Tracce sulla neve, Missione Auror - Aiden

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view post Posted on 16/5/2020, 19:22
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Il Fato

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Congedatosi, l’Auror si diresse verso l’atrio dell’ospedale. Le sue congetture erano lecite e, considerando i dati a sua disposizione, quasi inevitabili. Da buon investigatore aveva dato spazio alle ipotesi più plausibili, ma non per questo errate. Poteva essere una buona strada e valeva la pena percorrerla.
Aiden visualizzò perfettamente l’ingresso della Farmacia di Misurino e si materializzò esattamente davanti la vetrina principale. L’aria che si respirava a Diagon Alley era intrisa di castagne; una tenera vecchietta le arrostiva e le vendeva in dei sacchetti color burro, il suo chiosco provvisorio era situato tra il negozio di Accessori per il Quidditch e Mondomago, ma quel profumo aveva invaso tutta la via principale arrivando fino alla scalinata della Gringott. Un piccolo capannello di clienti era in attesa del succulento sacchetto.
L’intera via era abbastanza affollata, come sempre d’altronde, e dato il continuo via vai di gente la neve era stata spalata e rimossa dai margini delle strade. Si respirava un clima sereno e tranquillo, il vociare della gente era ridotto ad un allegro brusio.



Scadenza: 19/05/2020 ore 23:59
 
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view post Posted on 17/5/2020, 13:47
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Aiden Weiss

Tracce sulla Neve

▿▿▿


I am the Sword in the darkness. I am the Watcher on the walls. I am the Fire that burns against the cold, the Light that brings the dawn, the Horn that wakes the sleepers, the Shield that guards the realms of men.
George Martin, A Clash of Kings


Un suono, il tipico crack della Smaterializzazione, e pochi attimi dopo si ritrovò davanti alla meta da lui stabilita. Il Misurino apparve dunque sulla sua visuale e l’Auror non poté fare a meno di far vagare lo sguardo qua e là - prima nel circondario per studiare le persone che affollavano la strada, poi la pavimentazione - dando così inizio alle proprie ricerche.
Aveva a che fare con un oggetto piccolo, rotto per di più, che poteva essere ovunque da lì a Nocturn Alley, eppure il rosso non si demoralizzò, semmai cercò di appellarsi a quanta più pazienza possibile e procedendo nel proprio intento. In quello che era il proprio bagaglio culturale in fatto di magia, l’uomo sapeva di non potersi avvalere dell’incantesimo di Appello, dato che non vi sarebbe stato modo poi di risalire facilmente al luogo in cui era stato lasciato l’orecchio; tuttavia vi era una cosa che poteva fare, avvalendosi dell’unico senso che avrebbe potuto aiutarlo in quella ricerca: poteva quindi potenziare la propria vista affinché potesse scorgere quanti più indizi possibili. Ovviamente conosceva il prezzo che l’incantesimo avrebbe riscosso una volta terminato il suo effetto, eppure sentiva di non poter fare diversamente.
Con ancora la bacchetta in mano, l’Auror cercò di piazzarsi nel punto che collegava il Misurino con il negozio per gli accessori del Quiddich, per poi puntarsi la bacchetta verso gli occhi blu. Avrebbe prima provato a cercare nella zona che collegava i due negozi citati dal povero Jonathan, poi sarebbe sceso fino nell’oscura Nocturn Alley. Weiss, dunque, si concentrò affinché la propria volontà e decisione andassero a beneficio del proprio intento, sancendo quello che era il proprio volere nel rendere la propria vista acuta. Tentò - ovviamente - nell’imprimere quanta più potenza magica possibile affinché potesse, in un qualche modo, cercare di estendere un poco la durata dell’incantesimo.
Quando poi si sentì pronto, allora la voce dell’Irlandese avrebbe scandito a chiare lettere e con decisione la formula magica: «Galileius!»
Doveva essere certo che l’orecchio non fosse lì in zona se proprio doveva indagare nella parte più malfamata di Diagon Alley. Attese dunque il tempo necessario per constatare se l’incantesimo fosse andato a buon fine.


