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| Casey Bell
  "Il pensiero distrugge l'intuizione, e l'uomo, strappato dal seno della propria madre, erra senza patria sedotto da vane illusioni, da cieca insensibilità, finché l'immagine stessa del pensiero ridona al pensiero la nozione della propria esistenza, insegnandogli a dominare come un signore, ma anche a obbedire come un vassallo, nella più profonda e più ricca miniera dischiusagli dalla madre-regina." - E. T. A. Hoffmann, "La principessa Brambilla"
- Tediato? Me? - chiese con stupore - per nulla, anzi adesso mi sento meglio dopo essermi sfogata un po' con lei. Dispiace più a me per averle sobbarcato tutta la mia negatività.
Casey non aveva rivelato tutto all'uomo. Non gli aveva raccontato dell'orribile lite con Daniel e nemmeno di quanto fosse accaduto in orfanotrofio. Per lui ancora le cause dei suoi malesseri erano confuse.
Il nome di Drinky Anser risuonò nell'aria come una campana, il cui suono era in grado di ricordarle istantaneamente tutto ciò che di positivo aveva nella vita. Inevitabilmente un sorriso le trasfigurò il volto. Constatare che Issho la conosceva la emozionò a tal punto da ritrovarsi con gli occhi umidi. Un sottile filo rosso collegava quel tipo di persone al suo cuore, le persone come la strega rossa e il mago giapponese, entrambi in grado di trainare al di fuori di lei la parte più pura e genuina del suo essere.
Così lo saluto, e con meno peso sulle spalle si diresse verso l'orfanotrofio.
La role finisce qui  |
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