L'utimo grido della notte., Privata.

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view post Posted on 26/1/2019, 00:59
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Ricordava poco di quanto era successo dopo l'urlo nella foresta, era diventato preda della disperazione e della rabbia perché per quanto si sforzasse di ricacciare dentro le parole dello specchio aveva raggiunto un punto di non ritorno. Si risvegliò nel fitto della foresta proibita, il respiro mozzato come se avesse un polmone bucato e l'acido dei succhi gastrici nelle narici, aveva vomitato.
Si rialzò a fatica cercando di ricordare quanto appena accaduto, era sicuro di non essersi trasformato...non del tutto almeno, eppure non aveva più cognizione del tempo che era passato. Non faticò a ritrovare la via per uscire dai boschi, si era inoltrato solo per qualche metro e sentiva ancora i rumori della festa in lontananza. Uscito dai boschi si diresse nella strada che poi lo avrebbe portato ad Hogsmeade, le sue convinzioni erano state sbriciolate in due minuti da se stesso che non aveva sbriciolato solo la maschera che portava in Italia, aveva distrutto il fantoccio che Maurizio si era creato per sopravvivere alle ingiustizie della vita.
Lo sguardo dell'Antimago indugiò sul cielo pieno di stelle e ricordò una frase che aveva detto nella villa di Vath, sentendosi molto sciocco a riguardo perché col senno di poi quello era soltanto il vero Maurizio che per un istante era riuscito fuori dal guscio nella quale lo aveva imprigionato.
L'intento del suo riflesso era quello di spronarlo, eppure Maurizio non si era mai sentito così spaesato, cosa avrebbe fatto adesso? Con quale faccia sarebbe potuto ritornare a lavorare come se niente fosse? Non ci sarebbe riuscito, era evidente. Avrebbe dovuto riflettere molto in quel periodo, e poi finalmente avrebbe iniziato ad agire.
Tirò fuori la pipa e vi inserì parte del tabacco che aveva comprato per l'occasione e diede via alla sinfonia di odori e sapori che avrebbe scatenato, anche per camuffare l'odore acido che la gente avrebbe potuto sentire. Mentre cercava di riordinare i pensieri un sorriso spaesato prese forma sul suo viso, mentre avvistava i primi tetti di Hogsmeade in lontananza. Quante cose sarebbero cambiate dopo quella notte?

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Continua dal post dello specchio del ballo :secret:
 
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view post Posted on 27/1/2019, 17:13
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Il vestito da sera era poggiato sul letto, in perfetto ordine e ben stirato, ma più lo guardava e meno voglia aveva di metterlo.
Non era sicura di voler andare a quello stupido ballo; non era sicura di voler partecipare a quella serata commemorativa atta a dimostrare che Hogwarts era stata piegata (per l’ennesima volta) ma non spezzata, che Hogwarts era sempre il posto sicuro che tutti pensavano fosse. La verità era che Hogwarts non era più un posto sicuro da molti anni e continuare a nascondere questa evidenza era un comportamento superficiale. Aveva trascorso gran parte della sua vita tra quelle mura e, per quanto la considerasse Casa, era sempre stato un luogo in cui le forze oscure si annidavano dietro ad ogni angolo, quasi come se le sue mura ne fossero impregnate e fossero talmente sature di quella oscurità da trasudare.
Quanti altri innocenti dovevano morire affinché tutti lo capissero? Non esisteva un posto sicuro nel mondo magico; non più da quando Voldemort aveva intrapreso la strada della supremazia.
Stropicciò l’abito e lo gettò a terra. Non ci sarebbe andata.
Seduta sul letto a braccia incrociate e col viso corrucciato, fissava il vestito accartocciato sul pavimento.
Con un gesto meccanico si alzò, lo raccolse, lo infilò nell’armadio e richiuse l’anta.
Mentre usciva dalla stanza l’occhio le cadde su un pacchetto quadrato, l’incarto verde con il fiocco rosso gli attribuivano il classico aspetto natalizio. Le labbra si piegarono in un sorriso involontario.
Tornò indietro, riaprì l’armadio e prese qualcosa di meno impegnativo del vestito da sera malconcio.