▵▵▵

ps: 228 | pc: 172 | pm: 189 | exp: 33.5


Inventario

• Bacchetta in legno di biancospino, piuma di Ippogrifo, 12 pollici e mezzo, flessibile;
• Distintivo Auror [Agganciato al maglione, nascosto dal cappotto.];
• Anello e ciondolo d'argento;
• Cinturone d'argento con incastonate Perla del Mistero e Punto Luce Corpo;
• Bracciale Celtico originale;
• Orecchie Oblunghe [Tasca sinistra del cappotto.];
• Cappello del Falco;
• 1 x Polvere Buiopesto Peruviana [Tasca destra del cappotto.];
• 1 x Fiala di Essenza di Purvincolo [Tasca superiore del cappotto.];
• Orecchie Oblunghe rotte - ritrovate sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.];
• Braccialetto con una civetta - ritrovato sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.].

Incantesimi Conosciuti

• Classe I, II, III, IV complete, esclusi i proibiti;
• Proibiti appresi: Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Paraclaudo e Nebula Demitto (Classe V);
• Classe VI appresi: Incarceramus;
• Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.

Vocazione: Occlumante Apprendista.


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view post Posted on 18/6/2020, 19:32
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L’incantesimo funzionò perfettamente, in un primo momento la vista di Aiden si fece sfocata, ma poi divenne sempre più nitida e cristallina. Era sorprendente, era come se fino a pochi minuti prima avesse avuto un velo che gli impediva di cogliete particolari ora distinguibili. Riusciva a leggere distintamente scritte che prima apparivano sfocate, riusciva a vedere i piccoli ragni che aspettavano le loro prede sui fili delle ragnatele penzolanti dai tetti delle case. Riusciva persino a scorgere le rughe sul volto della venditrice di castagne, nonostante questa fosse a qualche metro di distanza, e il Falce caduto a terra ad un cliente e che ora si trovava accanto alla ruota del carretto. Eppure nulla di interessante attirò l’attenzione dell’Auror.
Avrebbe potuto spostarsi in lungo e in largo per la via di Diagon Alley, non c’era traccia dell’orecchio perso da Jonathan né di qualsiasi altra cosa che potesse essere collegata al caso che stava seguendo.

-Giovanotto! Cerca qualcosa?- la vecchia signora sventolò la mano con garbo, avendo notato la presenza di Aiden -Una caldarrosta?- lo invitò infine a servirsi al suo chiosco. Intanto l’effetto dell’incantesimo stava già svanendo e la vista di Aiden divenne più sfocata, specialmente nel distinguere oggetti lontani.



L’incantesimo ha avuto effetto, ma non hai trovato nulla. Considerando che l’incantesimo dura pochi secondi l’effetto è già svanito e la vista è un po’ sfocata.
Come sempre hai piena libertà di azione. Per dubbi scrivimi per MP

Scadenza: 22/06/2020 ore 23:59
 
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view post Posted on 22/6/2020, 17:00
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La vista si fece più acuta pochi attimi dopo e fu come avere la vista da falco: poteva notare dettagli che normalmente sfuggivano all’occhio umano, specialmente a certe distanze. Ad ogni modo nulla di rilevante arrivò alla sua attenzione e dell’Orecchio Oblungo di Jonathan non vi era traccia; poteva solo continuare a cercare fino a Nocturn Alley come più volte aveva supporto, ma prima di procedere si sarebbe concesso qualche secondo in più per riprendersi dall’effetto avverso che l’incantesimo causava. La vista, infatti, si era fatta sfocata e faticava a distinguere le sagome in lontananza.
Poco prima che l’incantesimo andasse a scemare, l’Auror aveva udito la voce di una donna anziana chiamarlo, probabilmente la stessa vecchietta che aveva visto al suo arrivo intenta a vendere delle caldarroste ai passanti. L’Irlandese colse l’occasione per poter domandare alla signora se aveva visto o sentito qualcosa riguardo all’aggressione di Jonathan, così che potesse farsi un’idea più precisa e procedere in maniera più certa.
Si avvicinò dunque lentamente, cercando di fare attenzione con quella sua momentanea condizione; e qualora vi fosse riuscito, senza inciampare o urtare qualcuno, l’Auror fissò l’anziana. «La ringrazio ma sono in servizio.» declinò gentilmente con un sorriso cordiale. Dopodiché estrasse con la sinistra il proprio Distintivo e lo mostrò. «Non la tratterrò più del dovuto, madame, ma vorrei chiederle se ha notato o sentito qualcosa di strano ultimamente. Un’aggressione, per la precisione, verso un giovane ragazzo.» Una breve pausa, poi riprese cercando di dare una descrizione di Jonathan: di circa diciassette anni, alto, con i capelli scuri ma corti. «Stava andando al negozio per gli accessori di Quiddich e dal Misurino. Le dice nulla?»


