| Cruinnithe nua, i measc festoons glas " Nuovi incontri, tra verdi festoni " P. ANTIMAGO - SANGUE BANSHEE- Ex-GRIFONDORO - 25ANNI - SCHEDA PG Mìreen Fiachran Non è il tuo Sangue a dire ciò che sei, ma è ciò che decidi Te di essere San Patrizio Finalmente era arrivata la data più divertente tra tutte quelle nel calendario Irlandese. Famosa nella sua patria, l'Irlanda, luogo d'origine di questa "festività", ma anche nelle Isole Britanniche e non solo visto che in ogni parte del mondo si celebrava ormai. San Patrizio era una festa di origine cristiana che si celebrava il 17 Marzo in onore di San Patrizio, patrono dell'Irlanda, non essendo Mìreen e la sua famiglia cristiani, aveva come unico significato quello di patrono, anche se, essendo la Contea di Antrim nell'Irlanda del Nord, erano purtroppo ancora legati politicamente parlando al Regno Unito, quindi non avrebbero dovuto festeggiarlo come faceva la parte Irlandese a tutti gli effetti. Ma a lei poco interessava, come per tutti quelli che conosceva, non era un pezzo di carta a dire di quale nazione facesse parte, lei era nata su quell'isola chiamata Irlanda e Irlandese si sentiva al 100% e magari in futuro avrebbero guadagnato la loro indipendenza dagli inglese diventando finalmente un tutt'uno col resto del territorio. Con tutti gli ettari e i vasti spazi di terreno nelle mani della sua famiglia da generazioni, non ci sarebbe neanche voluto tanto a unificare il Nord. Il 17 era vicino e si sentiva aria di festa ad ogni angolo di Londra, addobbi verdi col quadrifoglio coloravano le vetrine di negozi e bar, che offrivano merce e menù a tema oltre a spettacoli e iniziative per attirare la clientela. Le pasticcerie poi le adorava, biscotti con le forme più svariate sempre a tema San Patrizio e i colori dell'Irlanda si sbizzarrivano a creare pupazzetti di nanetti verdi con la barba arancione, pentole piene di monete di cioccolato e arcobaleni dai mille sapori e odori.
Stava camminando lungo la strada diretta verso casa, con la propria tracolla da un lato e una borsa della spesa in quello opposto, era andata a comprare un po' di roba per accogliere il fratello che sarebbe stato da lei quel weekend. Avevano in programma prima di andare alla festa di San Patrizio ad Hogsmeade e poi la sera di festeggiare a casa in Irlanda prima in famiglia poi con gli amici al villaggio. Non poteva certo farsi trovare con frigo e dispensa vuoti, soprattutto rischiava che lo andasse a riferire alla madre o peggio ancora a sua nonna, già erano preoccupate per il peso che aveva perso da quando si era trasferita a Londra, se avessero scoperto che non s'impegnava a seguire un regolare regime alimentare sarebbe stata la fine. Quando sarebbe arrivato il suo adorato snaso, tutto sarebbe cambiato, anche lei. Passò veloce davanti una vetrina tirata a lucido che le rimandò il proprio riflesso suscitandele un sorriso. In quel periodo Mìreen, sceglieva di onorare la sua patria colorando i capelli dell'arancione tipico degli irlandesi, lo stesso colore che aveva sua nonna da giovane e che in parte si poteva notare in suo fratello benchè la tonalità più scura del "normale rosso-arancio" Sua nonna adorava quando se li tingeva di quel colore, avrebbe potuto scommettere di averle visto ogni volta gli occhi lucidi come che fosse tanto caro all'anziana donna dall'età indefinita, più volte le diceva che con quella chioma e gli occhi azzurri, le ricordava una persona a lei tanto cara. Spesso la ragazza si chiedeva come aveva fatto sua madre a nascere con quei capelli scuri come la notte, e i colori freddi dell'inverno... nelle foto, ma soprattutto nei dipinti e ritratti di famiglia, i colori erano sempre caldi e tipicamente irlandesi: svariate sfumature di rosso-arancio con occhi dal marrone all'azzurro. Sua madre Sheryda, e a sua volta lei stessa, erano "rare", ne aveva visto qualcun'altra, ma erano casi isolati di incroci con altre culture non-irlandesi che però sembravano non esser particolarmente apprezzate nella sua famiglia, come che ci fosse una sorta di preferenza nel scegliere partner della propria terra, naturalmente NON consanguinei.
Inevitabilmente le venne in mente Aiden... Lui era Irlandese, addirittura della parte "pura" anche dal punto di vista politico, e aveva i tratti e colori tipici della sua amata patria. Se tra loro ci fosse stato qualcosa, avrebbe potuto scommettere che sua nonna avrebbe fatto i salti mortali dalla gioia che avesse trovato un irlandese D.O.C. addirittura a conoscenza delle loro tradizioni e come loro ancora credente nella religione celtica-druidica. Peccato che gli Spiriti l'avevano solo illusa e presa in giro, le avevano mostrato l'uomo perfetto per lei, ma il destino a quanto pare non aveva intenzione di unirli. Un groppo al petto si stava piano piano formando, rabbia, delusione, tristezza, rischiavano di assalirla mandandole alla cavolo la giornata iniziata tanto bene, così decise di distrarsi pensando a cosa cucinare per l'arrivo del fratello.
Arrivata davanti il portone del condominio dove adesso abitava, appoggiò a terra la borsa della spesa. Non era brutta la sua nuova casa, anzi era grande, ben curata e mantenuta, sembrava una di quelle case inglesi di una volta che si trovavano nella parte "ricca" di Londra. Aveva poi lldia fortuna di avere il Regent's Park difronte, ciò le permetteva di mantenere un minimo il contatto con la Natura che tanto le mancava dalla casa in Irlanda. Anche il suo appartamento era abbastanza grande, lo aveva arredato col suo gusto personale e anche se non era paragonabile all'enorme reggia di sua nonna, sapeva più che accontentarsi. Ad ogni festa preparava sempre un cesto strapieno di leccornie per l'ex-collega auror di suo padre, che era stato anche suo mentore, ora in pensione, e lo andava a trovare quando poteva, ciò lo rendeva molto felice e lei adorava sentirlo raccontare delle missioni a cui aveva lavorato col defunto genitore.
Iniziò a razzolare nella sua tracolla alla ricerca delle chiavi. Naturalmente si mostrò essere più difficile di quanto pensasse, la sua borsa, all'apparenza normale, neanche tanto grande, era stata incantata per diventare più spaziosa, con l'unico problema che quando doveva recuperare qualcosa al suo interno, e non poteva utilizzare la bacchetta per il rischio di esser vista dai babbani che passavano, c'era da impazzire. Tolse la tracolla dalla spalla e si chinò fin quasi a toccare il marciapiede con le ginocchia. Iniziò poi lentamente a svuotare la borsetta alla ricerca del mazzo di chiavi dove aveva sia quella del portoncino, sia quella della porta d'ingresso da cui si accedeva al corridoio e alle scale interne in comune del condominio, e infine la chiave del suo appartamento.<< Oh Santa Dea Madre, dove saranno finite le chiave?? Come vorrei poter usare un cavolo di "Accio-chiavi" per recuperarle, invece di doverla svuotare qui per terra...>> Come puoi vedere io mantengo sempre le promesse fatte! Anche se vecchie di secoli, probabilmente fatta in un momento di debolezza, sotto uso di stupefacenti... Scherzoooo Edited by LadyShamy90 - 19/3/2019, 12:43
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