St. Patrick's Fair

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view post Posted on 26/4/2019, 15:13
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Mireen Fiachran

25 anniP. ANTIMAGO
Sangue BANSHEEEx-Grifondoro
Scheda PG




Come al solito vath si atteggiava da superiore, come che la sua casata avesse vinto solo grazie a lui la coppa delle case e per tutti gli anni che erano stati studenti di Hogwarts. Mìreen era certa che per tutti i 5 anni in cui c'erano entrambi, avendo 2 anni di differenza, certo Serpeverde aveva vinto, ma sicuro, almeno una volta era stato Grifondoro a portare a casa la vittoria... lo ricordava bene, perchè lei e i suoi concasati avevano festeggiato per giorni, girando per le strade di Hogsmeade a gridare di gioia, coi vestiti della loro casa, e con stendardi, bandiere, e altri oggetti vistosi e rumorosi sempre dai colori rossi e oro.

<< Vath, ricordo bene che minimo 1 anno lo abbiamo vinto noi Grifi, quindi smettila di atteggiarti come che i Serpeverde fossero sempre stati gli unici vincitori! >>

Quando gli diede la spintarella col bacino, l'uomo la sorprese con una mossa che non si poteva minimamente aspettare: le afferrò il fianco con la mano in modo che i loro bacini restassero attaccati e la tenne lì, in quella posizione, finchè non si dovette spostare per pagare l'album di CD che anche lei stava comprando.
Non lo allontanò, restò col fianco appoggiato a quello di lui e mentre parlava con Oliver, mentalmente registrava tutte le emozioni che quella posizione le stava trasmettendo.
Quel contatto tanto inatteso le provò un brivido lungo il corpo, oltre ad una serie di emozioni in conflitto tra loro, il suo sguardo passo prima dalla mano sul suo fianco, all'uomo che non la stava guardando, per poi tornare di nuovo su quella invasione del suo "spazio vitale" che però non le aveva suscitato la sua solita reazione di allontanamento...
Una parte di lei provava fastidio nell'esser stata stretta in una presa così ferrea e possessiva da parte di quello che non era il suo compagno, per di più così in pubblico, ma un'altra parte invece lo trovava piacevole, quasi intrigante... quel contatto, quell'atteggiamento nuovo di Vath la destabilizzavano...
Da quando l'amico le rivolgeva gesti tanto intimi e possessivi? Per di più così apertamente in pubblico?
Era forse lei che stava fraintendendo come quella sera a casa sua dopo cena?

Dalla festa di Natale ad Hogwarts aveva capito che lei non gli era indifferente, e forse anche nella ragazza stava nascendo un sentimento, un interesse che fino all'anno prima non c'era.
Quando Vath si separò da lei per andare a pagare il CD, di nascosto lo osservò confusa, più da sé stessa che da lui.
Venne distratta dai propri pensieri da Ana che annunciò di andarsene a guardare altre bancarelle, un po' le dispiacque perchè sperava di scambiare altre chiacchiere, sembrava una persona interessante, ma non poteva certo obbligarla a rimanere.


<< Se capiti al Ministero, vieni pure a farmi un saluto! Sarò ben felice di offriti anch'io qualcosa da bere.>>

Nel guardarla andare via, scorse di nuovo la ragazza dai capelli rossi che in risposta si avvicinò per scambiare una battuta con Vath appena tornato dall'acquisto... Si conoscevano?

<< Il piacere è tutto mio! Sono Mìreen Fiachran.
Confesso che da quando sei arrivata allo stand, non faccio che chiedermi dove ti avessi già vista, ma non ricordando, temevo di fare una pessima figura a chiedertelo...>>


Le sorrise leggermente imbarazzata per la sua dimenticanza, ma era felice che avesse fatto la prima mossa e che la sensazione di essersi già viste non era solo la sua.
Venne in aiuto delle ragazze il collega ministeriale che, conoscendo entrambe, specificò le rispettive ex-casate e soprattutto le attuali mansioni.
Appena nominò Hogwarts, una lampadina si illuminò nella mente di Mìreen e ricordò dove avesse già visto quel bel volto.


<< Ora mi ricordo! Ti ho vista alla festa di Natale di Hogwarts, al Ballo della Fenice!
Quando il ragazzino vicino a te ha lanciato verso il falò dov'eravamo noi, un bicchiere con dell'alcool dentro e sono subita intervenuta per fermarlo prima che facesse danni!
Ricordo che ci siamo guardate, e per poco non scoppiavo a ridere dopo quello "strambo intervento"...
Spero non volino tutti i giorni bicchieri ad Hogwarts, o gli elfi domestici avranno un gran bel da fare a pulire.
Avevi un vestito bellissimo con delle piume rosse, devi dirmi dove l'hai trovato o da quale sarta sei andata perchè l'ho amato e ti stava divinamente!>>


Quando l'aveva vista in quell'abito, aveva pensato che oltre a vestirla alla perfezione, complici i capelli rossi che si abbinavano perfettamente ai colori che indossava, era di per sè bellissimo e parecchio originale, ricordava un sacco la fenice, simbolo intorno la quale ruotava la festa.
Originale e particolare, come lo era stata la sua decisione di indossare la tipica veste cerimoniale di Jule invece di un normale abito mozzafiato come alcuni visti quella sera.

Stava per aggiungere altro, quando un gufo dall'aspetto familiare sfrecciò nello stand e per poco non finì contro uno degli strumenti appesi, schivò all'ultimo per poi appoggiarsi sulla spalla di Mìreen.


<< Chomugo, che ci fai qui? Non dovresti esser con Lyam?>>

Il gufo di famiglia era stato il suo fino alla fine degli anni da studentessa ad Hogwarts, era poi tornato a "servire" la famiglia finchè non aveva iniziato a frequentare la scuola di magia suo fratello, così lei glielo aveva lasciato e si era presa la sua adorata gufetta Gìl.
L'animale in risposta le strusciò il becco contro la guancia per poi alzare una zampetta in modo che l'ex-padrona notasse che vi era legato un pezzetto di carta.
Lo prese con attenzione e lo srotolò, riconoscendo la scrittura di Lyam iniziò a leggere veloce e incuriosita.


mini-lettera

Nello spoiler sotto si può leggere...


Appena finì, si agitò... Aveva messo gli occhi su alcuni oggetti che era stata strafelice di ritrovare lì in fiera non solo scontati, ma addirittura in edizione speciale, e l'idea che stessero già finendo le aveva messo ansia.

<< Chomugo, mi servi ancora, quindi resta qui. Ragazzi ho bisogno di fare alcune commissioni veloci e urgenti.>>

Diede un bacino sul becco del pennuto, sapendo che ci avrebbe pensato Lyam a dargli biscotti e cracker, tanto che da quando era suo, il gufo era leggermente ingrassato, restò appollaiato sulla sua spalla nuda e la ragazza si rivolse a Jolene con un sorriso.

<< Ti andrebbe, quest'altra settimana, di prenderci insieme un caffè in un bar a Londra o anche qui ad Hogsmeade?
Mi piacerebbe tanto conoscerti e far due chiacchiere! Potrei farti conoscere la mia amica Lia, nonchè cugina di Vath ed ex-Corvonero come te. Scrivimi un gufo e mandali al Ministero, lì è sicuro che mi trovi, così ci organizziamo.>>


Poi si girò verso Vath e gli disse, con tono autoritario che non ammetteva repliche:

<< Incontro al palco tra 1 ora. Compra qualcosa da mangiare e da bere, niente di pesante possibilmente... Mi è venuta un'idea.>>

Aveva lasciato intendere che c'era dell'altro, ma voleva tenerlo un po' sulle spine, così si era limitata a dirgli l'essenziale sapendo che il ministeriale avrebbe intuito.