Qualche ora dopo era tra le vie di Hogsmeade; non era stato facile arrivarci, considerando le precauzioni e le barriere antismaterializzazione. Approfittando di una delle ultime passaporte, allestite appositamente per la serata, giunse ai confini del villaggio. Da lì aveva dovuto far controllare la bacchetta a tre posti di controllo diversi e specificare più volte che non era diretta ad Hogwarts (suscitando la curiosità di almeno uno di loro che le aveva chiesto apertamente dove stesse andando), prima di essere libera di vagare per le strade del villaggio.
Le vie innevate erano quasi deserte, di tanto in tanto si vedeva una luce filtrare da qualche finestra; ad accompagnare i suoi passi il crepitare della neve sotto le scarpe.
Avvolta nel cappotto e un po’ infreddolita si era infine seduta su una panchina nella piazzetta dalla quale si diramavano le varie stradine. Non sapeva dire da quanto tempo era lì, iniziava a pensare di aver fatto una grossa stupidata.


 
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view post Posted on 21/2/2019, 19:12
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Maurizio continuava a scendere per la strada perso nei suoi pensieri, eppure qualcosa stava cambiando dentro di se, continuava a ripensare sempre e continuamente alla stessa cosa, eppure le parole del riflesso sembravano risuonare sempre meno stupide e sempre più sensate nella sua testa, stava perdendo il senno?
Eppure nonostante tutto provava a ricacciare dentro tutti quei pensieri, non era pronto ad affrontare una verità così tosta, più di tutte non riusciva ad affrontare la parte di verità che riguardava la vita passata, senza rendersene conto aveva sul serio vissuto "sopra le righe" tutto il tempo senza nemmeno rendersene conto. Per anni aveva accusato l'Italia di essere la parte "cattiva" della situazione e se invece fosse stata la comunità stessa ad essersi spinta troppo oltre? Sotto questo punto di vita Rhaegar poteva anche averci visto lungo quando lo aveva declassato, uno così come Auror avrebbe fatto soltanto danni.
"Rgh,NO!"
In un moto di rabbia iniziò a combattere questo pensiero interno a se stesso, era stato tradito dall'Italia e da Rhaegar, da quel momento si sarebbe ripreso la vita in mano in un modo o nell'altro e avrebbe iniziato a vivere a modo suo (Parte "Let it Go" in sottofondo :secret: ).
Senza rendersene conto era arrivato al centro di Hogsmeade, la pipa ancora salda tra le mani e ancora un bel po' di kilometri di distanza da casa sua, avrebbe dovuto riuscire dall'altro lato del paesino per poi raggiungere il limitare della foresta.
"Ok, a partire da oggi si cambia registro, si vive la vita a mille...seguirò i miei ideali."
Se lo era ripetuto talmente tante volte in testa che improvvisamente i pensieri erano diventati parole, fortunatamente non v'era nessuno nei dintorni, anche se...

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view post Posted on 23/3/2019, 20:28
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Forse non era stata una buona idea. Era questo il pensiero che continuava a ronzarle in testa mentre sostava sulla fredda pietra di quella panchina.
Aveva ricominciato a nevicare, i fiocchi scendevano lenti, danzando nell'aria sospinti dal vento. Aprì il palmo della mano sinisra per raccogliere alcuni di quei piccoli cristalli candidi. Restavano lì pochi secondi, prima di tornare ad essere delle semplici e banalissime gocce d'acqua, ma era comunque bello guardarli.
Era stata decisamente una pessima idea, i festeggiamenti ad Hogwarts sarebbero durati fino a tardi, probabilmente sarebbe rimasta lì per delle ore, a contemplare fiocchi di neve sciogliersi al calore della sua mano.
Asciugó il palmo sul lembo del cappotto e si alzò, ma non sapeva esattamente dove andare. Forse sarebbe tornata semplicemente a casa, conscia di aver fatto la più grossa stupidata dell'anno.
Dopo essersi guardata intorno, più che altro per orientarsi, individuò una figura in lontananza.
Era difficile riuscire a capire chi fosse, era ancora troppo lontano e la luce emanata dai lampioni non era sufficiente a farle distinguere i lineamenti del viso. Ma più si avvicinava e più la sagoma acquisiva tratti distintivi. L'aveva già riconosciuto, ma ne ebbe la piena certezza solo dopo aver udito la sua voce.
Con entrambe le mani nelle tasche del cappotto, mosse qualche passo in sua direzione, andandogli incontro

-Fai l'elenco dei buoni propositi per l'anno nuovo?- esordì con tono chiaramente ironico. Aveva captato solo l'ultima parte della sua frase ed era stata la prima cosa che le era venuta in mente.



