ovviamente, chi è Raven, che faccia ha e cosa ha fatto. Ha ricevuto l'ordine della cattura immediata. Ovviamente non sa della dichiarazione, questa è una cosa che sanno alcuni corpi scelti, ma non è importante. Ciò che importa è che per quanto riguarda Maurizio, il suo destino è ancora da compiersi ed è ancora in tempo, quando sarà il momento, di compiere una scelta. Pensaci bene già da adesso.
Ulteriore premessa. Sono a disposizione via PM per qualsiasi chiarimento, MA, viste le premesse con i miei colleghi, questo non significa che potrete (potrai Leo?) approfittarne e mandare PM a raffica per chiedere cose che sono già state spiegate. Cercherò di fornirvi tutte le informazioni di cui avrete bisogno per giocare liberamente, ma mi aspetto un gioco corretto e pulito da parte di chi, almeno riguardo Leo, è qua da parecchio tempo per sapere che trucchetti, sotterfugi, escamotage che violano il regolamento ed il buonsenso non sono permessi. Non accetterò lamentele ingiustificate, non accetterò che il gioco diventi insano per me e per voi. Pertanto, come dicevo, mi impegnerò ad essere il più possibile disponibile per voi, ma mi auguro che anche da parte vostra ci sia buonsenso e consapevolezza. Siamo qui per giocare, siamo umani, ed è, lo ricordo, un gioco. Non una guerra reale.
Leo eri stato avvisato di muoverti con cautela, siamo stati giusti, ti abbiamo dato possibilità su possibilità, ti sei mosso e hai ruolato di tutto e di più nonostante ti fosse stato consigliato di procedere con cautela, sperando nel bel tempo. Ma il cattivo tempo ora è arrivato e io, vi avviso, non sono uno che ci va leggero.
Buon gioco.EDIT: Come richiesto, la mappa. Al momento questo è quello che vedrete, per questo motivo è l'unica mappa che avrete finché non vi sposterete. L'esterno ora non è necessario. La vostra posizione è stata decisa sulla base del post di Leo: CITAZIONE si sedette subito dietro al tavolo più lontano e meglio illuminato. In alto a sinistra il bancone del bar; le righe rosse sono le porte sigillate, quella verde rappresenta l'uscita d'emergenza e l'unica apparentemente libera. Vi ricordo, comunque, che in ON non avete al momento appigli (tranne, forse, Maurizio che potrebbe sospettare dalla mancanza di odori) per credere a qualcosa di diverso da un incendio o immaginare la presenza degli Auror. Infine, vi ricordo che da ora in poi NON è possibile modificare i post se non previa mia autorizzazione. Edited by MasterHogwarts - 18/6/2018, 14:32
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