Cruinnithe nua, i measc festoons glas, Privata

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view post Posted on 19/3/2019, 02:52
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Cruinnithe nua, i measc festoons glas
" Nuovi incontri, tra verdi festoni "



P. ANTIMAGO - SANGUE BANSHEE- Ex-GRIFONDORO - 25ANNI - SCHEDA PG

Mìreen Fiachran

Non è il tuo Sangue a dire ciò che sei, ma è ciò che decidi Te di essere
San Patrizio





Finalmente era arrivata la data più divertente tra tutte quelle nel calendario Irlandese.
Famosa nella sua patria, l'Irlanda, luogo d'origine di questa "festività", ma anche nelle Isole Britanniche e non solo visto che in ogni parte del mondo si celebrava ormai.
San Patrizio era una festa di origine cristiana che si celebrava il 17 Marzo in onore di San Patrizio, patrono dell'Irlanda, non essendo Mìreen e la sua famiglia cristiani, aveva come unico significato quello di patrono, anche se, essendo la Contea di Antrim nell'Irlanda del Nord, erano purtroppo ancora legati politicamente parlando al Regno Unito, quindi non avrebbero dovuto festeggiarlo come faceva la parte Irlandese a tutti gli effetti.
Ma a lei poco interessava, come per tutti quelli che conosceva, non era un pezzo di carta a dire di quale nazione facesse parte, lei era nata su quell'isola chiamata Irlanda e Irlandese si sentiva al 100% e magari in futuro avrebbero guadagnato la loro indipendenza dagli inglese diventando finalmente un tutt'uno col resto del territorio.
Con tutti gli ettari e i vasti spazi di terreno nelle mani della sua famiglia da generazioni, non ci sarebbe neanche voluto tanto a unificare il Nord.
Il 17 era vicino e si sentiva aria di festa ad ogni angolo di Londra, addobbi verdi col quadrifoglio coloravano le vetrine di negozi e bar, che offrivano merce e menù a tema oltre a spettacoli e iniziative per attirare la clientela.
Le pasticcerie poi le adorava, biscotti con le forme più svariate sempre a tema San Patrizio e i colori dell'Irlanda si sbizzarrivano a creare pupazzetti di nanetti verdi con la barba arancione, pentole piene di monete di cioccolato e arcobaleni dai mille sapori e odori.

Stava camminando lungo la strada diretta verso casa, con la propria tracolla da un lato e una borsa della spesa in quello opposto, era andata a comprare un po' di roba per accogliere il fratello che sarebbe stato da lei quel weekend.
Avevano in programma prima di andare alla festa di San Patrizio ad Hogsmeade e poi la sera di festeggiare a casa in Irlanda prima in famiglia poi con gli amici al villaggio.
Non poteva certo farsi trovare con frigo e dispensa vuoti, soprattutto rischiava che lo andasse a riferire alla madre o peggio ancora a sua nonna, già erano preoccupate per il peso che aveva perso da quando si era trasferita a Londra, se avessero scoperto che non s'impegnava a seguire un regolare regime alimentare sarebbe stata la fine.
Quando sarebbe arrivato il suo adorato snaso, tutto sarebbe cambiato, anche lei.
Passò veloce davanti una vetrina tirata a lucido che le rimandò il proprio riflesso suscitandele un sorriso.
In quel periodo Mìreen, sceglieva di onorare la sua patria colorando i capelli dell'arancione tipico degli irlandesi, lo stesso colore che aveva sua nonna da giovane e che in parte si poteva notare in suo fratello benchè la tonalità più scura del "normale rosso-arancio"
Sua nonna adorava quando se li tingeva di quel colore, avrebbe potuto scommettere di averle visto ogni volta gli occhi lucidi come che fosse tanto caro all'anziana donna dall'età indefinita, più volte le diceva che con quella chioma e gli occhi azzurri, le ricordava una persona a lei tanto cara.
Spesso la ragazza si chiedeva come aveva fatto sua madre a nascere con quei capelli scuri come la notte, e i colori freddi dell'inverno... nelle foto, ma soprattutto nei dipinti e ritratti di famiglia, i colori erano sempre caldi e tipicamente irlandesi: svariate sfumature di rosso-arancio con occhi dal marrone all'azzurro.
Sua madre Sheryda, e a sua volta lei stessa, erano "rare", ne aveva visto qualcun'altra, ma erano casi isolati di incroci con altre culture non-irlandesi che però sembravano non esser particolarmente apprezzate nella sua famiglia, come che ci fosse una sorta di preferenza nel scegliere partner della propria terra, naturalmente NON consanguinei.

