Il percorso innanzi ai due intrusi era l’ultimo ostacolo che questi avrebbero dovuto superare prima di raggiungere l’Angelo. Trepidante, in uno stato vicino all’estasi, attendeva il momento in cui finalmente avrebbe potuto dar loro il benvenuto, consumato dal desiderio di poter stringere tra le sue luride grinfie i suoi trofei. La vita delle sue vittime era ciò a cui ambiva e non si sarebbe arreso davanti a nulla, pur di sottrargliela. Quella era stata per lui una giornata proficua e da quel momento in poi sapeva sarebbe potuta solo migliorare. La mano del padrone di quei cunicoli si contrasse spasmodica, di oscuro piacere, accarezzata dalle vibrazioni che i passi dell’antimago diffondevano lungo la parete su cui era posata. Lui per primo avrebbe pagato il prezzo della sua scelleratezza.
Le prime trappole che l’Angelo aveva predisposto, non tardarono ad attivarsi. Maurizio era scattato per pochi metri e la sua velocità gli permise di risparmiarsi le prime frustate, ma le piante secche che rivestivano le mura di quel tunnel angusto non furono del tutto clementi con lui. Da quell'involucro di natura secca e appassita dei rami erano scattati come giavellotti, scagliati con una violenza tale che lasciava presumere quali fossero gli intenti di chi le aveva piazzate. Non esistevano allo scopo di ferire, bensì di uccidere, senza pietà alcuna. Lunghe, sottili, rigide ed estremamente appuntite, quattro aste di legno marcio avevano attentato alla vita di Maurizio, con un discreto successo. Una era andata a vuoto, ritraendosi immediatamente, due erano riuscite a colpire di striscio la pelle del Lycan, che per sua natura incassò le escoriazioni senza riportare gravi ferite. Entrambe provenivano dalla sinistra dell'agente, a differenza della prima. Una solcò di poco il fianco corrispondente, lacerando i vestiti, in cui rimase impigliata trattenendolo, e graffiando la pelle fino a procurare una ferita superficiale di un paio di centimetri da cui sgorgò un rivolo di sangue (-4PS). L'altra colpì la spalla, spezzandosi prima di poter penetrare la carne per via della sua fragilità, lasciando comunque sul corpo dell'uomo un segno simile ad una puntura d'insetto (-2PS). La terza, quella che si conficcò nel sedere dell'italiano, fu l'unica che provocò un danno considerevole. La punta di legno affondò per almeno tre centimetri e mezzo nel lato destro del gluteo - dalla sua destra proveniva - scavando dolorosamente i tessuti (-8PS, -3PC). Rimase lì, senza ritrarsi, in attesa di essere rimossa.
Sebbene Ecate fosse pronta ad intervenire, la repentina reazione della parete arborea non le diede modo di difendere il malcapitato. Ciò nonostante le si stava rivelando una ghiotta opportunità di salvare Maurizio da un destino crudele. Le radici alle sue spalle, quelle che prima avevano frustato l'aria nel tentativo di avvinghiarsi a lui, si sviluppavano a velocità moderata in sua direzioni. Silenziose e flessuose come serpenti, avvicinavano la loro preda alle spalle. Si muovevano raggruppate, ma non era difficile contarle: cinque, forse sei, spesse dai tre ai cinque centimetri, erano ormai accostate alle gambe dell'antimago, pronte per costringerlo nella loro morsa. Qualcosa lasciava presumere che quell'intricato sistema a difesa del cunicolo volesse immobilizzarlo per una ragione precisa. In quel quarto di strada percorso dall'uomo potevano celarsi altri tranelli. Le pareti vibrarono, quasi a conferma. Che stesse per scattare l'ennesima trappola?
Maurizio, Ecate, mi scuso infinitamente per il ritardo. Ci sono stati degli intoppi che mi hanno tenuto distante dal computer, ma adesso che sono tornato attivo a pieno regime possiamo recuperare i ritmi precedenti. Oltretutto vi ringrazio per la pazienza.
Lia, ho visto il tuo pm ieri e non ti ho fatto sapere nulla perché la risposta era già pronta ed io ero certo l’avreste ricevuta a breve. Per praticità vi ho detto ciò che c’è da sapere, in questa sede. D’ora in avanti, in caso di ritardi, sarà mia premura avvisarvi in modo tempestivo, ma escludo una mia futura assenza per un periodo di tempo prolungato.
Nel cunicolo vi ritrovate in una situazione spinosa, che non lascia presagire un proseguimento indolore. A voi il compito di destreggiarvi per evitare il peggio, raggiungere ed affrontare l’Angelo.
Prossima scadenza il 02/06/2019 ore 23:59. Per qualunque dubbio, domanda, chiarimento e via dicendo non esitate a contattarmi in pm, sono a vostra disposizione.