Edited by Trhesy - 24/3/2019, 00:00
 
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view post Posted on 12/4/2019, 17:55
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Certo che in effetti urlare al mondo intero le proprie intenzioni non era per niente una buona idea, un po' come quando i cattivi nei film decidono di rivelare il proprio piano malvagio giusto prima di venire sconfitti.
Fortunatamente per l'Italiano non era questo il caso, la persona che aveva sentito il proprio discorso era Trhesy, la ragazza che aveva conosciuto proprio alla fine dell'ultimo ballo di Hogwarts che aveva frequentato.
Si voltò leggermente confuso salvo poi ridere, sollevato.
"Nah, lascia perdere.
Avrebbe continuato con un "non capiresti" ma si rese conto che sarebbe stata una frase molto inopportuna, del resto non la conosceva ancora, certo si erano scritti un paio di volte, ma ovviamente non poteva dire di conoscerla come le sue tasche. In effetti la prima cosa cui aveva pensato era proprio il loro ultimo scambio, in cui la ragazza le aveva regalato alcuni libri.
"Hey! Non ho mai avuto modo di ringraziarti per quei libri, speravo di offrirti qualcosa al ballo ma...come mai non c'eri?"
La domanda fluì naturalmente, in effetti non l'aveva mai pensata. Subito dopo aver chiesto continuò. con il dovuto ringraziamento.
"Beh, grazie!"
Forse l'Italiano avrebbe preferito raccontarle cosa aveva appena detto allo specchio e ringraziarla anche per quello, non se ne era reso conto, eppure era l'unica cosa che fino a quel momento gli aveva dato motivo di restare in superficie e non gettarsi nel lago di oscurità che sembrava volerlo affogare da quando era nato.

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view post Posted on 7/5/2019, 15:32
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Maurizio doveva essere molto preso dai suoi pensieri, le fu chiaro nel momento in cui vide, solo per un secondo, l’espressione stupita sul suo volto. Gli sorrise, avvicinandosi.
Aveva liquidato la sua battuta con la frase tipica di chi vuole accantonare rapidamente un discorso scomodo; era evidente che aveva dei tarli molto insidiosi per la testa, ma non era da lei indagare troppo sulle faccende personali altrui.
Ci pensò egli stesso a cambiare argomento, cosa che le risparmiò il doversi scervellare troppo.

-Sai che ai balli scolastici c’è l’open bar, si?- la sua era ovviamente una domanda retorica condita con molta ironia, cosa che venne enfatizzata da una breve risata.
-In realtà era molto indecisa se andare o meno al ballo. Ma dopo quello che è successo non m’andava proprio di partecipare ad una simile farsa- il suo commento era stato particolarmente severo, ma era ciò che pensava in quel momento. Forse era ancora troppo presto per lei per vederla in altro modo; aveva già vissuto una situazione analoga pochi anni prima, con il “Dio delle Rune”, e sapeva fin troppo bene che non sarebbe cambiato niente.
-Mi sono persa qualcosa di interessante?- chiese infine; una domanda come un’altra, per rompere il ghiaccio.
Le mani, ancora nelle tasche del cappotto, tastavano i contorni del pacchetto che aveva portato con se. L’incarto era stato strappato da un Auror, ad uno dei posti di blocco, che aveva ritenuto sospetto un pacchetto natalizio a poche ore dal Natale. Quando egli si offri di ripararlo lei rifiutò, ribadendo che l’avrebbe fatto da sola, ma così non fu. Aveva deciso di fare a meno dell’incarto e tenere solo il fiocco rosso.

-In realtà il motivo per cui sono venuta fin qui è perché volevo darti una cosa- ammise guardandosi attorno per assicurarsi che non ci fossero Auror impiccioni nei paraggi.