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La descrizione di Jonathan l'ho trovata in uno dei primi masteraggi. Spero non sia un problema.
 
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view post Posted on 4/10/2020, 17:16
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Con estrema cautela Aiden si avvicinò al chiosco; la visibilità non era delle migliori, ma riusciva a percepire le ombre dei passanti, i profili delle case e il piccolo baldacchino dal quale proveniva un profumino invitante. La vecchietta guardò il giovane con espressione neutra, la visione del distintivo non le suscitò nessuna reazione, ma capì che non avrebbe venduto la sua mercanzia a quel giovanotto.
-Aggressione? A Diagon Alley?- rise di gusto -Se ci fosse stata sarebbe pieno di agenti, non le pare?- L’osservazione non faceva una piega. -È forse quello lì- aggiunse indicando un ragazzo alto con un cappotto quadrettato ed un capello verde smeraldo con dei lunghissimi paraorecchie. La vista di Aiden stava già tornando alla normalità, per cui non fu difficile per lui individuare il giovane mentre usciva da misurino per dirigersi verso la vetrina di Accessori di prima qualità per il Quidditch dove erano ben esposte le scope di ultima generazione. -O forse quell’altro?- Aggiunse la vecchia indicando un altro ragazzo.
-È come cercare un ago in un pagliaio, qui è pieno di ragazzini che entrano ed escono dai negozi. È impossibile ricordarli tutti. Cosa cerca esattamente?- Forse quella donna aveva veramente visto qualcosa di interessante, bastava fare le domande giuste; o forse non sapeva proprio niente e l’Auror stava solo perdendo tempo. Su una cosa però l’anziana signora aveva ragione: se il misfatto fosse avvenuto a Diagon Alley sarebbero arrivate notizie al Quartier generale, forse il luogo dell’aggressione era un altro.



Riprendiamo l’indagine. Puoi scegliere di interrogare la vecchia, o dirigerti altrove. Come sempre sei libero di muoverti come preferisci.
La vista sta tornando normale.
Per dubbi mandami un Mp.
 
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view post Posted on 7/10/2020, 15:13
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Non mostrò alcun tipo di reazione, nemmeno la più microscopica traccia di disappunto dinanzi la risposta della donna: dopotutto chiedere era lecito, oltre che doveroso come nel suo caso, dato che non si sapeva mai cosa avrebbero potuto rispondere le persone nonostante la scontatezza dei fatti. Passivo, dunque, l’Auror annuì in maniera impercettibile, ma scosse la testa quando la donna cercò di indicargli due ragazzi come per fargli capire che Diagon Alley era piena di gente con un itinerario come quello appena descritto e la cosa si estendeva anche alla fisionomia degli avventori. Non aveva tutti i torti, tuttavia aveva giusto il tempo per un’ultima domanda, forse anche quella scontata ma tanto valeva provarci lo stesso.
Estrasse il braccialetto femminile con il ciondolo della civetta che aveva trovato nel vicolo di Hosmeade, per poi mostrarlo alla donna. «Ha mai visto un oggetto simile? Magari da un cliente...» sospirò, strabuzzando appena gli occhi nel disperato tentativo di riprendersi del tutto dagli effetti dell’incantesimo visivo.
Iniziava davvero a sospettare che tutto si fosse svolto a Nocturn Alley: in una zona così malfamata era assai raro che qualcuno si prendesse la briga di avvisare le autorità in caso di aggressioni o quant’altro, ma - anzi! - era più probabile che chiunque si fosse azzardato a farlo avrebbe avuto cara la pelle. Non aveva altra scelta, però, se non addentrarsi proprio a Nocturn Alley per accertare i propri timori e le proprie teorie.
Se la donna non fosse stata in grado di fornire alcuna risposta al Mago, Aiden si sarebbe così congedato con garbo e diretto a passo felpato verso la zona più oscura di quel sobborgo magico.