<< Ci vediamo quest'altra settimana - disse rivolta alla rossa naturale - Ci vediamo tra un po'>> detto invece a Vath, per poi scattare da Oliver che nel frattempo stava servendo altri clienti dello stand...

<< Oliver, ti chiedo scusa ma sono costretta a scappare via.
Intanto ti pago questo cofanetto di CD della band che ha suonato alla fiera oggi e ti chiedo di metterne uno da parte per mio fratello che passerà più tardi, so per certo che gli è piaciuta la band e abbiamo appuntamento al palco, quindi sicuro verrà qui a prenderlo.
Per il flauto aspetto, magari trovo qualcuno mi da lezioni di musica e chissà se imparo anch'io a suonare uno strumento.
Quando arriva Lyam, fatti lasciare il mio indirizzo dell'appartamento a Londra, lui lo conosce bene, così appena riesci scrivimi, ci organizziamo per un incontro. Sfrutta pure mio fratello come postino.>>


Ridacchiò e dopo avergli allungato i galeoni lo salutò allega per poi scappare verso il WizardStore.

Compro:
Cofanetto da 3 album "CD | Crazy & Beautiful Leprechauns"
Mi considero servita per mancanza di tempo...
:aiuto:


Mentre correva per le strade, il gufo per restare in equilibrio le aveva conficcato le unghie nella spalla nuda, ma non se ne preoccupò e quando sentì dei canti stonati e un gran vociare di persone forse ubriache davanti ad uno stand, intuì si trattasse de casino davanti a Sinister di cui aveva parlato il fratello. Se non avesse avuto le corse da fare, probabilmente si sarebbe fermata, non solo per vedere chi fossero i casinisti, ma per unirsi a loro.
Purtroppo il tempo non era dalla sua parte e se voleva finire le commissioni prima che finissero gli oggetti di suo interesse o che arrivasse l'ora dell'incontro al palco, doveva sbrigarsi senza ulteriori distrazioni, così sfrecciò rapida superando a malincuore il baccano.

Arrivata allo stand del WizardStore avrebbe voluto perderci delle ore, o addirittura giorni interi per ammirare le meraviglie di quel negozio, ma il tempo era sempre tiranno così si rivolse alla bella commessa bionda che vedeva ogni volta che andava a far acquisti a Londra.


<< Ciaooo! Non sai quanto sono felice di aver visto il tuo stand qui alla fiera!
Ormai sono diventata una tua cliente fissa, prima o poi dovrò offrirti da bere o almeno un caffè per farmi perdonare di tutte le volte che ti ho stressata e che anche in futuro ti stresserò coi miei disegni di gioielli da creare e incastonare.>>


Le sorrise e si spostò nella bancarella dando veloci occhiate in giro finchè non trovò ciò per cui era venuta.
La collana era già bella nella sua versione "normale", ma quella ideata per la festa di San Patrizio lo era ancora di più, con quel trifoglio di un verde chiarissimo.
Anche se, dovette ammettere, una strana attrazione, un sentimento non suo, la portò ad allungare la mano per toccare la versione dell'amuleto col pendente verde molto molto scuro... qualcosa si agitò dentro di lei quando lo prese e lo avvicinò agli occhi per osservarlo meglio, come che un'altra volontà volesse convincerla a prendere quello invece del trifoglio verde chiaro.
La stretta del gufo si fece più salta, gli artigli si conficcarono più in profondità e il dolore risvegliò Mìreen da quella specie di trance in cui era finita.


[Cosa diavolo sto facendo?!]

Appoggiò l'amuleto dai colori scuri come che scottasse, e sperando che la ragazza non l'avesse vista, prese quello chiaro e tornò da lei fingendo una pace dei sensi che in verità non aveva.

<< Prendo questo!
Grazie di tutto e ci rivedremo a breve per una delle mie solite commissioni di gioielli dalle forme strane e complesse.>>


Compro:
Amuleto Chiaro di San Patrizio
Mi considero servita per mancanza di tempo...
:aiuto: :aiuto:


Uscita dal negozio, tornò indietro a passo veloce verso Magie Sinister.
La sua testa era così distratta dal pensare e ripensare a quello che era appena successo allo stand, che non si accorse della persona contro cui per poco non si scontrò, schivandolo all'ultimo.
Riflesso incondizionato o forse un aiuto divino?
Ma Mìreen, continuando a camminare persa nei propri pensieri, non si era neanche accorta di essersi quasi scontrata con l'uomo dai capelli rossi che, benchè la "rottura del legame" successa al Ballo della Fenice, continuava ad occupare un posto (fin troppo doloroso) nel suo cuore.
Esattamente come alla festa di Natale, lei andava da una parte, lui da quella opposta, forse gli Spiriti erano intervenuti spingendola di lato, affinchè la ragazza, già turbata da quell'improvvisa attrazione oscura mai provata, non potesse esser ulteriormente destabilizzata nell'incontrare la persona che voleva dimenticare a tutti i costi e per cui provava ancora una sorta di Amore-Odio.
Si riprese dai propri pensieri arrivata allo stand di Sinister.
Vide subito ciò che le interessava e stava per chiamare tutta contenta uno dei commessi, ma si bloccò subito.
La ragazza che aveva già visto al negozio, era la stessa che aveva visto alla festa di Natale e che aveva salutato suo fratello in quel modo divertente e diretto, solo ora l'aveva riconosciuta, invece il ragazzo con cui stava conversando non lo aveva mai visto, ma doveva esser molto intimo con la giovane Grifondoro perchè in quel momento sembravano "occupati" in una discussione importante e privata.
Distolse subito lo sguardo fingendo di dar un'occhiata ancora alla merce esposta...


[Che cariniii...
Oh ma dai! Perchè finisco sempre per assistere a momenti intimi tra coppie?!
Prima vado a fare l'addestramento per lo snaso e becco l'esaminatore Miguel in atteggiamenti amorosi col suo compagno, adesso questi due ragazzi...
Spiriti lo fate apposta?? Cosa state cercando di dirmi? O è solo un vostro modo per torturarmi e mettermi in imbarazzo finendo per fare la figura della guardona quando sono solo una cretina nel posto giusto al momento sbagliato?]


Era felice per quelle coppie, lei che era una ragazza romantica poi, aveva visto un sacco di film babbani sull'amore, ma il fatto che stesse cercando di dimenticare l'uomo di cui era stata innamorata per un anno, ma non corrisposta, anzi più volte respinta anche se non apertamente e direttamente, non aiutava a guarire il suo cuore ferito.

[Mi serve dell'alcool... tanto alcool... Ma prima devi defilarmi da qui.]

Si avvicinò al balcone un po' impacciata e imbarazzata per averli disturbati, ma non poteva far diversamente...