Inevitabilmente le venne in mente Aiden...
Lui era Irlandese, addirittura della parte "pura" anche dal punto di vista politico, e aveva i tratti e colori tipici della sua amata patria.
Se tra loro ci fosse stato qualcosa, avrebbe potuto scommettere che sua nonna avrebbe fatto i salti mortali dalla gioia che avesse trovato un irlandese D.O.C. addirittura a conoscenza delle loro tradizioni e come loro ancora credente nella religione celtica-druidica.
Peccato che gli Spiriti l'avevano solo illusa e presa in giro, le avevano mostrato l'uomo perfetto per lei, ma il destino a quanto pare non aveva intenzione di unirli.
Un groppo al petto si stava piano piano formando, rabbia, delusione, tristezza, rischiavano di assalirla mandandole alla cavolo la giornata iniziata tanto bene, così decise di distrarsi pensando a cosa cucinare per l'arrivo del fratello.

Arrivata davanti il portone del condominio dove adesso abitava, appoggiò a terra la borsa della spesa.
Non era brutta la sua nuova casa, anzi era grande, ben curata e mantenuta, sembrava una di quelle case inglesi di una volta che si trovavano nella parte "ricca" di Londra. Aveva poi lldia fortuna di avere il Regent's Park difronte, ciò le permetteva di mantenere un minimo il contatto con la Natura che tanto le mancava dalla casa in Irlanda.
Anche il suo appartamento era abbastanza grande, lo aveva arredato col suo gusto personale e anche se non era paragonabile all'enorme reggia di sua nonna, sapeva più che accontentarsi.
Ad ogni festa preparava sempre un cesto strapieno di leccornie per l'ex-collega auror di suo padre, che era stato anche suo mentore, ora in pensione, e lo andava a trovare quando poteva, ciò lo rendeva molto felice e lei adorava sentirlo raccontare delle missioni a cui aveva lavorato col defunto genitore.

Iniziò a razzolare nella sua tracolla alla ricerca delle chiavi.
Naturalmente si mostrò essere più difficile di quanto pensasse, la sua borsa, all'apparenza normale, neanche tanto grande, era stata incantata per diventare più spaziosa, con l'unico problema che quando doveva recuperare qualcosa al suo interno, e non poteva utilizzare la bacchetta per il rischio di esser vista dai babbani che passavano, c'era da impazzire.
Tolse la tracolla dalla spalla e si chinò fin quasi a toccare il marciapiede con le ginocchia.
Iniziò poi lentamente a svuotare la borsetta alla ricerca del mazzo di chiavi dove aveva sia quella del portoncino, sia quella della porta d'ingresso da cui si accedeva al corridoio e alle scale interne in comune del condominio, e infine la chiave del suo appartamento.


<< Oh Santa Dea Madre, dove saranno finite le chiave??
Come vorrei poter usare un cavolo di "Accio-chiavi" per recuperarle, invece di doverla svuotare qui per terra...>>


codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


Come puoi vedere io mantengo sempre le promesse fatte! :flower:
Anche se vecchie di secoli, probabilmente fatta in un momento di debolezza, sotto uso di stupefacenti...
Scherzoooo :ihih: :ihih:


Edited by LadyShamy90 - 19/3/2019, 12:43
 
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view post Posted on 22/3/2019, 17:54
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Ronald (Ron) DeCanard
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Alcuni suoi parenti filo babbani, come lui, gli avevano mandato delle lettere in cui dicevano che poteva venire a trovarli quando voleva. E, infatti, come per dargli fiducia insieme con una delle lettere, gli avevano affidato una copia di una doppia chiave di un appartamento vicino a un grande parco.