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view post Posted on 17/11/2020, 17:41
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L’anziana donna si sporse leggermente per osservare meglio l’oggetto; la sua vista non era più quella di un tempo. Anche se l’oggetto che le era stato mostrato non era tanto piccolo, volle comunque indossare gli occhiali che portava appesi al collo. Inforcate le lenti dalla montatura color ruggine osservò nuovamente il pendente a forma di civetta.
-Si, ne ho visto uno così. Sembra proprio il bracciare di Wendy!-
la sua vista poteva anche aver subito un calo con l’avanzare dell’età, ma la sua memoria era ancora intatta.
-Wendy Cooper la figlia di Arthur-
Quel nome Arthur Cooper suonava familiare ad Aiden; doveva averlo già sentito da qualche parte, ma non si ricordava dove. -Va ancora ad Hogwarts, ma è all’ultimo anno, ogni tanto passa dal mio chiosco. È una ragazza così a modo- aggiunse sfilandosi gli occhiali
-Pensa che le sia successo qualcosa?- il tono della donna si fece preoccupato, era evidente che nutriva affetto per quella ragazza -Ma non è detto che quel bracciale sia suo, vero? Altre ragazze potrebbero averlo uguale. Forse lo ha soltanto perso- il pensiero che alla giovane Wendy potesse essere successo qualcosa era angosciante per la strega, tanto che sentì il bisogno di trovare altre spiegazioni per evitare di pensare al peggio.

 
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view post Posted on 20/11/2020, 14:39
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Il mistero si infittiva.
La fronte si aggrottò sempre di più con aria grave, mentre assimilava di mano in mano le parole dell’anziana signora. La mente venne proiettata nuovamente in quel vicolo ad Hogsmeade e ripensò ai punti specifici in cui aveva ritrovato gli oggetti poco dopo che Jonathan venisse portato al San Mungo; il pezzo delle Orecchie Oblunghe era stato infine collegato al ragazzo, ma il braccialetto con il pendente della civetta era rimasto avvolto nel mistero… fino a quel preciso momento.
Se la donna non si sbagliava, se il possessore di quel ninnolo era veramente quella Wendy Cooper, l’ennesima studentessa tirata in ballo, allora c’era sicuramente più di un collegamento tra il caso di Jonathan e quello della ragazza. Nello shock di quanto aveva subito, il giovane non aveva fatto altro che ripetere “L’orso ha mangiato la civetta”, il che ora suonava decisamente più inquietante.
«Madame, può essere qualsiasi cosa...» mentì in tono pacato, pur di non allarmarla più dello stretto necessario. Dubitava seriamente che l’avesse smarrito in un vicolo decisamente fuori mano per uno studente e a ridosso di un muro, benché in mezzo alla neve. Abbozzò un mezzo sorriso, per rassicurarla, ma la prese a braccetto con l’intento di prendere pochi passi di sicurezza dal resto della clientela. «Ho bisogno che mi faccia un grandissimo favore, signora...» prese a sussurrare a mezza voce. Lasciò la frase momentaneamente in sospeso, sperando di udire il nome della donna. Aveva seriamente bisogno di velocizzare le indagini e non poteva di certo cercare il signor Cooper, benché quel nome gli era sembrato familiare ma impossibilitato a ricordare dove l’aveva udito, perciò aveva bisogno del supporto dell’anziana. «Deve far arrivare un gufo ad Arthur Cooper il prima possibile. Gli dica di attendere il ritorno dell’Auror Weiss davanti la bottega di Olivander e di non andarsene finché non l’avrò raggiunto. Se sua figlia ha davvero perso il prezioso, allora vedrò di restituirglielo. Nel caso appartenga ad un’altra ragazza, farò in modo di scusarmi per averlo scomodato. Ma nell’ipotesi peggiore, Madame, mi creda: farò il possibile.» Le mise qualche soldo in mano, quel tanto da coprire il costo di una porzione di caldarroste. «Dia al signor Cooper un po’ di quelle sue delizie. Con i miei omaggi ovviamente.» Abbozzò un piccolo sorriso incoraggiante, sperando che gli tornasse in mente dove aveva sentito quell’Arthur Cooper; poteva essere utile, o forse no, ma in ogni caso ogni informazione avrebbe avuto il giusto peso al momento opportuno.
Prese congedo dalla donna e si affrettò il passo verso Nocturn Alley.
Non c’era più tempo da perdere, non se la propria teoria era esatta: forse Jonathan aveva davvero visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere, forse aveva visto cos’era successo alla proprietaria del bracciale, che si chiamasse Wendy o meno; a quel punto sì che avrebbe acquisito un senso quell’orso ha mangiato la civetta.