<< Ehm Ciao...
Te dovresti esser Casey, ci siamo conosciute al Ballo della Fenice, sei un concasata di mio fratello Lyam, e credo di ricordare che mi hai servita te tempo fa' da Magie Sinister. Ti chiedo scusa se non ti ho subito riconosciuta alla festa, ma il negozio a Nocturn Alley è un pochino buio e quella sera invece eri vestita che quasi brillavi, decisamente diversa.
Certo sei sempre carina e con quel vestito da sera eri bellissima, ma potrai capire che vederti prima in un modo e poi nel modo opposto non aiutava la memoria.
Comunque chiedo scusa se vi ho interrotti, pago i miei acquisti e tolgo subito il disturbo...>>


Se il ragazzo vicino a Casey si sarebbe presentato, lei avrebbe fatto lo stesso con tanto di stretta di mano.
Prese le proprie cose, si complimentò con lei per la vittoria dei Grifondoro, e salutò un'ultima volta, per poi allontanarsi contenta e soddisfatta, benchè ancora un poco imbarazzata, ma almeno sbrigandosi aveva ridato un po' di privacy alla coppietta, almeno finchè non si sarebbe presentato il prossimo cliente.


Compro:
- Mantello Lepricanico della Disillusione
- Ciondolo Scaglia di Drago Verde

Mi considero servita per mancanza di tempo...
:aiuto: :aiuto: :aiuto:


Carica dei suoi pacchetti e pacchettini, si diresse verso il palco dove aveva appuntamento col fratello, da lontano le sembrò di sentire una canzone in una lingua che non conosceva, a parte alcune parole che le sembrarono familiari, ma dove le aveva già sentite?
Si fermò e si concentrò attenta poichè la canzone era ancora lontana e sembrava stesse finendo... Poteva trattarsi della festa di Carnevale in cui aveva ballato con Vath, alla casa in Italia della sua famiglia?
Ma se quello era Italiano, sul palco doveva per forza esserci Maurizio!
Provò a passare tra la folla il più rapidamente possibile, ma non era facile, più si faceva tardi, più la gente aumentava per far baldoria e godersi l'evento.
Quando finalmente arrivò, era già finita e sul palco non c'era più nessuno.


[Pazienza, se lo incrocio a lavoro gli chiederò se era effettivamente lui a cantare e magari lo convinco a farmi un replay, almeno del ritornello.]

Ne Vath ne Lyam erano arrivati, il fratello probabilmente era passato dal suo dormitorio per prendere una giacca e lasciare gli acquisti visto che non passavano più da casa, ma per fortuna lei aveva avuto un'altra idea per liberarsi delle compere senza doversele portare dietro all'evento con gli amici.

<< Chomugo, adesso mi devi fare un piacere.>>

Prese il pacco più grande e vi infilò dentro tutti gli acquisti tranne l'amuleto col pendente a forma di trifoglio verde chiaro che volle subito rinnovare (con quel trifoglio verde era perfetto per il suo look la festa di San Patrizio!), mise sotto il vestito il suo amuleto di famiglia e lasciò fuori solo il nuovo acquisto.

<< Ecco qua, devi portare questo pacco al mio appartamento di Londra.
Entra da dove sai già e non dare fastidio a Gìl, lo sai che al momento non cerca il compagnuccio, è inutile che insisti, e poi sei troppo grande per lei... Hai il mio permesso di mangiare dalla sua ciotola, ma prima chiedilo anche a lei.>>


Il gufo sembrò capire cosa l'umana le stesse dicendo, e dopo una strisciata contro la sua guancia, spiccò un balzo per partire in volo, nel movimento grattò con gli artigli la spalla nuda di Mìreen causandole qualche graffio coi suoi artigli, ma non se ne preoccupò, non era la prima volta che succedeva avendo a che fare con gli animali a casa sua e alcuni della foresta.

Mentre tamponava con un fazzoletto le poche gocce di sangue uscite dai tagli, si guardò intorno, magari Maurizio si era attardato a chiacchierare con qualcuno o a provarci con una qualche donzella, ma non lo vide da nessuna parte.
Il suo sguardo tornò sul palcoscenico al momento vuoto...


[Mìreen, non farlo. Hai già cantato, non esagerare e non stressare sta povera gente con un'altra canzone irlandese che poi iniziano a tirarti le lattine di birra vuota.]

Peccato che Mìreen, quando c'era da far festa, non ascoltava mai la voce della sua ragione e prima ancora di finire quel pensiero, era già partita a passo deciso verso il palcoscenico.
Non dovette neanche aspettare visto che sul palco non c'era nessuno in quel momento e lo speaker l'accorse sorridente e quasi divertito.


<< Gentile pubblico, torna a cantare per noi la nostra rossa irlandese Mìreen, questa volta da solista con una canzone perfetta per la nostra fiera! Chi conosce le parole si unisca a lei!>>

Non c'era suo fratello, era sola su quel palco, ma cosa cambiava dalle tante esibizioni che faceva per le cerimonie religiose organizzate dalla sua famiglia?
Alla fine niente, perchè anche in quelle occasioni era spesso sola, balli con le altre c'erano ma capitava che doveva separarsi per un pezzo da fare completamente da sola... o peggio: circondata dai danzatori col fuoco.
Due respiri profondi, un sorriso e via alla musica!




Com'era successo quando aveva cantato col fratello la prima canzone, venne completamente rapita dalla musica e il suo corpo si mosse da solo a tempo, seguendo il ritmo degli strumenti, volteggiando e improvvisando passi che andavano dai saltelli a movimenti sinuosi, a volte sensuali del corpo accompagnati dalle braccia.

A metà canzone, mentre era concentrata in un punto un po' complicato in gaelico, vide tra gli spettatori Vath, con cui scambiò un sorriso, e poco distante Lyam che sembrava quasi ridere, divertito non dall'esibizione della sorella, che non sembrava neanche improvvisata per quanto era abituata, ma dal fatto che a inizio giornata era stato lui a darle il coraggio per salire su quel palco, e a fine, la beccava a ballare e cantare da sola come fosse ad una delle feste del paese con la solita gente del villaggio, più turisti, che la guardavano e cantavano o battevano le mani a tempo.
In risposta la sorella gli fece la linguaccia e tornò alla sua improvvisazione, in momento solo strumentale.

Quando ebbe finita aveva letteralmente il fiatone, ma la gioia e la soddisfazione provata era infinita.



©himë




Interagisce con Vath, saluta Ana.
Presentazione a Jolene
Arriva la lettera del fratello.
Saluta Jolene, Vath, Oliver e compra CD band irlandese
Và al WIZARDSTORE e compra Amuleto Chiaro
Và da MAGIE SINISTER e compra Mantello Lepricanico della Disillusione e Ciondolo Scaglia di Drago Verde, interazione con Casey e Camillo (se vuole presentarsi :fru:)
Và al palco, canta ultima canzone, ritrova Lyam e Vath come da appuntamento.

// Azioni autococlusive e reazioni dei personaggi comunicate e concordate col diretto interessato in separata sede.


Fine. :dead:

...Continua in una role con Vath ancora da aprire...

 
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view post Posted on 27/4/2019, 15:26
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We can MASTER the future.

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Canterbury

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St. Patrick's
Fair
Capitolo VIII
Vath Remar
28
Purosangue
Dip. Ministeriale V° Livello C.M.I.
Acero, pelle di Runespoor.
Ex Serpeverde
Legilimens Apprendista
«La conoscenza
è potere.»