 
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view post Posted on 17/5/2019, 11:10
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Maurizio Pisciottu ◆ 27 anni ◆ Antimago - Lycan

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Maurizio sapeva che se si fossero mai reincontrati prima o poi il discorso sarebbe uscito nuovamente. Non sapeva molto sulle donne, in ventisette anni si era limitato al "io, tu sesso!" abbastanza barbaro e retrogrado come pensiero, ma finché stava bene a entrambi era quasi perfetto. Comunque, per quel poco che sapeva sulle donne era sicuro che la loro curiosità e memoria erano impareggiabili, in particolare quando le persone non stavano bene. Ma era lieto che, almeno per il momento, avessero accantonato quel discorso; gli erano successe talmente tante cose in quel periodo che si sentiva la testa esplodere.
Non riuscì nemmeno a rispondere alla battuta, si limitò a un sorriso, perché la frase successiva lo spiazzò, si sentiva talmente tanto distante dal mondo di Hogwarts che il pensiero che Trhesy aveva preso parte alle difese di Hogwarts non lo aveva sfiorato nemmeno. Diede un profondo tiro alla pipa ed espirò.
"Tu c'eri."
Sentenziò, era un po' un pensiero ad alta voce.
"Com'è stato? Come stai?"
Pronunciò le due domande come se con la seconda volesse correggere la prima, quando si parla con dei ragazzi è l'ultima domanda che viene in mente, come se si desse per scontato che le giovani menti possano dimenticare in fretta, e invece molto spesso è proprio quello che vogliono sentirsi dire.
"Un falò dei buoni propositi e uno specchio che non ho ancora ben capito a cosa servisse."
In effetti l'utilità di quello specchio qual era? Chiunque avesse pensato fosse una buona idea era proprio uno scemo.
All'ennesimo dono della ragazza alzò involontariamente un sopracciglio, ancora una volta si chiese perché, ma la curiosità sembrava sopraffarlo.
"Dillo che vuoi comprarmi perché lavoro al Ministero. HA!
Disse cercando di alleggerire un filo la tensione, forse non si sarebbero mai dovuti incontrare quella sera, ognuno aveva i propri cupi pensieri e non sempre rivelarli era una buona idea.

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view post Posted on 5/6/2019, 17:51
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Era stata poco riflessiva; quando aveva esternato i motivi per cui non era andata al ballo non aveva pensato all'effetto che le sue parole avrebbero avuto su Maurizio. Quel "tu c'eri" fu come una doccia gelata. Si limitò a guardarlo, senza mutare espressione, non sapendo cosa dire e come dirlo. Dopo un lungo momento annuì.
-È stato rapido- commentò con tono piatto.
-E sto bene!- Le era uscito con fin troppo entusiasmo; un entusiasmo che risuonava molto forzato, ma che non rendeva le sue parole false. Stava bene, almeno dal punto di vista fisico -Al San Mungo ti danno delle robe fantastiche, viene voglia di farsi bombardare ogni giorno.- aggiunse scherzando, con l'intento di sdrammatizzare la situazione. Non le andava di affrontare quell'argomento. Non le andava di esternare le sue incertezze e le sue debolezze di fronte ad una persona che stava ancora imparando a conoscere.
-Sto bene- Ribadí con maggiore serietà, marcando quel concetto con un cenno affermativo del capo. Stava bene davvero. Voleva stare bene. Doveva state bene.
Aveva vissuto situazioni ben più gravi, era sopravvissuta a situazioni ben più gravi. Cosa c'era di diverso questa volta? Niente, assolutamente niente; quindi stava bene.

-Mmmh, falò, specchi. Sembra una cosa...- non riusciva a trovare un termine positivo per descrivere quello scenario e quindi optò per ciò che le suggeriva il cervello. -...noiosissima- ridacchió grata del fatto che la conversazione si era spostata su un argomento diverso.
Infine tirò fuori la scatolina dalla tasca; aveva come l'impressione che Maurizio fosse un tantino a disagio per quella situazione, un'eventualità che non aveva preso in considerazione fino a quel momento.

-Eh si, mi hai beccato!- aveva ancora il pacchetto tra le mani, diede un po' di volume al fiocco, che nella tasca si era un po' appiattito e glielo porse.
-È un piccolo pensierino- si stinse nelle spalle -cosi ti ricorderai di me-



Nel pacchetto c'è:
Bracciale Celtico: Realizzato in cuoio e intarsiato con un motivo celtico; colore nero/mogano (2PS, 2PC, 2PM) :fru:


Edited by Trhesy - 5/6/2019, 19:07
 
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