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view post Posted on 1/12/2020, 21:03
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-Ma...!- esclamò la donna nel sentire la richiesta dell’Auror; ma infine si limitò ad annuire chiudendo nel palmo le monete.

Le vie di Nocturn Alley erano più cupe di quella della vicina Diagon, varcato il vicolo stretto che separava i due quartieri, si veniva quasi catapultati in un mondo a parte. Neppure la neve sembrava dare lustro a quel luogo; accatastata ai lati della strada aveva perso il suo naturale candore, acquisendo delle venature marroni e giallastre. La cosa che più di tutte colpiva i sensi era l’odore pungente di muschio e zolfo, che andava a sostituire la fragrante dolcezza delle caldarroste.
Persino i suoni erano diversi, non c’era la risata allegra dei bambini a risuonare nell’aria, ma lo squittio dei topi e il gracchiare di un corvo appollaiato sulla sporgenza di un tetto rotto.
Il corvo prese il volo sbattendo le ali rumorosamente.
Avanzando lungo la via principale Aiden ebbe l’impressione di essere osservato; fosse c’era qualcuno nascosto in fondo al vicolo alla sua sinistra, ma non c’era abbastanza luce per riuscire a discernere tra la sagoma di un ammasso di rottami accatastati sapientemente e una figura umana. Eppure qualcosa si mosse.

 
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view post Posted on 7/12/2020, 14:10
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Nel momento stesso in cui varcò la soglia che divideva Diagon Alley da Nocturn Alley, Aiden Weiss scacciò via ogni pensiero o deduzione dalla mente e tentò di portare i propri sensi in allerta in quella che era la loro capacità massima. Era fondamentale restare vigili e ricettivi nei confronti di eventuali pericoli nascosti nell’ombra di quella zona malfamata, se non voleva ricevere spiacevoli sorprese riservate a quelli come lui; e anche se il proprio Distintivo era nascosto sotto al giubbotto, l’Auror non poteva di certo escludere che qualcuno potesse conoscere la sua faccia. Non doveva correre rischi inutili, lo sapeva, gli era stato insegnato bene e Rhaegar stesso avrebbe voluto che un proprio agente fosse cauto piuttosto che sconsiderato.
Procedette con la fidata bacchetta serrata nella mano dominante, mentre lo sguardo sfilava in ogni direzione e pertugio visibile al proprio sguardo attento e muovendosi il più possibile con il consueto passo morbido e appena percettibile, benché la propria stazza. Nonostante gli odori che dominavano in quella zona oscura, Aiden prestò molta attenzione ai rumori e ai movimenti: lo squittio dei topi e il gracchiare di un corvo nelle vicinanze non furono rilevanti per lui, né lo preoccuparono in alcun modo, tuttavia - benché non ebbe modo di distinguere bene le ombre del circondario - si sentiva osservato e colse un movimento indefinito.
Assottigliò lo sguardo verso la direzione in cui gli era sembrato di scorgere quello spostamento, sperando di riuscire a mettere maggiormente a fuoco la propria vista, mentre richiamò a sé tutta la propria concentrazione. Svuotò la mente da ogni tipologia di distrazione e titubanza, poiché non vi era spazio per l’incertezza o il timore, ma soltanto la decisione e la volontà di ciò che andava fatto per salvaguardare la propria sicurezza. Nella propria decisione il Mago decretò con zelo l’editto da raggiungere: individuare ogni possibile presenza nelle vicinanze, affinché nessun individuo potesse coglierlo di sorpresa, visibile o invisibile. Puntò la bacchetta verso la direzione in cui gli era parso scorgere il movimento e impresse tutta la propria concentrazione e potenziale magico all’interno della propria diletta, affinché potesse espellere dalla propria punta una serie di fili che si sarebbero agganciati a chiunque fosse nei suoi pressi. Adorava quell’incantesimo, si sentiva affine ad esso poiché gli permetteva di tenere sotto controllo la situazione a proprio favore, e lui bramava oltre ogni misura essere il dominatore assoluto.
Quando si sentì pronto, fece in modo che la propria concentrazione unita alla volontà e decisione, guidassero la propria magia ad agire come desiderava ed immaginava, liberando quelli funicelle che aveva scolpite nella mente. Homènum Revèlio! scandì nella propria mente, avvalendosi della forma Non Verbale, con dovizia e con i giusti accenti, affinché la formula attivasse la magia in tutto il suo splendore e potenza. Sperò, ovviamente, che la Fortuna fosse dalla sua quel giorno, perché ne valeva della missione stessa.