Mìreen cercò di riportare l'argomento sulla faida scolastica tra Grifondoro e Serpeverde e il ventottenne non replicò, probabilmente l'amica si confondeva con gli anni perché lui era più che certo che nessuno, ad esclusione di Serpeverde, in quell'arco scolastico avesse vinto la coppa delle case; c'era stato un vago rischio che al quinto anno i verde-argento perdessero a favore dei rosso-dorati ma, Aiden Weiss aveva prontamente dato a Vath l'occasione di riportare i grifoni di Godric al loro giusto posto sotto i serpenti di Salazar. Notò come l'amica non respingesse il contatto tra i loro corpi e, anche se avrebbe voluto sorridere, il ventottenne si impose di rimanere con un espressione neutra. Aveva notato molte cose, la sua mente analitica, Mireen non era persona da lasciar fare al maschio, le occasioni in cui l'aveva vista era sempre lei a far la prima mossa, sia con Maurizio alla festa che con lui alla cena a casa sua. Quel calore che il mago di Canterbury provava non era soltanto uno scambio di calore secondo i principi della termodinamica ma un qualcosa che, prima di allora, Vath aveva provato solo per un'unica donna. Mìreen si stava avvicinando emotivamente a lui, giorno dopo giorno, sguardo dopo sguardo. Il ministeriale sorrise alla White, non era da molto che si erano incontrati e, insieme al giapponese Issho, avevano condiviso a inizio gennaio un the e le preoccupazioni sul futuro. L'ex Corvonero gli domandò se era fan dei Leprechauns, riferendosi all'acquisto del cofanetto di CD appena fatto e, volgendo lo sguardo su di lei Vath le rispose. «Ciao Jolene, che piacere rivederti, in tutta sincerità non li conoscevo prima di oggi. Ti avrei presentato una mia carissima amica ma vedo che avete già fatto da sole. Jolene, Mìreen è un agente Antimago e un ex Grifondoro. Mìreen, invece lei è infermiera ad Hogwarts ed ex Corvonero proprio come mia cugina Lia.» Poco dopo però la giovane ricevette un gufo e, dall'espressione del suo volto, capì che quel contatto prolungato il più possibile suo malgrado si sarebbe interrotto. Il mago, notò i gesti affettuosi che la strega rivolse al gufo e, per un istante, avrebbe voluto essere un Animagus per poter atterrare sulla sua spalla e ricevere quelle stesse attenzioni. Si riscosse da quelle elucubrazioni alle parole di Mìreen, si rese conto che anche lui aveva necessità di fare un paio di acquisti e, così si sarebbe allontanato, non prima di rivolgere un breve saluto alle due ragazze. «In effetti anche io dovrei fare degli acquisti. È stato un piacere Jolene, di nuovo...» L'amica, tuttavia, gli diede appuntamento dopo un ora al palco e, annuendole, recepì anche il resto del messaggio. Mìreen era imprevedibile, lei e le sue idee bislacche erano fonte d'instabilità nella vita maniacalmente ordinata di Vath. L'ultima volta che si era fatto coinvolgere in qualcosa dall'irlandese si era ritrovato sollevato di tre metri nella mano di un Troll tuttavia il ministeriale aveva sempre fatto della propria calma e fiducia nei propri mezzi il suo punto forte. Non si sarebbe spaventato della proposta dell'amica e anzi, avrebbe adempiuto alla "missione" viveri con solerzia. «Ci sarò, a dopo.» Un sorrisetto sfrontato sul volto l'unico accompagnamento a quelle quattro parole. Allontanandosi, la sua destinazione era una, lo stand di Sinister. Lo aveva intravisto andando verso il theremin e, si diresse verso quella zona, era da mesi che Vath aveva adocchiato alcuni prodotti e non si voleva far sfuggire l'occasione di averli con uno "sconto Fiera". Il chioschetto del noto negozio di Nocturn Alley era addobbato con i colori tipici della festa di San Patrizio ma, cosa ancor più peculiare, la giovane dietro il bancone e il suo aiutante il dipendente della Cooperazione Magica Internazionale li conosceva. Camillo Breendberg era stato il primo degli esaminandi che lui, in qualità di dipendente del Ministero, aveva dovuto valutare sia in maniera teorica che su quella pratica e se l'era cavata bene se non fosse stato per l'aver rimesso il pranzo. Tuttavia la persona che mai si sarebbe aspettata di vedere era la giovane Bell, la ragazza l'aveva incontrata una mattinata soleggiata ai Kyoto Garden mentre il ventottenne trascorreva del tempo assieme ai suoi figli e, dovette ammettere a sé stesso che la ragazzina era cresciuta parecchio da allora. Schiarendosi la voce si avvicinò e, con affabilità, esordì ai due. «Mr. Breendberg, Miss Bell. Che piacere rivedervi, come state? Lavorate per il signor Sinister? Comunque, sono qui perché mi interessava sia il mantello che il ciondolo con la scaglia di Gallese verde. Potrei acquistarli?» Il ministeriale estrasse il portafoglio e pagò, per poi salutare i ragazzi e, riposti tutti gli acquisti al sicuro nella sua scarsella, sarebbe andato as acquistare qualcosa da mangiare e da bere. Con un paio di Hot-dog e Guinness si sarebbe diretto al posto concordato con Mìreen per l'appuntamento, la calca era ancora presente ad Hogsmeade e, Vath, lottò più volte per non rovesciarsi addosso le birre o far colare le salse sul proprio abito. Avrebbe trovato facilmente l'amica, lo speaker infatti aveva appena scandito il suo nome e Vath la vide nuovamente sul palco. Si posizionò tra le prime file, per evitare che le bevande e i cibi facessero una rovinosa caduta e si godette l'esibizione di Mìreen. Come in precedenza la giovane cantò in quello che, secondo il ventottenne, si trattava di irlandese non ne capiva il senso ma aveva un buon ritmo e trasmetteva allegria. L'amica tuttavia aveva deciso, o forse il testo era così, di integrare alcune parti in inglese e, in quegli spezzoni capi che la canzone era sul tema festoso. "Níl Sé ina Lá" tuttavia gli ricordava qualcosa e pensieroso, cercò di sviscerare la propria memoria per capire dove lo aveva già sentito e, come un lampo, gli sovvenne il momento esatto. «Il termine gaelico irlandese per giorno, lá, ha una valenza del tutto particolare in Irlanda per entrare nel famosissimo slogan Tiocfaidh ár lá “Verrà il nostro giorno”, riferendosi a quello in cui l'Irlanda sarà nuovamente unita e libera dall'ingerenza britannica. La frase è stata per la prima volta pronunciata da Bobby Sands, membro della PIRA [...]» Era ciò che, in un saggio politico, Vath aveva letto a riguardo sull'Ireland Republic Army e, mentre faceva queste considerazioni, notò come lo sguardo della venticinquenne si posò su di lui. Un sorriso spuntò sul volto del mago di Canterbury, rivolgendo all'irlandese un cenno col capo. Da quello che leggeva nei vari rapporti di lavoro la Gran Bretannia era in una fase di stallo, la parte Babbana aveva deciso di staccarsi dalla comunità europea e sui giornali della cittadinanza non magica Vath aveva notato come era spiccato su testate nazionali l'assassinio di una giornalista Babbana da parte del gruppo terroristico denominato New I.R.A.. Vath si chiese se l'amica fosse una Chucky, una supporter dell'organizzazione, ma quella domanda la ripose al sicuro in un cassetto della sua mente e, ridendo tra sé e sé poté notare come l'amica avesse una bella voce e, in certi momenti della danza mostrarsi sensuale. Il giovane era sicuro che almeno la buona parte dei maschi in zona avessero il loro sguardo puntato sull'amica volti a spogliarla con gli occhi e ciò gli diede un gran fastidio, si impose di rimanere calmo evitando colpi di testa come scagliare su tutti loro un incanto Conjuntivitus e preferì interrogarsi sulle ragioni di quella improvvisa gelosia. Era probabilmente nata quella sera, di mesi prima in cui assieme avevano creato una torta, giocando e scherzando tra loro con una punta di malizia da parte di entrambi e, ora, quegli uomini avevano riacceso il cocente desiderio di delimitare il proprio territorio. "Come osano questi Sangue sporco fissare così la MIA Mireen" Pensò, gli occhi ridotti a fessura e la lingua passata sull'arcata dentale superiore. Fortunatamente, grazie ad Apollo, era terminata la canzone e, con quello, l'esibizione della rossa a cui si sarebbe avvicinato una volta scesa dal palco e, per rafforzare ancor di più il suo senso di possessione su Mìreen, le cinse il fianco con il braccio in maniera plateale.

