Hide and Seek

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view post Posted on 14/3/2020, 16:51
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Il Fato

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4Lgoat5
shadows settle on the place that you left
our minds are troubled by the emptiness


La risposta sembrò convincere Elizabeth e dal pian terreno non giunse alcun rumore.
Forte di essere riuscita a distogliere l'attenzione della nonna, Megan strinse lo scrigno che aveva tra le mani e, mossa dalla speranza, provò ad aprirlo.
La delusione si fece attendere: piegato in più parti, giaceva un foglio ingiallito, tanto fragile che sembrava si potesse ridurlo in briciole al solo sfiorare.
Se la Corvonero avesse avuto l'ardire di spiegarlo, i suoi occhi profondi avrebbero abbracciato presto preziose parole.

Mamma,
Ti ringrazio per la tua ultima lettera ma, da oggi, sarebbe molto più opportuno che tenessi le tue opinioni per te. Abbiamo fatto una scelta e ti sarei grata se tu, almeno tu, riuscissi ad accettarla.
Non sanno di noi e non lo sapranno mai, ma dobbiamo continuare, in gioco non ci sono solo le nostre vite ma anche la sua. Oh, mamma, se solo potessi mostrarti i suoi occhi vivaci e la sua determinazione! Sembra così piccola e indifesa ma nasconde tanta forza.
E' la nostra forza.
Credo che questa sarà la mia ultima lettera, almeno per un po'.
Papà aveva ragione: ogni nostra scelta ha un prezzo, lasciami pagare il mio.
Ti voglio bene, spero che un giorno mi perdonerai.
Eloise


Poche righe, forse significative, dirette a chi conosceva una passata faccenda più di quanto Megan potesse saperne nel suo presente.

Silenziosamente Elizabeth si avviò su per le scale.
La risposta della nipote non l'aveva convinta ma non si trattava solo di ciò. La Corvina non aveva considerato che, urlando dalla camera della donna, la sua voce le sarebbe giunta più vicina di quanto sarebbe accaduto qualora si fosse trovata in bagno, lì dove le era stato velatamente ordinato di andare.
Uno scricchiolio avrebbe, infine, riportato l'attenzione della giovane, confusa, alla realtà. Poteva ancora muoversi, ma doveva farlo in fretta.
Il poco tempo che il Fato le aveva concesso sarebbe bastato per memorizzare le oscure parole?
Sarebbero servite?
Tante le domande, nessuno a risponderne.
E se Megan credeva di esser giunta alla fine di quel che ora restavano solo preziosi ricordi, in realtà si trattava solo dell'inizio del suo cammino.


collecting pictures from the flood that
wrecked our home
it was a flood that wrecked this...
... and you caused it.



Bene Megan,
Eccoci giunti alla fine della tua prima quest in rotta verso il tuo destino.
Ti lascio al tuo ultimo post affinché tu possa giocare le tue ultime carte.
Resta in mia attesa, saprai presto quanto poter tornare in gioco.

 
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view post Posted on 19/3/2020, 01:32
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Ocean eyes.

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Nessun rumore parve udire dal piano di sotto. La quiete, severa, s’era abbattuta su Megan ancora una volta. Il silenzio la strinse in una morsa soffocante, il cuore batteva agitato contro il petto in fiamme.
Tornò al proprio posto.
Gli occhi ancora umidi si abbassarono e un profondo respiro colmo di speranza si fece spazio fra le labbra. Poi, le dita spinsero lentamente l’estremità dello scrigno e uno scatto bastò a farla rabbrividire. Tesa come una corda, aspettava di essere recisa definitivamente da un ultimo colpo. Sarebbe presto giunto, era questione di tempo.
Le pupille si strinsero al luccichio improvviso che il riflesso del sole emanò sull’oggetto; sul viso un’espressione totalmente confusa. Non sapeva cosa aspettarsi, eppure non credeva che quel piccolo contenitore potesse nascondere un semplice biglietto. Era incastrato sul fondo, il colore ne segnava il tempo: ingiallito, rovinato ai bordi.
Megan si affrettò ad afferrarlo fra le dita e, una volta stretto, con la mano libera poggiò lo scrigno nel cassetto, proprio dove l'aveva trovato. Le mani tremavano, un moto involontario che non seppe fermare. Rischiò di rompere la carta in due vani tentativi, fino a quando le unghie si infilarono perfettamente sotto ai lembi appiccicosi. La carta dividendosi mostrò ciò che nascondeva: una scrittura delicata, leggera, che Megan seppe riconoscere subito; fra le righe le parole di una figlia alla propria madre.
Riuscì a leggerlo una sola volta e non bastò per comprendere. Una situazione completamente estranea; le parve quasi di sentire la paura e il rimorso che sua madre stava provando mentre scriveva quelle poche righe. L’aria tornò a mancarle e le domande assalirono la sua mente come lo svuotarsi della sabbia all’interno di una bottiglia di vetro.
Non riuscì a frenare le lacrime.
*Cosa significa tutto questo?* le dita strinsero la carta con forza. Si sentì vacillare e per un attimo credette di perdere i sensi. Cosa era successo?
Così, gli attimi vissuti in quella giornata le piombarono addosso. Scene proiettate davanti agli occhi, caos che si allargava a macchia d’olio.
Eccola nel dormitorio alla prime luci dell’alba. La lettera fra le dita e il lungo cammino affiancata da Gazza fino alla Sala Grande. E poi il cielo illusorio diveniva tempesta e il dolore si dilatava davanti agli occhi comprensivi di Peverell e quelli freddi come il ghiaccio di Eleazar Waldegrave. Quest’ultimo era la persona che non avrebbe mai dimenticato.

Un rumore e la realtà riprese forma fra le mura della stanza. Megan appallottolò il biglietto e lo mise in tasca con un gesto istintivo; Elizabeth stava salendo e doveva uscire da lì.
Mossa dalla fretta alzò il cassetto in modo tale da non farlo strisciare lungo il vecchio binario, avrebbe voluto evitare il rumore che poco prima aveva attirato l’attenzione di sua nonna. Lo chiuse e sebbene lo scricchiolio si fece sentire, meno del precedente, sperò che la donna non lo avesse avvertito.
Di soppiatto, così, abbandonò la stanza lasciandola proprio come l’aveva trovata. Serrò la porta con attenzione e allontanandosi dalle scale in prossimità, trovò il bagno.
Allora, abbandonò l'ansia fuori dalla soglia avvicinandosi al lavandino. Di fronte allo specchio, adesso, vedeva per l’ultima volta l’immagine che presto non le sarebbe più appartenuta.




«Where are we? What the hell is going on?
The dust has only just begun to fall...
Spin me 'round again and rub my eyes. This can't be happening.»


 
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