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Anche se non del tutto specificato, è da considerarsi a livello ipotetico.
 
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Ci sono situazioni in grado di mettere alla prova il temperamento di un mago, di certo Aiden era addestrato a rispondere in un certo modo di fronte ad un potenziale pericolo e Nocturn Alley rappresentava quello, un luogo pieno di pericoli.
In quelle strade ogni rumore, ogni movimento veniva percepito con un pathos maggiore rispetto al normale, come se da un momento all’altro potesse succedere qualcosa di spiacevole. Forse era tutta colpa del pregiudizio, quel luogo aveva una cattiva reputazione, era malfamato e pericoloso; forse era la scia lasciata dall’uso della magia oscura che veniva perpetrata tra quelle mura che rendeva l’atmosfera cupa e lugubre. O forse era solo suggestione.
Aiden mise mano alla bacchetta, si sentì un forte crepitio seguito dal rumore di oggetti metallici che impattavano sul suolo ripetutamente. La sua bacchetta vibrò per un secondo nella direzione del rumore, poi nulla. Un gatto nero sfrecciò alla sinistra dell’Auror scappando via spaventato, probabilmente era stato lui a far cadere i calderoni generando quel frastuono. L’Homenum Revelio non svelò nessuna presenza umana nel vicolo; anche ammesso che ci fosse stato realmente qualcuno era scappato prima di poter essere individuato.
Cosa stava cercando realmente Aiden in quelle strade: un colpevole? Una scena del crimine? Risposte?
Era realmente quello il luogo in cui tutto aveva avuto origine? Forse da qualche parte c’era l’orecchio che completava il manufatto Weasley appartenuto a Jonathan. Ora che ci pensava, il gatto aveva in bocca qualcosa quando gli era sfrecciato di fianco

 
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view post Posted on 5/2/2021, 14:55
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

Tracce sulla Neve

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I am the Sword in the darkness. I am the Watcher on the walls. I am the Fire that burns against the cold, the Light that brings the dawn, the Horn that wakes the sleepers, the Shield that guards the realms of men.
George Martin, A Clash of Kings


Lasciò che la magia facesse il suo corso, affinché riuscisse a favorire il Mago in quella sua ricerca di risposte, evitando di incappare in guai che avrebbero potuto o meno rallentarlo lungo il percorso. Aveva agito in maniera previdente, nulla di più e nulla di meno, rispondendo a quel movimento che gli era parso di scorgere, ritrovandosi però con il tonfo di qualche calderone e un gatto che corse via passandogli accanto.
Eppure l’Homenum Revelio non rilevò nessuna presenza umana, perciò dovette supporre che l’artefice di quel frastuono fosse stato lo stesso felino che… Ora che ci pensava bene, gli era parso di averlo visto con qualcosa in bocca mentre gli passava accanto, e se in quel posto vi era la remota possibilità di ritrovare il secondo Orecchio Oblungo di Jonathan, allora doveva accertarsi che nemmeno un gatto curioso potesse portarlo via chissà dove, cancellando ogni possibile traccia.
Scattò come una molla, deciso a fermare quel felino e accertarsi che fosse un semplice topolino appena cacciato e non l’oggetto che voleva ritrovare a tutti i costi. Gli corse dietro, con quanta velocità possibile, e - solo e soltanto quando fu a portata e con una visuale buona - l’uomo puntò la bacchetta contro la bestiola, il braccio ben disteso e perpendicolare rispetto al busto. Aveva provveduto a concentrarsi durante quel strano inseguimento, desiderando ottenere un vero e proprio indurimento dell’aria circostante al bersaglio, affinché agisse in un’area molto più vasta rispetto a quanto avrebbe potuto ottenere con un incanto differente, oltre ad assicurarsi un margine di successo più ampio e negando ogni sofferenza all’animale. Ovviamente si era premunito nel mantenersi concentrato e pronto, affinché nemmeno una distrazione potesse sviarlo dai propri propositi e ottenere l'effetto desiderato.
Immòbilus!
Mentalmente, mostrandosi zelante anche con i relativi accenti, l’Auror cercò di essere quanto più deciso e accurato nel lanciare un simile incanto nella sua forma Non Verbale.
Se tutto fosse andato per il meglio e l’incantesimo fosse riuscito a fermare la corsa del gatto, nel mentre Aiden si sarebbe avvicinato ad esso per controllare cosa avesse in bocca, un dubbio sarebbe sorto nella sua mente. Anche se non possedeva la certezza assoluta, avrebbe potuto giurare di aver scorto un movimento tra le ombre oltre ad essersi sentito degli occhi addosso. Possibile che fosse tutto lì? Un semplice gatto? Aveva preso un abbaglio?
L’istinto suggerì all’uomo di esaminare meglio anche l’animale, magari era di qualcuno...