//Interazione con Mìreen Fiachran, Jolene White, Casey Bell e Camillo Brendberg e nuovamente Mìreen.
Acquisto del Mantello Lepricanico della Disillusione e Ciondolo Scaglia di Drago Verde
Totale: 63 Galeoni e 2 Falci.
In accordo con Casey mi considero servito.

Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”
PS:224/224 ~ PC:151 ~ PM:155 ~ PE:29,5

code © by Vath Remar




Edited by Vath Remar - 28/4/2019, 22:01
 
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view post Posted on 29/4/2019, 12:00
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«Grazie» si sentì rispondere, sulla falsa riga di quanto detto a Casey, anche se l'aggiunta finale di quel "Buona giornata" la lasciò particolarmente interdetta senza apparente motivo. Si ritrovò a respirare con più regolarità quando Weiss abbandonò lo stand con il suo amuleto. Rifletterci avrebbe avuto senso? Era chiaro che l'incontro al Jasmine Tea ancora non aveva lasciato la mente claustrofobica di Amber, aggiungendo piccoli e famelici pregiudizi alla base del secondo incontro. Ma, in fin dei conti, quante altre volte l'avrebbe visto? Si augurò che non fossero molte, in virtù del fatto che meno Auror incontrava e più riusciva a tranquillizzarsi.

Nemmeno il tempo di interrogarsi eccessivamente, e una voce ben più squillante la raggiunse. Sebbene i capelli avessero cambiato colore, l'espressione non era mutata di una virgola e la bionda non ebbe alcun dubbio di trovarsi davanti alla ragazza del medaglione di mesi prima. Amber aveva pensato fin dalla prima volta che l'aveva vista, che non vi fosse nessuno di più agli antipodi di loro due. Affiancate poi, erano come il bianco e l'arcobaleno, con chiarissima idea di chi fosse l'uno e chi l'altro. «Ben... ritrovata» aggiunse, affabile come dovuto, mentre tentava rispettosamente di non indagare i dettagli dell'outfit di quel giorno o il brillare intenso del rosso della chioma. Forse, si disse, stava meglio in viola... o era blu quello dell'ultimo incontro? Di chiaro c'era che, sebbene per la biondina molte cose fossero cambiate, prendendo perfino una piega felice (e temeva ancora a dirlo ad alta voce), non era cambiata la sua reticenza nel porsi con il prossimo, neppur se si trattava di scherzosi inviti. Come declinare con cortesia? «Oh ehm.. non serve, davvero, è il mio lavoro.» e non disse altro, attendendo con la dovuta calma che la ragazza scegliesse l'oggetto da comprare. Nei mesi di lavoro al Wizard, Amber aveva imparato ad osservare senza essere invadente, e dunque non mancò di notare la repulsione finale verso l'amuleto oscuro, in favore di quello chiaro. Lungi da lei commentare. «Perfetto, allora sono quattro Galeoni e nove Falci» confermò. riponendo l'acquisto nel sacchetto corrispondente. L'idea di lavorare in futuro su altri oggetti complessi e fuori standard, doveva ammetterlo, l'attraeva parecchio, ma si limitò ad accordare alla momentanea rossa, un saluto neutro, al limite del noioso. «La aspettò a Londra dunque. Arrivederci», formale come sempre. Come se due universi completamente opposti fossero tornati ognuno sulla propria traiettoria, la biondina trasse l'ennesimo sospiro, smettendo di indagare oltre il consentito. L'acqua limpida aveva incontrato un contrasto floreale così acceso che per un attimo si era sentita... scialba, salvo poi ricordarsi della forza insita nell'insospettabile, invisibile agli occhi. Un Lepricauno verde intenso ricoprì lo stand di coriandoli brillanti il secondo successivo a quel pensiero. "Grazie, ma non serviva" replicò con lo sguardo.


Fine interazione con Aiden,
Interazione con Mireen, acquisto segnato :fru:

 
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view post Posted on 30/4/2019, 10:22
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St. Patrick's FairInterazione - e romanticherie varie scabadà - con Camillo. Arrivano quei due guastafeste ad interromperli. Interazioni con Vath e Mireen.Casey Bell Prefetto outfit (x) negozio (x)

Pose le sue domande in maniera ferma, mantenendo lo sguardo dritto in quello di lui. Si sentiva una stupida a farlo, anche solo a pensare di poter rivelare questa sorta di dipendenza dalla sua opinione uscendone ancora credibile e rispettabile. Tuttavia era davvero urgente, talmente tanto da poter mettere l'orgoglio da parte, per una volta, e chiedere delle conferme per la propria salute mentale. Le labbra incurvate di Millo e la sua stretta calorosa sulla pelle d'altronde furono un preludio efficacie, rassicurandola e permettendole di continuare con l'esposizione delle sue paure.
Quando tutto finalmente fu chiaro, però, il cuore non volle cessare di battere come un forsennato e due lucciconi le si formarono agli angoli degli occhi. Lo abbracciò, lo baciò con crescente fervore, più sicura e incoraggiata ad esprimere tutto quel che provava. Ora era vulnerabile al cento per cento, se lo sentiva dentro - un totale annichilimento, ogni parte di lei che, abbandonando le armi e la loro sovranità su lei stessa, si lasciava andare ad una irreversibile tristezza -, ma era una condizione necessaria, un grande scotto da pagare per conoscere qualcos'altro; qualcosa che poteva avvicinarsi all'amore.
Passarono alcuni minuti l'uno fra le braccia dell'altro nel silenzio della loro aura comune, come se il casino della fiera e del palco fosse il monotono fruscio delle fronde di un bosco al passaggio del vento e loro si fossero abituati a non sentirlo. Casey non disse nulla, probabilmente perché non c'era proprio nulla da dire, ma soprattutto per assorbire fino all'ultima goccia quella sensazione di unità. I loro petti - uno contenuto nell'altro per grandezza - si alzavano e abbassavano ormai all'unisono.

