Iniziare la sua nuova vita ad Hogwarts le faceva provare un insieme di emozioni che variavano tra la paura e l'eccitazione. Aveva comprato ormai tutto l'occorrente ed aveva ancora un po' di tempo prima di prendere il treno, così decise di farsi un giro per Londra dato che non l'aveva mai visitata. Non voleva però allontanarsi troppo dalla stazione, aveva timore di perdersi. Era da sola, anzi in compagnia del suo nuovo amico Galileo: un piccolo gatto nero dagli occhi gialli, ancora nella sua gabbietta, ma lui non avrebbe di certo potuta aiutarla se si fosse persa per la città. Rimase quindi nei paraggi della stazione, trascinandosi dietro i suoi bagagli, con un po' di difficoltà. *Forse dovrei restarmene in stazione ad aspettare il treno e basta...* Pensò mentre si rendeva conto che portarsi dietro tutta quella roba sarebbe stato sicuramente faticoso.
Trovò finalmente una panchina libera, non molto lontano dall'ingresso della stazione, era sotto un albero quindi l'ombra la rendeva ancora più invitante e quando si mise seduta fece un bel sospiro di sollievo. Aveva fatto la scelta giusta! Solo che adesso non sapeva come passare il tempo a sua disposizione. Galileo si era assopito alla brezza leggera dell'aria circostante, allora Gwen cercò tra i nuovi acquisti i libri delle lezioni, ma non sapeva quale prendere in mano. Non aveva intenzione di leggere in anticipo quello che avrebbe dovuto poi studiare ad Hogwarts. Continuò così a rovistare invano nei bagagli, alla ricerca speranzosa di qualcosa da fare per intrattenersi.
Il tempo sembrava non passare mai. Aveva preso in mano il libro di incantesimi, sarebbe stata sicuramente una delle prime lezioni che avrebbe voluto seguire, quindi perché non leggere quello? Sfogliò le pagine svogliatamente, all'inizio si parlava di un po' di storia e roba non molto interessante, inoltre Gwen stava leggendo senza concentrazione e di conseguenza non avrebbe assimilato nulla e sarebbe stato solo tempo perso. Non appena se ne rese conto si arrese e ripose il libro tra i suoi bagagli.
Mentre riordinava i libri acquistati quella mattina, udì un CRACK nelle sue vicinanze. Si guardò intorno e vide una ragazza dai capelli rossi e lisci, era molto bella e sembrava aver appena eseguito una materializzazione di ottima qualità. *Complimenti!* Pensò Gwen mentre continuava a guardarla cercando di nascondere la sua ammirazione. La ragazza aveva dichiarato qualcosa che Gwen non riuscì a capire finché non si spaventò di averla vista. Si avvicinò e si mise a sedere al suo fianco:«Io..oh..io stavo s-sbucando fuori da..d-da dietro quell'albero...»Cercò di giustificare la sua apparizzione improvvisa e Gwen pensò che in effetti aveva rischiato moltissimo a materializzarsi in quel modo in un luogo prettamente frequentato da babbani. Aveva ancora le mani nel bagaglio, il che spinse la ragazza appena arrivata ad osservarne il contenuto, che evidentemente la rassicurò:«Per tutti i calzini di Merlino sei una strega anche tu! Mi hai fatto prendere uno spavento, pensavo fossi una babbana.»Gwen fece un piccolo sorriso per l'affermazione, si immaginò per un istante dei calzini blu con delle stelline bianche, spinse il libro nella perfetta posizione in cui lo aveva riposto la prima volta, non erano necessarie modifiche alla scelta iniziale della disposizione, ed alzò lo sguardo verso la ragazza:«Per tua fortuna sì! Hai rischiato molto a materializzarti così.»Gwen però non voleva accusarla di nulla e, anzi, ci teneva a farle i complimenti per l'esecuzione.«Però devo ammettere che l'hai eseguita in maniera eccellente, o mi sbaglio?»Perché in effetti non aveva mai visto nessuno materializzarsi, quindi non era sicura che fosse stata eseguita alla perfezione.«Non ho mai visto una materializzazione dal vivo, non sono esperta. Non sono esperta di niente in realtà, se proprio devo dirla tutta: questo sarà il mio primo anno ad Hogwarts!»Aggiunse con un po' di timore, in fondo stava parlando con una perfetta sconosciuta. Però le sembrava una ragazza a posto, le ispirava fiducia, una qualità che per Gwen era molto rara e con la quale non riusciva mai a rapportarsi.