Ronald approfittando della Domenica ed anche della Festività di San Patrizio, volle fare una visita a sorpresa a quei parenti per scoprire quale ramo della sua famiglia appartenessero, visto che tra ospedale e Hogwarts non aveva avuto molto tempo per andare a trovarli.
Anche poi voleva verificare la differenza del San Patrizio babbano e quello magico, se ci fossero sostanziali differenze.

Sapeva che doveva vestirsi di verde ma a lui non volle vestirsi di verde, perché altrimenti gli sembrava di esser un serpeverde e si sa che molti, se non tutti, serpeverde odiano i babbani. Così optò di tingersi come alcuni babbani. Decise di comprarsi una bomboletta spray babbana e tingersi di verde la sua chioma e dopo essersi spruzzato la bomboletta, si accorse troppo tardi che la bomboletta spray babbana era troppo poca, per la sua lunga chioma e quindi decise di andare in un negozio per streghe o maghi, o meglio da un barbiere dei maghi. Perché voleva diventare così: ma invano perché durante la festa e la Domenica erano tutti chiusi.
E arrivò all'indirizzo delle lettere e notò una ragazza dalla chioma arancione che stava frugando in una borsa, cosa comune sia a babbani e maghi, si avvicinò e stava per dire: Salve, Serve una ma… quando la senti dire che voleva provare a usare la formula d’appello.
Intuì che era una strega.

Ronald chiese se vuoi, posso aprire e prima che la rossa rispondesse, prese facilmente la sua doppia chiave visto aveva una forma strana, cioè come questa:




e inoltre aveva preso solo l’indispensabile per un mago e cioè il suo solito zaino e la bacchetta la quale era sempre a portata di mano sotto ai primi vestiti.





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Eccomi e scusami per il ritardo meglio tardi che mai ed anche se avessi scritto poco ma devo riprendere mano le ruolate ^_^ visto che è un bel po’ che non ruolo sul serio.
E chiedo venia se ho fatto qualche errore di ortografia, non ero e non sono molto bravo a scrivere anche se talvolta la mia fantasia è troppa, pur avendo ormai 36 anni babbani. ^_^ A scuola prendevo sempre la sufficienza, probabilmente me la davano per l'impegno ^_ ^.

“ letto/scritto su qualcosa”
*pensato*
parlato


PS: le statistiche non so se sono giuste devo aspettare la risposta di @Daddy.




Ho modificato un po'. Se hai sempre dubbi mandami un mp @LadyShamy90


Edited by Ronald(Ron)/Jean De Canard - 28/5/2019, 21:39
 
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view post Posted on 3/6/2019, 23:35
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Mìreen stava ancora cercando le chiave nella borsa quando un ragazzo le si avvicinò, ma distratta com'era non si accorse di cosa stesse dicendo, si fermò solo di colpo perchè le era appena sfuggita un'affermazione "da maghi" davanti a quello che poteva essere un babbano.
Restò immobile, in attesa della sua reazione, lo sguardo ancora rivolto alla borsetta... ma non successe niente.
Nessuna richiesta di spiegazione su cosa fosse un "Accio-chiavi", nessuno sguardo storto come che fosse una pazza in delirio.
Semplicemente con la coda dell'occhio lo vide estrasse la propria chiave e aprire il portone per far entrare entrambi.
Doveva per forza abitare anche lui nel suo stesso condominio, se no non aveva senso che avesse la chiave per entrare.
Alzò lo sguardo su di lui e per poco non le venne un colpo, era un ragazzo giovane, avrà avuto l'età di suo fratello, ma ciò che la lasciò "scioccata" furono i suoi capelli: erano verdi, un verde acido, palesemente colorati con le bombolette spray.
L'effetto finale era non poco comico.
Mentre lo seguiva oltre il cancello, dovette voltare lo sguardo fingendo di girarsi per chiuderlo alle loro spalle, per nascondere la propria faccia divertita.
Si ridiede un po' di contegno, infondo non sarebbe stato carino scoppiare a ridergli in faccia, così tornò a guardare verso di lui con un semplice sorriso e gentile gli parlò per ringraziarlo del gesto:


<< Grazie per aver aperto il cancello vedendomi persa nella ricerca delle mie chiavi.
Sei stato monto gentile.
Ma... scusa se te lo chiedo... Te abiti qui? Perchè non mi pare di averti visto altre volte...
Premetto che mi sono trasferita qui da solo 1 anno, ma comunque non credo di averti incontrato altre volte qui fuori nel giardino d'ingresso o per le scale interne. >>


[ Come faccio a capire se è un semplice babbano che magari crede di aver capito male il mio borbottare o se è un mago come me?
Potrei lanciargli qualche frase per capire dalle sue risposte... ]


<< Non sembra, ma in questa borsa ci sta un intero universo, e con tutto quello che c'ho ficcato, sicuramente sarebbe comodo avere un qualche modo... anche "magico"... per trovare o richiamare gli oggetti che cerchiamo senza dover cercare per ore come delle disperate.>>

La sua borsa a tracolla, appartenuta alla madre, benchè sembrasse all'esterno di dimensioni ridotte, aveva una tasca a lato nascosta, chiusa con una cerniera, che era stata incantata per diventare "senza fondo". Avrebbe potuto infilarci un divano con tanto di cuscini e poltrona che avrebbe avuto ancora spazio, invece il resto era rimasto "normale" nel caso si trovasse in presenza di babbani.
Forse le sue chiavi erano finite nella tasca extra-dimensionale... Che sfiga.


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Grazie per aver modificato senza aver dovuto richiedere l'intervento di un Master.
Non aveva senso disturbarlo per una semplicissima role di chiacchiere... :^^:
 
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view post Posted on 4/8/2019, 16:15
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scusa il ritardo per la risposta o se avessi scritto poco ma come dico io meglio poco che niente. no ?



Ronald (Ron) DeCanard
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Quando fece entrare la ragazza che gli sorrise ringraziandolo per averla vista in difficoltà. Gli chiese se era nuovo perché non l’aveva mai visto in quelle zone.
Lui rispose Non proprio… Sono venuto a trovare i McTunnag poi quando la donna gli disse che per in quella borsa c’era un intero universo, fino a qua nulla di strano, visto che anche i babbani avevano a volte problemi con le borse, (soprattutto quelle delle mogli e o madri) e che ci voleva parola Magica per trovare quello che si stava cercadno: Sì, è vero.. e ricordandosi che molti dei suoi parenti l’usavano spesso…magari un incantesimo d’appello poi, guardandosi attorno, e sorridendole aggiunse:se fossi stato un babbano un termine noto solo a maghi o a pochi babbani che conoscono l’ambiente magico, di solito politici di alto livello avrei preso per uno starnuto o la finale di un imprecazione visto, che molti babbani esclamano: accidentaccio! quando perdono la pazienza. Oppure per essere più simpatico disse e se lo fossi stato ti avrei scambiata per un prestidigitatore o più probabilmente se ti avessi sentito avrei fatto finta di niente perché si sa che i babbani quando sentono una cosa e non capiscono fanno finta di niente. E chiacchierando si avvicinarono alla porta dove Ron vide la sua immagine riflessa su una finestra. E vide che era proprio conciato in modo assurdamente ridicolo e cominciò a ridere.
Ora capiva perché c’era gente, sia babbana che non, che sorrideva al suo passaggio, come la ragazza li affianco: erano delle persone che stavano trattenendo una risata.

E visto che non dovevano più nascondere l’essere maghi, guardando in giro se non ci fossero persone, disse beh adesso anche un cambio colore dei capelli sarebbe ottimo, so che c’è la crescita della barba del colore che si voglia.. ma non so se c’è per rimediare il pasticcio.e poi sempre un po' guardingo, per essere sicuro che c'erano solo loro due chiese tu conosci questi incantesimi: Accio e cambia chioma ? Me li potresti insegnare..ed aggiunse te ne sarò eternamente grato. E poi disse Scusami per la mia maleducazione, sono Ronald . Piacere..


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