***

Oltre la spalla che l'avvolgeva, la ragazzina notò alcune figure avvicinarsi alla bancarella - gli ultimi clienti che si affrettavano prima della chiusura della fiera. Si distaccò lentamente da Millo e con un sorriso che prometteva un'immediata ricongiunzione, si spostò verso il banchetto.
«Salve» disse con un sorriso rivolgendosi alla rossa e al Ministeriale «la ringrazio davvero tanto per i complimenti, ma così arrossisco. Anche lei era molto, molto bella alla festa, Mireen» Un sorriso gentile si distese sul suo volto. Forse fu grazie a quanto accaduto prima che riuscì ad accettare e a ricambiare il complimento. «Non si preoccupi, non ha interrotto nulla che non possa esser ripreso».
Il signor Remar invece sembrava stupito che lei lavorasse da Magie Sinister. A lei stupì di più che conoscesse Camillo. «Sto bene, grazie. E lei e i suoi bambini?». Nel mentre ripiegò i mantelli in due diverse buste e sistemò i ciondoli nei sacchettini di velluto nero tipici del negozio, chiusi con un cordoncino. «Ecco a voi. Grazie per essere passati. Vi auguro una buona continuazione della serata».
Li vide allontanarsi in mezzo alla calca e si chiese, per una seconda volta dal giorno in cui si presentarono insieme al Ballo delle Ceneri, se ci fosse qualcosa fra di loro. Non poté che sorridere quando Mireen salì sul palco per cantare. Che coraggio che aveva quella donna, pensò. Però non era affatto male.
Volteggiando al ritmo della musica, ritornò lì dove aveva lasciato Camillo, e con un sorrisetto gli disse: «Allora, dove eravamo rimasti?».



Mireen Fiachran: 63 Galeoni e 2 Falci
Vath Remar: 63 Galeoni e 2 Falci
 
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Mìreen
Tra la distrazione dei clienti in arrivo, l'uno dietro l'altro, e le ripetute occhiate di soppiatto che ancora rivolgeva alla sua destra, alla ricerca di Leah lì vicina, Oliver si ritrovò leggermente fuori dagli schemi cui solitamente era abituato; quando riportò lo sguardo di Mìreen Fiachran, sorella di un suo caro amico, si accorse in effetti a tutto tondo del fatto che non fosse arrivata da sola, al contrario, e che il suo stesso accompagnatore altri non fosse che il signor Remar. Tentennò nell'espressione più sorpresa, mentre la mente macinava pensieri su pensieri, e arrivò a domandarsi - come una vecchia comara, a ben vedere - come quei due si conoscessero, perché fossero così in sintonia, e soprattutto di cosa stessero parlando in quel momento. Non conosceva molto la Strega di fronte, di Mìreen purtroppo sapeva poco e nulla, se non per i racconti accennati del fratello Lyam, suo concasato; e tuttavia le sorrise, inserendosi nel contesto, e cercando tra la memoria più duratura un eventuale riferimento da parte di Lyam circa il lavoro della sorella. Prima di concedersi del tempo, tuttavia, fu lieto di aver ripristinato un certo livello di attenzione, cogliendo il succo degli scambi divertenti tra i due. «La ringrazio di cuore, Miss Fiachran, per me Grifondoro avrà sempre il primo posto e quel discorso è stato importante, ho cercato di trasmettere anche solo in minima parte l'affetto, la stima e l'orgoglio che provo per la mia Casata.» Commentò in quel modo al complimento ricevuto, sentitamente apprezzato, e subito dopo abbozzò un sorriso a fior di labbra. Mentre preparava i due pacchetti degli album richiesti dalla Strega, non poté fare a meno di sollevare l'indice verso il Ministeriale, spostandolo da destra a sinistra in segno di diniego. «Oh, non solo l'altra volta, Grifondoro ha vinto ancora.» Non riuscì a trattenersi, non più di quanto voluto, e lasciò che il discorso cambiasse argomento con la sensazione di aver detto la propria. «Quindi era lei a cantare poco prima, Miss? Straordinario, ha davvero una bella voce. Sì, anch'io irlandese, di Cork.» Le sorrise ancora, estasiato. Mìreen aveva il dono dell'empatia, in automatico, e si sentì molto più a suo agio di quanto non fosse mai stato in quell'ultimo periodo. Proprio quell'ultima piacevole consapevolezza risvegliò un ricordo non troppo sopito, riguardante gli archivi dell'associazione di cui era parte integrante e attiva, e di cui la stessa Mìreen faceva testimonianza. Aveva infatti collegato il suo nome, di per sé senza volto fino a quel giorno vero e proprio, all'iscrizione della Strega a suo tempo, e quella constatazione rese la Strega ai suoi occhi ancor più apprezzata di quanto già non fosse stata fino a quel punto. Le sorrise con tutto il cuore.
«Per il flauto, in generale gli strumenti a fiato necessitano attenzione e dedizione, nulla che una Strega come lei non possa ottenere. La settimana prossima purtroppo sarò impegnato al Castello, ma ne approfitto a questo punto per cambiare l'invito a futura occasione senza dubbio. Nel caso, passi pure a trovarmi prima da Zufolo, è a Londra, Lyam c'è già stato e saprà indicarle. Le troverò il miglior Flauto in circolazione e sarà facile imparare a suonarlo, promesso. In ogni caso, ci rivedremo per il C.r.e.p.a., Miss Fiachran. Penso di non aver mai avuto occasione di ringraziarla per il suo contributo, per il suo impegno e per la sua partecipazione, le ultime notizie circa la sua avventura hanno fatto scalpore tra tutti noi e sono state preziose. Arriverà presto qualcosa che richiederà totale attenzione da tutti noi, saprò contare su di lei, ancora una volta. Per il momento, le metto da parte i CD, allora. Buon giro e ancora grazie!» Rivolse un cenno del capo gentile anche al Ministeriale al suo fianco, con la promessa di rivedersi per il pianoforte più prezioso che lo store musicale magico avesse in vendita, poco ma sicuro.


Jolene
Ricambiò gentilmente lo sguardo della Strega affianco a Jolene, senza insistere circa le sue compravendite, e si riferì subito dopo alla figura ben più familiare con un sorriso luminoso sul volto. Apprezzava l'Infermiera più di chiunque altri, nell'ultimo periodo, e il solo aiuto che aveva saputo dimostrare nei suoi confronti - e ancor più verso la sua folle paura del camice stesso - era stato un contributo tanto prezioso quanto tuttora attivo nei suoi ricordi migliori. Jolene, fin dal primo comune incontro, aveva saputo conquistarlo, e ora otteneva un posto nel suo cuore. «Per fortuna tutto nella norma, entrambe le mani al sicuro.» Sollevò prima la destra e poi la sinistra, chiudendole a pugno come in segno di vittoria; Jolene avrebbe capito il riferimento alla ferita profonda che il giovane Caposcuola si era procurato, tempo addietro, lungo tutto il polso e fin sottopelle. Il vetro era ovviamente scomparso, estratto fino all'ultimo frammento, ma il pizzicore di tanto in tanto resisteva alle intemperie dei giorni sempre in successione. Accolse la richiesta della Strega con un sorriso, consapevole di essere la persona adatta al riguardo; per una volta, si disse, avrebbe potuto contraccambiare l'aiuto anche se in così minima semplice parte. «Lavoro da Zufolo da molti anni, ormai, e mi trovo benissimo. Consiglio tantissimo una visita allo store vero e proprio, è a Tottenham Court Road, facile da trovare. Questo gazebo è carino, ma non regge il confronto.» Involontariamente, scoccò un'occhiata al collega, James, non troppo distante. «Comunque, fra tutti gli strumenti in vendita oggi, il mio preferito è il Flauto Crea-Immagine. Non solo è uno degli strumenti a fiato più eleganti di sempre, ma custodisce un potenziale magico interessante. Alla sua prima nota realizzata, permette l'evocazione illusoria di immagini, simboli, veri e propri ologrammi che riportano metaforicamente lo stato d'animo del musicista, e non solo.» Recuperò la custodia alle sue spalle, lentamente, e la poggiò sul bancone di fronte. Al suo interno, in legno dalle sfumature calde e ambrate, un flauto lucente attendeva soltanto di essere recuperato. Oliver vi sfiorò la mano, in superficie, e lesta si percepì un timbro basso, profondo, e tuttavia dal cenno già così malinconico. In un soffio, un caleidoscopio di colori attinse ai bagliori circostanti - bianco del gazebo, verde del prato circostante, oro delle sfumature tribali dello strumento - e il turbinio mutò repentinamente in forma, stravolgendosi in quella che apparve a tutti gli effetti come una rondine perlacea, argentea, brillante, Scomparve subito dopo e Oliver percepì una sensazione nuova, fin nel petto, mentre lo sguardo diveniva vitreo per un solo fugace istante. Arricciò il naso, chiudendo la custodia. «Io-»
Aprì bocca, incuriosito e confuso allo stesso modo, e parve essere pronto a rivelare qualcosa, prima che d'istinto si decise a cambiare idea. C'era qualcosa, qualcosa che sapeva, qualcosa che vedeva. Sorrise al volo, di nuovo, e riprese come se niente fosse stato. «Questo è il miglior strumento che si possa regalare, Jolene.» Socchiuse gli occhi. «Non solo per il tuo babbo, ma anche per te e per tutto quello che verrà.»