▵▵▵

ps: 228 | pc: 172 | pm: 189 | exp: 33.5


Inventario

• Bacchetta in legno di biancospino, piuma di Ippogrifo, 12 pollici e mezzo, flessibile;
• Distintivo Auror [Agganciato al maglione, nascosto dal cappotto.];
• Anello e ciondolo d'argento;
• Cinturone d'argento con incastonate Perla del Mistero e Punto Luce Corpo;
• Bracciale Celtico originale;
• Orecchie Oblunghe [Tasca sinistra del cappotto.];
• Cappello del Falco;
• 1 x Polvere Buiopesto Peruviana [Tasca destra del cappotto.];
• 1 x Fiala di Essenza di Purvincolo [Tasca superiore del cappotto.];
• Orecchie Oblunghe rotte - ritrovate sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.];
• Braccialetto con una civetta - ritrovato sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.].

Incantesimi Conosciuti

• Classe I, II, III, IV complete, esclusi i proibiti;
• Proibiti appresi: Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Paraclaudo e Nebula Demitto (Classe V);
• Classe VI appresi: Incarceramus;
• Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.

Vocazione: Occlumante Apprendista.


Ferite

Nessun danno subito.










Anche qui tutto in via ipotetica.
 
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view post Posted on 10/2/2021, 21:15
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Il Fato

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In un'indagine si deve dare importanza all'istinto.
Senza di esso, tutto risulta inutile, monotono, un continuo cercare e trovare, trovare e cercare.
In quel caso, l'istinto fu una componente richiesta dal fato e Aiden fu in grado di offrirla.
Girandosi di scatto, puntò la bacchetta in direzione del felino quindi, eseguendo correttamente l'Immobilus, lo bloccò nella via.
L'uomo avvicinandosi all'animale dai colori scuri, osservandolo di fronte, oltre a notarne gli occhi di un verde intenso, ne osservò il cordolo di pelle che ne usciva dalla bocca.
A prima vista sembrava essere un'Orecchia Oblunga quella che teneva fra le sue fauci, ma era veramente così? E come poteva capire se era quella appartenuta a Jonathan?
Ora Aiden aveva qualcosa su cui lavorare.
Sicuramente doveva tirar fuori dalla bocca di quel gatto l'oggetto, poi il resto sarebbe venuto da sè.



Durata dell'incantesimo: 2 turni.

Per qualsiasi dubbio scrivimi un Mp.
 
