| Mireen Fiachran Mìreen non potè minimamente aspettarsi quella sua reazione, non solo era stato al gioco, ma addirittura ne aveva preso il controllo! Dopo la sua recita, lui aveva risposto in modo perfetto come fossero effettivamente una coppietta che faceva shopping insieme e si erano solo momentaneamente separati, le aveva cinto la vita con il braccio e addirittura stampato un bacio sulle labbra... Era rimasta lì per lì ad una via di mezzo tra lo stupito e l'imbarazzato, era appena stata semi-baciata da un ragazzo sconosciuto e più giovane di lei, benchè non sapesse l'effettiva età e benchè l'aspetto di quel ragazzo ingannava parecchio poichè poteva sembrare poco più piccolo di lei se non addirittura suo coetaneo con quella leggera barbetta bionda.
Sbattè le ciglia veloce sperando di riprendersi da quel momento di "blackout", alle commesse poteva sembrare gli stesse facendo volutamente gli occhi da civetta, ma probabilmente lui si era accorto del suo momentaneo stordimento da quella sua reazione assolutamente inaspettata. Le sue parole sull'essere credibile la risvegliarono completamente e risvegliarono anche il suo interesse in quella bizzarra situazione. Se prima il suo intento era unicamente di salvarlo ed uscirsene dal negozio liberandosi di quelle arpie, ora aveva cambiato idea.[ Se siamo in ballo... BALLIAMO! Lo shopping sta diventando più interessante di quanto mi aspettassi...]Finalmente tornata in sè, gli sorrise in risposta all'affermazione sussurrata col viso ancora vicino al suo, un attimo prima le stesse labbra che ora le stavano parlando con quel tono da falso fidanzatino, ma che solo lei poteva riconoscere, l'avevano baciata senza il suo permesso, senza neanche un suo accenno di consenso e ciò le provocava un misto di rabbia e attrazione pericolosa. Mentre le sue lunghe dita scivolarono lungo la schiena della ragazza fino alle scapole, provocandole un brivido dove passava, il fuoco di una invitante sfida si accese negli occhi della giovane... la stava toccando in modi che a nessuno aveva permesso fare, tranne che al suo ex e a Maurizio, ma erano ormai entrambi acqua passata, il primo per sua scelta, il secondo per scelta di lui, ma al momento poco le interessavano le "carezze" del passato, si concentrò su quei gesti che uno sconosciuto le stava facendo approfittando della recita che lei stessa aveva iniziato. Se fosse stata un'altra situazione, l'ennesimo tizio a caso che ci provava con lei in un modo troppo invasivo, magari in un bar il sabato sera, probabilmente gli avrebbe già dato un calcio nello stinco o direttamente tra le palle, ma quel ragazzo stava volutamente esagerando per metterla alla prova, inoltre dalle sue parole aveva ben capito che non gli dispiaceva continuare un altro po' quel gioco con lei, anzi renderlo ancora più acceso e convincente della semplice fuga che aveva in mente lei. Quando infine le disse il suo nome "Elijah" soffiatole volutamente all'orecchio, involontariamente si mordicchiò il labbro inferiore, eccitata dalla sfida, la determinazione e voglia di continuare quella recitatina, le diedero il coraggio per modificare la voce e le proprie movenze... Si avvicinò ancora di più a lui, lasciando che le sue forme aderissero al corpo di lui e appoggiandogli con delicatezza una mano sulla guancia, gli sussurrò all'orecchio imitando il suo stesso modo di fare provocatorio:<< Sei fortunato, il tuo voler continuare questa recita sembra più interessante di un normale pomeriggio di shopping... Ti sei salvato da un calcio dove non batte il sole, solo perchè sono troppo curiosa di vedere quanto sai essere credibile, e quanto potrei esserlo io.La mano libera della ragazza si appoggiò al fianco di lui, invece quella che era sulla sua guancia, la spostò lentamente verso il dietro del suo collo, andando a solleticare i corti capelli sopra il "coppetto", lo spinse dolcemente verso di sè come per baciarlo a sua volta, ma prima che le loro bocche si toccassero si fermò e aggiunse, sempre in un sussurro:<< Piacere, io sono Mìreen. E ti aiuterò a trovare il regalo per tua sorella... ma NON qui.>>Un sorriso malizioso e perfido per quella promessa interrotta le comparve sul viso, gli occhi fissi in quelli così chiari di lui; la sua mano infine scivolò lungo il suo braccio, dai muscoli fin troppo definiti per esser solo un ragazzo così giovane, gli strinse la sua nella propria e cambiando completamente tono, come che ora fosse una tenera fidanzatina in una giornata di shopping col morosino, gli disse allegra e tirandolo:Amore, andiamo a rinnovarti il guardaroba, ho visto dei pantaloni a scacchi che ti starebbero divinameeeeente in questo negozio col reparto maschile![ Ad Hogwarts hanno iniziato a dare integratori e ormoni ai propri studenti, non ci sono altri modi per spiegare come possano sembra già così adulti... Che sia il caso di chiedergli l'età? Per adesso meglio di No, rischierei di scoprire quanto è più piccolo di me benchè l'aspetto, e farmi passare tutta la voglia di giocare con lui.]Ridacchiò, trattenendo a malapena una risata che l'avrebbe fatta scoprire, ma non potè resistere al tentativo di provocargli una reazione di puro orrore al pensiero di provarsi dei pantaloni a scacchi! Strinse la sua mano e lo trascinò con sè in un altro negozio, uno che sembrava molto più abbordabile sia di prezzi sia di gusti nel vestiario, ma soprattutto erano sparite le camicie-vestiti a fiori obbrobriose. ❝ Non è il Sangue che ti scorre nelle Vene a decidere ciò che Sei, ma è quello che scegli TE di essere❞ § PS:165 § PC:110 § PM:115 ஜ EXP:23.5
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