Leah
«Fiiuuh, eccomi di ritorno.»
Si presentò finalmente dalla sua ragazza, l'espressione felice e le scuse a fior di labbra. «Perdonami, davvero, sono stato trattenuto più del dovuto. Abbiamo ancora tempo per un giro, ti va sempre? Io vorrei passare prima da Magie Sinister, c'è uno stand da qualche parte.»
Avrebbe atteso conferma da parte della Tassina e con il suo benestare, rapidamente si sarebbe quindi diretto alla ricerca del negozietto di suo interesse. Alla vista del bancone tra i colori in festa sempre più scintillanti, non avrebbe impiegato molto per porre la sua richiesta - «Oh, buonasera. Prendo una Giada del Lepricano, grazie mille!» - e concludere velocemente il pagamento; a quel punto, di nuovo soltanto con Leah, avrebbe dedicato a lei ogni restante secondo di quella giornata. Nessun impedimento, nessun altro ostacolo: anche la compravendita da Zufolo sarebbe stata affidata al suo collega, James tutto sommato avrebbe saputo cosa fare, a suo modo. Avrebbero potuto riprendere la passeggiata tra gli stand in circolazione, avrebbero potuto fermarsi da Himiko's - «Due Chu Yeh Ching e un paio di Chuanr, grazie» - per una birra o due, avrebbe di gran lunga cercato il sidro verde che Leah aveva fin dal principio detto di voler provare, avrebbero ascoltato la band dei Lepricani cantare e suonare per tutti loro, in generale avrebbero fatto qualsiasi altra cosa tra i loro desideri più semplici di quel giorno tanto prezioso. Per Leah, per se stesso, per un momento di calma prima di qualsiasi tempesta già all'orizzonte. Per quella volta, si era ripromesso, non avrebbe avuto altri pensieri. Nessuno, se non divertirsi in compagnia della persona che più aveva saputo conquistare ogni parte del suo cuore.

Vath | Leah | Mìreen | Jolene confermati; azioni concordate con chi di dovuto. Torno da Leah, passo da Magie Sinister per l'acquisto della Giada dei Lepricani, un salto al volo da Himiko's - non potevo mancare, Oliver doveva provare i Chuanr che sono spettacolari - e alla fine per ritardo, ci si becca. :*
 
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view post Posted on 30/4/2019, 19:01
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nieranth
Susan Gwen
12 anni

Himiko's price$←




L’evento stava quasi per terminare e Gwen non aveva ancora perso la voglia di girovagare per Hogsmeade, durante un evento che non si vedeva tutti i giorni. Chissà cosa avrebbe potuto vedere o meglio ancora, scoprire! Ma lo stand aveva bisogno di una mano in più, il cuoco da solo sarebbe stato in difficoltà: aveva smesso di stappare bottiglie per sé da un bel pezzo ormai, si concedeva giusto qualche shot con alcuni clienti più intraprendenti, ma nulla più poiché si era reso conto che la mente sobria sarebbe stata più appropriata dato che alcuni visitatori si erano lasciati troppo prendere dai festeggiamenti e si muovevano tra la folla barcollando spaventosamente. Spesso lo chef prendeva le redini della situazione, spingendo la piccola strega in disparte oppure ordinandole di sistemare le dispense contando le rimanenze, dal suo sguardo si poteva notare quanto si stesse stancando. Al contrario Gwen era abbastanza ingenua da non preoccuparsi affatto, si divertiva ad osservare la stravaganza di tutti i clienti e ciò non faceva altro che incrementare la sua voglia di andare a farsi un giro per la festa.
Era appena andato via un uomo vagamente alticcio, con la consapevolezza che non sarebbe riuscito a reggere un'altra birra, ma con la voglia di assaggiare quella cinese in opposizione, quando si avvicinò una coppia di innamorati che, con i loro sguardi reciproci, riempirono il cuore della piccola Tassorosso di calore. Osservandoli più attentamente si rese conto di averli già visti da qualche parte e associò subito il volto della ragazza ad una sua compagna di Casata, con la quale aveva vissuto l’avventura a Cadair Idris, mentre il ragazzo era il Prefetto dei Grifondoro che aveva ritirato la Coppa il giorno del ballo! Gli sorrise con entusiasmo, era bello vedere come si generasse l’amore anche tra Case diverse.
Il cuoco si occupò dei due spiedini mentre Gwen dei bicchieri di liquore, che poggiò delicatamente sulla porzione del bancone sul quale si erano fermati i due clienti, spiegandogli come avrebbero dovuto muovere i bastoncini magici per fargli cambiare colore. Avrebbe atteso che finissero prima di salutarli e ricevere il pagamento.

Sarebbe rimasta allo stand per tutto il resto dell'evento ed avrebbe aiutato il cuoco a rimettere tutto in ordine prima di tornare da Amber, come promesso.

© Suguni ~ harrypotter.it

Avevo metà post già pronto.. Felice di riuscire a soddisfare il desiderio di Oliver :fru:

Oliver → 8F×2 (chuanr) + 2F×2 (chu ye ching) = 10F

 
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view post Posted on 30/4/2019, 20:31
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Da quando Oliver le aveva confidato il proprio problema con l'insonnia, Jolene aveva scomodato tomi ormai polverosi della biblioteca di Hogwarts e del British Magic Museum in cerca di un rimedio a lei sconosciuto. L'unico risultato delle ricerche era stato convincerla, ancor più di prima, del fatto che qualsiasi soluzione artificiale avrebbe avuto una durata limitata nel tempo. Ricordava la disperazione confessata, le sue tracce visibili nello sguardo, e le si stringeva il cuore nel pensare che qualsiasi suo intervento non avrebbe smosso di un millimetro il peso che gli disturbava le notti. Eppure, il suo sorriso era raggiante nell'osservare una reazione che, credeva, andava al di là del banale piano del concreto.
La sua richiesta venne accolta prontamente: Oliver sembrava sapere esattamente cosa proporle, ed in effetti l'articolo che le mostrò lasciò Jolene perfettamente rapita. Percorse con sguardo ammirato le trame del legno dalle tonalità di miele, intagliato in trame preziose. Il suo potere, palesato dalle parole dello studente, fecero brillare di una luce più intensa lo sguardo di muschio. Oscar avrebbe amato quell'oggetto appena vi avrebbe posato lo sguardo, e ne sarebbe stato letteralmente stregato una volta che lo avrebbe sfiorato.
Oliver toccò lo strumento – leggero, in un momento -, e i timpani vibrarono di una nota bassa che sembrava alludere alla malinconia. Sotto lo sguardo stupito di Jolene, la figura inconfondibile di una rondine prese forma per un breve istante. Con quell'immagine ancora impressa nelle retine, sollevò lo sguardo sul ragazzo, sospesa nell'attesa di un proseguimento preannunciato da un solitario principio: «Io-». Tuttavia, nulla seguì. Jolene non riuscì a nascondere la propria sensazione di
incompiuto, ma qualcosa nel vociare dei clienti, nei movimenti che percepiva con la coda dell'occhio la fece desistere dal chiedere spiegazioni. Al contrario, annuì, leggermente interdetta di fronte a quel piccolo assaggio di futuro. «Sembra perfetto, grazie. Gli piacerà moltissimo. Non vedo l'ora di scoprire cosa avrà da mostrare.» Ed era, a tutti gli effetti, incantata da quel nuovo acquisto. Quando lo ebbe pagato, salutò Oliver con la speranza di avere presto un'altra occasione di chiacchierare, e lasciò che si dedicasse ad altri mentre lei si dirigeva verso diversi conoscenti.

Vath e Mireen, dunque, erano buoni amici. Il nome appena scoperto non fece suonare nessun campanello nella mente di Jolene, segno che, se anche si erano viste in passato, non avevano avuto occasione di presentarsi formalmente.
«Oh, non avresti dovuto preoccuparti, davvero. Non è la prima volta che mi succede esattamente la stessa cosa.» Rivolse alla giovane un sorriso leggero, mentre il ministeriale concludeva le presentazioni nominando i loro rispettivi impieghi. Riconobbe il nome di Lia, ma preferì non interrompere Mireen, che si era appena ricordata in quali circostanze si erano viste. Il suo racconto riportò alla memoria della rossa lo stesso ricordo, tanto che si ritrovò ad esclamare: «Per Merlino, hai ragione! Diciamo che quella è stata… una scena interessante. Complimenti per aver agito così in fretta, hai salvato il vestito di qualche dama, probabilmente.» Mentre parlava, ripercorse mentalmente la scena: allora Mireen sfoggiava una lunga chioma corvina, non c'era da stupirsi se non l'aveva subito riconosciuta ora che i suoi capelli erano del suo stesso color rame. Non le parve educato informarsi sul suo colore naturale, rispose invece con un sorriso ai complimenti ricevuti. «Grazie davvero! In realtà è un vestito che ha modificato Mrs Butler, una vecchia amica di famiglia. Ha un vero talento per queste cose, se vuoi te la posso far conoscere. Ma ti avverto, potresti doverle fare compagnia per tutto il tempo che le serve per cucire. È una chiacchierona.»
A pelle, Jolene sentì che Mireen le piaceva. I suoi modi apparivano naturali, del tutto privi del costante controllo che, era convinta, Vath esercitava su se stesso. I due creavano una coppia curiosa, a dire il vero: da brava comare, la White notò come il contatto tra i loro corpi lasciasse intravvedere qualcosa che trascendeva la definizione di “carissimi amici”. La sua mente cominciò a macinare succulento gossip mentre un gufo raggiungeva Mireen portandole, a quel che pareva, notizie di urgenti commissioni. La ragazza annuì alla sua proposta di rivedersi, felice di accettare.
«Certo, ti scriverò senz'altro. A presto, allora. Ora credo che andrò anche io, quindi buon proseguimento ad entrambi.»

Una volta congedatasi anche da Lux, Jolene si allontanò dalla piazza principale: non aveva una vera meta, se non quella di un posto tranquillo dove potersi Smaterializzare senza il rischio di portarsi dietro qualcuno solo perché era andato a sbattere accidentalmente contro di lei. Tra le sue mani, la custodia del flauto crea-immagine la incitava all'impazienza: veloci, sempre più veloci i passi leggeri la portarono verso casa.
Jolene White
Infermiera ○ 20 anni ○ Outfit
wanna more? ➙ Hime©


Interazioni con Oliver, Mireen e Vath. Salutino finale anche a Lux, e Jolene se ne va. Grazie per questo bell'evento :fru:
 
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Leah‚
view post Posted on 30/4/2019, 21:18





Spring is coming, Spring is coming
It won't be long now, it's just about here

« Leah Rose Elliot; Tassorosso; Scheda »
Senzanome
Quando finalmente Oliver riuscì a sganciarsi dai suoi impegni alla bancarella, Leah realizzò di non essersi nemmeno resa conto di quanto tempo era passato, talmente era intenta a guardarsi intorno e ad osservare clienti e passanti. Prese sottobraccio Oliver e lo accompagnò da Magie Sinister, spalancando tanto d'occhi notando quanta merce particolare era esposta sul bancone. Alcune cose erano davvero interessanti, ma preferiva tenere da parte i suoi soldi per la merenda. L'aria era piena di odori appetitosi e non vedeva l'ora di assaggiare qualcosa di buono.
Avvicinandosi allo stand di Himiko Leah non riusciva a smettere di annusare l'aria per cercare di identificare di cosa sapesse. Era forse zenzero? Di sicuro l'odore della birra che impregnava tutto distorceva le percezioni... ma non di certo la vista.

- Quante cose buone! Gnam! - Esclamò Leah avvicinandosi al bancone.
La ragazzina al di là di esso, vestita con un grazioso kimono verde oliva, era un volto noto e Leah le scoccò un sorriso luminoso. Non aveva fatto in tempo a salutarla o a decidere cosa scegliere che Oliver era tornato da lei con la merenda.

- Questo è lo spiedino che diventa verde? - domandò. L'aveva attirata (più per la scelta di marketing che per la ricetta, a dire il vero) ed era contenta di poterlo assaggiare.
Lo impugnò come una bacchetta, disegnò un trifoglio nell'aria e lo osservò luccicare e cambiare colore. Rise allegramente, stupita e divertita da quell'incantesimo così innocuo e grazioso al tempo stesso.
Lo addentò godendosi il sapore della carne, felice di starsi godendo quel pomeriggio tiepido di inizio primavera con la persona a cui voleva più bene al mondo.

- Grazie della merenda, Ol. Però la prossima volta pago io davvero, okay? - Disse, minacciandolo con la punta dello spiedino ma con un sorriso nella voce. Ci sarebbero state di sicuro altre merende da condividere, ma ben sapendo l'amore per la galanteria del suo ragazzo, Leah dubitava di riuscire a scucire un Galeone al suo posto.
Si sedette con lui su un muretto godendosi la musica, la merenda e il tempo libero che avevano davanti, senza un solo pensiero al mondo.



Leah scocca un sorriso a Suguni (grazie della merenda!) e poi di gode merenda e pomeriggio insieme ad Oliver.



Ci tenevo a fare un piccolo post di chiusura anche io! Grazie a tutti! c:
 
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view post Posted on 1/5/2019, 08:45
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Grazie a tutti per aver partecipato! :fru:
L'evento è ufficialmente chiuso.

Buona San Pa...
Ah.

Buona Pasq...
(Abbiamo passato anche quella)

Ok, buon Primo Maggio!

:arrabbiato:

 
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83 replies since 18/3/2019, 09:29   3202 views
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