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view post Posted on 15/2/2021, 12:01
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Rimase colpito, quasi affascinato, dall’intensità degli occhi verdi di quel felino. Si ritrovò a studiarli per qualche secondo, mentre la mano sinistra corse verso il cordolo di pelle che sporgeva da oltre le fauci serrate attorno all’oggetto che voleva esaminare con più attenzione, perché ad un primo sguardo sembrava veramente un pezzo del famoso articolo dei Weasley e i suoi sospetti crescevano di secondo in secondo, ma doveva comunque accertarsene e per farlo doveva aprire la bocca del gatto.
«Allora, splendore...» iniziò a mormorare alla creatura mentre la mano risalì lungo tutto il cordolo fino a giungere nei pressi del muso dell’animale. «Mi fai la cortesia di mollarlo? Non è da mangiare e nemmeno un giocattolo. Non per te almeno...» Cercò di usare una sola mano per cercare di aprirgli la bocca e scoprire così l’esatta natura di qualsiasi cosa stesse trattenendo, ma semmai non ci fosse riuscito, allora l’Auror avrebbe portato la bacchetta tra i propri denti e sfruttato entrambe le mani per cercare ottenere il risultato desiderato. «Avanti, mollalo! Forza, fai il bravo… Se collabori, ti prendo tutte le scatolette di tonno che vuoi, ma se mi fai arrabbiare...» Lasciò la frase in sospeso, accennando un’occhiataccia più che eloquente. Si sarebbe preso l’oggetto con la forza e il micio sarebbe finito dritto dritto al Serraglio Stregato per essere venduto a qualche Mago o Strega desideroso di un animaletto da compagnia.
Studiò attentamente l’animale, cercando di capirne il sesso quantomeno, oltre al voler scorgere qualche dettaglio in più, magari qualche cicatrice o segni di rogna che lo aiutasse a capire lo stile di vita di quell’esemplare, sebbene preferisse saperlo in ottima salute. Era un randagio? O qualcosa di più, come un Animagus? Non poteva escludere nulla, lo sapeva, e conosceva quella tipologia di Maghi grazie a suo nonno e suo padre, i quali erano stati in grado di mutare le loro sembianze rispettivamente in un orso e in lupo; peccato che poi suo nonno avesse smesso di farlo e suo padre fosse morto, avrebbe tanto voluto scoprire qualcosa in più su quella branca della Trasfigurazione, poiché era suo desiderio - un giorno - diventarlo a sua volta. Doveva quindi tenere in conto quella possibilità, ma prima doveva scoprire cosa nascondeva in bocca, se era davvero un pezzo di un Orecchio Oblungo: ogni sua supposizione richiedeva una o più prove prima di essere scartata.


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• Distintivo Auror [Agganciato al maglione, nascosto dal cappotto.];
• Anello e ciondolo d'argento;
• Cinturone d'argento con incastonate Perla del Mistero e Punto Luce Corpo;
• Bracciale Celtico originale;
• Orecchie Oblunghe [Tasca sinistra del cappotto.];
• Cappello del Falco;
• 1 x Polvere Buiopesto Peruviana [Tasca destra del cappotto.];
• 1 x Fiala di Essenza di Purvincolo [Tasca superiore del cappotto.];
• Orecchie Oblunghe rotte - ritrovate sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.];
• Braccialetto con una civetta - ritrovato sulla scena del ritrovamento [Tasca destra del cappotto.].

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• Classe VI appresi: Incarceramus;
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view post Posted on 17/2/2021, 20:49
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Il Fato

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Era strano scorgere un Auror lungo quei vincoli, ma era ancor più strano osservare un Auror lungo quei vicoli mentre provava a tirar fuori dalla bocca di un gatto un oggetto simile ad un orecchio oblungo.
Con la bacchetta tra i denti, il rosso, provava a scardinare le fauci di quella creatura, senza nemmeno pensare che avrebbe potuto usare qualche incantesimo per allentare la presa.
Come mai non ci aveva pensato? Come mai si era comportato da "babbano"?
In quegli attimi, mentre appurava che il gatto era randagio e che era un bel maschio, dal peso di circa cinque kilogrammi, le risposte arrivarono alla sua mano.
Infatti, seppur con difficoltà, la parte inferiore di un orecchio oblungo, precisamente il lobo e parte del cordolo di carne, arrivò a lui con innumerevoli domande.
Ora che fare? Come comportarsi? Come mai quella parte di orecchio l'aveva il gatto? La restante parte dove era finita? Era di Jonathan quell'accessorio? Oppure no? Cosa era successo? Cosa stava accadendo?
In quella fase, ad Aiden toccava ragionare e capire cosa fare, come muoversi. Stava arrivando alla fine della storia.

 
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46 replies since 29/1/2019, 20:54   953 views
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